eMJULISHED AND DISTRIBUTED r vnn *#•»*• *. -xmb NDBR No *°o AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER I, 1917. ON /ILE AT THE POST-OFITCE OF rHILADELPHIA. PA.; BY ORDER O K THK PRESIDENT. A s Bi R,^ ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION Entered as second-class matter April 19, 1918, at the post office at Philadelphia. under the Act of March 3, 1879". LA LIBERA PARMA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO VI. - Numero 48 LA PAROLA DI D'ANNUNZIO sulla Conferenza di Washington IL KOMA, 4 Sono passati solo pochi giorni, ma la mia predizione si e' avverata, (ili uomini riuniti al consiglio di Wash ington sono divenuti sterili ed im" potenti. l'ariano, ma le loro parole non si diffondono nel mondo dei vivi rimanendo legate alle loro bocche ce rne i motti che gli antichi dipintori di affreschi applicavano alle bocche dei sacerdoti. Non hanno risonanza nello spirito umano, divenuto sordo «1 incredulo. Noi, povera gente, abbiamo ma sticato troppe erl>e amare per non ridere sardonicamente dei loro co nati. Pero' non disperiamo di trova re la cura per l'atroce convulsione delle nostre labbra ingannate. Sulla pacifica tavola dei dibatti menti sono posti solo problemi di lucro, problemi d'inimicizia, proble mi depressione. Tutti questi sono problemi di forza e non possono es sere risoluti che colla forza. E'" vano scherzare coll'inganno. E' vano tentar di coprire con un sinuoso sorriso le bellicose zanne da preda. Che cosa vuole, per esempio, l'ln ghilterra? Vuol mantenere la sua! presente prodominanza col minimo! costo possibile. Vuole aumentare, e considerare la sua ricchezza riducen do lo sfarzo e le spese che gravano la sua posizione privilegiata. In una parola vuol dominare e al tempo ! stesso spender poco. Fcco il suo problema nudo e cru do: Sconfitta e perseguitata dalla Germania c dall'America nelle stei so ragioni ove la sua supremazia mercantile sembrava affermata per sempre. Ma oggi si trova di fronte un altro temibile avversario. Con quale arte può' eludere il duello? Ma il suo vero pericolo consiste nell'aver voluto accrescere oltre mi sura i suoi possedimenti coloniali, nell'aver voluto ingrandire senza con fini la figura del suo impero come se avesse avuto perennemente di nanzi agli occhi quell Oceano che e mergendo dalle profonditi! dei ma ri getto' la sua ombra immensa sul le nazioni depresse. Vuole la pace; si', ma solo quel la della "più' grande Inghilterra". Vuol diffondere la "Pax Britannica" su tutti gli oceani ed anche nel no stro Mediterraneo. Pero' essa collo sue parole misurate dissimula que sto progetto più' clic leonino? Nello ste c so Mediterraneo, nel nostro mare, nel mare fatale ove la Grecia sfolgoro' in bellezza e Uom< in Giustizia e santità', 1 rngliilterra si propone di mettere in urto dui nazioni latine. uol essere più tol te della Francia, più' forte dell'lta lia e della Francia unite. Vuole a- Ivolire le tradizioni del passato e non tener conto delle necessita del pie sente. Vuol precludere le sue vie al l'avvenire. Nella nostra opinione vuole opporre la verità' della vita alla storia. E' questo un problema di forza? Non vi sono orazioni, meditate o improvvisate; non vi sono trattati, palesi o segreti, che possano mutare la realtà' ineluttabile. 11 soffio del l'eloquenza anglicana non può e ftinguere, le torce ardenti dell Irlan da, dell'lndia, dell'Arabia e dell'E gitto. Se i disputatori continuano le loro sedute notturne, quelle torce illumineranno le loro stanche carti! ed aumenteranno il sinistro bagliore agitate da pugni invisibili che, a. differenza delle torce, non si lasco ranno estinguere. Dopo trecento an ni rimangono ancora profondamente scolpiti nelle pietre monumentali del mondo. E' necessario che chi e' giusto deli ba essere santificato. I.a giustizia senza la forza e potente; la forza senza giustizia e tirannica. v _ Dobbiamo aiutare il giusto a di venire forte ed il forte a divenni, giusto. La giustizia e' soggetta a contro versie; la forza e' riconoscibile sen za discussione. Non c stato po