LA ÜBERA PAROLA The F 'rmm Word FUBIISHED EVERY SATURDAY • v Ci' A. <«» i skppk DI Silvestbo IOITOt»»NCHiIF 1626 < o. fìroati St., Philu . /'<J. Bell Pitone, Oregon. '2B-6 l 5 J «Anno 4 - »hi IV So\. 1921, N. 41 Sl'BSCßiriiON in tr»« l' ♦ »'<-•»' • ... . - - per Mi month*. ..... I—> *• - - per ih r*~e rnonths ... o.7«» •Tutti v.»i io coiio**t* egli gri tiji • tutto i mondo Io conosce e Io ammira, il gronde Kroe, il Ociic ml—tinio 1» .»/."* descrivere air tht iiallidarnenti l'entusiasmo. i! de liri" ondV pervasa tutta la fittissima moltitml.e et» -i pigia nel Metropo ìitan, e" iimpitu imito arduo. ]*■' n»fi ilirt- impossibile. I! fìeneralis-imo, pallido per I" M ,i,n ì. c« iTimi./*»ne. do)*» aver rin grazi uto a lungo il popolo festante. . It. n • ivi - ■>rn- 1 s ul labbro che ees s.» la tempesta. E finalmente può" discorso, con la -sia » ■ « ma-chia. la vote del eoman •'L'affc-ttw-a manifestazione ehi iN>rpasp»a * sin ix*ii-icro. ogni immagi" nazione. tnic al mio cuore quale e ma:ia/ioiie «li cuori ardenti—; mi «ti e" h dinvi-tra/icr. più* dolce dell'lta lia che vibra di vita e prospera in terra straniera. Questa manifestazio ni. richiama alla mia niente un por no in cui nella mia Napoli diletta, un |*))kilo fi-tante e<l entusiasta ac clamava non un nomo ma ia patria ■ «rande e redenta. "Voi qui Tappi c ntate una forza rivn trascurabile di braono e di petr i-iero. forza di cui la pati ia si onom •> avete la fortuna di avere a capo un nomo di alto intc'letto e di nobiliti mo sentire. "L'ltalia vi pensa costantemente e vi manda per il mio tramite il suo af fettuoso -aluto. E dinanzi alla l'a iria. fatta libera « grande jier virtù' del suo popolo, al vostro cospetto, dell'ltalia figliuoli prediletti, io sen to tornare in me tutta la forza che <i Morreste nell'aspro cimento, e ci tempro' ai sacrifici". Il (irande Capitano jwi, con voce elle -ombra invitare al raccoglimento ed ai ricordi, rievoca le centinaia di migliaia di giovani vite immolate al ia salvezza e alla grandezza della Patria: rievoca le undici battaglie ■del C'ai-o che furono undici fulgide littorie e rievoca anche il disastro di Vaporetto, per il quale parvero steri i i sacrifici di due anni di aspris«i ma guerra. **l>< jK> l ì:|« retto'", continua il Ge neralissimo. "vengono s:ui rampi vroenti i giovanetti del !>!». che sem lir:tiio quasi bambini e questi bambi ni. invece di prestare ascolto alle lu -iiti; u- i-I alle proines-. del nemico, -algono -tigli spalti delle trincee e roMtrano il }x-tto alla rabbia tedesca; <!»♦— ti lumbini. colle punte delle lori :«ioii"tte e dei loro pugnali, incidono «•ni muri li- parole che dovranno ri manere memorabili :.Vrglio rircre uii giorno • n ltatti che cento da pecore. "Questi giovanetti eroi furono gli ftes-i i 1 andarono alla battaglia del Piave. coi facili e coi cannoni inghir landati di fiori e furono essi che die «ien» al Coniando Supremo l'ambita soddisfazione di ]>oter lanciare dopo la fallita offensiva austriaca, il bol lettino di guerra che suonava cosi' : fi nenii" incalzato flullc no"tre trup pe i ilio) ione, riposta ut ili.lordine il ''iarc. "I! lo stesMi avvenne tre mesi dopo j; \ ittorio \ eneto che fu la più' gran de v ittoria nostra, per la quale il Leo ni- di Sun Mnieo vide incatenati ai suoi nielli i colo—i austriaci che sol tanto quìndici giorni prima avevano minacciato di distruggere Venezia. lo limine di Trieste, nella vigile e trepida attesa sotto l'oppression" straniera, come madri che preparano i vestiti pei loro figliuoli, prepara vano il vessillo tricolore da offrir-i alla prima torpediniera italiana che sarebbe giunta in porto dopo la vit toria. "Oggi. dopo tante lotte, dopo tanti '■' orifizi, dopo tanti dolori, l'ltalia ha finalmente conquistate le sue fron tiere. ed •*--r» oggi e' libera e grande come grande e libera e* questa terra ospitale. "Compiuta l'alta impresa non e' più lecito parlare di guerra, ma del le opere feconde della pace ed a! mantenimento della pace nel mondi dovranno contribuire America ed I talia. strette sempre in una più' in tima fusione". !