CRONACA DI FILADELFIA
Un neo avvocato
Noi crediamo che deve senti. -
si veramente felice il gentiluomo
signor Pierluigi Alessandroni
per avere educata una numero
sa prole allo spirito di italiani
tà ed incamminatala nella via
del viver civile. Le sue figlie so
no spose a connazionali chè go
dono la stima del pubblico e si
sono affermati chi nella vita
professionale, altri in quella
commerciale e nell'arte. I tre fi
gli maschi poi sono dei veri
gioielli per il loro vecchio e be
neamato genitore.
Eugenio, attuale assitente
procuratore distrettuale di que
sta importante Contea di Phi
ladelphia giovane colto, che,
in breve tempo ha saputo acca
parrarsi la stima dei suoi colle
glli avvocati, dei giudici ed il ri
spetto dei nostri connazionali:
Giuseppe, residente a Washing
ton, D. G\, laureatosi Baccelliere
in legge in quella Università
"Nazionale" il 12 corrente mt>-
se: Giovanni, il terzo, si sta
preparando agli esami prelimi
nari di Stato. E' una vera gara
intellettuale accessasi fra i fra
telli Alessandroni.
Nei primi tempi di residenza
della famiglia Alessandroni in
questa città circa trent'anni
or sono Giuseppe aveva im
parato il mestiere di barbiere
che esercitò per diverso tempo;
più tardi si associò al padre ne
gli affari bancarii c più tardi
ancora, tasferitosi nella capitale
degli Stati Uniti, diventò pro
prietario di una barberia e rie
sercitò il suo mestiere. Colà vi
veva con la sua sposa, signora
Salina, a 779 Hobert Place
con i suoi tre figli: Walter, Jo
seph Jr. e Lucilie.
Col pensiero della famiglia,
in un'età in cui le fatiche della
mente per lo studio non si pos
sono facilmente sostenere que
st'altro 'self made man" ha vin
te una battaglia civile affer
i mandosi nel campo dello scibile
umano.
Ai parenti ed al laureandò le
nostro più' vive congratulazioni,
ma più di tutti all'ottimo Pier
luigi diciamo: vivi felice, sii con
tento, i tuoi figli ti fanno ono
re.
II CENACOLO LEONARDO
' ! VINCI A -!. i LI HE Ti A
PAROLA".
Fi' 'riamo e pubblichiamo:
Phila,, Pa., 2 Giugno 1922
pii.mo Sig. Direttore de
rLa Libera Parola"
[Philadelphia. Pa.
Jll.mo Sig. Direttore,
A nome del "Cenacolo Leonar
do da Vinci" le esprimo i piì
sentiti ringraziamenti per es
sersi la S. V. 111.ma spesse volt*
occupata nel suo diffuso ed ac
ereditato giornale di quanto que
pto Cenacolo ha compiuto e v«
compiendo per l'affermazione
dell'arte italiana, e- dell'elementc
intellettuale italiano.
I Gradisca, Sig. Direttore, i sell
ai della mia più distinta consi
ilerazione e con anticipati e vi
vissimi ringraziamenti per il
fuo continuo e prezioso appog
gio, mi creda, Dev.mo
Antonino Scarduzio, Segr
RINGRAZIAMENTI
Phila., Pa., 6 Giugno 1922.
Egregio Signor Direttore,
La Libera Parola"
62fi So. Broad St.
i'hiladelphia,
Spregio Signor Diretore,
Con gratitudine eterna rin
:razio Lei e per mezzo del Su<
t'ornale i tantissimi amici con
azionali e stranieri che da o
ni parte si sono gentilmente ri
ordati di me in occasione de
orribile accidente avuto Vener
1 Maggio scorso.
Ed in modo speciale ringra
10 Quelli che sono venuti a ve
h'rmi personalmente dai sobbor
ghi, Harrisburg, Steelton, Rea
ling, f hester e quelli che lianm
detonato o scritto in commo
ente maniera da New York
'lahanoy City, Pittsburgh, E
ie, Toledo, Detroit, Chicago ec
lltri luoghi lontani.
E' stato un miracolo che nor.
Ila rimasto ucciso; quantunque
] n del tutto ristabilito, se nulla
jueceda in contrario, ho fiducia
" rimettermi completamente
Un poco alla volta e da Domeni
<;' Giugno cori-ente mese, po
'ere incominciare a visitare gli
ammalati in casa loro e nel mie
ufficio al No. 402 No. 64th St.
