La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, November 26, 1921, Image 1

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• R PERMIT N, 500 AUTHOR./. ED BY THE ACT OF OCTOBER ». 1» U , ON AIM AT THE POST-OFFICE OK r HILADELPHIA. PA. ; BY ORDER OK I'M K PHKMDKNT. A. S. Bi ■ HI.KSUN. POSTMASTER OE«
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
"Entered as second-ckws matter April 19, 1918. at the post office at Philadelphia. Pa., under the Aft of March 3, 1579". LA LIBERA BAf&LA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
A.NNO VI. - Numero 46
L'Ordine dei Figli d'ltalia ed il clero italiano
Non vogliamo rivangare il passa
to vergognoso della nostra emigrazio
ne, ne' ripetere la storia gloriosa del
l'Ordine dei Figli d'ltalia in Ame
rica, o ricordare i sacri fieii e le lot
te sostenute dai pionieri di esso per
redimere le nostre masse dalle ar
pie, straniere e paesane, irregi inci
tandole in una Organizzazione che,
al disopra di tutte le divisioni reli
giose, politiche o regionalistiche, le
tenesse unite sotto il dolce; nome del
la nostra Patria diletta. Ne' voglia
mo reiterare, ancora una volta, che
a combattere l'Ordine dei Figli d'l
talia, fin dal suo nascere, sono stali
sempre o i preti cattolici, nonostante
alcuni di essi siano già' nelle l'ite, o
i vecchi prominenti bacati, ladri dei
nostri poveri cafoni, per la'preoccu
pazione di perdere il loro potere, che
avevano nelle colonie, all'avvicinar
si delle nuove schiere. Sono cose
queste che tutti sanno, perche' si ri
petono ancora oggi, con un crescen
do rossiniano.
Si ricordi, per esempio, il prete
He Vivo ili Connellsville, Pa., co
lui clic, invece di porre fine ai suoi
giorni gin' deleterii al progresso del
la civlla', preferi' subire la più' de
gradante dello umiliazioni, dai suoi
stessi colleghi del Ministerio, al
banchetto dato al Fort Pitt Hotel
di Pittsburgh a S. E. il Senatore
Rolandi-Hicci, Ambasciatore di S.
M . il Ite d'ltalia a Washington, nel
lo scorso mese di luglio, in occasio- !
ne dell'inaugurazione doil'Orfanotro
fio italiano di quella citta'. Obliate
le divisioni di parte ci si riunisce per
festeggiare il rappresentante d'lta
lia ed il coronamento di un'opera u
:nanitaria compiuta, ed i! prete De
Vivo, che avrebbe dovuto gloriarsi
di vedere intorno a quell'opera tan
ti connazionali, mascalzoneseamente
inveisce contro il Grande Venerabile
dell'Ordine dei Figli d'ltalia per lo
Stato ili Pennsyvaiiia, credendo cosi'
di poter colpire la grande Associa
zione delia quale egli fece parte, ma
da essa dovette far fagotto per mi
gliori lidi quando non gli riusci' di
ostacolar! il compimento delle pili'
belle manifestazioni patriottiche.
Tutti, nessuno escluso, anche i ne
mici ilei suoi dirigenti, dovrebbero
plaudire all'Ordine dei Figli d'lta
lia, per il bene, a fatti e non a chiac
chiere. che esso, nel breve periodo di
sua esistenza, ha fatto e
che va facendo non solo
ai suoi associati, ma agli italiani
in generale. Ma voi vedete perfino
quelli clic vorrebbero mettere catte
dra di moralità' e di patriottismo,
che si professano giornalisti impar
ziali, che, a guisa di tanti ''cacasen
no", ci regalano pensieri più' o me
no rancidi di un millantato amore
per il prossimo, voi li vedete, di
cevamo, gonfiare semplicissimi avve
nimenti ed ignorare completamente
quelli della più' grande ed italianis
sima Associazione degli Stati Uniti
d'America.
