La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, November 11, 1922, Image 1

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    LA LIBERA PAROLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
6261 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 44
Il vecchiume e 1 finito
A Benito Mussolini
Italia, Italia j
più bella sei della tua aurora
canta oggi, più che mai, ed a ra
gione, il poeta; e dalle Alpi al
mare, dai munti al piano, dai col
li, dai prati ; dalle città, dalle bor
gate, efino dagli ultimi casola
ri, l'eco si ripete unico, forte, so
lenne
Il vecchiume, d'ltalia, quel
vecchiume cadente esaurito dagli
anni, dai guai, e che avrebbe do
vuto conficcarsi a casa, per dare
agio ai giovani di poter racco
gliere i frutti della vittoria
cruenta, è finito per sempre!
Deus laudatur!
Sia benedetto Dio !. .
* * «
Sulle rovine di una guerra
crudele; sulle ingiustizie di una:
pace umiliante, si assideva una
Vittoria senza ali, che, spenna
ta fino alle ultime piume, mo
strava i segni della miseria e
dell'abbandono, senza speranza
di una lieta dimane. Un gruppo
di uomini, resi invalidi dagli e-:
venti, e tenuti in iscacco dai peg
giori criminali, assoldati dallo
straniero, avevano già dimenti
cato mezzo milione di morti, co
me se quei corpi fossero apparte
nuti, in vita, ad uomini, i quali
avessero cercato la morte per
proprio capriccio. E mgntre le
madri, le mogli, le sorelle, le spo
se chiedevano lagrime ancora al
l'arido ciglio, essi, quei vecchi,
ne.profanavan le fosse col per
mettere che taluni politicanti
guazzassero nell'abbondanza dì
una oscura provenienza. A nulla :
valse il grido degli orfani e ddllt>
vedove; a nulla valse la miseria
e la fame di coloro, i quali, oltre i
al sangue, avevano dato alla Pa
tria e il povero tugurio e l'arido
campicello. Le orecchie, ormai
tappate dall'arterio sclerosi, era
no addivenute sorde alla voce chel
veniva dalle masse, di liberare
l'ltalia dal pescecanismo. dal so
viettismo, dall'unionismo, e da
gli eletti del dolce far niente,
e di pensare al benessere di tut
ti, senza distinzione di casta, o di
partito, e non curanti del grido
dei fratelli, ancor soggetti allo
slavismo, che assassina, avevano
essi - quei vecchi - convertito l'a
marissimo mare in un lago di
fuoco per tremarvi dentro le più
sacro-sante aspirazioni naziona
li.
Ma, quanto più si cerca di
sgozzare un popolo, tanto più ter
ribile sarà l'ora della riscossa. Al
Soviettismo senza scrupoli suc
cesse un Fascismo terrificante;
ad un vecchiume inetto e sterile,
venne la Gioventù d'ltalia unita
e forte, vibrante e decisa. Cadde
il primo sotto l'impeto irrefrena
bile dei mille giovani, votati alla
morte per la salute della Patria ;
sparì l'altro, col rispetto all'età,
per dar campo ai figli, freschi e
geniali, l'opportunità di riporre
l'ltalia sul piedistallo immacola
to della sua grandezza. Così si
evolve un popolo, ed accresce
nuovo lustro alla sua civiltà mil
lenaria; così si ribella un popolo,
per compiere una rivoluzione,
che non ammazza; ma eh»
unisce ed affratella qua
ranta milioni di anime, fino ad
allora tenute divise da pochi mal
nati, e governati da vecchi, i
quali erano, attaccati al potere
come l'edera alla quercia !
E tra tanta inerzia di vecchiu
me morale ed annoso, giaceva la
povera Italia, come l'infermo,
che senza essere minato dal ma
le negli organi del centro, è tenu
to nell'ombra della morte dai suoi
consulenti, incapaci o barattieri.
II sapientone di Melfi predica
va dall'altare di Montecitorio che
"tra quindici giorni il popolo
d'ltalia sarebbe morte di fame",
mentre lui arricchiva a milioni;
l'ottantenne di Dronero alzava 1?.
cortina per farci vedere nel bara
tro con tutte le difficoltà finan
ziarie, mentre cedeva palazzi e
ville reali, industrie e fabbriche
a Socialisti, a Comunisti, a so
viettisti, ed a quanti altri "isti"
si potessero pensare. Don Stur
zo - che nome esilarante - il par
tito popolare non aveva altri no
mi - era übiquitario: girava l'l
talia come meglio yoleva, con la
speranza tra i denti di un pò
d'inquisizione: Turati, il ponte
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
i a
AVANTI SEMPRE, CON l_A FIACCOLA IN PUGNO
-Entered as second-class matter Aprii 19. 1918. at the post office at PhiMelphia, Pa., ander the A'-i nf Marrh 3. IS7S".
