LA ÜBERA PAROLA
The Fr«> Word.
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CAV. A. (in SKPPE Di SILVESTRO
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Anno 5 Sabato 7 Genn. 1922, N. I
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per nix moixjhs 1.85
c " '* M por three months .... 0.71
motti di spirito
chiacchiere
e freddure
anno nuovo vita nuova
colui che e' abitualo alla vita com
battila, che e' vissuto in seno ali
colonie per lunghi unni, che si c' nau
usato delle gesta di impenitenti mesta
tori, non può' e non deve rimanerti
estraneo. Quand'aneliti uno voglia ini
porsi la neutralità', questa la si pui
mantenere per un dato periodo di tem
po, ma poi, volente o nolente il neu
iralista, si sente trascinato, da uni
forza superiore alla sua volontà', i
riprendere le anni ed a spuntarle con
tro la "feccia" che ci ammorba. Così
e' successo a me. Mi ero quasi ritirati
dalla vita pubblica, rome avcia fu ll
il signon: della "pelliccia" di liend
ing, ma non son potuto rimanenti
lontano, ed eccomi tornato nell'agoni
ritemprato nello spirito per nuove lot
te, pronto a schiacciare'tutti gli e ver
gumeni che mi si pareranno davanti
"gnore cocuccio"
incominciamo, intanto, con "gnor
cocuccio", il fulvissimo, il cinicissime
l'itìimoralissimo, colui che spiano' ì
fucile contro il proprio genitore.
una volta, quando il suo pipernin
grugno non si era incallito, faceva i
tapinello, aveva paura della sua oni
bra, accoltellava, si', ma alle simile
rimanendo sempre all'ombra. Di
qualche tempo, pero', ha cominciato <
fare l'audace forse, perche' e' stato la
sciato in pace, lo speculatore dei ma
trimonii. Egli e' oggi ca/xtcc di indir
riunioni, di suggerire proteste, dica
vare gli occhi a dei dipinti, mostrand
cosi' una grandissima abilita' di lotta
te contro i mulini a vento. Povero il
fuso/
ha il viso di cireneo; il suo color
terreo rivela tiitto il veleno della sui
anima prora; venne in America, ii
cerca di fortuna e la trovo' <iur,,id
tia se flesso si creo' curatore di falli
menti e defraudo' anche quegli eli
avrebbe voluto aiutare con la sua di
ronestu ojtera.
e' anche un letterato e la prima et
unica prova la diede quando, per cer
ti suoi compaesani, spese diversi me
si per malamente copiare da divera
testi vn regolamento sociale. E' uni
canaglia che avremo cura di ricltia
mare nella via cl<r battono tutti i ga
lant uomini.
il denaro equivalente
dell'onore
"gnoru cociiccio" ha trovato un otti
ino associato in una specie di super
uomo, che e' un vero genio incompre
so, conoscitore di tutte le branche del
10 scibile e siccome, senza nessun sui
merito, si trova in una discreta posi
siane finanziaria, egli, che giuoca alti
borsa denaro non sudato, crede di es
sere anche un matematico.
invece di meditare sul suo passati
e presente coloniale, invece di riflet
fere che non si ire solo di pane i
che l'onore vale più' di una fortn
na, cotesto "mitingaio" e raccoglitori
di firme, ha preso un gatto a pelare
che domani potrà' forse asportargl
tutti i peli dalla sua mefistofelici
barba.
11 .manteuuto
abbiamo letto ;>arte di una "discol
ia" che il "mantenuto", con il dando
larsi da "sgualdrina", ha eruttato, cir
ca tre settimane or sotto, in una ma
nifestazione intellettuale italiana. C
siamo sgangherati dalle risa; la "di
scorsa" ci ha fatto l'impressione d
quando il "mantenuto", in compensi
della sua opera... deleteria, che v.
offrendo in cambio dello "sbafamen
to", implora e piega le ginocchia. Ec
co, Ita detto il "mantenuto", io vi of
fro una scuola che voi avrete cura d
sussidiare mentre a me resti il pri
tnato. Io tioti so, emerito buf
Jone, come quella brava gente al
la quale ti sei affiliato, non ha anco
ra sondati gli oscuri meandri de'la tue
anima felina e bacata.
