I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 7 i fimi cuiiii » (Da "11 Nuovo Venuto" di Chicago, 111., del 28 gennaio u. s.) La nostra razza e', in fatto di pa triottismo, la più' rumorosa di tutte le razze. Infatti, essa affida al bac cano quello che dovrebbe affidare al l'opera silenziosa ed assidua della niente e del cuore. Si spendono a volte migliaia di dollari per decorare il petto di un cittadino la cui benemerenza e' di carattere locale o politico. Ma quan do si deve fare il proprio dovere se condando l'oiiera generosa e nobile di iniziatori disinteressati e geniali si diventa insolitamente indifferen- ' li ed avari. Un esempio eloquente basterà' ad illustrare questa verità' sacrosanta. Fra il tumultuare delle passioni e lo sforzo di sfruttar persino il nome di Dante, ila parte dei politicanti e de' cercatori di pubblicità', sorse una voce disinteressata e fu avanzata 11- i na proposta originale e degna. Era la sola proposta che potesse e do vesse secondarsi nel nome glorioso del cantore di Beatrice. Luigi Carnovale e' un Italiano di , intelletto e di cuore. Egli vive fra i suoi libri e la sua fede nel destini dell'ltalia e dell'umanità', senz'altro desiderio al'infuori di quello di potei : onorare eij elevare la sua razza. 0110 ? randone ilegnamènte i grandi. Del suo conterraneo, Tommaso Campanella, ha tessuto la vita nobi le e gloriosa. Dell'ltalia egli difese, all'entrata in guerra, in un libro me morabile, la sincerila' ed il diritto. Delle colonie Italiane d'America ha ,difeso sempre, nel giornalismo e fuori, il buon nome. Della giustizia c della verità' egli ha portato sem pre nel cuore l'lmmagine sublime. Lontano dalla politica, alla quale non chiede nulla; dui chiasso, al quale non ha mai affidato i suol 1- deall; dalla folla, alla quale si e' sempre sottratto con encomiabile persistenza; dagli onori, al quali ha contrapposto sempre la sua coscien za e la sua fede, Luigi Carnovale non ebbe, nell'avanzare la nobile proposta, che il desiderio di mostrare all'elemento colto di questa grande repubblica la gloria d'ltalia della quale Dante Alighieri e' stato l'arte fice maggiore. E, poiché' occorre va far presto, mentre avanzava la proposta di regalare alle maggiori università' Americane il Codice Tri vulziano e le opere immortali di Dante Alighieri, nel nome degli Ita liani d'America, assumeva intera li, responsabilità' del successo ordinan do il tutto ed anticipando il danaro necessario. L'appello lanciato dal Prof. Carnovale ebbe eco larga ed entusia stica nella stampa italiana e stranie ra. Ma la stampa, che avrebbe potuto e dovuto bastare a richiamare la gente di nostra razza al compimento d'un dovere civile, il massimo do vere, infatti che potesse compiere nell'occasione de) sesto centenario della morte del divino Alighieri, Uovo' un campo indifferente o re frattario. L'intrapresa richiedeva migliala di dollari, essendo i codici Trivulziani costosissimi e le opere di Dante ugualmente costose. Ma ad onta dei ripetuti appelli al pubbli co Italiano, il Prof. Luigi Carnova le e' riuscito a raccogliere poco più' di mille settecento dollari, mer.tr? ne ha speso in tulto quasi seimila, con un deficit personale di oltre quattromila dollari Americani. Il Prof. Luigi Carnovale, anima to da quella fede Italiana che ne ha rischiarato sempre il cammino, ha portato