* ♦ *
Ci accorgiamo che ci siamo allon
tanati dallo scopo per il quale abbia
mo pensato di, modestamente, scrive
re queste note.
sera del 4 corrente mese a But
tar, Pa., e' stato commemorato il sesto
centenario dell'Altissimo Poeta. 11
dicitore della commemorazione fu il
Rev. Ercole Dominicis, prete
della Diocesi di Pittsburgh, redatto
re capo del settimanale "La Trina
cria", giornale clic si pubblica in
quella citta'. 11 giorno dopo la com
memorazione l'Ufficio di questo
Grande Concilio dell'Ordine fu in
torniato che il Rev. Dominicis si e
ra scagliato contro di esso ed aveva
chiamato i suoi componenti tanti ba
stardi. Contemporaneamente perven
ne a questo giornale un comunicato
di risposta al commemorato re ne!
quale veniva chiaramente dimostra
to che i "bastardi" risiedono altro
ve perche' dall'Ordine, essi che non
amano l'ltalia ma si servono del
suo nome per abbindolare lo masse
ignoranti, vengono scacciati senz al
tro.
Convinto che dalla bocca del Rev.
Dominicis non era potuto uscire un
simile insulto, anche perche' egli o
veva mostrato di simpatizzare con la
italianissima Associazione e con il
suo capo in Pennsylvania, il nostro
direttore non volle pubblicare il co
municalo, ma, essendo Grande "Ve
nerabile dei Figli d'ltalia, fece chie
dere informazioni sull'incidente allo
stesso prete che avrebbe fatto 1 in
sulto. Infatti il Grande Segretario
Archivista signor Alfredo Perfilia,
c-osi' scriveva al Rev. Dominicis:
"Pliila., Pa., l'i Xov. 1291.
Rev E. Dominicis
c|o La Tritiarria
708 Wylie Are,
Pittsburgh, Pa.
Reverendo Signore,
Il Granile Venerabile Cav. Giti
seppe Di Silvestro vii intanili ili co-'
inimicarle essergli stuto riferito che,
in un Comizio a Hutler Ella ha al
lineato i Figli d'ltalia, chiamandoli,
Ira l'altro, "bastardi".
Il Grande Venerabile stenla a cre
dere rio',, anche per il fallo clic Elle
dimostro' ilella simpatia per Ini in
occasione della huiugiNiizione tla
l'Orfanoirnfin.
1/ riguardo gli e' stato anche intuì
data vnu corrispondenza per la " l,i
bera Parolaelie non ha pubblicata.
\ttrnde una Sua parola su Itile 'n
cidente per potersi regolare.
Con ossequi, ini ' redo, Suo iter.ino
Alfredo l'erfilia
Grande Segr. Ardi.
A questa lettera dell'"Ordine" il
Ucv. Dominicis si affrettava a dare
la seguente risposta :
"Mr. \. Perfilia,
Grande loggia (). F. d'l.
Philadelphia, Pa.
"Pittsburgh, Pa., 1 I Xov. 1 !>VI
| "Egregio Signore,
"Apprezzo moltissimo l'atto di ri-
I guardo e deferenza usato verni di
ine, e colgo l'occasione per assicura*
' re direttamente lei e quanti po>sonu
: ' --ere interessati della mia grande
-impariti verso l'Ordine Figli d'ita-v
i lia, e in particolare poi verso il fi- ;
i gnor Di Silvestro del quale ho una
grande stima e un grande concetto.
"Riguardo all'incidente di Hutler
si ridusse a questo.
"Il 1 Novembre si celebrava Dan*
le ed ii soldato ignoto. Era celeltra
, /.ione coloniale. Io fui invitato a com
; memorare. Arrivato li', con mia sor
presa, seppi che i Figli d'ltalia non
I prendevano parte alla celebrazione
per il semplice motivo perche'... l'i t
ni:ialira non era partita ila loro, e
li-he essi si riservavano ili fare un'al
mi celebrazione il giorno 11. Cosa
questa che incita tutt'altro che a fo
j mentare la vera unione tra le nostre]
colonie.
"Alludendo a quel fatto nel mio
discorso dissi die io ammiro e sono
ammiratore dell'i). F. d'l. per i!
lavoro che ha fatto e sta facendo a
prò degli Italiani.