>i quc-fsi fusione egli vede un -im bolo [Tentilo in due vaehe bambino, le figlie del fotografo Bollino. Ida e. 1 Olga. le -inali eri-no ai lati di un ii: Sbandimento fotografico del Genera- 1 lissimo, eseguito dal loro papa", rap presentanti una l'America o i'altri I Italia. Egli le chiama a sechili dendole nel suo paterno amplesso, ]• mostra al pubblico delirante e con chiude : ''l Italia e' più' piccola: l'A merica più' sviluppata, ma cresceran no insieme e si ameranno''. E conchiude: "Non sono un orato le, come il vostro Ambasciatore, in» vi ho dato ciò che il mio cuore sa peva e poteva darvi. Graditelo". Il l'uc-e ha parlato con eloquenza scultoria. Acclamazioni interminabi- j li lo salutalo e mentre egli esce dal la sala, a braccetto del Sindaco, le. musica intuona nuovamente la mar cia reale e le grida e gli evviva fan no tremare il teatro. Il Cav. A. Giuseppe Di Silvestro presentato al Duce prima che il Generalissimo iaces -e il suo ingresso trionfale sul paleo cenico del Metropolitan, dietro le jiiinte. l'Ambasciatore volle fare la iri-schtazione del nostro Direttore, definendolo uno dei maggiori orga La seconda giornata 11 Generalissimo ospite del Col. Tyler |>o > la glorio>a giornata di do minila M'irsa il sta 10 o.pite del Colonnello George F S i'"Ann ru aii Ix-gion". ad Flkins L> vato-i «li buon ora. lunedi mat tina. Ksjli u«ci* dalla camera "blue" «love aveva dormito, e volle ammira te il magnifico giardino e 1«» splen «litft. praticello adiacenti alla residen za Tvier. Ivi, agricoltori in divisa, lavorano alla coltivazione «ni il Gene rali—imo nmasc a min irato della bel bile tutine erano tenuti giardino e Ver-o le ore 10 si andò' a tavola er la colazione e ad «ssa. oltre al" l'ilbistr- Ospite. parteciparono il Co lonnel'o Tvler. ed i capitani Fran chini ed Huntington. \<l attendere il Generalissimo fuo ti la casa del colonnello Tvler. e ia una <-v veterano dell'Esercito bri* 1 .. avpva i'nm!)attnto in 1- (ithtiiv ♦». me «»•< »** . talia. dolin MeCormack di F.lkin l'ark. Quando il Generalis-iqw appar ve s;»Ha porta con il -uo seguito «?gl; "I ofti n savv bini at close range". He was a splendid leailer and a bra vi- man. He never askinl bis te» go vrliere he would not lead them. Ilis v.rv appearance made meo bra ve." 11 ricevimento al Municipio Kra stato fissato per le ore 11.30 laniuneiidiane. Il grande salone dei ricevimenti era gremito ila una folh ili americani ed italiani. Fra questi ,-i notavano: l'Avv. L. \ . Alesèan* iìrolli, assistente procuratore distret tuale, Capitano ( av. Adolfo Caruso, artista Nicola D \sceuzo, Ilenrv' Di licrardino, Dr. Joseph Fabiani, Cav. i n. F. A. Travascio, Dr. Andrea K. Lijipi. Aw. Giovanni Di Silve stro, Giuseppe Brocato-tlaeta e Dr. Nicola l'ernict, medico del 10. Sua Eccellenza l'Ambasciatore, il Ifegio < Console, il llegio Vice Conso le, il Prof. Comm. Vittorio Falorsi, il Comm. A. Buggelli, dell Agenzia Stefani, il Conte Davide Costantini, della Mii--ione alla Conferenza del disarmo, il nostro direttore Cav. A. Giuseppe Di Silvestro ed il signor Costantino Costantini erano arrivati pochi minuti prima che vi giungesse i i.. nerali— nio. 11 Sindaco, con il -uo « ialiinetto. li ricevette con la sua -olita cortese affabilità'. Il Generalissimo, che aveva lascia ta la residenza Tvler alle ore 11, do lio avere attraversato, con il suo se guito. Clielton ave., East Cerman tovvn, Lincoln Drive ed F.a-t River |)riv«* «-«l essere -tato fatto segno a di inostrazioni «li