1 fice rosso, bianco, nero, turchi
no - il pontefice dell'arcobale
no - che doveva sempre partori
re chissà quale monumento di
scienza politica, e non ha mai
partorito neanche il "famoso to
polino" - giorni ci cacciava tra
la barba dell'orini potente Bom
bacci, giorni ci faceva annientare
dalia bava del bisbetico Serrati...
Dal caos di tante tendenze di
verse dall'anarchia di pensie
ro, e dalla rigidità glaciale dei
sentimenti verso le leggi ed i pro
pri doveri, è venuto fuori Musso
lini.... Fatalità di certi nomi
Dio, però, mi guardi di far para
goni ; ma certi uomini sono asso
lutamente necessari in certi mo
menti !...
*♦ » |
Ma che cosa significa il feno
! meno Mussolini?
E' esso l'esponente di una in
dividualità, che s'impone: o è la
personificazione di un pensiero
collettivo, coartato fino ad allo
ra?... E' l'ltalia novella, che s'in
nalza e si eleva: è l'ltalia insor
ta, che prende la dritta via: è
l'ltalia pura, che, abbattendo gli
ostacoli, artefatti su! suo cammi
no, procede, veloce e solenne, ver
so la meta dei suoi ideali !... E'
lutto un popolo che torna alla
sua fede: è tutto un popolo che
ritrova il suo domma: è tutta la
na gente, che canta la sua canzo
ne: è tutta una gente, che si fon
de e si affratella in un'animo i
deale!... E' l'ideale della Patria,
dissanguata, che risorge: è la
Coscienza nazionale, cne si ride
sta dal letargo: è la Volontà Mas
sima di un popolo, che vuole quel
che volle, allorché, sul Carso, si
faceva fare a pezzi, perchè i fi
gli suoi tornassero alla Madre,
da Bolzano a Spalato, oltre a
quelli che ancora aspettano
presso le rive del Quarnero!
» * *
E cosa farai Tu. o Benito Mus
solini, per quella Italia, che tan
to ami?.... Sarai Tu all'altezza
della tua missione? Tutto il
mondo, attonito ti guarda: tut
to il mondo, sbalordito, su di Te
appunta gli occhi.... Dio ti assi
sta nel terribile cimento!... Il
mondo non sa, o non vuol sapere
che tu non potrai dar all'ltalia
miniere d'oro, perchè il suo suolo
ne fu eternamente privo: il mon
do non comprende, o non vuol
comprendere, che tu non hai tra
le mani la bacchetta di Mosè, che
tocca i monti, e ne fa zampillare
sorgenti di oro e di ricchezze. Ma
se domani tu potrai addimostra
re al mondo che desti all'ltalia
"disciplina ed obbedienza, con
cordia e sacrificio" allora esso
ti batterà le mani, e dirà che il
tuo amore per la Patria fu supe
riore ad ogni miniera di metallo
il più prezioso!...
Sian le tue coorti falangi crea
trici di lavoro fecondo: sian le
braccia nerborute dè tuoi seguaci
i veri fattori di ogni benessere
sociale: sian i tuoi consigli, le
tue opere il raggio di luce per
ogni coscienza offuscata. E
quando dall'osservanza dei pro
pri doveri, da te ir-hi-Na nelle
masse, verran fuori giorni mi
gliori, e le contrade nostre, non
più bagnate da sangue fraterno,
ma feconde per reciproco amore,
echeggeranno ancora di suoni e
di canti... allora noi plaudiremo,
e ti additeremo ai posteri come
il vero suscitar negli itali petti
dei più belli sentimenti, che re
sero bella la storia d'ltalia, e da
; cui Attinse lustro e decoro la sto
ria di tutta la Terra !....
