La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, February 11, 1922, Image 1
LA LIBERA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Stori* Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street A.NNO V. - Numero 6 TRA CANNES E GENOVA I lettori della "Revue des deux I mondes" non possono essere sorpresi ■ della crisi, che ha interrotto il Con ■ vcgno di Cannes e fatto risorgere ■ Poincaré'. l a crisi era appunto prt - ■ annunziata nell'ultimo capoverso I dell'articolo del Poincaré", apparso | nel numero del 1.0 gennaio dell'au- I torevole "Revue". Dopo avere par lato con evidente disprezzo del "tea trale progetto" di una grande Con ferenza, o anche <!i un Congresso, in cui sarebbero rappresentati tutti gli Stati d'Europa, inclusa la Germa- I nia; dopo avere enumerati gli argo nienti che in quella conferenza o in (<ue! Congresso si sarebbero discussi: : «•ambii, emissioni, riparazioni e 111- tieme il Trattato di Versailles e l'av venire del mondo; dopo avere prean nunziato "lo splendido trionfo" di quella "diplomazia da cinematogra fo" che nel precedente articolo ave va descritto e condannato "au pilo ri";" l'ex Presidente della Repubbli ca concludeva: ' Per fortuna, noi abbiamo ancora alcuni pochi istanti prima di arrivare all'orlo del preci pizio". Alcuni istanti. Gli istan t tra la proclamazione del Congresso di Genova e la fissazione del pro gramma. Nell'lntermezzo, Infatti, l'un dopo l'altro arrivano, a Cannes, i telegrammi annunzienti la riunio ne del Consiglio dei Ministri, con 1 l'lntervento di Millerand, e l'ordine (fri giorno della Commissione sena toriale degli Esteri presieduta da Poincaré': onde !a partenza di j | Hriand che In quelle condizioni, non poteva altro essere che una sparizio ne.Teatro per teatro, il colpo di sce na francese di Millerand e Polnca | re' atterrava 11 Mini Internazionale ili Lloyd George a lungo metraggio F Cannes-Genova. "Se il Consiglio Su f, premo passa alla preparazione del ; l'ordine del giorno d'un Congresso u- I niversale, e' a temere ch'esso si per- I da nel mondo delle chimere..." Il j colpo di scena dei due Presidenti ha I voluto semplicemente richiamare il [ Consiglio sopradetto nel mondo della [ realta' della realta', s'intende, I francese. Che significa tutto questo? Significa una cosa sola: che la Francia non ammette che altri essu ma 11 comando e le imponga la di rettiva dell'azione politica. Che la Francia, insomma, vuole fare da se' 1 A Washington si oppose al program ma, che le si voleva imporre, del di sarmo. A Cannes non degno' neppu- I re di discutere il problema, che le si : ! voleva proporre, delle riparazioni. Come per lo Stato Luigi.XlV, cosi' per la vittoria la Repubblica dice ; "La Francia sono io". La tradlzlo i ne non manca di pennacchio. Da Ironpo tempo la Francia, Re- ' I pubblica, Impero, Monarchia, si e' a- I bituata a dettare la legge, e a consl- I dCrare se stessa come la protettrice e f la rigeneratrice dell'umanità', per- ; [ che', oggi, a un tratto, si pieghi a E riconoscere agli altri gli attributi [ della sua regalità'. Poto', nei qua | rantaelnque anni trascorsi dal '7O al f '914, subire la legge della Gernin- nia; non può' subire, oggi, dopo la; vittoria, la legge di alcuno, amico u [ alleato, o tanto meno, attraverso l'a I snico e l'alleato, del neniieo. 