simpatia lungo il per rorso, e specialmente dagli alunri' dell i scuola pari- ccliiale delle il -traile «■ Fairmount ave., e da quelli di una chiesa greca, i quali, vestiti in casacca, -aiutarono mi! ita inten ti . arrivo' al [liazzalc del Municipio. Ivi erano ad attenderlo circa 25 mila per-one, tutte plaudenti e fe-tanti. Il -indaco ed i membri del suo ga binetto ricevettero il Generalissimo in piedi, sotto il ritratto di William l'enn. Kgli disse che dispensava dai discorsi, ma che non poteva fare a meno di mettere nuovamente la citta' di Pliiladelphia a disposizione dell'l iustre visitatore. l'oncia S. E. l'Ambasciatore, Se natore liolandi-Ricci, presento' al Sindaco le iiisi'gne della Croce di Ca valiere Ufficia!" della Corona d'lta lia e gli disse: "Nel decorarvi con questa insegna sono lieto di dirvi che —sa fu proposta dal Regio Console di Pliiladelphia e raccomandata da me al Re d'ltalia, per le vostre beneme renze civiche e per l'affetto che nutri te per i miei connazionali.'' Il Sin daco ringrazio' e preio' l'Ambascia tore di ringraziare il Re o disse che nel giorno dedicato al Comandante dell'Esercito italiano, gli sarebbe pia ciuto di noti parlare di altro, di non allontanarsi da un tal programma. Rilevo' le eualita' dell'Ambasciatore j Ricci, ricordo' e fece notare che dal ; primo giorno di sua presenza qui l'A- I inerica e l'ltalia si sono meglio com : - rec-p e si comprenderanno ancora | meglio |>er l'avvenire. "Il Re/' ha '•onehiuso il Sindaco, "non poteva fare scelta migliore che quella di lìo indi-I'icci ad Ambasciatore d'ltalia negli Stati Uniti"'. Sia per l'Ambasciatore che per S. K. il Generalissimo, in tutte le manifestazioni svoltesi in Philadel ]>hia, nei due giorni di loro perma nenza, con rara competenza, ha fun zionato da interprete il capitano Huntington, addetto all'Ambasciata italiana, traducendo all'impronta, per il pubblico, i discorsi in italiano dell'uno e dell'altro, ed alle LL. EE. sottovoce, ed in italiano, i discorsi in inglese ielle autorità' di questo paese. All'ultimo momento agli interra- ni/zatori clic l'ltalia vanti negli Sta- ' ti Uniti. che tanto bene fa nelle co lonie italiane, ultima prova della -uu energica e tenace attività' l'Or fanotrofi'i, in Pennsylvania. di im minente inaugurazione. Il Generalissimo, con quella sem plicità* e»! affabilità' «.-he tanto lo rendono simpatico, si congratulo* vi vamente col nostro Direttore. nuti al ricevimento del Sindaco. ,-i jgiunsi ro il « titrammiraglio Nul ton, «lei cantiere di Pliiladelphia etl il -uo aiutante, comandante •!. \V. Simpson. Alla lndependence Hall Appena finito il ricevimento al Municipio, alle ore 11.55 si forma un corteo di automobili con a capo il Sin«hn o, le LI.. EE. il generalissi mo e l'Ambasciatore ed il Regio Cou* - ile. p<i-cia il seguito e i facenti par te del Comitato e si va, per Chest nut -treet, alla lnde{*uden«?e Hall, dove sono assembrate oltre 15 mila persone. Crediamo ovvio di riferire l'entusiasmo suscitato fra la folla du rante il percot-o. Dalle finestre dei .Tamii negozii furono gettati cartel lili di omaggio per il Generalissimo. Appena sceso dall'automobile, il • letieralis-irno saluta la statua di Wa - IÌI jt ii. mentre il Sindaco gli di i èva i A .r§haiu Lincoln che alzo" la bandiera al lat' della statua. Poscia il < >euerali--imo fu scortato dentro t "<). Stai- 11 use" ed il Sindaco parió' brevemente ricordando che in quella Sala, che e" stata pre ; rvata come era precedentemente, e dove a" ih tenuto la -na prima saluta il pri mo C.iiirre-- ■ degli Stati Uniti, fu firmata la dichiarazione di indipen denza americana, e nella sedia che ivi era avevam. seduto grandi uomini co me Thomas, .lefferson, John Han c-«x-k e Giorgio Washington. Quindi invito' il Generalissimo u sedervi. Ma