LA LIBERA PAROLA (The Free Word) PUBUSHEO EVERY SATURDAY A GIUSEPPE DI SILVESTRO EDITOR-IN-CHIKF 006 Carpentcr St. Phila., Po. Bell Fhonr, VVainut 74-72 Anno 1. - 24 Mavitin. 1919 - No 29 SUBSC F? I PTIO rsj One year, in ad vane e . 5 2.00 Six month* 99 • „ 1.25 Single copy ••*.., 0.03 ADVERTISING RATE S per Ina* rtlon Display adt. per «neh. single coiutnn $0.71> Politicai notices *' 44 44 1.00 Amuicmeoti 44 44 ** 0.75 per month Display adt. per inch. single column $2.00 Politicai noticcs " 44 u 3.00 Atnusements * 4 44 40 2.00 Reading matter per line of 13 cms 0.15 Translatton and set up type paid separatcly AH paymenti must be made to LA LIBERA PAROLA motti di spirito chiacchiere e freddure avvertimento inutile nei giorni passati vi è stata unii ri fioritura ds lettere anonime, spedite al nostre direttore e ad altri galan tuonimi di questa colonia. E' necessa rio sciupare carta ed inchiostro per ripetere che gii anonimi sono stati unno e saranno sempre vigliacchi, e, che non avendo il coraggio delle pro pri» azioni, si servono di un nome qualunque o di uno pseudonimo, in mancanza di forza morale, onde po ter affrontare l'uomo o gli uomini contro cu. invano vomitano tutto i : fango che li ricopre dalla cima dei ca pelli alle unghie dei piedi? Se questi eroi della vigliaccheria abbiamo ripetutamente detto, mostra» sero il grugno < ci facessero conoscere la loro paternità e se le loro condizio ni morali fossero tali da convincerci a scendere a tenzone, forse che si for se che no, ci decideremmo ad usare il nostro scudiscio, dopo averli fatti di sinfettare ben l>enc dal veterinarie della città. Ma fintanto che essi ri mangono nel buio neanche il nostre sputo potrà raggiungerli. Vigliacch sono anche coloro che vi assaliscono voi assente, alle spalle, salvo poi, alla presenza dell'offeso, a rimangiare l tutto ed a farvi "salamelecchi" di sot tomissione. Firmata "un abbonato" e portante la data del 12 corrente, ci è pervenuti una cartolina che fu imbucata alla "Middle City Station." Lo scrivente efi questa cartolina non fa veramente parte della categoria dei vigliacchi Abbiamo riconosciuto la calligrafia « se dobbiamo credergli 1' autore della cartolina è un nostro a mico. Vogliamo conservarci la sua amicizia, ma non accettiamo d; buon grado il »u<> avvertimento, "L'ar ticolo apparso nel giornale di sabati scorso," dice il firmatario, "circa i! banchetto dei sarti italiani, mostra chiaramente che non hai nessun ri guardo dei componenti di tal* socie tà, eppure io sono sicurissimo che es si hanno rispetto e stima di te e de' tuo giornale. Sorprende molto il tue agire che non è giusto: tu hai il gior naie sul quale poter parlare/ i sarti non l'hanno. Il rispetto che si è avute di te, si potrebbe cambiare in odio e questo sarebbe male. Sii corretto e ri spetta almeno chi di te ne ha sempre avutq." "Un abbonato", si vede chiaro, par la in prima persona; tenta cioè a far ci credere, che lo spunto di cronaca non l'articolo se l'abbia avuto a ma le solo lui che, se non fosse per la benedetta convenzione sociale, avreb be parecchie ragioni per ripueliare e far ripudiare colui che, con una let tera al presidente Wilson, aveva ten tato di far mandare a monte la cele brazione del XX Settembre. "Un ab bonato" è poi ingiusto contro di noi, e ci costringe a non credere più alla sua sincerità, quando dice che noi abbia mo "un giornale sul quale poter par lare, e i sarti non l'hanno." "Un abbo nato"-ci conosce bene esa ancora che il nostro giornale è stato ed è sempre a