PCBLISHED AND DISTRIBUTED UNDER PERMTT VT V . 500 ALTI,OR,7 - ED BY THE ACT OF OCTOOER 6. »», ON F,LE AT THE POST-OFFICE OF PHIL.ADELPHIA. PA.; BT ORDER OF THE PRESIDENT, A. 8. Bi RLEKON POSTMASTER OEN L"A LIBERA | I forti caratteri sono gli Dei | Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Diretto -1626 So. Broad Street ANNO IV. - Numero 27 Fascismo e Repubblica Nazionalismo e Monarchia All'On. Benito Mussolini Quando, mesi or sono, infieriva ne gl'itali petti 11 sentimento dannun ziano, noi, emigrati nel Nord Ame rica, seguimmo trepidanti le ardite gesta, che ebbero per base la leggen da di Fiume. Ed, allora, accanto al Nome del Nume immortale, impa rammo a conoscere nomi minori, tra i quali figuro' quello di un ex sociali sta, oggi onorevolo, il signui Beuitu Mussolini. E plaudlnimo, e corremmo dietro al fiero milanese, che ci ap parve, perche' fuso nel crogiuolo dannunziano, come imbevuto di uno spirito altamente nazionalista; e per che', uscito con disdegno dalle fila del partito socialista, l'inunzia'tario ed improduttivo perche' italiano, ave va saputo creare in noi l'immagine vera dello spirito nazionale. E noi, che all'estero di quello spirito fum mo sempre invasi e pervasi, ci sen timmo rinascere, seguimmo le traccie del giovane lombardo, e 1» eleggem mo ad intermediario tra noi all'este ro, ed 11 divino Gabriele a Fiume! Venuto 11 periodo elettorale, egli fu lo strenuo difensore del Fascismo in Italia; ed a tutti sembro' che con la sua eloquenza ed azione infondesse negl'ltali petti i più' puri sensi dj patriottismo, per opporre al sociali smo antipatriottico, » internaziona le, che distrugge ed abbrutisce, le più' alte idealità' della Patria. Per ciò', noi pensammo che per "Fasci smo si dovesse intendere Nazionali smo; e che nei Fasci si raccogliesse ro i più' ferventi nazionalisti. E slc_ come tra i nazionalisti va annovera ta tutta la gioventù' d'ltalia da gli imberbi giovanetti a quelli del l'età' matura; dal più' calmi al più' arditi gioventù' ed ardimento cre sciuti all'ombra di una monarchia; a noi parve chiaro che le "legioni fa sciste, oltre ad essere nazionaliste, fossero monarchiche! Ad elezioni finite, invece, l'On. Mussolini, il cui programma elettora le fu quello del Fascismo, ossia quel lo del Nazionalismo monarchico, vie ne con una nuova teoria, e dice: "per Fascismo s'intende Repubblica! Ke ~ stammo di sasso noi all'estero, e non sapemmo spiegare il nuovo gesto mussolinlano. E mentre le discussio ni si succedono, il novello Onorevole pronuncia alla Camera un discorso fiero e patriottico, mediante 11 quale rientra nelle fila del Fascismo nazio nale; ossia rientra nel più' puro na zionalismo, che cresce all'ombra della Corona. Forse l'On. Mussolini, di na tura calda ed Irruente, si era lascia to trascinare da sentimenti nutriti nell'anima, senza consultare il parti to, a cui appartiene. Ma le proteste, occulte e palesi, hanno corretto nel l'audacissimo lombardo i bollori gio vanili, e gli han fatto comprendere, che, in politica, quel tale riserbo, o Quel tale silenzio sonniniano vale meglio di una oratoria ciarliera ed Improduttiva! Meglio cosi, altrimenti 11 Fascismo, a cui si deve la salvezza d'ltalia, a vrebbe recitato una' parte ridicola e dannosa. Il fascismo, che in fondo non e' se non la Carboneria forma palese e' l'ancora di salvezza, che ha frenato la Nave dello Stato In ba lia delle onde, e l'ha condotta in por lo. Quindi Esso, come Entità' nazio nale, che deve accogliersi tutti, non deve dividersi in forme strane e biz zarre, per capriccio di pochi, o per singole Individualità' le quali cerca no d'imporre alla massa il proprio volere: ma deve restare unito per esser forte e se vuole raccogliere quella messe di tutti, che noi aspet tiamo. L'individuallta' deve restare nell'ombra; ed 1 singoli sentimenti non devono porre fuori strada quel -IJ, che sono la somma di una enorme nollettlvlta'. Altrimenti si avrebbero gli stessi scismi, comuni a tutti 1 partiti: e lo scisma, e la scissura proiettano sempre fosca luce sui par titi di origino. Del resto, che vale, o norevole Mussolini, avvalersi dell'ag- Fettivo "repubblicano" ° "monarchi co" senza l'altro vero, Importante ag gettivo "italiano?"