questi rispose: "Ringrazio il si _'n r "-indaco dt*l grande onore che vuol farmi, pero' per me il pensiero clic ho «levi illustri uomini che si so n seduti in insella sedia e' cosi' gran de che considero un onore troppo al to per me perche' io possa se«lere in quella sedia. Vi posero' solamente la mano. Quest'atto dimostra quanto gli italiani onorano quegli uomini che combatterono per la liberta' a* mericana". Il Generalissin» fu prega to dkapporre la sua firma nel libro ('egli Illustri visitatori. Si pa - - quindi nella '"rotonda" ed il Sindaci mostro' al (leneralis -imo la "campana" che aveva procla mato al mondo la indipendenza del le colunii Questa e' la nostra p ! u' sacra reliqua" eonchiuse il Sindaco. 'Nel t>«care questa Campana'', ri -m>-< il Generalissimo, "io sento in me delle vibrazioni che sono l'eco degli atti compiuti dai vo-tri padri i>er la liberta". L'ltalia comprende appieno che cosa significhi questa campana per voi. Kssa rassomiglia .-'le nostre campane di San Giusto in Trieste e alle campane della Torre del lini n Consiglio a Trento, die annun ziarono al mondo che le «lue invitte cittì." a vivano ottenuto la tanta ago gnata liberta'." In ultimo il Gone ralissin»" vi depo-e una corona. Dalla porta che da' al cortile dis o brevi parole il Sindaco e le LL. EE. il Generalissimo e l'Ambascia tore. Dopo avere pa--ato. acclamato, in rni/;"i alla folla, il Generalissimo riprese po=to -ull'automobile e si fe ci- ritorno n 1 Bellevue-Stratford. La Colazione L'Oli. Sindaco, Cav. Uff, J. Ilam pton Muore, questa volta ha superato ■e' stesso nelle onoranze al Generalis simo Diaz, al quale ha fatto ricevi" inenti veramente regali. Xoi abbia mo ragione di credere che nella sto ria di questa citta' non sia mai stato ricevuta una personalità' straniera con tanto sfarzo ed onore, special mente una di origine italiana, come abbiamo ragione di credere che il Cav. Moore, se si eccettuino un paio • 1 i -uoi predecessori, che avranno po tuto uguagliarlo ma non superarlo, e' il migliore Sindaco che questa citta' abbia mai avuto: colto one sto, sagace. Li colazione che egli, in nome del la itta', ha offerta al Generalissimo, e' riuscita una delle migliori manife -tazioni. Vi sono stati invitati circa « in«|uanta fra le più* spiccate perso nalità' del mondo professionale e commerciale americano e i seguenti nostri connazionali oltre alle autori tà' italiane: Aw. E. V. Alessandroni, assi stente procuratore distrettuale, Cav. A. Giuseppe Di Silvestro, Giuseppe Rimato Gaeta, Alfredo Perfilia, l'ao- lo Ili Peso, Vito A. Del Vecchio, Cav. N'icola Albanese-, Luigi Corona, (,'av. Uff. F. A. Travascio, Dr. V. Angelucei, Henry Di Berardino, Dr. N'icola Pernice, Dr. Giuseppe Fa biani, Dr. Andrea F. Lippi, Costan tino Costantini, artista Nicola D'A" scenzo, Avv. John 'A. Di Silvestro, I Kolierto Lombardi, Bartolomeo Man -olino, Giuseppe Falanga, Prof. F. Titolo, Carmine C. A. Baldi, Dome nico Monticelli, Capitano Cav. Adol- i fo Caruso e Joseph Renzulli. L'Opi- i nione, nel suo numero dell'B corrente mese, pubblica che l'artista Nicola ! D'Ascenzo, con Carmine Baldi, rap presentava la Federazione. L'artista i D'Ascenzo, che e' un galantuomo, i non può' essere associato ad un me- i statore fatale alla Colonia di Phila* ; LA ÜBERA I'AROLJ» delphia ; l'artista D'Ascenzo. che ha un carattere adamantino ed una co scienza. che non transige, e die non fa parte della -filiera delle mario nette, non può' essere associato ad un... uomo che egli ha ripudiato pubbli) aniente in uu Comizio tenu to-! aHWvadenii di Musica. Ci di spiace dover rilevare questa stonatu ra. ed un'altra ancora più" tardi, nel resoconto di una nobile manifesta zione. ma siamo costretti a farlo per condannare l'impudenza di chi, per emergere, vorrebbe