I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 8 S. E. l'Ambasciatore d'ltalia per la terza volta ospite di Filila. L'arrivo di Sua Eccellenza Alle ore 4 pomeridiane precise di l I lunedi' se-orso, 20 corrente mese, a! la stazione ferroviaria centrale della Pennsylvania arrivava S. E. il Se natore Vittorio Rolandi-Ricci, Am basciatore di S. M. il Ke d'ltalia a Washington, D. C., ed il seguito composto del suo segretario privato | Comm. Prof. Vittorio Falorsi, del | Grande Ufficiale Conte De Costanti li no e del Comm. Buggelli, rappresen | tante della Stefani. A riceverlo erano il Regio Conso- Ile Cav, Uff. Luigi Sillitti, il Regio ■Vice Console Cav. Uff. Guido Di Vin- Icenzo, il Capitano Sapelii, il signor I Michele Macchiaroli. impiegato del- Il' Ufficio leva, il Cav. A. Giuseppe Di fy Silvestro, e l'artista fotografo Giu seppe Brocato. Scambiati i saluti si (avviarono verso il Bellevue Stratford Hotel, dov'era stato riservato un ap partamento per Sua Eccellenza, sul cui fronte sventolava superba la Sbandiera tricolore. Il banchetto al Rotary p II Rotary Club di Philadelphia fe- ÉÉteggio". la sera di lunedi' scorso, il , diciassettesimo anniversario di sua fondazione con un bancehtto in una sala al quarto piano del Bellevue Stratford Hotel. L'unico italiano che fa parte di questo Club e' l'artista signor Nico la D'Ascenzo, uni illustrazione no stra che ci fa veramente onore. Per l'occasione erano stati invita fliOTfWi fi [PPP pnvf UluuUlòU il 0. Lubu lu ILI Simpatie per Filadelfia K A Filadelfia lo ho avuto, ogni ■Qualvolta venutovi, accoglienze cosi' Simpatiche e cordiali che le ricorde- Pto' sempre anche quando saio' ritor nalo nel mio Paese e della vostra cit ta' serberò' il più' grato ricordo. ■li vostro invito al banchetto di Baserà, come già' quello alla cola- Bone data 11 7 novembre u. s. al (Je n> rallssimo Diaz ed a me d ti vostro Sindaco, mi dimostrano l'amicizia die voi nutrite iter il popolo Italia ni' :'he ho l'onore di rappresentare In \merica, e la vostra benevolenza per me personalmente. ■ All'amicizia vostra per l'ltalia ' Horrisponde quella dell'ltalia per l'A ■icrica; della benevolenza vostra per fti> io vi sono molto grato. P Ed e' perciò' che io vi parlo con tutta schiettezza ed invece di mante nere il mio discorso entro quelle fra isi generiche le quali sono di un uso : ; .*ssni comune e fanno chiedere a chi )« ascolta se l'oratore ha voluto dite stlle sole parole senza contenuto in tnnsico; e se ha voluto burlarsi del •uoi ascoltatori; io .i esporro' il mio pensiero su cinque argomenti che vi interessano, cioè': 1. sul pagamento dei debiti che l'ltalia ha verso il Tesoro Federale; 2. sulla •Immigrazione italiana in America; 8. sulle relazioni commerciali che S Italia decise riprendere colla Rus la; 1. sul cambio italiano; 5. sui Bpporti tra America ed Europa. JH Non vi parlerò' invece della teste" pbncluga Conferenza di Washington giacche' più' che all'ieri io amo gjìguardare al domani, e d'altronde il ■bilancio dei risultati di tale Confe rì enza ciascuno può' farli da se', con- I siderando ciò' che di buono per l'u- E ina li ita' se ne e' certamente ricavato, I e ciò' che ancora resta a fare per ot tenere quella pacificazione effettiva del mondo, la quale fu negli intenti umanitari del vostro magnanimo Presidente quando prese l'lniziativa i generosa di convocarla, e fu oggetto degli sforzi concordi sempre del vo stri illustri delegati e del delegati italiani. Io sono convinto che, oltre a limi tare gli armamenti navali, bisogne Un magistrale discorso di S. E. l'Ambasciatore Ricci al Rotary Club |ti S. E. l'Ambasciatore italiano poco prima arrivato dalla capitale ; il Re gio Console di Philadelphia, Cav. | Uff. Luigi Sillitti. S. E. l'Ambascia tore cinese Dr. Seze, i quali sedette ro alla tavola d'onore. Gli altri ita liani presenti, oltre agli ospiti, era no il signor Costantino Costantini. 