LA LIBERA PAROLA
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dine. Noi. però, dato che era prossima
la Grande Convenzione, abbiamo man
tenute queste quattro o cinque logge
tino ad oggi per sottoporre la quistio
ne alla vostra saggezza, sicuri che,
dopo ampia discussione, deciderete
nell'interesse collettivo d'Ha nostra
Organizzazione.
E' mio parere però che l'iscrizione
alla Cassa di Previdenza deve rima
nere obbligatoria, e ciò per diversi
motivi.
Nelle Istituzioni economiche come
eiuesta, suddivise in logge filiali, vi
eleve essere uniformità nei doveri e nei
diritti. Se questo potesse attuarsi dal
le logge dei diversi Stati, uniformità
nei doveri e nei diritti dovrebbe esiste
re in tutto l'Ortiine e anche il sussi
dio per malattie dovrebbe essere
pagato ai soci in uguale proporzione.
L'Ordine è una sola Associazione, sud
divisa in Grandi logge e logge subor
dinate per ragioni amministrative e
per la differenza delle leggi nei diffe
renti Stati.
Non è nuovo il caso che un profa
no preferisca di i ntrare in una piut
tosto che in un'altra loggia, sol per
chè quella che egli presceglie dà niag
• (fiori benefizi o fa pagare tasse infe
riori all'altra.
L'Ordine poi ha il dovere di pro
teggere i proprii associati e di ineii
car loro la via migliore da seguire per
mettersi, con una minima spesa, nelle
condizioni di poter far fronte all'av
versa fortuna e per non lasciare com
pletamente sul lastrico le proprie fa
miglie quando il fato li colpisce. E' un
dovere questo che ci viene tracciato
daiio spi ì ito delle leggi e Hill nostri
rituali.
Ammesso che in diverse logge della
stessa località, alcune concedono tutti
i benefìzii che si hanno facendo parte
dell'Ordine, altre no: vi saranno, seb
bene in minoranza, dei soci in una log
gia, che non fa parte della Cassia di
Previdenza, che sono desiderosi di. go
dere di questo diritto; viceversa, ir»
una loggia, che abbia deliberato di
far parte della Cassa di Previdenza,
ri saranno elei fratelli che non deside
rano di seguire l'assemblea. Qual'è la
posizione degli uni e degli altri nei
due casi da me esposti? Che la mino
ranza, anche senza la sua volontà, lie
ve seguire ia maggioranza. E se, co
me sarebbe consigliabile, si permet
tesse ai soci contrari alla Cassa di
Previdenza di passare in quelle logge
che non ne fanno - parte, o viceversa,
ai favorevoli di trasferirsi a quelle fi
liali che vi sono iscritte, si creereb
be un vero confusionismo, un vft vai
di fratelli da una loggia all'altra, ogni
qualvolta essi decieiessero di farne
parte o no. In questo caso si lascereb
be libero il fratello oggi di aderire alla
filantropica istituzione, domani di ri
tirarsi e più tarrli di rientrarvi anco
ra.
Questo sia detto per le logge di una
stessa località.
Facciamo ora il caso che ciò avve
nisse fra logge di località lontane le
une dalle altre, quale sarebbi- la po
sizione dei soci, tenuto conto che la i
scrizione si fa in massa e non
larmente? Ne verrebbe la disparita
di trattamento fra le logge di una
stessa località e quelle eli località di
verse, salvo che i fratelli appartenen
ti a quest'ultima categoria, volendosi
iscrivere ad una loggia aderente alla
Cassa di Previdenza, dovessero farlo
solo per il benefizio mortuario, ma
senza frequentare le riunioni, a causa
di lontananza. In questo caso avrem
mo creata una Compagnia di specula
zione, e non una Istituzione dalle no
bili finalità qual'è cggi il nostro Or
dine.
Né dovremmo cambiar pensiero
perchè la partecipazione alla Cassa di
Previdenza ci abbia portato un mag
gior onere di quello che fu previsto
in principio. Se si eccettui il periodo
dell'epidemia e i morti di guerra, la
rata si è sempre mantenuta inferiore
a quella preventivata; e di gran lunga
inferiore a eiuella che si pa»a alle
compagnie eli Assicurazioni, le quali
danno i benefìzii di morte ai soli SQC:
assicurati e non ai coniugi.