» * *
Tale è l'augurio che noi fra
telli lontani mandiamo a Te, o
novello tribuno romano'... La
! tua maschia figura.... la tua fe
: de nei destini della Patria.... la
• tua volontà ferrea, intesa solo
■ al benessere comune, c'inspirano
tanta fiducia in Te, o figlio del
: Partenze da Philatfelphia
Vine Street Pier
1 COLOMBO . v l6 Novembre
- TAORMINA . 6 Dicembri
PHILADELPHIA, PA., SABATO, Il NOVEMBRE , 1922
popolo, che non conoscesti .agii
ed averi, titoli e nobiltà. Va a
vanti.... e ti sia di guida l'ideale
di una Italia forte, grande, uni
ta.... Va avanti, o novello duce ro
mano la Patria ti segue!
• Dr. F. Luongo
10 Sipo in 111 Hill «Milo
od liscile in Anco
A proposito della nomina ilei j
Barone Camillo Romano-Avez-1
zana ad Ambasciatore di S. M. i
11 Re d'ltalia a Washington, D.
C., if Progresso Italo-America
no di New York del 6 corrente!
mese pubblica il seguente tele- j
grani ma :
Roma, 5. Vi confermo in
modo definitivo che il Barone
CAMILLO ROMANO-AVEZ
ZANA è stato nominato nuovo
Ambasciatore presso ii Governo
degli Stati Uniti.
Un cbmunicato ufficiale
smentisce categoricamente che
il Governo abbia pensato di af
fidale l'Ambasciata di Washin
gton al Senatore LUIGI AL
BERTINI, secondo era stato as
serito da qualcuno.
NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA
IN ONORE DEL
VENERABILE SUPREMO
E' stata definitivamente fis
sata al 28 corrente mese la data
per il banchetto che sarà dato al
l'avv. Giovanni M. Di Silvestro,
Venerabile Supremo dell'Ordine
Figli d'lta'ia, nel "BallRoom" :
Idei Bellevue Stratford Hotel di
I l'hiladelphia.
Per lo innanzi, in diverse cir
costanze, erano stat i iniziati mo
vimenti per offrire banchetti,!
all'attuale capo dell'Ordine, ma
egli aveva sempre gentilmente
declinato gl'inviti, anche quando'
ottenne la laurea di Dottore in
legge, come aveya declinata l'of
ferta di una pergamena duran
te il periodo bellico.
La iniziativa d'un banchetto
veniva ripresa appena egli fu e
letto Supremo Venerabile della
Italianissima Istituzione, ma al
le insistenze dei fratelli e degli
amici egli si mostrava sempre ri
luttante.
Intanto, il Supremo Venerabi
le dell'Ordine partiva per l'lta
lia, con i suoi due figliuoletti
Giovanni ed Arnaldo, in compa
gnia degli studenti italo-ameri
jcani che vi si recavano per un
giro d'istruzione, e, contempo- !
rancamente, un comitato si co
stituiva, sotto la presidenza del
jCav. Nicola farmacista Albane
se, per preparare un banchetto
degno dell'uomo che si vuole fe
steggiare.
L'attiva propaganda fatta in
I Italia djjU'avv. Di Silvestro in
favore dell'Ordine Figli d'lta
lia; la intesa da egli portata a
compimento f ai-questa Italianis
sima Istituzione e la Lega Italia
na, de la quale è Presidente S. E.
Vittorio Emanuele Orlando, ha
i suscitato tale e tanto entusiasmo
fra i suoi confratelli che il ban
chetto promette di riuscire una
grande manifestazione di italia
' nità.
L'onorevole Sindaco di que
sta città, Cav. Uff. J. Hampton
Moore, che intervenne sempre in
tutte le attività patriottiche del
la colonia italiana, svolte nel pe
riodo del dopo guerra, e che fu
insignito da Sua Maestà il Re
della Croce di Cavaliere Ufficia
le della Corona d'ltalia,
ha accettato l'invito di
rudere da maestro di cerimo
nie. Hanno accettato altresì l'in
vito spiccate notabilità america
ne; interverrà il Regio Consòie
d'ltalia Cav. Uff. Luigi Sillitti;
avremo fra noi il Concilio Ese
cutivo Supremo dell'Ordine e i
1 Grandi Ccfneilii dei diversi Sta-
I ti. Il Grande Concilio del Connec-
I I ticut, a mezzo del Grande Se
gretario Archivista avv. Rosario
< Giaimo, faceva sapere che in
terverrà in corpo "a testimonia
re l'alto apprezzamento che qu
si ha del Supremo Venerabile t
della sua missione recentemente
5 ! compiuta. "Il Grande Concilù
8 dello Stato di New York, a mezz<
i II Barone CAMILLO ROMA
NO-AVEZZANA partirà subito
alla volta degli Stati Uniti non
appena cioè il Governo di Wa
shington avrà riconosciuto il
prescelto come "persona grata",
cosa non dubbia.
