La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, February 01, 1920, Image 1

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,n "'E All' OK OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF Pili LA DELPHI A, PA„ BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. HI RI.ESOS, POST.M \S IKK <;KN
1 forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A . GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO 111. - Numero 4
NOIE E CONIMENE
Dopo "il gran rifiuto"
Per chi abbia seguito da vici
no le varie fasi del problema a
driatico, non doveva riuscire dif
ficile prevedere la risposta che
gli jugo-slavi avrebbero data al
l'ultimatum degli Alleati.
Da troppo tempo la nazione
nascitura degli slavi del sud, era
stota accarezzata, cullata, vez
zeggiata da Inghilterra, Francia,
America, per potere sperare qual
che cosa di serio e di positivo da
parte sua; i popoli giovani, è co
sa risaputa, sono ottimisti e im
pulsivi, specialmente quando si
sentono appoggiati, nelle loro
pretese da solide banche. Essi
si sentono poco meno che invul
nerabili e si metterebbero volen
tieri a cozzare contro chiunque
osasse contraddirli.
Alla proposta italiana di acco
modare amichevolmente la ver
tenza in via diretto, hanno rispo
sto con un rifiuto reciso. Ed è
meglio che sia così per due ra
gioni capitali : l'una è che l'lta
ia ha chiaramente dimostrato al
mondo la sua buona volontà di
risolvere il problema in modo
-oddisfacente per tutti ; l'altra
the l'ltalia aveva già fatte trop
pe concessioni, per amordi pace
e di quieto vivere e che, dopo il
rifiuto, essa non è più tenuta a
rispettare tali concessioni.
Quale sarà, dunque, la soluzio
ne dell'intricato e spinosissimo
problema adriatico? Una sola; la
ipplicazione pura e semplice del
Patto di Londra che riconosceva
all'ltalia diritti su gran parte
ile'la costa dalmata, comprese
parecchie importanti isole e basi
navali. E' vero che il Patto di
Ixmdra non include Fiume, ma la
ittà potrà sempre affermare i
propri diritti alla autodecisione
he nessuno al mondo sarà mai
capace di contrastarle.
Francia ed Inghilterra che,
hanno, insieme all'ltalia, firmato
d trattato, devono rispettarlo e
assicurarne la esecuzione inte
grale; non si deve dire che gli
Alleati considerano i trattati co
me fece la Germania, perchè ai
ora che differenza ci sarebbe
fra i metodi tedeschi e quelli al
leati? Tanto più che gli Alleati
stessi, compresa l'America, si so
no affrettati a riconoscere • il
trattato di Shantung che dava
nelle mani dei giapponesi oltre
juaranta milioni di cinesi e ciò,
s'intende, sempre in omaggio al
o famose quattordici tavole che
hanno ormai eclissato le dieci
che Mosè portò giù dal Monte
Sinai !
Sarebbe ora che gli Alleati
comprendessero il torto fatto al
l'ltalia e si ravvedessero e se ai
questo riconoscimento si oppo
nesse l'alta finanza anglo-ameri
cana, ebbene allora toccherebbe
alla Francia, non solo per dovere
di gratitudine, ma anche per e
lementare salvaguardia dei suoi
vitali interessi, prendere le parti
della sorella latina e stringersi
con essa in unione intima di pen
siero e di cuore, per i comuni
scopi morali e materiali.
Due grandi pericoli minaccia
no il mondo latino: il tedesco e
0 slavo; il primo di essi incombe
più direttamente sulla Francia e
l'altro sull'ltalia; premunirsi a
tempo contro la marea dei popo
li gei-manici e contro quella dei
popoli slavi, è opera elementare
di saggezza politica, specialmen
te se si consideri il fatto che
Francia e Italia .per la diversità
delle condizioni geografiche, poli
tiche e demografiche sono l'una
1 necessario complemente del
l'altra !
Ricostruzione
L'opera di ricostruzione, dopo
la terribile guerra, non può esse
re nè breve, nè facile; vinti e
vincitori, benché in grado diver
so, si trovano dinanzi allo stesso
assillante problema : ricostruire
il meccanismo economico nel più
breve tempo possibile.
L'ltalia soffre, come tutti gli
altri paesi, di questa crisi sner
vante; mancano in patria le ma-i
EXTRA!
