La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, October 14, 1922, Image 1

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    LA LIBERA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav. A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 40
CIA', QUI SI CIANCIA...
11 Cap. Prof. Raffaele De Lu
ca ha asserito su "La Voce delle
Colonia" del sette corrente, che
in Italia si medita e qui si cian
cia. Ciò a proposito d'una pro
gettata Loggia dell'Ordine Figli
d'ltalia a Roma. Già qui si cian
cia. Ed il ricamo di parole de!
Capitano ce lo prova.
Poiché, se egli si fosse bene in
formato, non sarebbe caduto dal
le nuvole, col pericolo di farsi dei
male, e non avrebbe pensato nè
ai "Vasi di Samo" e nè alle "Not
tole d'Atene". Piuttosto avrebbe
appreso :
1. che la loggia a Roma venne
progettata all'insaputa dell'Or
dine, l'anno scorso, non dai Figli
d'ltalia in America miranti, se
condo il Capitano, ad "italianiz
zare i Figli d'ltalia, d'ltalia" ma
(oh, guardate un po'!) "da "Ro
mani de Roma" e proprio a Roma
"culla della italianità" come ag
giunge il Capitano. Infatti, l'i
deatore fu il Comm. Rag. Alfre
do Caloro, Presidente della Ban
ca Nazionale del Reduce, Via del
Babbuino — signor Capitano De
Luca, proprio via del Babbuino --
numero 114; e propugnatori fu
rono parecchie note personalità
della Capitale, fra cui il Comm.
Rag. Ercole Micozzi.
Se, dunque, caro Capitano e
Professore, questi Romani puro
sangue, residenti nella culla d'i
talianità intendevano, secondo
voi, d'italianizzarsi con l'imbec
cata e le leggi generali dei Figli
d'ltalia in America, quale colpa
deve attribuirsi all'Ordine ed ai
suoi dirigenti? Gli italiani
di America non hanno ten
tato affatto "d'invadere il
campo degl'ltaliani d'ltalia, i
quali - come voi asserite - sono i
soli giudici competenti delle loro
azioni". Tutt'altro! Sarei tenta
to di asserire che è avvenuto
proprio il contrario di "quanto
giunse all'orecchio" del capitano.
E se è vero che "gl'italiani d'l
talia possono essere i soli giudici
competenti delle loro azio
ni, suggerisco al Capitano di
far tesoro, egli per il primo, del
consiglio che generosamente
prodiga agli altri nel suo scoppio
di sacra indignazione a favore di
quel paese dove si medita (oh
bella! e le quotidiane batoste che
si scambiano i fascisti con i co
munisti, i legionari ed i popolari
le ha dimenticate, Capitano?)
nel mentre qui si ciancia.
2- Che, prima di concedere la
dispensa per la formazione di
tale Loggia, il capo dell'Ordine,
Avv. Giovanni Di Silvestro, vol
le personalmente studiarne la
opportunità, l'utilità e le possi
bilità, appunto per non creare fi
sime nella mente degl'italiani co
loni ed evitare che gl'italiani non
co ni - f rr, i qu&'i par che il Ca
pitar.., brami d'essere annovera
to fossero eòkniati.
L'Ordine Figli «l'ltalia, caro
< ipitano, ha la fortuna d'essere
guidato da persone le quai : ten
gono tanto al prestigio e decoro
dell'ente da non sognarsi di sco
modare Consoli per giudicare la
opportunità o meno di certe ini
ziative. In quanto, poi, al Gene
rale Guglielmotti, sia sicuro, il
nostro Capitano-Professore, che
il Generale autorévole ed entu
siasta rappresentante dell'Ordi
ne in Italia sa benissimo valuta
re certi progetti e tutelare gl'in
teressi dell'Ordine.
Ma, era, infine, questa "idea
peregrina" così ostica al pro
gramma dell'Ordine ed oltrag
giosa al senso comune degl'lta
liani d'America? Nel concetto
degl'iniziatori, una Loggia a Ro
ma avrebbe dovuto essere l'anel
lo di congiunzione fra le Colonie
d'America e la Patria, un colle
gamento, questo, che invano
l'Ordine ha cercato di ottenere
Per anni , dirigendosi sia al
Commisariato d'Emigrazione,
che all'lstituto Coloniale, che al
Ministero degli Esteri, ecc.
