£<VVVVVVVVVVVVVVWWWVWWWWW%/WVWWWWWWWWWWW%/WW* IL PATRIOTA M Arte, Letteratura | \ (the patriot) UT Scienza, Umorismo GRANDI SPETTACOLI IN CIELO Tra le notizie di guerra é passa ta, presso che inosservata, una pic cola nota di cronaca che appena qualche giornale ha data, circa un miraggio osservato sulle coste del la Guascogna. Verso le due del pomeriggio, i pescatori che erano sulla spiaggia videro disegnarsi in cielo una lunga fila di navi che an zi, da prima, credettero aeroplani o dirigibili naviganti tra le nubi. Presto pero la sagoma dei navigli si precisò cosi netta che non fu più possibile alcun dubbio, e quegli uo mini, non nuovi a questa specie di fenomeni, compresero perfetta mente di che cosa si trattava. La giornata era stata molto calda e il ben noto fenomeno della rifrazio ne della luce proiettava in cielo le magnifiche unita di una fiotta che filava al largo a grandissima ve locita—probabilmente, anzi senza (ìubbio una fiotta inglese. Una vi sione della guerra d'alto mare, of ferta ai tranquilli pescatori bisca glini... Non é la prima volta che la guerra vien vista in miraggio. E' ben ricordato —e ben ricordevole —il miraggio che nel giugno 1815 fece assistere gli abitanti di Ver diers alla battaglia di Waterloo. Essi videro in cielo, verso l'una del pomeriggio, una grande carica d'artiglieria; innanzi ai loro oc chi sbarrati dallo stupore, passò un stuolo di cavalli in corsa tra il luccichio delle sciabole. E il mi raggio rese anche la visione di un piccole accidente: la ruota d'un affusto, nella corsa, si spezzò e il cannone precipitò al suolo. Ricor devole e ricordato é anche il mi raggio—che potrebbe dirsi di guerra questo, pur essendosi svol to in modo tutto affatto inverso •—che ebbero in Egitto, al loro ar rivo, le tuppè napoleoniche Tra scinandosi contro il più crudele dei nemici, la sete, con la gola ac cesa e bruciata dalla sabbia arden te, esse videiro improvvisair«»nte innanzi a sé una vasta estensione di acqua brillante tra i palmizi. La visione valse a infonder nuovo vigore nelle membra già disfatte dei soldati, che si affrettarono ver so il grande conforto che loro si offriva... Ma, ahimé, per quanto marciassero, non raggiungevano mai il miracoloso lago : tanto mi racoloso, che improvvisamente scomparve, per non lasciare, di nanzi agli stanchi e assetati sol dati che il piano uniforme del de serto, sotto il sole di fiamma. • Di alcuni altri miraggi famosi c'é stata tramandata notizia. Uno ne fu visto, nell'estate del 1847, in una bruciante giornata di lu glio, presso Bona, da alcuni inge- PER RIDERE 1 n una cittadina della zona di guerra c'é qualche rigore per far passare i borghesi, dopo una certa ora, da una porta cke conduce ver so le prime pendici alpine. Un ufficiale d'artiglieria, di stanza in quella città, si presentò l'altra sera a quella porta, per pas sare, in compagnia di una grazio sa signora bionda. La sentinella fece rispettosamente osservare all' ufficiale che la signora non poteva passare. L'ufficiale, cui premeva molto quella passeggiata sentimen tale in campagna, non trovò di me glio che dire alla sentinella: «—La signora é... mia moglie. gneri francesi. Sovra un terreno che essi sapevano bene esser arido e piatto quant'altro mai—vero terreno africano—scorsero una bella e vasta città, ricca di monu menti e di torri. La illusione era perfetta, ma non era possibile cre dere ai propri occhi, poiché gli in gegneri francesi sapevano perfet tamente che solo un prodigio po teva aver fatto sorgere improvvi samente una città in quella zona deserta. Essi pensarono pertanto che si trattasse di un miraggio, che rifrangesse l'immagine di u na qualche grande città della co sta sicula. E il miraggio, scom parendo di li a poco, confermò la loro opinione. Nel maggio 1837 un altro miraggio meraviglioso fu osservato durante la spedizione francese in Algeria. All'orizzon te si profilò una grande cavalcata di cavalieri arabi. 