a compimento il suo pro gramma e le maggiori istituzioni di questo paese hanno già' nelle lorc. librerie quelle opere che costitui ranno un monumento imperituro alla gloria di nostra razza. Egli a veva i mezzi personali ed ha potu to sacrificare il suo tempo ed il suo danaro In questa magnifica opera di Italianità' e di patriottismo. Ma se Egli non avesse avuto i mezzi, e non fosse stato sorretto dalla fede nello spirito di imparzialita' e di pa triottismo della razza in questo pae se, avrebbe abbandonato l'opera in disgusto. Allora i nostri connazionali, che non mancano di contribuire a tut te le Imposture ed affidano miglia le di dollari al primo imbroglione .che capita e che promette mari e I monti, ma dimenticano le opere ve- I ramente degne, per le quali pochi {centesimi di contribuzione Individua | i le basterebbero, sarebbero stati i pri -1 ini a gridare al sacrilegio e alla frode. ' i Luigi Carnovale ha presentato alle istituzioni Americane, compre sa la libreria della Casa Bianca, gli splendidi esemplari del Codice Tri vulziano e le opere di Dante AU ! ghieri, rilegate con eleganza e con ' lusso d'arte e di colori. Gli Italiani d'America hanno ottenuto il più' grande dei sucesni, anche sono -tali Indifferenti all'appello che, nel nome glorioso di Dante, il Prof. Carnovale lancio' a suo tempo. Il trionfo degli Italiani, mentre gratifica coloro che sono stati i de /st Inaiarli del dono sublime, non as solve la dignità' nostra, perche' l'in gratitudine ' non ha mai assolto coloro che se ne rendono colpevoli. I quatromila e piti' dollari in da naro sonante che il Prof. Luigi Car novale ha sacrificato nel nome grande d'ltalia ed in omaggio alla ! memoria ilei magiore fra tutti i poeti, vanno alla pari con le altre migliala, che ha speso per il monu mento a Tommaso Campanella, o per la preparazione della vita del Gran- NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA INIZIAZIONE DI LOGGIA Domenica, 5 febbraio, veniva ini ziata in Allegheny (N. S. Pittsburgh, iPa. ) la loggia Napoleotv Colaiannl No. 1127. Essa e' componi a ili uno splendido elemento: negozianti, impiegati e rispettabili ed intra ; prendenti pionieri della colonia ilei l X. S. i/acquisto della nuova fulgida gemma per l'Ordine, si deve in gran parte al fratello G. E. Conti, Orato 1 re della Terza Italia No. 17 4. coadiu vato, nel suo lavoro, dal dottore A. j 1 li. \blmte. Grande Oratore dello Sta ito di Pennsylvania e dal neo-l'ratel-I lo sig. Cosimo La Scola, caldo ammi ratore dell'Ordine. Funziono' da madrina la Loggia j Terza Italia, con a capo il venerabile signor I). Saracco. Funziono' da araldo il Gran Cura lore, fratello Antonio Certo. I,'amministrazione della nuova Loggia e' cosi' composta: Venerabi le, Felice Taormina, Ex Venerabile, Leonardo Spagnuolo; Ass. Venerabi le, Tommaso Inserta; Oratore, Cosi ■'.no La Scola: Segretario Archivista, j l'ani-esco Balestrieri; Segr. di Finan za, Salvatore Spagnuolo: Tesoriere, ; Francesco Malacuso; Curatori: Fran cesco Scialabba, Antonino Lenita, I i gnazio Pace, Francesco Pusateri ed «gortlno Carioli. Cerimonieri: Gan-j dolfo Galluzzo e Giuseppe Lamantla. Sentinella interna, Frank Dlamand. Invitati dal dottore Abbate, che i he funziono' da maestro di cerimo nie, parlarono applaudii issimi: il fr. linvoli, Venerabile della loggia Pitt sburgh: il fr. J. E. Conte