Le ore d'ufficio sono:
Dalle 8.30 alle 10 A. M.
• alle 6.30 alle 8 P. M. nei giorni
«i lavoro dalle 8.30 alle 11
A ' M. di domenica ed altre fe
ste.
La mia nuova residenza è
920 No. 63i'd St.
Il numero del telefono: Bel
mont 6749.
Con la massima stima e devo
zione mi creda
Suo obLmo amico
Giuseppe Pn sceri
LA MORTE DI AGOSTINO
CORLETO
II signor Agostino Corleto,
con agenzia di navigazione alle
otto strade in Christian St., si
spegneva nel pomeriggio di do
menica scorsa, nel Philadelphia
Hospital, ricoveratovi dopo di
essere stato colpito da un malo
re mentre si trovava nel suo
ufficio. Era nato in Alberona,
Prov. di Foggia, 46 anni or sono
e trovavasi in America da circa
trent'anni. In Italia lo piangono
tre sorelle: in America ha sola
mente sei nipoti. I funerali eobe
ro luogo la mattina di mércoledi
scorso. La cerimonia religiosa
si svolse nella chiesa del Buon
Consiglio.
NELL'OSPEDALE FABIANI
Gli ultimi operati nell'Ospe
dale Fabiani sono:
Ferdinado Bonpadre, di anni
16, da Ciulianova, Provincia di
Teramo, operato da doppia er
nia inguinale.
Tommaso Nicastro, di anni
37, da Giuliano, provincia di
Napoli, operato di tumore ascel
lare destro.
Angelina Capuano, di anni
39, da Ferentina, provincia di
Roma, operata di endometrite
cronica e perinorrafia.
Giovanni Giordano, di anni
: >S, da Nicastro, provincia di Ca
tanzaro, operato di ascesso lin
fatico nella coscia sinistra.
CATARRO ALLO STOMACO
Il Sig. Gabriele Norbeco di
iValbrand. Sask., il quale aveva
sofferto per lungo tempo di ca
parro allo Stomaco, è stato gua
rito da tre bottiglie di Lozogo
lei Dottor Pietro. Questo ben
noto rimedio di erbe regola lo
stomaco e tonifica tutto l'orga
nismo. Non è venduto presso i
farmacisti, ma è fornito da a
jenti speciali. Scrivere alla dit
a Dr. Peter Fahrney & Sons
Co., 2501 Washington Blvd.,
Chicago, 111.
D'ANNUNZIO THE ATRE
729 Christian St.
Lunedi, 19 Giugno, The Mi
<tery Road.
Martedì, 20, William Dos
nomi in fighting Mad e Charles
Chaplin in his new Job.
Mercoledì, 21, Uno dei più
frandi episodi dell'avventuriere
Robinson Crosuè, il re della
nontagna.
Giovedà, 22, la grande artista
taliana Pola Negri in Vendetta.
Venerdì. 23, Pearl White in
i Virgin Paradise.
Sabato 21, Neal Hart in Heart
>f a Tepana.
PICCOLA POSTA
.4. Barbera, Reading, Pa.,
mpossibile pubblicare il tuo sen
ìato articolo per varie ragioni,
ìon esclusa la benedetta que
itione di spazio.
Edoardo Pecoraro L'uomo
iropone e Dio dispone. Ci man
ia lo spazio. Figurati che non
tossiamo pubblicare deliberati
mportanti del Grande Concilio
li Pennsylvania dell'O. F. d'l.,
deliberati presi tre settimane or
sono, il 27 Maggio u. s.
STUDIO FOTOGRAFICO
Oramai non ha più bisogne
di presentazione. Esso, lo Stu
dio fotografico Verna, situate
al No. BD6 Christian St., è co
conosciuto da tutti gli Italiani
di questa e di altre colonie, che
vi accorrono per avere una buo
na fotografia a prezzi modici.
I/Art Photo Studio del si
gnor Severino Verna si è affer
mato. Colà si viene trattati con
ogni cortesia, tanto più che vi
attende personalmente il pro
prietario e gli impiegati sono
tutti italiani.
