La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, November 11, 1922, Image 1
LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 6261 So. Broad Street ANNO V. - Numero 44 Il vecchiume e 1 finito A Benito Mussolini Italia, Italia j più bella sei della tua aurora canta oggi, più che mai, ed a ra gione, il poeta; e dalle Alpi al mare, dai munti al piano, dai col li, dai prati ; dalle città, dalle bor gate, efino dagli ultimi casola ri, l'eco si ripete unico, forte, so lenne Il vecchiume, d'ltalia, quel vecchiume cadente esaurito dagli anni, dai guai, e che avrebbe do vuto conficcarsi a casa, per dare agio ai giovani di poter racco gliere i frutti della vittoria cruenta, è finito per sempre! Deus laudatur! Sia benedetto Dio !. . * * « Sulle rovine di una guerra crudele; sulle ingiustizie di una: pace umiliante, si assideva una Vittoria senza ali, che, spenna ta fino alle ultime piume, mo strava i segni della miseria e dell'abbandono, senza speranza di una lieta dimane. Un gruppo di uomini, resi invalidi dagli e-: venti, e tenuti in iscacco dai peg giori criminali, assoldati dallo straniero, avevano già dimenti cato mezzo milione di morti, co me se quei corpi fossero apparte nuti, in vita, ad uomini, i quali avessero cercato la morte per proprio capriccio. E mgntre le madri, le mogli, le sorelle, le spo se chiedevano lagrime ancora al l'arido ciglio, essi, quei vecchi, ne.profanavan le fosse col per mettere che taluni politicanti guazzassero nell'abbondanza dì una oscura provenienza. A nulla : valse il grido degli orfani e ddllt> vedove; a nulla valse la miseria e la fame di coloro, i quali, oltre i al sangue, avevano dato alla Pa tria e il povero tugurio e l'arido campicello. Le orecchie, ormai tappate dall'arterio sclerosi, era no addivenute sorde alla voce chel veniva dalle masse, di liberare l'ltalia dal pescecanismo. dal so viettismo, dall'unionismo, e da gli eletti del dolce far niente, e di pensare al benessere di tut ti, senza distinzione di casta, o di partito, e non curanti del grido dei fratelli, ancor soggetti allo slavismo, che assassina, avevano essi - quei vecchi - convertito l'a marissimo mare in un lago di fuoco per tremarvi dentro le più sacro-sante aspirazioni naziona li. Ma, quanto più si cerca di sgozzare un popolo, tanto più ter ribile sarà l'ora della riscossa. Al Soviettismo senza scrupoli suc cesse un Fascismo terrificante; ad un vecchiume inetto e sterile, venne la Gioventù d'ltalia unita e forte, vibrante e decisa. Cadde il primo sotto l'impeto irrefrena bile dei mille giovani, votati alla morte per la salute della Patria ; sparì l'altro, col rispetto all'età, per dar campo ai figli, freschi e geniali, l'opportunità di riporre l'ltalia sul piedistallo immacola to della sua grandezza. Così si evolve un popolo, ed accresce nuovo lustro alla sua civiltà mil lenaria; così si ribella un popolo, per compiere una rivoluzione, che non ammazza; ma eh» unisce ed affratella qua ranta milioni di anime, fino ad allora tenute divise da pochi mal nati, e governati da vecchi, i quali erano, attaccati al potere come l'edera alla quercia ! E tra tanta inerzia di vecchiu me morale ed annoso, giaceva la povera Italia, come l'infermo, che senza essere minato dal ma le negli organi del centro, è tenu to nell'ombra della morte dai suoi consulenti, incapaci o barattieri. II sapientone di Melfi predica va dall'altare di Montecitorio che "tra quindici giorni il popolo d'ltalia sarebbe morte di fame", mentre lui arricchiva a milioni; l'ottantenne di Dronero alzava 1?. cortina per farci vedere nel bara tro con tutte le difficoltà finan ziarie, mentre cedeva palazzi e ville reali, industrie e fabbriche a Socialisti, a Comunisti, a so viettisti, ed a quanti altri "isti" si potessero pensare. Don Stur zo - che nome esilarante - il par tito popolare non aveva altri no mi - era übiquitario: girava l'l talia come meglio yoleva, con la speranza tra i denti di un pò d'inquisizione: Turati, il ponte ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION i a AVANTI SEMPRE, CON l_A FIACCOLA IN PUGNO -Entered as second-class matter Aprii 19. 