11 maresciallo Bugeaud mandò uno spahi a ri conoscerli, e lo spahi parti a gran galoppo... Ma poco dopo egli ed il suo cavallo diventarono, agli occhi del maresciallo e degli altri che osservavano la scena, enorme, mostruoso come un'apparizione a pocalittica... e poco dopo tutto scomparve, meno lo spahi, che tor nò alle sue giuste proporzioni e... sui passi della sua cavalcatura. Si era trattato di un miraggio e si ebbe ragione di credere che i ca valieri arabi non erano altro che... uno stuolo di uccelli acquatici navi ganti nell'aria e che, per lo stesso effetto che aveva resi apocalittici 10 spahi e il suo cavallo, èrano parsi quei che erano parsi. Sul tramonto, furono viste, da Dieppe le coste dell'nghilterra. A quaranta chilometri di distanza apparve un giorno il campanile di Strasburgo del quale si distingue vano chiaramente i diversi toni di colore delle vetrate come se esso non fosso stato lontano che qual che chilometro appena. Altri miraggi degni d'esser ri cordati sono quelli che vide in I talia, durante uno dei suoi viaggi, Horace Vernet. Il pittore fran cese si affrettò a fissare l'imagine del fenomeno nel suo album, e di segnò, la città con le sue torri e i suoi campanili, quale si offriva in cielo al suo sguardo. Egli non ritrovò quella città, in realtà e non più in miraggio, che soltan to a circa drenta chilometri oltre 11 punto nel quale il miraggio gli era apparso. Ricorderemo infine il miraggio apparso la sera del 14 dicembre 1869 agli abitanti di Pa rigi, i quali videro, in cielo, come rovesciata la Senna coi suoi quais tutti illuminati, e il Pantheon, e gli Invalidi, e Notre Dame e il Louvre. L. Ursini. La sentinella chiamò il mare sciallo di servizio e questi, dopo un po' di esitazione, lasciò passa re la coppia. Ma qualche sera dopo lo stesso ufficiale si ripresentò alla stessa porta, accompagnato questa volta da una graziosa signora bruna.- Stessa obiezione della sentinella. Si chiama il maresciallo, al quale il tenente osserva : —L'altra sera mi avete lasciato passare. —Già—ribatté rispettosamente il maresciallo—l'altra sera il si gnor tenente era in compagnia della sua signora sposa, e quella j era bionda. Ma questa é cruna... L'ufficiale fece un dietro-front Sabato, 3 Novembre 1917 Un Appello Ai Nostri Connazionali Da ogni parte del mondo oggi, per mezzo di pubbliche sottoscri zioni, comizii, bazars, fiere, pas seggiate di beneficenza, ecc. si cer ca raccogliere quanti più fondi é possibile per alleviare i dolori dei nostri fratelli combattenti, che di tutto hanno bisogno, dal cibo agli indumenti. Né solo i nostri fratelli combat tenti sono sprovvisti del necessa rio, anzi dell'indispensabile, male popolazioni di tutte le nazioni bel ligeranti muoiono dalla fame, nel vero senso della parola, e migliaia e migliaia d'innocenti pargoletti tendono invano le labbruzze alle loro madri, dai petti esausti, per un pò di di latte e piangono e ge mono, fino a che non muoiono d'- esaurimento. Ciò che diciamo non é un'esagerazione, giacché per sop perire agli urgenti bisogni della Russia, gli Stati Uniti inviano co la mensilmente migliaia e migliaia di scatole di latte condensato a mezzo della Croce Rossa. Questa istituzione mondiale del la carità provvede ai più urgenti bisogni di tutti salvando dalla morte gli affamati, dando lana e caloriferi agli assiderati, provve dende bende per fasciare le ferite dei disgraziati che giacciono sui campi di battaglia, edificando o spedali, fornendo medicine, e tut to, tutto ciò che può essere utile ai miseri, agli afflitti, a chi sparge il proprio sangue per il bene della Patria. Ma perché la Croce Rossa possa esplicare il compito umanitario che si é imposto ha bisogno di fon di immensi, fondi incalcolabili, e perciò il dovere di noi tutti é di fare qualunque sacrifizio per dare il nostro contributo alla grandio sa opera di carità. E' egoista, é vile chi vi si rifiu ta; é anzi colpevole di omicidio perché con la sua avarizia, per non aver saputo imporsi un piccolo sa crifizio, contribuisce indirettamen- Pro Croce Rossa Italiana IL PATRIOTA 15 Carpenter Ave.. INDIANA. PA. Accaldo la somma di $ quale mia contribuzione alla sottoscrizione per la Croce Rossa Italiana. NOME INDIRIZZO— 1 nomi di tutti i sottoscrittori verranno pubblicati in questo gi ornale, insieme a quelli dei vecchi precipitoso con la sua compagna. Questa volva... era veramente in compagnia di sua moglie V Ta bleau ! Consìgli utili Una rivista scientifica consiglia per tagliare, netti, i vetri delle bottiglie, un sistema che si assi cura molto pratico. Se, per esempio, si ha una bot tiglia col collo rotto e che si voglia utilizzare per qualche scopo, re golarizzando pero l'orlo del vetro stesso, allora si versa nella botti glia una quantità d'olio che