Crediamo che ogni racco
mandazione. qualunque incita
mento agli Italiani di patroci
nare lo Studio \ erna sia supei
fluo; solamente ripetiamo che
!a bontà dei prezzi, il trattamen
to cortese e le ottime fotografie
che vi si ottengono non dovreb
bero iraUenere nessuno dal vi
sitarlo. .
In detto Studio si affittano
anche eleganti abiti per sposa
lizi.
BALTIMORE. MD.
13 Giugno
LA CONFERENZA PO
DRECCA
Martedì prossimo, 20 corren
te, l'on. Podrecca visiterà que-
sta colonia allo scopo di racco
gliere fondi prò' tubercolosi di
guerra. 11 Comitato, presieduto
dall'egregio nostro Agente Con
solare Cav. Schiaffino, nulla ha
tralasciato perchè l'accoglienza
ed il risultato finanziario siano
degni dello scopo altamente be-1
nefico e patriottico.
La sera di venerdì scorso, a!
Teatro del Carlin Park, dalla i
compagnia italiana d'opera, fu !
eseguita "La Traviata" a par-'
COMUNICATO
Rimanendo assolutamente e
estranci al dibattito, diamo po
sto a questo comunicato anche
perchè dal giornale che aveva
pubblicato l'articolo che qui si
contraddice, è stata negata o
spitalità allo scrivente:
Phila., Pa., 1 Giugno 1922
Cav. A. Giuseppe Di Silvestro
1626 S. Broad Street
Philadelphia, Pa.
Egregio Cavaliere:
Vi è un giornale a Philadel
phia che si nomina L'Opinione,
il quale, secondo il nome di cui
si fregia, dovrebbe rispecchia
re l'opinione pubblica, ma pur
appartenenti alle alte sfere del
la Massoneria, hanno venduto
anima e corpo ai Cavalieri di
Colombo la cui causa hanno
sposato e propagano anche
luando calpestano l'ltalia e gli
Italiani.
Il seguente articolo si spiega
la sè. Esso fu mandato a L'O
pinione per difendere il nome
li coloro che erano stati vilipe
si, ma fu respinto perchè "non
pubblicabile", come ci disse l'E
litore Capo. Fu "pubblicabile"
'articolo che l'Opinione tra
lusse da COLUMBIA nel quale
insultava tutti i protestanti di
America ed i cattolici (?) d'l
alia, ma non è pubblicabile la
risposta che mira a mettere le
:ose al proprio posto.
Io ho sempre ammirato ed
immiro La Libera Parola, la
luale, fedele al suo nome, ha
iato ospitalità ad articoli scrit
i dai suoi stessi oppositori.
Questa magnanimità e larghez
za di vedute del suo Direttore
:i spinge a mandargli l'artico
-0 rifiutatoci dall'Opinione, con
a piena fiducia che esso troverà
niglior fortuna sulle colonne
lei suo benemerito settimanale
1 quale, impavido, prosegue il
prefissosi a dispetto
li coloro che aspirano alla Sua
•ovina.
Con i sensi della mia eterna
>tima, mi creda, Sig. Direttore,
Dev.mo Suo
A. Di Domenica
Di li# ni colile Dougneitj
L'Opinione di giovedì, 11
naggio u. s., riporto' una tra
luzione di un articolo che il
Cardinale Dougherty aveva
pubblicato nella Rivista "Co
umbia", organo della società se
creta "Cavalieri di Colombo",
ìel quale l'eminente prelato si
ngegna di spiegare la ragione
ler cui "il Santo Padre" ha ri
liiesto la succitata organizza
tone papalina di spendere un
nilione di dollari per arginare
a propaganda protestante che
ii sta facendo in Italia "sotto
1 miraggio di benefici tempo
ali". In cotesto breve articolo
1 porporato philadelphiano fa
•isaltare tre punti principali :
L. Che l'ltalia è poverissima;
ì. Che i protestanti "prendendo
)ccasione della sua povertà han-
IO fondato diverse istituzioni
chiamate educative e caritate
voli. ma sono strumenti di per
vertimento per gl'ltaliani"; ?.
Che i "protestanti con il loro o
rlio contro il papato sono giunti
a fraternizzare con l'infame
Nathan e con i seguaci del mo
naco apostata Giordano Bru
no".