Nel paese dove si medita, par
f ' l e la meditazione sia lunga co
tte quella di un ultra-certosino,
giacché i nostri sforzi, malgra
do le tante promesse, non appro
darono a nulla. Eppure si tenta
la di agire di acordo con le isti
tuzioni Italiane per la protezio
e lo sviluppo dei molteplici
"iterassi nostri all'estero, con u
jilità immediate e remote. ch(
10 tralascio di enumerare! I/a
v *r noi tentato di stabilire que
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
sta collegamento utile, necessa
rio, mediante una Loggia Cen
trale a Roma dove appartenesse
ro molte personalità politiche, t
specie coloro che si interessane
ai formidabili problemi inerenti
all'emigrazione, significava for
se, disturbare le meditazioni
francescane degl'ltaliani d'lta
lia?
Via, cianciamo pure, ma non
diciamo corbellerie che fanno un
torto alla nostra intelligenza. Se
le "ciancie" da noi fatte, pei
creare un organo efficace di at
tività puramente benefica per
l'ltalia errante nella Capitale
hanno potuto urtare violente
mente gli sdegnati timpani del
Capitano, edi tutti gli altri i
quali gridano ogni qualvolta
l'Ordine Figli d'ltalik si agita
per compiere qualche cosa di
buono, e devono per forza essere
paragonate ai "Vasi di Samo" c
alle "Nottole di Atene", confes
siamo pure che sarà meglio da
oggi in poi assopirsi nella beata
o beota stasi che per cinquanta
anni arrestò lo sviluppo morale
delle Colonie nostre in America,
Vasi di Samo o Nottole di A
tene ! Meno erudizione classi
ca, caro Capitano, ed un po' più
di verità.
Baldo Aquilano
Il DM 111 I li HAI
e l'Ordine F. d'l.
Riceviamo e pubblichiamo:
Un fatto storico di grandissi
ma importanza politico-sociale
avveniva a Roma, il 25 Settem
bre, con la firma d'una conven
zione fra l'Ordine Figli d'ltalia
e la Lega Italiana per la tutela
degli interessi nazionali, con la
quale si stabiliva che la Lega
rappresenterà l'Ordine in Italia
e l'Ordine sarà l'esponente della
Lega in America.
La cerimonia si svolse nella se
de della Lega, alla presenza di
numerose personalità politiche,
dei rappresentanti di tutti i
principali giornali d'ltalia e di
molti fotografi delle agenzie di
informazioni e propaganda.
L'On. Vittorio Emanuele Or
lando, presidente della Lega, re
catosi a Roma appositamente da
Vallombrosa, firmava l'accordo
in nome della Lega ed altrettan
to faceva per l'Ordine il Supre
mo Venerabile, Avv. Giovanni
Di Silvestro.
L'On. Orlando, nell'atto di ap
porre la sua firma allo storico
documento, accettava l'offerta
fattagli dall'Avv. Di Silvestro
della sua nomina a fratello ono
rario pronunziando un alato di
scorso esaltando l'Ordine Figli
d'ltalia in America.
Subito dopo, Ja L<ga diramava
un lungo comunicato ufficiale
alla Stampa inneggiante all'Or
dine ed illustrandone ampiamen
te l'opera meravigliosa d'italia
nità ch'esso svolge pur educando
i suoi membri al rispetto ed alla
lealtà verso la loro patria d'ado
zione. Il comunicato afferma
fra l'altro, che la convenzione
stabilitasi fra le due grandi Isti
tuzioni rappresenta un avveni
mento della più alta importanza
nazionale, seguendo l'inizio d'u
na nuova era fra ll'talia e gli
Stati Uniti. Il programma di col
laborazione promuoverà un ma
gnifico scambio di relazioni cul
turali ed economici le quali sem
pre più cementeranno l'affra
tellamento dei popoli dei due pa
esi. Il comunicato ufficiale ag
giunge che il merito maggiore di
tale splendido risultato va attri
buito agli sforzi lunghi e tenaci
fatti dall'Avv. Di Silvestro e dal
rappresentante dell'Ordine in I
talia. Generale Emilio Gugliel
motti, i quali due ebbero nelle
trattattive la chiara visione del
la comunanza d'intenti e la stu
penda multiforme opportunità
che veniva ad offrirsi dalla mu
tua cooperazione dei due Istituti.
