lezione e Ammanistrcìzkne Carpenter Ave. N. 1S INDIANA. P A . Il pagamento degli übUonai.tenti «y '» par vaglia postale oppure p«*r \er.»airien to al locali d'AmminUtrasloiie o al «n- Mri Agenti. Airao VII NOTE POLITICHE DALL'ITÀÙÀ Forniteci dal nostro corrispondente Avv. A. DeGrazia Alla vigilia della terza ripresa del Congresso della pace che questa vol ta >1 sposta a S. Remo quasi per di mostrare che anche l'italia partecipa ed influisce su"e deliberaiioni de 1 - l'iTitesa, stimo utile tiare ,al vostro gi naie notizie ed impressioni che per la loro sincerità forse non si possono trovare nelle colonne dei quotidiani d'ltalia. Oggi, é inutile il dissimularlo, noi non solo abbiamo una mauvaise pres se presso gli Alleati, ma siamo con siderati economicamente e moral m »»te come i più indeboliti dallo sfo zo titanico della guerra. Tutte le classi sociali d'italia han no effettivamente e con la maggiore buona volontà contribuito e contri buiscono tuttora, ad indebolire seni pi più la compagine statale, sper pt. .indo in man'ca, delittuosa gie e denari dei Paese. E 1-3 logiche conseguenze di tanti errori madorna li commessi nella politica e nella am ministrazione sperperatrice, oggi cha ci sono definitivamente chiusi i cre dili alleati, le abbiamo nel cambio disastroso che sta per metterci a li vello delle nazioni vinte e della Rus sia devastata dalla terribile tempe sta rivoluzionaria. Conseguenza logica dell'incredibile inasprimento dei cambi e del rinvi -110 interno della moneta che tutte le categorie di lavoratori e d'impiegati domandano, come rimedio al caro vi veri imperversante, é lo scontento generale e la carestia e ìa rarefazio ne dei viveri e dei manufatti. Una propaganda settaria abilmen te fatta dall'inizio della Pace ha in quadrato e disciplinato nella condot ta degli scioperi e nella tattica delle imposizioni lavoratori ed impiegati pubblici: sicché oggi lo STATO BOR GHESE in italia ó minato nelle sue fondamenta con un odio ed una esal ta/ione cieca ed avida di novità (sia no pure esse attraverso la guerra ci /ile) da quelle stesse categorie che ciberebbero aver interesse a tenere 111 piedi ed 'in efficienza la FUNZIO NA dello STATO BORGHESE: 1 ferrovieri ed i postotelegrafanici (oh! l'orribile parola) si possono chiamare gli antesignani delle pre senti lotte' civili. Dopo lo sciopero generale del Febbraio scorso ( mal riescito perché su 200 mila ferrovieri solo 50 mila del personale di mac china e viaggiante scioperarono) e dopo l'altro sciopero degli impiegati delle poste e telegrafi (anch'esso mal riescito) il Governo dejll'On. Nitti p i preoccupato dal bisogno di si stemare la grave quistione dell'A driatico che dal bisogno di rinvigo rire in tutte le coscienze dei cittadi ni il senso della disciplina civile oggi rilassatissima, questa brutta malat tia dell'industrializzazione del lavo ro h'ó lo sciopero si é terribilmente accentuata. oggi per un non nulla scioperano ferrovieri e tranvieri. I ferrovieri specialmente hanno inizia to ta tattica della cosidetta rettifica si, ne del tiro che sarebbe quella di mirare al segivo, come in\tempo di guerra coi grossi proiettili, che per 1." sono gli scioperi ad oltranza e gli scioperi di zolle ferroviarie li mitate a Provincie. Chi più soffre da questi movimenti a ircoidi éil popolo che subisce nuo vi inasprimenti nel prezzo dei tra sporti e nel costo degli alimenti. Quel che si perde per le inverosimili g'a enze di merci deperibili nelle ferrovie e per i furti non si può de si ivere. Una statisticha imparziale e ! esatta ancora non stata fatta dalle perdite economiche di merci smarri te o inutilizzate. Ma éun fatto chi* la rilassatezza generale della disci plina sociale é una fra le cause più efficienti del disagio di questo terri bile periodo di pace. E' innegabile che lo Stato Italia no attraversa una grande crisi, più pericolosa