La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, February 11, 1922, Image 1

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    LA LIBERA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Stori* Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
A.NNO V. - Numero 6
TRA CANNES E GENOVA
I lettori della "Revue des deux
I mondes" non possono essere sorpresi
■ della crisi, che ha interrotto il Con
■ vcgno di Cannes e fatto risorgere
■ Poincaré'. l a crisi era appunto prt -
■ annunziata nell'ultimo capoverso
I dell'articolo del Poincaré", apparso
| nel numero del 1.0 gennaio dell'au-
I torevole "Revue". Dopo avere par
lato con evidente disprezzo del "tea
trale progetto" di una grande Con
ferenza, o anche <!i un Congresso, in
cui sarebbero rappresentati tutti gli
Stati d'Europa, inclusa la Germa-
I nia; dopo avere enumerati gli argo
nienti che in quella conferenza o in
(<ue! Congresso si sarebbero discussi: :
«•ambii, emissioni, riparazioni e 111-
tieme il Trattato di Versailles e l'av
venire del mondo; dopo avere prean
nunziato "lo splendido trionfo" di
quella "diplomazia da cinematogra
fo" che nel precedente articolo ave
va descritto e condannato "au pilo
ri";" l'ex Presidente della Repubbli
ca concludeva: ' Per fortuna, noi
abbiamo ancora alcuni pochi istanti
prima di arrivare all'orlo del preci
pizio". Alcuni istanti. Gli istan t
tra la proclamazione del Congresso
di Genova e la fissazione del pro
gramma. Nell'lntermezzo, Infatti,
l'un dopo l'altro arrivano, a Cannes,
i telegrammi annunzienti la riunio
ne del Consiglio dei Ministri, con 1
l'lntervento di Millerand, e l'ordine
(fri giorno della Commissione sena
toriale degli Esteri presieduta da
Poincaré': onde !a partenza di j
| Hriand che In quelle condizioni, non
poteva altro essere che una sparizio
ne.Teatro per teatro, il colpo di sce
na francese di Millerand e Polnca
| re' atterrava 11 Mini Internazionale
ili Lloyd George a lungo metraggio
F Cannes-Genova. "Se il Consiglio Su
f, premo passa alla preparazione del
; l'ordine del giorno d'un Congresso u-
I niversale, e' a temere ch'esso si per-
I da nel mondo delle chimere..." Il
j colpo di scena dei due Presidenti ha
I voluto semplicemente richiamare il
[ Consiglio sopradetto nel mondo della
[ realta' della realta', s'intende,
I francese.
Che significa tutto questo?
Significa una cosa sola: che la
Francia non ammette che altri essu
ma 11 comando e le imponga la di
rettiva dell'azione politica. Che la
Francia, insomma, vuole fare da se'
1 A Washington si oppose al program
ma, che le si voleva imporre, del di
sarmo. A Cannes non degno' neppu-
I re di discutere il problema, che le si :
! voleva proporre, delle riparazioni.
Come per lo Stato Luigi.XlV, cosi'
per la vittoria la Repubblica dice
; "La Francia sono io". La tradlzlo
i ne non manca di pennacchio.
Da Ironpo tempo la Francia, Re- '
I pubblica, Impero, Monarchia, si e' a-
I bituata a dettare la legge, e a consl-
I dCrare se stessa come la protettrice e
f la rigeneratrice dell'umanità', per- ;
[ che', oggi, a un tratto, si pieghi a
E riconoscere agli altri gli attributi
[ della sua regalità'. Poto', nei qua
| rantaelnque anni trascorsi dal '7O al
f '914, subire la legge della Gernin-
nia; non può' subire, oggi, dopo la;
vittoria, la legge di alcuno, amico u
[ alleato, o tanto meno, attraverso l'a
I snico e l'alleato, del neniieo. 11 Pre
| sidente llarding e il Premier Lloyd
F George parlano,' anch'essi, oggi, ne l
nome dell'umanità', per la pace del
l'Europa e per la pace universale,
ma deve essere un equivoco nelle lo
i ro parole e nelle loro intenzioni che
l potrebbe consistere nel confondere
I con l'umanità' la Germania, con le
I sorti dell'umanità', le sorti della
I Germania. E il signor Poincaré' in-J
j sorge in armi contro l'equivoco. Noi.
I siamo spettatori, e osserviamo.