"Ohe noi saremo sempre al fianco j
ili quest'Ordine, in tutte le buone ini
ziative che prende, che noi seguirc
. ino e appoggeremo sempre in tutto
ciò' che i suoi ascritti faranno per
l'onore ed il bene della Patria, ma
-areblic molto desiderabile che con
pari entusiasmo e sentimento di pa
triottismo i Figli d'ltalia secondas
sero qualche movimento o celebrazio
ne che ridonda a vantaggio delle Co
lonie e ad onor della Patria anche
se l'iniziativa non fosse partila ti>'|
'.oro. Allora avremo il vantaggio di;'
veder fomentata l'unione tra i nostri
Italiani e vederli lavorare uno per|
tutti, tutti per uno. Oggi sono iol'
che ideo una bella cosa ? E tu sci con
me. I lomani sei tu ? ed io sto con te,
Dopodomani e' un'altro? E noi sta
remo con lui. Ma il fatto ili dire
clie niente si debba fare, e a nulla '
si debba partecipare anche se cosa
buona e onorifica e vantaggiosa, solo
perche' l'inizativa non fu nostra, i
mi sembra un non senso e un'anacro-1
nismo. Mi fa l'effetto di quel fi- ;l
gì io che vuole impedire ai suoi fra
telli di onorare, p. es., la madre nel :
di' del suo onomastico solo perche' |
l'idea della celebrazione non e' sor
ta prima in testa a lui ma ad un'altro.
Costili più' che sentimenti di buon f : -
gliuolo, rivela sentimenti di bastar
do. Oggi sei tu che fai la festa e mi
inviti a parteciparvi? E io accetto il
tuo invito e fo del mio meglio affin
chè' la tua festa riesca. Domani so-|
no io, e invito te? E tu, da buon fi
gliuolo, dovresti con pari sentimen
to accettare l'invito e farti e far fare
onore. Imperocché' Ordini o non Or
dini : Società' o non Società', una so
la cosa e' supremamente certa ed e'
questa che dobbiamo amarci ed aiu
tarci tutti come fratelli perche' tutti
siamo figli della medesima madre
che si chiama Italia.
"Questo, in breve, o meglio, quasi
AVANTI SEMPRE, CON L_ A FIACCOLA 11—I PUGNO 'S~Z
, per distesti fu quel che dissi riguar
do ai Figli d'ltalia.
'•(ira mi permetto, approfittando
dell'occasione, di esporre una mia i
dea :
"Non so se e' vero che ne! regola
mento dell'Ordine esista i»i articolo
« he impedisce agli ascritti di prender
| parte a qualsiasi cosa che non sia di
propria iniziativa.
i "Se questo articolo c'è', sarebbe
molto benemeriti quel fratello che
in una prossima convenzione dcl
-1 Ordine ne proponesse o l'abolizione
0 la niodifeazione, perche', creda pu- !
re. caro signore, che mi pare clic sia
proprio questo uno dei punti che fo
menta la discordia tra i nostri immi
grati. L'Ordine Figli d'ltalia ha,
latto e sta facendo del gran bene; lo I
-ii e n? sono convinto ; ma molto più'
ne farebbe se smussando qualche an
golo, e modificando qualche articolo,
-i adattasse a cedere in qualche cosa.
In ci -do elle a questo punto ci si
arriwra', perche' i capi dirigenti,
1 onie l'ultimo Di Silvestro ed il l'al
ici in ili Patterson, mio carissimo a
iiici, mi pare che stiano facendo,
quel clic proprio'età necessario a fa-'
ic. senirsi cioè' dell'Ordine, por
mettere, per mezzo dell'Ordine, un
po' ili ordine nelle disordinate nostre
Colonie.
Pregandola ili ossequiarmi il Sig.
Hi Silvestro la prego d'accettare i,
-ensi della mia alta considerazione e
i itenermi
Suo per servirla
Il f. Ertole Dominicis"
* * ♦
11 li'ev. Dominicis, partendo da u- j
Ina falsa premessa viene ad una sita- ;
gliatissima conclusione ed ammette!
[■li avere pronunziata la frit-'e incri
| minata, Noi lo ringraziamo dellel
-ne lusinghieri parole verso l'Orili-'
ne dei Figi' d'ltalia ed il Diretto
le ili i|ii"sto giornale, ma non pos
iamo fare a meno di condannare IV
niteto di "bastardi", rivolto ai coni-'
'Minenti ili una italianissima A«so
' eia/ione, anche se le cose stessero e* !
-attamente come gli sono state rife*
'it - K -ni perche' quella loggia Uni
vi Cadorna non lece parte della
* commemorazione all'Altissimo Poeta,
in uno alle altre Società', se la ne
cessita' 1" richiederà*, ne parleremo
j in altra puntata. j
Intanto domandiamo al Rev. Do
< ininicis :
I. Non furono uniti i Figli
d'ltalia per le onoranze fatte dalla
colonia italiana -ili Pittsburgh a S.
