La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, February 18, 1922, Image 1

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    I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 7
i fimi cuiiii
» (Da "11 Nuovo Venuto" di Chicago,
111., del 28 gennaio u. s.)
La nostra razza e', in fatto di pa
triottismo, la più' rumorosa di tutte
le razze. Infatti, essa affida al bac
cano quello che dovrebbe affidare al
l'opera silenziosa ed assidua della
niente e del cuore.
Si spendono a volte migliaia di
dollari per decorare il petto di un
cittadino la cui benemerenza e' di
carattere locale o politico. Ma quan
do si deve fare il proprio dovere se
condando l'oiiera generosa e nobile
di iniziatori disinteressati e geniali
si diventa insolitamente indifferen- '
li ed avari.
Un esempio eloquente basterà' ad
illustrare questa verità' sacrosanta.
Fra il tumultuare delle passioni e lo
sforzo di sfruttar persino il nome di
Dante, ila parte dei politicanti e de'
cercatori di pubblicità', sorse una
voce disinteressata e fu avanzata 11- i
na proposta originale e degna. Era
la sola proposta che potesse e do
vesse secondarsi nel nome glorioso
del cantore di Beatrice.
Luigi Carnovale e' un Italiano di ,
intelletto e di cuore. Egli vive fra i
suoi libri e la sua fede nel destini
dell'ltalia e dell'umanità', senz'altro
desiderio al'infuori di quello di potei :
onorare eij elevare la sua razza. 0110
? randone ilegnamènte i grandi.
Del suo conterraneo, Tommaso
Campanella, ha tessuto la vita nobi
le e gloriosa. Dell'ltalia egli difese,
all'entrata in guerra, in un libro me
morabile, la sincerila' ed il diritto.
Delle colonie Italiane d'America ha
,difeso sempre, nel giornalismo e
fuori, il buon nome. Della giustizia
c della verità' egli ha portato sem
pre nel cuore l'lmmagine sublime.
Lontano dalla politica, alla quale
non chiede nulla; dui chiasso, al
quale non ha mai affidato i suol 1-
deall; dalla folla, alla quale si e'
sempre sottratto con encomiabile
persistenza; dagli onori, al quali ha
contrapposto sempre la sua coscien
za e la sua fede, Luigi Carnovale
non ebbe, nell'avanzare la nobile
proposta, che il desiderio di mostrare
all'elemento colto di questa grande
repubblica la gloria d'ltalia della
quale Dante Alighieri e' stato l'arte
fice maggiore. E, poiché' occorre
va far presto, mentre avanzava la
proposta di regalare alle maggiori
università' Americane il Codice Tri
vulziano e le opere immortali di
Dante Alighieri, nel nome degli Ita
liani d'America, assumeva intera li,
responsabilità' del successo ordinan
do il tutto ed anticipando il danaro
necessario.
L'appello lanciato dal Prof.
Carnovale ebbe eco larga ed entusia
stica nella stampa italiana e stranie
ra. Ma la stampa, che avrebbe potuto
e dovuto bastare a richiamare la
gente di nostra razza al compimento
d'un dovere civile, il massimo do
vere, infatti che potesse compiere
nell'occasione de) sesto centenario
della morte del divino Alighieri,
Uovo' un campo indifferente o re
frattario. L'intrapresa richiedeva
migliala di dollari, essendo i codici
Trivulziani costosissimi e le opere di
Dante ugualmente costose. Ma ad
onta dei ripetuti appelli al pubbli
co Italiano, il Prof. Luigi Carnova
le e' riuscito a raccogliere poco più'
di mille settecento dollari, mer.tr?
ne ha speso in tulto quasi seimila,
con un deficit personale di oltre
quattromila dollari Americani.
Il Prof. Luigi Carnovale, anima
to da quella fede Italiana che ne ha
rischiarato sempre il cammino, ha
portato a compimento il suo pro
gramma e le maggiori istituzioni di
questo paese hanno già' nelle lorc.
librerie quelle opere che costitui
ranno un monumento imperituro
alla gloria di nostra razza. Egli a
veva i mezzi personali ed ha potu
to sacrificare il suo tempo ed il suo
danaro In questa magnifica opera
di Italianità' e di patriottismo. Ma
se Egli non avesse avuto i mezzi, e
non fosse stato sorretto dalla fede
nello spirito di imparzialita' e di pa
triottismo della razza in questo pae
se, avrebbe abbandonato l'opera in
disgusto.