11 Pre | sidente llarding e il Premier Lloyd F George parlano,' anch'essi, oggi, ne l nome dell'umanità', per la pace del l'Europa e per la pace universale, ma deve essere un equivoco nelle lo i ro parole e nelle loro intenzioni che l potrebbe consistere nel confondere I con l'umanità' la Germania, con le I sorti dell'umanità', le sorti della I Germania. E il signor Poincaré' in-J j sorge in armi contro l'equivoco. Noi. I siamo spettatori, e osserviamo. Come spettatori, possiamo non so : lo osservare, ma anche giudicare, [ con serenità', x delle varie fasi dell'i i lotta. Certo, il signor Poincaré' e quelli Ìche si collegano alla sua azione, ' hanno molte buone ragioni per volc l re che la Francia rimanga in di f sparte e faccia da se", e non' Coordini f la sua politica con quella delle altro potenze, e disdegni le Conferenze nelle quali le altre Potenze si pro pongono di stabilire accordi per la difesa dei comuni interessi. Ma hanno un torto: di dimenticare, che la guerra ha creato corresponsabili tà'. che la vittoria, non dovrebbe di struggere, ma dovrebbe rinsaldare: la vittoria, che e' il fatto di tutto le potenze alleate, non di una sola. Se la Francia avesse vinto la guerra con le sue armi, come nel '7O la Germania, chi potrebbe oggi dalle lontane Americhe o dalla circostante Europa mettere limiti e condizioni I ullà sua pace? Ma, non ostante lo ! glorie della Marna e di Verdun, 3 non ostante I molti sacrifizi soppor j tati di tutti i suoi figli, ìa Francia iha vinto ir. guerra per il concorso - ion l'aiuto degli altri. Vano sareb bero state le glorie, e vani i sacrifici i sopportati da tutti i suoi figli, la Francia ha vinto la guerra per II , concorso e con l'aiuto degli altri. 1 Vane sarebbero state le glorie, e va ni i sacrifizi, se in un primo tem ilo l'ltalia non fosse entrata in guer ra e non avesse dato modo all'ln ghilterra di preparare il suo eserci to, in un secondo tempo l'America non fosse a sua volta intervenuta lièi colmare le fi!» diradate e rinno | vare lo armi troppo usate. E sono ap punto questi inteventi, che hanno acceso le Ipoteche straniere sulla vii loria che hanno facilitato, e che luinno quindi reso Impossibile la pie na dlsponibilta' della vittoria nella potenza che l'ha raccolta. E se Har ding e Lloyd George credono di po tere ancora Intervenire in pace, per il governo della vittoria e' perche' ri cordano di essere intervenuti dui au le la guerra, e difficilmente vorran no dichiararsi soddisfatti nel tini' qualificata cinematografica la loro aperta diplomazia che pur nel mo ] mento del pericolo fu esaltata conio ! la diplomazia dell'avvenire. Dall'altra parte, Ut Francia ha per ire' un Trattato, che, discusso ed ap provato dagli Alleati, ha il diritto di | ritenere ben discusso e bene appro vato, e non suscettibile di variazioni od alterazioni, e tanto meno di rln negazlonl. Vi e' una questione di principio, che deve essere rispettata, e non permette si considerino i Trat tali come la Germania li considera va. "chiffons de paplers"; e una questione di fatto, elio non vuol es sere distrutta, e si riferisce al rico noscimento, dei danni subiti dalla Francia e delle dovute riparazioni. Come ammettere una rinuncia alle riparazioni, clic rappresentano il cor rispettivo dei danni? Ma polche' o qui fiammeggia no le ipoteche sulla vittoria tre anni di esperienza han dimostrato "he le condizioni fatte alla Germa nia sono ineseguibili polche' l'im possibilita' dell'esecuzione ili quelle condizioni produce uno stato di per manente agitazione e di sicura rovi | na nell'economia non solo della Ger mania, ma per la Germania dell'Eu ropa, gli Mleatl, convinti dell'errore j commesso nel Trattato dì Versailles, i domandano, nel loro Interesse, che si | confonde con l'interesse