F. il Senatore Vittorio Roland i-Ric
ci. \mbnseiatore di S. M. il Re d'l
talia a Washington ?
Non fraternizzarono essi in
i «lesta occasione con gli "Indipen
denti". sebbene dopo si sia tentato
[di boicottare il Dr. Gaetano Conti,
clic aveva riconosciuto la necessita'
di tale unione? Non fraternizzaro
no con le Società' di M. S., nono
stante si fosse tentato di isolarlo, c
voi lo sapete?
•'!. Non invitarono i "Figli d'l
talia" le Associazioni e la Colonia
italiana di Pittsburgh per la festa
| del XX Settembre celebrata solenne
mente, per loro iniziativa, il 1920?
K perche' le Società' e gli "Indipen
denti" non aderirono? Chiamammo
noi bastardi gli associati di queste I
-tituzioni clic furono assenti da quel
la festa, o chiamammo noi bastardi
coloro che li consigliarono a non
aderire c che voi conoscete molto be
ne?
I. Non siamo stati sempre uni
ti. qui, a Philadelphia, quando si e'
| trattato di fare propaganda per la
j campagna dei prestiti di guerra, a
merieani ed italiani, o per fare de
gne onoranze all'Ambasciatore ed ai
| generali Badoglio e Diaz?'
•5. Quando proprio la nuova
Loggia Luigi Cadorna No 771, di
Butler, Pa., iniziava il movimento
per regalare una ambulanza all'Éser
' ito italiano; quando essa, il 1919,
la consegno' al suo degno rappresen
tante Generale Emilio Guglielmotti,
I dov'erano le società' ed il.vostro col
lega. il prete cattolico italiano di
Butler? Se lo domanderete egli vi ri
spondera' che andava blaterando cs
-ere quella cerimonia una pagliac
ciata. Chiamammo noi i membri
dello Società' ed il vostro collega
bastardi ? E potremmo continuare
ancora. Ma il tempo stringe e lo
spazio manca, perciò' non possiamo
neanche rispondere al fatto se sia un
bene o un malo che le iniziative co
loniali dovrebbero essere prese dal
l'Ordine Figli d'ltalia.
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 26 NOVEMBRE, 1921
| Il Rev. Dominicis clic ci auguria
mo non vorrà' offendersi di queste
! nostre osservazioni, e' un buon predi
] latore, ma i suoi moniti, le recrimi
nazioni, gli epiteti deve rivolgerli a
chi gli e' più' vicino, che tiene divi
se le'colonie. Il prete cattolico ita
liano di Butler ha sempre combat
tuto l'Ordine dei Figli d'ltalia ed ha
incitato altri, anche dall'altare, ad o
stracizzarlo. Faccia perciò' la pre
dica al suo collega, il Rev. Domini
cis altrimenti noi saremo costretti a
ripetere che si "predica Itene e si raz
zola male".
NOI.
FiiilflF
fienili
■ , . —.
Xeni e veramente I Orfaftotrofio
| dell'Ordine Figli d'ltalia che potrà'
essere ammirato un'Accademia di
Musica, perche' i suoi fabbricati,
completamente trasformati da quel
li che erano all'epoca dell'acquisto,
-i trovano a Concitai vi Ile l'a.. ed il
pubblico, che \i interverrà' il gior
no dell'inaugurazione, ne rimarrà'
sodisfattissimo.
Vogliamo parlar* della recita clic
si dar»' all'Accademia di musica il
.'lì del prossimo dicembre, cioè' il
! giorno dopo Natala.
(ricordiamo che 111 -era del I Ago
-to ultimo scorso, dopo la
presentazione del ili anima "Itiquisi»
zione .Modellili", 1 dato al Casino
Tbeatre dalla Cornilagnia della celo*
; re artista Madami Mimi' \guglia,
il signor Eduardo sNvelhi, che ne e
ni sfato il "m.magòi ". annunzio' dal
pali scenico clic la |nns«ima recita e
li ''avrebbe data, intra plichi mesi, a
l'Accademia di Muiica. a totale bene
ficio dell'Orfanotrofio dei Figli d'l
taliti. Il signor Avella e'uomo di pa
iola, e la torom» , sW v la tradurrli' in
lotto la -era del ''li jlieemlire «pian
do dura', inule abbiamo già' detto,
-lille scene della grandiosa ed ari
tocratica Accademia ili Musica,
Broad e Un list, il brillantissimo ine- !
lod raiiHiia
SCAMPOLO
o
la Vagabonda di /'orna
1 ' a|tolavnro ( iu ,'t alti, di Dario Ni
codemi. Sara' interpretato dall'ini* [
initiil'ilc .utista Mimi' Agii'.dia, con
ìa sua compagnia, ila colei che in 1
j lutti i teatri, d'America e d'Fuiiipa. l
lui saputo mantenere alto il presti-
L'io dell'arte drammatica italiana.