1918. at the post office at PhiMelphia, Pa., ander the A'-i nf Marrh 3. IS7S". 1 fice rosso, bianco, nero, turchi no - il pontefice dell'arcobale no - che doveva sempre partori re chissà quale monumento di scienza politica, e non ha mai partorito neanche il "famoso to polino" - giorni ci cacciava tra la barba dell'orini potente Bom bacci, giorni ci faceva annientare dalia bava del bisbetico Serrati... Dal caos di tante tendenze di verse dall'anarchia di pensie ro, e dalla rigidità glaciale dei sentimenti verso le leggi ed i pro pri doveri, è venuto fuori Musso lini.... Fatalità di certi nomi Dio, però, mi guardi di far para goni ; ma certi uomini sono asso lutamente necessari in certi mo menti !... *♦ » | Ma che cosa significa il feno ! meno Mussolini? E' esso l'esponente di una in dividualità, che s'impone: o è la personificazione di un pensiero collettivo, coartato fino ad allo ra?... E' l'ltalia novella, che s'in nalza e si eleva: è l'ltalia insor ta, che prende la dritta via: è l'ltalia pura, che, abbattendo gli ostacoli, artefatti su! suo cammi no, procede, veloce e solenne, ver so la meta dei suoi ideali !... E' lutto un popolo che torna alla sua fede: è tutto un popolo che ritrova il suo domma: è tutta la na gente, che canta la sua canzo ne: è tutta una gente, che si fon de e si affratella in un'animo i deale!... E' l'ideale della Patria, dissanguata, che risorge: è la Coscienza nazionale, cne si ride sta dal letargo: è la Volontà Mas sima di un popolo, che vuole quel che volle, allorché, sul Carso, si faceva fare a pezzi, perchè i fi gli suoi tornassero alla Madre, da Bolzano a Spalato, oltre a quelli che ancora aspettano presso le rive del Quarnero! » * * E cosa farai Tu. o Benito Mus solini, per quella Italia, che tan to ami?.... Sarai Tu all'altezza della tua missione? Tutto il mondo, attonito ti guarda: tut to il mondo, sbalordito, su di Te appunta gli occhi.... Dio ti assi sta nel terribile cimento!... Il mondo non sa, o non vuol sapere che tu non potrai dar all'ltalia miniere d'oro, perchè il suo suolo ne fu eternamente privo: il mon do non comprende, o non vuol comprendere, che tu non hai tra le mani la bacchetta di Mosè, che tocca i monti, e ne fa zampillare sorgenti di oro e di ricchezze. Ma se domani tu potrai addimostra re al mondo che desti all'ltalia "disciplina ed obbedienza, con cordia e sacrificio" allora esso ti batterà le mani, e dirà che il tuo amore per la Patria fu supe riore ad ogni miniera di metallo il più prezioso!... Sian le tue coorti falangi crea trici di lavoro fecondo: sian le braccia nerborute dè tuoi seguaci i veri fattori di ogni benessere sociale: sian i tuoi consigli, le tue opere il raggio di luce per ogni coscienza offuscata. E quando dall'osservanza dei pro pri doveri, da te ir-hi-Na nelle masse, verran fuori giorni mi gliori, e le contrade nostre, non più bagnate da sangue fraterno, ma feconde per reciproco amore, echeggeranno ancora di suoni e di canti... allora noi plaudiremo, e ti additeremo ai posteri come il vero suscitar negli itali petti dei più belli sentimenti, che re sero bella la storia d'ltalia, e da ; cui Attinse lustro e decoro la sto ria di tutta la Terra !.... » * * Tale è l'augurio che noi fra telli lontani mandiamo a Te, o novello tribuno romano'... La ! tua maschia figura.... la tua fe : de nei destini della Patria.... la • tua volontà ferrea, intesa solo ■ al benessere comune, c'inspirano tanta fiducia in Te, o figlio del : Partenze da Philatfelphia Vine Street Pier 1 COLOMBO . v l6 Novembre - TAORMINA . 