La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, March 04, 1922, Image 1
LiA LIBERA ÌA /^OLr\ (• I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Stori* Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 9 Non andremo a Canossa (Dal Bollettino della Sera di N. Y., 27 Febbraio 1922) Come Dio >'olle, l'On. Facta «' riuscito a risolvere la crisi e con uno sforzo del quale nessuno lo riteneva capace, ha potuto finalmente dare all'ltalia un ministero a mosaico, ne' quale sono equamente rappresentati tutti i gruppi parlamentari, ad ecce zione delie due ali estreme, costitui te, come tutti sanno, dai socialisti, dai fascisti e dai nazionalisti. Auguriamoci che il nuovo Gabi netto abbia la fortuna di superare fe- i licemente gli idi di marzo e che rie sca a portare in salvo la barca dei -10 Stato attraverso le tempeste dì questo inverno minaccioso, che ha scatenato sul bel paese con l'epide mia dell'influenza, anche quella del- , la ministeriale In istato acuto. I,'ltalia lia bisogno di pace e se l'On. Facta potrà' consolidare questa pace facendo sentire su tutti e su lutto l'autorlta' Incrollabile e ina lienabile dello Stato, il suo nome passera' alia storia con l'appellativo romano di "salvatore della pa- ' tria". La soluzione della crisi ha dile ; guato ancora una volta dail'orizzon te politico italiano l'illusione della collaborazione socialista, che dopo la pronuba attività' dell'on. Turati sembrava una reali a' assicurata ed imminente. Anche questa volta pe ro' le speranze si sono dileguate ed 11 gruppo parlamentare socialista ri | torna alla sua antica funzione di | sabotatore dell'istituzione parla ■ mentare e di contemplatore estatico 1 dell'apocalissi rivoluzionaria. I glossatori e i)e domani commen teranmi la coir.poplzione del nuovo I Gabinetto senza l'intervento degli arcangeli rossi, illustreranno che questo grande evento storico si e' compiuto come una conseguenza lo gica del voto del congresso di Mila no e più' ancora dell'ordine del gior no approvato due settimane fa dal Direttorio del partito, che ha voluto mettere fine allo scisma che stava per scoppiare, avvertendo che il col laborazionismo poteva, nelle linee più' liberali, essere interpretato co me una facoltà' di astensione dal voto per favorire una situazione mi nisteriale consona al partito, o per essere più' precisi al cosi' detto in teresse delle classi proletarie. Purtroppo il partilo socialista ita liano non può' diventare un partito di Governo per la semplice ragione che esso ha impostato 11 suo conte nuto e il suo programma di azione su un terreno estremamente rivolu zionario. 1 leaders del partito, che r non sono riusciti a gettare 11 pae ■se nelle braccia della rivoluzione, ■ non osano passare il Rubicone del ■ rispetto umano e presentarsi alle ; masse in feluca di Ministri di un regime inesorabilmente borghese. E ■ da qui la professione costante d'in ■ transigenza sotto pretesto che le ra- B gioni economiche, di ordine transito ■ rio e prorogabile, debbono essere su ■ bordinate alle ragioni politiche, di ■ ordine permanente e Improrogabile. R L'astensione sistematica, che non ■ si arrende a nessuna proposta, e' do- K po tutto una condizione di vita edi I morte. Essa e' il solo mezzo per non I perdere 11 contatto delle masse ab- E beverate dal veleno massimalista. B La sorte delle organizzazioni eeono ■ miche del lavoratori e le condizioni B del lavoratori stessi nelle presente E crisi della produzione nazionale _ premono la popolarità'- vacua e I rumorosa, che e' la sola arma con ■B tro l'agguato del comunisti, 1 quali aspettano l'opportunità' per accluf fare il controllo del proletariato. Del resto nessun governo respon- I sabile potrebbe fare assegnamento su una seria collaborazione da a parte del partito socialista. Purtroppo es- HH so ancora non ha accettato i due I