Come spettatori, possiamo non so
: lo osservare, ma anche giudicare,
[ con serenità', x delle varie fasi dell'i
i lotta.
Certo, il signor Poincaré' e quelli
Ìche si collegano alla sua azione, '
hanno molte buone ragioni per volc
l re che la Francia rimanga in di
f sparte e faccia da se", e non' Coordini
f la sua politica con quella delle altro
potenze, e disdegni le Conferenze
nelle quali le altre Potenze si pro
pongono di stabilire accordi per la
difesa dei comuni interessi. Ma
hanno un torto: di dimenticare, che
la guerra ha creato corresponsabili
tà'. che la vittoria, non dovrebbe di
struggere, ma dovrebbe rinsaldare:
la vittoria, che e' il fatto di tutto le
potenze alleate, non di una sola. Se
la Francia avesse vinto la guerra
con le sue armi, come nel '7O la
Germania, chi potrebbe oggi dalle
lontane Americhe o dalla circostante
Europa mettere limiti e condizioni
I ullà sua pace? Ma, non ostante lo
! glorie della Marna e di Verdun, 3
non ostante I molti sacrifizi soppor
j tati di tutti i suoi figli, ìa Francia
iha vinto ir. guerra per il concorso -
ion l'aiuto degli altri. Vano sareb
bero state le glorie, e vani i sacrifici
i sopportati da tutti i suoi figli, la
Francia ha vinto la guerra per II
, concorso e con l'aiuto degli altri.
1 Vane sarebbero state le glorie, e va
ni i sacrifizi, se in un primo tem
ilo l'ltalia non fosse entrata in guer
ra e non avesse dato modo all'ln
ghilterra di preparare il suo eserci
to, in un secondo tempo l'America
non fosse a sua volta intervenuta
lièi colmare le fi!» diradate e rinno
| vare lo armi troppo usate. E sono ap
punto questi inteventi, che hanno
acceso le Ipoteche straniere sulla vii
loria che hanno facilitato, e che
luinno quindi reso Impossibile la pie
na dlsponibilta' della vittoria nella
potenza che l'ha raccolta. E se Har
ding e Lloyd George credono di po
tere ancora Intervenire in pace, per
il governo della vittoria e' perche' ri
cordano di essere intervenuti dui au
le la guerra, e difficilmente vorran
no dichiararsi soddisfatti nel tini'
qualificata cinematografica la loro
aperta diplomazia che pur nel mo
] mento del pericolo fu esaltata conio
! la diplomazia dell'avvenire.
Dall'altra parte, Ut Francia ha per
ire' un Trattato, che, discusso ed ap
provato dagli Alleati, ha il diritto di
| ritenere ben discusso e bene appro
vato, e non suscettibile di variazioni
od alterazioni, e tanto meno di rln
negazlonl. Vi e' una questione di
principio, che deve essere rispettata,
e non permette si considerino i Trat
tali come la Germania li considera
va. "chiffons de paplers"; e una
questione di fatto, elio non vuol es
sere distrutta, e si riferisce al rico
noscimento, dei danni subiti dalla
Francia e delle dovute riparazioni.
Come ammettere una rinuncia alle
riparazioni, clic rappresentano il cor
rispettivo dei danni?
Ma polche' o qui fiammeggia
no le ipoteche sulla vittoria tre
anni di esperienza han dimostrato
"he le condizioni fatte alla Germa
nia sono ineseguibili polche' l'im
possibilita' dell'esecuzione ili quelle
condizioni produce uno stato di per
manente agitazione e di sicura rovi
| na nell'economia non solo della Ger
mania, ma per la Germania dell'Eu
ropa, gli Mleatl, convinti dell'errore
j commesso nel Trattato dì Versailles,
i domandano, nel loro Interesse, che si
| confonde con l'interesse della Ger
mania, che la Francia alienili il va
lore del suo diritto, riduca le prete
se nascenti dal suo diritto: impedi
sca, insomma, la rovina in pace di
quelli che impedirono la sua rovina
i n guerra.
Ma II signor Poincaré' sopprime
mentalmente gli Alleati, e riduce la
lotta al minimi termini, F('ancia-Ger
mania . La Germania e' debitrice,
laghi. Se non vorrà' pagare, si pro
ceda al sequestro. Il sequestro fra
popoli, non e' fatto dagli uscieri, ma
; dagli eserciti. I nostri eserciti sono
| intatti: "Nous n'avons done qu'a
voulolr potir otre obeis. Briand non
volle. E<fl4 vorrà' farsi obbedii". E
gli inai.ora'. Ecc-o il programma
scritto. Ora non resta (he passare
all'azion i, passare all'esecuzione.