6 Dicembri PHILADELPHIA, PA., SABATO, Il NOVEMBRE , 1922 popolo, che non conoscesti .agii ed averi, titoli e nobiltà. Va a vanti.... e ti sia di guida l'ideale di una Italia forte, grande, uni ta.... Va avanti, o novello duce ro mano la Patria ti segue! • Dr. F. Luongo 10 Sipo in 111 Hill «Milo od liscile in Anco A proposito della nomina ilei j Barone Camillo Romano-Avez-1 zana ad Ambasciatore di S. M. i 11 Re d'ltalia a Washington, D. C., if Progresso Italo-America no di New York del 6 corrente! mese pubblica il seguente tele- j grani ma : Roma, 5. Vi confermo in modo definitivo che il Barone CAMILLO ROMANO-AVEZ ZANA è stato nominato nuovo Ambasciatore presso ii Governo degli Stati Uniti. Un cbmunicato ufficiale smentisce categoricamente che il Governo abbia pensato di af fidale l'Ambasciata di Washin gton al Senatore LUIGI AL BERTINI, secondo era stato as serito da qualcuno. NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA IN ONORE DEL VENERABILE SUPREMO E' stata definitivamente fis sata al 28 corrente mese la data per il banchetto che sarà dato al l'avv. Giovanni M. Di Silvestro, Venerabile Supremo dell'Ordine Figli d'lta'ia, nel "BallRoom" : Idei Bellevue Stratford Hotel di I l'hiladelphia. Per lo innanzi, in diverse cir costanze, erano stat i iniziati mo vimenti per offrire banchetti,! all'attuale capo dell'Ordine, ma egli aveva sempre gentilmente declinato gl'inviti, anche quando' ottenne la laurea di Dottore in legge, come aveya declinata l'of ferta di una pergamena duran te il periodo bellico. La iniziativa d'un banchetto veniva ripresa appena egli fu e letto Supremo Venerabile della Italianissima Istituzione, ma al le insistenze dei fratelli e degli amici egli si mostrava sempre ri luttante. Intanto, il Supremo Venerabi le dell'Ordine partiva per l'lta lia, con i suoi due figliuoletti Giovanni ed Arnaldo, in compa gnia degli studenti italo-ameri jcani che vi si recavano per un giro d'istruzione, e, contempo- ! rancamente, un comitato si co stituiva, sotto la presidenza del jCav. Nicola farmacista Albane se, per preparare un banchetto degno dell'uomo che si vuole fe steggiare. L'attiva propaganda fatta in I Italia djjU'avv. Di Silvestro in favore dell'Ordine Figli d'lta lia; la intesa da egli portata a compimento f ai-questa Italianis sima Istituzione e la Lega Italia na, de la quale è Presidente S. E. Vittorio Emanuele Orlando, ha i suscitato tale e tanto entusiasmo fra i suoi confratelli che il ban chetto promette di riuscire una grande manifestazione di italia ' nità. L'onorevole Sindaco di que sta città, Cav. Uff. J. Hampton Moore, che intervenne sempre in tutte le attività patriottiche del la colonia italiana, svolte nel pe riodo del dopo guerra, e che fu insignito da Sua Maestà il Re della Croce di Cavaliere Ufficia le della Corona d'ltalia, ha accettato l'invito di rudere da maestro di cerimo nie. Hanno accettato altresì l'in vito spiccate notabilità america ne; interverrà il Regio Consòie d'ltalia Cav. Uff. Luigi Sillitti; avremo fra noi il Concilio Ese cutivo Supremo dell'Ordine e i 1 Grandi Ccfneilii dei diversi Sta- I ti. Il Grande Concilio del Connec- I I ticut, a mezzo del Grande Se gretario Archivista avv. Rosario < Giaimo, faceva sapere che in terverrà in corpo "a testimonia re l'alto apprezzamento che qu si ha del Supremo Venerabile t della sua missione recentemente 5 ! compiuta. "Il Grande Concilù 8 dello Stato di New York, a mezz< i II Barone CAMILLO ROMA NO-AVEZZANA partirà subito alla volta degli Stati Uniti non appena cioè il Governo di Wa shington avrà riconosciuto il prescelto come "persona grata", cosa non dubbia. 