! Ossia, che inte ressa esser monarchico o repubblica no, se non si e', prima di tutto, ita liano?". .. In Italia, ove l'arte oratoria fiori sce come i fiori de' suol prati, si e' sempre alla ricerca delle belle frasi; ma la frase vera, unica "sii italiano prima" non si e' mal creata. Si crei, perdio, la coscienza nazionale, arte fice supremo degli Interessi della Pa tria. e poi si cerchi il colore politi co. S'lnfonda negli individui e nell f masse il "Credo italiano", si dica al ' l'lndividuo ed alle collettività', cht Prima dì esser monarchico, repubbli ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER cano, socialista, comunista, ger. ecc. si deve essere "italiano'' ed avrete creato, allora, il sentimento politico. La scissura, a cui noi si e' abituati, rivela che noi non abbiamo una "ve ra fede politica"; e dice che gli atti nostri sono ostili alla madre-patria. « he si chiama Italia. Perche', se fos simo realmente italiani... fie sentis simo a fondo la voce della Madre-Ita lia... noi non saremmo ne' monar chici, ne repubblicani, ne' socialisti, no comunisti; ma saremmo, prima di tutto e sopratutto, "ITALIANI!.... Si può' discutere p. es. sui sentimen ti amorosi, che interessano i giovani verso la donna, che deve essere la loro sposa; ma non si discute sui sentimenti, che interessano la madre; una dlscuslone al riguardo farebbe di noi figli snaturati, ed i figli a tal modo sono criminali!.. In Italia o si e' monarchici, o si »' socialisti, altri partiti non esisto no come elementi organizzati. Oli stessi ' Popolari", che militano sotto la Croce di Cristo non vogliono il Papa-Re: vogliono il Papa come Capo spirituale della Cristianità", ma il Re | come Capo-politico. Ne" havvi un par tito vero repubblicano, anzi le fila repubblicane vennero, col tempo, a farsi esili fino ad eleggere otto de butati appena nelle elezioni ultime nazionali. Ma, ouorevole Mussolini, lasciando da parte quella famosa frase "in I talia la Repubblica ci divide, la Mo narchia ci unisce", potrebbe dirmi se esista differenza tra '-Repubblica co ronata, l'attuale forma di governo, 'he esista oggi in Italia, e Repubbli ca repubblicana?" Esiste oggi in Italia la stessa Tor ma elettorale rappresentativa, che vige nelle nazioni rette a Repubbli ca?... Sol chi vive lontano dalla 1 Patria, sa che significhi "forma re- I pubblicana'V e sa quanto valga II po tere di un Presidente di Repubbli ca; potere chissà' quante volte supe riore a quello di tutti i Re d'ltalia. ' Senza curarmi della forma politica ! degli altri regni, e volendo interes ! sarmi soltanto di quella, che e' in \iisore nella terra, che nil vide na scere, solennemente affermo che la "forma politica, oggi esistente nella Patria di Dante, democraticamente e' superiore a quella di ogni altro popo lo, e che quella liberta', per cui mo rirono i nostri Eroi, e che e' sacra ad ogni cuore d'ltaliano, va degene rando in libertinaggio"!.. Altrimenti conte spiegare il feno meno Mlslano? In America, per es., paese repubblicano per eccellenza, tali stranezze non sono possibili; e parecchi rapresentantl, eletti per vo lo popolare, stanno tuttora al fresco, perche' si permisero di personificare alcune tendenze politiche contrarie allo spirito, su