Ma no crediamo che gli amici del
la Frani ia siano tutti concordi nel
desidera» 1 che domani II signor
Poincaro abbia a pentirsi più' di a-
I vere scr tto la sua Rivista della
Quindici >a, che <ll averla tradotta
!in atto.
Rastignac
La ! ine deila Conferenza
sul disarmo
La o -nferenza per la riduzione
degli a 'namenti si chiuse alle ore
j 11.13 antimeridiane del 6 corrente
mese ci 1 la firn.a dei diversi trat
tati e 'on un discorso di addio del
Preside 'te degli Stati Uniti che pre
oonizzo una nuova Era per il monde
intero.
I dt legati italiani, stando al di
scorso del Senatore Schanzer, si -di
cono roddisfattl dei risultati pratio
che la conferenza ha dati, se nor
t altro per avere portato il nostro Pac
i se molto da vicino agli Stati Uniti
Noi, intanto, dobbiamo essere or
-i-goglioai di quanto hanno detto in no
i 1 stro favore eminenti personalità' a
AVANTI SEIIVIPRE, CON L_A FIACCOLA IN F'UGNO
| mericane. "L'ltalia", diceva il se
gretario Hoover, "e" il solo paese del
1 ont ìnento Europeo che guardi i
| latti in faccia. Essa da' un esemplo
meraviglioso col suo desiderio per la
:joostruzione anche a cosio di gran
di sacrifizii".
I trattati firmali sono ì seguenti:
I. Il trattato navale che limi
ta il tonnellaggio della marina da
puerra delle cinque grandi potenze
Stali Filiti, Inghlterra; Francia, Ita
lia e Giappone che disarma meta'
delle grosse unita' navali del mondo
i che provvede per lo statu quo del
le fortificazioni del Pacifico.
ll trattato supplementare
■ lei Pacifico Stati l'nitl. Impero
Inglese lancia e Giappone.
; ì. - Il trattato per 1 gas ed I
sottomarini e limita l'uso del secon
di Slati Uniti, Impero Inglese,
l'i'incili, Italia e Giappone.
I. Il trattato pel lontano O
ienie, designalo a proteggere la
! porta apri ut < restaurare alla Cina
parte della perduta autonomia
Stati Uniti, Impero Inglese, Francia,
l'alia. C,lappone, Cini, Belgio, Olan
da o Portogallo.
3. Il trattato per le dogane ci
nesi <lie concede alia Cina un au
mento sulle entrate doganali Stn
i l'ulti. Impero inglese, Francia,
La Divina Commedia di Dante
ed i viaggi all'altro mondo
XXXIII
Escatologia
islamitica
L'ASC EXSION E DI MAOMETTO
I,'«scensione iìi Maometto e' rife
riti! da Imam Bacava, tradntta dal
l'arabo in lingua turca dal libro che
ha per titolo "l-n Via del Paradiso".
La narrazione e' fatta dai un com
.pagno ilei Profeta ier nome Malli;,
al quale era stata riferita il i Oiimna
lianl, sorella di All', in casa di cui
.Maometto alloggiava.
Il Profeta una nera In visitato da
gli arcangeli Gabriele e Michele, ac
compagnati da Altri 66,000 angeli c
In condotto sopra il cavallo Borali a
visitare II cielo, il paradiso e l'lnfer
no. Arrivo' dapprim: alla Santa cit
ta' di Gerusalemme, ove nella mo
schea <1 VUsa vide I profeti ini pa
triarchi Àbramo, Isacco e Mose' che
gli fecero festa il vederlo. Quindi
vide una scala ili luce, che dalla ter
ra metteva capo al ciclo, stilla qua
le per comando Mi Gabriele sali' fi
otto al i ielo, ove scorse 11 mare di
ICacntcer sospeso nello spazio. Dopo
d'averlo attraversato arrivo' al pri
mo cielo tutto «li smalto color d'opa
i" tanto profondo che per attraver
sarlo s'impl' filerebbero >SOO anni,
Gabriele picchio' alla porta, e l'an
i gelo guardiano li fece enfiare, mo
strando gran gioia al vedere II Pro
feta di Dio. Sette cori di angeli lo
j salutarono al suo arrivo, e poi vide
Vdamo che lo saluto' a sua volta.