11 Presidente del Consiglio on. MUSSOLINI ha riconosciu to che l'Ambasciata Italiana a ! Washington è di prima impor ! tanza e desidera quindi che essa labbia il suo titolare sul posto al più presto possibile. I giornali commentano nel modo più favorevole la saggia I scelta fatta dal Governo, nomi nando il Barone AVEZZANA. Tale nomina è considerata co me una specie di rivendicazione dell'illustre diplomatico, per le [qualità dimostrate e per l'opera |da lui compiuta alla'conferenza di Genova, di Amsterdam e di Porto Rose. I giornali osservano anche che sconsigliatamente il Barone CAMILLO ROMANO-AVEZ ZANA venne richiamato da Washington proprio nel mo mento in cui svolgeva la sua sa gace opera di abile diplomatico nell'interesse dell'ltalia e con soddisfazione degli Stati Uniti. Rastignac del Grande Segretario di Finan za signor Carmelo Amoruso face va pure sapere che interverrà in corpo "bene auspicando al suc cesso della manifestazione di simpatia e cordialità verso il no stro Supremo Venerabile." Note ! volo è anche l'adesione di una fra le più importanti Associa zioni di Philadelphia, l'Unione ! Abruzzese, presieduta dal signor Nazareno Monticelli. Il successo cosichè è gin assi curato. ALCUNI 1)E! A UER ATI DEL GRANDE CONCILIO Il Grande Concilio dell'Ordi ne Figli d'ltalia per lo Stato di Pennsylvania si è riunito in sessione ordinaria a Reading Pa., nei giorni 2f) e 30 Ottobri ultimo scorso. Oltre alla discussione «lei mol ti affari di interna amministra jzione, sono state adottate talu ne decisioni di interesse genera le che qui appresso si riassumo no: Dopo un lungo e faticose periodo, ormai sorpassato, nel quale le nostre Logge furono chiamate a concentrare la loro azione sulle necessità immedia te del dopo-guerra, è necessario che al riguardo di pubbliche ma nifestazioni sia richiamato il programma dell'Ordine, che ha per sua festa ufficiale il 12 otto bre. i Il Grande Concilio invita per ciò d'ora innanzi le Logge a ce lebrare, unite o separatamente, la festa del Columbus Day, la sciando poi ad esse la facoltà di poter anche ricordare, ove lo vogliano, altre date patriottiche, sia italiane che americane. 2. - Il Grande Concilio aderi sco alla festa dell'Armistizio I taliano indetta dagl'Associazio ne Ex Combattenti di Phi'adel phia per il giorno di domenica 15 novembre, alla quale, insieme . allo stesso Grande Concilio, in i terverranno ufficialmente, in i rappresentanza dell'Ordine, i . Componenti la Commissione di . Previdenza, quelli della Com , missione Orfanotrofio e i Gran idi Deputati, con quanti altri I fratelli volenterosi vorranno ad essi unirsi. j II Grande Concilio ba delibe rato un'offerta a beneficio della patriottica Associazione di ? 25.00; $ 25.00 la Cassa di Previ (l denza: $ 5.00 il Grande Venera . ; bile Cav. A. Giuseppe Di Silve ' stro: $ 5.00 l'Assistente Gran ii de Venerabile Sig. Giuseppe ' Brocato. 