"Scampolo" e' un capolavoro ap
propriati-sinio per il giorno dopo
N'alale e la celebre Aguglia lo inter
preta con vera passione essendo il suo
vero cavallo di battaglia nel quale
tanto si distingue.
"Scampolo" e' una povera creatu
ra, orfana, senza nessun parente al
mondo, che trascina la sua vita di
miseria raccontando favole c, con le
sue delicate maniere, imbrogliando!
questo e quello per potere sbarcare '
il lunario alla meno peggio.
La "errante" creatura, del resto,
clic nulla conosce di famiglia e di ir
more, ignora altresì' gl'intrighi della
vita e cede all'offerta di uri ricco si
gnora, che impietositosi di tanta mi
seria, la raccoglie e le offre ospitali
tà' nella speranza di poterla educare
e farle godere una vita comoda.
Quando pero' ha cambiato stato, in
comincia a conoscere l'ingratitudine,
la gelosia, il matrimonio, l'orgoglio,
l'alterigia, il fanatismo e la'ex erran
te" rimpiange la vita che menava sul
la pubblica via fra il popolo che non
vive d'ipocrisia e di ripieghi.
Sebbene vi sia ancora un mese di
tempo, gl'italiani in generale ed i
"Figli d'ltalia" iti ispecio, delle
Logge di questa citta' e ili quelle di
fuori, si forniscano subito di bigliet
ti che potranno rilevare dai nostri
Uffici, 1020 So. Broad Street; da
quelli dell'"Ordine", X. E. Cor.
Uh and Christian Streets e dal si
gnor Eduardo Avella. Teatro D'Air
; nunzio, 8 strade in Christian.
Alla recita interverranno autorità'
italiane ed americane, i cui nomi co
municheremo più' tardi.
Ulto Olili» filiti
Al Buffa, ex vene
rabile supremo dell'Ordine dei Figli
d'ltalia, e' stata conferita la croce di
(«valiere della corona d'ltalia. E'
questo il riconoscimento, ma troppo
tardivo, dell'opera dall'egregio pro
fessionista spesa in pio dell'Ordine
dei Figli d'ltalia e per 'ltalianità'
| in generale. Ma vi e' di più'. Quan-
do l'ltalia entro' in guerra sa
rchile riuscito facilissimo al Dr. V.
Buffa esimersi dagli obblighi di le
va, tanto "pin* ehe egli qui stava svol
gendo un'opera altamente j>atriotti
ea. Ma, agli imboscati di tutte le
categorie, il primo soldato dell'Ordi
ne Figli d'ltalia in America, conscio
del proprio dovere, sacrificando pro
fessione ed affari, corse in Italia
ed assolvette i suoi doveri di solda
to, perdendo, come frutto Ju
nior patrio, un'amore di bimbo. K
dire che la specie umana, in certi
momenti, quando si sarebbe dovuto
fare omaggio all'intrepido "Figlio
d'ltalia", con atto veramente caine
sco, abborri' l'uomo che era stato
tanto prodigo di amicizia e di af
fetto.
Noi sinceramente e sentitamente,
con (lucila lealtà' con la (piale, con
sacrifizio di noi stessi e dei nostii
più' cari, ci siamo voluti sempre di
stinguere, diciamo che l'onorificenza,
che fregerà' il petto di un galantuo
mo a' tutta pròva, e' fra le più' me
ritate; ed un'altra fra le altre do
vrebbe fregiare un altro petto: quel
lo del Hr. Vincenzo Sellaro, senza
la (ili patriottica iniziativa l'Ordini
dei Figli d'ltalia, il focolare in cui
arde la fiamma dell'amor patrio, og-j
sii non esisterebbe.