m bile dar forza alla giustizia perche la forza ha contraddetto la gi'j 1,1,1 ogni volta che ha affermato se stes sa giusta e ingiusta la giustizia. E' per questa inabilita' a provare che il giusto deve cedere forte che il mondo ha accettato l'opinione che il fnrto deve essere giusto. Alla se considero la presenza del- I Italia, "Povera donna di Dio" noi consigli del potente mi viene in men te un altro personaggio ultramari- ! , no. Quello di San Francesco che! sbarca in Fgitto col semplice saio ed il sacco vuoto fra. i baroni cristiani dividentisi il bottino. Vi era una tavola delle dispute e dei destini anche a Damieita. Tir - bato ed accorato egli passa da' ani- , i po dei fedeli a quello degli infedeli. i Per stabilire la sua sincerità' e la : superiorità' della sua fede egli pro cione al benigno Sultano che passera' | attraverso il fuoco se il rimanente dei , ! seguaci di Maometto sono pronti a ; fare altrettanto. :, 11 Sultano e«ita, non senza serri- i dere vagamente; ma certo il sorriso i del Presiedute Harding sorpassa l'a- j I cunie di quello dell'arbitro dell'Fgit to. E non e' questa un'allusione ina- ■ |ligna. | Mentre Balfonr e' pieno di con-,] I discendenza e di dolcezza per i colle- , ! ghi di Hughes, Lord Curzon pone , luna pesante mano sulle spalle del . i negoziante egiziano e tenta di curvar- \ ! lo fino al suolo. I Che cosa aveva promesso Lord . Milner? i, 11 governo imperiale non si era ini- , j lagnato di abolire II protettorato e , Mi proclamare l'indipendenza dell'E- t gitto? , i Ora la mano, essendo nuovamente Idivenuta ferrea, ini|Kine guarnigioni i io basi navali nel Canale di Suez, da | j Alessandria al Cairo. , Non vedete Lord Curzon vestito. Ida perfetto francescano passare im pavido attraverso il fuoco? Non ostante ciò' dobbiamo pur j concedere che qua e la' attraverso il , mondo vi sia una santità', senza fi- | gura forse, creata dei sacrifici della j ] guerra non dalle persone illustri, ma , dal povero ed oscuro, da coloro che ieri sembrava raccogliesse™ e coni- , ponessero le ossa del soldato ignoto , per farle risuscitare con un atto su • iilime sull'ai negazione del mondo. ! Vi e' fra l'Europa e l'Asia una ; immensa nazione che lotta dispera- j tamente col suo Dio, come lottava | Giacobbe alla notte col suo angelo, , Porta un peso che sembra voglia schiacciarlo. E' curva a terra ma , combatte col suo Dio e colla sua ani- ! H ma. Como Giacobbe attende l'alba | por riconoscere l'uno e riacquistare , l'altra. E non dispera. Soffre la fame , senza disperare. Muore dal freddo e ! ] pur non rlisnera. Ila fede nell'avve- t nire. I f Ogni americano che e' andato per , soccorrerla sa ciò'. j \ Una mattina, nei distretti agrico li, il popolo affamato recante sulle . scarne braccia i bambini agonizzati- l ti si slancio* contro un deposito di:!, grano per saccheggiarlo. Fra 1 istin- j j to selvaggio, era la violenta spinta v dell'agonia, era la bocca spalancata ( della bestia irresistibile che non vuol > | perire. _ Una voce grido': Quei sacchi di- grano sono destinati alla semina . , Erano sacri per il suolo russo a rato, sacri per il solco aperto. Una voce senza corpo arresto' la massa dei bruti affamati. Poi f - gui' un gran silenzio. Il popolo si , inginocchio' e tocco la terra colla : fronte. Non si udiva più neppu re il pianto dei fanciulli. -Non si udivano i singhiozzi delle madri. ( Lo ricordano gli americani della Commissione di Soccorso? Vi e" una buona area in cui getta- j te le fondamenta di un palazzo spi- ; | rituale che dara' il benvenuto ai fu turi consigli. GABBITI E D'ANNUNZIO L 111 lì IH* I E' entrato a far parte della nostra | famiglia giornalistica il signor Ce j sart Finocchi, del No. 8*36 Earp St., lin qualità' di agente-corrispondente. ; n signor Finocchi, che non ha biso* :p;o di presentazione essondo cono -1 ! scotissimo da tutta la colonia, e spe* ' cialmente dall'elemento operaio, e' autorizzato a transigere qualsiasi ! .'tffsrc per conto de "La Libera Pa : mia'', dalla rollccitazione ed esazione » jdi abbonamenti ed inserzioni ad