La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, July 11, 1920, Image 1

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' D BY lIIE ACT OF O 0 "0 1**™ « 1»". ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHI LA DELPHI A, PA- BT ORDER OF THE PRESIDENT. A. S. BURLESÒN, POSTM ASTEk CKX
LA LIBERA PAROLA
LI forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO. Direttóre
1626 So. Broad Street
ANNO 111. - Numero 26
Discorsi del Giorno
La nomina del candidato
Democratico
Finalmente, dopo nove giorni di
noiose discussioni e di scaramuceie
{«litiche, alla quarantaquattjesima
votazione, avvenuta alle ore 1.40 del
6 corrente mese, al Congresso De
mocratico tenutosi nella citta' di San
Francisco, l'on. Jomcs M. Cox, Go
vernatore dell'Ohio, e' stato nomina
to candidato alla presidenza degli
Stati Uniti. Abbiamo, cosi', i due
competitori alla carica di l'rimo ma
gistrato della Nazione, qvjello repub
blicano ed il democratico, entrambi
cittadini di uno stesso Stato.
Candidato a Vice Presidente e'
stato nominato Franklin 1). Roose
velt, assistente segretario della Ma
rina, dello Stato di New York.
Fra i ventotto candidati democra
tici i tre più' forti che si contende
\ano l'onore della scelta erano Cox,'
McAdoo e Palmer. Dal momento in
cui appena chiusasi la trentottesiina
votazione, i fautori di quest'ultimo,
a mezzo del loro "chairinan" C. C.
Carlin della Virginia, ebbero annun-j
ziato il ritiro del loro candidato, elici
lasciava liberi da ogni impegno i de-,
legati simpatizzanti, l'on. Cox ine >
inincio' a guadagnare terreno ed alla
i|uarantaquattresima votazione, come
abbiamo già' detto, quando costui a
veva raggiunto la cifra di 702 voti,
27 in meno del numero necessario
]>er la nomina, Sani B. Amidon 'li
Kansans, "manager" delle forze ni
McAdoo, propose che il Governatole
Cox fosse nominato ad unanimità ,
candidato democratico a precidente.
1 delegati alla Convenzione demo-I
natica, nella loro corsa sfrenata, non |
si sono ace.orti di essere caduti di
contraddizione in contraddizione,
ìmislaundo di non avere carattere,
coscienza, coraggio.
Essi mandarono nn telegvamma ni
solidarietà' al pre.-idente V ilso'.i,
approvando tutta la sua politica, in
terna ed estera, condotta durante la
guerra, prima e dopo di questa. I -
iia volta approvata la sua condotta
politica, i delegati avrebbero dovuto
anche approvare la Ivega delle Na
zioni senza alcuna riserva. Ma l'in
coscienza sembra essere il wierito
principale dei politicanti democrati
ci, i quali, dopo aver fieramente lot
tato in seno al Comitato preparato
re della "piattaforma" nell'assem
blea generale «lei delegati, hanno det
to "clic sono per la Lega delle Na
zioni con quelle riserve necesarie ad
una più' esatta interpretazione dei
suoi enunciati''. Una patente di
ciucciagli ne ed un colpo di testa ni
sostenitore di essa.
L'opposizione, forte di oltre
delegati e diretta dall'eroe di circo, 1
Bryan, ha rinnegata se' stessa, dopo
il voto di solidarietà', trombando i
due candidati della Casa Bianca, il
genero del Presidente on. McAdoo
ed il suo pupillo .on. Palmer ; e non
ha voluto affatto dare ascolto ni pro
pugnatori del terzo termine. Infatti,
era corsa voce che ali amministra
zione sarebbe, stata accettabile la ter
za elezione di Wilson con Cox alla
Vice Presidenza, / dietro promessa
che, appena approvata la Lega delle
Nazioni, il Presidente si sarebbe di
messo. Ma anche questo consiglio;
non ha fatto breccia sull'animo dei
delegati ribelli.