della Ger mania, che la Francia alienili il va lore del suo diritto, riduca le prete se nascenti dal suo diritto: impedi sca, insomma, la rovina in pace di quelli che impedirono la sua rovina i n guerra. Ma II signor Poincaré' sopprime mentalmente gli Alleati, e riduce la lotta al minimi termini, F('ancia-Ger mania . La Germania e' debitrice, laghi. Se non vorrà' pagare, si pro ceda al sequestro. Il sequestro fra popoli, non e' fatto dagli uscieri, ma ; dagli eserciti. I nostri eserciti sono | intatti: "Nous n'avons done qu'a voulolr potir otre obeis. Briand non volle. E<fl4 vorrà' farsi obbedii". E gli inai.ora'. Ecc-o il programma scritto. Ora non resta (he passare all'azion i, passare all'esecuzione. Ma no crediamo che gli amici del la Frani ia siano tutti concordi nel desidera» 1 che domani II signor Poincaro abbia a pentirsi più' di a- I vere scr tto la sua Rivista della Quindici >a, che <ll averla tradotta !in atto. Rastignac La ! ine deila Conferenza sul disarmo La o -nferenza per la riduzione degli a 'namenti si chiuse alle ore j 11.13 antimeridiane del 6 corrente mese ci 1 la firn.a dei diversi trat tati e 'on un discorso di addio del Preside 'te degli Stati Uniti che pre oonizzo una nuova Era per il monde intero. I dt legati italiani, stando al di scorso del Senatore Schanzer, si -di cono roddisfattl dei risultati pratio che la conferenza ha dati, se nor t altro per avere portato il nostro Pac i se molto da vicino agli Stati Uniti Noi, intanto, dobbiamo essere or -i-goglioai di quanto hanno detto in no i 1 stro favore eminenti personalità' a AVANTI SEIIVIPRE, CON L_A FIACCOLA IN F'UGNO | mericane. "L'ltalia", diceva il se gretario Hoover, "e" il solo paese del 1 ont ìnento Europeo che guardi i | latti in faccia. Essa da' un esemplo meraviglioso col suo desiderio per la :joostruzione anche a cosio di gran di sacrifizii". I trattati firmali sono ì seguenti: I. Il trattato navale che limi ta il tonnellaggio della marina da puerra delle cinque grandi potenze Stali Filiti, Inghlterra; Francia, Ita lia e Giappone che disarma meta' delle grosse unita' navali del mondo i che provvede per lo statu quo del le fortificazioni del Pacifico. ll trattato supplementare ■ lei Pacifico Stati l'nitl. Impero Inglese lancia e Giappone. ; ì. - Il trattato per 1 gas ed I sottomarini e limita l'uso del secon di Slati Uniti, Impero Inglese, l'i'incili, Italia e Giappone. I. Il trattato pel lontano O ienie, designalo a proteggere la ! porta apri ut < restaurare alla Cina parte della perduta autonomia Stati Uniti, Impero Inglese, Francia, l'alia. C,lappone, Cini, Belgio, Olan da o Portogallo. 3. Il trattato per le dogane ci nesi <lie concede alia Cina un au mento sulle entrate doganali Stn i l'ulti. Impero inglese, Francia, La Divina Commedia di Dante ed i viaggi all'altro mondo XXXIII Escatologia islamitica L'ASC EXSION E DI MAOMETTO I,'«scensione iìi Maometto e' rife riti! da Imam Bacava, tradntta dal l'arabo in lingua turca dal libro che ha per titolo "l-n Via del Paradiso". La narrazione e' fatta dai un com .pagno ilei Profeta ier nome Malli;, al quale era stata riferita il i Oiimna lianl, sorella di All', in casa di cui .Maometto alloggiava. Il Profeta una nera In visitato da gli arcangeli Gabriele e Michele, ac compagnati da Altri 66,000 angeli c In condotto sopra il cavallo Borali a visitare II cielo, il paradiso e l'lnfer no. Arrivo' dapprim: alla Santa cit ta' di Gerusalemme, ove nella mo schea <1 VUsa vide I profeti ini pa triarchi Àbramo, Isacco e Mose' che gli fecero festa il