3-11 Grande Concilio ha ade rito anche alla celebrazione del l'Armistizio generale dell'l l no " | vembre e natalizio del nostr< '■ Re, che si terrà a Erie Pa. ad i l ~ 'niziatica dell'Agente Consolart II Sig. Orazio Rico, e ha delibera e to di invitare le Logge locali ; :f ' intervenirvi. io Ha aderito altresì a una simi 'o le celebrazione dell'Armistizi* indetta a Philadelphia por il giorno di domenica 12 novem bre dalla Loggia Cesare Batti sti No. 620, che in tale occasio ne battezzerà anche le sue ban diere, con l'intervento del 11. Console Cav. Uff. Sillitti, e ha delegato a presenziarvi i Gran di Ufficiali di Philadelphia. 4 - L'amnistia già in corso per l'ammissione nell'Ordine è sta ta prorogata fino al 31 dicem bre corrente anno. Detta amnistia è del seguen te tenore: Sono esentati dalla tassa «di ammissione gli aspiranti dai 18 ai 35 anni di età - Gli aspiranti dai 35 ai 10 anni pagheranno la tassa ridotta di un dollaro - duelli dai 11 ai 45 anni due dol lari - (lucili dai 46 ai 50 anni quattro dollari. Gli ex soci che furono cancel lati .per morosità saranno riam messi in qualsiasi Loggia e di spensati dal pagamento delle tasse arretrate, ma dovranno pagare nuovamente la tassa di iscrizione al Fondo Unico Mor tuario in $ 2.00. Gli Ex soci dovranno presen tare regolare domanda ed acqui steranno i loro diritti allo stes so modo dei nuovi aspiranti. 5 - 11 termine per la riduzione a dieci soldi a socio della tassa di mantenimento dell'Orfano trofio dell'Ordine in Pennsvlva nia, che doveva scadere alla fi ne di quest'anno, è stato proro gato fino al 'SO giugno del pros simo anno 1923. 6 - Sono stati fatti voti di rin graziamento al Grande Tesorie re Sig. Antonine Zaffiro di Rea ding e alle due Logge ivi esisten ti, la Santo Stefano ili Cama stra No. 20 e la Massimo D'A zeglio No. 706 per le fraterne, cordiali, fentusiastiche acoglien ze rese ai Componenti del Gran de Concilio. CELEBRAZIONE DELL'AR MISTIZIO ITAUANO ,1 NOR RISTÒNW, Po. La sera di sabato scorso, 1 corrente mese, nella vicina città di Norristown, Pa, la benemeri ta Loggia Antonio Meucci, No 306 dell'Ordine Figli d'ltalia in America, celebrava entusiasti camente il quarto anniversarie dell'armistizio- italiano. La sala dell'ltalian Republi can Club era letteralmente gre mita di fratelli, onorati della presenza del Sindaco della città Onor. James I-'otter. dei candi dato alla Legislatura, Mr. Geor ge Fratt, del capo della Polizia Mr. Percy Wilson, del Sergente dei Detectives, Mr. Frank Sal ili, del Sig. Casimiro Alleva e di altri ancora, i cui nomi ci furo no impossibile annotare. Un'orchestrina, composta dei Signori D'Amico Cesare, I.in_- fante Alfredo, D'Alterio Nico la, Altieri Antonio e diretta da Linfante Arturo, tutti fratelli lella Loggia festeggiatile, allie tò e contribuì bellamente a ren Jere solenne e grata la festa. Il Venerabile della Logg'a, Giovanni Durante, spieg;-. a ■d'intervenuti il dovere, che in •ombe agl'ltaliani tu.tti di cele irare questa data gloriosa ogyi - sempre, perchè, se altre date *ono d'importanza nazionale, luesta compendia tutte le altre 3 chiude il periodo dell'unifica done d'ltalia. Dopo aver mail lato un riverente saluto ai mor ii ed un evviva al Re ed ai gio iosi reduci, diede la parola, l'un lopo l'altro, ai signori De Stefa ni Giuseppe, De Lucia Pomeni •o. Alleva Casimiro, Mr. James Potter, Sindaco della Città, De Stefani Vincenzo, Dr. Remo Fabbri, George Fratt, Percy Wilson, Tufillari Nicola ed Al leva Menotti, i quali all'unisono glorificarono le gesta straordi narie del nostro esercito, augu rando alla nostra Italia un av venire prospero e Me ritati applausi .ceoglieva hi chiusa di ogni discorso. Diede in ultimo la parola ai Sig. Giovanni Torchio, v 'iute ria Philadelphia dietro Bpccia'< invito, il