RISPARMIATE IVIOIVI ETÀ I
Se farete ì vostri acquisti presso il nostro grande negozio
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Cappel.U-ed altro.
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
tviU iotl as second-claas matter Aprii 19, 1918, at the post office ai Philadelphia, Pa„ under the Act of March 3, 1879"
terie prime, abbonda la circola
zione cartacea, scarseggiano i vi
veri.
1 II rimedio a questa situazione
è uno solo; il Paese deve rimet
tersi al lavoro quanto più presto
è possibile, deve ridurre la sua
circolazione; deve riattivare l'e
migrazione e l'afflusso dei fore
stieri.
Al problema economico più im
mediato l'ltalia provvede ora
con un Sesto Prestito Nazionale
che ha già sorpassato i Dieci Mi
liardi di Lire e che, con tutta
probabilità, raggiungerà i Quin
dici Miliardi. Sottoscrivere a
questo Sesto Prestito della Pace
è. per gli italiani di America un
obbligo morale imprescindib le e.
anche, un ottimo affare, dato 'ì
cambio altissimo.
L'ltalia ha detto l'illustro
Guglielmo Marconi sarà 1;
prima tra le nazioni alleate a ri
costruirsi, grazie al suo pcpo'o
laborioso, frugale e in continuo
aumento. Investire nel Prestito
Italiano significa aiutare la ri
surrezione economica d'ltalia e
{rivestire il proprio denaro coli ;
matematica sicurezza di raddop
piarlo.
Chi sarà tanto cieco da non
vedere l'utile proprio?
Sottoscriviamo !
La caduta di un astro
Le elezioni presidenziali della
settimana scorsa in Francia han
no dato il responso che pochi si
attendevano, che molti desidera
vano. 11 vecchio Clemenceau, o
diato e vilipeso in altri tempi da
buona parte del popolo francese
che vedeva in lui il partigiano
prepotente piuttosto che l'uomo
di governo, ha finito la sua car
riera politica, improvvisamente,
con un colpo netto e reciso che
non lascia soluzione di continui
tà.
Fino all'ultimo momento, Cle
menceau si era lusingato di rag
giungere il supremo potere della
repubblica; fino all'ultimo mo
mento aveva continuato la tré
sca dei partiti per raggiungere
l'intento; ma i fati non permise
ro che alla presidenza della re
pubblica fosse assunto un uomo
che deve la sua ultima popolari
tà alla energia e alla violenza
piuttosto che ai meriti intrin
seci.
Poiché Clemenceau si è affei
mato sulla scena politica in virtù
di quella violenza ed ostinazioii"
che sono sempre stote le sue ca
ratteristiche e che in tempi diff:
cili possono essere scambiate per
virtù. Ma l'illusione era durata
troppo a lungo e la Francia stes
sa ha fatto ammenda dell'errori
nel quale si era lasciata trarre,
abbattendo per sempre il vecchio
idolo di carta pesto.
Egli aveva creduto d'innalzar
si a spese di amici edi nemic
della Francia, schiacciando gli
uni e tradendo gli altri, scimiot
tando Bismarck e S. Ignazio ;
raggiunse invece lo scopo diame
tralmente opposto, rendendosi
inviso a tutti.
Incensato ed adulato in pub
blico, odiato e vilipeso in privato,
cadde ignominiosamente nella
votazione presidenziale. E la sua
caduta è tanto più clamorosa in
quanto che non ammette risur
rezione, poiché Clemenceau, si
curo di èssere eletto presidente
della repubblica, non aveva ripre
sentato la sua candidatura nè a
senatore, né a deputato.
Egli è dunque morto davve
ro; Italia e Francia, alle quali ;I
vecchio tribuno fece tanto male
non possono che rallegrarsi del
la scomparsa di quest'uomo ne
fasto che aveva tenacemente im
pedito ai due paesi latini, che
tanti interessi hanno in comune,
di intendersi, di procedere e di
lavorare insieme!
L'ubriacatura proibizionista
Anche l'acqua può dare alla
testa, almeno a giudicare dalle
sciocchezze che i proibizionisti
fanno e dicono in quest'epoca di
vittoria su tutta la linea.