cui si fondo' la Re pubblica del Nord America. . . » ♦ * Agl'italiani tutti propongo di can tare un "tedeum" di grazie al si gnore per averci dato un Re, e che Re: un galantuomo, direbbe D'An nunzio... In tempi cosi' strani, ed in mezzo a tante lotte fratricide, che hanno insanguinato le vie d'l talia, avere un Re, che regni e non governi, e che ci tenga uniti, alme no, iter I sacri ideali della Patria, e' un dono del Cielo. Difatti, che cosa sarebbe successo in ItaMa, se, rove sciato l'attuale forma di Governo, si fosse posto un'altro, o repubblica no, o socialista, o comunista, ecc.?. . Di sangue caldo, come slamo, noi si sarebbe assistito chissà' a quali or rori: e chissà' quale straniero si sa rebbe ficcato in mezzo a noi per far ci scannare l'un coll'altro, e per te nerci, cosi' divisi, eternamente schia vi... Poiché' penso che tolto il Re, in Italia si avvererebbe ancora l'anti ca, maledetta divisione di Stati e Sta terelli, per dare agio ai bassi fondi sociali di venire alla luce del gior no. Si sarebbe ripetuto in Italia la seconda edizione della Russia; ed li Popolo, Il vero P0p010.... quello che paga con la vita quanto gli e' di più' sacro, sarebbe indietreggiato di parecchi secoli. Ma grazie agli Del, l'ltalia non e' la Russia; e la ri voluzione italiana, che scaturì' come conseguenza dal carmi de' suoi Poe ti, e dal pensiero de' suol Filosofi, i quali crearono il martirio e l'eroi smo, non fu quella russa, maturata in una notte. Le rivoluzioni non s'im provvisano; ma si concepiscono nello spazio del secoli, coll'educare, prepa rare, evolvere 1 popoli, perche' essi da quelle avessero nuova luce, e non pia' caos, oscurantismo!... Oggi tutti pensano che per la santa Russia era I meglio, dieci volte, lo Czarlsmo, che WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEI IVI PRE, CON L.A FIACCOLA I INI PUGNO Khimm a- -iorond-flttew matter Vpril 19. 1918. at the post office ai Philadelphia, Pa„ under the Act of March 3, 1879" il Leninismo; e lo stesso Tolstoi si ! ricrederebbe, se potesse alzar la testa j dalla sua fossa!. . . 'D'altronde noi, in Italia, non ab iianio nessuna ragione da dover cam- I lare indirizzo politico; e come non avemmo inai Czarismo, cosi' non vo gliamo aver mal Leninismo, ed il pa trimonio delle nostre liberta' sacre, che ereditammo dai Padri nostri, non dovrà' mai essere intriso di sangue . fraterno; ma deve crescere puro ed immacolato, fulgido e rigoglioso, co me il più' bel fiore, che cresca sotto II Sole! E le bntme di quei tali facinorosi, i quali non fur mai vivi, e vennero ull'onor del giorno sol perche' scolpi- ; rono il momento psicologico, dovuto all'esaurimento delle forze nazionali, rese esauste dai patimenti delle trin- j Sua Eccellenza l'Ambasciatore a Pittsburgh Proveniente da Scranton, nelle ore antimeridiane di oggi, domenica, ar riverà' a Pittsburgh S. E. il Sena tote Vittorio Rolandi-Rlcel, Amba sciatore del Re d'ltalia a Washing ton. A questo proposito ci piace ripor tare parte di un appello che il Cav. Dr. Giacomo Conti, Presidente del Comitato ricevimenti, ha dato alle stampe la settimana scorsa: "Gl'italiani di Pittsburgh non san no dimenticare le tradizioni patrie, quantunque da anni in America. Chiamati in/nome dell'ltalia per ono rare 1 figli illustri della terra di Dante, hanno sempre risposto all'ap pello con quell'entusiasmo e quella generosità' che caratterizzano la no stra razza. "Ed anche questa volta a mal i-rado del dissesto finanziarlo che si fa sentire hanno voluto dire con la 'propria generale partecipazione al fe steggiamenti in onore di S. E. Vitto rio Rolandl-Rlccl che essi sono sempre pronti ad affermare sulla idealità' cara della Patria il princi pio «lei nostro