della loggia Terza Italia: il Grande Curatore, fr. A. Certo: il fr. A. Bancale, Vene iabile della Loggia 24 Maggio: il fr. Michele Fenicato della Ix>ggla Citta dini Italo-Americani: il Venerabili (lella Loggia Nuova Trento e Trieste Prov. di Caserta, fr. A. Base-lotta; Il Venerabile della Loggia Primo Mag gio, fr. G. Abbate; :! rappresentante della Ixjggin. Cooperativa fra Calzo lai: fr. G. Caruso: il Venerabile del la Loggia La Pace, fr. \. Bertone. Dissero delle belle parole di impres sione, il Venerabile e l'Oratore del la lieo Loggia, fiatelli, Taormina e La Scola. A cerimonia finita furono serviti i rinfreschi, dolci e sigari., INIZIAZIONE IN MASSA La Loggia Ausonia, nella sua se | (luta ordinaria del 5 corrente mese, j iniziava all'Ordine dei Figli d Italia del quale fa parte, 3G nuovi soci, uo mini e donne, \ ' giovani ansiosi ' di appartenere alla italianissima I stituzione. L'Uffi'io d'araldo per tale circo stanza fu ricoperto dal Grande Cura tore "dello Stato, signor Egidio A gresti. I-a grande sala di proprietà' del l'Ausonia era letteralmente gremiti per il concorso straordinario di so relle e fratelli delle altre, logge, en tusiasti dell'opera portata a compi mento con l'inaugurazione dell'Orla- , AVANT' SEMPRE, Corsi L_ A FIACCOLA I INI PUGNO 1 ! de filosofo Calabiese, o per la pub-, blienzione del suo magnifico libro 'Perche' l'ltalia entio' nella grande guerra", o per tutte le altre manife stazioni nobili di patriottismo, di fe de, di abnegazione e di sacrificio. [ L'opera generosa del valoroso ' scrittore e filosofo Italiano mostra a coloro elle 11011 sanno abbandonare la indifferenza e l'affarismo che cosa potrebbero fare gli Italiani tutti se fossero imiti nel patriottismo e nel la, lede. Benedetti e lodali sempre coloro: che, ionie il Piol. Luigi Carnovale, onorano la loro patria con intelii , genza e con fede e le dedicano tutte | l'attivila' ili un'anima esuberante I sincera. Il suo esempio dovrebbe spronarci 1 ed incoraggiarci all'unione dei cuo ' li ed alla manifestazione di quei princlpfi di solidarietà' c di patriot -1 fistilo ibi non mancheranno di ren ' l'or forti e rispettali gli uomini co-| ine hanno reso forti e rispettati le j ' nazioni. li valoroso connazionale troverà'| I nella soddisfazione del dovere coni-, piuto il mei Italo compenso contro j l'lngratitudine degli uomini che lo 1 l'anno abbandonato nella lotta e che ae avrebbero reso Impossibile il ! jirlonfo qualora egli non avesse avuto i anima generosa e la borsa pronta. Danto, Campanella, l'ltalia, IT mattila', la Pace del popoli: ecco gli 1 li ali sublimi clic ispirano il vaio ri so amico e connazionale nostro e 1 vìi aprono la via dell'immortaliti.' ed alla gloria. 1 libero | uotrofio di Concoidvlile, Pa. Arrivali al benessere parlarono il Grande Curatore ed il G.tndc Depil ilo signor Salvatore Cassata, 1 qua li si congralutarono con gli t'fl'ii ia 'i ed I soci dell'Ausonia per il loro la voi o ili propaganda, compendiato n>W-'ammlssione di tanti soci. II Gr. C'uraii-re volle pili' specialmente eon ■ratuUrsl col Venerabile Paolo Sto-| | ilici al quale, in nome della Loggia, j presento' uno spillo con diamante, i contenuto In un astuccio ili velluto, I ''he aveva ricevuto da! socio Cicola. i. "Ausonia ha voluto mostrarvi", min bluse il dignitario volto al ve-;, aeratile, "tutta ia sua simpatia e'. gratitudine per I sacrifici da voi fallii, onde farla assurgere al posto che es sa conserva fra !