capi saldi indispensabili per un par- BL; tito che aspira al potere: la nazione i elo stato. I socialisti Italiani conce piscono ancora l'internazionalismo in un modo goffamente e rudimen talmente puritano, come una dedizio ni ne a beneficio degli altri popoli. E I mentre i socialisti degli altri paesi si sono stretti in una forma signi ficante di raccoglimento e fanno dt;l loro meglio per agevolare la resurre zione economica delle rispettive na zioni, sia pure col commendevole proposito di passare subito alla lotta per generalizzare 1 vantaggi ottenu ti a tutti gli altri popoli della ter ra, i socialisti italiani non hanui fatto altro, in questi ultimi anni, quando cioè' era necessario racco- gHPI-sì in un poderoso sforzo ili di sclpllna e di lavoro, che propagare li dlssenzìone Interna, disamorare 1< masse operaie dal lavoro, sabotare 1 produzione, impaurire il capitale in terno ed estero, rallentare 1 legami tra industriali e maestranze e crea re in una parola quella orribile si tuazione economica nella quale si contorce e si spegne la vita della na zione. l,a collaborazione dei socialisti al potere deve essere subordinata, più' che alla conversione dell'On. Tura li o di altri spiriti eletti del partito, alla conversione di tutte le mas se proletarie, le quali debbono ac cettare lo stato con i suoi istituti e lo suo leggi. Una slmile crisi di co scienza- non solo non si e' maturata fra i socialisti Italiani, ma non ac i enna nemmeno a delinearsi. Conseguentemente e' un bene che essi continuino a rifiutarsi di andare j alla Canossa del ravvedimento, da Move retrocederebbero inorriditi e | schioppettanti alla prima revolvera ! la che un carabiniere o una guar dia regia potebbe sparare contro it ila folla poletari», insofferente di ! alcuni principi, che essendo sorretti j dallo leggi, debbono essere rispettati. Gabinetto di breve durata Presidenza, Interni ed "interim" Ideile Terre Liberate: FACTA prof. LUIGI, deputato. Esteri: SCHANZER prof. CARLO, ! Senatore i Colonie: AMENDOLA prof. GIO VANNI, deputato. Giustizia, ROSSI prof. LUIGI, de putato. Finanze: BEHTONE avv. GIO. BATTISTA, deputato, j Tesoro: PEANO dottor CAMILLO, : deputato. ! Guerra: LANZA DI SCALEA PIE TRO, deputato. Marina: DE VITO avv. ROBERTO deputato. Istruzione: ACHILLE prof. ANTO NINO, Deputalo. Lavori Pubblici: RICCIO avv. 'VINCENZO, Deputato. Agricoltura: BERTINI avv. GIO VANNI, deputato. Industria e Commercio: ROSSI avv. TEOFILO, Senatore. Lavoro e Previ lenza Sociale: DEL LO SBARBA avv. ARNALDO, depu tato. Poste e Telegrafi: COLONNA DI : CESA HO" dottor GIOVANNI ANTO ! NIO, deputato. • SOTTOSEGRETARI DI STATO Presidenza del Consiglio: BENE DUCE GIUSEPPE, deputato. Interni: CASERTANO ANTONIO, i deputato. Esteri: TOSTI DI VALMINI TA FULCO, deputato. Colonie: VENINO PIER GAETA NO, deputato. Giustizia: CASCINO CALOGERO, deputato. Finanze: LA LOGGIA ENRICO, deputato. Tesoro: DE CAPITANI D'ARZA GO GIUSEPPE, deputato. Pensioni: ROSSINI .ALDO, depu tato. Guerra: LISSIA PIETRO, deputa to. Marina Militare: PALLASTREL -1.1 GIOVANNI, deputato. Marina Mercantile: SERRA NI COLA, deputato. Istruzione: LO PIANO AGOSTINO, deputato. Belle Arti: CALO' GIOVANNI, de putato. Lavori Pubblici: MARTINI MA RIO AUGUSTO, deputato. Agricoltura: CONGIU LUIGI, de putato. - Indiatila: BOSCO LUCARELLI GIAMBATTISTA, deputato. I.avo.'o: CINGOLANI MARIO de putato. Partenze da Philadeiphia Vine Street Pier COLOMBO 31 MARZI AMERICA 4 Maggù AMERICA 22 Giugn. PHILADELPHIA, PA., SABATO, 4 MARZO, 1922 Poste e Telegrati: PETRILLI) AL FREDO, deputato. Terre Liberate: MERLIN UM BERTO, deputato. Siili A NEW YORK SEDUTA DEL SUPREMO CONCILIO La prima riunione del nuovo Con cilio Esecutivo Supremo dell'Ordine Fieli d'ltalia, tenutosi Venerdì' e Sa l alo, 17 e IN feboraio u. s., uel nuovi eleganti uffici, 377 Broadway, nono plano, e' riuscita