disposizione del pubblico per dirvi anche cose contro di noi. Egli, eviden temente, ci confonde col giornale del l'altra sponda, del quale è "magna pars" un suo amico che non ha volu to urtare, rinnegando cosi i più bei principii che gli sono stati insegnati nella SCUOLA del dovere. Della mi naccia che "il rispetto che si è avuto per noi potrebbe mutarsi in odio", non teniamo affatto conto: il rispetto e la simpatia di coloro che, senza tenten namenti, ci seguono, con il carattere e la coscienza di galantuomini, nelle nostre lotte per il bene degl'immigra ti, ci inorgogliscono; il rispetto e la simpatia di quelli che ci vorrebbero chiudere la bocca ci offendono. Noi abbiamo sempre avuto grandis sima ammirazione per i componenti della Società Sarti Italiani ed abbia mo la certezza che la maggioranza di essi ha sempre lodata la nostra opera intransigente. In breve: la Società Sarti faceva parte (non sappiiwo ora) della Federazione. C ome presidente di questa il Cav. <'. C. A. Baldi scris se a Woodrow Wilson invitandolo ad impedire la celebrazione della festa del 20 Settembre. Un rapprt sentante della Sarti alla Federazione, che se non an diamo errati era il signor Valentino Ciullo, si dimise da quest'ultima Isti tuzione, non COHÌ la Società. I se>ci_ che avrebbero voluto far ritirare la Sarti elalla Federazione non ebbero mai la opportunità di farlo: durante l'epide mia non vi furono sedute; più tardi le sedute furono poco numerose; in ulti mo, perchè non si credette alla pater nità della lettera spedita al presiden te, ammessa dall'autore, di cui è a conoscenza "un abbonato", non si agì. Domandiamo ora noi: non a vrebbe la Sarti, in una manife stazione, come il suo banchetto, nella ciuale si parili della storia del sodali zio e del progresso finanziario fatto, dire qualche cosa di quello morale; farci sapere insomma se aveva ripu diato o se era rimasta nel seno di una Istituzione il cui presidente aveva a; treicemente insultata una data coti memorabile ? "Un abbonate)" ricordi, perchè glie lo dicemmo anche a voce: ogni qual volta un "sanculotto" o una Istituzio ne facente parte della Federazione si presenterà al pubblico, noi domande remo conto dell'opera antipatriottica, anticivile spiegata dai "senza coscien za". Noi non siamo mai venuti meno alle promesse. giornali e giornalisti nemici d'ltalia se dalla parte nostra si è schierata la maggior parte della stampa Onesta OCHX>OOOOQOOOOOOOaO«0<XHX>aOO<)KWOCH»000©OOCH>«KroQOOOOOC»aCK8X>C®8^^ difc PRIMA BANCA NAZIONALE A PITTSBURGH I (First National Bank at Pittsburgh, Pa.) | I CAPITALE E SOPRAVANZO $ 5 MILIONI I; !!8:sì <»wmÌ Ispezionata dal Governo sjgfjjigwS : .. I Vaglia Postali e Telegrafici al miglior cambio della giornata. - Servizio diretto col Ministero per depositi alle Casse tfSSf; "jjinSS di Risparmio Postali del Regno d'ltalia. - Accetta depositi ad interessi e rimborsa qualunque somma senza bisogno di preavviso. - Accurato e sollecito servizio gratuito per recapito di corrispondenza a chiunque ne faccia richiesta in viandoci l'indirizzo. - La Banca fornisce qualunque informazione venisse richiesta, rispondendo immediatamente. First National Bank at Pittsburgh, Ra. I !'"«!!!.