quale pronunziò un be discorso, che fu ascoltato atten i amente ed applaudito con entu siasmo. Tra un discorso e l'altre tr; una marcia ed una can nn< iruerresca, suonate con preeisio ne ed arte, vi furono molte abbondanti distribuzioni di rin freschi, di sandwiches e di quel le bevande vivificanti, che i pu ritani di qui vorrebbero veder» bandite del tutto e per sempre. [0 filli ■»■■■ ili Iti Illa in itivi LA PARATA Domenica, come già annun ziato, l'Associazione ex Combat tenti Italiani, commemorò la Vittoria d'ltalia, al Teatro Cro ati vay. Le stiaile dei quartieri italiani erano tutte imbandiera te. Alle ore due pomeridiane dal la ottava strada a Christian in cominciò Jo sfilamento del cor teo preceduto da una squadra di poliziotti a cavallo, dalla signo rina Lucietta Bordonaro vestita da bersagliere, accompagnata dal signor F. Di Castro e dalla si gnorina Marina Violante con il signor Paolo Frasca. Seguiva no i grandi Ufficiali dell'O. F. d'l., i Grandi Deputati e i mem bri delle Commissioni Cassa di Previdenza ed Orfanotrofio, con a capo il Grande Venerabile Cav. Giuseppe Di Silvestro: la rap presntanza dell'O. I. F. d'l , con il Circolo Educativo; la Federa zione e tutte le altre Società che avevano aderito. Gli ex Combat tenti Italiani, schierati a Chri stian St., resero gli onori alle bandiere sociali e si accodarono al corteo. Lungo tutto il percor so gli ex Combattenti furono accolti tla applausi ininterrotti. Sotto la serie del Consolato Ita liano furono passati in rivista dal colonnello di S. M. marchese Asinari Di Bernezzo, attaché mi litare all'Ambasciata, espressa mente venuto dalla Capi tale, dal Regio Console d'ltalia Cav. Uff. Luigi Sillitti e dagli invitati speciali. AL TEATRO BROADWAY Le note fatidiche della Mar i-la Reale e dell'lnno Ame ;ano diedero il segnale dell'entrata a Teatro delle Autorità e degli Ex Combattenti. La folla che lo gremiva letteralmente, sorse in piedi, scoppiando in un lungo ap plauso. Il palcoscenico presentava un magnifico colpo d'occhio. Tutte le bandiere facevano corona agli Ex Combattenti. Al posto d'ono re vi erano: Il Sindaco on. Moo re, il Colonnello Franklin, il Co lonnello marchese Asinari di Bernezzo, il li. Console Cav. Uff. Luigi Sillitti, il Vice Console Cav. Uff. Guido Di Vincenzo, il signor V. Bellino, il Presidente dell'Associazione Ex Combatten ti Cap. lannarelli; il Grande Ve nerabile dell'O F. d'l. Cav. A. Giuseppe Di Silvestro; il Gran de Venerabile degli Indipendenti signor Trevisani, il presidente della Federazione Comm. C. C. A. Baldi; il Vice Presidente del Cenacolo Leonardo da Vinci, Dott. Fabiani; il Dr. Nicola Per nice, l'avv. li. V. Alesandroni, il Cav. Uff. F. A. Travascio, il Cav. Costantini, i Presidenti del le diverse Società ed i rappre sentanti della stampa. I DISCORSI Le presentazioni del chairman Fra un religioso silenzio, aprì la seduta il Prof. Michele Fioril lo, ex Ufficiale dei Bersaglieri, Shairman della cerimonia. La sua parola, vibrante di patriotti smo, affascinò l'uditorio, e quan tunque avesse dichiarato di non iover essere commosso per la manifestazione di simpatia ai suoi compagni d'arme, perchè a bituato a più forti emozioni, qua li l'aver visto il nemico fuggen te. travolto dall'impeto dei sol dato d'ltalia, pure è commosso. II suo dire, spesso interrotto da applausi, suscitò un vero de lirio (piando evocò il ritornello della canzone dei fanti : "Fiordi trincera Era inaura la camicia ed ora e nera, Ma per camicia ho lamia ha?i diera le parole del Sindaco Segui il Sindaco. Cav. Uff. J. Ilampton Moore. Oratore fecon do e