Ed allora perche' quel voto di ap
provazione a tutto il programma wil-1
soniano ? Cosas d'America '
I delegati si sono poi ricoperti di j
vergogna negando l'ammissione in
Congresso al senatore Reed, sol per
che' questi e' un acerrimo avversario
della Lega delle Nazioni.
L'On. Reed, il 5 corente mese,
parlando ad un Comizo tenutosi in
suo onore, d«po il ritomo da San
Francisco, alla Convention Hall, di
Kansas City, ha detto fra l'altro che :
se egli non avesse parlato sulla Lega '
delle Nazioni il Comitato credenziali
lo avrebbe senz'altro ammesso in ■;
Congresso.
II senatore lleed ha conchiuso il
suo discorso in quel Comizio ammo
nendo che una lezione deve appren
dere il popolo d'America, quella cioè'
che questa non e' una terra di un so
lo nomo, ma la Nazione di 110 mi
lioni di persone, ognuna delle quali
deve fare qualche cosa per impedire
che degli illusi, come l'lmperatore di
Germania, credano di essere i dei
del mondo.
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Cappelli ed altro.
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
. Auguriamoci perciò' che questo
governo, of the people, fur the peo
ple and by the people ritorni tale
, nell'interesse dei suoi cittadini che
sono stati vittime di un regime au
tocrate qualV quello ora vigente.
La Lega delle Nazioni
ed il Prof. E. Cimbali
Quando i precursori italiani di
una Lega della Nazioni ne ideavano
il progetto, il pedagogo, che a Yer
saglia lui collaborato alla sua i-ii
tuzione, non era ancora maestincoio
di scuole elementari, l'er non rian
dare molto lontano nella storia «lei
precursori del nostro Paese, ri coi
! diamo, con la Rivista Popolare di
Napoleone Colaianni, il Prof. E
doardo Cimbali, il quale per trenta
anni, con fede di apostolo, ne ha so
stenuto ed insegnato i principi.
Ecco quanto dice a questo pro|»i
sito "La Rivista" del 15 maggio ul
timo scorso:
, "1 precursori di una Lega delle
.S'azioni <• del rispetto dei diritti di
! tutti i piccoli, grandi e piccini, sono
stati numerosi in Italia e fuori. L<
1 loro aspirazioni e i loro roti furono
sempre deiisi e disprezzati come uto
pie irrealizzabili.
Oggi che la rappresentanza della
Lega delle Mozioni si e' riunita ili
Campidoglio e' assolutamente dove
roso ricordare uno di tale precursori :
Edoardo Cimbali.
Noi lo ricordiamo pel contributo
che in Hi» anni di insegnamento ilei
te con fede e con entusiasmo all'uto
pia: lo segnaliamo all'ammirazione
dei concittadini, sopratulto perche
l'utopia a lui procuro' la derisioni e
la persecuzione degli Accademici.
che per tanti anni gli negarono pri
ma l'ingresso nell'Università' e po
■ 'in l'ordinai iato per quella utopia
alla /nate essi oggi inneggiano do
po avere disprezzato chi onestamente
e fieramente la sosteneva un tena
cia.
Edoardo Cimbali oggi può' css, re
orgoglioso del trionfo del suo nuovo
diritto internazionale e guardare con
commiserazione i convcrtiti suoi av
versari di una volta.
Per la lotta contro la
Compagnia dei Garrì
Col Lo del corrente mese la Coni
pngnia dei carri avrebbe dovuto abo
lire i "free transfers", e questa
sua decisone aveva preannunciata in
grandi avvisi affici nell'interno dei
carri.
All'ultimo momento, pero', alla \i
gilia cioè' dell'andata in vigore «lella
drastica ed onerosa decisione, per
l'intervento del capo dell'Ufficio li
gale della citta', on. Sinvth. la Coni
missione Statale dei Pubblici Servi
zi ha invitato la Rapid Transit Com
pany a recedere da ogni azione in
attesa che essa si pronunzi sul caso.