giun ga in altezza al punto preciso in te alla morte di esseri che avreb bero potuto essere soccorsi a tem po. Nell'ora tragica che attraversa la nostra Patria, noi abbiamo il dovere sacrosanto di aiutarla fi nanziariamente. L'aiuto migliore che possiamo darle é quello d'in viare fondi alla Croce Rossa Ita liana, perché essa possa soccorre re i nostri fratelli combattenti e i nostri bambini che muoiono dalla fame- Tempo fa noi aprimmo una sotto scrizione per comperare un "Auto mobile-Truck" alla Compagnia F. 10.ino Reggimento, come i lettori ricorderanno. Non essendosi po tuto raggiungere la somma neces saria, il fondo raccolto, che am monta a SBS, é rimasto in deposi to Spedimmo una cartolina a tut ti quelli che si sottoscrissero per stabilire a quale uso doveva esse re adibita detta somma, e i pochi che si presentarono ci dettero am pia facoltà di disporne nel modo che credevamo migliore. Per non far sorgere controversie fra gli al tri sottoscrittori, abbiamo mante nuta finora tale somma in deposi to, con l'idea di aumentarla e spe dirla alla Croce Rossa Italiana. Ora che la nostra Patria ha bi sogno più che mai, facciamo un caldo appello ai vecchi sottoscrit tori di mandare le loro adesioni, e nel medesimo tempo ci rivolgiamo a tutti quelli che hanno cuore e sentimento di umanità e di pa triottismo di mandare anche le lo ro contribuzioni, acciocché si pos sa aumentare la somma e dimo strare che anche gli Italiani resi denti in questa Contea conoscono il loro dovere verso la Patria d'- origine e non sono sordi all'appel lo della carità. Apriamo quindi una nuova sotto scrizione "Pro Croce Rossa Itali ana" ed esortiamo tutti i conna zionali di spedire il loro obolo, ri empiendo il seguente modulo: sottoscrittori, che manderanno le r loro adesioni. cui si desidera tagliare il Tetro. Collocata La bottiglia su un piano perfettamente orizzontale, si im merge bruscamente nell'olio l'e stremità di una qualunque piccola sbarra di ferro, arroventata. Con un piccolo scricchiolio, si udrà il vetro spezzarsi al punto preciso ov'é le superficie dell'olio. E da una bottiglia inservibile perché rotta, si potrà cosi avere un bel bicchierone dagli orli perfettamen te regolari. * - - S M O K C "\PLAIN-END I NUOVI BARBARI "Non dev'esservi posto per la pietà, nel cuore del buon soldato tedesco. Il buon soldato tedesco deve essere inflessibile di corpo e di anima. Fatevi inflessibili, sol dati. Non c'é che una morale, pel soldato in campagna; combattere. In questo la bontà consiste; nel nuocere al nemico con tutti i mez zi ed é peccato aver pietà di lui. Il soldato che da pane ai figli del nemico pecca contro la patria. Il soldato che cede la sua coperta a una donna che ha freddo pecca contro la patria. Meglio lasciar cento donne e bambini del nemi co a soffrire la fame ed il freddo piuttosto che lasciar soffrire un so lo soldato tedesco. In guerra la pietà é fecondata dalle lacrime — il campo di battaglia dal sangue. Che i castelli saccheggiati, le a perte città distrutte, le navi neu tre affondate dalle vostre mani, gridino pure contro di voi e con tro di voi si gracchi dalle paludi fradicie della morale; siate senza paura. Quale giudice vi potrà condannare?" Cosi, in una specie di lettera cir colare trovata a Verdun indosso ai tedeschi prigionieri, la Germa nia ammonisce e comanda ai suoi uomini. Siate inflessibili e senza pietà ; saccheggiate, distruggete, anche le città aperte e indifese; affondate le navi neutre; Lasciate morir di fame le donne e i bimbi; anzi quelle violate, contaminate sozzamente, ed a questi tagliate le mani. E lasciate che la morale e il diritto gridino pure contro di voi dalle loro fradicie paludi. Qua le giudice potrà condannarvi? Neppure il vecchio buon Dio, poi ché esso é con voi, poiché esso e' il vostro Dio, grande, mostruo sa figura alla cui imagine e somi glianza voi siete fatti, voi dovete esser fatti, il nostro vecchio buon Dio che é nostro duce e complice. Durante lo scempio del Belgio fu lanciato ai tedeschi il titolo di Unni; ma sorse qualche difensore della fama di quei nordici barbari, antenati dei barbari moderni, e quel difensore aveva ragione. E rano, quelli, un popolo primitivo e feroce, che agivano in un perio do di ferocia e di violenza, per una conquista necessaria alla lor vita stessa, e non già come i barbari del XX secolo, una gente