SANCIO PANZA
t.i i i i-n.iin ::
condolo il pini
Ondo evitare proporzione notizie
allarmistiche informasi che in seguiti:
ad esame della situazione economica
finanziaria, il Consiglio dei Ministi
nella riunione del 28 corrente ha ema
nato un decreto-legge richiamante in
vigore, con opportune modificazioni
ed alcune aggiunte, le antiche dispo
sizioni del codice di commercio ri
guardanti la proroga dei pagamenti
da parte della Società' anonime coo
perative. Queste proroghe potranno
essere consentite dal tribunale in de
terminati casi specialmente quando
concorrano ragioni evidenti nell'inte
resse della massa creditoria. Esse si
applicano soltanto a quegli enti che
trovansi in condizioni di farne do
manda. Non trattandosi dunque di mo- (
ratoria generale; ma di ripristino de- i
gli articoli ottocento diciannove e se r
fruenti del codice di commercio. La i
Banca Italiana di Sconto valendosi t
della facoltà' consentita da questo de- J
creto legge ha domandato la dilazioni- t
dei pagamenti sospendendoli in atte- t
sa della decisione del tribunale. La I
crisi della Banca Italiana di Sconto j
In tema di riparazioni
La nostra vittoria, ha prodotto as
sai illustri effetti storici, ai fini del
la guerra europea, e ha prodotto as
sai utili conseguenze ai fini della li-
I berta' dei popoli, ma, ai fini del no
stro bilancio, e' sperabile che gli Al
leati e i nuovi Stati ci risulta non ab
biano difficolta' a convenire che essa
non sia valsa a colmare le nostre pas
sività'. Essa e' stata troppo grande,
per la nostra felicita'. Un po' più'
piccola e noi saremmo oggi meno tri
sti. Non avremmo, e' vero, tanti a
mici, attorno, quanti ne abbiamo og
gi in Czeco-Slovacchia ed in Jugosla
via, ma avremmo, in compenso, un
buon debitore. Non avremmo con
tribuito a portare sugli scudi uno dei
14 punti di Wilson, ma avremmo prov
veduto ad altri punti non meno essen
ziali della nostra vita nazionale. Di
chiaro candidamente, io non amo l'u
manità': io non sento gorgogliare nel
mio petto tutte quelle prodigiose fiu
mane di sentimentalismo che in tanti
altri petti, evidentemente ciclopici, tu
multuano e fauno oceano, o pozzan
ghera, per dar da bere a tutte le be
stie della specie: io ho una miseria
di cuore, che mi permette appena di
commuovermi alle pene del miei vici
ni, e uno stretto taschino che mi per
mette appena di soccorrere il povero
iche mi aspetta al canto della via: e
in verità' vi dico che Io studio e l'e
sperienza mi insegnano che, da Vol
taire, per esempio, a Tolstoi, per non
parlare che degli scrittori, tutti i più 1
illustri propagatori di sentimentali
smo umanitario furono e sono, e
forse saranno, i più' illustri ipo
criti ed egoisti, e qualche
volta anche usurai, che gli occhi della
storia abbiano mai contemplato o
contempleranno. Dopo la quale di
chiarazione e confessione, non parrò'
strano ch'io non abbia l'animo czeco
slovaccofilo e jugoslavofilo, e, come
ho mostrato di detestare la tesi della
"guerra democratica" e la conseguen
te tesi della "pace democratica" del
Congresso di Parigi, cosi' seguito a
mostrar di detestare gli effetti del
l'una e dell'altra. Effetti disastrosi
pel nostro paese. Perche', se fossero
I stati meno ligi a quelle due tesi, 5
1 nostri uomini di governo, invece di ba
loccarsi con le glorificazioni della
fraternità', avrebbero preso in pegno
le terre dell'impero vinto, fino a quan
do non fossero state soddisfatte, in
I piena corresponsabilità' fra gli anti
chi popoli conglomerati, le nostre in
dennità'; e dopo si sarebbe procedu
to alla ricostituzione dei nuovi Sta
ti balcanici. Noi, invece, ci siamo fat
ti sfuggire i debitori di mano, abbia
; rao anzi fornito ai debitori liberati
; la corona e lo scettro che servissero
a far loro bene cambiare specie e fi
; gur» ai nostri stessi occhi e agli al
trui, e a qualcuno anzi, come a quello
che si fregia per la sua apparente
| unita' delle tre lettere in sigla S. H. S.,
i abbiano regalata anche qualcosa del
I nostro, Dalmazia e isole comprese.
: Oh, come uomini d'affari, siamo, sen
za dubbio, impagabili!