L'inaugurazione della San Carlo
11. SUCCESSO A" ASSIcriiATO
Siamo alla vigilia della breve sta
gione lirica che la San Carlo («rami
Opera Company darti' alla Metro]io
litali Opera House della nostra cit
ta' lunedi' prossimo, 28 e. in. Con
•'Carmen ' ava' luogo l'iuauguia
zionc di questa serie d'i spettacoli d'o
pera ebe tanto come succe-.-o a ru
stico che finanziario, rimarrà' me
morabile in l'hiladelphia. Nulla e'
■tato tralasciato in fatti, per assicu
rali' alla breve stagione una riusci
ta certa e, a giudicare dal modo co
me bau proceduto e abbonamenti e
,elidila di biglietti per i singoli spet
taceli. quest'anno, almeno, tinche in
l'hiladelphia, la San Carlo otterrà"
quel successo di cassetta che l'ha
sempre accompagnata in tutti gli
stati l'niti, nel» Canada e nel Mes
sico.
Abbiamo già' detto ripetute volt
■ lei repertorio della prima settimana
ed abbiamo già' l'atti i nomi degli
esecutori principali, di quella eletta
-ehiera d'artisti cui spetterà' l'ambi
lo onore di presentare al pubblico
filildelfiano la San Carlo in tutta la
pienezza e splendore della sua coni
pagine artistica . Ne' ci ripeteremo
poiché' e repertorio e nomi figura
no nell'avviso che pubblichino.
Non ci re-ta quindi che rallegrarci
con il Cav (ìnllo e con coloro clic lian
[imperato a rendere maggiore il sue
epßo ili quc>tu impresa che ha, fra i
noi ti altri, anche il merito di essere
un'impresa interamente e verament
italiana.
Il repertorio della seconda set litua
na comprenderà' quasi tutte le sc
inditi opere: Traviata, Gioconda.
Ilansel e Cretel, Boheme, Cavalleria
• l'agliacei, Lucio , J/ohegrin e Otel
lo.
Un felice incontro
Domenica 13 corrente mese, una
telefonata avvertiva il nostro diretto
re, Cav. Giuseppe Di Silvestro, che
I senatore Marchese Alfredo Iti Bu
linino avrebbe voluto salutarlo. I/in
•ontro avvenne all'Hotel "Adclphi".
Km presente anche il Regio Consol
[!av. Ifff. Luigi Sillitti.
Il senatore di Bugnano venne
mandato dal nostro governo a presie
lerc il I'rimo Congresso degli italia
ni all'Estero ehe, il 1911, si tenne
nella citta' di l'hiladelphia, alla al
lora Horticultural Hall.
Il Marchese Di Bugnano e' ripar
tita alla volta d'ltalia il 15 di questo
mese e sara' nuovamente fra noi nel
la prossima primavera.
FESTA DANZANTE
T.a Società' di M. S. Sant'Anto
nio di Padova di Rocchetto al Vol
turno, la sera del 28 corrente mese
dara' il suo primo ballo annuale alla
"Quartette Ilall", 2727 Germantown
ave., a beneficio del fondo cassa.
La colonia italiana del Nord Phi
ladelphia e specialmente quella di
"Frankinville", vi accorrerà' nume
rosa, siamo sicuri, per rendere più'
importante questa festa danzante.
NELL' ORDINE FIGLI D'ITALIA
/..i srrr/jMA cos v us/.iox i:
.1 !'RE\ TOX, V. ./
La s.'pj'omn Convention: ,! I,' O
r' 1 e i'.gli d'l t::lia in Amci r ric.
HIIMNH tei» IS. VITRO 111 |l|>l ili Ot
tobre, HVir' luogo, invece, n i giorni
". J S, 2!) e3O corrente mese, sempre
nella fitta" ili 'lVenton, X. ,),
INIZIAZIONE D'l NA
NTOVA LOGGIA
I domenica scorsa, v 0 corrente me-1
-e. e slata iniziata solennemente nel"!
l ordine ilei l'irli d'ltalia in Amc
li(.". ,| a WjTia "Liberta" e Gin
-lixia No. 111 ldi Xmv Rriglitori.
l'a. Essa fu organizzata dal Signor'
Domenico Di Di mia. alla cui opera
attivissima si deve anche la organiz
zazione di parecchie altre Logge inj
• incile vicinanze.
IVr l'occasioni -i recarono sul lu<
go il (Irande Segretario Archivista,
Signor Afredo l'erfilia ed il Grand,'
Curatoti Signor Antonio Cerio.