A sentirli, infatti, c'è da stra-
AVA INI TI SEU IVI PRE, COINI L_A FIACCOLA I INI PUGNO
bili ire; ora che il proibizionismo
è stato proclamato in tutti» '.a
Nazione, ecco i nostri buffoni
gridare che presto tutto il mon
do sarà "dry" coni il deserto di
Sahara. Evidentemente i proibi
zionisti sono presi da alienazione
mentale; la vittoria, se non il
vino, ha dato loro alla testo e
chiacchierano di future conqui
ste come se avessero in pugno i
destini del mcndo.
E vedere come sono estremi
sti ; pretendono anche di proibire
il vino a boi do delle navi mercan
tili straniere che vengono nei
porti americani, non sappiamo
Il grandioso
a S. E. l'Am
II tributo di omaggio dell'Ordine
F. d'l. all'insigne diplomatico
(Dal Pregresso Italo-Americano del 22, gennaio u. s.).
L'ulto significato
dell'evento
Più d. 700 persone la parte;
« letta d; Ile n< .tre Colonie di,
New York e d fuori conven
ne martedì sera nell'aristocrati
co Pennsylvania Hotel, ove si ;
compieva un solenne rito di ita- 1
iianità: l'Ordine dei Figli d'lta-j
i
j| j
S. E. l'Ambasciatore d'ltalia
BARONE AVEZZANA
lia in America offriva a S. E. il
Barone Camillo Romano Avez
zana, Ambi sciatore di S. M. il
Re presso il Governo degli Stati
Uniti, il diplcma di membro ono
rario della fiorente e patriottica
organizzazione. Rare manifesta
zioni come (|uella cui fummo
lieti di assstere, l'altra sera, eb
bero maggior carattere di auste
ra semplicità e furono, nello stes
so tempo, accompagnate da più
fervido entusiasmo. Segno mani
festo che i nostri usi coloniali si
evolvono e progrediscono conti
nuamente e rapidamente e pro
va evidente che l'Ordine dei Fi
gli d'ltalia può dirsi ormai il mi
gliore esponente, il rappresen
tante legittimo della collettività
attiva e fattiva delle nostre co
lonie in questo Paese. E' l'Ordine
Figli d'ltalia infatti che, intento
all'esplicazione di un vasto e sag
gio programma di attività italo
americana e promuovendo il be
nessere morale e sociale dei sin
goli, e, per essi e con essi, della
intera collettività immigrata, fa
rà sì che converga alfine sul no
me italiano in America ciucila
considerazione, quel rispetto cui
han diritto i figli di una nobile,
grande Nazione, che fu nei se
coli faro di civiltà, e che ha mo
strato, pur nel recente immane
conflitto bellico, che la "romana
virtus" è, ora, più che mai per il
passato per l'alta concezione
morale che noi abbiamo, e di di
siamo maestri al mondo, dei due
sacri principii di libertà e di de
mocrazia è fede, forza, volon
tà della moderna Italia.
La cerimonia
La cerimonia abbiamo det
to —si svolse con la massima
semplicità. Il Venerabile Supre
mo dell'Ordine Figli d'ltalia, av
vocato Stefano Miele, ed il Gene
rale Guglielmotti, a nome e per
incarico delja loggia Napoli, pro
nunciarono applauditi discorsi e
presentarono a S. E. l'Ambasca
tore il Diploma ed il distintivo
dell'Ordine: un fiottone d'oro
con il Leone, emblema delia po
tente organizzazione. Rispose
con brevi inspirate parole, il ba
rone Avezzana, dicendosi ben lie
to ed orgoglioso di entrare a far
parte dell'Ordine cke raccoglie
sotto la sacra bandiera d'ltalia
PHILADELPHIA, PA., 1 FEBBRAIO 1920
i con quanto diritto e con quanto
i rispetto alla buona creanza inter
i nazionale, che considera l'ospite
come sacro. Andando di questo
i passo abbiamo già visto gli uffi
ciali della legge salire a l>ordo
■ delle navi straniere e non solo
I impedire all'equipaggio di bere,
■ ma anche perquisire il personale
alla ricerca del contrabbando li
ì quido, in omaggio a quella liber
tà della quale si parla tanto in
questo paese e della quale stan
' no ornai scomparendo anche le
: ultime vestigia.
LA LIBERA PAROLA.
I tanta parte eletta, nobile e labo
'riosa, dalle nostre patriottiche e
jbenemerite Colonie. Alla baro
nessa Avezzana fu presentato
imo splendido bouquet.