< consorelle". Il signor Storaci ringraziando prò-j mise di prepararsi per un altro "dri ve" as; ii tirando altresì' che fra bre ve la Loggia dell.i quale e' venerabi- j le ili non molto avi a' non meno di 300 soci. Dopo la iniziazione si incomincia rono le danze che si protrassero fino j a tarda ora. S. Diotallevi IE OIFERTE DELLE LOGGE IN LETTINI PER L'ORFANOTROFIO Sebbene vi sia stato un certo ial lentamento nello gara, le logge del-, l'Ordine del Pigli d'ltalia hanno con timi ito ad offrire dei leltini pei l'Orfanotrofio. Le ultime ad offrirne uno per ciascuna sono le logge Gu glielmo Marconi No. 105, L. Pilla N COI, Principe Tommaso di Savoia No. ti in. di Philadelphia. ; Leonardo da Vinci No. 270 di Washington,: Cooperativa tra calzolai No. C 65 di 1 Pittsburgh ed il signor S. E. Morsi co, socio della Regina IClena No. 556 di Sharpsburg. Con il totale pre cedi nte di <52 leti ini ne sono stati ri cevuti a tutt'oggl 68. Non abbiamo nessun dubbio che In brevissimo tempo il numero totale a scendera' a 100, tanti quanti ve ne abbisognano. PER IL BUSTO A DANTE ALIGHIERI Dalla loggia Trento e Trieste No. IX3 di Rossiter, $5.00. Dai signori Dr. A. E. Abbate, Gr. Oratore dello Stato di Pa., $1; dal Dr. H. P. Hoeberger $2; Dominic Navarro $3.(Mi. Totale $lO. Somma precedente $2301.11. Totale genera le $2316. U. FONDO UNICO MORTUARIO Decessi dal 1.0 al 31 Gennaio 1922 Nero Calogero, di anni 44, della Loggia Itouia dei Cesari No. 188, re sidente in Du Bois, Pa., iscritto al F. U. M. il 14 settembre 1918, mor io il 29 gennaio 1922, assassinato, dollari 400. Zito Vincenzo, di anni 47, residen te in Pittsburgh, Pa., moglie del fra tello Zito Raffaele, della loggia Cit- I ladini Italo-Americani No. 317, i j scritto al F. U. M. il 18 Luglio 1917, PHILADELPHIA, PA., SABATO, IP FEBBRAIO, 1922 morta l'S gennaio 1922 assassinata, | dollari 200. Coletti Giuseppe ili anni 33, delia! I.oggia G. Oberdan No. -195, residen te in Phtladelphla, Pa., iscritto al F. F. M. il 30 novembre 19ltì, mor to il 9 gennaio 1522. di polmoni te, $-100. Damiani Maria di anni 37, resi dente in Carbondale, Pa., moglie del fratello Danlatni Antonio, della log via Giovane Italia No. 547, iscritto al F. F. M. 11 26 aprile 1917, morta il 12 gennaio 1922
  • ll quelle Società' caritatevoli che fn o nore ai promotori e sostenitori ili e; sa, al paese dove funzion i, all'intera N'aziono Nord-Americana. I) senso dell'altruismo e' cosi' «"ti nto negli Stati Uniti d'America, tor so più' ohe non lo sia altrove. Qui, uomini e donne, dell'alta e della inc ili.! Società' e pettino le classi meno abbienti e Ministri di tutto le reli gioni, si dedicano, con Intelletto d'a more, col cuore aperto, alle opere pie, per una vocazione speciale, ohe MÈSÌ hanno, come ad un apostolato, aiu tando i derelitti, rodimento lo ani- REV. WILLIAM WHITE me che sono nella via della perdi zione, morale e spirituale, plasman do coscienze, Insegnando virtù'. l'in dal 1 sf»4 circa 28 anni or sono - in Keadiiig, Pa., veniva l'on data, dal signor Robert A. Moine, la "Uopo Resene Mission", la ".Mis sione della speranza e della redenzio ne" vi r. Home, per l'operi! che si i ill roti d leva di portare a compimen to, trovo' un efficace coadiutore