Impressionante sia per il numero degli intervenuti essendo presenti oltre al Co ritmo Supremo al completo, tutti i Gran di Venerabili e sia iter la di scussione serena fattasi di argomen ti d'alta importanza per la massima fra le Istituzioni Coloniali. E' stata una seduta storica, giac che' si trattava dì definire la poli tica dell'Ordine ed il programma 41 azione il di cui svolgimento e' già' 'comunicato fra il più' grande Inte ressamento di quanti scorgono, at traverro l'Ordine, una migliore e liin' rapida evoluzione delle Colonie nostre. Il Supremo Veneratile, Avv. Gio vanni Di Silvestro, delineo' con sin tesi lucida e convincente, 1 vari a ì-|ctti dell'Ordine in rapporto alla vita coloniale ed i molteplici pro blemi ad essa inerenti, rilevando ilio la Istituzione del Figli d'ltalia non e' una delle comuni associazio ni politiche o di mutuo soccorso, .ita che essa esiste principalmente • H I- hi conservazione in America di un retaggio sacro, cioè' delle Ideali la' Iti*liane e per la diffusione delle Medesime nel popolo americano, consci che esse apporteranno un con tributo prezioso alla civiltà' di tute lo grande paese. In ciò' ha trovalo Il consenso unanime dei Supremi l'iridali e Grandi Venerabili, I qua li hanno anche convenuto che, pel li raggiungimento di tuli finalità', bisognerà' anzitutto usufruire della, lingua italiana per la diffusione del la quale si offriranno borse ili stu dio » ul tiferanno scuole Fra bre>e s'inizlera' un glande "drive" per accrescere la foza nume rlea dell'Ordine, ed a tale scopo si va preparando una statistica delle open morali e materiali che l'lstituzione | ha ioni piato e compie silenziosamen te e non a tutti note, la quale saia' presentata a mezzo della stampa co loniale. Se le aspettative non %er ranno meno, il "drive" s'inizlera' a Chicago dove il Concilio Esecutivo si iipromettc ili tenere la sua prossi ma riunione. Rispondendo all'appello rivolto all'Ordine, già' dall'anno scorso, da S. E. l'Ambasciatore Roandl-Riccl, il Supremo Venerabile venne auto rizzato ad Informare S. E. che l'Ordi ne contribuirà' per il successo del la prossima gita degli studenti ita lo-americani in Italia. Venne creato anche l'l fficlo Stampa e Propaganda dal quale si dirameranno le notizie Informative circa l'Ordine è la sua attl"lta' e che si ripromette d'intervenire in tutte le contese dove il buon nome ed il prestigio d'ltalia vengano minac ciati. specialmente fornendo la stami<a americana .l'informazioni e satte che distruggano certe leggen de ed impressioni false e dannose per noi. Detto Ufficio e' ansioso di collaborare con la stampa coloniale, sia quotidiana che settimanale, a cui il Condito Supremo rivolge spe ciale, caldo appello di continuare nella sua ospitalità' preziosamente fruttuosa. RI approvo' la proposta del Gran de Condilo di New York di ottene re un nuovo "Alto d'lncorporazione" dell'Ordine per mezzo di uno spe dale decreto della legislatura Sta tale, ed 11 progetto preparato dal l'Avv. Glambalvo di Brooklyn, con la cooperazlone dell'avv. Perri di Cleveland, Ohio, cara' subito presen tato ad Albany dal Senatore Cottilo. Venne anche deciso che i Grandi Concilil ed il Concilio Supremo con t ribusca no alla sottoscrizione in prò delle vittime di San Fratello, Sici lia, ed 1 fondi raccolti saranno In viati all'On. Gentile, il quale tante volte ha preso a cuore gl'lnteressi dell'Ordine in Italia. SI discusse la nomina del Depu tati Supremi, e già' si convenne su nomi nuovi 1 quali, quando verran no resi noti, saranno delle gradite sorprese per la massa del fratelli. Infine la riunione del Concilio Supremo si sciolse, dopo aver esple tati molteplici altri affari, fra l'en tusiasmo dei presenti 1 quali aveva- no mostrato d'esser animati d'una forte volontà" creativa pel bene del l'Ordine, e con jsli auguri che presto si possano