Durante la bella cerimonia il
coro della Metropolitan Opera
jHouse, sotto i cenni del valoroso
s maestro, cav. Giulio Setti, cantò
ni modo inappuntabile l'lnno del
l'Ordine, la bella composizione
! dei maestro D. Tripepi, il grap
idioso coro della "Gioconda" gli
j I tini di Mameli edi Garibaldi e
;lo "Star Sprangh i - Banner"; e la
signorina Rosa ,Ponselle, la "di
va" del nostro massimo tempio
I d'arte, cantò, com'ella sola sa
|cantare, "Pace, mio Dio", della
("Forza del Destinò", e il raccon
!lo di "Santuzza" nella "Cavalle
ria, Rusticana". Tanto la l'olisci
le quanto la massa corale furono
l'atte segrno a deliranbi acclama
zioni.
I All'Ambasciatore furono pre
sentati i diversi dignitari deli'Oi
|dine: I dr. Vincenzo Sellaio, che
ha il grande merito di avere fon
«lata, quindici anni or sono, la
: petente organizzazione, il prof.
Corrado Stornello, Grande Vene
'rabile dello Stato di New York;
i Giuseppe Di Silvestro, Gl'alide
Venerabile della Pennsylvania ;
Cav. Dott. Nicola Mariani, Gran
ale Venerabile del Connecticut;
Dr. Barricelli, Gr. Venerabile
{dell'Ohio, L. Cipolla Gr. Venabik
idei lUu.de Island; Giovanni
IBreglia, Grande Venerabile del
Massachusetts; F.Palleria, Gran
jde Venerabile del New Jersey, i
quali furono saluti da grandi ap-
I plausi.
Il banchetto
Poco dopo terminata hi inipo-
Inente cerimonia, ebbe luogo il
banchetto nel più gran salone
dell'elegante hotel, adorno di
bandiere italiane ed americane.
' I 700 commensali presero posto
|dinanzi a 65 tavole adorne di fio
ri. All'entrata dell'Ambasciato
re, accompagnato dall'Ambascia
trice, del Console Generale d'lta
lia in New York, Comm. Romo
lo Tritonj, e della sua distinta
signora, dagli Addetti navale <>
militare, dal principe Alliata di
Montereale e dagli altri invitati
d'onore, scoppiò un lungo, calo
roso applauso.
Al caffè si iniziò la serie dei
discorsi. Funzionava da "toast
master" il Supremo Venerabile
dell'Ordine, avv. Miele, '1 quale,
in un lungo, applaudito discorso,
accennò al vasto programma del
la organizzazione ed all'opera di
bene da essa svolta, durante la
grande guerra a prò della Pa
tria antica e della Patria adotti
va ed inneggiò all'avvenire sicu
ro e luminoso dell'Ordine, che si
propone la conquista dei più no
bili ed alti ideali. Dopo il Vene
rabile Supremo parlò S. E. l'Am
basciatore, salutato da una lun
ga, calda ovazione, il Generale E
milio Guglielmotti, il Console
Generale e l'on. La Guardia.
Sottoscrizione
Pro D'Uni e s® vili
Onde venire in aiuto della balda ed
eroica schiera dei volontari i eguali,
impavidi, sfidando le ire del nostro
Governo e di quelli alleati, seguono il
loro conduttore Gabriele D'Annunzio,
apriamo una pubblica sottoscrizione,
i II denaro, man mano che verrà rac
colto, sarà trasmesso a mezzo della
Banca dei Figli d'ltalia.
Da Società Italiana di M. S. e Be
neficenza di Ph ila. $ 20.00
Somma precedente 1580.37
TOTALE GEN. $1600.37
A NOSTRO DISCARICO
Pb ila., Pa., 24 gennaio, 1920.
Abbiamo ricevuto da La Libi
ra Parola dollari quindici, am
montare della tredicesima lista
di sottoscrizione prò D'Annunzio
e Fiume Italiana.
Sons of Italy State Bank
l.uimi Corona. Casliier
La Beneficenza è la più vecchia
Società italiana di questa città,
che si è sempre distinta nelle o
pere filantropiche non smenten
do il nome che essa volle imporsi.