tricolore, l'attacca mento a chi rappresenta il nostro Go ! verno rispettabile e rispettato in A merica. . "Il Comitato Esecutivo Coloniale, rome si sji composto dal Cav. Gae tano Conti, Presidente; Dr. A. E. Abbate, .1. Fugassi, Rev. A. Parzia le. Vice Presidenti; Rev. C. Falco ne, Segretario di Finanza; M. Cala bro', Segretario di Corrispondenza: ed Antonino Certo, tesoriere: ha in seno rappresentanti di tutte le classi e tendenze coloniali, di'conseguenza ila cercato di accontentare tutti, di j fare emergere coloro che ne hanno diritto, durante il soggiorno dell'il lustre ospite qui. "Ed al Memorial Hall, li 4 Luglio, ' P. E. ascolteia' la parola del prò- ; fessionlsta e dell'operaio; del Sacer dote e dello studente Universitario Italiano. » "S. E. Vittorio Roland! Ricci ar- ! rivela' all'Union Station il 3 Luglio, j ove aara' ricevuto dalle autorità' clt- j ladine con a capo 11 Sindaco e dal Comitato Esecutivo indi procede ra' alla volta del William Penn Ho- j tel. Ivi assisterà' alja sfilata delle, Ixigge dell'Ordine Figli d'ltalia in A merica, delle l/igge dell'Ordine In- [ dipendente Figli d'ltalia, Società' di | Mutuo Soccorso, Clubs, ecc. "Verso le ore 10.30 si recherà' al Moose Tempie in Penn Avenue, per ( assistere alla inlzazione di una Ixig- i già dell'Ordine Indipendente Figli ; d'ltalia che porta il suo nome. "Nel pomeriggio si recherà' ad East Liberty, per assistere all'apertu ra dell'Ospedale Italiano, opera ma- ( gnifica del Dr. Alvino. Finita tale cerimonia in auto mobile si recherà' ad Oakmont, per l'lnaugurazione dell'Orfanotrofio I talianfl, opera filantropica dell'Unto-_ ne del Clero e delle Colonie Italia-, pe del Western Pennsylvania. » * * "Il giorno 4, al mattino, S. E. si' recherà' a visitare le scuole Italiane di East Liberty, Bloomfield e quelle , di S. Pietro In Fernando Street. "Nel pomeriggio S. E. assisterà' al , Comizio indetto nel Memorial Hall, e di sera al banchetto che avra' luogo nel Fort Pitt Hotel. ♦« * , "Il giorno 5 S. E. ed il Comitato saranno ospiti della Camera di Com mercio. "Il Comitato s'e' accaparrato i ser vizi della banda Cervone, e di quella ! diretta dal Maestro Capua e delle Or chestre dirette dal Maestri Caputo e Rocereto, per lo svolgimento del di versi programmi musicali durante I giorni dei festeggiamenti. "Le logge e Società' che avranno j bande per la parata sono pregate di averne di quelle che appartengono al l'Unione Musicale. PHILADELPHIA, PA., 3 LUGLIO 1921 Icee; brame, funeste e malvagie, per j condurne il timone dello Stato nel , tempi del più' terribile oscurantismo, devono esser messe subito a dormire; perche' l'ignoranza non offuschi l'in telligenza; e perche' l'lntellettuallta' : vera. . * quella che si basa sul pro gresso e sulla civiltà' delle genti, e nerga sempre, ed a beneficio di tut ti!... i* * * Nel centenario di Dante..., di Pa dre Dante., dell'artefice divino del l'ltalia nostra... un soffio di vita i nuova parta dalla Sagra Fossa, e ci abbracci, e ci affratelli in un'unico pensiero!. .. Un soffio di vita nuo va venga ad immedesimarsi di noi, italiani tutti, per porre nella coscien za nostra, come "Fine" unfeo, vero, | supremo, il IJKNE, il GRAN BENE "Tutte le società' che vogliono pi gliare parte alla parata sono prega te rivolgersi al Signor Michele Mor tone 4 1 Chathnm St., Il quale dara' loro tulte le informazioni possibili." ♦ * * li Cav. Dr. Conti, a schivare la In fiammi! lenza di chi vorrebbe specu lare sul nome dell'Ambasciatore, con ■ chiude: "A scanso di equivoci, il Comitato Esecutivo tiene a dichiarare che non ha autorizzato ne' e' interessato in pubblicazioni di libri od albums che potrebbero essere fatti per l'occasio ne. "Per assolvere li grande e laborio