Se a capo dell'amministrazione co
munale, invece di un uomo retto,
incorrotto ed incorruttibile, che a
ma e protegge i cfttadini, qualV
l'on. Ilampton Moore, avessimo
ancora quel tale Thomas B. Smith,
accusato criminalmente per ben due
volte durante la sua carica di sinda
co. la copagnia dei carri, indistur
bata, avrebbe consumata... la sua
decisione e nessuno le avrebbe dato
noia. Ma oggi, che per nostra for
tuna,' questa citta* ha un capo mo
dello, nessun abuso e nessuna sopraf
fazione saranno possibili in danno
della popolazione.
Della sospensione, dunque, della
decisione della Compagnia dei car
ri, il merito principali? va al nostro
Sindaco e poi agli Enti, fra i quali
la Camera di Commercio, che lo
hanno coadiuvato nella lotta impe
gnatasi.
* * *
La sospensione temporanea del
provvedimento, pero', non e' tutto.
Occorre ora dimostrare che la Com
pagnia dei carri fa un guadagno su
periore a quello consentito dalla leg
ge morale, perche' non vi sin aumen
to nei prezzi di trasporto dei pas
seggieri. E per far ciò' la citta', a
mezzo dei suoi rappresentanti, deve
nominare degli esperti che possano
contrapporre fatti a fatti, cifre a
cifre.
11 nostro Sindaco ha domandato
al Consiglio Comunale la somma di
50 mila dollari per aiutare la citta'
WITH THE LARGEST CIRCULATION
o
AVANTI SEMPRE, CON l_A FIACCOLA IN PUGNO
"Bntered as second-claaa matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., onder the Act of March 3,1879".
nella lotta contro la Compagnia dei
carri. 11 denaro sara' usato per pa
gare il personale tecnico, che saia'
; assunto, allo &opo di investigare la
situazione finanziaria della Rapid
I ransit Company, la quale ha pro
messo di aprire i libri al pub
blico per dimostrare che i suoi pro
fitti non raggiungono una cifra ra
gionevole da corrispondere ai suoi a
/.ionjsti.
I BENEMERITI DELLA PATRIA
Se, salvo lodevolisgime eccezioni,
'la una parto t i e' mancata in Ame
rica la propaganda ufficiale del no
. stro Governo, che avrebbe fatto me
glio conoscere l'ltalia e le sue condi
zioni polit.iehe-economiehe-sociali sia
durante ehe dopo la guerra, dall'al
tro canto dobbiamo essere sincera
mente orgogliosi dei nostri giovani
italo-americani, professionisti spe
cialmente, i quali, in qualsiasi occa
sione, sebbene nati, o venuti picco
li, cresciuti ed educati in questa ter
ra, hanno sempre agitata la nostra
bandiera, mettendo in rilievo lo spi
rito di sacrificio e di parsimonia del
nostro popolo e l'eroismo del nostro
Esercito. Le \irtu' italiche sono sta
le sempre in cima ai loro pensieri e
da queste virtù' i nostri giovani han
no attinto la forza per rendersi mag
giormente degni della Patria di
D'Annunzio,
La settimana scorsa ti e' stato re
capitato un giornale americano di
Washington, l'a., il "Reporter"' ilei
.4 giugno u. s.. e vi ilbbiamo rile
vata un'intervista concessagli dal si
gnor I,«'(inalilo F. Piazza, capo del
JSHHh
LEONARDO F. PIAZZA
Dipartimento estero della Union
Tru-t Company ili quella citta'. Qua
le differenza, abbiamo subito escla
mato, fra questo giovane, colto e pa
triottico, e qualche altro connazio
nale, tronfio c pettoruto, ignorante
ed anti italiano, che fino ad oggi ha
fatto abbassare il livello morale dei
nostri connazionali di quei dintorni,
brigando contro di essi e... speli
nacchiandoli se l'occasione gli e'
stata propizia !