nel signor Reuben liofia. Questi due bravi uomini, prima del gennaio IS9-I erano stati assunti a svolgere il lavoro di Missionari nelle prigio ni della Contea, alla stazione di Po lizia, od in altre pubbliche Istituzio ni, ma l>en pri io essi decisero di dedicare I loro -forzi nell'aiuto ai cittadini bisognosi in generale ed a redimere le loro anime travagliate dall'ambiente corrotto nel oun)e vi vevano. E la loro opera, sempre pro gressiva, che prima era ristretta a pochi, si allargo', e dai locali della Metropolitan Hall, più' tardi a quel li della Hendel's Hall, 750 Perni St., oggi nell'ampio fabbricato a tre pia ni, oltre al lic in en'o, all'angolo della seconda strada e Court, questa Pia Società' fa tanto bene che men-" te umana possa Immaginare. Siamo oramai in un periodo di tempo In cui tutte !e attività' uma ne tendono ad un unico scopo: be neficare I più' bisognosi. Dovunque e' sentito il bisogno, la improrogabi le necessita' di asili, orfanotrofi, o spedall ed altre Istituzioni di simil genere, specialmente per ricoverarvi gli orfani dell'epidemia del lfilS e delle altre successive le quali, sebbe ne di forma più' benigna, lasciano vittime dietro di se", asili per rico v era ni I mutilati, per ridare vitali tà' agi offesi fisicamente dell'ultimo conflitto jiiondlale; ma sopiatutto I stituzioni che accolgano od educhino a sani princlpii i vagabondi, gli üb braconi, 1 parassiti. La "Hope Rescue Msslon" si ri promette precisamente lo scopo di riformare e redimere i vagabondi, e ducaniloli nella scuola del dovere, imprimendo nella loro mente l'amo re per il lavoro, togliendoli dalla pubblica strada ed avviandoli in un era di prosperità' morale ed economi ca. » * « Nel pomeriggio del 26 gennaio u. | Di Cello Michelina di anni 35, re sidente in liane, Pa. moglie del fra j tello il) Cello Angelo, iscritto al F. F. M. il 31 ottobre 1917, della loggia U leali za e Vittoria No. 751, morta il 3 gennaio 1922 al parto, S2OO. Masucci Annunziata di anni 4tì, residente in Erie, Pa., moglie del fra ielio Masucci Giuseppe, iscritto al F. I'. M. il 17 marzo 1920, della loggia Ausonia No. 903, morta il 10 dicem bre 1921 ili polmonite S2OO, \*i Ilei la Carmela di anni -I-I, resi dente in Osceola Mills, Pa., moglie del fratello Vlllella Giuseppe, della loggia Risorgimento Italiano No. 953 iscritto al F. F. M. il Iti gennaio i 920, morta il 22 gennaio 1922 di polmonite S2OO. Totale benefici S2OOO. Quota lodl j villanie $0.21. |s\, accompagnato dal signor Luig. | Vliidi, un vero patriota che noi cono sciamo ed ammiriamo da circa 26 an ni, il nostro direttore volle visitare, iii "Uopo Rescue Mission" per assi curarsi ohe quanto gli era stato rife rito sulla esplicazione delle suo o pere filantropiche ed umanitarie, ri spondesse a verità'. i VI fu cortesemente accolto dal so praintendente Rev. William U'hlte, che la dirige con intelletto d'amore e rara competenza, quasi ila quando 1 fu fondata. 