La medesima comunicazione
{la Lega, giubilante, diramava al
le sue centinaia di sezione d'lta
lia ed all'Estero.
L'alleanza così costituitasi
promette una vasta e nobile azio
ne d'italianità e rappresenta,
nelle parole dell'On. Orlando "la
dimostrazione viva di un senti-
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA I INI RUGNO
"Bntercd «ajeeond-da» matto- Aprii 19,1918. at the post uffk*_at PhiUHelphia. Pa., under the A t <>( March 1879-,
mento che non deve spegnersi
ili una fratellanza che deve man
tenersi intatta nello spirito, d'ur
legame morale che deve strin
gersi ogni giorno di più."
1 utta la stampa d'ltalia ha e
saltato questo collegamento ch'è
foriero di grandi benefici mora
li e materiali giacché tenderà su
bito a valorizzare in Italia, pres
so tutto il Governo, presso il
Parlamento, presso la Stampa,
presso tutta la popolazione, la
voce dei fratelli di America, e
difenderne e. servire gl'interessi
e, d'altro canto, suggerire un'ac
corta politica d'emigrazione, di
tutela, di studio, d'assistenza per
gli emigrati, cercando precipua
mente di valorizzarne le prezio
si capacità e preparando la co
scienza italiana ai problemi eco
nomici. nella sua funzione inter
nazionale.
S. E. De MiGheli
Un invilo al Grande Venerabile i
Il Commissario Generale del
l'Emigrazione Italiana, S. E.
Giuseppe De Michelis, ripartiva
sabato scorso per l'ltalia a bor
do del grandioso piroscafo
"Majestic" della White Star Li
ne, dopo avere espletato, nell'in
teresse della nostra immigrazio
ne, un programma di azione ra
pidissima negli Stati Uniti, nel
Messico e Canadà. Il suo interes
se maggiore- l'ha svolto in favo
re delle nostre masse lavoratrici,
che ha prospettato alle autorità
americane come le più instanca
bili, sobrie e forti.
In tutto il suo giro è stato ac
compagnato dal capo di gabinet
to Cav, Mariani, che fu Vice
Console nel Consolato Generale
di New York. Egli ha raccolto
nelle Nazioni visitate un prezio
so materiale di osservazioni che
lo metteranno in grado di studia
re più profondamente il fenome
no emigratorio che. come ebbe
a dire il sottosegretario Henning
quando gli venne consegnato il
Diploma di Commissario Gene
rale Onorario della Immigrazio
ne, onore unico conferito ad uno
straniero, Egli conosce per
fettamente, non solo quelle
del suo paese, ma a per
fezione anche le leggi americane
che lo riguardano.
A Sua Eccellenza sono stati
tributati onori insperabili da
tutte le autorità americane, dal
Presidente Harding al Ministro
Hughes, a quello del Lavoro, ai
sottosegretari dei diversi Dica
steri, alle autorità militari ed a
juelle di Ellis Osland.
Il Commissario Generale del-
I Emigrazione Italiana torna in
Patria completamente soddisfat
to non solo per le accoglienze ri
cevute ma dell'opportunità avu
ta di studiare da vicino tutti i
fenomeni inerenti alla emigra
tone.
• « «
_S. Eccellenza avrebbe dovuto
risitare anche questa città ed il
Regio Console d'ltalia Cav. Uff.
Luigi Sillitti, che prima di veni
re a Philadelphia, fu suo capo di
gabinetto, aveva già comunicato
la notizia della prossima visita
alla stampa itali Ina ed america
na e si preparava a degnamente
riceverlo. Ma all'ultimo momen
to, data l'assoluta mancanza di
tempo, Sua Eccellenza scriveva
al Cav. Sllitti di scusarlo per 1..
mancata visita e lo pregava di !
avvertire il Cav. A. Giuseppe Di
Silvestro, Grande Venerabile
rlell'Ordine Figli d'ltalia per 10.
Stato di Pennsylvania, che glil
sarebbe riuscita gradita una sua
visita a New York.
Infatti il Regio Console d'lta
lia ed il Cav. Di Silvestro, ac
compagnati dall'artista Giusep
pe Brocato, partivano per la me
tropoli nel pomeriggio di giove
dì della settimana scorsa arri
vando a quel Consolato generale
verso le cinque.