associare nomi illustri al proprio, sudicio e ributtan te. I.a . dazione fu servita con quella -qui-ita cortesia che di?tingue il per sonale del BeOcrue, in un vero giar dino. «ni laghetto, che il Generalissi mo. nel suo breve discorso, defini il pa radi so terrestre. Verso la fine della colazione parla rono il Sindaco che invito' a brinda re al Presidente Harding ed a Sua Maestà il lfe d'ltalia, e le LL. EE. l'Ambasciatore ed il Generalissimo. Perche' gli americani ricordino vinprt* i nostri rappresentanti, l'lta lia e li- n-tre aspirazioni, riportiamo in inglese, dall' "Evening I-edger" <!el ì corrente, qu info Sua Km-lenza l'Amba-ciatore ebbe a dire: Prima «Jel giro per le diverse Co lonie italiane ili Philadelphia, l'arti -t;i fotografo -isinor Giuseppe Bro riito Gaeta, nella camera di S. E. l'Ambasciatore prese la fotografia del j Generalissimo ed ivi posarono anche fior un gruppo oltre alle LL. EE. il Sindaco, il Hogin Console ed il no stro Direttore. lì giorno precedente S. Eccellen za, ringraziando ancora una volti ; l'artista Bracato. per le ottime foto" grafie fattegli, lo assicuro' che per ii giorno seguente gli avrebbe pro curato il piacere di fargli mostrare l'artistica (.pera ma anche al Duce Diaz. Il giro delle colonie Alle ore 3 del pomeriggio, prece duto da un plotone di poliziotti a ca vallo e poscia da poliziotti ciclisti, un lungo corteo di automobili, con ar ca po quella nella quale avevano preso posto un rappresentante del Sindaco, Ir LL. EE. ed il Regio Console, fe* lce il giro delle diverse colonie, da quella principale di bassa citta', alla colonia di West Philadelphia, di Lancaster Ave., di Lansdale e di al tre. Scene ed episodi commoventi, en tusiasmo giunto al parossismo avven nero durante tuttò il percorso. Erano '!'>nne, bambini ed uomini, che si e lano riversati sulle vie dove il corteo ; gassava. Carmine Baldi, sempre pari alla ua malvagità' d'animo, esasperato, forse, perche' questa volta non ha po tuto spadroneggiare ed insultare la Colonia, alcuni dei cui componenti, ■ topo averlo ripudiato, oggi lo circon dano, da un un fragile ed immondo iiiedistallo creatogli, all'epoca della Missione Italiana, da un Sindaco due volte accusato di crimine, dalle colon ne della sua "Opinione", ha fatto in -inuare che davanti alla sua cosidet ta Federazione "era stata l'unica so sta che s'impediva al Generale.'' Chi lia voluto in=ozzare con la sua bava velenosa Cannine Baldi? Il Sindaco, forse? Le altre autorità' americane o quelle italiane? Via, filibustiere, fi niscila. Tua degna fine dovrebbe essere, ccn un nodo scorsoio, messo al posto di quel collare da te conta minato di cui ti fregiasti la sera del banchetto. 11 corteo doveva fermarsi in nes sun posto e non si fermo', perche' nel programma era detto semplice mente "giro", e per conseguenza sen za -oste. E se si fermo' in qualche qOCrM-ìriCOOOOOOOOOOOOOGOOOCiOOOOOOBOCiOOC/'.aOO&OOOOOOOOOOOOOeOQO»: ooooooouqooooooooooo | Prima Banca Nazionale di Pittsburgh j I eEh33S&S la soi a BANCA DI PITTSBURGH, PA., CHE FA VERAMENTE GLI $ INTERESSI DEGLI ITALIANI Q SS** • "«•lìriif®**. S ; ' " XiC-iZIOXE DIRETTA con h MIGLIORI RANCHE D'ITALIA 1 ni? a miglior prezzo del giorno Ir Cartelle dell'ultimo o ógingS—tmiiaMn... Prestito Nazionale in Lire 8 : « v A»;LIA POSTALI PER QUALUNQUE PARTE D'ITALIA, COMPRE- 8 9 -irriti SE LE TERRE OCCUPATE 8 S «wsz Mtttttftrmaj \ JlHjffl 'ì | Hi "" pure Buoni del Tesoro in dollari, rimborsabili il Lo Febbraio 1926 FIRST NATIONAL. BANK | Angolo stti Avenue & Wood Street PITTSBURGH, PA, punto fu perche' k> volle S. E. l'Am basciatore. per congratularsi con tan tiemi bambini delle scuole. Tu, me -tatore. non avevi diritto alla "so -ta". tome altre organizzazioni ri -jH-tta! ili, delle quali tu *ei indegno, non pretesero un trattamento che differì—-e «'a quello orestabilito. Il feti II iti Ebbe luogo alle ore 8 pomeridiane ■li lunedi' sera. I partecipanti non oltrepassarono forse i -óO, ma in compenso .