1 signor Ario Fiamma, il Comm. C. C. A. Baldi, suo figlio avvocato Giu seppe ed il nostro Direttore Cav. A. Giuseppe Di Silvestro. In una parete della sala, sopra la tavola d'onore sventolavano tutte le bandiere delle Nazioni Alleate. Fu servito un succulento menu', du rante la consumazione del quale fu distribuito a tutti i commensali un elegante libretto, contenente il magi strale discorso di S. E. l'Ambascia tore F.olandi-Ricci nelle due lingue, italiana ed inglese. Al caffè", dopo aver parlato Mr. Harry E. Shenton. secondo vice pre sidente del Kotary, sezione di Phi ladelphia, ed Albert S. Adams. di Atlanta, Ga., passato presidente in terstatale, accolto da una vera ova zione. l'austera figura del nostro Ambasciatore accetta l'invito di par lare. e parla, non da diplomatico, senza sottintesi, chiamando pane il pane e rivelandosi ancora una volta oratore efficace e persuasivo, ed epri mendo, in forma inequivoca, con concetti poderosi, il suo pensiero sulle relazioni fra l'ltalia e l'Ameri ca e sul doveroso riconoscimento della Russia dei Sovietty. rà' persuadere tutte le Nazioni al disarmo terrestre. Speriamo clic a poco a poco si arrivi itila meta desiderata, e che il : •entimento cristiano dell'umana fra tellanza convinca i popoli e •guidi i governi ad allontanare dall'umanità' il flagello delle guerre, le quali riu scirebbero ancora più' crudeli e di struttive di quella che l'America e ! l'ltalia combatterono asskir#, e don de vittoriose uscirono senza cupidi gie e senza»rancori, desiderose soltan-. lo di riprendere il fecondo lavoro dei loro campi delle loro officine dei lo- j io traffici dei loro commerci!. I debiti dell'ltalia Ora io non 'tosso non rilevare li na contraddizione flagrante che e merge dal confronto tra due atteg giamenti delle vostre direttive eco nomiche, e sulla quale pai mi utile richiamate la vostra attenzione di uomini pratici degli affari. Il vostro Parlamento stabilisce che il potere Esecutivo procuri di riscuotere i crediti che al Tesoro Fe-' derale competono verso gli Stati Eu '. opti. Io non mi interesso che del mio paese: ed io appena venuto a rappresentarlo qui dichiarai aperta mente, (e fui il primo, e per molti mesi fui il solo», che i debiti, retti ficati nella loro giusta cifra, debbo no essere pagati; e che l'ltalia essen do bensì' un paese povero, uscito dalla guerra Impoverito, ma essendo un paese probo, non avrebbe cerca to di sottrarsi al suoi impegni ed a vrebbe pagato tostoehe' lo avesse po tuto. L'America sapeva e sa che, quan do prestava le merci o i denari per la guerra comune, essa finanziava non una operazione di trasformarlo ne in Italia delle attività' od il ri sparmio italiano, ma finanziava la distribuzione e l'impoverimento del l'ltalia, la quale doveva consumai'' per la guerra ciò' che riceveva al , lora dall'America, questa sapeva e sa quindi che se vuole essere paga ta deve aspettare che gradualmente l'ltalia ricostituisca la sua economia, bilanci la sua finanza, riprenda la capacita' di risparmio e cosi' metta si in grado di pagare. Donde deriva AVANTI SEMPRE, CON L_A FIACCOLA IN F=>LJGIVJO (evidente la necessita' di lunghissima ! mora. Sia anche una mora magari tilt ni scolare