Il signor Leonardo F. riuzza, il
11(18 si e' diplomato nelle scienze e
conomiche dall'Università' di Pitts
burgh; e quest'anno, dalla stessa i
stituzionc, otterrà' la laurea di dot
tore in legge. Egli, prima di recarsi
in Washington, aveva diretto il Di
partimento Estero della First Natio
nal Bank di Bridgeville, l'a. Nei tre
mesi circa di sua presenza nella U
nion Trust Company, questa Istitu
zione ha avuti) tale un incremento
nel Dipartimento estero, da sor
passare qualsiasi aspettativa. Ma
quello che più' monta e' la serietà',
la cultura e la competenza del signor
Piazza che hanno conferito maggiore
lustro alla Union Trust Company.
Nella sua intervista, il signor
Piazza parla con una straordinaria
competenza della nostra Italia e del
le sue attuali condizioni, ammo
nendo questo popolo, i magnati di
Wall St., in ispecial modo, che, a
scopo di speculazione, tentano insi
diare sulle cose nostre. Perche' non
perda della sua efficia, riportiamo,
nel testo inglese, i punti più' salien
ti dell'intervista, ehe e' la seguente:
PHILADELPHIA, PA., 11 LUGLIO 1920
La commissione Statale dei Pub
blici servizi ha stabilito un inargine
di guadagno per la Compagnia non
superiore al 7 per cento. Se essa ha
ricevuto e riceve questo beneficio
non ha nessun diritto a tartassare i
cittadini di Philadelphia, ha anzi il
dovere ili dare un servizio meno pes
simo di quello attuale.
LA LIBERA PAHOI.A
Ai nostri abbonati
La maggior parte dei nostri abbo
nati, compresi dello attuali critiche
condizioni del mercato, Bono solleci
ti a pagarci puntualmente il costo
del loro abbonamento; ma vi sono di
quelli che non rispondono neanche
lai reiterati inviti dell'Amministra
zione, ed alcuni fra questi ultimi,
dopo aversi goduto il giornale per
j un periodo più' o meno lungo di tem
1 p», insalutati ospiti, cambiano di
, residenza, o \i fanno sapere che essi
lo avevano rifiutato alla posta 0 con
tinuano a fare "orecchie da mercan
i te", fino a che siamo costretti a so
spenderne l'invio perdendo «pianto
essi ci dovevano.
11 prezzo proibitivo a cui e' sa
lita la carta, l'alto costo della
mano d'opera e di altro materiale
scorrente per la compilazione e
stampa di un giornale, come melali')
per la composizione, inchiostro, gas,
elettrico, ecc., ci costringono a rivol
gere un caldo appello ai nostri abbo
! nati, pregandoli ad essere puntuali
nel loro dovere, quelli cui e' scadu
to l'abbonamento' rinnovandolo, col
'pagamento anticipato, e gli arretrati
! mettendosi in regola. Se vi sono al
| cuni ai quali non piace "La Libora
Parola'', ripetiamo ancora una vol
te che noi non siamo usi ad impor
la, ma neanche ad essere sfruttati del
Uustro lavoro; perciò' essi possono
benissimo scriverci di soependerni.' lo
invio rimettendoci quanto ci do', bo
llo per il tempo in cui se la son go
duta. ,
A causa specialmente della min
<anza della carta, molti giorna'i
honno sospeso le loro pubblicazioni,
molti altri hanno aumentato il prez
; Y.O di vendita. Noi siamo ancora in j
| vita e i lettori ricevono "La Libera |
j Parola" alle stesse condizioni di
| quando questa vide la luce. Voglia
mo perciò' augurarci che i nostri ab
bonati vorranno assolvere, onesta
mente, il loro impegno.
* * ♦
Gli abbonati di Philadelphia. clic
| non spediranno per posta il costo
del loro abbonamento, saranno visi
tati dal figlio del nostro direttore,
che sostituirà' il signor James Maio- i
ricllo, impossibilitato a continuare i!
suo lavoro di esazione per la nostra
j azienda giornalistica.
ÌN ONORE DEL" CAV.