scorgere i fecondi risul tati di questa novella fase di vita della Istituzione. Dall'Ufficio Stampa e Propaganda In Pennsylvania INIZIAZIONI IN MASSA A PHILADELPHIA Domenica, 20 febbraio u. s„ ap positamente invitato per assistere al la cerimonia di ammissione di pro fani, il Grande Segretario di Finanza visito', nelle ore antimeridiane, la Giuseppe Verdi No. 252 di Frank ford, Ha., e nel pomeriggio la Cesa re Battisti No. 6JJO di IMiiladel plila. In tutte e due le I-ogge si ini ziarono circa una quarantina di nuo vi soci, e nella Ballisti ■ ntrarouo anche rappresentami del sesso gen tile. Pia esbo si notavano la vedova 'ci compianto Giuseppe C'lnvai' 0 " 1 che eia stalo Veneratine della stessa Loggia e la signora moglie del Ve nerabile attuale, fratello Frank Riz zi. I.a cerimonia venne diretta, in qualltV mì Araldo, dal Grande Se gretario di Finanza, ed in ultimo le sue parole suscitarono tale entusia smo che vecchi e nuovi soci promise ro un'altra iniziazione in massa nella prossima riunione della se i-nuda domenica di questo mese. Se duta stante l'assemblea rivolse for male invito al Grande Segr. di Fi nanza, perche' sia presente in quel giorno. Va data una lode agli ufficiali del le due amministrazioni, per il lavo ro efficace che compiono a benefi cio delle proprie Logge e dell'Ordine, e più' spelalmente ai due Venerabili, fratelli Catudo Ric< t della Verdi e Frank Rizzi della Battisti, col quali il Grande Segretario di Finanza si congratulo' pei il modo come condu cono le l.ogge. Al benessere parlarono, nella Ver di i fratelli Giuseppe Rosica, Ex Venerabile, Cataldo Ricci, Venera bile e Luigi Turco; nella Battisti Frank Rizzi, Venerabile e Adamo Gargano, ed in ultimo, in tutte e due le Logge, il Grande Segr. di Finan za. Quest'ultimo, alla sera, insieme ai fratelli Frank Rizzi, Almerico M ligieri, Carlo Russo, Mariano Sina- Ira e Adamo Gargano, fu ospi ti In casa del fratello Guido Garga no, Tesoriere della Battista, dove fece della ottima musica e si bevve a dispetto della proibizione. Nel Maryland Baltimore SEMPRE LUTTO Al signor Francesco Della Noce. Grande Segretario Archivista della] Grande Loggia dello Stato del Mary land dell'Ordine Figli d'ltalia, cor rispondente di questo battagliero giornale, ti e mesi or sono perveni va, dal suo paese natio, la funesta nuova della morte del suo odorato genitore. Oggi il nostro amico e' nuo vamente i.n lutto, per una orribile disgrazia avvenuta sabato, 2."i Feb braio u. »., alle ore S a. m. Sua suocero, Filomena Grue, d'anni 49, mentre con un panno bagnato In una mistura infiammabile puliva la superficie della stufa a carbone, lo fi t accio si (fava in fuoco e la nipote Virginia, di 13 mesi, figlia di Ar mando Grue, le si teneva alla ve. «te. Le fiamme si attaccarono prima agli abiti della piccina, poscia n quelli della povera nonna. Alle grl da di aiuto accorse suo genero Fran cesco Della Noce, l'unico rimasto in casa perche' malato a letto con in fluenza, nta non in tempo a salvare I le due dal pericolo, ne' lo potettero le persone del vicinato che telefona rono subito per l'ambulanza del Franklin Square Hospital, dove, no nostante le cure dei giovane medi io signor Nicola Lombardi, la non na spirava alle ore 11 ant. di dome-' nica e la bella Vliginla univnsi al • oro degli Angeli nel regno del Cie li alle ore 9 p. m. della stessa gior nata. La triste sciagura impressiono' lutti per la misera fine di quella amabile donne, che fu madre esem plare piena di virtù' domestiche, e di quella bambina che era la gioia di casa. Rimangono nel lutto, straziati dal dolore, 1 figli Armando e sua signo ra Lina Grue, genitori della picco la Virginia, e Luigi Orile, sua fi glia Vittoria Della Noce ed il gene io Francesco Della Noce oltre ad uno stuolo di parenti e amici. J. B. JUinotti EGhi della festa del Circolo Italiano