11 Presidente del Consiglio
on. MUSSOLINI ha riconosciu
to che l'Ambasciata Italiana a
! Washington è di prima impor
! tanza e desidera quindi che essa
labbia il suo titolare sul posto al
più presto possibile.
I giornali commentano nel
modo più favorevole la saggia
I scelta fatta dal Governo, nomi
nando il Barone AVEZZANA.
Tale nomina è considerata co
me una specie di rivendicazione
dell'illustre diplomatico, per le
[qualità dimostrate e per l'opera
|da lui compiuta alla'conferenza
di Genova, di Amsterdam e di
Porto Rose.
I giornali osservano anche
che sconsigliatamente il Barone
CAMILLO ROMANO-AVEZ
ZANA venne richiamato da
Washington proprio nel mo
mento in cui svolgeva la sua sa
gace opera di abile diplomatico
nell'interesse dell'ltalia e con
soddisfazione degli Stati Uniti.
Rastignac
del Grande Segretario di Finan
za signor Carmelo Amoruso face
va pure sapere che interverrà in
corpo "bene auspicando al suc
cesso della manifestazione di
simpatia e cordialità verso il no
stro Supremo Venerabile." Note
! volo è anche l'adesione di una
fra le più importanti Associa
zioni di Philadelphia, l'Unione
! Abruzzese, presieduta dal signor
Nazareno Monticelli.
Il successo cosichè è gin assi
curato.
ALCUNI 1)E! A UER ATI DEL
GRANDE CONCILIO
Il Grande Concilio dell'Ordi
ne Figli d'ltalia per lo Stato di
Pennsylvania si è riunito in
sessione ordinaria a Reading
Pa., nei giorni 2f) e 30 Ottobri
ultimo scorso.
Oltre alla discussione «lei mol
ti affari di interna amministra
jzione, sono state adottate talu
ne decisioni di interesse genera
le che qui appresso si riassumo
no:
Dopo un lungo e faticose
periodo, ormai sorpassato, nel
quale le nostre Logge furono
chiamate a concentrare la loro
azione sulle necessità immedia
te del dopo-guerra, è necessario
che al riguardo di pubbliche ma
nifestazioni sia richiamato il
programma dell'Ordine, che ha
per sua festa ufficiale il 12 otto
bre. i
Il Grande Concilio invita per
ciò d'ora innanzi le Logge a ce
lebrare, unite o separatamente,
la festa del Columbus Day, la
sciando poi ad esse la facoltà
di poter anche ricordare, ove lo
vogliano, altre date patriottiche,
sia italiane che americane.
2. - Il Grande Concilio aderi
sco alla festa dell'Armistizio I
taliano indetta dagl'Associazio
ne Ex Combattenti di Phi'adel
phia per il giorno di domenica
15 novembre, alla quale, insieme
. allo stesso Grande Concilio, in
i terverranno ufficialmente, in
i rappresentanza dell'Ordine, i
. Componenti la Commissione di
. Previdenza, quelli della Com
, missione Orfanotrofio e i Gran
idi Deputati, con quanti altri
I fratelli volenterosi vorranno ad
essi unirsi.
j II Grande Concilio ba delibe
rato un'offerta a beneficio della
patriottica Associazione di ?
25.00; $ 25.00 la Cassa di Previ
(l denza: $ 5.00 il Grande Venera
. ; bile Cav. A. Giuseppe Di Silve
' stro: $ 5.00 l'Assistente Gran
ii de Venerabile Sig. Giuseppe
' Brocato.
3-11 Grande Concilio ha ade
rito anche alla celebrazione del
l'Armistizio generale dell'l l no
" | vembre e natalizio del nostr<
'■ Re, che si terrà a Erie Pa. ad i
l ~ 'niziatica dell'Agente Consolart
II Sig. Orazio Rico, e ha delibera
e to di invitare le Logge locali ;
:f ' intervenirvi.
io Ha aderito altresì a una simi
'o le celebrazione dell'Armistizi*
indetta a Philadelphia por il
giorno di domenica 12 novem
bre dalla Loggia Cesare Batti
sti No. 620, che in tale occasio
ne battezzerà anche le sue ban
diere, con l'intervento del 11.