UFF. POCCARDI
Alle due manifestazioni clic si da
ranno in onore del Console Generale 1
Cav. Uff. Gaetano Poeeardi e della
sua gentilissima signora Maria, il IH
mi Baltimore, Md. e il 21 corr. me-,
se a Philadelphia, ha promesso il
suo intervento il nuovo Console Ca\.
Silenzi, che sara' accompagnato dal* i
\ la sua distintissima consorte.
Il doppio invito gli e* stato fatto
'dal nostro diretore, il primo per au
torizzazione del neo Grande Concilio
dell'Ordine dei Figli d'ltalia per lo
Stato del Maryland : il secondo per il
Cmilitato di qui.
Alla lettera del nostro direttore il j
|Cav. Silenzi risponde cosi':
! Atlantic City, X. ,7., 1 luglio 19201
Signor Giuseppe Di Silvestro,
(Ir. Venerabile ili Pennsylvania
per l'Ordine dei Figli d'ltalia
| ILL.MO SIC NORl'i.
Ai ringrazio sentitamente per 1
dite inviti frittimi ean la sua lettera
del 2 euri nte. inviti elu nei etto di
j buon gnidn. e La prego di estenderi
■ )nr me i uvei ringraziata' riti al (!r i
Venerabile della Grande Loggia. del
Maryland.
Mi auguro di aver presto l'onore
ed il piaeere di (are la sua conoseeii->
za in Philadelphia. on . il 12 cor-\
lente assumerò' la direzione di quel
( 'on solato.
In atti su, mi eroda <un distinti;
considerazione,
Dev.tno
G. Silenzi
R.Consolato'd'ltalia
IN PHILADELPHIA
i Con recente decreto sono stato up
| portate delle modificazioni al testo
unico delle leggi sul reclutamento
nel Regio Esercito.
Le più' notevoli sono:
1. - 'La riduzione della ferma ad
8 mesi.
2. L'abolizione della seconda e
terza categoria.
Ulteriori informazioni saranno
• late agli interessati quando si pre
senteranno persoualmcnte in Uffi
cio. i
Filila., F'a., li 1 Luglio, 1920.
Il Uegio Console Gen.
G. POnCARDI
Il Colonnello Franklyn si con
gratula con l'avvocalo
Di Silvestro
Il !)r. Claronce I*. Franklyn, di
Philadelphia, che durante il periodo
della guerra fu al fronte italiano al
comando, in qualità' di tenente co
lonnello, del reparto americano di
ambulanze, ha scritto all'avv. Di
Silvestro, fratello del nostro diretto
re. congratulandosi della sua nomi
na a delegato della Croce Possa Ita
liana.
"1 feel", dice fra l'altro il Dr.
Franklyn, "at the sanie timo like
I congratulating the Red Cross in
inaking such a wise choice, for your
cnergv, combined with your well
know standing, not only here but
also in the surronding country, wi 11
do much to further the good aims
of La Magnifica Croce Rossa Ita
liana".
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
DUCO D'AOSTA, 16 «io
ICA DISIA, io sellile
BOLLETTINI DELLA CRONACA
Di quanto in quanto, corre viridi»,
nei giornali d'ltalia! Chi diffama
l'ltalia all'estero? Una tenebrosa us
' socincione di trombettieri? una insi
diosa federazione di agenzie di mer
fatanti e di sensali? una setta di ver
gatori di lettere anonime? un San-
I t'ufficio di congiure internazionali :
Ma negli stessi giornali che piti' si
tu levano il grillo, non e' improbabi
le vedere annunziati e descritti, sot
10 i titoli più' clamorosi, nei carat
teri più' rotondi che offrono le eas
sette tipografiche, i più' gravi de
litti, di ordine privato e di ordine
pubblico, nei quali si esplichi ed al
lenili l'energia politica e criminali
ilei grandi popoli fra i quali l'i
italiano e' grandissimo. Che pensa
le? (liceva un grande scrittore, UIK
scrittore di quelli che non si possimi
j citare clic con reverenza, nelle solen
ni occasioni, collie nelle celebrazioni
accademiche o nelle commemorazio
ni funebri, ch'egli sentiva nella vec
chiezza meno ripugnanza per le ma
nifestazioni dell'energia, non escluse
quelle del dominio penale, clic noi
Fontisse nella giovinezza. IO delh
stessa opinione del signor Tdcquevil
-11 devono essere i giornalisti italia
ni che mettono in mostra con tan
lo lusso di caratteri tipografici e di
je'oquonza letteraria le più' vi denti
i manifestazioni della energia inizio
iin le. Ma, fatte le debite eonstatazio
ni, non sani' imitile forse trarre da
jfaiti le conseguenze e formulare
{giudizi. Queste manifesta/ioni del
'l'energia nazionale, clic i giornali re
gistrano, sono vere o sono false? !•
,quanto più' vere o meno false di
| quelle, che, per una via o l'altra, so
no divulgate all'estero? 1'! perche' l<i
|divulgazione fatta all'estero costi
tuisce. diffamazione, e all'interne
110? Credo sia necessaria un po' d
! chiarificazione nelle nostre idee.