Nel succitato articolo il car
dinale Dougherty, da vero prin
cipe di quella chiesa che non sa
adattarsi alla corrente dei tem
pi, insulta in una maniera af
fatto cristiana gli ottanta mi
lioni di protestanti di questa e
vangelica nazione e denigra ver
gognosamente l'ltalia e gl'lta
liani. Per la qual cosa il sotto
scritto, come protestante e co
me italiano di nascita e di cuo
re, prende la penna in mano
per fare alcune osservazioni sul
la prosa del prelato della nostra
città, sapendo d'interpretare il
sentimento di tutti i protestan
ti d'America e della maggioran
za degl'ltaliani.
1. L'ltalia è povera, ma non
così povera come la descrive il
Cardinale Dougherty. L'ltalia
non è in peggiori circostanze di
altre nazioni europee; anzi pos
siamo dire senza tema d'errare
che le condizioni economiche
della nostra penisola sono di
gran lunga migliori di quelle di
molte altre nazioni del vecchio
mondo. Tutti quelli che visitano
LA * UtRA PAROLA
. ziale benficio di detto fondo.
S. E. il Governatore Ritchie e
i l'on. Sindaco. Broening hanno
accettato l'invito di presenziare
alla confernza. L'arcivescovo
Curley in un'intervista avuta col
nostro agente Consolare ha pro
messo tutto il suo appoggio. La
colonia italiana di Baltimore an
che in questa occasione non
smentisca la fama di Colonia al- i
tamente patriottica e benefica.
Prof. Brincia
l'Europa testimoniano di questa
irrefutabile verità.
2. Il cardinale Dougherty si
[inganna a partito quando dice
che i protestanti "prendendo oc
casione della povertà d'ltalia,
j hanno fondato diverse istituzio
ni chiamate educative e carita
tevoli, ma sono istrumenti di
; pervertimento per gl'ltaliani".
I Secondo queste asserzioni il
cardinale di Philadelphia dà ad
intendere che i protestanti d'A
merica non hanno altro ideale
| che quello di "comprare" le ani
me degl'italiani, approfittando-
I si così della loro povertà e mi
seria! Egli può dire queste cose
la quei bacchettoni irlandesi che
credono ciecamente alla infalli
bilità papale e cardinalizia
ma non al popolo intelligente a
mericano ed italiano.
Il cardinale Dougherty non
iha solamente insultato i prote
stanti americani, considerando
li avventurieri della più raffi
nata malizia, ma ha denigralo
! in una maniera vergognosa tut
ti gl'ltaliani, come se essi fosse
ro degli animali da soma, pron
ti ad essere tirati per il cape
stro dal primo barattiere che si
presenti loro! Il cardinale Dcu
gherty ha tanta stima del popo
lo italiano da considerarlo più
immobile della donna del Rigo
letto! Egli dice chiaro e tondo
che gl'ltaliani sono pronti a ba
rattare la loro coscienza per i
pochi vantaggi che trovano nel
le "Settlement Houses ' e nelle
salo della benemerita associazio
ne del Y. M. C. A. Se questo e
vero, il catolicismo degl'italia
ni fa poco onore alla chiesa ro
mana che è stata la maestra re
ligiosa dell'ltalia per tanti se
coli! Con la sua articolessa il
prelato il Philadelphia mostra
fino all'evidenza che egli non
conosce la psicologia e la tem
pra degl'ltaliani; «'gli non sa
che essi sono fratelli ilei prote
stante Savonarola che la chiesa
romana credeva poter "compra
re" con un cappello cardinali
zio che gli offrii con la speran
ba che gli potesse chiudere la
bocca. Ma la chiesa non riu
scendo a "comprarlo" gli chiu
se la bocca e gli spense la voce
con le fiamme del rogo sulla
piazza della Signoria di Firen
ze! E' molto strano poi il nota
re che mentre il cardinale criti
ca e stigmatizza l'operato dei
protestanti in Italia, egli ed il
"Santo Padre" cadono nel me
desimo peccato quando doman
dano i Cavalieri di Colombo di
spendere un milione di dollari...
per arginare l'opera dei prote
stanti! Che cosa dovranno fare
con quel milione di dollari? Vor
ranno forse spenderlo per "ri
comprare" le anime che si so
no vendute ai protestanti o
vorranno "comprare" quelle a
nime che, avendo perduto ogni
credenza nella chiesa romana,
vivono nell'indifferenza e nel
l'ateismo? Se gl'ltaliani fre
quentano le "Settlement Hou
ses" ed altri posti protestanti
in Italia, non è per nessuno sco
po materiale, ma per l'educazio
ne morale e spirituale che in
essi s'impartisce, la quale ri
sponde al bisogno del loro cuo
re, ma che è stata loro negata
dalla chiesa in cui son nati.