-i ebbe quanto di piti" eletto vanta la Colo nia e vi si notavano anche, oltre a gli invitati d'onore, parecchi ameri cani. \ eramenti- lo solennità de»l c vento «I il nome dell'anfitrione, a vrebbero dovuto richiamare un nume 10 ben più' grande di connazionali, ma, data la ristrettezza del periodo di preparazione, si può' dire che i! concorso fu abbastanza considerevo le. Alle 8 e un quarto, quando tutti i commensali sono seduti ai loro p»r -ti. preceduti dal vice Console l'i Vincenzo e dal nostro Direttore, fa ingresso nella sala, avanzando col -uo passo marziale, il Generalissimo Diaz con a fianco l'Ambasciatore ed 11 chairman della serata On. Potter, te dietro ad essi il seguito del Coman dante e le Autorità' cittadine Tutti gli astanti sorgono in piedi cil applaudono freneticamente, men tre l'orchestra suona prima la mar eia reale e poi l'lnno Americano. Il Generalissimo sorride e ringrazia con ripetuti inchini, rivolti special mente alle signore che, in gran nu mero, eoli» loro eleganti tolettes, dif fondono nella sala una nota gaia e gentile. [lutante tutto il banchetto l'orche stra non rista' mai dal suonare, intercalando, con spartiti di opere. • .illcgn canzonette napoletane, che I mandano in estasi Rolandi-Ricci e»l in Diaz suscitano un sentimento di | nostalgia della famiglia lontana. 11 baritono Scarduzio, il tenore Giu seppe Lanza e la signora Cavalieri- Titomanlio cantano diverse canzoni patriottiche. La Cavalieri special"; mente ottiene un successo nel "Ritor na vincitor" dell'Aida e nel "0' Sole mio" ed e' vivamente complimentata dai due personaggi più* importanti ■ lella serata: 1>- LL. EE. lìolandi Ri»- iti e Diaz che le offre un "bou»|U»;t'' Idi rose bianche, rosse e verdi. Verso la meta' del banchetto giun ge il Sindaco On. Moore che e' ac -1 colto da un prolungato applauso ed ni suono dell'lnno Americano, che lutti ascoltano in piedi. Poco dopo l'arrivo del Sindaco, si alza il chairman, On. William Pot ter, ex Ambasciatore degli Stir Iti T'niti a Roma, ed in cita i commensali a levare in alto i calici ed n brindare prima al Presi" dente degli Stali Uniti n poscia al Re d'ltalia, ma, ahimè', i calici sono colmi di acqua ghiacciata ed i brin-, disi, per quanto sinceri, non riesco- ( ; no eccessivamente entusiasti. Quando il banchetto volge verso il j suo termine, l'On. Potter si leva di : innovo, ed invita a parlare il primo Magistrato di Philadelphia. Questo j pronuncia un discorso pieno di ver ve, che suscita frequenti scoppi di | ilarità' fra gli ascoltatori, ma riseuo-1 ite pure molteplici applausi. Ed ap-; rimisi lo salutano, quando egli, con, | manifesta compiacenza, mostra l'ono-1 : rificenza di cui l'insigniva teste' il nostro Sovrano e quando rinnova le 'odi entusiastiche al nostro Genera- j i lissimo. li discorso dell'Ambasciatore Dopo il Sindaco, l'On. Potter in- 1 ; vita a parlare l'Ambasciatore, il 1 i (juale esordisce presso a poco cosi' : ; ''Che il Sindaco di Pliiladelphia l'osse una persona molto dotta, e fos 1 1 se stato decoro e lustro del Parlamen to lo sapevo. Che fosse un ammini stratore solerte e molto energico, lo sapevo del pari. Quello che non sape vo e che ho scoperto soltanto questa sera e' che egli e' Sindaco di spirito ; Sono tanto rari !". Anche il discorso dell'Ambasciato re e' pieno di fine umorismo e fa fa re il buon sangue, a dispetto dell'ac qua ghiacciata, c coll'acqua egli fa un brindisi aìl'On. Moore. Ma poi clic' senza il liquore di Bacco non si intrecciano ditirambi, egli conchiu dendo lo invita a visitare l'ltalia. Vedrà' gli dice l'Ambasciatore quanto amore e