«. FIFTH AVENVE AND WOOD STREET I Uooo - > ooooooooo<x>©oocKXK>CHX>ooooooooo<>CK>oowoocM>ocK»CKHs£>ocK>ot«BHKK*»aooocH»>»Qj»ooo^^ una piccola minoranza di giomaii e di "scriba", venduti all'oro "della Cunard Line", va menando il cane per l'aia con la speranza che esso attanagli, con i denti avvelenati, la nostra bella Italia i cani eono i giornalisti. Il signor N. L. Cironi di Sandy Ridge, l'a., ci rimetteva, perchè rimbeccassi mo come si conviene, un editoriale ta gliato dai "The Daiiy Journal'*,, gior nale democratico di l'a., del 1.0 Maggio, nel quale si rimpro vera al senatore Henry Cabot Lodge di essersi schierato dalla parte delle giuste ragioni d'ltalia. I! rognoso scrittore, sol perchè, dice egli, presu me che Lodge è americano, dovrebbe essere contro le aspirazioni italiane, e sapete perchè, lettori carissimi, per chè "Americana were being denounc ed in bitter terms througout Italy, and at time when it was unsafe for an American citizens to appear in any public place in an Italian City." Mar scalzone di uno scriba, quante menzo gne! In Italia, invece, si è sempre gri dato: evviva l'America, abbasso Wil son. l'idolo di carta pesta. Fra breve finirà la cuccagna della "mangiatoia" alla stampa democratica. a proposito di giornali democratici fra i giornali di I'hiladelphia che più hanno appoggiato il presidente Wilson nella sua attitudine interessata per la faccenda di Fiume, vi è il "Phi ladelphia Record." E fra le tante insen sate castronerie pubblicate da questo giornale vi è un attacco all' "Evening Bulletin", per avere questo preso un atteggiamento in favore dell'ltalia. Leggete che cosa gli rispose il "Bul letin" nella sua edizione del 28 Apri le a. 8. Ijong live Italy and our Italian friend»! EDWARD J. DU MEE. piccola posta G. COTONE, Coatesville, Pa. E' vero che abbiamo sempre detto essere il nostro giornale a disposizione del pubblico che lo paga, ma devi pregare il tuo amico perchè non insista nella pubblicazione della sua risposta per diverse ragioni, prima fra tutte, quel la che menomeremmo, con una discus sione polemica, l'importanza e la so lennità della protesta del Grande Con cilio dell'O. r. d'l. in Pennsylvania, contro quell'anfibio giornale che fra tutte le sue benemerenze ha l'altra di essere sempre stato antitaliano, Me negazzo insegni. I Figli d'ltalia san no che l'Opinione è stata sempre con traria ali Ordine e le pubblicazioni sporadiche in favore di questa Isti tuzione si fanno per gettare farina agli occhi degli ingenui e quando da ■ esse si può ricavare un buon profitto. 1 Dell'opera poi contraria svolta con tro l'Ordine da qualcuno che se ne dichiara amico perchè ifli affari an- ! dranno male, tu stesso ricordi il suo lavorìo, per non andare tanto lontano, fatto in West Chester ed in Ambler. Si domandi Cavaliere di quest'ulti ma città ed egli dirà che invano riu scirono le insistenti preghiere perchè quella loggia dell'Ordine regolare pas sasse il Rubicone. SANCIO PANZA. SI CERCANO ABILI SIGARAI PEK MANIFATTURARE TOSCANI E NAPOLETANI ITALIANI. PAGHIAMO $5.50 PER OGNI MILLE SIGARI E GARENTIAMO LAVORO PER SEMPRE. SCRIVETE ALLA VICTORIA CI GAR & TORACCO CO., 906 WEB STER AVE., PITTSBURG, PA. O RIVOLEGRSI AL NOSTRO UFFI CIO. • • • CASE e FARME per affittare e vendere in Camden e dintorni. Prezzi moderati. Rivolgersi al sig. F. D'Aloi se 30 N. 3rd st., appresso aII'UFFICIO POSTALE Bell Phonc, Camden 19-51 Camden, N. J. 6-15-19. SI VENDE una "farma" di dieci acri a Foreste Grove, Vineland, N. J , con casa grande, rimessa c casa per galline. Due minuti distante dalla sta , zione ferroviaria di Roner. Rivolger , si u Mr. William Snvage, 144 N'o. 30th PALESTRA DEL PUBBLICO Sempre in omaggio alla nostra Imparzialità e correttezza gior nalistica pubblichiamo quanto appresso da cui esula ogni nostra responsabilità: COMUNICATO Riceviamo, <• per imparzialità