I lo guardavo ieri i giornali italiani
: con gli ocelli e un po' anche con l<
spirito, con cui ii guarda reUbe uni
I straniero di passaggio negli "hotels"
| «l'ltalia o nel suo lontano paesi
sdraiato con un sigaro in bocca in
; un "club" di I/tndra o di New York
Dall'un capo all'altro d'ltalia, quali
i :.i energia e quanta varietà' nel l , ma
ri festa/.ioni e nelle esplosioni del
l'energia! I na dimostrazione in ter
radi Bari che finisce in una batti
glia o in un assassinio, l'n coruizii
in terra di Calabria che finisci
in una aggressione ini un l'ommis
sai io lìegio o un assalto al mimici
; pio. l'na rivolta di donne in un pae
se di Toscana che finisce, in uni
devastazione; e uno sciopero, in ui
paese <1 i Lombardia che finisci
in una invasione. Non sono spcnt
gli incendi di Genova e di Trieste
e altri incendi esplodono a l'nrtofiiu
e in altri paesi della Liguria. Meli
ire a Treviso dilagano gli scandal
' nell'Amministrazione militare delli
Caserme. Se in certe regioni, comi
l'Emilia, i contadini interrompono li
I mietitura e in certe altre, come ne
j Bergamasco, disseminano per le ter
ire il latte delle vacche invece di rae
| coglierlo ed incanalarlo nelle indù
strie relative, a Genova i lavorator
del mare rifiutano di scaricare li
navi straniere. Se a Spezia non s
arriva a far saltare in aria la polve
riera, a l'anipelu' salta in aria ad
'dirittura un forte. E non sono avve
nimenti strani questi che riferisconi
i giornali, o attraverso le cronachi
|dei giornali italiani, gli stranieri noi
l>ossono fare a meno di fare a s<
stessi la domanda che il re candidati
alla ghigliottina fece, al suo corti
giano la mattina del 15 luglio: So
no dunque questi, più' che i bollet
j tini di una rivolta, o di una rivolti
jzione, i bollettini di una guerra ci
o i bollettini di una follia?
1 No: sono semplicemente i bollet
tini di una dissoluzione. Dissoluzio
ne cerebrale, sopratutto.
