LA LIBERA PAROLA
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Cu A. (in . SEPPE DI SILVESTRO
|OlTO«-IN-CHJir
/6J6 v o. limati St.. Phila . Ha.
Bell Phone, OREGON, 28-6 S J
Anno «V Sabato 11 Febb. 1922. N. 6
SUBSCKIP TI OS
le tdt l* 3« Per ìt«r . ....... • fS.OU
(tvr s muntbi, ~. • . I.K»
** prr [Eirw iiiuuths .... O.Tu
no dichiarato di rilasciare quattro
dollari al mese complessivamente a
beneficio dell'Orfanotrofio.
AGRICOLTORE. Sulle doman
de dei signori Saltatore Chiniento.
Nicola \lol. Camillo Ansuinl, Vin
cenzo Fusaro, Massimo di Bernardo.
Carmine D'Aquanno. Luigi Domi-
Helio, Giuseppe Letizia, Luigi Vena,
Salvatore Cassata, Filippo HI rocchi,
Vittorio Verola, Carmine Maechiu
roli, Pici io M.iiola, Giambattista
Martorana, Gaetano l'irrito, la Coni
missione ha accolto quella del fra
tello Pietro Antonio Maiola. della
Loggia Santa Maria di Monte Castel
lo No. Tófi. Kg il e' di condizione con
tadino ed ha la famiglia residente
In Italia.
CIUCO Considerato che nello
avviso ap|iositamente diramato a suo
tempo fu detto che le domande dove
vano pervenire al Grande Concilio
NON OLTRE LK ORE « POM. DEL
20 DICEMBRE 1921. e di quelle che
BÌun«fi-s»MO pìu' tajdi non si sareb
be tenuto conto, la Commissione de
libera di non poter prendere in con
siderazioni- la domanda del. signor
Alfonso Maietti arrivata il 22 dicem
bre e quella del signor Matteo Sa
ranna arrivata il 2 gennaio
Delle altre domande, arrivate in
tempo debito, del signori Filippo
11 a laro, Giovanni Presti, Giovanni
Rossi, Sabato Camposano, Lugl Ca
ramlello, la Commissione ha accolto
quella del fratello Giovanni Presti,
della Loggia Luigi Zuppetta N. 675,
classificando come secondo il fratel
lo Luigi Caramiello della loggia Fe
lice Cavallotti No. 527.
Il fratello Presto ha fatto per sei
anni il casco nel Seminarlo di Mes
tlua e poi a bordo ilei piroscafi Pa-
Ilnuro, Re Umberto, Ancona, e re
centemente in Alberghi di Sau Isle
City edi Atlantic Cit> . E' ammo
gliato senza figli, e la sua signora
ha fatta domanda ed e' stata nomi
nata Istitutrice. Hanno fatta di
chiarazione di rilasciare dollari due
al mese a beneficio dell'Orfanotrofio.
AIUTANTE CUOCO Per le
etesse ragioni dette più' sopra, la
Commissione delibera di non poter
prendere in considerazione le do
mande del Signori: Antonio Notaro
berto, arrivata il 21 dicembre; Giu
stino DI Guglielmo, arrivata il 22, e
Paolo Raclti, arrivata il -I gennaio.
D«*lle altre domande, arrivate, in
tempo debito, da parte dei Signori:
Salvatore Perla, Giuseppe Paoletti.
Antonio De Matteis, Nicola Caruso,
Francesco Aiello, Antonio Giannini.
Tommaso Giordano, Domenico itiiti
gliano, Giovanni Rossi, la Commis
sione ha accolto quella del fratello
Francesco Aiello, della .Loggia Cit
tadini italo-Americani No. 224. Pi
anni 27, ha la famiglia in Italia.
Ha prestato servizio nell'Hotel Alv;i
di Harrishurg.
Per i posti vacanti si da' mandate
al Comitato Esecutivo di provveder»
nel modo e con lé nonne che esso ere
di>ra' migliori.