gior nalistica, pubblichiamo: Elmira, N. Y., 15-5-19. Stimatissimo Sig. Direttore, Le invio una copia della deliberazio ne presa da questa loggia "Cristoforo Colombo" N. 155, contenente una pro testa contro un'infondata accusa mos -a contro il fratello Adolfo Gabbino della loggia medesima, con preghiera di pubblicarla sul suo simpatico gior nale. Ringraziandola fraternamente, mi creda Il suo dev.ino Nicola Liberatore, Ven. ' "Estratto dal libro dei verbali della , Loggia C. Colombo N. 155 O. F. d'ltalia: Seduta 1 Mag. 1919 "Il fratello Dr. Francesco Goglia chiesta ed ottenuta !a parola, ha det to: Con rammarico debbo tornare sul l'argomento increscioso del discorso pronunziato dal fratello Gabbino in questa loggia nella occasione del se sto anniversario della sua fondazione. ">li è stato diretto un numero del giornale La Libera Parola di Philadel phia, del giorno 26 del decorso Apri le. In esso il Venerabile della Loggia Umberto Primo di Susquehanna, Et tore Radicchi, alterando i fatti si ri volge al C. E. S. dell'Ordine Figli d'l talia, affinchè mettendo sotto accusa il fratello Adolfo Gabbino, si espella dall'Ordine, per non tollerare nelle fi le di questo chi ha incitato il popolo alla rivolta, che il Gabbino secondo il zelante e civilissimo Venerabile, es sendo nemico della civiltà guardereb be di buon occhio la deposizione del nostro amato sovrano. A maggior in telligenza dei fratelli mi piace di leg gere un brano dell'articolo del Vene rabile di Susquehanna, affinchè più manifesta apparisca la sua malafede. "Secondo il Venerabile il fratello Gabbino avrebbe detto: facciamo va-{ lere i nostri diritti: debbono cadere i capitalisti, debbono cadere i principi e tutti i grandi. Come è caduto lo Czar di Russia, l'lmperatore di Germania, e quello di Austria, così dovrà cadere anche il Re d'ltalia. Esposto questo fatto, i fratelli mi permetteranno, in omaggio alla verità ed alla giustizia, alcune osservazioni ed una richiesta contro la loggia Umberto Primo ca- ! pitanata dal Radicchi, che ha falsata la verità. "Primo. Se le parole attribuite al fratello Gabbino rispondessero al vero, non avremmo aspettato che un estraneo alla nostra Loggia, ma noi stessi consci dei nostri doveri, che ci legano al nostro amato sovrano, lo a vremmo posto sotto accusa. "Secondo. Alla impudente affar mazione che il fratello Gabbino sia ne mico della civiltà e che aspira alla ri voluzione, nessuno di noi può ascoltar la senza fremere, e senza provare un senso di disgusto. Ognuno di noi per l'esperienza di dodici anni conosce il pensare elevato del Padre Gabbino, che non resosi mai reo di alcuna vi gliaccheria, dall'altare e nei pubblici comizzii, ha sempre mantenuto acceso nei suoi fedeli il culto della Patria e l'amore della eroica casa che ne reg ge i destini. A smentire poi che tutta ia colonia sia indegnata contro di lui, si può rispondere al suo accusatore che nella occasione della Pasqua, la colonia Italiana per dare una prova di affetto al suo zelante Parroco, gli ha tributato un obolo di gran lunga più abbondante che negli altri anni. Questo omaggio e ben meritato, per chè Padre Gabbino ha fatto della chie sa una scuola di pace e di morte, e non ha pervertito nè ha fatto dei suoi fedeli tanti sgerri, come qualche al tro evangelizzatore da strapazzo. "Terzo. Se il Venerabile Radic chi avesse voluto esser veritiero, a vrebbe dovuto dire: che Gabbino non incitò il pubblico alla rivolta, nè alla detronizzazione del nostro sovrano, ma che dopo aver fatto un quadro del