che negli altri paesi, an che in ragione della scarsità assoluta delle materie prime che i nostri diri genti mai valutarono con occhio pre vidente e lungimirante sia prima d'entrare in guerra, sia durante le trattative di pace. Pm degli altri grandi stati, l'lta lia ha voluto statizzare una incredi bile quantità di servizi che altrove, e specialmente in \merica sono affida ti alla privata iniziativa. Ferrovie, tramvai, scuole elementari, ginnasia li, tecniche, università, ospedali, te lefoni, telegrafi, poste porti, traspor « OR ìETI ì irsi erso IE LL Gì' \LE si A -<t> /»,A li Ai ( ti marittimi, medici condotti, arse ! nali di terra e di mare, cantieri mi niere, fabbriche di conserve, di ta bacchi, assicurazioni, oggi anche lam padine elettriche, caffè, zucchero, grano, pane, carni, tutto é sotto ge stione, il controllo o l'incernza dello stato. La conseguenza di questa assurda politica accentratrice é che nessuno stato del mondo tranne la Russia bol scevica paga tanto per mantenere uno esercito di impiegati male scelti per le solite inframittenze parlamentari, sempre malcontenti, di scarsissimo reddito industriale e che oggi si sono quasi tutti uniti in categorie sinda caliste per minacciare la vita delle grandi città in perfetto accordo e collaborazione con la Confederazione del Lavoro e con la Direzione del par tito Socialista, che come si sà apar tamente inneggiano alla Rivoluzione, come l'unica palingenesi che l'umani tà dopo ,la guerra deve attendersi contro la sfruttatrice borghesia. Co me ho già detto ai lettori del Patrio ta, tutti i capi di questo minaccioso movimento e gli organizzatori sono | tutti autenteci e spesso grassi bor ! ghesi ambiziosi e desiderosi di novità Oggi la nave italiana come nel 1300 diceva Dante "Naviga senza nocchiero in gran tempesta" e pro babilmente sarà onche "di dolore o stello." V'é un parlamento che dal Dicem bre ha avuto una ventina di sedute e che ha funzionato soltanto per dare occasione ai capi gruppi di fare la e terna e facile critica dei mali di que i sto tragico dopo guerra, più tra gico per gli eventi che maturano, del la guerra istessa e per vedere tra scendere in un frasario che non sa rebbe tollerato nelle osterie, gli ono revoli del Pus (partito ufficiale so cialista) contro gli onorevoli del Pi pi (partito popolare, cioè clericale). Non é stato possibile mai prendere • con calma, data l'eccitazione cronica negli animi e la indiscutibile forza ! numerica e combattezza del Pus, un ! solo dei provvedimenti fra i tanti che iil governo che da sei anni provoca per forza di decretilegge! Tanto me : no la Camera ha voluto prendere vi ! sione e discutere un bilancio cne ha ingoiato in 5 anni un 150 miliardi e che oggi senza la guerra sta per in : goiare, come la lupa dantesca, che ha piti fame che pria, ì 20 miliardi annui. L'unica legge menata in porto felicemente e l'aumento della inden nità parlamentare, che un socialista propose a 15 mila Lire dai sei mila che se ne davano nella passata legi slatura e che il Parlamento ha volen i tieri votato, proprio neila stessa tor nata il cui il deputato—contadino ; con un accento da predicatore di vil laggio, fra le ovazioni dei compagni, imponeva sotto la minaccia dell'o ' struzionismo all'onorevole Nitti che il prezzo politico del pane a 80 cente simi il kilo non deve essere aumen tato. • E notorio che la ragione principale della discesa del valore della nostra lira é dovuta alla eccessiva domanda di grano, di noli, di carbone e di car ili che facciamo all'America e ail'ln -1 ghilterra. Il partito socialista non si preQCcupa di questa gravi questioni e della minaccia della fame che pesa ; su tutto il paese se cadrà nell'anar -1 chia, al contrario cerca di approfitta re dei gravi imbarazzi in cui si trova la nazione 'a deficienza del gra no, deficienza che s'é accentuata con l'aumento progressivo