vederlo. Quindi vide una scala ili luce, che dalla ter ra metteva capo al ciclo, stilla qua le per comando Mi Gabriele sali' fi otto al i ielo, ove scorse 11 mare di ICacntcer sospeso nello spazio. Dopo d'averlo attraversato arrivo' al pri mo cielo tutto «li smalto color d'opa i" tanto profondo che per attraver sarlo s'impl' filerebbero >SOO anni, Gabriele picchio' alla porta, e l'an i gelo guardiano li fece enfiare, mo strando gran gioia al vedere II Pro feta di Dio. Sette cori di angeli lo j salutarono al suo arrivo, e poi vide Vdamo che lo saluto' a sua volta. Ylla destra ili Adamo erano le ani me dei profeti, del santi e del vera lei credenti, mentre alla sinistra e- I ranci le anlnje degli infedeli, degli empi e dei perversi. Maometto pas so' oltre e vide un gallo bianco, la ; cui testa arrivava fin sotto il trono ldi Dio, ed 1 piedi poggiavano sulla terra. Quel gallo era l'angelo che conta le ore del giorno e della notte, e all'ora della preghiera canta e re cita li tesbih. P'u' lontano era un angelo meta\ neve e meta' fuoco, e Gabriele disse che quando quell'an gelo recita il "tesbih" gli uomini dico no che tuona. 11 Profeta vide appres o il Mar della Vita. Arrivarono al secondo cielo tutto di perle bianche. La sua larghezza era di 500 anni di cammino. Gabriele picchio' al cancello e l'angelo guardiano c venti cori di angeli, pronti ad ogni suo cenno, sa lutarono con gioia 11 Profeta e lo fe cero entrare. Dopo qualche tempo vide un an j gelo gigantesco, che regola gli affa ri degli uomini, e poco lontano un altro angelo con settanta teste e In ognuna aveva settanta lingue, con ciascuna delle quali recitava settan ta specie di tesbih. Vide poi il pro feta Giacobbe ed il profeta Zaccaria, che lo salutarono. Andando più' a vantl vide un mare bianco sulle cui spiaggio una moltitudine d'angeli - recitava il tesbih. Al terzo cielo vi erano trenta eo -1 ri di arcangeli e 30.000 angeli pron PHILADELPHIA. PA., SABATO, li FEBBRAIO, 1922 .Italia, Giappone, Cina, Belgio, Olan • da e Portogallo. Terminata la cerimonia delie fir ' me, prese la parola il Presidente Harding venuto per porgere il salu to di commiato ai delegati alla Conferenza. Kgli disse che la Confe renza di Washington, coi suoi risul tali ottenuti, costituisce il primo passo verso il permanente bando al -1 la guerra e il ristabilimento della | pace universale o della concordia :fra nazioni e nazioni, i "Le faci della sono sta le accese e dovrebbero splendere ed avvolgere colla loro luce lutto 11 glo bo". Sebbene la maggior parte del di scorso fosse dedicato all'esaltazione dei lavori e dei risultati della Con ferenza, la tinaie ha aperto, secondo l'oratore, una nuova pagina nella istoria, rivolte un monito alle nazio ni dicendo che il mondo ha ragione ili aspettarsi che s> Impegni sotto selliti a Washington siano mantenu ti scrupolosamente, "Non sono stati corcati", ha c i-clamato il Presidente, "nuovi stan dards lini l'onore nazionale, ma e' stata scrina la condanna del disono re nazionale od il mondoV pronto a 'proclamare l'odiosità' della perfidia je dell'infamia". ,li ni l'ornando dell'angelo guardiano idei cancello. Quivi \itlo Giacobbe e Oluseppe scrittore dimentica che Giacobbe ora sin' stalo veduto nel secondo cielo) e poi Davide e Sa lomone. Nella vasta spiaggia del maro vide un angelo gigantesco se duto sopra un trono, ed aveva set timi!» teste. Intorno aveva una mol titudini' ili angeli, ani'he seduti so pra troni, che rerltavano il tesbih. Arrivarono <|uindl, iìl quarto cie lo, ma l'autore non dice nulla