Le parole del cardinale Dou
gherty fanno creder all'inesper
to lettore che il protestantesimo
d'ltalia sia un movimento del
"dopo guerra", senza pensare
che esso è una istituzione che
ha parecchi secoli di vita. Egli
dovrebbe sapere che l'ltalia ha
il vanto di avere nel suo seno
la chiesa protestante più anti
ca del mondo la Valdese
la quale risale fin dal dodicesi
— ■■
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mo secolo, cioè quattro secoli
prima della Riforma Luterana.
Le altre denominazioni evan
geliche d'America e dell'lnghil
terra cominciarono il loro la
voro in Italia, e specialmente in
Roma, appena dopo la fatidica
data del XX Settembre, 1870,
data che dà ai nervi a tutti i
porporati della chiesa romana e
ai loro accoliti. Se non è lecito
ai protestanti di fare un lavoro
di propaganda in Italia, allora
non sarebbe neanche per i cat
tolici romani di fare la loro pr<y
paganda in questa terra prote
stante; non è vero, Signor car
dinale?
3. Nel terzo punto il cardina
le Dougherty s'ingegna di dimo
strare che i protestanti non '
hanno altro ideale nel mondo |
che quello ili odiare il papato e
di fraternizzare con "l'infame
Nathan e 011 i seguaci del mo
naco apost ta Giordano Bruno".
No, mia caro cardinale; i prot? !
stanti non nutrono odio alcuno
contro chicchessia. Le nazioni j
protestanti sono quelle che dan
no tutta la libertà a quelli di
altre credenze di adorare il loro
Dio secondo i dettami della pro
pria coscienza. Questo è un
vanto che le nazioni cattoliche,
specialmente quelle governate ;
da preti dello stampo di Don !
Sturzo, non hanno. Esse perse
guitano a morte tutti coloro che
non la pensano con Roma pa
pale. Volesse Iddio che le nazio- ;
ni papaline dessero la stessa
libertà ai protestanti che i pae
si evangelici danno ai cattoli
ci romani ! Ma la storia ha re
gistrato e registra tuttora a j
caratteri di fango la gesta delle
nazioni governate da preti ! I
seguaci di Don Sturzo hanno J
sudato mille camicie per impe
dire ai protestanti di costruire
i loro edifici a Monte Mario clic
guarda il Vaticano, ma vivadio
l'ltalia ufficiale, essendo all'al
tezza dei tempi, non ha preso in
nessuna considerazione le mire
Jegli amici delle tenebre e ne
mici della libertà.
E' bellissima poi quella e
ipressione "fraternizzano con
l'infame Nathan"! Chi non sa
:he il giudeo Nathan, ex sinda
co di Roma, è morto da molto
cmpo? Io non sapevo che i pro
: estanti potessero fraternizzare
•on quelli che sono nell'altro
mondo, specialmente quei di
stirpe giudaica!
I protestanti non hanno nulla
in comune con i seguaci del
martire Giordano Bruno il qua-|
e, come tutti sanno, fu brucia-1
:o vivo dalla chiesa del cardi
nale Dougherty perchè non vol
e che la sua mente venisse fos
silizzata dalla curia vaticana.
Essi non hanno nulla in comu
ne in ciò' che riguarda la loro
'ede; ma gli evangelici essendo
tmici del libero pensiero, paga
lo tributo al fiero monaco ri
ielle ed ai suoi seguaci perchè
'apostata nolano volle piutto
sto soffrire il martirio che cur
are la testa innanzi al sistema
iberticida che risponde al nome
li Cattolicismo Romano.
Che i Cavalieri di Colombo si
■echino a Campo di Fiori a vi
etare il monumento del martiri)
ìolano mentre faranno il lavoro
li "arginazione" nella città e
erna e che non manchino di
eggere e meditare bene l'epi
;rafe dettata dall'impareggia
lile Giovanni Bovio: A Giorda
-10 Bruno, il Secolo da Lui Divi
iato qui ove il rogo arse.
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