altre I incompense di maggiore entità'. E- AVANTI SEMPRE, CO fNJ LA FIACCOLA I INI FOLIGNO |;;li ci t-rra' anche' informati dei mo* | ■ unenti operai e «li altri eventi colo niali. I e Ho MKS Guido Podrecca nasceva a Sfilano allora per i veneti terra d'esilio | nel (>(>, l'anno stesso della liberazio ne del suo Friuli. L'avvocato Carlo l'odrecca, suo padré, dopo aver fatto con Vittorio Emanuele il 59 e con Garibaldi il Mio in Sicilia, poteva rivedere il Frin ii con la. consorte Amalia Galli, mi lanese e col figlio in fascie. l'are che l'amore alla patria e l'o dio agli oppressori si sieno trasfusi in (iuido Podrecca col paterno san gue garibaldino. Giovanissimo il nostro Guido pub blicava dei volumetti ili Poexiis far- Inni.* nei quali già' brillava l'amore alla piccola ed alla grande patria, e jh>i liriche italiane sulle maggiori riviste italiane di critica artistica e musicale che ne faceva ben presto ce lebrato il nome. Allievo ili Carducci a Bologna, se gui" il corso di lettere all'Universi tà' di Bologna, ma afferrato dal gior nali-ino, si reco' a Parigi, |M>Ì a Po ma dove fondo' quella rivista satiri ca che fu tra i più' singolari successi giornalistici ilei nostri tempi, e dove venne eletto consigliere comunale. Resto' nel Partito Socialista dalla >ua fondazione fino al 1913, eletto due volte deputato nel VI Collegio di Bologna (Budrio) ma rinuncia va al mandato, ritirandosi in ballot taggio, quando gli ni volle imporre un atteggiamento anti italiano. Rinunziava cosi', a onori e pre bende, sdegnosamente con un specia le esempio di coerenza e di disinte resse personale. ha sua vita fu tutta una battaglia: polemiche, duelli, conflitti, ecc. Arrestato 11 volte per pretesi reati politici, sconto' molli mesi nelle car ceri italiane con Bissolati, Turati, I>e Felice; fu condannato a domici lio coatto, e subì' l'esilio in Svizze ra e Germania dal 1898 al 1902. Publieo', oltre ad articoli impor tanti. vari volumi, cosi' Materiali smo e s/iirihialismo, il Sindacalismo, l.ibi'i. (lenii) e l'altura err. Corrispondente ili grandi giornali italiani ed esteri, segui' la guerra ili Libia, e nell'ultima mondiale, fece per 1 anni il fronte come corrispon dente del Popolo d'ltalia. Dopo Caporetto, la sua propagan da al fronte e all'interno per la ri scossa fu ardente e instancabile, l'urlo' sulle linee e nei teatri, ai sol dati e al popolo sollevando dovunque il più' vibrante entusiasmo. I suoi discorsi furono magnificati da tutta la stampa d'ogni partito, e riprodot ti a milioni di esemplari, e diffusi fra le truppe coadiuvando cosi' a quella superba riscossa che ci diede Vittorio Veneto. Dopo la guerra l'On. Podrecca ri prese quelle conferenze e i suoi viag gi che furono sempre la sua predile zione, onde egli ha percorso l'Euro pa. il Sud America, l'Egitto e varie regioni dell'Africa e dell'Asia, cosi' come oggi si reca agli Stati Uniti, oltre che per ragioni ili filantropìa e di patriottismo, per studiare dap presso la grande Unione nord Ame ricana . Innamorato più' che della politica, dell'Arte e particolarmente della Mu sica, per il suo temperamento gene roso e idealista, tollerante con tutti, l'On. Podrecca ha realizzato il suo sogno di dedicarsi a pubblicazioni di alta cultura nazionale, onde il suo Primato Editoriale, oltre a diffon dere la splendida rivista II Primato Artistico' che eontiene monografie d'arte e di lettere, imprende quella Storia della Musica Italiana (la pri ma per l'ltalia) che, affidata a 25 j volumi il più' grandioso monumento .ilustri musicologi, costituirà' in 25 I dell'arte musicale italiana. I/Associazione Tubercolotici di j Quefttt, recandosi in missione Sei |< Nord America, ha voluto avere nel- ; l'on. Guido Podrecca il proprio o- ! ratore, sapendo che niun'altra paro la avrebbe potuto riuscire interprete, più' eloquente degli eroici combat- ! ; tenti e della patria grandezza; paro- i ila di cui dopo una grandiosa ma- ì I nife-tazione a Livorno Il Telegra fo stampava: "Guido Podrecca sa giungere per misteriose vie al cuore dei suoi ascol tatori; sa, con la