Ylla destra ili Adamo erano le ani
me dei profeti, del santi e del vera
lei credenti, mentre alla sinistra e-
I ranci le anlnje degli infedeli, degli
empi e dei perversi. Maometto pas
so' oltre e vide un gallo bianco, la
; cui testa arrivava fin sotto il trono
ldi Dio, ed 1 piedi poggiavano sulla
terra. Quel gallo era l'angelo che
conta le ore del giorno e della notte,
e all'ora della preghiera canta e re
cita li tesbih. P'u' lontano era un
angelo meta\ neve e meta' fuoco, e
Gabriele disse che quando quell'an
gelo recita il "tesbih" gli uomini dico
no che tuona. 11 Profeta vide appres
o il Mar della Vita.
Arrivarono al secondo cielo tutto
di perle bianche. La sua larghezza
era di 500 anni di cammino.
Gabriele picchio' al cancello e
l'angelo guardiano c venti cori di
angeli, pronti ad ogni suo cenno, sa
lutarono con gioia 11 Profeta e lo fe
cero entrare.
Dopo qualche tempo vide un an
j gelo gigantesco, che regola gli affa
ri degli uomini, e poco lontano un
altro angelo con settanta teste e In
ognuna aveva settanta lingue, con
ciascuna delle quali recitava settan
ta specie di tesbih. Vide poi il pro
feta Giacobbe ed il profeta Zaccaria,
che lo salutarono. Andando più' a
vantl vide un mare bianco sulle cui
spiaggio una moltitudine d'angeli
- recitava il tesbih.
Al terzo cielo vi erano trenta eo
-1 ri di arcangeli e 30.000 angeli pron
PHILADELPHIA. PA., SABATO, li FEBBRAIO, 1922
.Italia, Giappone, Cina, Belgio, Olan
• da e Portogallo.
Terminata la cerimonia delie fir
' me, prese la parola il Presidente
Harding venuto per porgere il salu
to di commiato ai delegati alla
Conferenza. Kgli disse che la Confe
renza di Washington, coi suoi risul
tali ottenuti, costituisce il primo
passo verso il permanente bando al
-1 la guerra e il ristabilimento della
| pace universale o della concordia
:fra nazioni e nazioni,
i "Le faci della sono sta
le accese e dovrebbero splendere ed
avvolgere colla loro luce lutto 11 glo
bo".
Sebbene la maggior parte del di
scorso fosse dedicato all'esaltazione
dei lavori e dei risultati della Con
ferenza, la tinaie ha aperto, secondo
l'oratore, una nuova pagina nella
istoria, rivolte un monito alle nazio
ni dicendo che il mondo ha ragione
ili aspettarsi che s> Impegni sotto
selliti a Washington siano mantenu
ti scrupolosamente,
"Non sono stati corcati", ha c
i-clamato il Presidente, "nuovi stan
dards lini l'onore nazionale, ma e'
stata scrina la condanna del disono
re nazionale od il mondoV pronto a
'proclamare l'odiosità' della perfidia
je dell'infamia".
,li ni l'ornando dell'angelo guardiano
idei cancello. Quivi \itlo Giacobbe e
Oluseppe scrittore dimentica
che Giacobbe ora sin' stalo veduto
nel secondo cielo) e poi Davide e Sa
lomone. Nella vasta spiaggia del
maro vide un angelo gigantesco se
duto sopra un trono, ed aveva set
timi!» teste. Intorno aveva una mol
titudini' ili angeli, ani'he seduti so
pra troni, che rerltavano il tesbih.
Arrivarono <|uindl, iìl quarto cie
lo, ma l'autore non dice nulla di
do' che 11 Profeta vi vide. Le me
raviglie del quarto cielo Fono narra
le In fine e prese «|ii una leggenda
persiana.
Nel quinto cielo, fatto lutto di o
ro, Maometto vide Ismael, Isaia, lla
ronne e IxM, e poi un mare di Ino
ro. Gabriele gii disse: Nel giorno
ilei giudizio finale questo nutre sani'
giunti) iiell Inferno per tormentare
le anime che vi abitano.
Ne) sesto cielo, fatto tutto di per
le, vi erano sessanta cori ili angeli.