Ci dicono, quando ci vogliono be
ne dimostrare il torto dei nostri po
stumi lamenti: "Ma voi avete avu
io Trento e Trieste e il Brennero e
anche il Nevoso!" Certo: come la
; Francia ha avuto l'Alsazia e la Lore
| ria, e inoltre i bacini della Sarre e
I attraverso la Polonia, l'Alta Slesia,
per non parlare delle colonie tedesche,
che non sono baldracche da poco ra
me. 0 che avrebbero voluto avessimo
iasciato ai jugoslavi anche Trento e
Trieste. Ma, oltre l'Alsazia e la Lo
i rena e i bacini della Sarre e, attra
j verso la Polonia l'Alta Slesia, che non
I sono, come Trento e Trieste esponenti
di nazionalità', ma sono ferro e carbo
ne della media Europa, e quindi e
sponenti di assoluto dominio, di asso
luto monopolio industriale, la Fran
cia ha la .colluvie dei miliardi di in
dennità', che, sotto una forma o sot
jto un'altra, presto o tardi, finirà'
con l'esigere dalla Germania. Noi
non abbiamo ne' ferro ne' carbone,
ne' oro ne' carta, e la mirra e l'incen
so si sono dileguate attraverso le
j contestazioni diplomatiche e le pole
miche di stampa. Noi abbiamo, al
! nostro solito, le mani nette. Consola
zione molto lieve, per i pesi che do
vemmo e dovremo sopportare.
Intanto, avviene questo. La Ger
mania, dopo pagata la rata del 15
gennaio, difficilmente pagherà', a bre
!vi scadenze, altre rate, tanto vero
j che i suoi finanzieri domandano a
Londra, e Londra non pare aliena di
farsene buona mediatrice, una mora
toria di cinque anni. La moratoria
coinciderebbe, fatalmente, con la sca
denza di quella terza rata, dalla quale
noi dovremmo cominciare a trarre,
dopo il Belgio, la nostra percentuale
in indennità'. Quid, in vista di una
| simile coincidenza?
Nel suo rapporto sul Trattato di
Versailles, il signor Barthou, a p. 113,
dice molto eloquentemente: "Situata
alla frontiera della liberta', la Fran
cia e' stata doppiamente colpita nel
difendere e nel salvare questa frontie- ;
ra. Essa ha, dopo l'eroico Belgio, sop
portato i colpi più' duri dell'assassi
nio. Accorrendo al suo soccorso, le
Potenze alleate e associate sono accor- i
e' dovuta a cause non intaccanti me
nomamente la solidità' degli altri
istituti italiani, che continuano nor
malmente le loro regolari operazioni.
La momentanea chiusura degli spor
telli della Banca Italiana e' accolti!
con fiduciosa calma dai commercianti
Italiani.
Fto. V. Rolandi-Ricci
se in soccorso della liberta', la liber
ta' loro e del mondo, sul punto che
essa soccombesse all'agguato della
potenza di preda". Consueta premes
sa, necessaria per discaricare sulle
Potenze alleate e associate i pesi del
la Francia e per identificare la causa
della Francia con quella deirli Alleati
e associati e la salvezza della Francia
con quella della liberta' del mondo.
E prosegue: '"L'Unione nella guerra
esige l'unione nella pace. La guerra
non ha ucciso hi*!"rancia : le Potenze
alleate ed associate sono troppo pene
trate dello spirito di giustizia per la
nciar che la pace rotini la Francia.
11 nostro paese sa quali sforzi e quali
sacrificii esigerà' il suo risollevaThen
to economicc... Ma le sue facoltà'
contributive hanno dei limiti, e non
può' esso solo sopperire a una situa
zione che lui Bubilo per conto di tut
li".
Per conto di tutti?