della popola zione, che ha una predilezione per i farinacci e che mal si concilia con la ristrettezza del territorio adatto alla coltura del grano. La deficienza della produzione'gra nar?a é l'occasione pel socialismo no strano di attaccare il latifondo e la proprietà terriera, che secondo i vari ; dottori e professori dev'essere fran j tumata e sfruttata col comunismo ! di tipo russo. Gli eccidii proletari di questi ulti mi mesi, con circa un centinaio di morti nelle varie regioni tumultuan ti sono dovuti a conflitti fra le popo lazioni rurali ed i proprietari. E' no to oramai che con le continue minac ele di'invasioni di terre cosidette In colte, quest'anno si avrà meno inno degli anni precedenti, volcV- le 'a ie associazioni dì combatter. : ! tadini che sono forr ae 'tura dei l rreni viole tenari: 'pati h-ÌNR > fatto ciò JÌÙ ;> INDTAX : . SAB ATO : . MAGGIO . > ! ITA LIA Ni! Au.tat L, vo stra terra d'elio ael; ne sforzo di ricostruzione. La sua grandezza é , vostfa! Sottoscrivendo mì prestito I taliano in Dollari lai opera Patriottica e nello slgljo tem po un ottimo affare. Noi abbiamo compia a que sto sacro dovere: IMITATECI! IL PATRIOTA. GLI ESPERIMENTI RADIOFONICI DI MARCONI ROMA,. 17—Guglielmo Marconi, giunto qui ieri sera, tornò a negare che nella sua interrotta e prossima ad esser ripresa crociera a bordo del suo yacht "Elettra" egli abbia tenta to o voglia tentare di mettersi in co municazione con Marte od altri pia neti di non minor difficoltosa accessi bilità. L'affale di Marte, —egli disse, ri dendo, nel corso di una breve inter vista accordata ai rappresentanti del la stampa nazionale ed estera —co stituisce seplicemente uno scherzo che han voluto fare i giornali ingle si. A me piace lavorare a bordo v'é V più quiete e nessuno mi disturba. Ma non mi sto occupando che di esperi menti di radiotelegrafia e radiotele fonia. "I risultati, finora, sono stati sod disfacenti. Coi più piccoli apparec chi che siano stati costruiti, ho potu to comunicare a distaza di quattro cento miglia. Durante il mi© viaggio sono stato radiotelegraficamente in comunicazione continua con l'lnghil terra e l'ltalia. "Ho anche sperimentato un nuovo radiogonometro, o segnalatore della direzione delle onde, e gli esperimen ti mi sono riusciti cosi bene, che ho potuto navigare sulla costa di Spa gna, che é una delle più pel suo gran frastagiamento di sco gli, nella nebbia più fitta che si possa immaginare, senza che mi fosse capi tato il minimo aocidente. Per mezzo del mio apparecchio radiogonometro, ic sapevo sempre, esattamente, il punto in citi mi trovavo." Annunziò che fra giorni avrebbe ripreso il suo viaggio d'esperimenti. t politico che utilatorio e hanno capito ch'era impossibile proseguire nel si stema della lavorazione dei campi a sistema cooperativistico e peggio an cora comunistico. Ma il massimalismo nostro non mi naccia soltanto la grande proprieà rurale! Da qualche mese ha ingag giata una grave e più pericolosa lotta contro l'industria. Torino e Milano vogliono infrangere l'organizzazione capitalistica delle grandi officine col la 'istituzione russa dei consigli di fabbrica. Si sa che in Russia lo stes so Lénin ' ha abilito questi consigli che trasformavano le officine in mi nuscoli parlamenti, tipo Montecitorio dove la produzione é scesa a quantità ridicole e dove l'operaio che si crede sovrano diventa strumento più cieco dell'arbituo dei capi irresponsa bili e di minoranza audaci e parassitarie. Ma ciò non impor ta: quel che é di grande interesse é che le grandi città industriali inizino la lotta contro la borghesia con la an zidetta tattica della rettifica del tiro. E Torino ed il Piemonte oggi sono in regime di sciopero generale, proprio mentre a San Remo i rappresentanti delle grandi e delle minori Potenze sono convenuti per vedere di darò l'ultima pennellata a quella specie di capo lavoro