Maometto vide Mose' seduto sopra
un KEUCHK, clic lo saluto' con
gioia .
Continuando il viaggio arrivo' al
settimo cielo, ove erano 70 cori di
angeli, e vide Àbramo con una bar
ba bianca e fluente, seduto sopra li
na sedia di : mi i ildo. Àbramo disse
che eola' era serbala la residenza
del Profeta, e ve lo fece entrare.
Quivi ogni giorno convenivano, 70
mila angeli, ed il Profeta vide una
moltitudine di persone, delle quali
una meta' era vestita di tuniche
bianohe e l'altra meta' di tuniche
bianche con strisce nere. Passando
oltre vide un mare nero come eba
no, e sulla spiaggia un angelo gi
gantesco, che con la testa toccava il
trono ili Dio, ed 1 suol piedi pog
giavano sulla terra. \ qualche di
stanza vide un altro angelo anche di
-.traordinaria grandezza, con settan
ta teste grosse quanto la nostra ter
ra ed in ogni testa aveva settanta
lingue. A lui vicino era un angelo
cosi' enorme che lutale le acque ilei
mari versate in un occhio solo non
lo avrebbero colmato. Più' lontano
vi era un angelo ion |0 mila ali, che
->1 tuffava nel mare vicino e ne usci
va scuotendosi l'acqua ili 'dosso. Ci
gni goccia d'acqua che cadeva dalle
ali diventava un angelo con
quattro teste, un» di uomo, un'altra
di leone, la terza ili uccello e la
quarta di toro.
Arrivarono intanto all'albero
chiamato "sldret-el-mountehe", che
aveva alcuni rami di smeraldo, altri
di perle, e foglie -imlli alle orecehie
degli elefanti. Sorgevano al piedi
dell'albero quattro rivoletti", che
scorrendo si dividevano In molti ca
nali. Essi andavano a formare 11 fiu
me Nilo ed il Fiat presso la citta'
di Koufa. • s
Gabriele disse a Maometto: Noi
slamo per arrivate ad un punto vi
i-ino al trono dell'Altissimo. Quan
do vi saremo giunti, prostati al suo
lo, e vedrai il Signore cogli occhi del
more. Infatti II Profeta vide la glo
ria di Allah! mentre era prostrato al
suolo ed udì' una voce "Le benedi
zioni e la grazia di Allah discendane
sul tuo capo!"
il signore coniando hi proiem ni
recitare tre volte al giorno eoi suoi
redeli la "fatiali" nella mosche!'., e
ilopo ili averlo edotto nella legge di
vina con 90 mila sentenze, 30 mila
comandamenti, 30 mila massime spi
rituali e 30 mila verità' divine, gli
mostro' la gloria del cielo.
Dopo avete attraversato 70 mila
•orline il Profeta ville il trono (l ic
ite grande quanto il padiglione de!
•ielo, sotto un arco di rosso giacin
io ed intorno vi era una molili udi
te di angeli, che recitavano il "te
>blh" ili notte e ili giorno. Vide i
noltre In circolo intorno al trono
livinò 700 mila tende ognuna grati
le quanto la nostra terra e distante
'una dall'altra per lo spazio di 50
olla anni di cammino. In ogni ten
ia vi erano cinquanta cori di angeli
•he adoravano Allah! aldini in pie
li, altri seduti ed altri con la testa
Minata e In ginocchio recitando «en
ti interruzione il "tesbih".
Il Profeta attraverso" le tende e si
oleva cacciare I sandali dai piedi,
ter salire al trono di Ilio, quando u
li' la voce dell'Onnipotente che <ll
- "Maometto, non ti cacciare i
nudali, affinchè' il loro contatto
tossa benedire II mio trono".
Stili' cosi' sull'ateo, e prostrandosi
1 suolo Innanzi al Signore Iddio,
irido' "l.ode e gloria, a te o Slgno
e, in eterno".
I.a. voce del Signore si fece sentire
olili' tuono "O Maometto, quelli del
noi fedeli che reciteranno tre volte
1 giorno la "follila", e faranno ope
e linone, avra ino il loro nome scrlt
-0 dall'angele, nel libro della Vita.
ie al contrari» farti' opere cattive la
uà preghici ti ale lieti poco, lo ean
ellero' i pecu li di coloro clic fanno
tendenza di i lore sincero; e quelli
he digiunerà»'no per trenta giorni
uccesßivi, avi inno un premio dieci
olle maggiore, come se avessero di
sumilo per 300 giorni. Chiunque
ligiunera' sei giorni nei mese di
Schevoal". avra' la ricompensa di
IO giorni, sicché' avra' il premio ili
ioti giorni di astinènza, ed alla sui'
norie avra' Il paradiso.