Presidente ne è il signor Cesare
Finocchi, che ha ricoperto cari
che importanti in altre Istituzio
ni del genere e che oggi è Gran
de Deputato nella loggia La Vit
toria di Philadelphia, dell'Ordi
ne Figli d'ltalia.
Il IMA Itili
Me la ili
Il senatore Giovanni Ciraolo,
presidente della Croce Rossa Ita
liana. ha inviato ai nostri conna
zionali in America la segui nte
circolare :
Ill.mo Signore,
E' un appello al Suo cuore ed
al Suo patriottismo, quello che io
le rivolgo.
Con la cessazione della guerra
l'ltalia ha constatato la grandio
sità della Sua Vittoria che ha sti
pi rato ogni previsione, per aver
abbattuto uno ilei più grandi e
serciti del mondo, ma ha const."
tato pure clie le sofferenze del
suo popolo sono state inaudite e
per molti anni ancora ne risen
tirà gli effetti.
L'ltalia chiude la guerra, fra
l'altro, con questo passivo:
"Mezzo milioni di morti, un
milione di fi riti e di invalidi per
malattie contratte in guerra e in
prigionia".
A sollevare questi infelici,
straziati dulia tubercolosi e dai
piombo nemico ed a combatti i ne
ie conseguenze fra il popolo, si
apprestano le Croci Rosse del
Mondo con un programma alta
mente umanitario e civile elu
deve ottenere il consenso di tutti
coloro che sentono tuttora le i
dealità di amor patrio, di fratel
lanza e umanità.
La Croce Rossa Italiana, al li
ne di procurarsi maggiori risor
se per rendere più intensa ed ef
ficace la lotta intrapresa contro
la tubercolosi e per attuare il va
sto programma di provvidenze
sociali che si propone di svolge
re a sollievo di quanti, dovunque
e coriiunque, soffrono e dolorano,
ha deliberato di dar inizio, dal
lU2O, ;d "CALENDARIO DEL
LA CROCE ROSSA ITALIA
NA" ricco di diuturna propa
granda morale, igienica e pa
triottica, atta a rinvigorire ed a
tener sempre desto il sentimento
di amor patrio.
Dati gii scopi che si propone
tale iniziativa, son certo che non
mancherà l'autorevole contribu
to della S. V. lil.ma, che si de
gnerà pertanto di iniziare la sua
prenotazione per lo acquisto, fa
vorendone nei miglior modo la
diffusione fra i suoi amici e co
noscenti.
Il Comitato Nazionale Rifiuti
Archivio con sede in Roma, che
tanto utile ha procurato alla Cro
ce Rossa Italiana durante la
guerra, è l'amministratore del
Calendario per la diffusione del
quale nelle Americhe ho delegato
il signor Minucci Giovanni, I
spettore Generale del Comitato
suddetto e il signor Pacifici A li
mando sia Capitano della Croce
Rossa Americana, con domicilio
in New York City.
In tale fiducia mi torna gradi
to ossequiarla distintamente.
Il Presidente dell'Associazione
Giovanni Ciraolo.
Nella sua seduta del giorno 26
gennaio u. s. il Grande Concilio
di questo Stato dell'Ordine Figli
d'ltalia ha preso l'iniziativa del
la vendita del calendario fra gii
associati e gli'taliani di Pennsyl
vania, e già parecchie centinaia
di copie sono state ordinate da
parte di alcuni Grandi Ufficiali.
Le ordinazioni possono farsi
all'Ufficio dell'Ordine N. E. Cor.
7th and Christian sts. I calenda
rii costano 1. 3 e 7 dollari la co
pia. n. d. r.
li un DEH UN W »
(■ut sin mi «sui raa
Il capo del Governo antinazio
nale ha detto: "Io riuscirò a to
gliere dal cuore degli italiani non
soltanto la passione di Fiume ma
perfino il nome di Fiume."
Noi abbiamo dovuto cacciare
dalla città qualcuno di quegìi
scribacchiatori americani, assi
dati dalle ignobili gazzette bcr
saiuole di New York e di Chica
go e mandati qui "con l'incarico
di non capire, di non vedere, di
non sentire e di vigliaccamente
mentire."
Essi hanno oggi in Italia de
gnissimi imitatori. Sappiamo con
quale turpe slealtà sia condì tt.a
contro di noi e contro i nostri at
ti la guerra cotidiana delle di for
mazioni e delle falsificazioni.