Dopo aver conversato col
Comm. Bernardi, Regio Console
Generale e con i Vice Consoli.
Rossi e Rochira, quest'ultimo,
tornato recentemente dall'ltalia,
i tre personaggi si re<terono al
Biltimore Hotel dove S. E. De
Michelis li aspettava.
Colà si svolse una breve
conversazione esi gettarono le 1
PHILADELPHIA, PA., SABATO, OTTOBRE 14, 1922
L'avvenimento corona degna
mente l'opera costante, entusia
stica svolta in Italia dall'Avv
Giovanni Di Silvestro per l'af
formazione e la valutazione del
l'Ordine.
Egli, seguendo gli studenti 1
talo-Americani, non ha trala
sciato di illustrare l'Ordine dap
pertutto ed oggi la nostra fami
glia è assunta in Italia ad uns
magnifica, graditissima rivela
zione. Ad essa si involgono l'at
tenzione deferente e le speranze
della stampa e dei partiti politi
ci che nell'Ordine scorgono il pii
magnifico strumento italiane
d'affermazioni civili all'estero.
New York, Ottobre, 1922.
Il Direttore dell' Uff. stampa
BALDO AQUILANO
s torna in Italia
sll'O. F. d'l. per la Pennsylvania
basi per una intesa che dovrà a
vere utili risultati.
Il Commissario generale è una
simpaticissima figura di funzio
nario, di una squisita gentilezza
nel porgere, che attrae subito il
vostro interessamento nei pro
blemi che egli vi espone.
Potemmo notare di quanta sti
ma egli circondi il suo ex capo di
gabinetto. Cav. Uff. Luigi Sillit
ti che volle rimanesse con sè an
che dopo che il Grande e l'Assi
stente Grande Venerabile si ac
comiatarono, mentre faceva
"toilette" per recarsi ad una ce
na che gli offriva il Comm. Ber
nardi.
le mie impressioni
D'ITALIA
Non posso tener celato nell'a
nimo mio il più vivo riconosci
mento per le Loggie Dante Ali
ghieri No. 494, Beatrice Porti
nari No. 876 e Regina d'ltalia
No. 700 dell'Ordine Figli d'lta
lia di Camden, N. J. e per
la Camera di Commercio Italia
na di New York che mi hanno
accordato l'onore di far parte
della comitiva degli studenti Ita
lo-Americani mandati in Italia
per un viaggio di piacere e di i- ;
struzioni. Mai sognavo alla mia
più giovine età traversar l'ocea
no per metter piè nel suolo d'l
talia, culla della civiltà Latina.
Se il periodo di tempo che so
no stato in Italia è stato breve,
le cognizioni che ne ho apprese
sono state grandi.
L'ltalia racchiude in se: arte,
scienza, letteratura, genii. Ro
ma, città eterna, ricca di opere
d'arte, di monumenti, dai quali
rispecchia ih tutta la sua gran
dezza il genio Italiano. Venezia,
sola e unica città del tipo nel
mondo, perchè intarsiata di ca
nali, con le sue legendarie gon
dole.
Ovunque ho provato delle stu
pefacenti impressioni ; sol quan
do posi piede sul terreno che fu
teatro della guerra, provai un
senso di dolore perchè pensai che
quel suolo benedetto era stato
bagnato dal sangue dei nostri
fratelli che valorosamente com
batterono per la santa causa
della Civiltà e del Diritto per la
riconquista delle nostre terre
stateci usurpate dai nostri nemi
ci.
Non posso descrivere quali fe
stose accoglienze abbiamo ovun
que avuto; accoglienze fraterne,
piene di epressioni e di gioia.
Sarebbe dovere di tutti i pa
dri Italiani che hanno dei mezzi
mandare per una gita i pronri
figli in Italia per far fare loro
un concetto esatto dell'ltalia, che
come me, se non vedevo con i
miei occhi, mai credevo racchiu
desse tante bellezze.
Mi onoro rendere pubbliche
queste poche righe per dimostra
re il mio riconoscimento ai coo
| peratori : a Sua Eccellenza Ro
mandi-Ricci, Ambasciatore d'lta
lia in America ; a! Signor Cav.