1.0 coadiuvano la sua si j gnora e due figli. i Il granile fabbricalo a tre plani! sorgo in un sito ohe misura 60 piedi di larghezza per 200 di lunghezza, i ' Della lunghezza del silo solamente I'IO piedi ne sono stali fabbricati j mentre nella parte posteriore, divi- i sa da un ampio cortile, sorge un i granile vano ad un plano adibito alla i segatura della legna, alla riparazione ; delle sedie di vimini,,aH'tmpaeeal lira ' ili balle di carta vecchia, alla s< el- : ut di metalli vecchi come ferro, ot- I itone alla scelta di bottiglie f noi i uso > |che si vendono alle l'attorie. Subito dopo saliti brevi gradini si i | ascende al primo piano: alla destra 1 di olii entra vi sono gli Uffici de! i i sopralntendente e ili fronte un'alti- > pia scuola, dove si tengono anche • l conferenze istruttive, eoiredata d! t tutto II necessario. !■ Preceduti dal Rev. Wli Ite, dopo a I \ere ammirato il primo piano, a- i scendemmo a secondo, dove i ricovera- < ii che non vogliono lavorare, pagano < -"i solili per dormire in camerate pu- t litissl'ino, ampie < Mutilate, in letti i ad una piazza comodissimi. Ognuno vi Ita il proprio ripostiglio in ferro, i chiuso, nel quale II ricoverato mette | in sorbo gli oggetti personali. Nel terzo piano oltre alle camerate, vi i sono dello stanze private nelle qua- > 'i sono Installilii caloriferi separati eil per esse si pagano da IO a 50 soldi t la notte. In entrambi I pioni \i sonr camere di lettura ed altro necessario • | per disciplinare la mente a quella i I parte dello scibile, che più" si confa' < con le condizioni Intellettuali e ino i i ali dei ricoverati. ; Nel b'assamento vi sono I cosi' dot - I M vagabondi, che portano i sogni ; della degenerazione sul viso, i quali. 1 | man mano ohe incominciano a redi mersi ed adattarsi al lavoro ed al vi vere civile, vengono accettati nelle | camerate del secondo e terzo piano. 1 Apprendemmo con un senso di con- I 'orto che i ricoverali, di cui il 75 per < cento si mantengono con il ricavate • del proprio lavoro, nella maggior ;iaiie sono <> americani o Irlandesi, ma raramente vi ricorrono gli Italia- t ni o gli ebrei. | Noi Italiani abbiamo una classo di ; vagabondi che non hanno nesi na i volontà' di lavorare. Questi tipi < preferiscono vivere la vita del pa- ' tassiti, ma difficilmente, per la loro 1 prosopopea di saputelli Inconcluden "i, ricorrono alla carila' pub' nca ne' preferiscono Ul emend i, anzi, fa cilmente si danno ad un altro slste- j j ina ili v ita, a servire, pagati, di stru monto al più' furbi. La "Hope Rescue Mission", che e' una miniatura della Young Men's Christian Assoclatlon, con intendi menti più' economici e disciplinari può' oggi dar ricovero, con massi ma comodità' a 250 persone. Essa fornisce operai a chiunque li richie de e questi operai sono i riformati, nuovamente plasmati a cittadini la boriosi. Quelli che non si trovano in 1 grado di andar fuori lavorano a se gare le legna che si vende al pub blico; ad accomodare le sedie con sedili e spalliere di vimini; ad im . "paccare balle di carta vecchia, ecc. I.a "llope Reseue Mission" e' una il! quelle Istituzioni che merita l'ap poggio incondizionato di tutti i nati atriotlica ed u imtnilarla opera portala a compi •nento con l'inaugurazione deli'Orfa notrollo dell'Ordine del Figli d'lta lia «li Pennsylvania, era elogiato -•guaio ad esempio di quello che I può' l'are un uomo dalla tempra del t'iti. \. Giuseppe Di Silvestro, da s. 10. il Senatore Vittorio Rolandi [ Kicci, Atubasclalore di S. Ai. il Ite d'ltalia a Washington, I). I'.: dal Cav. l't'l'. Luigi Stilliti, Regio Conso le il Italia a l'hiladelphla; dai giudi ci onorevoli Shull e Bonnlwell; dal Presidente della C'entrai I Igh Seliool, Dr. liane.»; dal fondatore dell'Ordino