Allora i nostri connazionali, che
non mancano di contribuire a tut
te le Imposture ed affidano miglia
le di dollari al primo imbroglione
.che capita e che promette mari e
I monti, ma dimenticano le opere ve-
I ramente degne, per le quali pochi
{centesimi di contribuzione Individua
| i le basterebbero, sarebbero stati i pri
-1 ini a gridare al sacrilegio e alla frode.
' i Luigi Carnovale ha presentato
alle istituzioni Americane, compre
sa la libreria della Casa Bianca, gli
splendidi esemplari del Codice Tri
vulziano e le opere di Dante AU
! ghieri, rilegate con eleganza e con
' lusso d'arte e di colori. Gli Italiani
d'America hanno ottenuto il più'
grande dei sucesni, anche sono
-tali Indifferenti all'appello che, nel
nome glorioso di Dante, il Prof.
Carnovale lancio' a suo tempo.
Il trionfo degli Italiani, mentre
gratifica coloro che sono stati i de
/st Inaiarli del dono sublime, non as
solve la dignità' nostra, perche' l'in
gratitudine ' non ha mai assolto
coloro che se ne rendono colpevoli.
I quatromila e piti' dollari in da
naro sonante che il Prof. Luigi Car
novale ha sacrificato nel nome
grande d'ltalia ed in omaggio alla
! memoria ilei magiore fra tutti i
poeti, vanno alla pari con le altre
migliala, che ha speso per il monu
mento a Tommaso Campanella, o per
la preparazione della vita del Gran-
NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA
INIZIAZIONE DI LOGGIA
Domenica, 5 febbraio, veniva ini
ziata in Allegheny (N. S. Pittsburgh,
iPa. ) la loggia Napoleotv Colaiannl
No. 1127. Essa e' componi a ili
uno splendido elemento: negozianti,
impiegati e rispettabili ed intra
; prendenti pionieri della colonia ilei l
X. S. i/acquisto della nuova fulgida
gemma per l'Ordine, si deve in gran
parte al fratello G. E. Conti, Orato 1
re della Terza Italia No. 17 4. coadiu
vato, nel suo lavoro, dal dottore A. j
1 li. \blmte. Grande Oratore dello Sta
ito di Pennsylvania e dal neo-l'ratel-I
lo sig. Cosimo La Scola, caldo ammi
ratore dell'Ordine.
Funziono' da madrina la Loggia
j Terza Italia, con a capo il venerabile
signor I). Saracco.
Funziono' da araldo il Gran Cura
lore, fratello Antonio Certo.
I,'amministrazione della nuova
Loggia e' cosi' composta: Venerabi
le, Felice Taormina, Ex Venerabile,
Leonardo Spagnuolo; Ass. Venerabi
le, Tommaso Inserta; Oratore, Cosi
■'.no La Scola: Segretario Archivista,
j l'ani-esco Balestrieri; Segr. di Finan
za, Salvatore Spagnuolo: Tesoriere,
; Francesco Malacuso; Curatori: Fran
cesco Scialabba, Antonino Lenita, I
i gnazio Pace, Francesco Pusateri ed
«gortlno Carioli. Cerimonieri: Gan-j
dolfo Galluzzo e Giuseppe Lamantla.
Sentinella interna, Frank Dlamand.
Invitati dal dottore Abbate, che
i he funziono' da maestro di cerimo
nie, parlarono applaudii issimi: il fr.
linvoli, Venerabile della loggia Pitt
sburgh: il fr. J. E. Conte della loggia
Terza Italia: il Grande Curatore, fr.
A. Certo: il fr. A. Bancale, Vene
iabile della Loggia 24 Maggio: il fr.
Michele Fenicato della Ix>ggla Citta
dini Italo-Americani: il Venerabili
(lella Loggia Nuova Trento e Trieste
Prov. di Caserta, fr. A. Base-lotta; Il
Venerabile della Loggia Primo Mag
gio, fr. G. Abbate; :! rappresentante
della Ixjggin. Cooperativa fra Calzo
lai: fr. G. Caruso: il Venerabile del
la Loggia La Pace, fr. \. Bertone.