che la bar barie disciplinò organizzo, raffinò con tutti i portati della civiltà e della cultura, nell'epoca stesse del siero Pasteur e del telegrafo senza fili, per fini di smodata ambizione rapace. E non agivano, quegli an tichi barbari, nel nome di Dio, ché anzi, compiuta la strage, si umilia vano innanzi agli altari e giurava no pentiti di non più esser feroci. Contro quelli, contro i loro usi di guerra e di conquista, in nulla dif ferenti dagli usi di guerra dei bar bari moderni se non in quanto e rano, quelli, più impulsivi e meno., scientifici, la Chiesa ebbe l'anate ma; l'anatema di Sant'Ambrogio, dei concilii e degli atti sinodali. Contro i barbari moderni neppur la Chiesa ha potere di sorta. Come non riusci ad ingentilire quei bar bari, il contatto con la civiltà la tina, né l'infiltrazione di elementi etnici latini, cosi non valse ad ad dorcirlo la conversione al Cattoli cesimo. Esso serbò attraverso i secoli i suoi feroci Istinti e la sua pratica crudeltà ; sola una ragione e sola una idealità; la spada; sola sua vita la lotta; nessun rispetto per l'innocenza, per la bontà, per le cose saere. Ma questi istinti e quella pratica si intensificarono, affinandosi, a traverso i tempi, iu modo da diventare arma che quan to di impulsivo e di selvaggio per dette guadagno, in compenso, in crudeLtà fredda e cosciente. E Guglielmo 11, il barbaro raffinato, come la storia lo bollerà, serbava a modello i suoi lontani progenito ri, e poteva raccomandare ai suoi che facessero si che il nome tede sco rimanesse laggiù pauroso e terribile come fu il nome degli Un ni. Gli anatemi dei santi sinodi condannavano le distruzioni delle chiese, e le depredazioni degli a veri e le violenze agii innocenti,, frutto evidente, quégli anatemi, di chissà quante rapine, devastazio ni, uccisioni feroci, e gli Unni mo derni non sono in nulla mutati da gli antichi; anzi, li hanno di gran lunga superati e perfezionati. Do po le violenze, e quegli anatemi quegli altri barbari piegavano il eapo promettendo di non più com pierle, di non più danneggiare e saccheggiar la chiese, né toglier loro le sostanze e i viveri, né tor turarli, né distrugger Le case, né abbattere gli* alberi e devastare i campi. Ma i barbari moderni non si piegano ai moniti o alle condan ne dei loro sistemi, anche se ven gano dalla chiesa ; ché, anzi, quei sistemi praticano nel nome di Dio e celebrano e sanciscono nelle re gole dello Stato Maggiore, che e splicitainente nelle sue circolari alle soldatesche dice queste dover si difendere dalle esagerate idee umanitarie del nostro tempo, e ad ogni costo dover distruggere le ri sorse morali e materiali del nemi co, e non mai risparmiare vite u inane, anche se di innocenti. In un bellissimo articolo, nel Marzocco, Niccolò Rodolico ricor da comeVon der Goltz e gli altri marescialli di Guglielmo II prati chino gli stessi metodi che usaro no in Italia i sicari di Federico Barbarossa. Egli ricorda come le fucilazioni nel Belgio fossero spes so compiute per arrestare l'azione delle milizie belghe. Non altrimen ti che come il Barbarossa usò degli ostaggi Lombardi nell'assedio di' Crema spingendoli avanti alla mu ra perché i cremaschi, per non col pire i propri figlioli, non portasse ro offesa all'invasore. E riporta dalle cronache del 1160 queste passo: "Diede Federico il guaste a molte città lombarde e costrinse gli abitanti di ogni città a dargli sessanta ostaggi dei principali e più ricchi cittadini"; e quelle cro nache mette a confronto con ciò che Guglielmo II ha fatto nel 1915 volendo garentite le taglie delle città belghe con ostaggi, appunto, dei principali e più ricchi cittadi ni. Ordinava Federico I la distru zione della città e l'uccisione de gli ostaggi se la taglia non fosse pagata, non altrimenti che Gugliel mo I e Guglielmo II hanno fatto.. Gli atavici istinti barbarici non furono nell'anima germanica can cellati dalla cultura, ché anzi, co me tutti gli altri prodotti naziona li, fu messa a profitto della violen za e a servizio della guerra. Né lo furono—come acutamente il Ro dolico osserva—dalla civiltà cri stiana, ché Lutero approvò gli stermini che i principi tedeschi suoi protettori compivano. E poi ché—egli dice—la chiesa non ha più, contro i barbari moderni, for za alcuna di anatemi, a questi, (Continua pagia S)
Significant historical Pennsylvania newspapers