Al Circolo Italiano <ll Ptalladel pilla che, la sera <ll lunedi' 22 Feb braio u. s., dava un ricevimento, nei ìuoi locali al No. 1145 So. Broad St., in onoro <ll illustri ospiti, lui ri cevuto tre lettere <li ringraziamenti e <ll elogio per i'opera che questo focolare ili italianità' ha speso du rante la sua esistenza. S. K. il Senatore Vittorio Kolan <ll-Ricci scrive da Washington al Presidente «lei Circolo: R. AMBASCIATA D'ITALIA WASHINGTON ,25 Febbraio 1022. Egregio Sig. bombardi. Fui veramente dolente ili dover tornate a Washington per dovere <li ufficio e mancare al ricevimento che il Circolo Italiano di Philadel phia dalla S. V. presieduto aveva preparato per me, la seta del £2 cor rente. Mi e' stato riferito che il trattenimento fu molto interessante e che I vari! oratori accennarono al l'opera da ine svolta come Ambascia tore con termini di vera simpatia. Voglia ringraziarli a mio nome e dir loro che la mia ambizione e' di fa re quanto meglio posso per l'unione e la continua ascensione economica e morale dei miei amministrati del le colonie d'America. Voglio poi ringraziare tutti i so ci del Circolo italiano per la arti stica medaglia che essi mi hanno in viata e che terrò' cara fra 1 ricordi della tuia carriera ui Ambasciatore negli Stati Uniti. Con I miei cordiali saluti e rin novati ringraziamenti, mi creda, egregio Signor Lombardi 11 11. Ambasciatore V. Rolandi-Ricci ... Lettera del Cav. Uff. J. Hamp ton Moore, Sindaco di PhiladelpMa: J. Harapton Moore Office of the May or, Phila. Feb. 23rd, 1922 The Circolo Italiano, 1145 S. Bioad Street, Pblladeiphia, Pa. fientlcnien : • » * Il Regio Console <ll l'hiladelphla, !nv. Uff. Luigi Ki 11 itti, ili data 24 Febbraio scriveva; Phila., Pa„ 24 Febb. 1922 Signor Roberto Lombardi Presidente del Circolo Italiano 1145 So. Broad St. Phlladelphia, Pa. Ancora una volta sento di espri tnerLe i miei più' vivi rir:grazlamen ■ i per l'attestazione di stima che il Circolo Italiano ha avuto la bon tà' di darmi la sera del 22 corrente. 110 gradito quanto mal il pensiero gentile del Circolo e con animo gra ni ne serberò' sempre caro ricordo. Speciale ringraziamento sento <ll e -orimere pure al Comitato che ha organizzato la fesla e con esso an ■he le mie inulte felicitazioni per il successo conseguito. Fu senza iubblo una brillante c simpatica lunlone di elementi buoni e 'lignl osi della nostra colonia, che ha la cinto un solo desiderio: quello che iltre simili riunioni possano ripe ersi presto. Mi e' gradita l'occasione per rin ìovarLe, Signor Presidente, gli atti lella mia più' distinta conslderazio te. Il Rego Console Fto. L. SILLITTI «il»! D. C. • »■* » » « 1 * * I I * n ** A " ■ (< • -< J ww v J » J » .V . v J I. Il problema dell'alimentazione sa na ed a buon mercato si e' presen tato a tutti i filantropi ed a tutti gli uomini di stato come un proble ma quasi insolubile. Quando Parmentier introdusse in Europa la coltivazione della patata, si opino', anzi, dico meglio, fuvvi qualche illusione, credendosi che la coltivazione di quel tubero, che si acclima e prospera in ogni zona, a vesse potuto sostituire, in parte, l'a limentazione del pane quotidiano ■> esserne il succedaneo, con gran van ! faggio dell'economia pubblica e pri vata. Ma, se il gustoso tubero s'adatta ' ' oggi dall'arte culinaria conte CON- ! TORNO a tanti gustosi manicaretti, ' per le sue proprietà' intrlnslche non può' sostenere un'alimentazione u ' nica a risolvere il problema diffi cile accennato di sopra. La pasta alimentare ha qualità' nutriente superiore a quella del pa ne. SI può' dire che ne sia la so rella leggittlma. La differenza può' essere lieve o no, a seconda delltr quali in'- d.