Dissero delle belle parole di impres
sione, il Venerabile e l'Oratore del
la lieo Loggia, fiatelli, Taormina e
La Scola.
A cerimonia finita furono serviti i
rinfreschi, dolci e sigari.,
INIZIAZIONE IN MASSA
La Loggia Ausonia, nella sua se
| (luta ordinaria del 5 corrente mese,
j iniziava all'Ordine dei Figli d Italia
del quale fa parte, 3G nuovi soci, uo
mini e donne, \ ' giovani ansiosi '
di appartenere alla italianissima I
stituzione.
L'Uffi'io d'araldo per tale circo
stanza fu ricoperto dal Grande Cura
tore "dello Stato, signor Egidio A
gresti.
I-a grande sala di proprietà' del
l'Ausonia era letteralmente gremiti
per il concorso straordinario di so
relle e fratelli delle altre, logge, en
tusiasti dell'opera portata a compi
mento con l'inaugurazione dell'Orla- ,
AVANT' SEMPRE, Corsi L_ A FIACCOLA I INI PUGNO
1 ! de filosofo Calabiese, o per la pub-,
blienzione del suo magnifico libro
'Perche' l'ltalia entio' nella grande
guerra", o per tutte le altre manife
stazioni nobili di patriottismo, di fe
de, di abnegazione e di sacrificio.
[ L'opera generosa del valoroso '
scrittore e filosofo Italiano mostra a
coloro elle 11011 sanno abbandonare la
indifferenza e l'affarismo che cosa
potrebbero fare gli Italiani tutti se
fossero imiti nel patriottismo e nel
la, lede.
Benedetti e lodali sempre coloro:
che, ionie il Piol. Luigi Carnovale,
onorano la loro patria con intelii
, genza e con fede e le dedicano tutte
| l'attivila' ili un'anima esuberante
I sincera.
Il suo esempio dovrebbe spronarci
1 ed incoraggiarci all'unione dei cuo
' li ed alla manifestazione di quei
princlpfi di solidarietà' c di patriot
-1 fistilo ibi non mancheranno di ren
' l'or forti e rispettali gli uomini co-|
ine hanno reso forti e rispettati le j
' nazioni.
li valoroso connazionale troverà'|
I nella soddisfazione del dovere coni-,
piuto il mei Italo compenso contro j
l'lngratitudine degli uomini che lo
1 l'anno abbandonato nella lotta e che
ae avrebbero reso Impossibile il !
jirlonfo qualora egli non avesse avuto
i anima generosa e la borsa pronta.
Danto, Campanella, l'ltalia, IT
mattila', la Pace del popoli: ecco gli
1 li ali sublimi clic ispirano il vaio
ri so amico e connazionale nostro e 1
vìi aprono la via dell'immortaliti.'
ed alla gloria. 1
libero
| uotrofio di Concoidvlile, Pa.
Arrivali al benessere parlarono il
Grande Curatore ed il G.tndc Depil
ilo signor Salvatore Cassata, 1 qua
li si congralutarono con gli t'fl'ii ia
'i ed I soci dell'Ausonia per il loro
la voi o ili propaganda, compendiato
n>W-'ammlssione di tanti soci. II Gr.
C'uraii-re volle pili' specialmente eon
■ratuUrsl col Venerabile Paolo Sto-|
| ilici al quale, in nome della Loggia,
j presento' uno spillo con diamante,
i contenuto In un astuccio ili velluto,
I ''he aveva ricevuto da! socio Cicola.
i. "Ausonia ha voluto mostrarvi",
min bluse il dignitario volto al ve-;,
aeratile, "tutta ia sua simpatia e'.
gratitudine per I sacrifici da voi fallii,
onde farla assurgere al posto che es
sa conserva fra !< consorelle".
Il signor Storaci ringraziando prò-j
mise di prepararsi per un altro "dri
ve" as; ii tirando altresì' che fra bre
ve la Loggia dell.i quale e' venerabi- j
le ili non molto avi a' non meno di
300 soci.
Dopo la iniziazione si incomincia
rono le danze che si protrassero fino j
a tarda ora.