Parole, che, con più' ragione e di
ritto dovrebbe dire l'ltalia. Perche'
se e' vero che la Francia» fu, dura
mente provata dalla guerra sareb
be stolto e ridicole negare o menoma
re i suoi immensi sacrificii e gli im
mensi suoi danni non e' men vero
che essa ha subito soltanto gli effetti
della sua situazione e della sua con
dizione di fronte alla Germania: si
tuazione e condizione, non improvvisa
mente formate e create per conto de
gli Alleati e associati, ma storicamen
te determinate dalla sua secolare e
particolare lotta con la Germania o
meglio i popoli della Germania, e che
raggiunse alfine l'acme nel 1914. Gio
vo' alla Francia la pietà' suscitata
dall'aggressione degli eserciti tede
schi; giovo' alla Francia la dichia
razione della dottrina di violenza paz
zamente abbinata dal Cancelliere del
l'impero con la dichiarazione della
guerra: giovo' alla Francia l'indigna
zione suscitata in tutto il mondo civile
dai metodi di guerra, usati dai gene
rali dell'invasione nel primo impeto
contro il piccolo Belgio; ma, insom
ma, la Francia era in istato di legit
tima difesa quando combatteva contro
la Germania, e agiva nella guerra in
funzione propria, in funzione di Fran
cia, non in funzione «li mondo e di u
manita'. Aver messo in conto al mon
do e all'umanita' una gran parte dei
suoi sacrifici e dei suoi danni, al
Congresso di Parigi, non e' stato pic
colo merito della sua diplomazia. Ma
che avrebbe dovuto pretendere l'lta
lia, calcolando alla stessa stregua, e
con gli stessi criterii: l'ltalia che, non
offesa e non aggredita, porto' tutto
il peso del suo esercito di cinque mi
lioni di uomini sulla bilancia della
guerra, e fini' col farla realmente
pendere dalla parte della vttoria? L'I
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uA LIBERA I'ASOLA
alia non ch'ese nulla. E non ebbe che
«ppena il tozzo di pane che si da' ai
rendiconti sulla porta del festino.
Ora, anche questo tozzo di pane,
:>er effetto della moratoria, e' in pe
ncolo, o per la meno rischia di arri
varle, a lontana scadenza, avariato.
Il governo del He avra' certamente
ìensato di accorrere in tempo ai ripa
•i.
RASTIGNAC
1 **• - -
Per i danneggiali de! ciclone
cJi Sicilia
I nostri lettori ricorderanno che la
Jatriottica colonia italiana di Canons
>urg, Pa., auspice quella loggia Nuo
va Tronto e Trieste No. 758, dell'Or
line dei Pigli d'itplia, contribuiva,
son una rilevante somma, in favori'
lei superstiti dell'ultimo terremoto
■ del ciclone che inondo' parte della
Sicilia. Detta somma, si ricordi pu
■e, veniva spedita, per il tramite del
brande Concilio di questo Stato all'ex
Depeutato on. Giuseppe Gentile, oggi
leputato alla conferenza del disarmo
li Washington, per la ripartizione fra
maggiori colpiti e per la costruzione
li casette.
Verso la fine di Novembre u. s.
igli Uffici dell'Ordine in questa cit
a' perveniva una lettera del Sinda
0 di Gioiosa Marea, Provincia di
rlessina, in cui si davano i no
ni delle persone povere danneggiate
lai ciclone del 11' ottobre 1919, alle
luali e' stata distribuita la somma di
.ire Italiane 2200, spedita, come ab
biamo già' detto, dal Grande Concilio
ili'*» \. Gentile. I nomi e le somme
listribuite sono qui appresso elenca
i:
Niosi Giuseppe fu Filippo L. 50;
fardo Felicia fu Rosario 50; Malica
Jardo Eugenio fu Francesco 50; Nio
-1 Ignazio fu Giuseppe 50; Malica B;s
-i Rosaria di Francesco 50; Niosi
'rancesco fu Carmelo 50; Malica Bi
ci Rosaria di Francesco 50; Scaffi
i Fanti Nicolo' fu Giuseppe 50; Scr
aino Maria Ved. La Monica 50; Ar
ale Antonino fu Antonino 50; RaL
aele Nicolo' fu Giuseppe 50; Gai
uzzo Filippo fu Rosario 50; Sidoti
Maddalena di Filippo 50; Ficarra Ro
ario fu Giovanni 50; Marzullo Giu
eppe fu Domenico 50; Costantino
lucio Rosario fu Domenico 50; Gra
ata Domenico fu Filippo 50; Niosi
lostantino fu Filippo 50; Foti Giu
eppe di Santi 50; Sidati Nunzia fu
liovanni 50: Violetto Giuseppe 50;
atania Rosario fu Gius. 50; Malica
ntonino fu Frane. 50; I.a Monica An
jnina fu Rosario 50; Sciammetta
anto fu Gius. 50; Natali Santa fu
'rancesco 50; Danzi Giuseppe Vedova
«efcosfcooococoaGosco&oGcccoeoscosGCcoccccccccoßooo'C*;}}
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figlio Giovanni fu Rosario 50; Sidoti
Ignazio fu Nièolo' 50; Barairana An
tono Ved. Orifo' 50, Sarbara Filippo
fu Giuseppe 50; Iguazzitto Giuseppe
fu Rosario 1 50; Barbieri Michele d'l
gnazio 50; Siammetta Maria fu Giu
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