politico ch'é la PACE DI VERSAILLES!! Ormai non é un mistero per tutti coloro che sono a San Remo per de finire le gravi questioni che giornal mente sorgono nell'applicazione di j quel trattato che l'ltalia é material- ! mente indebolita nella s a compa gine statale e che ha tropri grattaca pi interni per poter impo\ re agli al leati ed al Socio quella co-i ; le razio ne e quella deferanza che e- i non di-, mostrarono quando noi un anno fa! vevamo ancor: r-sebi e o<io osi i T-ti di lauro p - ->o Villa! sti: hi ha stud 'ltalia; 1 Medioevo Ì l'at- < O GIOLITTI S INTANTO POS SONO SALVALE L'ITALIA, 4 DICHIARA TURATI I Xi*tf i U'ontra ostacoli non lievi per tonnare il nuovo Gabinetto ao A, 18 Maggio—ll Presidente • iti Ci isiglio dimissionario, Nitti, do po av accettato l'incarico di forma • il nuovo gabinetto, si é già messo all'opera. ire però che Incontri non lievi ostacoli da parte dei cattolici ed an che da parte di altri gruppi. L'on. Giolitti, intervistato circa la possibilità che egli entri a far parte di un Gabinetto guidato da Nitti ha escluso tale possibilità, dichiarando che n.on intende ritornare al Governo. L'on. Turati in una sua speciale in tervista %ha dichiarato che soltanto Nitti e Giolitti sono in grado di sal vare il paese in questo momento. Turati ha suggerito un Gabinetto di coalizione guidato da Giolitti e nel quale Nitti dovrebbe essere Ministro degli Esteri. Turati ha aggiunto che Nitti é for se l'unico uomo politico italiano che gode fiducia e simpatia all'estero. Le dichiarazioni dell'autorevole deputato socialista hanno prodotto profondissima impressione in tutti gli ambienti politici e parlamentari. Ultim , Ora ROMA, 20—La lista ufficiale ifel nuovi ministri é attesa coi., certezza,, per questa sera. Ma l'annunzio ver là, probabilmente, dato ad ora in sui sarà Impossibile telegrafarlo perché giungesse in tempo ai giornali d'oltre oceano. . ì Pare, tuttavia, certo che, —salvo piccole modificazioni, —il uovo Gabi netto sarà composto dai seguenti ele menti: NITTI, —Presidenza ed Interni. SCIALOIA, —Esteri. LUZZATTI—Tesoro. MEDA, —Grazia, Giustizia e Culti. SOHANZER, —Finanze. MICHELI, —Istruzione Pubblica. RODINO', —Lavori Pubblici TORRE, —Terre Redente. BERTINI, —Poste e Telegrafi. BONOMl,—Guerra. PEANO, —Marina. CIUFFELLI,-—Agricoltura. FERRARIS —Industria e Commer cio. E' fatto, con insistenza, anche il nome dell'on. De Nicola, ma non si sa precisamente, in una possibile modi fica, qual portafoglio l'on. Nitti gli vorrebbe affidare. 1 _ L tuale epoca é un vero ricorso storico di altre precedenti ed agualmente in fauste per le sorti d'ltalia. I Comu ni italiani, incapaci di disciplinarsi in vaste organizzazioni di lavoro e di consumo, chiusi nel sordido egoismo delle piccole borghesie sature di de magogie e di odio (perché i Pisani Lucca veder non ponno) impedirono la formazione delle grandi monar chie che in Europa portarono invece all'apogeo politico Francia, Inghil terra, Spagna, Russia ad Austria. Ct>me allora, oggi l'ltalia attra versa un doloroso periodo di lotte intestine nelle quali la causa pre dominante é l'eccitazione degli ani mi mossa dalla stampa, che da noi si ó rilevato un potente mezzo di sug gestione collettiva fra turbe a scarsa coltura #d impressionabili. Perfino la cosidetta ora legalo, ch'é un trovato germanico adottato da tutte le nazioni per economizzare combustibili e per abituare sovrai tutto la borghesia a non prolungare eccessivamente la vita notturna nel le grandi e piccole città é stato un pretesto per il sovversivismo che con l'ukase della Confederazione del la voro ha stabilito che i tranvieri di tutta Italia devono uscire e rientrare nelle rimesse con l'ora solare! Sic ché si vedono vetturè circolare da 15 j notti alle due quando tutti , sono rin- i casati, senza viaggiata-i e la mat tina lavoranti andare a piedi verso i cantieri