S. Diotallevi
IE OIFERTE DELLE LOGGE IN
LETTINI PER L'ORFANOTROFIO
Sebbene vi sia stato un certo ial
lentamento nello gara, le logge del-,
l'Ordine del Pigli d'ltalia hanno con
timi ito ad offrire dei leltini pei
l'Orfanotrofio. Le ultime ad offrirne
uno per ciascuna sono le logge Gu
glielmo Marconi No. 105, L. Pilla N
COI, Principe Tommaso di Savoia
No. ti in. di Philadelphia. ; Leonardo
da Vinci No. 270 di Washington,:
Cooperativa tra calzolai No. C 65 di 1
Pittsburgh ed il signor S. E. Morsi
co, socio della Regina IClena No.
556 di Sharpsburg. Con il totale pre
cedi nte di <52 leti ini ne sono stati ri
cevuti a tutt'oggl 68.
Non abbiamo nessun dubbio che In
brevissimo tempo il numero totale a
scendera' a 100, tanti quanti ve ne
abbisognano.
PER IL BUSTO A DANTE
ALIGHIERI
Dalla loggia Trento e Trieste No.
IX3 di Rossiter, $5.00.
Dai signori Dr. A. E. Abbate, Gr.
Oratore dello Stato di Pa., $1; dal
Dr. H. P. Hoeberger $2; Dominic
Navarro $3.(Mi. Totale $lO. Somma
precedente $2301.11. Totale genera
le $2316. U.
FONDO UNICO MORTUARIO
Decessi dal 1.0 al 31 Gennaio 1922
Nero Calogero, di anni 44, della
Loggia Itouia dei Cesari No. 188, re
sidente in Du Bois, Pa., iscritto al
F. U. M. il 14 settembre 1918, mor
io il 29 gennaio 1922, assassinato,
dollari 400.
Zito Vincenzo, di anni 47, residen
te in Pittsburgh, Pa., moglie del fra
tello Zito Raffaele, della loggia Cit-
I ladini Italo-Americani No. 317, i
j scritto al F. U. M. il 18 Luglio 1917,
PHILADELPHIA, PA., SABATO, IP FEBBRAIO, 1922
morta l'S gennaio 1922 assassinata, |
dollari 200.
Coletti Giuseppe ili anni 33, delia!
I.oggia G. Oberdan No. -195, residen
te in Phtladelphla, Pa., iscritto al
F. F. M. il 30 novembre 19ltì, mor
to il 9 gennaio 1522. di polmoni
te, $-100.
Damiani Maria di anni 37, resi
dente in Carbondale, Pa., moglie del
fratello Danlatni Antonio, della log
via Giovane Italia No. 547, iscritto
al F. F. M. 11 26 aprile 1917, morta
il 12 gennaio 1922 <li edema polmo
nare S2OO.
Natale Antonietta, di anni 27, re
sidente in Philadeli'lila, Pa., moglie
ilei fratello Natale Carmine, iscritto
al F. F. M. il 12 gennaio 191 s, della
Loggia G Da Verrazzano No. CSM,
morta il 27 gennaio 1 922 di tuberei!
lodi, S2OO.
" HOPE MÉSI"
I u litolo mezzo ostrogoto, tua
! l'Ente ohe lo porta una Istituzione
li la miopica, umanitaria,, una >ll
quelle Società' caritatevoli che fn o
nore ai promotori e sostenitori ili e;
sa, al paese dove funzion i, all'intera
N'aziono Nord-Americana.
I) senso dell'altruismo e' cosi' «"ti
nto negli Stati Uniti d'America, tor
so più' ohe non lo sia altrove. Qui,
uomini e donne, dell'alta e della inc
ili.! Società' e pettino le classi meno
abbienti e Ministri di tutto le reli
gioni, si dedicano, con Intelletto d'a
more, col cuore aperto, alle opere pie,
per una vocazione speciale, ohe MÈSÌ
hanno, come ad un apostolato, aiu
tando i derelitti, rodimento lo ani-
REV. WILLIAM WHITE
me che sono nella via della perdi
zione, morale e spirituale, plasman
do coscienze, Insegnando virtù'.