Console Cav. Uff. Sillitti, e ha
delegato a presenziarvi i Gran
di Ufficiali di Philadelphia.
4 - L'amnistia già in corso per
l'ammissione nell'Ordine è sta
ta prorogata fino al 31 dicem
bre corrente anno.
Detta amnistia è del seguen
te tenore:
Sono esentati dalla tassa «di
ammissione gli aspiranti dai 18
ai 35 anni di età - Gli aspiranti
dai 35 ai 10 anni pagheranno la
tassa ridotta di un dollaro -
duelli dai 11 ai 45 anni due dol
lari - (lucili dai 46 ai 50 anni
quattro dollari.
Gli ex soci che furono cancel
lati .per morosità saranno riam
messi in qualsiasi Loggia e di
spensati dal pagamento delle
tasse arretrate, ma dovranno
pagare nuovamente la tassa di
iscrizione al Fondo Unico Mor
tuario in $ 2.00.
Gli Ex soci dovranno presen
tare regolare domanda ed acqui
steranno i loro diritti allo stes
so modo dei nuovi aspiranti.
5 - 11 termine per la riduzione
a dieci soldi a socio della tassa
di mantenimento dell'Orfano
trofio dell'Ordine in Pennsvlva
nia, che doveva scadere alla fi
ne di quest'anno, è stato proro
gato fino al 'SO giugno del pros
simo anno 1923.
6 - Sono stati fatti voti di rin
graziamento al Grande Tesorie
re Sig. Antonine Zaffiro di Rea
ding e alle due Logge ivi esisten
ti, la Santo Stefano ili Cama
stra No. 20 e la Massimo D'A
zeglio No. 706 per le fraterne,
cordiali, fentusiastiche acoglien
ze rese ai Componenti del Gran
de Concilio.
CELEBRAZIONE DELL'AR
MISTIZIO ITAUANO ,1 NOR
RISTÒNW, Po.
La sera di sabato scorso, 1
corrente mese, nella vicina città
di Norristown, Pa, la benemeri
ta Loggia Antonio Meucci, No
306 dell'Ordine Figli d'ltalia in
America, celebrava entusiasti
camente il quarto anniversarie
dell'armistizio- italiano.
La sala dell'ltalian Republi
can Club era letteralmente gre
mita di fratelli, onorati della
presenza del Sindaco della città
Onor. James I-'otter. dei candi
dato alla Legislatura, Mr. Geor
ge Fratt, del capo della Polizia
Mr. Percy Wilson, del Sergente
dei Detectives, Mr. Frank Sal
ili, del Sig. Casimiro Alleva e di
altri ancora, i cui nomi ci furo
no impossibile annotare.
Un'orchestrina, composta dei
Signori D'Amico Cesare, I.in_-
fante Alfredo, D'Alterio Nico
la, Altieri Antonio e diretta da
Linfante Arturo, tutti fratelli
lella Loggia festeggiatile, allie
tò e contribuì bellamente a ren
Jere solenne e grata la festa.
Il Venerabile della Logg'a,
Giovanni Durante, spieg;-. a
■d'intervenuti il dovere, che in
•ombe agl'ltaliani tu.tti di cele
irare questa data gloriosa ogyi
- sempre, perchè, se altre date
*ono d'importanza nazionale,
luesta compendia tutte le altre
3 chiude il periodo dell'unifica
done d'ltalia. Dopo aver mail
lato un riverente saluto ai mor
ii ed un evviva al Re ed ai gio
iosi reduci, diede la parola, l'un
lopo l'altro, ai signori De Stefa
ni Giuseppe, De Lucia Pomeni
•o. Alleva Casimiro, Mr. James
Potter, Sindaco della Città, De
Stefani Vincenzo, Dr. Remo
Fabbri, George Fratt, Percy
Wilson, Tufillari Nicola ed Al
leva Menotti, i quali all'unisono
glorificarono le gesta straordi
narie del nostro esercito, augu
rando alla nostra Italia un av
venire prospero e Me
ritati applausi .ceoglieva hi
chiusa di ogni discorso.
Diede in ultimo la parola ai
Sig. Giovanni Torchio, v 'iute
ria Philadelphia dietro Bpccia'<
invito, il quale pronunziò un be
discorso, che fu ascoltato atten
i amente ed applaudito con entu
siasmo.