Poi soggiunse- O Maometto i<> ti
10 innalzato sopra tutti. Tu hai più'
lotenza ili Salomone, di Mose' e di
sala, e lutti i tuoi seguaci parteei
leranno della mia grazia.
Dopo che 11 Profeta ebbe avuto ac
esso al trono di Dio, fu dall'angelo
ìahrieie condotto ti vedere le glorie
lei Paradiso, serbato pel suoi fedeli
poi le pene dell'lnferno serbate pei
attivi.
Dr. F. Cnbicciotti
1 ciA di i Iti
a Washington, I). C.
(lìftardatß) I-» s,,, ' a 1111 - s K l '"
ialo u. s. causa, si dite, l'enorme pesti
lella neve, erollo' il tetto del Knick
rboeker, uno fra I migliori téntrl
iella capitale degli Stati l'ulti.
Nelle rovine furono rinvenuti
nortl e feriti. I primi ascendono,
ggi, compreso quelli deceduti dopi»
I disastro, a 110 e i furili a 130.
Fra questi ultimi,'vi o' il Nobile
èssere 10, terzo segretario dell'.\mbii
eiata italiana il Washington. Appe
lli il Grande V'eneiabile dell'Ordine
lei Figli d'iti ila, per Io Stato ili
'enns,vivania. Cav. A. Giuseppe Di
ilvestro, ibb ■ appresa la notizia
al giornali di domenica mattina,
!t gennaio u. s., egli cosi' telegrafa
ti al ('orniti. Prof. Faiorsl:
"Phila., Pa., 29 genn. 1922.
f'nmm. Prof. Vittorio Faiorsl
toyal Italian Kmbassy
Vashlr.gton, D. C.
"Comunichi Nobile Assento no
tro profondo rammarico disgrazia
occultigli. Mi infoimi s" altri sono
(masti filiti o vittimo erollo cote
to teatro.
Giuseppe Di Silvestro
Graiide Venerabile 0. F. d'l
Il Prof. Fallirsi rispondeva:
"Washington, 31 Genn., 19.'.
Giuseppe Di Silvestro,
1626 So. Broad Street
i'hiladelphla, Pa.,
"Ringrazio per telegramma ric<
uto oia rlfe comunico ad Assereto.
\neora non bene determinato gravi
iti' ferite, ma sperasi siano meni
?ravi di quanto sembrava. In ogn
modo escluso pericolo di vita. Salii
11 cordiali
Falorsi"
Facciamo voti che I,'illustre colpi
to sia preste ridonato agli amici ei
agli ammiratori, nonché' all'Ufficli
che con tanta competenza dirigeva
NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA
il tallii!
REFERENDUM
Da gran parte dell* rispunto per
venute e dalle inlormazicnl circa I'?
discussioni svoltesi In parecchie Log
ge, e' risultato al Grande Concilio
che nella votazióne sul Referendum
circa l'esenzione delle mogli dei so
li Iscritte nell'Ordine dal pagamento
della tassa ili mantenimento dell'Or
fanotrofio, moltissimi fratelli che si
sono dichiarati FAVOREVOLI, han
no con ciò' creduto di votare per il
pagamento.
Questo equivoco ha portato aliti
conseguenza che la volontà' dei vo
tanti non e' stata resa quale essa
veramente ira, *• quindi il responso
ili molte Logge non e' l'emanazioni
della coscienza dell'assemblea.
Oltre ti rio', molte Logge hanno
fatto delle comunicazioni coni rad -
ilit torio.
('io' posto, il Grande Concilio ha !
deciso che sia rinnovata la votazio
ne; e la formula che si sottopone
col foglio annesso all'attenzione dei'
singoli fratelli, concretata in modo!
ila non poter più' dar luogo a false
0 erronee interpretazioni, e' la se
guente: 'Le sorelle iscritte nelle i
Logge, che sono mogli di soci, deb
bono pagare la tassa mensile ili ven
ti solili per il mantenimento dell'Or
fanot lofio?"