perché ancora non é l'ora della uscita per i signori tramvieri! E la suggestione é tale che trova giusto l'arbitrio anarchico dei tram vieri é proprio il popolino! Pel 1, Maggio tutti s'aspettano qualche grande novità di tipo e di marca russa e non v'é dubbio che qualche cosa di grave potrà avve nire, se si considera che oggi i ferro- non solo scioperane sporadica mente, sicuri dell'impunità e delle alt natrhe e * irte a' Governo, m» nr • i" rst > he s. i o nel]* - » car ; eri, solda I ->«' RITTI NON -i ÜBBTITUIBCONO Nitti riceve ed accetta i l'incarico di formare il nuovo Gabinetto ! ! Dopo molti colloqui «di Re Vittorio con parecchi yomini politici e dopo gli inviti fatti dal Sovrano prima al l'on. Filipp» Meda, dei cattolici, quindi all'on. Ivanoe Bonomi, • del gruppo dei socialisti riformisti, 3 e quindi all'on. Giuseppe De Nava, appartenente al gruppo democratico liberale, di costituire un gabinetto di coalizione, la crisi, continua ad es sere insoluta. Meda appose, fin dal primo mo mento un rifijJto, perché non era si curo di formare un gabinetto*' Bono mi e De Nava hanno fatto dei lode voli tentativi per formare un nuovo gabinetto, ma pare che, per varie ra gioni, i loro sforzi non hanno appro dato a nulla. I tre uomini politici suddetti, rappresentando tre differen ti gruppi erano stati suggeriti al so vrano dallo stesso on. Nitti. Di fronte agli insuccessi di costoro Re Vittorio ha ieri ancora una volta invitato l'on. Nitti a formare il nuovo Gabinetto. , Il Presidente del Consiglio, sebbe ne con molta reluttanza pare che ab bia finito con l'accettare e si é già messo all'opera per costituire il suo terzo Gabinetto. Il nuovo invito a Nitti é stato fatto ieri dal Savrano dopo che il Re aveva avuto altri colloqui con gli on. Or lando e Tittoni, presidenti della Ca mera del Senato. / IL liAVORO INTELLETTUALE IN RIBASSO Vienna—ll lavoro manuale é retri buito tre o quattro volte quanto il lavoro intellettuale. I tranvieri, i sarti, gli operai guadagnano da 25,- 00Q a 50,000 corone all'anno, mentre i medici, gli avvocati e, in generale, i professionisti, uomini e donne, non ne guadagnano più di 10,000 a 15,000. GLI ULTIMI COLLOUIQUI DI NITTI ROMA, 20—Ieri sera; fino a tarda ora, l'On. Nitti ha avuto successivi colloqui con gli onorevoli Meda e Mi cheli, del Partito Cattolico, Bonimi, socialista riformista, ed il giolittiano Peano. Generaknente si considera che se il nuovo Ministero risponde alla list cir colata questa mattina, la sua esisten za dipenderà massimamente dall'ap poggio dei Cattolici e dei giolittianl. Il . • l ■ "' I t.ltfi '* - ti ela Regia Guardia! Fra Pisa e Genova oggi non circolano treni che portino militari! Questi vengono fatti discendere se gli altri viaggia tori hanno premura di proseguire! E'-un colmo al quale ci ha portato la debolezza del Governo deLl'on. Nitti, che nel precedente sciopero ferro viario trattò come una Potenza con il Sindacato Ferrovieri, dal quale eb be perfino un Ultimatum! Oggi le ferrovie, le poste ed i telo grafi sono di fatto due amministra zioni bolsceviki al disopra dei Ministri, dei capi e della nazione tut ta, v'é il relativo Sindacato che co manda e fa proclami!! Naturalmente uno stato cosi illo gico non può durare indefinitamente! Oramai gl'ltaliani ammoniti del ordine e della giustizia si doman dano quando e come si restaurerà l'ordine e si abolirà questo parassiti smo demagogico delle grandi orga nizzazioi che fanno ricadere su tut ti il peso enorme dell'economia sin-, dualista. Molti si domandano se non sia meglio, come dicono i Tede- j schi una fine con spavento, che un spavento senza fine! Edi Fiume. Voi mi domandate? Dal giorno che il Nazionalismo esal to il pronunciamento militare di d'Annunzio, da quel giorno che ap parve indebolita la compagine e la disciplina dell'esercito, tutti i mali su esposti si sono più accentuati ed