Sappiamo con quale untuosa ipo
crisia i grandi giornali attinga
no frodi e menzogne da qui 110
stesso foglio bolscevico ch'essi
dispregiano e temono. I vecchi
bollettini della vittoria non ebbi
io mai una divulgazione larga e
rapida come quella di cui godono
oggi le calunnie soffiate dal ser
vidorame dei Palazzo Braschi.
E la provvida censura ci ridu
ce al silenzio e ci toglie ogni nu -
do di restituire la verità.
Non importa. Ristiamo si reni
e sicuri. Teniamo tuttora la sp:
da fiumana per l'elsa. Ci giuria
mo di avere adottato il motto
pli beo inscritto nel gagliardetto
della nostra prima squadriglia di
"autoblindo".
E, se d.iila nostra parte ; libia
mo un dio, abbiamo anche un
dèmone.
Cri do che il Governo antimi
zinnale tra le sue molte grasse il
lusioni nutra anche quella d'esse
re riuscito a isolarci. E non sa
ehe tutti i (ili del vasto mondo
fanno capo al nodo fiumano. Un
meraviglioso demone li conduce
e li tende attraverso tutte le a
ste radiotelegrafiche della terra.
Eccone una prova.
Si sa con quanta acrimonia e
con quanta stupidezza il Governo
antinazionale abbia rappresent >
to e giudicato la nostra impresa
di Zara. Si sa con quale commo
vente concordia le gazzette Ita
liane ci abbiano vilipeso, ammo
nito, minacciato, designandoci ai
l'abominio come provocatori di
una nuova guerra e come tradi
tori della patria.
Ecco il testo esatto di una no
ta dfl Governo americano intor
no alla questione adriatica, tra
smessa per telegrafo da Wash
ington al capo del nostro Gover
no verso la line della prima deca
de di novembre.
Si consideri che questa nota fu
corroborata dal telegramma del
signor Wilson, con la data del 13
dicembre, già da noi reso pub
blco.
Si ricordi che io partii per le
acque di Zara alla mezzanotte
appunto del 13 novembre.
Poteva l'ispirazione del dèmo
ne essere più opportuna e più di
ritta?
Chi mai, fra i tanti malviventi
i e mezzani che ci vituperano, ose
rà sbavare dinanzi a questo do
cumento solenne dell'impotenza
e della viltà wilsoniana?
Certo, nessun Italiano di Fiu
me e nessun Itailano di Dalma
zia potrà leggerlo senza sentirsi
soffocare dall'indignazione e sol
i levare dalla nausea.
Eccolo.
i "1. —La frontiera orientale
' d'ltalia, partendo da un punto
■ situato sul fiume Arsa, a ovest
| di Fianona, e risalendo al nord
1 fino al Karavanken, seguirà la
I cosidetta "linea americana" ma
' con tali modificazioni che per
- mettano di assegnare all'ltalia la
1 città di Albona. 11 territorio co
- stiero, che sarà per tal modo at
tribuito all'ltalia-, e che si sten
derà dal canale dell'Arsa (ino al
la frontiera dello Stato libero di
- Fiume, sarà completamente neu
tralizzato; e nella stessa situa
- zione dovrà trovarsi un'altra
striscia di terreno che arriverà
a sud, fino a Capo Promontore.
2. Lo Stato indipendente di
Fiume verrà contenuto nei limi
ti fissati dal Presidente Wilson,
comprendendo la città e il suo
retroterra immediato.
II confine sud-ovest di queste
stato libero sarà modificato se
condo quanto è scritto al para
grafo precedente.
La Lega delle Nazioni avrà
l'assoluto controllo sullo State
- libero di Fiume, e provvederà al
- la sua amministrazione per mez
zo di un governo formato da«u
Fa quel che devi, avvenga
che può'
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
na Commissione speciale, il con
trollo sul porto r sulle ferrovie
sarà devoluto alla Lega delie N'a
zioni. Le ferrovie e il porto sa
ranno esercitati secoi.io gii in
teressi della città e dei che
se ne servono pei loro sbocchi
naturali. Tutte le concessioni at
te ad accrescere lo sviluppo delle
ferrovie e dtl porto di Fiume s:i
ranno poste ugualmente sotto il
controllo della Lega dello Nazio
ni. N T el termine di cinque anni
avrà luogo un plebiscito; LA PO
POLAZIONE INTIERA PREN
DERA' PARTE AL VOTO. CHE
NON POTRÀ' ESSERE FRAM
MENTARIO. E' sottinteso che
non sarà assegnato a Fiume al
cuno statuto speciale: ma so l'l
talia non potesse accettare iiue
sto plcbeseito, I<> Stato libero sa
rà lasciato alla Lega del!? Nazio
ni, restando chiarann-.itc -v.bili
to elio la Lega dovi a iraciare
TI "ITA LA VITA Fl'Tl'li \
DELLO STATO.