so mandato affidatogli dalla Colonia, 1 il Comitato Esecutivo chiede dalla Colonia, la cooperazione di tutti. SI ricordi che se I festeggiamenti coin- , pendieranno l'affermazÀine dell'lta lianità', dell'intelligenza, della disci plina, della fratellanza dei nostri connazionali do' non tornerà' a ■ lode del Comitato, ma degli Italiani Uniti del Greater Pittsburgh e clr-! condarlo. Italiani! Mantenetevi all'altezza ilei momento storico' coloniale; mo- 1 strale in pieno, lampantemente! le doti del vostri cuori generosi e fate si' che i latrati di qualche cer- ' bero insoddisfatto non disturbino il poema del vostro entusiasmo". Ricordiamo che il Cav. G. N'a lali e' stato nominato "Toast Master" del banchetto, e l'lng. G. Ferrara "Chalrman" del Comizio. Ringraziandola di quanto fura', con distinta stima Il Presidente del Comitato Cav. Dr. Gaetano Conti" L'INAUGURAZIONE DELL'OSPEDA LE ALVINO A proposito della Inaugurazione dell'Ospedale dei Dr. Alvino rlportia !no dal giornali di Pittsburgh un j omaggio del signor Domenico Geraei, j Grande Deputato della loggia Nuova I Piave dell'O. K. d'l. L'omaggio dice: , "Nemico degli adulatori e del sl- I mulatori ai quali la parola non ser- Ive che a mascherare il proprio pen -1 siero, e col dubbio che agli occhi di qualcuno della Colonia, sconoscendo ! che la mia vertebra non e' di gom ! ma, avessi potuto apparire adulatore anch'lo, mi son trattenuto dal ripar j lare dell'Ospedale Italiano. ! "Ma ormai di fronte all'opera com piuta, che e' fonte di legittimo or j goglio per la colonia tutta ac ! crescendone essa lustro e decoro —— io non posso ristarmi dal far seguire ; questi altri cenni a quanto ebbi a idire In un passato mio articolo sul jlo stesso soggetto, e che molti gior nali coloniali gentilmente pubblica rono. "Riferendosi al suddetto articolo, : il signor Ixj Forte, In una sua corrl- I spondenza ila Monessen alla "Stella d'ltalia", mentre constatava con vl ivo compiacimento il nostro risveglio coloniale si augurava che l'Ospedale venisse presto portalo a' compimento. ' "Oggi e' con legittima gioia che ! possiamo dire a lui ed a quanti, co rno lui, hanno a cuore le sorti mi- irllorl della nostra Colonia cho l'Ospe lìale Italiatio e' un fatto compiuto. "Il Dottore Alvino, quest'uomo dal ; le maniere semplici e dall'animo no- ! lille quanto generoso, questo genuino figlio del popolo dai tendini di ac ciaio, ha operato, direi quasi, l'lm possibile. "Egli, nella sua carriera di chi rurgo, come, mi ha detto parecchie volte, lia' provato, per l'ostruzlonl smo Indigeno "com'è' duro calle lo scendere e il salir per l'altrui sca- ; Ie "- "Egli, risparmia, con questa sua o pera, nuove umiliazioni a se stesso ed al nostri giovani che amassero 1 specializzarsi in qualche ramo medi-1 della Patria adorata, che si chiama "ITALIA". . . di quella Italia, che fu suo "FINE", Sl'A VITA, SUO TUT TO; e per cui sprofondo' nelle pene dell'lnferno 1 barattieri della Patria, e poso nelle gioie del Paradiso quelli i quali della Patria vollero il BENE, il GRAN RENE! . . . Che se noi potes simo presentarci dinanzi al sacro A wello stretti tutti In un'unico "Fa scio", nel Fascio assolutamente Ita liano chissà' di quanto s'ingiganti rebbe la Dantesca Figura... Da pe sante porta, che chiude il sacro re i Into, si spalancherebbe; e dritto sii la soglia a noi apparirebbe il Dlvin Poeta, per dirci: "Italia., alla fine il mio Carme non fu scritto invano!..." Dr. Luongo • co-chlrurglco. "L'Ospedale e' infatti, per la di lui disinteressata concessione, a disposi zione ili tutti i nostri medici, 1 quali, a tal'uopo Invitati, hanno con animo | aperto promesso tulio il loro appog-| gio, affinchè' l'opera nuova viva c prosperi. "Possa 11 cimentarsi