A. Giuseppe Di Silvestro, Gran
de Venerabile dell'Ordine Figli
d Italia dello Stato di Pennsyl
vania, al di lui fratello avvocato
Giovanni, Supremo Venerabile
dell'Ordine negli stati Uniti d'A-
merica, nonché al dottore Signoi
Alberto C. Bonasehi, che ci fu di
guida durante l'intiero periodo
della gita.
Attilio C. Marino.
Camden N. J. 29 Settembre 1922
Recensioni
L' "EUROPA SENZA PACE"
. Per cura della casa editrice
Bobbs-Merrill è stato pubblica
to, in inglese, l'interessantissi
mo libro di S. E. Francesco Sa
verio Nitti, ex presidente dei Mi
nistri d'ltalia, 1' "EUROPA
SENZA PACE". Noi ne abbia
mo ricevuto una copia per cui
ringraziamo.
Esso contiene 294 pagine, più
10 per l'indice. Ha una splendi
da legatura in tela rossa. Nel
frontespizio della copertina é
impresso, a lettere in oro, il tito
lo " Fhe wreck of Europe - Fran
cesco Nitti".
Nel libro dell'ex primo Mini
stro d'ltalia è denunciato il trat
tato di Versaglia, come ingiusto
e di impossibile esecuzione, che
sarà causa di maggiori guerre in
Europa, se i vincitori non ne fa
ranno la revisione ed adotteran
no un'attitudine differente a
proposito delle indennità di
guerra e delle reazioni interna
zionali. Il libro contiene molti
documenti ufficiali segreti, e
manati dalla conferenza della
pace di cui S. E. Nitti pervenne
in possesso per la posizione pri
vilegiata di presidente dei Mini
stri d'ltalia. Fra i documenti so
no lettere inedite indirizzategli
ila Lloyd George, Wilson. Cle
menceau e da altri membri auto
revoli della Conferenza.
Dappoiché le condizioni di Eu
ropa non tendono a migliorare
l'autore del libro crede che sia
venuto il tempo perché per la
sua ricostruzione bisogna agire
?on fermo proposito e con ma
no di ferro.
Il libro suddetto è vendibile al
prezzo di $2.50 presso la "Li
breria Nazionale Italiana", 17fi
Worth St.. New York, che ne é
esclusiva depositaria.
ENRICO MALATESTA
Dalla casa editrice "Il Mar
elio", 208 E. 12th St., New
ifork, abbiamo ricevuto un nuo
to libro su "Enrico Malatesta",
iecchio di età ma sempre di
riovine vigoria nella sua pro
paganda libertaria, la cui traen
done in italiano, dall'originale
li Max Nattlau, è stata fatta
lalla casa su menzionata.
"Mancava veramente", dine
ina recensione pubblicata su "Il
Vlartello", "al nostro movimento
lualcuno che ci narrasse la sto
•ia dei grandi avvenimenti che
jortarono il nostro ideale all'a
vanguardia della lotta per il be
ìessere e per la liberaz/one lima
la. Carlo Tresca, continua la
>reve nota redatta da N. Cuneo,
lei pubblicare in italiano questo
ìtorico e meraviglioso lavoro di
Marx Nattlau, ha raggiunto due
nete prefissesi.
"Prima: quella di esporre in
ianzi agli occhi del popolo le
lofferenze, il dolore, il martirio
s la morte che affrontarono im
javidi i gloriosi militi del più
ulgido ideale di libertà di cui
Malatesta è l'ultimo dei vecchi,
1 primo dei nuovi, il volgarizza
ore più chiaro e più nitido di
luell'ideale che fece gigante, im
"nortale la maschia figura di Mi
:hele Bakunine. Malatesta è an
-or oggi, sebbene tardo negli
inni, l'astro più fulgido che ri
scalda e illumina quelle masse
popolari di cui egli è il più eroico
sd umile soldato.
"Seconda: La narrazione di
quella epopea libertaria, unita
alle vicende, agli ostacoli, alle
disillusioni e alle vittorie, serve
mirabilmente di esempio, specie
per i giovani, che sentono il vi
gore degli anni giovanili e mol
te volte seguono più l'entusiasmo
che la pratica. Questo libro inse
gna molte cose, e soprappiù quel
la di essere più costanti nella
lotta per rendere più certa la
vittoria !
""ERRICO MALATESTA"
di Max Nattlau. non ha bisogno
di essere raccomandato da nes
suno.
"E' un grande lavoro.
"Attendo quanto prima la se
conda edizione!"