-l gru- ■ no delle quali sono manipolate le paste ed 11 pane. Il pane p< ro' contiene più' ami do e molto meno glutine della pa tta alimentare, quando questa e' un prodotto di grani duri, mentre pei lo più', essendo 1111 prodotto di gra ni ordinarti, scarsi di glutine, spe cialmente quello di queste contrade, e' per finalità' nutriente Inferio re alle paste alimentari Italiane. Un adagio siciliano dice: PASTA DI SIMULA K (MINI DI VOI, MA NCBNf QUANTI' NNI POI. Pur non conoscendo il popolino quanta percentuale di glutine " quante CALORIE entrino a far par te d'un chllogramma di pasta di semola, pure ne uguaglia la poten zialità' alla carne di bue, non tro vando altro cibo, all'infuori della pasta, che stesse ,al paragone «lella carne salubre, e ciò' per •nielli! mae stra della vita: l'esperienza... Eppure, sebbene la parta alimen tare non abbia la storia del pane, (he si perde nel tempi preistorici, ha una storia relatlvamentb moder na, che oggi, pilo' contare fasti In gran parte del mondo industriale. SI dice, < he 1 primi a tentarne la fabbricazione fossero I napolitani (t(l secolo XII, petclo', l'adagio: NAPOLETANO MANGIA MACCHE RONI. Pero', uno scrittore arabo, l'Edrlsl, il famoso e favorito geogra fo della Corte Normanna, fi a le al tre cose, ci da' notizia di certe tra dizionali Industrie, che pare fiorls . • ro nel nostro paese, la Sicilia, per che' In un libro d'lmpressioni di i laggi, porla dell'eccellenza della ITU A, che in arabo vuol dire pasta alimentare in forma di grossi vei mlcelll, che ancora a Palermo si ( hiamano col nome di TUIA BA STARD \ e che si manipolava in Tril lila suburbio della citta' di Terml nl-lim rese (Provincia di Palermo). Ciò' mostra chiaramente che in Si cilia, sii tempi della dominazione normanna, anche l'lndustria delle paste alimentari era conosciuta. E siili autenticità' della mia af fermazione non e' da discutersi, perche' l'opera dell'Edrl» Edscheriff, valente geografo e matematico ara bo, accolto dal re Ruggero nella Corte di Palermo, un estratto della quale la "Geografia Nubiense" ven ne più' volte stampata a Parigi, ed in ultimo a Palermo nel 1790, e' rl- I ori ita nella magistrale storia del l'Amari "I Musulmani In Sicilia" e del geografo Edres accenna anche 11 Ferdinando Gregorovlus, nel volu me quarto delle sue "Passeggiate per l'ltalia a Pag. 216 (Roma, Ulisse Carboni, 18091. Con precisione, non essendovi da il «loriel positivi, non si può' affer miate quale regione dell'ltalia eia tata la prima a fabbricare la pa ,ta alimentare, ma e' fuori di dub bio ch'essa e' una vera industria na ta in Italia. Mezzo secolo fa, es •a eni un prodotto quasi esclusivo della costa di Napoli, di Genova e di Termini-Imerese, le uniche che ne fabbricavano, mentre la pa sta fabbricata in altri centri servi va solo per il consumo giornaliero. Nel No. 5 dell'anno 1909 della Tribuna Illustrata di Roma, nella rubrica "Fra chi sa" No. 689, era vi la seguente domanda: "Si desidera conoscere l'origine e la storia del maccheroni (paste ali- Fa quel che devi, wveng& che può'. Abbonamento Annuo $ 2.0 C UNA COPIA 3 SOLDI montali) e da «he presero nome. I*. risposte alla Tribuna illustrata sono giunte, ma laotiano la questione in soluta. Troppe vaghe talune e fan tasiose, altra importante apre l'aiti lo di rinvenire ricerche più' ampie e certe. Fuvvi una risposta che sod disfece, mentre per me e' un cumoio di fantasie per tanti anacronismo. .".Ta voglio l rasi ti' cria pe'che' il lei (ore possa farsi ne un idea, come gior nali scrii, lilla leggiera pubblicano delle fandonie, mentre sono spirito saggini di niente fan!losa. La Tribu ;mi Illustrata in sèguito pubblica: L'avvocato Federico Castoroni rl |>ponile: Traggo da un rarissimo co dile senese del 1100< ?) "Delle dllet i i/.lonl gastronomiche "libri tre di Monsignor Baccio Spinola", Il co dice e' vero o e' apocrifo? " li maccheroni adunque da !a terra lombarda traggono lor na scimento. Kt tal nome dalia storia ch'io narro in proseguo, venne lo ie?. Bravi