quanta simpatia sente il popolo italiano, per il gran popolo d'America; quanto amore e quanto affetto sentono per lui tutti gli italiani che lo conoscono. Venga . dunque almeno una volta nel mio paese. Ivi -i raccolgono ogni anno dai rio ai ;ìò milioni di ettolitri di vi no. Parla il generalissimo Occorre forse ripetere che il di- MOISO dell'Ambasciatore, come tutti i discorsi che pronuncia Rolandi li'ic» i e stato calorosamente applau tliti ' Non e' necessario; tutti gli ita liani di Filadelfia lo sanno. Sicché', invitato dal chairman, sor j:e a parlare, tra il generale delirio, l'eroe del Piave e di Vittorio Vene -10. I eroe autentico di tutta la guer ra europea. "Si e' detto sempre", egli ineomin iia, "che il cinquecento e' stato il secolo delle scoperte, lo affermo in vece che il secolo delle scoperte si totnpendia tutto nel 7 novembre I !)•.'! . Per conto mio, da questa mat tina ne ho fatto due. Primieramen te ho scoperto di aver perduto la vo ce: in secondo luogo ho scoperto o mi lusingo di aver scoperto il cuore degli Americani". l'urlando poi della colezione offer ta dal Sindaco in suo onore nella mattinata, dice che quando ha visto ''addobbo della sala, gli e' sembrato di essere in un Paradiso terrestre e, ha solo lamentato la completa assen ni di Eva. Questa sera pero' il Pa-' radiso e' completo, poiché' vede pa reechie leggiadre rappresentanti del sesso gentile. Dice che le canzonette suggestive j cantate questa sera gli richiamano nlla memoria gli amanti della na tia Napoli c racconta a proposito un j breve episodio di guerra. Egli era allora comandante di di visione ed ogni notte si recava nelle ; trincee a visitare i suoi soldati : ed o- j jmi notte, nel silenzio e nJlla oscuri- ; tu', gli feriva l'orecchio una voce dol-, ce ed estesa che cantava con senti mento una canzone nostalgica. Una volta finalmente riusci' a «coprire : »|iiesto notturno cantore e gli disse* Perche' canti? Non temi di farti sco prite dal nemico? Non temo di nulla rispose j il -oblato sono napoletano e can - ! to. —- Auspicando nuovamente ad una 1 più' intima unione tra l'ltalia e l'A merica. per il mantenimento della pace nel mondo, il Generalissimo Diaz si accomiato' dalla Colonia di Philadelphia. ringraziando per le ac coglienze ricevute, clic hanno supera lo qualsiasi immaginazione. Un pensiero gentile di Wanamaker Poco dopo l'arrivo del Sindaco, fe i ero il loro ingresso nella Sala un piccolo drappello di quattro giova notti e quattro signorine in unifor me, una di queste ultime portante un 'vago canestro di fiori. Si allineano di fronte al Generale, e uno dei gio vanotti, con voce timida e commossa, ' legge un discorso in Italiano, in cui [dice di offrire a Diaz il Vittorioso, ' «aiale attestato di omaggio e di gra titudine per l'opera sua, una cor beille di fiori freschi ed una meda- ' l<rlia d'oro, se egli degnasi di accettar-, 11. 11 Generale accetta, ringrazia, stringe a tutti la mano e promette di conservare con gelosa cura !a meda - L'Ha tra i più' cari ricordi della sua vita. Dichiarazioni che ci onorano Terminato il banchetto, al momen- ' ' Dott. EUTIMIO MASELLI GIÀ' CHIRURGO DEGLI OSPEDALI DI ROMA Specialista per malattie Giinecologiche, "Utero ovaio, ecc " ORE D'UFFICIO 9-12 A. M. 5-8 P. M. Domenica 9 A. M. - 1 P. M. 600 Grant St (angolo della G.a ave ) Residenza American State Bank Bidg. 4664 Ganguich St., - Bloomfield i Phone, Grant 2773 - Pifttburgh, Pa. 