11 libro su Enrico Malatesta si
può ottenere dalla casa editrice
"Il Martello". 208 E. 12th Street
al prezzo di $1.25 la copia.
k lift» lei siien ilici
L'azione militante per costrin
gere l'amministrazione di Har
ding a rilasciare tutti i prigio
nieri politici, sani messa in ef
fetto nell'immediato futuro, poi
ché il Presidente sinora non ha
data soverchia attenzione alla
progettata amnistia, giusto co
me aveva promesso. Molto pro
babilmente il primo passo della
nuova agitazione sarà il ristabi
limento del picchetto alla Casa
Bianca con una delegazione di
prominenti donne americane, le
quali sono con l'anima e col cuo
re nel movimento per l'amni
stia. Progetti definiti per il nuo
vo programma d'agitazione, sa
ranno formulati in conferenze
che saranno tenute a Washing
ton, New ork, Chicago, Boston
Philadelphia.
Preparativi si vanno facendo
per estendere la campagna nel
campo politico. Oratori ,di primo
gì fido saranno mandati in ogni
Stato ove la Vecchia Guardia
repubblicana combatte la sua
battaglia di vita e di morte.
Grandi comizi saranno tenuti in
concorrenza con quelli repubbli
cani per far sapere al popolo
perchè mai le carceri d'America
racchiudono ancora nelle loro
mura tante vittime dell'isteria
ili guerra. La rinomata rivista
liberale americana "The Na
tion", porta un magnifico arti
colo, nel quale i casi dei prigio
nieri politici sono messi in bella
mostra. Questo articolo porta la
firma di Lucien Price, un gior
nalista di Boston, e contiene il
-tiggerimcnto "che ognuno che
legge questi paragrafi con una
sveglia coscienza faccia tutto
quello che può perchè la vita del
suo Congressman, dell'Avvocato
(■onerale e del Presidente, d'ora
innanzi sia un vero peso".
E richiamato ora alla memo
iia significantemente che il gi
ro di propaganda per la Lega
lelle Nazioni intrapreso da Wil
son nel 1919, f u portato repen
tinamente a compimento per la
'•utilissima opposizione di tutti i
simpatizzanti coltmovimento o
iieraio, i quali sin d'allora do
nandarono un amnistia genera
e por i perseguitati di guerra.
Uingo tutte lo strade di Seattle,
lurante quello che il partito di
ilson aveva inteso per una
ti ioni ale processione", bandie
"o. cartelloni, manifesti doman
l'inti la liberazione dei prigio
neri furono messi in mostra per
>kiii do\e e si fecero piovere
iella automobile presidenziale.
Quelli che accompagnarono il
residente, temettero veramen
'■ per lui quel giorno. Wilson fu
ruardato con ogni precauzione.
, La monte dei lavoratori di
Seattle allora era molto calda,
nfuocata dall'ingiustizia com-|
nessa verso i propri compagni
'pi, norn e della infame guerra
1 Europa. Non c'è dubbio chej
I uomo che mantenne noi fuo
•i della guerra", davvero ebbe
'aura quel giorno. Nella grande
\rena egli marciò sulla piatta
orma bianco e tremante. Il suo
liscorso fu sconcertato, come se
'leuni (lei suoi nervi fossero sta
i scossi. Egli non parlò dei pri
gionieri politici. Immediatamen
e dopo il suo giro fu cancellato
? il Presidente sotto il cui redi
ne i dissentori della guerra era
-10 stati barbaramente persegui
tati, fu portato a Washington
un uomo finito e rotto. B Presi
lente Harding non ha perduto
nessuna delle sue qualità di voler
bene alle spie tedesche, in con
trasto del suo mantenimento in
prigione di coloro che protesta
rono soltanto colla parola e con
gli scritti contro l'immane
tragedia che si compiva in Euro
pa. Dopo che il Dipartimento di
Giustizia aveva soppresso per un
mese la notizia della commuta
zione della sentenza al Capitano
R. F ay, da parte di Mr. Marding,
11 fatto fu saputo. La notizia colò
bellamente l'altro giorno in New
York. Questo Fay fu una delle
più lucenti stelle del servizio di
spionaggio segreto della Germa
nia durante la guerra, e fu con
dannato nel Maggio 1916 per a
ver tentato di far saltare in aria
un piroscafo carico di munizioni
nel porto di New York. La sua
sentenza fu commutata il 31 A
gosto e prontamente fatto usci
re fuori del paese. Dopo aver ser
vito tre mesi della sua sentenza,
Fay fuggi dalla prigione di A-
f a quel che devi, &vveng&
che può*.