non servirebbe a nulla se al l'ltalia venga preclusa la possibili tà' ili avere I mezzi ili pagare il suo debito all'America, e questo impedi mento deriva dalle tariffe proibitive 'he vanno frapponendosi alla nostra importazione di iti erri come dalle lettai restrittivo della immigrazione. Se I Italia non potrà' più' Impor tare qui i suoi prodotti ne' manda re piti' qui i suoi lavoratori, cor. (ina li mezzi volete elle vi paghi"' Non avra' mai I mezzi per pagarvi. t!'c' un dilemma preciso dai corni del fiutile non potete sfuggire: o voloto ».* H. E. 11. SENATORI*: VITTORIO ROMANDI RICCI, AMIIASCIATORE DI Si'A MAESTÀ' IL RE D'ITALIA A WASHINGTON, P. C. proteggere ad oltranza la vostra a grlcoHura e la vosti;. industria e Io standard delie paghe dei vostri ope rai, ed allora rinunciate ti riscuote re il credito per le somministrazioni fatte all'ltalia durante Iti gueira, giacche' questa, per effetto del vo stro proibizionismo doganale ed im migratorio, viene da voi medesimi ad essere impossibilitata a pagarvi. Op pure voi volete essere rimborsati di tale credito, ed allora non create voi stessi gli impedimenti osianthi al l'ltalia debitrice di mettersi in grado, in un lungo termino, di pa garvi. lo ho l'abitudine di vedere le co se con chiarezza e di esprimere il mio pensiero con sincerità'. Cosi' se io sbaglio e' facile correggQrml, ed lo lìesldererei di sbagliarmi e che voi mi poteste correggete: giacche' ciò' orrebbe dire che \oi scoprireste al mio Paese dello risorse maggiori e diverse da quelle che Io gli conosco: e fa sempre piacere accorgersi di es sere più' ricchi di quello che uno credeva di essere. Immigrazione Italiana in America L'ltalia ha l'impressione che la questione dell'lmmigrazione della mano d'opera italiana non e' suffi cientemente capita in questo paese. Il fatto che un'unica legge valga a regolare tutta la immigrazione da qualunque paese, non sembra in veri PHILADELPHIA, PA., SABATO, 25 FEBBRAIO. 1922 ta' ' orrispondere alla logica. Vale inflitti la pena di osservare clic l'l talia ha già' da qualche diecina ili anni si unita una politica emigrato ria per cui l'emigrante e' accomp; - gnato diti porto li imbarco a quello di sbarco. Questo vuol dite che l'l talia limi limita alla protezione dei suoi flgil emigranti per unico ed e selusivo ioti v.intaglio; ma i Ite essa tiene semun presente ogni esigenze Imposta dalle leggi della nazione cui la emigrazione italiana e' rivolta. Natura meni e nessuni) pressione viene esercitata sugli emigtaiill che hanno a: soluta liberta' di dirigersi dove vogliono. M i quando l'emigrante ha stella la Mia destinazione, allora e soltanto a!loni la politica emigratoria Italiana lutei viene per assicurare elio esso compia tutte le pratiche legali, Igieniche < marittime che possano i< inaigli lo ' ha. o secondo le leg gi del paese di ile-iinazione. E' evi dente quindi che l'ltalia non segue una politica egoista, ma che agisce con illuminato spirito ili coopcrazio ni con le nazioni cui ia mano d'ottu ra Italiana si dirige. Spedali funzio nari accompagnano a bordo la massa emigrante per assicurare che tutto le lei'ci Igieniche siano osservate anche durante la navigazione. L'ltalia ritiene pertanto altrettanto I'gli Italiani prigionieri nativi nelle terre ora r l.;;nnc ciato :»! Governo 1- i a limici ogni Jil rta' Ui azione e la piena facoltà' di valutare se e quan do ed in quanto convenga all'ltalia li fare un tale riconoscimento. ,11 tare o non lare tale rlconosci :nehto da parte del Governo italiano leve dipendere esclusivamente dalla