N<l i -i e all'organizzatore fu dat ■
un pranzo squisito o signorile in en
-a del sigimi- <ìaetano I li Catania, a
spese ed iniziativa dei componenti la
• iseeiite Loggia Signori Tommaso
' etiti, Ignazio Locaseio, Mario Li
lascia, Filippo Catalano, Gaetano Di
(litania. Salvatore Scillania". Gin
•"ppe Indovino, Iranccsco .Morelli.
'iioMinni Manno, Carlo Reda.
Alle due poni, ebbe luogo la «eri
inonia di iniziazione delia nuova
l o gin La magnifica sala, il lumi
nata i luce cicli I'ÌCH, conipletamen
le airedal i ili mollilio e ili tutti gii
ce -sori, proprietà' esclusiva della
Loggia, perche già' pagati, era urc
mila di aspiranti soci e di rappre
•en'.anze di parecchie Lo;*'!/' vicine
Ira détte rappresentanze ahliiaiuo
notato! ciucile «lella Loggia femmi
nile ( olona d'l (alia ili Fllwood Ci
n ' a. a iil pò la \ eneraliite Signo
ri Silvia <■ ilici lina. della Lòggia l'i
gli .li ''oloniho di Anibridgc, con
ano il venerahile signor Cesare A
vi isa : d- IL. \uova Italia di .Vii
quippn, con a capo il Venerabile Sig.
Hocco Ciofnlo: la Progressista Ita
lo-Americana di Mi ll,ind. clic l'èva
portate anche le ne bandiere, con a
capo il •.eneinl>il< Signor G Conio,
Era anche presente il Signor Anto
nio ( listriola. Oratore della Logvia
Cittadini Italo-Americani di "iti--
lairgh.
funziono' .la madrina In Loirgi i
Lucani i di McKees ItncKs, con a ca
po il \ enei ahi le signor Federico \ a
lieenti La cerimonia della jniziazie
ne. ordinata e solenne, si svolse sotto
la direzione del Grande Segretario
'wciiivista il quale poi, col eoncoiso
'i l l'organizzatore signor Domenico
Li Li mia in <|ii>ilitn' di Araldo, in
tallo neMe cariche i seguenti uff!
ciali di Amministrazione:
Venerabile, Francesco Morelli: V--
i-tcnle Venerabile, Salvatore Seil
!:ima'; H\ Venerabile, Mario Loca
ciò; Oratore, fgnaz.io I/icascio; Te- 1
oliere. I •minalo IVI ini; Segretario
\lehivista, Luigi l'as(|iia : Segretario i
li finanza, Filippo Catalano; Cu''.",
fori: Gaetano Di Catania, Rocco Te
desco, Giovanni Pontieri, Anton»
Morruso; Cerimonieri: Giovanni O
iivi«;ri. Giovanni Manno; Sentinella.
Vincenzo Muoio.
Creato servizio la banda musicale
'li Kllwood City, di cui fanno parti
molti soci dell'Ordine, diretta dal
maestro Signor Raffaele Di Marti
no.
I,'spleta'a la cerimonia, vi furou'
brevissimi discorsi, perche' il pro
gramma della festa comprendeva an
ela una par ila. Parlo' con vivissima
-impatia verso l'ltalia l'On. Giudice
Frank (feeder, ed aggiunsero belle
parole di occasione il neo Venerabile
M< rei li e l'organizzatore Di Lernia.
Dopo la parata, che si svolse ap
piani! itissinia per le principali strade
lei villaggio, si torno' in sala, ove fu
offerto un sontuoso ricevimento alle
rappresentanze.
l'ariawno applauditissimi il Gran
de Curatore Antonio Certo, l'Orato
re della nuova I/tggia Ignazio JJO
■ascio, il Venerabile della loggia ma
drina Federico Valicenti, il Vene
rabile della Loggia di Aliquippa Roc
co Chioffalo, il Venerabile della
Loggia ('i Ambridge Ces. Aversa, la
Venerabile della loggia femminile di
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
Per Genova e Napoli
[AMERICA 6 dicembri
Fa quel che devi, avvenga
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
UNA COPIA 3 SOLDI
LMwood rj ty Silvia (libellula, l'Ora
tore della Cittadini di Pittsburgh
Antonio ('«striata il Venerabile del
la Ijoggia ili Midland (ìiovanni Co
nio. In signora Corsini della Loggia
di Monaca e il («rande Segretario
Animista \li'redo l'erfilia.