Detto quesito deve essere sottopo
sto alla discussione dell'assemblea
nella prossima seduta, avvertendo
ne i soci nell'invito che ad essi va
mandato come per legge. Esaurita la
discussione sull'argomento, il Vene
rabile metterà' il quesito in votazio
ni e f.ira' inserire in verbale 11 nu
mero liei voli prò e contro. La vo
tazione della Loggia, trascritta nel
figlio accluso, deve essere trasmes
sa al Granile Concilio non oltre il
giorno nove marzo. Delle risposte
che giungessero più' tardi non sani''
tenuto conto.
Pertanto, In attesa dell'esito del
Referendum, le sorelle mogli ili so
li debbono pagare la tassa per il
mantenimento dell'Orfanotrofio, pol
lile' le leggi attuali, come accorda
no alle donne che sono nell'Ordine
uguaglianza di diritti, cosi' richieg
gono da esse uguaglianza ili doveri.
PERSONALE DELL'OFFANOTRO
FIO E ISCRIZIONE
Nelljpltro foglio che accompagna
la presente circolare sono trascritte
le deliberazioni della Commissione
Orfanotrofio, con le quali si e' nomi
nato il personale, in seguito ai con- 1
corsi già' banditi.
Comunicherete dette deliberazioni
all'assemblea della Loggia, perche'
1 essa sia Informata circa II persona
le ch'e* stalo scelto.
E' aperta intanto l'lscrizione per
l'ammissione degli orfani. La Log
ala che ha qualche domanda da Inoi
irate ne dia comunicazione al Gran
ile Segretario A uhi vista e riceverà'
•la lui gli stampati da riempire con
uitte le spiegazioni necessarie.
Nell'occasione torniamo a raieo
i mandar" alle Logge II piti' sollecito
■agamento della «mota mensile per I!
nianteniniento dell'Orfanotrofio: e si
rammenta che detta quota va paga
ia anticipata. \nzi il regolamento
prescrive che si debba pagaie u tri
mestri anticipati; ma stante le ni
inali circostanti» il Grande Concilia
ila voluto, in linea temporanea, dare
alle logge il beneficio poter paga
re anticipatamente ' importo di un
mese.
Afa e' necessario che eio' si faccia
se si vuole che l'Orfanotrofio Inco
minci ad agire.
A. FerfiJia., Gr. Segr. Arch.
Gius. Di Silvestro, Gr. Ven
ESITO DEL CONCORSO PER IL
PERSONALE DELL'ORFA
NOTROFIO
La Commissione Animlnistratric
dell'Orfanotrofio, riunita .In seduti
il -ì Gennaio 1022, presenti: Cav
A. Giuseppe Di Silvestro Grande Ve
nerabile, Cav. Uff. Francesco A
Travascio Presidente, Paolino Fra
gale Vice Presidente, Ing. Gio
vanni Pugliese Tesoriere, Giuseppi
Ruggero Amministratore, Ernesti
G. Conte, Antonio Tedesco, Membr
lellberando sulle domande parvenu
te dal vari concorrenti al posti de
personale inessi a concorso, ha pre
so le seguenti decisioni:
1 DIRETTORE Considerato chi
nell'avviso appositamente diramali
I fu <;he il concorso era per TI
Fa quel che devi, &vveng&
che può'
Abbonamento Annuo $ 2M
UNA COPIA 3 SOLDI
TOM E DOCI'M UNTI e che 1 um
correntl DOVEVANO DI MOSTRA RB
DI ESSERE IN GRADO DI IMPAR
TIRE L'INSEGNAMENTO DIO IX A
LINGI'V ITALIANA, delibera di no»
poter prendere In considerazione le
domande del Signori: Gaelnno Orsl
marsl, Giuseppe Gregorl, Luigi Lap
pa, Rev. Giuseppe Casella, Rev. Al
fonso Prof. DE Maria, Salvatore
Cassala, perche' le domande sicsw
sono sfornite di qualsiasi titolo o do
cumento.
Visto poi le domande, corredate d*
(itoli o documenti, avanzate dai Si
gnori: Pasquale Lombardi, Prof. Ca
millo Rancia, Vincenzo Astolfl, AN
geli- Masi rotto, Giuseppe Vitale,
Tullio De Gregoriis, Dr. Francesco
Cublcciotll, l4of Edoardo Wuiller
niin ritiene che i migliori iil oli e
documenti' siano lincili esibiti dal
Dr. Francesco C'ublcclotti, fratello
della Loggia Onori e Patria No ITO,
e lo presceglie ad unanimità ili voM
alla carica ili Direttore dell'Orfano
i ratio.