Momenti, e periodi più' o men<
lunghi, di crisi, tutti i paesi, vinci
tori o vinti, hanno attraversato. Chi
cosa significa una rivoluzione o uni
rivolta nella storia politica di un po
pedo? e che cosa significa un muta
, mento, più' o meno radicale, di regi
ine economico? Possono aver pauri
, di questi inevitabili fenomeni sol
.tanto coloro i quali concepiscano lt
: vita come un dono degli Dei alla lo
I ro bellezza, non coloro che la conside
: rano come una lotta perpetua e ur
perpetuo pericolo. La questione nor
e" già' di vedere e sapere quanti de
litti e quante sciocchezze si commet
tono in un momento o in un periodi
di crisi, e quanta raccolta economi»
si disnewa e quanti errori si consu
mino o quante verità' si offendano
ma e', di sapere, se, dopo tutto que
j sto, r*sti ancora qualche leva e qual
che forza per risollevare l'organi
jsmo abbattuto, per ricostruire l'edi
jficio distrutto. Vi e' qualcuno chi
possa indicare o indovinare oggi, do
Ive punti una leva, ed agisca une
Fa quel che devi, avvenga
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
forza, in Italia? Noi vediamo la dis
soluzione. Una società' che cede SII
se stessa, e non ha più' voglia di reg
gersi in piedi ne' volontà' di stare e
di tenersi insieme. Non più' leggi,
non pixi* metodo ne' disciplina, non
piti' indirizzo ne' fine nell'attività'
individuale e nell'attività"' collettiva.
Ognuno va per la sua via, senza |X'n
saro se quella sia la via c-lie porti alla
fortuna o alla rovina. Ognuno si
crea un mondo a se", senza pensare se
il suo mondo obbedisca o sia refrat
tario alla legge di attrazione nel si
stema planetario nazionale. Ognuno
si erige a |«itcre indipendente e au
toritario, sen?.a pensare, che cosa a
certo punti potrà' valere un potere
che cominci e finisca in se stesso, li
no stato passeggero, questo? In pae
si forti, certo. Ma può' diventare per
manente, in un paese come l'ltalia,
anemico moralmente e intellettual
mente. e quindi senza reazioni orga
niche capaci di ristabilire l'equili
brio minacciato delle forze; in un
paese, diciamo pure tra noi tutta la
verità', ricco di molte e belle cose,
ma povero, terribilmente povero «li
materia umana, di quella materia li
mami di cui si formano gli uomini
fattivi, gli uomini di volontà' e di
responsabilità', noi quali i popoli tan
to pili' si affidano in tempi «li erisi
quanto più' sentono la vibrazione
del proprio genio e della propria vi
talità". Perche', insomma, questo sta
to di anarchia non tanto preoccupa
per se stesso e per gli effetti mo
mentanei che produce, ma per l'im
potenza degli clementi politici elio
dovrebbero dominarlo o almeno com
prenderlo. e provvedere alla ricom
posizone e alla Horganizazione. Non
certo la l'amerà da' ragione e spe
ranza o confidenza nell'avvenire. La
Camini ( '. pur troppo, cime l'appen
dice vermicolare nell'intestino cieco
della nazione Tutto quello che vi ca
de dentro, idee, sentimenti, aspira
zioni, foi ina IhtOppo Ji.t-U-i. ; !.>
ga, o richiede, volta a volta, Pinter
vento chirurgico. Che cosa ha fatto
la Camera in questi sei mesi di *ua
esistenza? Non e' insistere in un ali
ti parlamenta risii»» di maniera og
gi veramente l'antiparlamentarismo
potrebbe non essere pili" argomento
di polemica, poiché' e' diventata una
conclusione della esperienza naziona
le affermare, che non solo la Ca
mera non ha fatto nulla, ma ha ri
velato, più' che altra sua consorella
mai nel (lassato, la sua assoluta-in
capacita' a produrre qualche cosa di
serio e di utile nel pubblico interes
se. Non un problema, dei molti che
aspettano, ha risoluto, e non ha da
to le direttive o mostrato le intenzio
ni per una qualsiasi soluzione. Ed
ha, invece, instituito un contrasto
inammissibile tra le aspirazioni
nazionali e le aspirazioni del prole l
toriato, che e" uno dei fenomeni più
mostruosi del confusionismo intel
lettuale, e dell'illogicismo politico i
taliano; perche' non e' e non può'
essere contrasto tra le une e le altre,
più' che non sia e non possa essere
contrasto fra la costituzione fisica
del paese e i modi di vivere e proli
ficare degli abitanti: dye ordini di
cose che contemperarsi ed integrar
si possono, ma non si devono eli
dere od escludere mai. Ed infine es
sa non ha espresso, neppure un vero
e proprio governo dalle intime fibre
della sua matrice; e se domani ca
desse nella catalessi di una nuova
disi, non avrebbe altra scelta che,
fra il suo immaturo suicidio, o la
sua dedizione a un antenato, a un
patriarca, che la accolga ancora e le
dio un'illusione di vita nelle sue lun
ghe braccia, non invano aspettanti.