l'in dal 1 sf»4 circa 28 anni or
sono - in Keadiiig, Pa., veniva l'on
data, dal signor Robert A. Moine,
la "Uopo Resene Mission", la ".Mis
sione della speranza e della redenzio
ne" vi r. Home, per l'operi! che si
i ill roti d leva di portare a compimen
to, trovo' un efficace coadiutore nel
signor Reuben liofia. Questi due
bravi uomini, prima del gennaio
IS9-I erano stati assunti a svolgere
il lavoro di Missionari nelle prigio
ni della Contea, alla stazione di Po
lizia, od in altre pubbliche Istituzio
ni, ma l>en pri io essi decisero di
dedicare I loro -forzi nell'aiuto ai
cittadini bisognosi in generale ed a
redimere le loro anime travagliate
dall'ambiente corrotto nel oun)e vi
vevano. E la loro opera, sempre pro
gressiva, che prima era ristretta a
pochi, si allargo', e dai locali della
Metropolitan Hall, più' tardi a quel
li della Hendel's Hall, 750 Perni St.,
oggi nell'ampio fabbricato a tre pia
ni, oltre al lic in en'o, all'angolo
della seconda strada e Court, questa
Pia Società' fa tanto bene che men-"
te umana possa Immaginare.
Siamo oramai in un periodo di
tempo In cui tutte !e attività' uma
ne tendono ad un unico scopo: be
neficare I più' bisognosi. Dovunque
e' sentito il bisogno, la improrogabi
le necessita' di asili, orfanotrofi, o
spedall ed altre Istituzioni di simil
genere, specialmente per ricoverarvi
gli orfani dell'epidemia del lfilS e
delle altre successive le quali, sebbe
ne di forma più' benigna, lasciano
vittime dietro di se", asili per rico
v era ni I mutilati, per ridare vitali
tà' agi offesi fisicamente dell'ultimo
conflitto jiiondlale; ma sopiatutto I
stituzioni che accolgano od educhino
a sani princlpii i vagabondi, gli üb
braconi, 1 parassiti.
La "Hope Rescue Msslon" si ri
promette precisamente lo scopo di
riformare e redimere i vagabondi, e
ducaniloli nella scuola del dovere,
imprimendo nella loro mente l'amo
re per il lavoro, togliendoli dalla
pubblica strada ed avviandoli in un
era di prosperità' morale ed economi
ca.
» * «
Nel pomeriggio del 26 gennaio u.
| Di Cello Michelina di anni 35, re
sidente in liane, Pa. moglie del fra
j tello il) Cello Angelo, iscritto al F.
F. M. il 31 ottobre 1917, della loggia
U leali za e Vittoria No. 751, morta
il 3 gennaio 1922 al parto, S2OO.
Masucci Annunziata di anni 4tì,
residente in Erie, Pa., moglie del fra
ielio Masucci Giuseppe, iscritto al F.
I'. M. il 17 marzo 1920, della loggia
Ausonia No. 903, morta il 10 dicem
bre 1921 ili polmonite S2OO,
\*i Ilei la Carmela di anni -I-I, resi
dente in Osceola Mills, Pa., moglie
del fratello Vlllella Giuseppe, della
loggia Risorgimento Italiano No. 953
iscritto al F. F. M. il Iti gennaio
i 920, morta il 22 gennaio 1922 di
polmonite S2OO.
Totale benefici S2OOO. Quota lodl
j villanie $0.21.
|s\, accompagnato dal signor Luig.
| Vliidi, un vero patriota che noi cono
sciamo ed ammiriamo da circa 26 an
ni, il nostro direttore volle visitare,
iii "Uopo Rescue Mission" per assi
curarsi ohe quanto gli era stato rife
rito sulla esplicazione delle suo o
pere filantropiche ed umanitarie, ri
spondesse a verità'. i
VI fu cortesemente accolto dal so
praintendente Rev. William U'hlte,
che la dirige con intelletto d'amore
e rara competenza, quasi ila quando 1
fu fondata. 1.0 coadiuvano la sua si j
gnora e due figli. i
Il granile fabbricalo a tre plani!
sorgo in un sito ohe misura 60 piedi
di larghezza per 200 di lunghezza, i
' Della lunghezza del silo solamente
I'IO piedi ne sono stali fabbricati
j mentre nella parte posteriore, divi- i
sa da un ampio cortile, sorge un i
granile vano ad un plano adibito alla i
segatura della legna, alla riparazione ;
delle sedie di vimini,,aH'tmpaeeal lira '
ili balle di carta vecchia, alla s< el- :
ut di metalli vecchi come ferro, ot- I
itone alla scelta di bottiglie f noi i uso >
|che si vendono alle l'attorie.