dei vincoli di 1 amicizia e di solidarietà' professiona le del nostri medici darci in un prossimo futuro il Grande Ospedale Coloniale, a decoro ed utilità' dalla gente ili nostra stirpe. "Intanto, polche' il Dr. Alvino, con atto magnanimo, ha messo a dispo sizione ili questa nostra R. A. C'., due ( .letti per ammalati poveri, S. E. l'Am basciatore d'ltalia a Washington, ri spondendo con un pensiero gentile, presenziera' l'lnaugurazione dell'O ! spedale che saa' fatto II 3 luglio pros simo venturo. | "So che la magnanimità' del Dott. Alvino MI oltre. Egli Infatti istituirà' | in dispensarlo 'dove in date ore del j giorno I nostri poveri potranno tro j carvi l'assistenza ambulatoria di cui ! possono abbisognare. "Partecipi dunque alla festa d'l naugurazione che saia' pur festa del nostri cuori, la Colonia tutta, ad af- I rcrniazionc di solidarietà' nel bene e j di' plauso all'uomo che sa essere e tenace e generoso. "Sia la fiaccola da lui accesa rac | colta ed agitata su più' alte vette. Domenico Geraci" IL NOSTRO DIRETTORE INVITATO D'ONORE Il nostro direttore, Cav. A. Giusep- I |pe DI Silvestro, Grande Venerabili i dell'Ordine del Figli d'ltalia per lo i Stato di Pennsylvnia, e' stato invi talo ad assistere ai ricevimenti, dal- ! l'arrivo di S. E. al banchetto. Noi ringraziamo per lui del gentilissimo ' pensiero avuto. il Cav. Gius. Di Silvestro e' par- | lite giovedì' scorso per Erio dove IH sera del I N ha presenziato la riti- I nlone del Comitato esecutivo del Con- | grcsso e nel pomeriggio di ieri, sabato ha diretto la cerimonia di iniziazione della loggia femminile locale "Anita Garibaldi". Poscia ha parlato alle logge locali riunite ed a quelle del dintorni. Durante la permanenza di Sua Ec cellenza a Pittsburgh, nelle ore in cui non vi saranno manifestazioni, il Grande Venerabile Cav. DI Silvestro non ri marra' inoperoso. Questa sera inlziera' la neo loggia "Uniti e Liberi" No. 1091 di Tarcn tum; nelle ore antimeridiane di do mani, 4 luglio, Inlziera' la neo log gia Giovanna D'Arco No. 1086 di Lecchburg, e nelle ore pomeridiane parteciperà' e parlerà' al comizio ed alla sera al banchetto In onore del l'Ambasciatore. Nelle sere dei 5, 1 JB 7 luglio visi tcra' rispettivamente le logge "Eli-, wood" ili Ellwood City, Conte di To rino di Rraddoek e Nuova Luigi Ca dorna di Putler. IMPORTANTE PER I LETTORI DI QUESTO GIOR NALE E PER I FIGLI D'ITALIA DI PENNSYLVANIA Il nostro direttore, Cav. A. Giu seppe Di Silvestro. Grande Venerabi le dell'Ordine dei Figli d'ltalia si as senterà' da questa citta' per circo 2 mesi giacche" dopo il ritorno dal suo i*iro annunziato in altra pagina del giornale, sr recherà' a raggiungere la .uà famiglia nella spiaggia di Wild wood Crest. N. J. Egli tornerà' in Philadelphia nna volta la settimana na, il giovedì'. Chi avesse bisogno di comunicare con lui il suo indirizzo e' c]o Seward Apartments, Wildwood Crest, N. J.. Telefono, Wildwood 327 W. : La Divina Commedia di Dante / ; ed i viaggi all'altro mondo XXI. E qui l'Africano spiega l'universo secondo il sistema astronomico di ; quel tempi "L'universo", egli dice, j "si compone di nove sfere o cieli, 11 primo dei quali, esteriore a tutti gli altri e' il cielo propriamente detto, ed e' Io stesso Dio Supremo, che circon da e contiene tutto il resto. In esso sono fisse quelle stelle che girano In ■ un modo (avallabile, e sotto, vi sono ; sette altre sfere, che girano in dire zione contraria a quella del cieli. Una l 'll tali sfere e' occupata dal pianeta j detto Saturno; appresso vi e' la stel la detta Giove, cosi' benigna e salti lare al genere umano. 