•5. —Si (Uh sta ìitr,:i( iio io--
so accettala, i p uà r d gerì 1 u
i.o Statuto speciali che darà al
cosidctto "corpus -eparatimi" di
Fiume un grado di autoin mia e
sattamenle simile a quello di cui
godeva sotto la dominazione un
gherese: MA LA SOVRANITÀ'
ITALIANA NON SARA' MAI
ESERCITATA, SOTTO ALCI
NA FORMA.
Lo Stato Serlxi-Croato-Sloveno
avrà I NA AUTORITÀ' INCON
TESTATA SI TITTA LA
DALMAZIA, ma sarà riservato
alla Città di Zara uno speciale
regime. Per salvaguardare e da
re un riconoscimento al caratte
re italiano della città, Zara ver
rà dichiarata città libera e le au
torità cittadine saranno chiama
te a stabilire, D'ACCORDO CON
LO STATO Jl< 10-SLAVO, la
forma e il funzionamento del go
verno. Il governo della città di
Zara avrà la garanz a perpetua
della Lega delle Nazioni e in ca
so di dissenso fra la città e ì!
Regno jugoslavo, la Lega delle
Nazioni dealderà sulle varie di
vergenze. La rappresentanza di
plomatica della città libera di Z i
ra sarà scolta dal governo della
città.
4. L'ltalia avrà il possesso
delle seguenti isole:
a) il gruppo di Pelagosa.
Ij) Lissa e gii isolotti a
ovest di Lissa.
c) Lussino e l'nie.
Alla popolazione slava delle ì
sole poste nel gruppo di Lissa
sarà concessa, sotto la sovranità
italiana, una completa autono
mia locale.
ó. L'ltalia eserciterà il man
■ dato sull'Albania, ma i termini
del mandato stesso saranno tali
da impedire che l'ltalia possa
' SFRUTTARE LE RISORSE
' DEL PAESE, servirsene a scopo
militare e colonizzare. Il territo
rio posto intorno a Valona sarà
completamente neutralizzato, e i
jugoslavi avranno il diritto di co
i struire e di gestire le ferrovie
dell' Albania settentrionale a
nord del parallelo 41. 15.0 cc
i me pure di fruire di tutti i pri
vilegi dei traffici internazionali
. | attraverso l'Albania del nord, se
. condo quanto è stato stabilito
, nella nuova convenzione fra gli
alleati e le Potenze associate.
I jugoslavi avranno il diritto
di sviluppare e migliorare la na
vigazione della Boiana, a condi
» zione però che il Montenegro si
( Unisse allo stato jugoslavo.
L 6. La città di Valona con un
1 retroterra LIMITATISSIMO, ta
i le da supplire soltanto ai biso
t gni economici essenziali della
- ; città e della sua sicurezza, sarà
i dato all'ltalia, in piena sovrani
", tà.
7. L'ltalia avrà il diritto di
- transito senza restrizioni e con
- convenienti garanzie, lungo la
i ferrovia di Assling benché que
" 'sta passi su territorio jugoslavo.
8. l na striscia di territorio
1 a est della linea americana in
1 Istria, i cui limiti saranno ulte
. riormente fissati, dovrà essere
1 permanentemente neutralizzata,
sotto la garanzia della Lega del
le Nazioni. Questo territorio
0 comprenderà, oltre lo Stato libe
rodi Fiume, una cintura di ter
-1 , reno che arriverà a nord fino al
~. la regione dei mari Karawanken
~je includerà il triangolo di Ass
ing. La frontiera orientale di
ài questa zona neutra seguirà una
o linea tracciata sei chilometri :
t-1 est dalla città di Assling, che
s-, partendo dalla frontiera setten
i-'trionale della jugoslavia (cosi