parola che gli sgor ga irruente dalle labbra, convincere. Maestro nell'arte oratoria, ierscra ne ha data a noi una prova superba: ha parlato per circa due ore, ascoltatig iimo e applauditissimo. PHILADELPHIA, PA., SABATO, 10 DICEMBRE, 1921 • I E gli applausi che ad ogni frase ■ piu' saliente lo interrompevano c l'o vazione frenetica, interminabile che ha salutato la chiusa della sua con ferenza, debbono avergli dimostrato | quanto l'anima della folla fosse fusa con la sua nella rievocazione delle | origini, delle necessita', delle glorie ideila nostra guerra. WWWWWMVMW mwwww Federazione Italiana Pliila.. T'a., 3 Dù., 1921. Mr EDUARDO AVELLA, 725 CHRISTIAN ST. Philadelphia, Pa. EGREGIO SIGNORE: LEGGI A .1/0 NELL'OPI NIONE DELLA SERATA ' UE LEI DARA' IL 2(> corr. A TOTALÉ BEN EhICU) dtl l'O REA NOT l'O EIO DEI FI GLI D'ITALIA INA RECI TA El) ALTAMENTE AP PREZZIAMO IL SCO NOBI- , HI LE OPERATO. CI PREGIAMO NOTIFI CA RLE DI RISER VA RE PER LA FEDERAZIONE ITA- , LIANA UN PALCO PER , DETTA SERATA. , IUGURANDOLE IMMEN SO SUCCESSO. DISTINTA MENTE LA SALUTIAMO, Federazione Italiana C. C. .1. BALDI, Pres. ! i Abituali alla critica, sempre giusta etl imparziale, anche ne j essa molle volte e' falla a perso ne. per la veste che ricoprono o the arbitrariamente vogliono ino , strine ili ricoprire nelle cose co lonia',i, non .siamo stati mai a- ' vari
  • corrente illeso, all'Accademia di Musica, Broad e Locust, a bene ficio dell'Orfanotrofio dei Figli d'l talia. I <> spettacolo ionio tutti già' san no, sara' SCAMPOLO o "La Vaga bonda di Roma", capolavoro in 3 at ti di Dario Nicodemi. rappresentato por cento sere consecutive nella ca pitale d'ltalia. \"i non abbiamo nessun dubbio siili esito finanziario della serata, da to li» scopo umanitario e nobile per il «piale ('«sa e data. Se gli italiani in generale hanno il dovere di dare il loro appoggio a questa iniziativa, gli associati all'Ordine dei Figli d'lta lia, clic \i sono direttamente interes sati, non dovrebbero mancare d'inter venire all'Accademia di Musica la se ra del 26 cornute mese per mostra re se non altro la loro ammirazione per chi ha concepita la filantropica idea di tanta manifestazione. I.a recita e' data sotto l'alto Pa tronati. di S. 10. il Senatore Vitto rio Rolandi-Ricci, Ambasciatore di S. M. il Ite d'ltalia a Washington. In una lettera al Orando Segretario Archivista Sua Eccellenza dice fra l'altro: "In risposta tillu Sua lettera ilei ?(i ninnile, mi pregio iiifunnarl.il die aerei io eoii piacere il Patronato per Ir IT- ila atra' lunt/o a Phi tadelphia il 2(1 dicembri sotto gli au siiiei dell'Ordine Figli d'ltalia a he tiefieio dell'Orfanotrofio. A questo Regio Console e' stata conferita la presenza onoraria. * * * Por comodità' dei nostri conna zionali i biglietti sono vendibili pres so i seguenti signori : (ìiuseppi De t arlo, KOI So. !Mb Street. Elia Somma. OSO l'assyunk ave. ; Paoli l)i l'oso, negli uffici del Orando Concilio dell'Ordine dei Fi"| «ili d'ltalia. Nicola Oainmone, 1035 So. Bth St (i. Torchio, 1(>07 dumper St' F. I>i Maria, 102(i l'assyunk avo. i Fratelli Baccellieri, 924 So. liti' Street. I). Cianci, 1 (ils Clarion St. Bellini Music Store, 1009 So- Sth Street. Giuseppe Russo, 930 So. Bth St. F. Silvagni, 711 Christian st \ntonio Filauri, 1038 So. Bth St. Agostino Borrelli, 511 Washing ton Avenue. Frank flambino, \. 10. Cor. fith and Christian Street-, Luigi Atei la, HOC l'assyunk ave. A. Prima vera, 1205 Federai ut- Farmacia Lippi, 13 strade e Dick . inson St. Farmacia Pelosi, 12 strade e Dick inscn St. Do Stefano Music Store, 1502 So. 13th St. Porrci li Music Store, 1037 Easl l'assyunk ave. Hotel Palimi ho, 821 Catherine st. Panca Migliaccio, 772 So. Bth St. Ristorante Giampaolo, 749 So. j i Htli Street. Farmacia Carinoci, 823 Christian | Street. Severino Verna, 806 Christian st. Luigi Pullo, 811 Christian st. Nicola Valianto, 1628 Moore St. Michele Nicoletti, 71G0 Tager 0; I«oggia Andrea d'isernia No. 916 0. F. d'l. sls. Total» ( $763.45. ' Totale cash $7534.45 Note is3ooo —, Totale generale $lO-534.45.