Leggiamo un po' le nostre statisti
che e rileviamo le cifre da noi pagato
prima dell'epidemia, cioè dal 1.0 gen
naio 1917, data della istituzione della
Cassa di Previdenza, fino a tutto set
tembre 1918, un mese prima dell'epi
demia.
ANNO 1917
Pagammo in gennaio $ 31.500
Pagammo in febbraio 20.421
Pagammo in marzo 33.368
Pagammo in aprile 22.662
Pagammo in maggio '24.080
Pagammo in giugno . 1G.127
Pagammo in luglio 31.746
Pagammo in agosto 13.714
Pagammo in settembre 13.865
Pagammo in ottobre 24.227
Pagammo in novembre 32.872
Pagammo in dicembre ... 51.055
ANNO 1918
Pagammo in gennaio ... .... 31.596
l'ftgammo in iVJ liraio 2K. i 4
Pagammo in marzo 49.681
Pagammo in aprile
Pagammo in maggio 28.456
Pagammo in giugno 34.410
Pagammo in luglio 37.923
Pagammo in agosto ..
Parammo in settembre 24.172
TOTALE $606.864 i
I] totale pagato è di $6.06, che, divi' i
so per 21 mesi, dà una rata mensile i
di $0.28 e 85 per cento.
Lo stato anormale si è incominciato
ad avere dal 1.0 ottobre 1918 a tutto '
marzo 1919, perchè fino a quest'epo
ca abbiamo rlovuto ancora registrare i
morti per epidemia che non erano sta i
te denudiate a tempo. Ed anche dal" i
.o Aprile di quest'anno, a tutt'oggi, Il
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la rata non è stata esattamente nor
male perchè si sono avute e si hanno
ancora le vittime di guerra. E con
tutto ciò, se diamo uno sguardo alle
rate pagate dal 1.0 Aprile a tutto
giugno 1919 troviamo che per mirile
abbiamo pagato S 8 soldi; per maggio
37 e per giugno 26, cioè una media di
31! e un terzo di soldo al mese.
Queste, carissimi fratelli, sono cifre
e non chiacchiere, cifre che vui potete
controllare; nuesti, egregi granili de
legati, sono i veri conti, non quelli che
«i sbraitano nelle logge "quando si ha
ragione di /dare sfego a rancori per
sonali o quando si deve insidiare la
reputazione dei dirigenti dell'Ordine.
Ricordo a me stessq che quando an
davo facendo la propaganda fra le
logge per ottenere la iscrizione alla
Cassa di Previdenza, dicevo sempre,
che dall'esperienza avutasi nella
Grande Loggia dello Stato di New
York, nel primo anno di funziona
mento, salvo accidenti della natura o
altre gravi circostanze impreviste ed
imprevedibili, si poteva ««eie sicuri
di pagare una rata di un minimo di 25
soldi ad un massimo di 35, cioè circa
4 dollari all'anno. Fino ad oggi gl'i
scritti di Pennsylvania hanno pagato
una rata uguale a 28.85 soldi, nei
tempi normali, cioè prima dell'epide
mia; e un massimo di 33 e un terzo
di soldo, inclusi i morti di guerra, do
po il periodo dell'epidemia. A 35 sol
di, massimo preventivato, in due anni
e mezzo di tempo, non siamo ancora
arrivati.
Tengano lontana i numi un'altra ca
tastofe uguale a quella dell'epidemia
di influenza dell'anno scoreo!
Se le rate alla Cassa di Previdenza
si fossero dovute pagare in quel perio
do, io scommetto che nessuno si sa
rebbe rifiutato, perchè tutti ci trova
vamo sotto un brutto incubo e perche,
pensando che da un momento all'al
tro potevamo scomparire, ci saremmo
tenuti in regola per non far perdere
il beneficio alle nostre famiglie. Allo
ra, se qualcuno ei fosse presentato al
l'altro e gli avesse detto: quanto pa
gherete voi se vi salverete da questo
male micidiale o se di esso rimarrete
immune? L'intervistato avrebbe pro
messo qualunque somma. Ma passato
il pericolo, ringalluzzimmo; diventam
mo cinici e molti se ne uscirono dal
l'Ordine per non pagare le rate che
erano servite ad alleviare le miserie
di tante disgraziate famiglie.