Subito dopo saliti brevi gradini si i
| ascende al primo piano: alla destra 1
di olii entra vi sono gli Uffici de! i
i sopralntendente e ili fronte un'alti- >
pia scuola, dove si tengono anche •
l conferenze istruttive, eoiredata d! t
tutto II necessario. !■
Preceduti dal Rev. Wli Ite, dopo a I
\ere ammirato il primo piano, a- i
scendemmo a secondo, dove i ricovera- <
ii che non vogliono lavorare, pagano <
-"i solili per dormire in camerate pu- t
litissl'ino, ampie < Mutilate, in letti i
ad una piazza comodissimi. Ognuno
vi Ita il proprio ripostiglio in ferro, i
chiuso, nel quale II ricoverato mette |
in sorbo gli oggetti personali. Nel
terzo piano oltre alle camerate, vi i
sono dello stanze private nelle qua- >
'i sono Installilii caloriferi separati eil
per esse si pagano da IO a 50 soldi t
la notte. In entrambi I pioni \i sonr
camere di lettura ed altro necessario •
| per disciplinare la mente a quella i
I parte dello scibile, che più" si confa' <
con le condizioni Intellettuali e ino i
i ali dei ricoverati. ;
Nel b'assamento vi sono I cosi' dot - I
M vagabondi, che portano i sogni ;
della degenerazione sul viso, i quali. 1
| man mano ohe incominciano a redi
mersi ed adattarsi al lavoro ed al vi
vere civile, vengono accettati nelle
| camerate del secondo e terzo piano. 1
Apprendemmo con un senso di con- I
'orto che i ricoverali, di cui il 75 per <
cento si mantengono con il ricavate •
del proprio lavoro, nella maggior
;iaiie sono <> americani o Irlandesi,
ma raramente vi ricorrono gli Italia- t
ni o gli ebrei.
| Noi Italiani abbiamo una classo di ;
vagabondi che non hanno nesi na i
volontà' di lavorare. Questi tipi <
preferiscono vivere la vita del pa- '
tassiti, ma difficilmente, per la loro 1
prosopopea di saputelli Inconcluden
"i, ricorrono alla carila' pub' nca ne'
preferiscono Ul emend i, anzi, fa
cilmente si danno ad un altro slste- j
j ina ili v ita, a servire, pagati, di stru
monto al più' furbi.
La "Hope Rescue Mission", che e'
una miniatura della Young Men's
Christian Assoclatlon, con intendi
menti più' economici e disciplinari
può' oggi dar ricovero, con massi
ma comodità' a 250 persone. Essa
fornisce operai a chiunque li richie
de e questi operai sono i riformati,
nuovamente plasmati a cittadini la
boriosi. Quelli che non si trovano in
1 grado di andar fuori lavorano a se
gare le legna che si vende al pub
blico; ad accomodare le sedie con
sedili e spalliere di vimini; ad im
. "paccare balle di carta vecchia, ecc.
I.a "llope Reseue Mission" e' una
il! quelle Istituzioni che merita l'ap
poggio incondizionato di tutti i nati
<ll qualsiasi nazionalità'. Essa, feeeo
gllrndi. I vagabondi e 1 crii ìinali,
previene il crimine educando questi
e richiamandoli all'adempimento del
dovere, beneficandoli oltre che spi
i lilialmente, materialmente, mante
nendoli lontani dalle pubbliche vie e
dalla corruzione.
I so» 1 perpetui vi pagano $25 una
volta, quelli ordinari $5 all'anno.
Noi che abbiamo sempre propu
gnato la creazione ili Istituti simili.
Il nostro Direttore citato...
! I n cerio Filippo Bocchini ha ci
lato, criminalmente, il nostro diret
tore, perche' ha ritenuto a lui diret
.o, eerte |ml)bli<\iziont di questo gior
| naie tutte In diverse date, nel mesi
•'i dicembre e gennaio ultimi scor
-i. La citazione, « |»iu* eomunemen
e il mandalo di urresto lu rilasciato
•abaio 21 gennaio 11. s. e doveva es
"te eseguilo il 22, a C'oneordvllle.