F. Travascio, Pres. Comm Orf.
Gius. Di Silvestro, Gr Ven
A. Perfilia, Gr. Segr. Arch.
Il «QUI
AI VENERABILI. GR. DEPUTATI
E FRATELII DELLA GR LOGGIi
DELLO STATO DI MARYLAND
Con riferimento alla lettini circo
lare No. 152 del 15 Ottobre u. 8,
questo Grande Concilio sente il do
vere di rivolgere ancora la parolu n
fratelli tutti, coti la speranza eh
l'appello rivolto voglia essere accol
lo col solito interessamento che I FI
gli d'ltalia hanno mostrato pel pai
iato.
Il Dipartimento deU'industri
Pubblica di*questa citta' ha stabi!
to delie Scuole serali per agevolar
gli stranieri di poter imparare 1
lingua Inglese: e classi wpeclali pt
diventare Cittadino Americano.
E' inutile dire come sia assolute
mente necessaria la conoscenza lil
la lingua Inglese se noi vogliamo <
mergere in questo grande Paese e i
quanto sia indispensabile il blsogn
di divenire Cittadino Americano a
vogliamo rispetto e considerazione
Ricordiamo che la cittadinanza A
merlcana non si può' acquietare o§
gi per influenza politica ma per «
sanie. Il candidato che desidera di d
venire cittadino americano, dovri
conoscere le Leggi costituzionali
saper rispondere alle domande eh
gli vengono rivolte dal giudice coni
petente, quindi occorre una prepara
zione la quale si acquista nella scuo
la, l'opportunità' che si offre e" asso
Imamente gratis e costituisci un de
litio il non volerne approfittare.
Le altre nazionalità' hanno ri
sposto con entusiasmo all'appello ile
dipartimento di educazione, mentr
con sommo rincrescimento si noti
che gl'italiani sono indifferenti ei
apatici al bene che loro si offre.
Raccomandiamo quindi ai Vene
rablli di voler stimolare I fratell
aJla santa crociata, e che questi
loro volta facciano propaganda fra
i nostri connazionali affinchè' fre
luentino le scuole elencate nell'ac
l'isa circolare.
l/ißterewamento da parte delle
i»gge costituirà' un'altra beneme
renza pel nostro Ordine; infatti ci
piace riprodurre quanto il sopraln
ren<l*nte scolastico ha scritto al no
stro Grande Venerabile.
"Noi riconosciamo il meraviglioso
contributo che 1 Figli d'ltalia pos
sono dare In questo prgramraa.
"Infatti il successo del program
ma per quanto riguarda gl'ltaliani
'i|H?nde dalle coopcrazione della vo
stra Istituzione. Noi crediamo che
Echi lei'■lini felli, felli, f. Il
IN PENNSYLVANIA
La slamila itullaiia d'America
• '«mliiiia ad occuparsi dell'Orfatio
irofio dell'Ordine del Figli d'ltalia
li Pennsylvania, inauguratosi 11 22
gennaio u. 8.
Dall'ultimo numero dello "Stiva
le", di Pittsburgh, rivista mensile
tiretto dall'avv. A. Cianflone, rile
viamo il seguente stelloncino scritti'
lai Dr. A. E. Abbate:
"OPERA GRANDE. » 22 c. ni.
't di un iiogglo ridente, a Concord
. ille, Pa., e' stato aperto ai derelit
i l'Orfanotlofio' Dante Alighieri
iell Ordine Figli d'ltalia in Anierl
"Ancora una volta 1 raggiratori
lividi ed I predicatori dell'errore
iebbonsi dichiarare sconfitti!
"Che bel sogno di amore realizza
to!
"Che tripudio intimo ed intenso
li tenerezze, di affetti cari; quale
*ifusione di gioia fraterna!...
"L'Ordine non poteva dimenticare
i propri doveri, Je proprie grandi
responsabilità*.
"Ed 11 22 gennaio gli affiliati
i iclnl e lontani coloro che hanno
•ontributto allo elevamento di cosi
grande monumento di pietà' e di
lirogresso, nella \lta coloniale italo
tmeilcana si sont intesi come u
niti in un gran sogno di pace e d'a
more' ~ ,
"Se gli italiani sanno intendere la
missione che hanno ed i doveri del
la vita futura, qui per dare un
mandato e glorioso retaggio al pro
pri! bambini, che saranno gli uomi
ni del domani diano a tali opere
ippoggio forte ed incondizionato.