suadente, tessè l'elogio del soldato d'ltalia, del popolo d'lta lia, che chiamò compatriota disse come l'ltalia terra creatri- Fa quel ch« devi, avveriga che può*. Abbonamento Annuo $ 2.0# UVA COPIA 3 SOL» cedi geni fecondi, avesse dato al mondo la Vittoria. Uno scro scio d'app.ausi salutò la fine del dotto discorso, e gli evviva all'ltalia e all'America si con fusero con le note dell'lnno A mericano. Parla il Regio Consoie Invitato dal chairman, parlò il R. Console. Il Cav. Uff. Luigi Sillitti era commosso fino alle lagrime. Par lò con la sua naturale facondia, col calore della terra dei Ve spri. Rammentò alla colonia, co me i Figli d'ltalia, lavoratori o nesti, al primo squillo di guerra, abbandonassero le lotte pacifi che del lavoro per correre a com piere il loro dovere verso la Pa tria. Ricordò che la Colonia di Philadelphia, aveva il vanto d'a ver visto salpare dal suo porto il primo piroscafo di riservisti, rilevò la fede con la quale accor sero a difendere la bandiera del diritto. Magnificò l'eroismo dei partenti, consacrò il giuramen to da essi fatto, di vincere. E vinsero. Un'ovazione che durò parecchi minuti, salutò la fine del discorso. La parola al Marchese Di Bemezzo Presentato con nobili pa role dal chairman e ac colto da evviva all'esercito, parlò il Colonnello Marchese A sinari Di Bernezzo - Dopo aver ringraziato l'Associazione Ex Combattenti ed il Regio Console d'ltalia per avergli procurato la gioia di parlare alla Colonia di Philadelphia, enumerò i sacrifi ci compiuti per giungere alla Vittoria. Si soffermò sull'episo dio di Caporetto, dimostrando che se fu un disastro militare, meno grande di quelli che gli al leati avevano subito su altri fron ti della guerra, fu anche la scin tilla che fece divampare in tutta la sua grandezza, l'amor di Pa tria. Fusi in un sol fascio eserci to e popolo, animati da un sol sentimento, soldati e popolo, vol lero che il nemico non calpestas se il suolo d'ltalia, reso sacro dal sangue dei martiri, dal 48 ai giorni nostri. Giurarono di scac ciarlo. Il giuramento fu ancora più solenne, perchè non caccia rono il nemico, ma lo distrusse ro. L'entusiasmo che suscitò la fine dell'orazione, è indescrivibi le. Gli evviva elo scroscio dogli applausi arrivarono al parossi smo, e si ripeterono allorquan do fece la premiazione dei deco rati. il discorso dell'oratore Ufficiale Parlò in ultimo l'oratore uffi ciale, Cap. Enrico lannarel li. Cantò le lodi del Fante, mise in rilievo il significato della Vit toria. Mostrò al popolo come i Combattenti d'ltalia avessero ot tenuto già due Vitlorie. L'aver distrutto il nemico e sterno, debellato il nemico inter no e come si preparano al con seguimento della terza Vitto ria. I falsi dottrinari, coloro che ingrossarono le vene col sangue dei morti, i rettorici del tappe to verde, devono cedere il passo ai militi del sacrificio, alla gio ventù fattiva, creatrice. La rico struzione economica della Patria, affidata agli ex Combattenti, sa rà la terza Vittoria. Il Cap. lan narelli felicitato dai presenti, fu salutato da frenetici battimani. Gl'italiani di Wayne offrono fiori Alla cerimonia non poteva mancare la nota geniale e genti le e questa fu data dalla colonia italiana di Wayne, Pa. Una grande "corbeille" di fiori, che precedette le bandiere dell'Asso ciazione durante il corteo, fu do nata ai Combattenti. Il chair man, ringraziando i donatori, nelle persone dei Sigg. Michek D'Urso ed F. Di Giacinto, offrì i fiori al Colonnello Marchese D Bernezzo, quale rappresentanti dell'Esercito. Indi lesse due telegrammi di a desione. Uno del sisrnor F. Lorr