di do' che 11 Profeta vi vide. Le me raviglie del quarto cielo Fono narra le In fine e prese «|ii una leggenda persiana. Nel quinto cielo, fatto lutto di o ro, Maometto vide Ismael, Isaia, lla ronne e IxM, e poi un mare di Ino ro. Gabriele gii disse: Nel giorno ilei giudizio finale questo nutre sani' giunti) iiell Inferno per tormentare le anime che vi abitano. Ne) sesto cielo, fatto tutto di per le, vi erano sessanta cori ili angeli. Maometto vide Mose' seduto sopra un KEUCHK, clic lo saluto' con gioia . Continuando il viaggio arrivo' al settimo cielo, ove erano 70 cori di angeli, e vide Àbramo con una bar ba bianca e fluente, seduto sopra li na sedia di : mi i ildo. Àbramo disse che eola' era serbala la residenza del Profeta, e ve lo fece entrare. Quivi ogni giorno convenivano, 70 mila angeli, ed il Profeta vide una moltitudine di persone, delle quali una meta' era vestita di tuniche bianohe e l'altra meta' di tuniche bianche con strisce nere. Passando oltre vide un mare nero come eba no, e sulla spiaggia un angelo gi gantesco, che con la testa toccava il trono ili Dio, ed 1 suol piedi pog giavano sulla terra. \ qualche di stanza vide un altro angelo anche di -.traordinaria grandezza, con settan ta teste grosse quanto la nostra ter ra ed in ogni testa aveva settanta lingue. A lui vicino era un angelo cosi' enorme che lutale le acque ilei mari versate in un occhio solo non lo avrebbero colmato. Più' lontano vi era un angelo ion |0 mila ali, che ->1 tuffava nel mare vicino e ne usci va scuotendosi l'acqua ili 'dosso. Ci gni goccia d'acqua che cadeva dalle ali diventava un angelo con quattro teste, un» di uomo, un'altra di leone, la terza ili uccello e la quarta di toro. Arrivarono intanto all'albero chiamato "sldret-el-mountehe", che aveva alcuni rami di smeraldo, altri di perle, e foglie -imlli alle orecehie degli elefanti. Sorgevano al piedi dell'albero quattro rivoletti", che scorrendo si dividevano In molti ca nali. Essi andavano a formare 11 fiu me Nilo ed il Fiat presso la citta' di Koufa. • s Gabriele disse a Maometto: Noi slamo per arrivate ad un punto vi i-ino al trono dell'Altissimo. Quan do vi saremo giunti, prostati al suo lo, e vedrai il Signore cogli occhi del more. Infatti II Profeta vide la glo ria di Allah! mentre era prostrato al suolo ed udì' una voce "Le benedi zioni e la grazia di Allah discendane sul tuo capo!" il signore coniando hi proiem ni recitare tre volte al giorno eoi suoi redeli la "fatiali" nella mosche!'., e ilopo ili averlo edotto nella legge di vina con 90 mila sentenze, 30 mila comandamenti, 30 mila massime spi rituali e 30 mila verità' divine, gli mostro' la gloria del cielo. Dopo avete attraversato 70 mila •orline il Profeta ville il trono (l ic ite grande quanto il padiglione de! •ielo, sotto un arco di rosso giacin io ed intorno vi era una molili udi te di angeli, che recitavano il "te >blh" ili notte e ili giorno. Vide i noltre In circolo intorno al trono livinò 700 mila tende ognuna grati le quanto la nostra terra e distante 'una dall'altra per lo spazio di 50 olla anni di cammino. In ogni ten ia vi erano cinquanta cori di angeli •he adoravano Allah! aldini in pie li, altri seduti ed altri con la testa Minata e In ginocchio recitando «en ti interruzione il "tesbih". Il Profeta attraverso" le tende e si oleva cacciare I sandali dai piedi, ter salire al trono di Ilio, quando u li' la voce dell'Onnipotente che <ll - "Maometto, non ti cacciare i nudali, affinchè' il loro contatto tossa benedire II mio trono". Stili' cosi' sull'ateo, e