l'attuale movimento del proletariato in Europa, disse queste precise parole: E* caduto lo Czar di Russia, è caduto l'lmperatore di Germania, è caduto l'lmperatore d'Austria, e forse cadrà anche il Regno d'ltalia, che io non mi auguro. "Quarto. E' opportuno far nota re che il Radicchi è più biasimevole in quantochè si vocifera che egli si sia spinto alla protesta per istigazione di un estraneo dell'Ordine, che gli ha scritta anche la protesta ed è noto per avversione contro il Padre Gabbino, mestatore di mestiere, e che si dilet ta spesso ad offendere nascosto vil mente nell'ombra, donde spruzza la sua sozza bava, che però non ha mai avuto la fortuna di contaminare chic chessia. "Per dare al fratello Gabbino quel la prova di stima e di affetto e per umiliare i suoi vili detrattori, io pre go i fratelli a protestare contro l'ope rato di Ettore Radicchi, e deliberare che la Loggia Umberto Primo di Sus quehanna in qualunque futura solen nità per la nostra Loggia non dovrà esser mai più invitata sempre che a vrà per Venerabile Ettore Radicchi. Un estratto della deliberazione sarà mandato alla loggia Umberto Primo, al Concilio E. Supremo ed al giornale La Libera Parola, con preghiera di pubblicarlo. "La proposta viene assecondata dai fratelli Diodato Di Paolo e Francesco | Antuzzi. "I/oratore della loggia aderisce alla proposta «lei fratello Coglia, spiegan |do che il Radicchi come Venerabile : 'lella sua loggia, avrebbe dovuto sa pere che non è lecito ad un fratello ì dell'Ordine render pubblica un'accusa • mossa a carico di un altro fratello an ìcora che questa fosse fondata. I "Il fratello Nochese desidera che la ' proposta Coglia venga modificata sol i tarilo nella parte che stabilisce l'è- LA LIBERA PAROL/» sclusione della loggia Umberto Primo da ogni futuro invito. "La protesta contenuta nella propo sta Goglia, è approvata per intero. Il Venerabile lì Segr. Areh. N. Liberatore K. D. Muccigrosso N'. B. Anche la loggia locale Du ca degli Abruzzi N. 680 ha aderito alla protesta." » ♦ ♦ PER FINIRE Non volendo» abusare del detto sto rico: "Guai ai vinti!" chiudo senz'al tro il dibattito con Emilio Baiocco, il quale, nella sua risposta pubblicata su questo stesso giornale del 4 corrente, con linguaggio evangelico da far pie tà, molto differente di quello spavaldo usato nella sua prima risposta, si è dichiarato vinto. È non abituato a go dere delle disgrazie altrui, non solo non mi rallegro della sconfitta da lui patita ma non lo compiango nean che. Secondo la mia promessa avrei do vuto mettere alla luce del sole l'affa-. Il grido d'ltalia Dal Ciel, dal Mare, dal Carso cruento 0 dolcissimi figli, a me tornate, Con la fiamma dell'odio, che in me sento Per chi insultò la mia nobilitate. Alle armi, alle armi ! Supremo il cimento, Un contro dieci: vi moltiplicate. E' infame la viltà del tradimento, Ed amici, alleati ... orsù sgozzate ! Maledetto sia chi sul vostro sangue Mercanteggia, e si beffa della Gloria Assisa sull'avello, e par che langue. Ma sia ancor nostro il grido di vittoria, Ed al patto solenne: "O Roma, o Roma Al dio d'America strappa la chioma!". Dr. FEDECIRO LUONGO. Orange, N. J. Labavad'un'altra servetta licenziata Avremmo dovuto rispondere dalle colonne dell'Opinione, perchè da esse ci è stata lanciata la sfida; ma quel giornale, in omaggio alla legge gior nalistica e ad ogni senso di responsa bilità, permette gli attacchi e non le difese, anzi neanche le risposte inno cue. Siamo costretti, perciò, col ritar do di qualche giorno, di servirci del