in quel di Lecco piacevole est e Martellino chiamato. Piacque un di' a costui far fabbricare paste perforate, di lunghezza dell'ordina -rixt—Hre-k+v- +h«— y-t/ine,,.di,., fit i'i natele, sapere qual gusto elle a vessero. Avutele e cottole e dipoi con succo di pomidoro (sic). casca l'asino, il pomidoro si conobbe nell'Europa verso la fine del 1600 conditele, Invito' a mangiare uno silo amico et nella maggior sala del la propria osteria seco lui a&slsesi. "Venula la novella pietanza, et molto saporitamente li due man giandone. disse Martellino al con vlvole: Vorresti mal sempre di pa ste cibarti? Magari, nevvero? "Et l'altro: " Magaronl rispose. "Or vedendo un del presenti 11 due che molto piacevolmente assim ilavano, provo' brama d'assaggiare il ■ ilio di nova maniera. Et l'ultimii motto Inteso credendo ne fosse il nome: Martellino, portami del ma garonl, grido'. "A cui Martellino, ridendo et of frendo cortesemente il tondo: " Eccovi i magaroni, rispose. "Et per la contraila la fama spar sasi tutti a Martellino accorrevano del magaroni chiedendo. Nonio, che per corruzione, in maccheroni poscia camhiossi, e tale In tutta Italia passo' Ora tale aneddoto, se fosse storico sfaterebbe l'antica leggenda che cioè' la patria dei macchoni fila la bella Partenope, ma io credo del l'Minte o dell'Avvocato sia una spi ritosa novella che a qualunque co sto, buontemponi entrambi, vollero dedurne sul nome Maccheroni con una loro invenzione, l'etimologia. l'urlasi pero' di paste perforate, perche' come ilice la graziosa novel la, Martellino, conosceva altre pa ste e questa asserzione avvalora il fatto storico del viaggiatore arabo i he parla di paste senza buco, trova le al tempo ili Ruggero il Norman no, a Trabia (Termini Imo rese). Secondo Matilde Serao che sopra 1 Maccheroni pubblico' un Interessan te articolo negli "Annales" di Pari gi, l'inventore del macfaronl fu un ceito Chicho che visse nel 1220. 11 nome di maccheroni, ilice la Serao viene da MACARUS: cibo divino. E non sono lontano ila questa i potesi. Il nostro popolino siciliano dice: "Ddiu 'n celu e pasta 'n terra." Viste le eccellenti qualità' dei nuovo cibo, considerato die e' un nutrimento sano ed a buon mercato, che la pasta cotta si può' con più' o meno condimento, col brodo o collo stufato o senza, ,sot ii> la generica denominazione DI PASTA ASCIUTTA; vista la richie da del pubblico e' stata sentita in breve di generalizzare quasi la pa ra In tutto il mondo e fu sentita la necessita' d'impiantare fabbriche di paste alimentari nei centri di con sumo. Oggi si fabbrica pasta Alimentare, i on più' o meno successo da per tut to, in Francia, in Svizzera, in Ger mania, negli Stati Uniti d'America» ni 1 Brasile, nel Cuccia', ecc. E vedete ironia delle cose, contrie dizioni stridenti, mentre l Francesi ci danno il nome spregiativo di Ma caront, oggi si affannano coi lor® prodotti di paste alimentari, di fa re la concorrenza a quelle italiane, ed a Lione, a Marsiglia havvl fab briche colossali che hanno acqui- ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER "Entered as second-class matter April 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879". WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI S EIVI F? R EI, COM LA FIACCOLA I INI PUGNO In addition to the hurried remark# made by me at. the splendid nice ling of the Cireolo ltaliano last e venlng, I desire to express in this more formal manner my appreciation of the courtesy shown me, particu larly In the presentation of the very bentiful medal so appropriately in scribed. I feel very Keenly the honor that has been paid me personalis by the Kalian constituency of this great city, and hope the pleasant relations may continue. Whatever I can do for lhe encouragement and advancement of those whom you represnt, I desire to do. Very truly yours, ,1. H. MOORE