prostrandosi 1 suolo Innanzi al Signore Iddio, irido' "l.ode e gloria, a te o Slgno e, in eterno". I.a. voce del Signore si fece sentire olili' tuono "O Maometto, quelli del noi fedeli che reciteranno tre volte 1 giorno la "follila", e faranno ope e linone, avra ino il loro nome scrlt -0 dall'angele, nel libro della Vita. ie al contrari» farti' opere cattive la uà preghici ti ale lieti poco, lo ean ellero' i pecu li di coloro clic fanno tendenza di i lore sincero; e quelli he digiunerà»'no per trenta giorni uccesßivi, avi inno un premio dieci olle maggiore, come se avessero di sumilo per 300 giorni. Chiunque ligiunera' sei giorni nei mese di Schevoal". avra' la ricompensa di IO giorni, sicché' avra' il premio ili ioti giorni di astinènza, ed alla sui' norie avra' Il paradiso. Poi soggiunse- O Maometto i<> ti 10 innalzato sopra tutti. Tu hai più' lotenza ili Salomone, di Mose' e di sala, e lutti i tuoi seguaci parteei leranno della mia grazia. Dopo che 11 Profeta ebbe avuto ac esso al trono di Dio, fu dall'angelo ìahrieie condotto ti vedere le glorie lei Paradiso, serbato pel suoi fedeli poi le pene dell'lnferno serbate pei attivi. Dr. F. Cnbicciotti 1 ciA di i Iti a Washington, I). C. (lìftardatß) I-» s,,, ' a 1111 - s K l '" ialo u. s. causa, si dite, l'enorme pesti lella neve, erollo' il tetto del Knick rboeker, uno fra I migliori téntrl iella capitale degli Stati l'ulti. Nelle rovine furono rinvenuti nortl e feriti. I primi ascendono, ggi, compreso quelli deceduti dopi» I disastro, a 110 e i furili a 130. Fra questi ultimi,'vi o' il Nobile èssere 10, terzo segretario dell'.\mbii eiata italiana il Washington. Appe lli il Grande V'eneiabile dell'Ordine lei Figli d'iti ila, per Io Stato ili 'enns,vivania. Cav. A. Giuseppe Di ilvestro, ibb ■ appresa la notizia al giornali di domenica mattina, !t gennaio u. s., egli cosi' telegrafa ti al ('orniti. Prof. Faiorsl: "Phila., Pa., 29 genn. 1922. f'nmm. Prof. Vittorio Faiorsl toyal Italian Kmbassy Vashlr.gton, D. C. "Comunichi Nobile Assento no tro profondo rammarico disgrazia occultigli. Mi infoimi s" altri sono (masti filiti o vittimo erollo cote to teatro. Giuseppe Di Silvestro Graiide Venerabile 0. F. d'l Il Prof. Fallirsi rispondeva: "Washington, 31 Genn., 19.'. Giuseppe Di Silvestro, 1626 So. Broad Street i'hiladelphla, Pa., "Ringrazio per telegramma ric< uto oia rlfe comunico ad Assereto. \neora non bene determinato gravi iti' ferite, ma sperasi siano meni ?ravi di quanto sembrava. In ogn modo escluso pericolo di vita. Salii 11 cordiali Falorsi" Facciamo voti che I,'illustre colpi to sia preste ridonato agli amici ei agli ammiratori, nonché' all'Ufficli che con tanta competenza dirigeva NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA il tallii! REFERENDUM Da gran parte dell* rispunto per venute e dalle inlormazicnl circa I'? discussioni svoltesi In parecchie Log ge, e' risultato al Grande Concilio che nella votazióne sul Referendum circa l'esenzione delle mogli dei so li Iscritte nell'Ordine dal pagamento della tassa ili mantenimento dell'Or fanotrofio, moltissimi fratelli che si sono dichiarati FAVOREVOLI, han no con ciò' creduto di votare per il pagamento. Questo equivoco ha portato aliti conseguenza che la volontà' dei vo tanti non e' stata resa quale essa veramente ira, *• quindi il responso ili molte Logge non e' l'emanazioni della coscienza dell'assemblea. Oltre ti rio', molte Logge hanno fatto delle comunicazioni coni rad - ilit torio. ('io' posto, il Grande Concilio ha ! deciso che sia rinnovata la votazio