proprio nel giorno in cui il nostro di
i eli ore, per la sua i>atriotlica ed u
imtnilarla opera portala a compi
•nento con l'inaugurazione deli'Orfa
notrollo dell'Ordine del Figli d'lta
lia «li Pennsylvania, era elogiato
-•guaio ad esempio di quello che
I può' l'are un uomo dalla tempra del
t'iti. \. Giuseppe Di Silvestro, da
s. 10. il Senatore Vittorio Rolandi
[ Kicci, Atubasclalore di S. Ai. il Ite
d'ltalia a Washington, I). I'.: dal
Cav. l't'l'. Luigi Stilliti, Regio Conso
le il Italia a l'hiladelphla; dai giudi
ci onorevoli Shull e Bonnlwell; dal
Presidente della C'entrai I Igh Seliool,
Dr. liane.»; dal fondatore dell'Ordino
dei Figli d'ltaiia Cav. Dr. Vlne. Sel
lato; dal senatore Statale Mcllaile
li Chester e da tanti altri, americani
ed italiani, Ilio ammirano nel capo
della patriottica Istituzione l'altie
re clefTitalliiniia'. Fu veramente un
peccato ohe II mandalo d'arresto non
'.clini solvilo in quel giorno; esse
avrebbe segnato, più' ohe non lo fece
la ma ni test azione, l'apoteosi del no
stro direttore.
.Ma una combinazione Combinati
doveva avvenire, quella cioè' del
la contemporaneità' dell'esecu
zione ilei mandato di arresto
con la pubblicazione, sul quotidiano»
di Philadclphia, di una protesta «Il
in. certo Circolo, la cui i npo
sta, del Or; lido Concilio dell'Ordino
Figli d'ltalia, non fu accolta dal
giornale I'"Opinione" perche' non
citi abbastanza Illibata par quelle
colonne, sebbene, alla ospi
talità' segui' sul ilo un'articolessa
diffamatoria del nostro querelante.
1" questione di gusti e di inter
pretazione della missione della stam
pa.
Dicevamo, dunque, *he \i fu una
citazione por libello contro II nostro
direttore. Vi sono tante Corti in l'hi
ladelphla e sebbene il querelante sia
residente di questa citta' egli penso'
liem di portnni a Read ing. Pa. Noi,
che ni.u siamo liotlil. non avrem
mo mal pensato a questo espediente
<he non può' certo far piacere al
querelante anche se egli abbia degli
amici che vorranno favorirlo.
Per non intenerire con la logge,
alla qual e' stato affidato il nostro
i aso, ci siamo imposti un dignitoso
-ilenzio ed oggi non avremmo parla
to se non fosso per tenere al correli
lo Il pubblico dei nostri lettor) del
le mene contro di noi di nemici pa
lisi, ma sopratutto di quelli occulti,
<lio tentano di togliere dalla tasca di
connazionali il nostro giornale; che
ne richiedono delle copie, che po
tremmo favorire ;,ol stessi; ohe van
no di ufficio In ulficio a fare esami
nare le traduzioni e che, infine, per
adescare i creduloni, parlano bene di
noi che, <"-si dicono, ci slamo pentiti
del nostro atteggiamento, minac
ciando In ultimo tutte le furie di
Orlando.
E' proprio con costoro ohe vorrem
mo avere un contesto perche' con
Filippi, nocchini non abbiamo e non
I vogliamo avere nulla a che fare,
perche' lui non ci riguarda.
Non avremmo parlato neanche og
gi. dicevamo più' innanzi, se non
fosse stato necessario, come non ab
biamo aperto bocca quando Filippo
Bocchini ci attaccava e' stato lui
ad ammetterlo davanti al magistra
to dalle colonne de "Il Popolo"
di Readlng e da quelle dell' "Opi
nione' di Phila. N'on si c'amo neanche
offesi quando hanno fatto precedere
il nostro nome dalla parola "nomi
nato", ne' abbiamo protestato se a
chiamarci cosi' fossero stati degli In
nominati.
L'Opln ine in questo caso può'
vantare servizio speciale diretto.