dei Figli d'ltaiia Cav. Dr. Vlne. Sel lato; dal senatore Statale Mcllaile li Chester e da tanti altri, americani ed italiani, Ilio ammirano nel capo della patriottica Istituzione l'altie re clefTitalliiniia'. Fu veramente un peccato ohe II mandalo d'arresto non '.clini solvilo in quel giorno; esse avrebbe segnato, più' ohe non lo fece la ma ni test azione, l'apoteosi del no stro direttore. .Ma una combinazione Combinati doveva avvenire, quella cioè' del la contemporaneità' dell'esecu zione ilei mandato di arresto con la pubblicazione, sul quotidiano» di Philadclphia, di una protesta «Il in. certo Circolo, la cui i npo sta, del Or; lido Concilio dell'Ordino Figli d'ltalia, non fu accolta dal giornale I'"Opinione" perche' non citi abbastanza Illibata par quelle colonne, sebbene, alla ospi talità' segui' sul ilo un'articolessa diffamatoria del nostro querelante. 1" questione di gusti e di inter pretazione della missione della stam pa. Dicevamo, dunque, *he \i fu una citazione por libello contro II nostro direttore. Vi sono tante Corti in l'hi ladelphla e sebbene il querelante sia residente di questa citta' egli penso' liem di portnni a Read ing. Pa. Noi, che ni.u siamo liotlil. non avrem mo mal pensato a questo espediente mattino ma che era (aeri la sera precedente. Questa volta» fiuti lei.'e Interessato, ha fatto la te li l'ornila -libito lupo usciti diill'Al derman. Se fosse un giornale eoa intendimenti onesti avrebbe dovuto dire che e' stato il nostro avvocata a chiedere, dopo l'esame del que relante, che la causa fosse mand ila in Corte. lllO direiu,re ed. Invitato, -«nipre dal suo difensore, lesse le traduzioni che disse di aver fatto lui stesso. Mantenere il silenzio può' essere cosa spiegabile, ma il non ribellar si all'arbitrio di fare una traduzio ne che va oltre la decenza, con ag giunte cervellotiche, usando parole, vocaboli, frasi che non sono negli scritti originali, significa fare una traduzione in inala fede per nuoce re l'avversario. Ma di questo in Cor te. Intanto dopo la lettura di un primo articoletto definito dal quere larne riferente»! a lui ed incrimina bili», continuo' a leggere le tradu zioni l'avvocato Hoffman per togliere dall'imbarazzo il suo difesa, il quale mostro' di non saper leggere quello che egli stesso aveva dichiaralo d'aver Ua 'otto, e pei dare l'opportunità' ai presenti ili capire ciò' che si legge va. Quando al querelante fu doman dato dal suo avvocato come faceva egli a riconoscerai nel primo artico li'! lo <■ perche' era stalo chiamato ex anarchico egli diede queste precisa risposta: ' "When I carne to America I con tri Ini led dlffererit articles to diffe rent papera and carne in contact wltk different sorta of pe0p1e...." Quando ad Herkimer il querelan te fu condannato a non meno di 1S ed a non più' di 15 mesi di carcere, accusato di avere incitato alla rivol ta e sparato contro un rolizlotto, e vantatosi di aver fatto sventolare la bandiera rossa a Little Falls, N. Y., dichiaro' d'essere "laborei" e "tliink cr", invece davanti all'Alderman di Heading si e' dichiarato editore di • 1 Ivt rsl giornali, contributore di scritti a giornali fin dal suo arrivo ! in Vmerica. Ad altra domanda del suo avvo cato se egli ricopriva qualche pub -1 Ileo ufficio o ne era candidato, il querelante rispose di essere ''supre mo delegato dell'Ordine Indlpenden