ne; e la formula che si sottopone col foglio annesso all'attenzione dei' singoli fratelli, concretata in modo! ila non poter più' dar luogo a false 0 erronee interpretazioni, e' la se guente: 'Le sorelle iscritte nelle i Logge, che sono mogli di soci, deb bono pagare la tassa mensile ili ven ti solili per il mantenimento dell'Or fanot lofio?" Detto quesito deve essere sottopo sto alla discussione dell'assemblea nella prossima seduta, avvertendo ne i soci nell'invito che ad essi va mandato come per legge. Esaurita la discussione sull'argomento, il Vene rabile metterà' il quesito in votazio ni e f.ira' inserire in verbale 11 nu mero liei voli prò e contro. La vo tazione della Loggia, trascritta nel figlio accluso, deve essere trasmes sa al Granile Concilio non oltre il giorno nove marzo. Delle risposte che giungessero più' tardi non sani'' tenuto conto. Pertanto, In attesa dell'esito del Referendum, le sorelle mogli ili so li debbono pagare la tassa per il mantenimento dell'Orfanotrofio, pol lile' le leggi attuali, come accorda no alle donne che sono nell'Ordine uguaglianza di diritti, cosi' richieg gono da esse uguaglianza ili doveri. PERSONALE DELL'OFFANOTRO FIO E ISCRIZIONE Nelljpltro foglio che accompagna la presente circolare sono trascritte le deliberazioni della Commissione Orfanotrofio, con le quali si e' nomi nato il personale, in seguito ai con- 1 corsi già' banditi. Comunicherete dette deliberazioni all'assemblea della Loggia, perche' 1 essa sia Informata circa II persona le ch'e* stalo scelto. E' aperta intanto l'lscrizione per l'ammissione degli orfani. La Log ala che ha qualche domanda da Inoi irate ne dia comunicazione al Gran ile Segretario A uhi vista e riceverà' •la lui gli stampati da riempire con uitte le spiegazioni necessarie. Nell'occasione torniamo a raieo i mandar" alle Logge II piti' sollecito ■agamento della «mota mensile per I! nianteniniento dell'Orfanotrofio: e si rammenta che detta quota va paga ia anticipata. \nzi il regolamento prescrive che si debba pagaie u tri mestri anticipati; ma stante le ni inali circostanti» il Grande Concilia ila voluto, in linea temporanea, dare alle logge il beneficio poter paga re anticipatamente ' importo di un mese. Afa e' necessario che eio' si faccia se si vuole che l'Orfanotrofio Inco minci ad agire. A. FerfiJia., Gr. Segr. Arch. Gius. Di Silvestro, Gr. Ven ESITO DEL CONCORSO PER IL PERSONALE DELL'ORFA NOTROFIO La Commissione Animlnistratric dell'Orfanotrofio, riunita .In seduti il -ì Gennaio 1022, presenti: Cav A. Giuseppe Di Silvestro Grande Ve nerabile, Cav. Uff. Francesco A Travascio Presidente, Paolino Fra gale Vice Presidente, Ing. Gio vanni Pugliese Tesoriere, Giuseppi Ruggero Amministratore, Ernesti G. Conte, Antonio Tedesco, Membr lellberando sulle domande parvenu te dal vari concorrenti al posti de personale inessi a concorso, ha pre so le seguenti decisioni: 1 DIRETTORE Considerato chi nell'avviso appositamente diramali I fu <;he il concorso era per TI Fa quel che devi, &vveng& che può' Abbonamento Annuo $ 2M UNA COPIA 3 SOLDI TOM E DOCI'M UNTI e che 1 um correntl DOVEVANO DI MOSTRA RB DI ESSERE IN GRADO DI IMPAR TIRE L'INSEGNAMENTO DIO IX A LINGI'V ITALIANA, delibera di no» poter prendere In considerazione le domande del Signori: Gaelnno Orsl marsl, Giuseppe Gregorl, Luigi Lap pa, Rev. Giuseppe Casella, Rev. Al fonso Prof. DE Maria, Salvatore Cassala, perche' le domande sicsw sono sfornite di qualsiasi titolo o do cumento. Visto poi le domande, corredate d* (itoli o documenti, avanzate dai Si gnori: Pasquale Lombardi, Prof. Ca millo Rancia, Vincenzo Astolfl, AN geli- Masi rotto, Giuseppe Vitale, Tullio De Gregoriis, Dr. Francesco Cublcciotll, l4of Edoardo Wuiller niin ritiene che i migliori iil oli e documenti' siano lincili esibiti dal Dr. Francesco C'ublcclotti, fratello della Loggia Onori e Patria No ITO, e lo presceglie ad unanimità ili voM alla carica ili Direttore dell'Orfano i ratio. I litoli e documenti esibiti di(J fra telli! Cubleioltl sono: Laurea In let tere dell'Università' di Napoli Li cenza normale per l'insegnamento delle classi elementari Certificato ili un corso ili lingua inglese Cer tificalo d'insegnamento nell'ulto Ginnasio pèr sette anni. Certificato d'insegnamenti) nelle scuole serali di Trenton, N. .1. L'Ufficio ili Segreteria, espressa mente autorizzato dalla Commissio ne, classificava gli altri concorrenti, dopo l'eletto Dr. Cubie-ciotti, con la seguente graduatoria: 2.0 Prof. E iloardo V'ulllerniin. 3.0 Giuseppe Vitale: Lo Angelo Masi rollo; ii.o Tullio De Gregoriis; (i.o Pasquale Lombardi; 7.0 Prof. Camillo Rancia; s.o Vincenzo Astolfl. ECONOMO Considerato che an che il concorso per l'Economo era PER TITOLI E DOCUMENTI e che i concorrenti dovevano dimostrare di ESSERE PRATICI DI CONTABILI TA' E DI SAPER PARLARE L'IN HI.ESE, delibera di non poter pren dere in considerazione le domande ilei signori: Giovanni Manda, \nto nio Malucci, Enrico Teli, Mario Cianci, Pinto, Domenica Val rr», lo domande stesse so no sfornite di qualsiasi titolo o do cumento. Viste poi le domande, corredale li titoli o documenti, avanzate dal Signori: Vito Spinila, Alfonso M. Huccino, Tullio De Gregoriis, ritiene he I migliori titoli e documenti sia no quelli esibiti dal fratello Vita Splot la della Loggia Principe Tom maso di Savoia No. f 10, e lo presce glie ad unanimità' di voti alla carl >a ili Economo dell'Orfanotrofio. I titoli e documenti esibiti dui fratello,Splotta sono: Foglio imitri olare dal quale risulta che egli e* stato sottufficiale ili contabilita,', per ci anni pre -o la Sesta Batteria del lO.nio Reggimento \rligllerla da fortezza Attestati militari dal inali risulta che egli e' fornito di mona coltura e ha disimpegnato cn capacita' e zelo le mansioni af idategll. (Ila conoscenza perfetta lella lingua inglese, sia scritta che tarlala). La Commissione classifica'. ,i gli lini concorrenti, dopo l'eletto fra nilo Splotta, come segue: 2.0 Tullio De Gregoriis; 3.0 Alfonso M. Buc ino. ISTITUTRICI. La Commissione tccogile le doi&ande delle due sole (incorrenti ai posti di Istituirle! a ìovernanti ilei ragazzi, le Si;; no re Ilaria Rozzi e Creeefissa Presti, e le lumina come tali. CI'STODE. Sulle domande dei dgnori Giuseppe Paolctti. Colombe Guerrieri, Luigi Maiala, Domenici» Rozzi, Luigi Caramfeilo, Giiìcon» ?orrado, Vito Melfi, Raffaele Kspo •ito, la Commissione ha accolto quel la del fratello Domenico Rozzi, del la Loggia Muzio Scevola, No. 631. he attualmente in linea temporanea i trova sul posto con le funzioni i ustorie, e lo nomina come tale. 15 fratello Rozzi, esset do falegname, s; obbliga ili curare anche la manuten zione della mobilia, infissi, ecc. E" ammogliato senza figli e la sua si gnora ha falto domanda ed e' stat* noniinnta Istitutrice. Ambedue han- Partenze da Phiiadelphìa Vine Street' Pier AMERICA 18 Man» TAOR MI VA 22 Aprile AMERICA 4 Ma orgia AMERICA 22 Giu^n» ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION Entered as scctwHl-ctoiaß matter April 19. 1918. at the [Mist office at Philadelphia. Pa_ under the Aft of March 3. 1879".