In complesso, lina bolla giornata
di propaganda per l'Ordine, e una
fiorente nuova Loggia, elle promet
te molto bene per l'avvenire.
!»8! Circolo iiuSiußQ
Dal "I mg rosso Italo-Amereiano"
li New Olle del 21 < oriente mese,
rilo\ ianio la seguente notizia:
71 Renio ('< limili Ci ir. I ff. Stiliti;
iiojrtina/o l J rt*id( ntc onorario
ilrl l'trinili lini inno
"Io •ili ai iih porta i) t issi ma seduta
tenutasi presso j| Circolo Italiano,
giovedì sera, lì corrente mese, l'as
sembha dei sn( i, con voto unanime,
nominava il Cav. I i'f. Luigi Sil litti.
Regio Console italiano in questa cit
tn . a presidente onorario del Cireo
-10 stesso.
'•Delibo l'ina, inoltre, di l'osteggiare
tale nomina con un ricevimento, non
appena sara' slato provveduto alle ri"
paia/ioni ed airampliaiuento dei lo
cali del Circolo.
"'La «eduta era appunto importan
te por deci loro sopì a detti re- tauri
od ampliamento ili locali, giacche'
i inombri del Circoli hanno ritenuto
come impellente l'avere una grande
sala por trattenimenti, conferenze,
balli, banchetti eco., in una parola li
na sala che possa toni onere un ade
guato numero di persone e ]K>rmettc
ro, r-pccialinepte, di espletare il pro
gramma educativo e di italianità',
olio l'orma appunto uno dei princi
pali -i opi sanzionati dallo Statuti
del Circolo.
"Dopo aver discu-so ampiamente
-•ina i perori espressi da architetti
0 contl'attori, l'assemblea dei soci ad
diveniva alla nomina di un Comi
tato. con pieni poteri, per provvede
re alle alterazioni neces arie e ri
spondenti ai desiderata dei noci stes
si .
"A capo di tale comitato fu nomi"
nato il signor '.iuseppc Broeato, e
ito l'anno parto i signori Avv. (ìio
\ a uni Di Silvestro, Dott. Venanzio
Angelucci, l'asipialo l eti e Joe Zito.
"l'roi'odutosi alla elezione degli
ufficiali per l'amministrazione del
mo-sinio anno, risultarono eletti i
seguenti :
"Roberto Lombardi, presidente;
i\v. Eugenio \li .-sandroni e Cav.
1 I I . Frank Triivascio, vice-prcsiden
ii' l'l. lì. Gregory, segretario di fi
nanza : Anthony D'Orazio e dosoph
l'ino, rispettivamente assistenti se"
u'rotari ; Direttori' Giuseppe Proeato,
uvv. (iiovanni Di Silvestro, Joc Zito.
Dott. Venanzio Angelucci, John A"
lossandroni. Dott. Giuseppe Artnao.
Limes De Rose, .1. Contino, Frank
M ustaro, Adolfo «l'lppolito, 'l*.
Bressi e Charles Di Carlo.
FESTA NELL. I NOSTRA
/•'.I MIGLIA
Domenica scorsa, in casa dei oo
niugi signori Callo e Melania San
taniello, cognato il primo e sorella
la seconda del nostro direttore. si
festeggio' il battesimo di un loro fi
glio. al quale furono posti i nomi di
Arpino Giuseppe Carlo.
Erano stati invitati le famiglie
Di Silvestro, l'appi a, e Ruongiovan
ni. zii 'lei piccolo Peppino; le fami"
lie di Ales.-aiulro Sabatini e Ga
briele Majorana, la signorina Ida
Diclino con suo fratello Nicola, stu
dente in medicina, e pochi altri com
pagni di scuola del giovane Antonio
Di Silvestro, figlio del nostro diret
tore,. il quale, con sua sorella si
gnorina Rosalia, porto* al fonte bat"
tosimale della Chiesa di Santa Rita
11 piccolo cugino.
Dopo la cerimonia religiosa vi fu
trattenimento in casa Santaniello.
ml 7 MENTO MA RITTI.I/0
11 piroscafo "America'' della Na
vigazione Generale Italiana partito
da Napoli il 12 corrente con 910
passeggeri di terza e 176 di Classe,
era atteso il giorno 24 corrente.
L' "America" ripartirà' da Pliila
delphia il G Dicembre.