nostro giornale. Un certo Nunzio Saggese cono sciutissimo in questa città fra la clas se dei muratori, dai negozianti all'in grosso di generi alimentari, da qual che tipografia e, molto bene, da suo suocero; conosciutissimo altresì nel Vermount dove, per fargli fare un lie to ritorno, con la lunga... barba in Phi ladelphia, si dovette mandare colà una petizione, con il ritratto della sua de funta signora con i figli che se ne fe cero figurare quattro invece di tre; Nunzio Saggese, dicevamo, del quale potrebbe dirci qualche cosa anche un suo cognato, ha sfidato, nel la sua qualità di Grande Venerabi- j le dell'Ordine dei Figli d'ltalia in Pennsylvania, il nostro direttore ad un contraddittorio ed ha anche chiesto la formazione di un giurì d'onore per giudicare una sua vertenza. Il nostro direttore, per confessione dello stesso Saggese, non ha nulla in comune con lui e potrebbe benissimo esimersi dall'insidioso invito, tanto più; che della sua opera sono giudici i fra telli di Pennsylvania. Ma Giuseppe Di Silvestro, che riveste una carica im portante nella Grande Istituzione Ita- ! liana di America e che si è sempre, offerto a discutere con chicchessia, ac-j cetta senz'altro la sfida ad un con traddittorio, anche se questa dovesse venirgli dal primo straccione. Però a queste principali condizioni: 1. Che si faccia intensa propa ganda per avere il maggior numero di connazionali, dell'Ordine e di fuori del-1 l'Ordine; 2. Che vi sia uno stenografo; 8. Che il tema sia questo: Giu seppe Di Silvestro uomo, giornalista e capo dell'Ordine in questo Stato, ha fatto opera proficua o negativa fra le colonie ? 4. E' Nunzio Saggese alla por tata morale di dare un giudizio sul no stro direttore? Alla formazione di un giurì d'ono- ; re non possiamo accedere, neanche se defla scelta dei componenti fosse arbi tro il signor Giuseppe Di Silvestro, e ciò per diverse ragioni: a) Davanti ad un giuri d'onore le parti dovrebbero essere uguali per moralità; b) Il signor Giuseppe Di Silve i stro non ha nessuna vertenza perso nale con il Saggese; e) Nunzio Saggese è stato e- re della Società italiana di M. S. Vit torio Emanuele III; vi rinuncio per ora, rimandando ad altra occasione, perchè di "fronte ai vinti si abbassa ,no le armi." Le menzogne e le calunnie di Emilio Baiocco si sono dileguate all'urto del le mie smentite; ai pubblico adesso, l'opportunità di giudicare e di deci dere. Prima di chiudere, però, debbo rim j beccare Emilio Baiocco, l'allucinato universitario, quando, non riconoscen do la superiore intelligenza altrui, in sinua che non fossi stato io a scrive re; è superfluo dover ripetere che so no stato io, dal principio alla fine, a scrivere i miei spunti polemici. Ringrazio il direttore di questo gior ■ naie per l'ospitalità concessami nel confutare ed annientare il mio avver sario, forte solamente dell'arma del l'insinuazione, ed ora si fumi pure il sigaro, con nessunissima soddisfazio i ne, ed altri del suo stampa, preoccu pati di essere esposti al giudizio de! pubblico, non aspettino invano perchè la loro ora scoccherà, specialmente per il tentato boicottaggio della festa della Pace che si accingono a mettere in pratica. PLACIDO DE FURIA Chester, Pa., 13 maggio, 1919. j spulso dall'Ordine Figli d'ltalia per sentenza del Grande ' Comitato Arbi | tro di questo Stato, del quale non fa j ceva parte Giuseppe Di Silvestro. Se | crede gli sia stata fatta un'ingiusti zia, ricorra ai tribunali dell'Ordine, il i cui programma egli accettò entrando, malauguratamente, con