11 terzo e' il llero e terribile pianeta Marte: sotto li cui quasi nel mezzo, e' il Sole, principale fra tutti i pianeti, l'anima ■ lei mondo, che regola ed Illumina lutto essendo ili tale grandezza da leggere e illuminare tutti gli altri pianeti. Seguono quindi Venere e Mercurio, che sono come 1 servitori del Sole. Ultimo e' la Luna, la quale splende solo per luce riflessa e si muove in una sfera inferiore a tutti. Sotto la Luna, fatta eccezione dell'a nima umana, la quale per dono de fili Dei e' immortale, tutto le altre cose some mortali e tendono alla dis soluzione. Ma al di sopra della Luna mite le cose sono eterne. In quanto ella Terra, cho e' il nono globo ed 'occupa il centro, e' immobile, e tutti gli altri globi gravitano verso di es ! sa" Come si vede II sistema astronomi :co di Cicerone e' il geocentrico, che poi fu detto sistema Tolomelco, e ; posto In forma scientifica da Claudio 1 Tolomeo di Alessandria verso la lue la' del secondo setolo dell'era cristia na. Questo sistema fu universalmen te accettato fino a Copernico e Gali lei. e pero' fu anche seguito da Dan le, il quale oltre del cielo cristalli no, ammise il cielo empireo, immobile i che tutto contiene eil avvolge, sede : di Dio e dei beati. Nel paragrafo XX, descrive le cin que zone del globo terrestre, cioè' le (due polatl, le due temperate e la tor- ' [rida. Chiama ANTIPODI gli abitanti ilella zona temperata australe, come li ritenne anche Dante, li quale, se guendo Aristotele (Do Coel et mundo 1 l|. 13) uso' la vqf-e ANTICTONA per | designare la terra degli antipodi. LA DISCESA DI ENEA NEL- L'AVERNO Virginio nel lihro sesto dell'Enel i ile descrive la discesa di Enea nel- I l'Averno per co/sul tare il padre j .rcliise clrta I futuri destini del suo i popolo. Appena egli sbarco' sulle eo i ste d'ltalia, andò' alla grotta della Sibilla, la quale gli predisse tutte le peripezie ed 1 pericoli a cui andava : incontro e lo esorto' a non perdersi iti coraggio: Tu ne oe( j e malis sed contra audentior ito". Enea chiese alla Sibilla ili ac compagnarlo alla dimora del morti, e in sua compagnia entro' in una grot- 1 la presso ii lago Averno, che era l'entrata al regni sotterranei. Offri un sacrificio alle delta' infernali, Proserplna, Ecate e le Furie, e scese dietro la Sibilla nelle regioni infer nali. Alla porta dell'lnferno passaro no attraverso ad un gruppo di esse- ' ri orribili a vedersi, tra cui le Fu- , rie con vipere e serpenti tra i ca pelli Il mostra Urlareo con cento braccia, le Idre e le Chimere con lin gue di fuoco. Pervennero poscia al nero fiume Coclto, ove era 11 navalestro Caron te. il quale traghettava le anime nel la sua barca all'altra riva, rimandan do indietro coloro che non avevano ricevuto sepoltura. Caronte, persuaso dalla Sibilla, s'indusse a traghettare ] i linea non ostante fosse ancora vivo. . I Alla riva opposta del fiume trovarono jil cane Cerbero con tre teste, Il qua i le comincio' a latrare, finche' la Si : i.llla gli getto' una focaccia e cosi' quieto'. Udirono lamenti, pianti e ' si ridi ili ragazzi e di morti sotto fal ■ e accuse. Quivi Minosse giudica ed i ( esamina le opere di ognuno, mentre, '■nino in vita. Videro poi 1 suicidi, i quelli che erano Raduti vittime del- 1 l'amore, tra cui Enea scorse-.Dlilone ■ on una ferita ancor fresca. Quindi j :>evenncro ad un campo ove dimora vano gii eroi caduti In battaglia, ed Enea vi riconobbe molti guerrieri e troiani. Alla sua vista 1 guer rieri greci fuggirono spaventati, mentre i troiani gli si affollarono at torno, chiedendogli la ragione della •ua andata all'intono. Arrivarono quindi ad un bivio, un braccio del quale conduceva ai cam !»i Elisi e l'altro alla regione dei I dannati. Enea si fermo' ad osserva f a quei che devi, avvenga, che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 UNA COPIA 3 SOLDI re le mura