"Che l'asilo di Concordville che
i'orta il nome più' grande e bene
auspicante sia l'antesignano del
le future, prossime, generose e civi
li Iniziative degli Italiani In Penn
sylvania."
L'"Eco del Rhole island" di Pro
vldence, H. 1., nella uùa edizione
lei 2 corrente pubblicava:
"L'INAUGURAZIONE SOLENNE
DELL'ORFANOTROFIO DEI F d'l
DELLA PENNSYLVANIA
"Chi leggesse 'e pagine vibranti
'iella "Libera Parola" del 28 (len
ii.'lo, non potrebbe fare a meno di
restare sorpreso dai resoconti «lelle
leste avvenute per l'inaugurazione
<li'U'Orfanotrofio di Concor'lville,
l'.i
"L'lstituzione umanitaria per la
cui fondazione il U. Venerabile di
questo Stato Cav. A. Giuseppe Di
Silvestro insieme a tutte le Logge
lavoratone con assiduita' meravi
gliosa, ora sorge compiuta sopra uno
dei ridenti colli della Pennsylvania,
benedetta da migliala di persone,
che nell'Ordine Figli d'ltalia, trova
no la promessa ed II compimento a
tante opere buone,
E' Il primo Orfanotrofio Italiano
che s'alza tra le popolazioni italia
ne emigrate d'America: e' il monu-<
mento al quale si rivolgeranno tatti
I buoni di tutti gii Stati.
"Alla cerimonia, riuscita solen
iilssima, parteciparono S. E. l'Am
basciatore Ulceri che parlo' con la
sua alata parola, alcuni Supremi
l'fflclali, tutti i grandi Venerabili,
ed una marea grandiosa di associati
provenienti da tutto le parti più'
lemote della Pennsylvania e di altri
Stati limitrofi.
"Fu Inaugurato nel cortile del
fabbricato un busto al Divino Poeta,
al quale e «tato Intitolato l'Orfano
trofio.
"Nelle ore pomeridiane fu tenute
un banchetto numerosissimo, e mol
li discorsi furono pronunziati in
lode del Cav. Di Silvestro, dell'Ordi
ne e della grande Istituzione che e
pronta a ricevere 1 poveri derelitti, I
figli orfani dei membri del Figli d'l
talia dello Stato
"Speriamo che anche nel R. I.
non sia lontano 11 gioì no d'una fe
sta si' solonne, che anche noi pos
siamo gustare la soddisfazione d'una
opera degna di tutta la considerazio
ne. di tutto il nostro lavoro. CI si
assicura che e' prossimo il momen
to, nel quale saremo chiamati di nuo
vo a questo la>oro, e che l'Ordine
avra' molto da fare per 11 compimen
to della Pia istituzione".
» • »
La Loggia Femminile "Porta Pia"
ili Wllmerding ha fatto pervenire al
Grande Condilo dell'Ordine di Penn
sylvania il seguente telegramma:
"Dolenti nostra assenza inaugura
zione filantropica Istituzione tribu
tiamo auguri! di successo per l'Or
fanotrofio riconoscendo meriti no
stro Grande Venerabile. Plaudiamo
;iunterà presenza Ambasciatore d'lta-
questa sia una splendida opportuni
tà' pei le vostre logge che potranno
rendere un gran servigio ai vostri
connazionali nonché' un patriottico
dovere.
Noi sinceramente speriamo e fi
diamo sulle vostre varie Logge, le
quali non soltanto faranno propa
ganda fra 1 loro Membri ma che o
gni membro stimolerà' gii altri non
appartenenti all'Ordine di approfit
tare dell'opportunità' che ad essi si
presta."
Fraternamente in U. t\ P.
Placido Milio. Gr. Ven.
F Della Noce. Gr. Segr. Arch.