Tra un discorso e l'altre tr;
una marcia ed una can nn<
iruerresca, suonate con preeisio
ne ed arte, vi furono molte
abbondanti distribuzioni di rin
freschi, di sandwiches e di quel
le bevande vivificanti, che i pu
ritani di qui vorrebbero veder»
bandite del tutto e per sempre.
[0 filli ■»■■■ ili Iti
Illa in itivi
LA PARATA
Domenica, come già annun
ziato, l'Associazione ex Combat
tenti Italiani, commemorò la
Vittoria d'ltalia, al Teatro Cro
ati vay. Le stiaile dei quartieri
italiani erano tutte imbandiera
te.
Alle ore due pomeridiane dal
la ottava strada a Christian in
cominciò Jo sfilamento del cor
teo preceduto da una squadra di
poliziotti a cavallo, dalla signo
rina Lucietta Bordonaro vestita
da bersagliere, accompagnata dal
signor F. Di Castro e dalla si
gnorina Marina Violante con il
signor Paolo Frasca. Seguiva
no i grandi Ufficiali dell'O. F.
d'l., i Grandi Deputati e i mem
bri delle Commissioni Cassa di
Previdenza ed Orfanotrofio, con
a capo il Grande Venerabile Cav.
Giuseppe Di Silvestro: la rap
presntanza dell'O. I. F. d'l , con
il Circolo Educativo; la Federa
zione e tutte le altre Società che
avevano aderito. Gli ex Combat
tenti Italiani, schierati a Chri
stian St., resero gli onori alle
bandiere sociali e si accodarono
al corteo. Lungo tutto il percor
so gli ex Combattenti furono
accolti tla applausi ininterrotti.
Sotto la serie del Consolato Ita
liano furono passati in rivista
dal colonnello di S. M. marchese
Asinari Di Bernezzo, attaché mi
litare all'Ambasciata, espressa
mente venuto dalla Capi
tale, dal Regio Console d'ltalia
Cav. Uff. Luigi Sillitti e dagli
invitati speciali.
AL TEATRO BROADWAY
Le note fatidiche della Mar
i-la Reale e dell'lnno Ame ;ano
diedero il segnale dell'entrata a
Teatro delle Autorità e degli
Ex Combattenti. La folla che lo
gremiva letteralmente, sorse in
piedi, scoppiando in un lungo ap
plauso.
Il palcoscenico presentava un
magnifico colpo d'occhio. Tutte
le bandiere facevano corona agli
Ex Combattenti. Al posto d'ono
re vi erano: Il Sindaco on. Moo
re, il Colonnello Franklin, il Co
lonnello marchese Asinari di
Bernezzo, il li. Console Cav. Uff.
Luigi Sillitti, il Vice Console
Cav. Uff. Guido Di Vincenzo, il
signor V. Bellino, il Presidente
dell'Associazione Ex Combatten
ti Cap. lannarelli; il Grande Ve
nerabile dell'O F. d'l. Cav. A.
Giuseppe Di Silvestro; il Gran
de Venerabile degli Indipendenti
signor Trevisani, il presidente
della Federazione Comm. C. C.
A. Baldi; il Vice Presidente del
Cenacolo Leonardo da Vinci,
Dott. Fabiani; il Dr. Nicola Per
nice, l'avv. li. V. Alesandroni,
il Cav. Uff. F. A. Travascio, il
Cav. Costantini, i Presidenti del
le diverse Società ed i rappre
sentanti della stampa.
I DISCORSI
Le presentazioni del chairman
Fra un religioso silenzio, aprì
la seduta il Prof. Michele Fioril
lo, ex Ufficiale dei Bersaglieri,
Shairman della cerimonia. La
sua parola, vibrante di patriotti
smo, affascinò l'uditorio, e quan
tunque avesse dichiarato di non
iover essere commosso per la
manifestazione di simpatia ai
suoi compagni d'arme, perchè a
bituato a più forti emozioni, qua
li l'aver visto il nemico fuggen
te. travolto dall'impeto dei sol
dato d'ltalia, pure è commosso.
II suo dire, spesso interrotto
da applausi, suscitò un vero de
lirio (piando evocò il ritornello
della canzone dei fanti :
"Fiordi trincera
Era inaura la camicia ed ora e
nera,
Ma per camicia ho lamia ha?i
diera
le parole del Sindaco
Segui il Sindaco. Cav. Uff. J.