Fa quel che devi, &vveng& |
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.<W
UNA COPIA 3 SOLDI
«he recentemente, sebßcne contra
riali, faremmo sorgere, con l'api
gio e la solidarietà' dell'Ordine del
Figli d'ltalia -li Pennsylvania, l'Or
fanotrofio a ConeordvHle; che, per
sonalmente ed a mezzo di legge e
Società", stiamo dando il nostro con
trlhuto all'erigendo Ospedale Italia
no di Phlladelphia, non possiamo e
slniersi dal dovere di segnalare al
l'ammirazione del pubblico la "Hope
(ti seue Mlsslon" e di raccomandar*
ai nostri connazionali di appoggiar
la finanziariamente.
g. d. s.
|La prima volta ci fere presentare
un giorno prima. Noi ci recammo al
l'Ufficio dell'Aldernian Harry f.
l'ocht, che ci era stato
incendo fissare a noi la giornata, al
le oro 3 pomeridiane del "li gen
naio u. s. ; tssa, invece, dava la no
tizia sul giornale che portava la da
ta del 2i> mattino ma che era (aeri
la sera precedente. Questa volta»
fiuti lei.'e Interessato, ha fatto la te
li l'ornila -libito lupo usciti diill'Al
derman. Se fosse un giornale eoa
intendimenti onesti avrebbe dovuto
dire che e' stato il nostro avvocata
a chiedere, dopo l'esame del que
relante, che la causa fosse mand ila
in Corte.
l<o stesso silenzio impostoci per il
giornale, abbiamo poscia conservato
davanti all' \lderinau, silenzio che
ha sorpreso non poco la parto ac
cusa 11 te.
L'avvocato di Filippo Bocchini e*
sialo Mr. M. Bernard Hoffman: il
nostro Mr. William Abbott Wltman,
Jr. Nel nostro Interesse stenografa
va la signorina Marie U. Dumi. Noi
non abbiamo opposta nessuna dife
sa, neanche fatto l'esame in con
taddit torio del querelante. Questi
fatti importantissimi si svolgeranno
in Corte.
Il querelante, interrogato dal suo
avvocalo rispose alle sue generai}ta'.
poscia identifico' "La Liberti Paro
la" ed il >llO direiu,re ed. Invitato,
-«nipre dal suo difensore, lesse le
traduzioni che disse di aver fatto
lui stesso.
Mantenere il silenzio può' essere
cosa spiegabile, ma il non ribellar
si all'arbitrio di fare una traduzio
ne che va oltre la decenza, con ag
giunte cervellotiche, usando parole,
vocaboli, frasi che non sono negli
scritti originali, significa fare una
traduzione in inala fede per nuoce
re l'avversario. Ma di questo in Cor
te. Intanto dopo la lettura di un
primo articoletto definito dal quere
larne riferente»! a lui ed incrimina
bili», continuo' a leggere le tradu
zioni l'avvocato Hoffman per
togliere dall'imbarazzo il suo
difesa, il quale mostro' di
non saper leggere quello che egli
stesso aveva dichiaralo d'aver Ua
'otto, e pei dare l'opportunità' ai
presenti ili capire ciò' che si legge
va.
Quando al querelante fu doman
dato dal suo avvocato come faceva
egli a riconoscerai nel primo artico
li'! lo <■ perche' era stalo chiamato ex
anarchico egli diede queste precisa
risposta: '
"When I carne to America I con
tri Ini led dlffererit articles to diffe
rent papera and carne in contact wltk
different sorta of pe0p1e...."
Quando ad Herkimer il querelan
te fu condannato a non meno di 1S
ed a non più' di 15 mesi di carcere,
accusato di avere incitato alla rivol
ta e sparato contro un rolizlotto, e
vantatosi di aver fatto sventolare la
bandiera rossa a Little Falls, N. Y.,
dichiaro' d'essere "laborei" e "tliink
cr", invece davanti all'Alderman di
Heading si e' dichiarato editore di
• 1 Ivt rsl giornali, contributore di
scritti a giornali fin dal suo arrivo
! in Vmerica.
Ad altra domanda del suo avvo
cato se egli ricopriva qualche pub
-1 Ileo ufficio o ne era candidato, il
querelante rispose di essere ''supre
mo delegato dell'Ordine Indlpenden
<e é candidato alla cittadinanza. Al
• uni risero della barzelletta.
A stabilire la circolazione de "La
Libera Parola" a Reading, fu chia
mato Salvatore Ciofalo, della cui
ammirazione conserviamo un'infini
'a' di lettere.
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
AMERICA 18 Marzo
TAORMINA 22 Aprile
AMERICA 4 Maggia
AMERICA 22 Giugno ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
"Knu-rfd as serond-claa» matter April 19. 1918. at Ihe post uff,c< al Philadelphia. Pa., under the Ad of Mareh 3. 1879"