PUBLISHED AND DISTRIBUTED UNDER PERMIT N.o 500 AUTHORISED BY THE ACT OF OCTOBER C, 1917, ON FILE AT THE POST-OFFICE OF PHILADELPHIA. PA ; UY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. Bi RLESON. POSTMASTER HEN ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION Dear Sir 1 have read the article regarding the Italian Star Line, Inc., in the Christmas number of "La Libera Pa rola", and I feel that, certain matters i herein staled require an imraedia-1 te answer from me. In my delicate position as the attorney for the stockholders who petitioned the Court for the appoin tment of a Receiver etc., the false statments continuosly being spread broadcrast by Mr. YasclU, (the same Individual who was indicted for for gery on eight counts by the Grand Jury of the District of Columbia at the April Criminal Term, In the year J 907, committed against his own brother, a priest, certified copy of all said proceeding being now In my possession), must remain for the time being unanswered, inas much ns any statement that I might make at this time would tend to hamper and prejudice the course which is being pursued by the pro pet* authoitles to punish the guilty, who, in their mad and desperate ef fort to cover up their criminal acts, have engaged and still persist in making false anil malicious state ments for the purpose of thwarting Justice and befogging the issues. Time only will tell who are and have been the real ■criminals and conspirators and the part they have played in this scandal, now coming to a tragic finale. This Mr. Yaselll, whose real name is Kmlllo .laselli (he was Indicted under that name) and his associa tes, past and present, will have the opportunity In a very few days, to present facts " they have any, be fore a Court and Jury, to substan tiate their defense of the acts ! charged against them. The evidence against the plotters and wrongdoers was brought to I light by me acting on behalf of the complaining stockholders and many others, without the help or assist ance of Mr. Bartocci, who, for your information, is not associated with me in any business enterprise, not withstanding the false assertion of this man Jasell or Yaselli. I want to assure you and all your readers interested as stockholders In the Italian Star Line, that the 1 lallan Star Line will be saved at all cost by the energetic efforts of > myself, my clients the stockholders 1 and all others interested, including the United States Shipping Board, " and I shall be happy when this shall ' have been accomplished, reserving ' the right to let the whole world at that time know my connection with . this matter and the unselfish mo , tives that stirred me to prompt ac- tion from the start, in order that 1.000 of our fellow-countrymen be protected In all their rights, and ■ that all those guilty of the act* charged be brought to summary Ju i stlce. Under no circustaoceg will I at this time engage in any controversy with any one regarding this matter for the reasons above stated, and !>eg of you to publish notihng but the truth when the same shall have oeen properly established in the courts of law. Assuring you of my highest per sonal regards, and with the compli ments of the season, I am Respectfully, TO THE CREDITORS AND STOCK HOLDERS OF THE ITALIAN STAR LINE, INC. The undersigned, Disbursing Offi cer of the United States Shipping Board Emergency Kleet Corporation. Division of Operations, at New York, was, on the sixth day of December 1920, appointed Receiver in equity tor the Italian Star Line, Inc., by Judge Mayer of the United States District Court at New York. The Italian Star Line, Inc., Is not at present in bankruptcy and it will be the endeavor of the Receiver to avoid bankruptcy procedings if pos sible. Receivership was asked upon of the United States Shipping Board Emergency Fleet Corporation, the largest creditor, In order that the assets of the Corpo ration might be conserved and It* affairs properly and economically administered, not only for the pro tection of the Shipping Board and other creditors, but for he protec tion of he stockholders as well. As Receiver, I immediately took possession of all property belonging to the Corporation and assumed di rection of the Company's affair. The President of the Corporation, pre vious to my appointment, had enga- LA PAROLA | I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO IV. - Numero 1 Per l'Orfanotrofio dei Figli d'ltalia