I litoli e documenti esibiti di(J fra
telli! Cubleioltl sono: Laurea In let
tere dell'Università' di Napoli Li
cenza normale per l'insegnamento
delle classi elementari Certificato
ili un corso ili lingua inglese Cer
tificalo d'insegnamento nell'ulto
Ginnasio pèr sette anni. Certificato
d'insegnamenti) nelle scuole serali
di Trenton, N. .1.
L'Ufficio ili Segreteria, espressa
mente autorizzato dalla Commissio
ne, classificava gli altri concorrenti,
dopo l'eletto Dr. Cubie-ciotti, con la
seguente graduatoria: 2.0 Prof. E
iloardo V'ulllerniin. 3.0 Giuseppe
Vitale: Lo Angelo Masi rollo; ii.o
Tullio De Gregoriis; (i.o Pasquale
Lombardi; 7.0 Prof. Camillo Rancia;
s.o Vincenzo Astolfl.
ECONOMO Considerato che an
che il concorso per l'Economo era
PER TITOLI E DOCUMENTI e che
i concorrenti dovevano dimostrare di
ESSERE PRATICI DI CONTABILI
TA' E DI SAPER PARLARE L'IN
HI.ESE, delibera di non poter pren
dere in considerazione le domande
ilei signori: Giovanni Manda, \nto
nio Malucci, Enrico Teli, Mario
Cianci, Pinto, Domenica
Val rr», lo domande stesse so
no sfornite di qualsiasi titolo o do
cumento.
Viste poi le domande, corredale
li titoli o documenti, avanzate dal
Signori: Vito Spinila, Alfonso M.
Huccino, Tullio De Gregoriis, ritiene
he I migliori titoli e documenti sia
no quelli esibiti dal fratello Vita
Splot la della Loggia Principe Tom
maso di Savoia No. f 10, e lo presce
glie ad unanimità' di voti alla carl
>a ili Economo dell'Orfanotrofio.
I titoli e documenti esibiti dui
fratello,Splotta sono: Foglio imitri
olare dal quale risulta che egli e*
stato sottufficiale ili contabilita,', per
ci anni pre -o la Sesta Batteria del
lO.nio Reggimento \rligllerla da
fortezza Attestati militari dal
inali risulta che egli e' fornito di
mona coltura e ha disimpegnato
cn capacita' e zelo le mansioni af
idategll. (Ila conoscenza perfetta
lella lingua inglese, sia scritta che
tarlala).
La Commissione classifica'. ,i gli
lini concorrenti, dopo l'eletto fra
nilo Splotta, come segue: 2.0 Tullio
De Gregoriis; 3.0 Alfonso M. Buc
ino.
ISTITUTRICI. La Commissione
tccogile le doi&ande delle due sole
(incorrenti ai posti di Istituirle! a
ìovernanti ilei ragazzi, le Si;; no re
Ilaria Rozzi e Creeefissa Presti, e le
lumina come tali.
CI'STODE. Sulle domande dei
dgnori Giuseppe Paolctti. Colombe
Guerrieri, Luigi Maiala, Domenici»
Rozzi, Luigi Caramfeilo, Giiìcon»
?orrado, Vito Melfi, Raffaele Kspo
•ito, la Commissione ha accolto quel
la del fratello Domenico Rozzi, del
la Loggia Muzio Scevola, No. 631.
he attualmente in linea temporanea
i trova sul posto con le funzioni
i ustorie, e lo nomina come tale. 15
fratello Rozzi, esset do falegname, s;
obbliga ili curare anche la manuten
zione della mobilia, infissi, ecc. E"
ammogliato senza figli e la sua si
gnora ha falto domanda ed e' stat*
noniinnta Istitutrice. Ambedue han-
Partenze da Phiiadelphìa
Vine Street' Pier
AMERICA 18 Man»
TAOR MI VA 22 Aprile
AMERICA 4 Ma orgia
AMERICA 22 Giu^n» ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
Entered as scctwHl-ctoiaß matter April 19. 1918. at the [Mist office at Philadelphia. Pa_ under the Aft of March 3. 1879".