onvonii nza dell'ltalia. Nessun trattalo internazionale im i'one od impedisce all'ltalia siffatto iconoscimento. La forma del gover -10 di un popolo dipende dalla vo ont. del popolo stesso e gli altri po nili non devono immischiarsene. I- Italia ha un governo monarchico iai lamentare e non permetterebbe a icssun popolo di discutere se II suo un governo ili maggioranza o di minoranza: discutere ciò' sarebbe iti • lu' rande offesa all'indipendenza lolitica dell Italia; contestare hi le -iltimita' del governo Italiano equi iriebbe per ogni italiano a violare ile Indipendenza, ed egli rlguarde i blie come nemico lo straniero che ìollbvuhsc siffatta contestazione, L'ltalia pratica anche in politica stera il doppio precetto cristiano: 'non fare agli altri ciò' che non vor •csti fatt o ate stesso; e fai agli ai ri do' che vorresti fatto a te stesso". I.a storia d'ltalia ha insegnato con roppl esempi agli Itallahi che quar -10 ! i-oyernl stranieri si arrogano di liscutere la legittimila' delle istitu ;ioni polìtiche che degli Sitili in cui illora l'ltalia e ra sciaguratamente di Isa noi fao vano mai con l'lni allrul tici ma per interessi loro egoistici • con iseopi ili prepotenza. L'ltalia di favoni mise a base iella sua politica il NON INTER VENTO nell'assetto del reggimento ioli ileo proprio; e < orrespettivamen e pratico' sempre li NON INTER 'I-NTO In sin ili questioni per gli ili ri Paesi. L'I 1 la i!i Mazzini non può' acau li re che li competa il diritto 11 I alcun popolo di gover ..usi KHiii vuole tanto pili' ehe in i-ai: ' i ni popolo Ini il governo che tluiintort scriveva una verità' l i ! io constatava che I popoli Mino ivi nati In correlazione al modo oli iui ragionano, e che £ ■ I loro jovi : fti fanno dello sciocche, ze e' « he' i popoli le pensano le diono le lasciano fare. Ni 1 rapporti internazionali quello ile conia e' la situazione di fatto he abbia acquistato una stabilita'. I.a valutazione da farsi del go .'■rno si: iniero per apprezzare se egli "issa contrattare con un nuovo go verno che assuma di rappresentare in popolo, consiste nello apprezzare e questo governo e' stabile o non lo All'indomani della dichiarata de ideti/ i di re I-uigi Filippo nel 184 S !<■ potenze riconobbero la repubblica francese che duro' tre anni, all'indo li.ani del colpo di Stato del 2 di '•nibre l v "1 fu appiczzato come sta bile 1? governo bonapartista In Fran ili, e le potenze trattarono con es : che duro' meno di 19 anni; al ! indomani della proclamazione della epubblica nel 1870 le potenze fecero altrettanto col regime succedutogli; altrettanto avvenne quando il Brasile . rima e il Portogallo poi sostitulro .lo al regime monarchico del due • eaml 1 rispettivi regimi repub blicani federale l'uno e unitario Fa ! - I giuristi insegnano la regola EX FACTO ORITUR JUS: essa vale anche nei rappoiti internazionali; anzi In questi addirittura si impone. In Italia pochissimi sono I comuni tà ossia coloro i quali vorrebbero importare nel nostro paese il regime eoviettista; essi fanno molto rumore ma non hanno nlcuna Influenza. Ma all'infuorl di essi vi sono altri che considerano che l'attuale regime rus so sorto dalla rivoluzione dell'otto Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.0# UNA COPIA 3 SOLDI lux- l r 'l" dura ili fatto già' da oltre <|ua!lro anni, ed ebbe la forza di so stenne, e respingere, assalti milita li interni e combattere una guerra. Da rio' costoro desumono lina ra gione per ritenere the quel regime siasi stabilizzato Io non so se tale giudizio sia o non erroneo. Non ho ( tementi sufficienti per farmi una opinione; e se ne avessi una ,ierso niile non la esprimerei perche' riten go che sia di eselusiva competenza del Governo, che ne deve rispondere al Par la mento, Il formare un tale giudizio per conformarvi i suol atti politici. Quel clic guanto parinl desiderabi le per l'ltalia, a prescindere da ogni pregiudiziale politica, e quindi dal riconoscere come legittimo il governo del sovietty, si e' di cercare anche nella ripresa del rapporti commer ciali colla Russia un mezzo per riat tivare le proprie energie economi li he, ed agevolare 1 propri rifornimenti di grano. Si obbietta che la Russia non po trà' esportare perche' non produce; e' una questione di fatto; giova ve dere e constatare; il provare non nuoce. Consentitemi di ìicordarvi che Lloyd George nel suo disc roso 10 febbraio l!i_0 di risposili all'indiriz zo della Corona dichiarava che "J a Russia e' essenziale all'Europa ed es senziale al mondo, polche' •• sa può' offrire un quarto del grano europeo, i quattro quinti del suo lino, il terzo del suo burro"; ed il 16 marzo 1021 il Ministro dei Commercio inglese, oggi concelliere dello Scacchiere, Sir Robert Morino, firmava, l'accordo commerciale anglo-russo con il sig. Ki-assin Commissario del Popolo rus so pel commercio estero. Nel memorandum che la delegazio ne Inglese a Cannes diresse alla de legazione Italiana nel gennaio scor so trovo queste gravi parole* "E' an che da sperare che la prosperità' di tutti gli Stati d'Europa possa rifiori re col relngresso della Russia e delle sue grandi capacita' di produzione 6 ili consumo nei processi normali e be nefici ilei commercio e degli scambi Internazionali". L'ltalia non e' dunque sola a ere ttelo utile, ne' lo crede egoisticamen te per se' sola, che convenga rlallae lare relazioni commerciali con la Russia unche governata dal Sovlety. He all'ltalia riesce di comprare ciò' he le abbisogna pagandolo, non dico in rubli carta oil in marchi curta, ma ia pure in lire, Tara' sempre un mt -liore affare che continuando a pa earc, come a dicembre scorso, In dol lari a 23 od In sterline a 9G od in ranchi a l' i tanto più' che codesti aggi del cambio sono veramente In giusti verso l'ltalia, la quale avreb be il diritto di veliere valutata la sua notieta assai di più , sia perche' in ninsilamento vale di più', sia per ite' i confronti dimostrano che ta le valutazione e' fatta, In ragione d! ragguagli, con criteri sbagliali o'per ignoranza o per speculazione. Sul cambio italiano I.a miglior prova che il cambio lella lire e' ingiusto, e cioè' che voi volitiate la lira di quello che essa realmente vale, lo si ha uel fatto che mentre voi ragguagliate il dollaro uggì a circa 21 lire, nel mio paese on 21 lire si compra inolia più' mer ce necessaria ed utile al consumo di rjuanto non se ne compri qui con un dollaro. Dunque la capacita' di ac quisto della lira nel ragguaglio mer cantile effettivo e' superiore a quel lo che voi con una estimazione im perfetta le attribuite. Perche' voi Incorrete in tale erro re di estimazione? perche" \oI non siete ben Informati sulle condizioni dell'ltalia, lo mi permetto di pregar vi a viaggiare l'ltalia; vedendo le tose cola' con 1 vostri occhi, vi per suaderete che sul conto dell'ltalia Partenze da PhHadelphia Vine Street Pier COLOMBO 31 MARZO AMERICA -1 Maggio AMI:UK'A 22 Giugno ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER "Entered as srcond-ckms matter April 19. 1918. at the post uffirr at Philadelphia. Pa., under the Ac t of March 3. 1879". WITH THE LARGEST CIRCULATION