un gravoso j fardello, nelle sue file, o ricorra alle ' Corti civili. Questo è quanto, dappoiché di tutti j i mali che avvengono si cerca di crea | re, nell'Ordine e fuori, un responsa bile nella persona del nostro direttore. LA LIBERA PAROLA. VITTORIA GIUDIZIARIA DELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA E' nota la controversia del 'Grande Concilio dell'Ordine Figli d'ltalia per ilo Stato di Pennsylvania con taluni ; .soci della loggia San Michele di Ser : rastretta N. 329 di Steelton. Costoro, j irritati forse perchè sotto l'Ordi |ne non potevano più fare il co modo proprio, come quando e rano riuniti in Società di Mutuo i S., non vollero riconoscere talune di sposizioni del Grande Concilio, provo carono scissure e clamorosi incidenti, isi ribellarono contro il venerabile e sottoscrissero una petizione per far distaccare la loggia dall'Ordine. Sot toposti a giudizio davanti al Grande Comitato Arbitri, essi non si presen tarono, ed in contumacia i maggiori colpevoli furono espulsi; gli altri, in più gran numero, sospesi a tempo dai diritti. Rivoltisi al Magistrato Civile per essere riammessi in Loggia, la loro richiesta fu respinta dalla Corte di Harrisburg. Essendo stata anche respinta una opposizione da essi fatta alla stessa Corte, i dissi'denti non si dettero per vinti, ma fecero ricorso alla Corte Su premi. Ci informano da Harrisburg che il ricorso si è discusso lunedì, e già dal la discussione avvenuta si prevedeva quale esito dovesse esso avere, per chè, mentre l'avvocato dei dissidenti, F. T. Argest, Deputy Attomey Gene ral di questo Stato, fu tempestato di domande dai Giudici, al rappresentan te dell'Ordine Aw. Eugenio Alessan droni fu raccomandato di essere bre ve nella esposizione dei suoi argomen ti. La sentenza della Suprema Corte ! ha dato completamente ragione al Gr. Concilio. Ci riserviamo di dare in seguito maggiori particolari, perchè ora ci i manca il tempo e lo spazio. PANETTERIA IMA NICOLA MARINELLI 1020 So. Bth St Phila., Pa. FARMACIE G. 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"The "Record" has also another bad habit, which is frequently as amusing as it is silly, of viewing the President of the United States as if he were a sacred Joss who can do no wrong. At all time*, in season and out of sea son, it eagerly echoes WILSON after the fashion of a White House cuckoo, and in this respect has long out-cree led even CREEL himself. ''As for the "Bulletin," it has a pretty steady habit ordinarily of at tending strictly to its own business, but it may be pardoned by its readers for departing from it, for the moment, in commending to its ill-tempered contemporary the virtue of breaking away from the snarling in its W'ilso nian discussion, in which it almost invariably takes sides with WOOD- IiOW like a seasoned organ-grinder or a noisy little toot." Fd il "Bulletin", per la onesta cau sa sposata, in nostro favore, ha rice vuto molte iettere di congratulazioni da americani. Ci piace di riportarne una di un eminente cittadjno: The Bulletin Editorial Commended. To the Editor of The Bulletin. Sir: I congratulate you on your re cent editorial headed "Our Italian Kriends." I agree with you that it looks wery much as if Mr. Wilson is trying to give Italy a "raw deal". All Americans who are lovers of a fair deal will revolt at this. I think the Italian people should be made aware of the fact that the people of the Uni ted States did not send Mr. Wilson to Paris.
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