Ahimè', lungo il corso dei secoli,
quante generazioni mietute! quanti
cervelli spenti! quante fiere volontà'
abbattute! E l'ltalia e' arrivata fi
nalmente alla sua decisiva vittoria
sfinita, senza più' il fiato per aspi
rarne il fiore, senza più la forza per
farsi una corona e cingersene la
fronte.
E, pur troppo, questa che vor
rei che fosse retorica, non e'.
BASTICI *" AC
Cosas d'America
Nel suo Hotel a New York e' sta
ta arrestata una certa signora Anna
D. Crisvell. per aver predetto che il
governatore on. Smith di quello Sta
to sarebbe stato nominato candida
to democratico alla presidenza de
ijli Stati Uniti, nella Convenzione
di San Francisco di California.
Questo suo prognostico la indovi
na signora Crisvell l'avrebbe comu
nicato a due agenti di polizia ap
partenti al sesso gentile, e di qui
l'arresto.
A che cosa si riducano il purita
nismo e la moralità' America! "The economic situation in Italy,
deplorable as it may seem, and mis
represented as it has been, is not so
bad as you are led to believe. The
unfavorable reports circulating in
and around Wall Street arc for the
; mere purpose of speculation of the
wild cat variety. Undoubtedly the
American people have a very incom
plete notion of what the new Italy
is, and do not thoroughly realize
what an indispensable factor she has
been in this world crisis or even un
derstand the greatness of her effort
made during the war.
"Examining the internal situa
tion, the chief task is found to be
the economic, social and financial
reconstruction of the country, besi
des intensifying the work of produc-
[lion. The financial problem plainly
reveals a large foreign debt, a very
heavy internal pablu debt and an
' excess of paper currency, deplorable
I 'if course, but the only solution In
' the war conditions us they existed.
| Premier Aitti, who is not an optim
ist, lias publicly declared that with
the cooperation of the people Italy
'■ will rehabilitate herself in shorter
time than France or England.
\ "Italy, because of her purl in the
war her undisputable victory and her
geographical position, has become an
essential element in the future Euro
pean settlement, and despite the pre
sent grave situation and the difficul
ties common to all nations jxirticip
uting in the war, is among those
who have the elements lo overcome
the crisis sooner because of the so
lidity of her economic structure ami
also because of the strength corning
from lier large population and its ca
pacity for u orh.
"In Italy, as in anywhere, else there
is a certain amount of industrial un
ci si, but there is an encouraging sign
in the increasing number of property
owners throughout llu country. The
farmers are today wealthier than
ever before for they worked during
' the war and r< < eived and are getting
a good prici for the r products. In
stead of continuing us tenants thou
sands nf them are *i ie able to buy
land ami cuttle of llhir own. This
nudes for contentment and the
chances for the liolslievists arc prac
tically at an end.
Before the war Italy always had
a good trade balance in her favor.
Thin was largely due lo the impor
tant sill: industries that were tarried
on to sucli an extent that three
fourths of the silk used in Europe
came from Italy.
Italy, because of her < innate, her
art, lier music, her relics of ancient
Home, lier beautiful seenii grandeur
together with the fact that she i<
llie center of Catholicism had a tou
i i>-l anil student trade of six hundred
million lire, Soon this student and
tourist trade will return and should
constitute at present prices, and as
set larger than its former value.
The solution of the many pro
blems llie world is now facing may
be put in the famous phrase of ('lo
in enceau "Work is the best reme
dy for want am! the surest road to
plenty" which means lliut "labor"
will be the key to the future t as im
portant as raw materials and power,
and Italy has an abundance of hard
working and adaptive labor".