Ila e Governatore di Pennsylvania"
I soci della loggia Operaia Italia
na No. 1043 di Lattimer Mine», riu
niti in seduta ordinaria del 5 corren
te mese, udita ia relazione dei suoi
rappresentanti M. Montefiore, ex
venerabile ed A. Capozzelli, segreta
rio Archivista, i quali presero par
te alla cerimonia d'inaugurazione, si
alzarano tutti in piedi plaudendo e
decisero di mandare un voto di plau
so al Grande Venerabile per la sua
I opera spesa in prò dell'Ordine e delle
. uiip iniziative.
Sii'iii
Monessen. Pa.
7 Febbraio
CIRCOLO DANTE \LIGHIERI
Merce" la tenace volontà' di po
i-Ili, in Monessen si e' formato un
Circolo che ha per principale scopo
la unione dei due elementi italiani
quello venuto dall'ltalia e quello
nato qui diffondere quanto piti'
e' possibile, e secondo le forze fat
tive della colonia italiana, la scar
samente compresa cultura italiana;
organizzare insomma questi due ele
menti fino al punto di dimostrare
che qualche cosa ili fulgido e di or
goglioso e' nato in mezzo alla nume
rosa e laboriosa colonia italiana di
Monessen. Ed appena le forze di
ouesto costituendo animato Circolo
Io pennelleranno, si penserà' ala
cremente all'insegnamento della lin
gua Italiana; nobile e sacro scopo a
cui le numerose colonie italiane
sparse ovunque in questa terra do
vrebbero dedicarsi.
l'n'Rltra piaga che questo Circolo
intende, se non completamente can
celiare, almeno attenuare, e' quelli:
di sanare la divisone esistente fra i
ilue elementi: di uno fani&> parte gli
italiani venati dall'ltalia, dell altra
iiuelir nati qui
Questa odiosa c deplorevole real
ta' perche'? Per la tempi ice ragione
che i primi sono poco familiari con
la lingua inglese, ed 1 secondi sono
pochissimo familiari —• se non igna
ri addirli tura della lingua ita
liana .
Questi due elementi (chiamiamoli
ormai cosi') si appartano i'un dal
l'altro per la ragione sopra delta,
ma se il primo elemento e cioè'
quello venuto dall'ltalia —ha un
po' di colpa nel non conoscere l'in
glese, la colpa maggiore ed imperdo
nabile resta sempre In quello nuto
lui, anzi non direttamente a questi
giovani qui nati ma ai loro genitori
perche', appena il nuovo venuto co
mincia ad essere capace di balbetta
re qualche parola, essi gli parlano
in inglese ed in un inglese che
neanche loro conoscono.
A scanso di equivocai tengo a di
chiarare che bisogna fare le debiti
i-i ' t ;:ionl.
Questa verità', nuda e cruda, que
>la realta' inconrutabile suona un
po' amara ed indigeribile a quanti
ne Iranno la colpa; ma se tutti 1 ina
li non vengono per nuocere, e' tem
po, ormai, che la colpa e la Imper
donabile trascuratine si tramuti In
un salutare risveglio, e por mente a
lavorare con umore e con ardore a
ciò' che uno' tornare di vantaggio
per noi stessi, pei la veniente gene
razione e per la patria nostra ado
rata.
Dai quindici anni in su tutti gl'i
taliani di Monessen possono far par
te di questo Circolo; pero' e' bene
tar notare che, chi vuole apparte
nerci deve essere e sentirsi ITALIA
NO, gli altri se ne stiano da purte.
R' mia convinzione, come l'espe
rienza ci dimostra, che anche que
sto Circolo, come tutte le altre or
ganizzazioni. avra' del rettili insi
diosi, ilei sofisticanti e del poco,
benevoli avversari, ma gli attncchi
"he forse nasceranno, le insidie e le
calunnie, si infrangeranno contro la
maniglia eretta dalla tenace volon
tà' «lei componenti II Circolo, ed ogni
stolta diffamazione cadra' nel fango
porche' e' nobile e sacro lo scopo a
cui questo giovane tlrcoio si attie
ne.