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Eccellenza, cercheremo di j meritare il -ilo immeritato elogio. La partenza di S. E. l'Ambasciatore 11 Generalissimo Diaz, ripartiva, alla mezzanotte, subito dopo il ban chetto, per New York onde procedere alla volta di Newport. S. E. l'Am basciatore, invece, lasciava questa cit ta' per Washington, con il treno del le ore 10,25 la mattina dopo. Con Lui partirono anche il Prof. Comm. Vittorio Falorsi, il Comm. A. Bug «rlli, dell'Agenzia Stefani ed il Conte Davide Costantino. Lo accom pagnarono il Regio Console Cav. ! Cff. Luigi Sillitti. il Vice Console Cav. Uff. Guido Di \ ineenzo ed il nostro Direttore Cav. A. Giuseppe Di Silvestro con il quale S. Eccel lenza prese gli ultimi accordi per l'inaugurazione dell'Orfanotrofio dei Figli d'ltalia a Concordville, Pa. L' Ambasciatore ed il Console ringraziano l'hi! i., Pa., !> Nov. 1921 Ill.mo Sig. Direttore, Con animo pieno di gioia e di or goglio mi pregio di comunicare al la S. V. 111.ma che S. E. il R. Ambasciatóre, Senatore Vittorio Bo landi-Kicci, ha voluto inviare per mio tramite "alla bella colonia di Philadelphia l'espressione del suo j compiacimento per la magnifica orga nizzazione delle feste che hanno a vuto luogo qui in occasione dell* ri ita di S. E. il Geniale Diaz". Per "il successo veramente straor linario che lauto i ricevimenti affi liali quanto quelli ealdi ed affettao -i dei nostri concittadini hanno a- Ivuto"' S. E. Holandi-Iìicci mi inca rica di estendere l'espressione dei Suoi sentimenti di compiacimento e dei Suoi ringraziamenti ai due Ordi ■ii Figli d'ltalia, alla Federazione I ìalianu, alle Organizzazioni tutte, ai • •ittadini che con me "hanno collabo rato per .rendere il ricevimento al Generale Diaz a J'hiladelphia degno lei Grande Soldato, del Cittadino e" ui : nente, gloria ed orgoglio della Patria oltre Oceano e di quanti in lutto il mondo possono vantarsi Suoi concittadini''. Nel pregare la Sua cortesia di dar» pubblicità' alla presente, Le sarò' gra to se vorrà' aggiungere che conside ro nifa buona fortuna, e me ne sara' sempre raro il ricordo, di avere avuto ' l'entusiasmo spontaneo e ammirevole ci la valica e cordiale collaborazione <li tutte le Organizzazioni e di tutti i connazionali. Ad essi tatti si deve i il successo insuperabile delle feste e ad essi invio i miei più' sentiti rin* ! graznmenti. ! Con una Colonia cosi' "bella" il I*- i \ oro con essa e per essa non p««' i sser fatto che con orgoglio e. con en tusiasmo. ' fon distinta considerazione 11 li. Consoie L. Silktti *1 came to the United Slates de" termined to tell the truth. I believe that a diplomat can be silent, but he must not lie. I have found your sta tesmen possessed of the same idea nd of the same way of doing busi ness. "I am glad to confirm what Gene ! il Ihaz . ts said f our desire to ren •ler peace overlasnng. 1 am proud to [lie one of the delegates to tne c-orfe ,rv.. called by your illustrious Pre sident. By callim r this conference he bus made himself a great benefactor to mankind. Xo matter what the re sults, his name will be written inde libly in hi«torv. "1 can no reason for covering in old world diplomatic mystery our program for the arms conference. We come with the desire and inten tion of peace and even to the point of its acceptance by those who do not desire it. "Above all individual interest, aljove all competition and ambitions and above all using of peoples for gain is the interc-t of humanity that wars should be made, if not impossi ble. at least very difficult and that men should be allowed to work and think in peace for the future of their children. "In this course, Italy is sure of having America with her. Italy and America had no part in starting this war onlv when the necessity of su preme historical justice imposed en trance upon them. "Likewise Italy and America came nut of the war without booty. We. like you, have nothing to ask and nothing to fear. "And so if any two nations attend ing the conference can ask for en during peace they are Italv and the United States."
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