VI L'Orfanotrofo dell'Ordine Pigli d'ltalia in Pennsylvania era entrato nel dominio delle masse della grande Associazione italiana già' da prima dell'ultimo Congresso Statale tenu tosi in Scranton nell'Agosto del 1919, fin da quando moltissime logge di questo Stato avevano ver sata al Grande Concilio la tassa individuale di 5 dollari, occorrente per l'erezione del fabbricato da es sere adibito alla filantropica ed u manitaria Istituzione. la quel Consesso i rappresentanti delle logge, che avevano pagata la tassa originale, insistevano perche' si ecsludessero dai lavori del Con gresso i rappresentanti delle filiali che si erano rifiutale di fare dei versamenti. Infatti la discussione a questo proposito era per degenerare quando 11 Grande Venerabile intervenne ap pellandosi ai rappresentanti che so stenevano la tesi dell'esclusione e li convinse a desistere. Altro che la pietà' di certi.... rinnegati per la lotteria che doveva estrarsi! I delegati delle logge che aveva no adempito il loro dovere ragiona vano cosi': "quale diritto hanno i rappresentanti delle logge inadem pienti di discutere e prendere parte con noi al deliberati che si andran no a prendere? "ho stesso ragio namento si fa oggi dai benpensanti. Ai latrati di un paio di disgra ziati di qui, che sono sempre stati contro tutte le buone iniziative del l'Ordine Figli d'ltalia, i quali vo gliono il tempio quando e' in via di attuazione l'Orfanotrofio e poi forse vorrebbero la Scuola, che una volta boicottarono, quando si pensasse ad erigere il tempio, ha fatto eco qual che voce di lontano, qualche voce sospetta,/ che e' premurosa a negare di non avere fatti attacchi anonimi insensati, che egli chiama verità", ma che non afferma di essere il di stributore di.... un certo animale alla cui famiglia egli appartiene. A Scranton, per esempio, si e' scontenti. Quelle logge, per opera di qualche sanculotto, già' da prima dell'ultimo Congresso Statale si era no mostrate fieramente contrarie al l'iniziativa deli' Orfanotrofio, ne' avevano voluto convincersi alle buone ragioni rievocanti 1 deliberati presi, con il concòrso dei loro stessi delegali, ai precedenti Congressi Supremo e Statale. Finalmente esse, ed anche qualche riottoso, dovettero, a malincuore, convincersi, ed accettarono il deli berato dei grandi delegati, sebbene, con ogni sorta di insinuazione, co me sta facendo adesso, il riottoso fosse riuscito a non far versare al fondo del Grande Concilio le somme della tassa individualo che alcuno di quelle logge avevano riscosso dai singoli soci. Divento' poscia entu siasta dell'iniziativa quando l'Orfa notrofio, con molta probabilità', a vrebbe dovuto sorgere vicino Scran ton. Le ragioni avverse da lui addotte e reiterate prima del Congresso, che cioè" l'Ordine non era ancora matu ro per una Istituzione simile; che i tempi erano critici, che per 11 man tenimento si sarebbe dovuto spen dere mólto più' di quanto i soci a vrebbero potuto contribuire, ed al tre ragioni furono d'un subito di menticate. Secondo il sanculotto l'Orfano trofio e' utile non per i beneflzil che esso può' arrecare ai derelitti, ma per la località' dove dovrebbe sorgere. Del resto, se non si fosse presen tata l'occasione dell'offerta degli edlfizii di Concordville, Pa.. ottimi per la bisogna e di un valore 5 volte meno del costo reale, l'Orfanotrofio *1 sarebbe avuto a Scranton perche', .per la località' nella quale doveva erigersi e per le propizie comodità', a cominciare dal Grande Venerabi le, all'ultimo grande Ufficiale ed al Componenti la Commissione -lell'Or fanotrofio, tutti erano favorevoli. Ma l'Orfanotrofio sarebbe rimasto un pio desiderio per tutti, perche', per quanto modesto *1 fosse voluto, farebbe etata necessaria una somma jion Inferiore al 150 mila dollari per il fabbricato, da 15 a £0 mila flollari per la mobilia ed «Uro ben HI dio. V. chi avrebb» contribuito il rimanente della somma, se la krande loggia fino a qualche mese Ita aveva raccolto solamente 55 mila dollari? Se si vuole dunque l'Or. Ifanotroflo questo e' beli'e pronto •fon nessun altro onere da parte del / ru ad eccezione del mantenimen ! m il voleva boicottare o riman diecine di anni ancora, al AVANTI servi RRE:, corsi LA FIACCOLA irsi RUGNO "Kntered as second-class matter Aprii 19, 1918. at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3. 