Abbonamento Annuo $ 2.00
ITOA COPIA 3 som
tlanta, andando in giro per le
citta d'America liberamente pri
ma di essere di nuovo preso.
Mentre tale fatto ordinaria
mente porta punizioni drastiche
sui prigionieri e causano che le
loro sentenze siano aumentate,
I amministrazione di Harding
trovò conveniente di dimenticar
lo nel caso Fay. La giustificazio
ne del rilascio di Fay è basata
su un rapporto del medico della
prigione di Atlanta che il dina
mitardo soffriva di "prison psy
chosis" o d'insanita leggiera. In
stridente contrasto con questo
spirito leniente verso tutti gli
spioni tedeschi già liberati, vi
sono i casi forniti da E. Guigley e
C. Tabio, membri dell'Unione
Industriale, che lentamente muo
iono di tubercolosi in Leaven
worth. Appelli ripetuti in loro
favore al Presidente non hanno
ottenuto il loro rilascio.
Commentando sulla domanda
delle "Chiese Federate d'Ame
na" Per l'amnistia generale, il
( hristian Century", il giornale
religioso di Chicago dice nel nu
mero di Settembre: "La deduzio
ne pare d'essere che una minore
offesa è quella di far saltare in
aria un ponte in tempo di guer
ra, che fare un discorso conte
nenti opinioni impopolari".
Con una vena simile il Comi
tato dei 48 ha emesso una dichia
razione di protesta che include
questo paragrafo: "Se Abramo
Lincoln, il padre del partito re
pubblicano, fosso vivo oggi sa
rebbe, secondo il Presidente
Harding, a servire una senten
za di 20 anni in una prigione fe
derale, ed egli non sarebbe rila
sciato fin quando Mr. Harding
ponzerebbe alla Casa Bianca,
S, Uarleton
o- * * * ' J
Siamo dolenti di dover ripe
tere ai connazionali di mandarci
indirizzi di Società di Mutuo
Soccorso, Loggie, Circoli, Unio
ni Operaie ecc.; ma siamo co
stretti dalla necessità di farlo
fiata 1 apatia fin qui dimostrata
la coloro che si vantano di pos
sedere un cuore umano.
( lii ha la pancia piena non
pensa a chi muore di fame, chi
è libero non pensa alle torture
Fisiche e morali di chi è in pri
gione.
Noi abbiamo bisogno di indi
rizzi e di fondi per continuare la
nostra campagna di liberazione
li tutti i prigionieri politici.
( Ili ha orecchie e cuore per
sentire i! nostro appello non fac
cia il sordo. Rispondete con en
tusiasmo e ne avrete la benedi
zione delle spose e delle madri
lei condannati politici.
II Comitato Gen. It. di Difesa
1001 W. Madison St.
Chicago, IH.
RINGRAZIAMENTI
li segretario della Società di
M. S. della Roma e Provincia ci
fa tenere l{i seguente lettera di
ringraziamenti :
'Phladelphia, Pa. Oct. 7 1922
( av. Giuseppe Di Silvestro
162 fi So. Broad St.
Philadelphia, Pa.
'Egregio Cavaliere,
"Mancherei di cortesia e gra
titudine, se io lasciassi inosser
vato di adempire ad un mio sa
crosanto dovere, quale quello di
esprimerle, a mezzo della presen
te, i miei più sentiti ringrazia
menti per quanto riguarda gli
elogi immeritati pubblicati al
mio indirizzo su il suo ormai dif
fusissimo e rispettabile settima
nale: nonché infiniti rallegra
menti per quanto concerne la
pubblicazione dell'efficiente e
concisissimo articolo riguardo
al recente Banchetto Commemo
rativo, dato dalla benemerita As
sociazione Roma e Provincia il
giorno 23 u. s.
Sempre auguri di nuovi e mi
gliori successi.
Con stima mi creda
Devotmo
G. Cocchi Segretario della Roma
e Provincia
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
TAORMINA 20 Ottobre
OLOMBO 16 Novembre
TAORMINA . 6 Dicembre