E questo e' meglio che si dica su
bito.
Giuseppe Lo Forte
\ I Walnut 920 e 927 I )
; Giovanni M, Di Silvestro ;
, AVVOCATO ITALIANO
Difende cause civili e penali
North American Building '
Camere 719-723 \
Philadelphia, Pa. |
LA LIBERA PAROLA
I! li Pfflltlß
Verso mezzogiorno del 7 corrente,
nella Cappella Sistina a Roma, ve
niva eletto II Nnovo Pontefice, che
ha assunto il nome di Pio XI, nella
persona del Cardinale Ratti, Arcive
scovo di Milano, < he era stato eleva
to al cardinalato il giorno 6 delle
scorro giugno.
La sua elezione si ebbe nella set
tima votazione.
I/attuale capo della Chiesa Catto
lica ha 65 anni. Fu ordinato prete
nel giugno del 1879. Ha ricoperto
importanti cariche ed ha avuto affi
dato diversi Incarichi diplomatici.
L'ex Cardinale Ratti era classifi
cato nel gruppo di Gasparri, perdo'
si ha ragione di sperare che le rela
zioni fra Vaticano e Quirinale di
venteranno. in avvenire, più' cordia
li.
I PAPI CHE ASSUNSERO IL NO
ME DI PIO FURONO:
PIO I Fu Pipa dal 140 al 154.
Egli fu il nono successore di S. Pie
tro. Si conosce poco del fatti spe
t Iflcl della sua vita.
PIO 11. Nato nel 1 105, eletto
nel 1458, mori" liei 1464. Liberare
l'Europa dall'influenza turca fu la
mira principale del suo pontificato.
PIO 111. Nato nel 1439, eletto 1!
27 settembre 1303, mori' l's ottobre
ì 503. Kgli era figlio di una sorella
li Pio 11. Il suo legno duro' soltan
-0 pochi giorni.
PIO IV. Nato nel 1499. eletto
lei 1539, morto nel 1565. Kgli ap
parteneva «Ila Casa dei Medici di
•Ulano, che non era alleata con i
il ed lei di Firenze. Kgli fu clemente
■oii tutti.
PIO V. Nato nel 1504, eletto
ie| 1566, morto nel 1572. Il fasto
u bandito dalla Corte di Pio V. E
rli fu austero nel suo portamento,
na umile sempre. Egli visito' gii
immolati, lavo' I piedi ai poveri e
[libraccio' I lebbrosi. La Regina Ell
abetta d'lnghilterra fu scomunicata
la lui.
PIO VI. Nato nei 1717, eletto
lei 1775, morto nel 1799. Durantel
1 suo regno nel 1789 una bolla
iapale creava la sede di Baltimore,
legli Siati Uniti. Egli mori' a Va
pnza, Francia, dove egli fu condot
-0 per ordine di Napoleone, dopo che
francesi catturarono Roma e gli
ettarono 1 termini della pace.
PIO Vii. Nato nel 1740, eletto
el ISOO, morto nel 1823. Egli con
tuse con Napoleone il concordato
el 1891. Un aitro importante e
ento del suo regno fu la restaura- '
ione degli Stati Pontifici,
PIO Vili. Nato nel 1761, eletto
el 1829, morto nei IS3O. il »uo re
no breve tu ostacolalo dai continui
Isturbi con la Francia e la dlssolu
lone nelle altre parti dell'Europa.
PIO IX Nato nel 1792, eletto
el 1846, morto nel 1878. La perdi
-1 del potere temporale dei Papi
pgno' Il suo regno.
PIO X. Nato nel 1835, eletto
el 1903, mori' nel 1914. Sotto II
uo regno pontificio fu intrapresa
» codificazione delle leggi canoni
iie. Egli fu un Papa di grande pie
i' e raccomando' sempre una vita
•llgosa. La sua influenza spiiitua
• fu sentita da tutto il mondo.
l pili' grandi, più' veloci e moderni
Vapori del mondo. Ec<•< Mente trai
tnmento dei passeggieri. Nella vo
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