1879". lora la proposta di Scranton doveva essere senz'altro accettala. Si convinceranno a queste ragioni le logge di Scranton e dintorni, o daranno ancora ascolto al riottoso diffidente, che predica bene e raz zola male? Che critica gli altrui sistemi amministrativi, ma per 1 in teresse del proprio io si farebbe aa che pagare due diarie? E' convincimento generale che la causa dellOrtunolrofio e cosi santa, cosi' importante, cosi' gran diosa che non si dovrebe daie a scoito o considerazione alcuna ai la trati di qualche scontento cronico, infatti e' cosi'. Ma se si tacesse, certuni menerebbero vanto che non si risponde alle loro contumelie, che non si hanno argomenti da contrap porre, che non si sa o non si può' confutare, e cosi' di seguito. Qua siché' a certe diatribe, a ragiona menti da pazzi si dovesse rispondere con la penna invece che con i cer tuni ben dati o in altro modo. Per esempio, un certo Kaftaele Ui Clemente, volendo smentire un comunicato del Grande Venerabile dei Figli d'ltalia in questo Stato, pubblicato aull "Aurora" di Pitts burgh, licenzia alle stampe una let tera del capo dell'Ordine che e' una seconda patente di menzogna a quel signore. Non sappiamo perche' in quella lettera sono incastiati periodi estra nei al tenore di essa; forse saia' colpa del proto. In ogni mode» In essa e' dimostrato che i segretarii nulla sapevano della richiesta di indirizzi delle logge dal Di Clemen te fatta telefonicamente, contro le regole <|ip ni praticano nell'Ordine, a non comunicala dal Grande Ve nerabile agli Uffici dei Grande Con i-Ilio la sera stessa che la ricevette In casa. Vi e' un altro contradittore che merita la nostra attenzione. Egli 9' A. Cavaliere, oratore della loggia America di Greensburg. Saremmo trascinati a dire, per le circostanze nelle quali egli ha par lato, che qualche altro aveva inte resse di farlo chiacchierare, magari reggendogli la penna. Ma non lo racciamo fingendo ohe egli sia stato in buona fede. Ad onore del vero pero' dobbiamo riconoscere che il signor Cavaliere, nel suoi quattro articoli pubblicati su "La Stella d'ltalia" di Greens surg, Pa., e' stato correttissimo, ca ligato nella forma, obbiettivo, schi fando ogni peresonalita'. Il signor Cavaliere nel suo primo irticolo incomincia col dire che non ievono ritenersi disfattisti "quelli .-he chiedono spiegazioni". Veris simo. E quando mai l'Ordine, per o meno in Pennsylvania, si e' rifiu :ato di dare spiegazioni? Ma le spiegazioni si chiedono In forma cor •etta, con lettere di fratelli o di ogge al Grande Concilio, o al lotere Supremo se sono fatti di per inenza di tutto l'Ordln.e Oli attac ■hl inconsulti, gl'lnsulti, le denigra :ìoni non possono definirsi "infor uazioni". E poi quando mai il signor Ca valiere o qualche altro ha letto su ler i giornali discussioni circa le 1- ìizlative di organizzazioni amerca ìe? I dsfattisti perciò' sono coloro he, con "mezzi Illeciti e disonesti, ■ercano di ostacolare le buone ini !l§tlve. Il signor Cavaliere intanto Insiste lerclie' invece di Statale l'Orfano rofio sia unico ed In un certo punto ifferma: "l-e logge accolsero con •ntusiasmo la creazione di un Or unotroflo unico, ma non sanno ras segnarsi a vederne uno Statale". Quando, dove, come, signor Cavalle e, le logge accolsero un Orfanotro fio unico? Noi lo ignoriamo. Ri cordiamo, invece, che dalle colonne il questo giornale, il 26 ottobre e il 2 Novembre 1918, rispondemmo al Prof. C. Pitocchi, che si sorpren ìeva dei perche" invece di un Orfanotrofio Unico si cercava di crearne uno per ogni Stato. Se 41 Prof. Pitocchi, invece di accettare sd incoraggiare le pubblicazioni del signor Cavaliere, con la scusa che il "il giornale e' palestra pubblica", (non pero' per far ripeterà cose già' discusse e ribadite) avesse messo sott'occhi al Rignor Cavaliere i no stri due articoli analitici, siamo si curi che non si sarebbero dette, al meno cose non rispondenti a veri tà', che, forse, il contradittore igno rava e che noi crediamo superfluo dover ripetere. Per sostenere la sua tesi il signor Cavaliere dice: "Potentissimi Ordi PHILADELPHIA, PA., 2 GENNAIO 1921 ni Americani per quanto io sap pia pur disponendo di ottime ri sorse finanziarie, e, contando un elevato numero di gregari, hanno un solo Orfanotrofio tondato, perciò', su basi solide ed incrollabili". Fal so, signor Cavaliere, falso. Prima di scrivere l'uomo deve sapere quello che dice e se voi non lo sapevate \ I. • \i IL FABBRICATO DELL'ORFANOTROFIO DELL'ORLINE FIGLI D'ITALIA A CONCORDVLLE, FA. doveva su porlo pero' il l'rof. Pitoc chi'