oggi l'anima della nazione smarrita I freme e pensa se non stia per scop piare una g erra più atroce e più nefanda, qual'é la Guer:a Civile, pre dicata come tia necessità proprio imfcost .ti negatori del fenome- ! o della guerra fra popoli! Purtroppo Italia, l'ap , urente h re, i' ! ' incredi ila delle Fué onne, il fremito ele fante deij 1 »e popolo? città, il cen tuno enorme di vini, 'i di i cos. 1 •>o la fine <1 lja gjierrn ì ha lìto conquistare •ua . * .A D SGRAZI A. Prezzo DV bona mento Un Armo . . . $2.00 S«' nesi . . . SI. 10 Una copia . . . $0.05 ; er l« in-or*ioni ed miti • p«f»- trt«»>to riv«lc«ni direttamtnlf ti ne»tr« iiMrin dal rnumirr FrutMro Rlunna lr » telefonare p«r Italia Magnanima ! Abbiamo avuto un caso di resipi scenza giornalistica da parte di un giornale americano riguardo all'lta lia. 11 giornale New York Tribune'" nella sua pagina editoriale di ieri ha pubblicato un notevole articolo circa l'attegiamento dell'ltalia verso l'Au tria. Il giornale americano ha parole di vivo elogio per lMtalia e constata la grande differenza di condotta e di atteggiamento dell'ltalia di fronte al l'Austria paragonata a quella della Francia di fronte alla Germania. Prendiamo atto di quanto scrive l'autorevole giornale americano re pubblicano, nel ringraziarlo di quanto ha detto pubblichiamo per intero l'articolo: Italy shows magnanimity towanl her ali but annihilated foe, Austria. Italy has more reason to detest Au stria than France has to detest Ger many. Austria has not only been a neighbor, but a jailer and executio*à er. We don't want you to govern us well; we want you to get out;" in these words, back in the forties, Mazzini hurled the challenge sf self determination into the face of the Habsburgs. He anticipated the En<- tente statesmen of 1918 by three quarters of a century when ho de clared that the crime of Austria was not that "she was despotic, but that she existed. To say today that Austria exists sounds like x a mild exaggeration. She is squirming at the feet of victorious Italy, which has emerged from Met ternich's contemptuous "geographl cal expression into one of the world'a leading powers. Itallan indifferene*» or even exultation, at the fate of the humiliated tyrant might not be wlae or commendable; it would certainly be human. Butto her credit 'ltaly knows betterl After the armistice Italia* traina were the first: to rush relief to the starving Vienna. Italian cities, Witti Milan in the lead, today are harbor ing thousands of famished Austriaa children. But Italian forgiveness doe>s not end with Samaritan helpful nees.'f It seems that the recent visit of Chancellor Renner of the German- Austrian Republic to Rome has un locked for his country the door to a better future. Details of his achieve ments are not at hanjj, but iitwould appear that Italy has pledged far reaching assistance in matterà of es change, raw materials and transpor tation and also important coneessions to the German minority in South Ti rol. Austrfan newspapers rejoice not only in the material results obtairied but also in the extremely hearty manner of Herr Renner's reception in fect of the event on a people that seemed to have lost its nerve can hardly be overestimated. From a business point of view Italy needs Austria commercially both as a mar ket and as the gateway to Czecho- Slovakia, Hungary and Poland". By bis Austrian policy Premier Nittl of Italy confimis his claim to rank as one of the foremost statesmen of re constrjiction. Per il miglior CAMBIO rivolgetevi alla FARMERS BANK & TRUfjT CO., Indiana,. Pa. CAMBIO DI OGGI Per Rimesse in Italia 290 PER CENTO Lire 1950 SIOO.OO Per sollecite rimesse di danaro o depositi all'estero, usate l'inappuntabile servi zio e i vaglia garentiti della. FARMERS BANK & TRUST COMPANY, Indiana, Pa. No. \ P A ?IO "
Significant historical Pennsylvania newspapers