Ilampton Moore. Oratore fecon
do e suadente, tessè l'elogio del
soldato d'ltalia, del popolo d'lta
lia, che chiamò compatriota
disse come l'ltalia terra creatri-
Fa quel ch« devi, avveriga
che può*.
Abbonamento Annuo $ 2.0#
UVA COPIA 3 SOL»
cedi geni fecondi, avesse dato
al mondo la Vittoria. Uno scro
scio d'app.ausi salutò la fine
del dotto discorso, e gli evviva
all'ltalia e all'America si con
fusero con le note dell'lnno A
mericano.
Parla il Regio Consoie
Invitato dal chairman, parlò
il R. Console.
Il Cav. Uff. Luigi Sillitti era
commosso fino alle lagrime. Par
lò con la sua naturale facondia,
col calore della terra dei Ve
spri. Rammentò alla colonia, co
me i Figli d'ltalia, lavoratori o
nesti, al primo squillo di guerra,
abbandonassero le lotte pacifi
che del lavoro per correre a com
piere il loro dovere verso la Pa
tria. Ricordò che la Colonia di
Philadelphia, aveva il vanto d'a
ver visto salpare dal suo porto
il primo piroscafo di riservisti,
rilevò la fede con la quale accor
sero a difendere la bandiera del
diritto. Magnificò l'eroismo dei
partenti, consacrò il giuramen
to da essi fatto, di vincere. E
vinsero. Un'ovazione che durò
parecchi minuti, salutò la fine
del discorso.
La parola al Marchese
Di Bemezzo
Presentato con nobili pa
role dal chairman e ac
colto da evviva all'esercito,
parlò il Colonnello Marchese A
sinari Di Bernezzo - Dopo aver
ringraziato l'Associazione Ex
Combattenti ed il Regio Console
d'ltalia per avergli procurato la
gioia di parlare alla Colonia di
Philadelphia, enumerò i sacrifi
ci compiuti per giungere alla
Vittoria. Si soffermò sull'episo
dio di Caporetto, dimostrando
che se fu un disastro militare,
meno grande di quelli che gli al
leati avevano subito su altri fron
ti della guerra, fu anche la scin
tilla che fece divampare in tutta
la sua grandezza, l'amor di Pa
tria. Fusi in un sol fascio eserci
to e popolo, animati da un sol
sentimento, soldati e popolo, vol
lero che il nemico non calpestas
se il suolo d'ltalia, reso sacro
dal sangue dei martiri, dal 48 ai
giorni nostri. Giurarono di scac
ciarlo. Il giuramento fu ancora
più solenne, perchè non caccia
rono il nemico, ma lo distrusse
ro. L'entusiasmo che suscitò la
fine dell'orazione, è indescrivibi
le.
Gli evviva elo scroscio dogli
applausi arrivarono al parossi
smo, e si ripeterono allorquan
do fece la premiazione dei deco
rati.
il discorso dell'oratore Ufficiale
Parlò in ultimo l'oratore uffi
ciale, Cap. Enrico lannarel
li. Cantò le lodi del Fante, mise
in rilievo il significato della Vit
toria. Mostrò al popolo come i
Combattenti d'ltalia avessero ot
tenuto già due Vitlorie.
L'aver distrutto il nemico e
sterno, debellato il nemico inter
no e come si preparano al con
seguimento della terza Vitto
ria. I falsi dottrinari, coloro che
ingrossarono le vene col sangue
dei morti, i rettorici del tappe
to verde, devono cedere il passo
ai militi del sacrificio, alla gio
ventù fattiva, creatrice. La rico
struzione economica della Patria,
affidata agli ex Combattenti, sa
rà la terza Vittoria. Il Cap. lan
narelli felicitato dai presenti, fu
salutato da frenetici battimani.
Gl'italiani di Wayne offrono fiori
Alla cerimonia non poteva
mancare la nota geniale e genti
le e questa fu data dalla colonia
italiana di Wayne, Pa. Una
grande "corbeille" di fiori, che
precedette le bandiere dell'Asso
ciazione durante il corteo, fu do
nata ai Combattenti. Il chair
man, ringraziando i donatori,
nelle persone dei Sigg. Michek
D'Urso ed F. Di Giacinto, offrì
i fiori al Colonnello Marchese D
Bernezzo, quale rappresentanti
dell'Esercito.
Indi lesse due telegrammi di a
desione. Uno del sisrnor F. Lorr