A questo proposito, sa lo crederete
necessario, v'invito a discutere e deli
berare se.-per quei soci allontanatisi
dall'Ordine senza adempiere ai loro
dovere, le logge siano tenute a paga
re o no, perchè, nel caso queste non
debbano pagare, giustizia vuole che si
rinfranchi" quelle logge che pagaro
no per i soci usciti.
I>ebbo olirvi anche, che solo per il
: mesi- di Ottobre 19IH. soci (ti Società
di M. S., composte di fratelli nostri,
pagarono lino a quattro dollari cia
scuno, senza che nessuno «muovesse la
gnanze.
Invece noi neanche durante i mesi
dell'epidemia. con.-id< rando che le
morti comunicate n ritardo arrivaro
no fino al mese di marzo, contribuim
mo una rata snroporzionata, perchè
pagammo :
per i morti ili ottobre 191 ■> §4.70
per i morti di novembre 191* m 2.25
per i morti di dicembre lyiK 0.92
per i morti di gennaio 1919 0.4"ì
per i morti di febbraio 1919 0.35
per i morti di marzo 1919 0.55
cioè un totale di .*9.20
somma, che ripartita per ó i mesi, pe
riodo nel (juale pagammo p<" le morti
di epidemia, la media viene a corri
spondere in 'agione di dollari 1.5 i il
PR'i'e. Però l'Oidine pago -,l'ime rile
vantissime, cioè $89.800.00 per otto
bre. $42.600.0',! pi-, novembre, e dolla
ri 15.700 pc ' dicembre * via li segui
to
Alle Compagnie di Assicurazioni
pei SSOO di as ; cu. azioni si patra per
uomini di 21 anni $9.44 all'anno; per
quelli di 35 anni $13.80 e per quelli di
45 anni $19.53. I.e compagnie di assi
curazione non pagano benefìzii di mor
te ai coniugi dei deceduti. Ribadendo
che la iscrizione alla CacO'i di Previ
denza, a mio parere, deve essere ob
bligatoria, mi permetto di i irvi qual
che raccomandazione:
1. Ch>- il Fondo R..-.erva, qua
lunque sarà il vostro deliberato o la
tassa che si stabilirà, .>e non lo si vuol
aumentar»' riceva sempre la stessa
percentuale come nel passato. Esso,
oltre che per i pagamenti anticipati
da farsi prima che Te logge versino le
rate mensili, deve essere sempre a di
sposizione nei casi di estremi bisogni,
come è avvenuto per l'epidemia.
2. Che in Suprema Convenzio
ne 3Ì insista perchè per la C. di Pre
videnza vi sia un intesa interstatale
in modo che il socio, che da uno Sta
to si trasferisce ad un altro, manten
ga gli stessi diritti, continuando a pa
gare le rate mensili, senza essere ob
bligato a pagare una nuo
va tassa d'iscrizione o che questa sia
pagata dalla Grande loggia dalla
quale il socio si allontana; e che non
debba essere rigettato, per nessuna
ragione, specialmente per l'avanzata
età. Quando il socio entrò nell'Ordine
aveva l'età legale e, siccome l'Ordine
è una sola Associazione dovunqui- esi
sta, con gli stessi ideali e le medesi
me finalità, il socio deve conservare
i suoi diritti dovunque esso si rechi.
In omaggio al deliberato preso nel
l'ultima Grande Convenzione di U
niontown, dal Fondo della Cassa eli
Previdenza sono stati dati in prestito. '
a prima ipoteca, all'interesse del 6 pe -
rento, $16.300.00; dei quali sono sta
t! r ' • - ' è tata in
-200 azioni al mese alia "Sons of Ita
ly building and Loan As-orìation".
li Previdenza, proprio, alla vigilia di
itente segretario dc'la Commissione
:he per nitri mgioni i'a stato già li- •
:enziato, ai è rivelato indegno del po
ito che occupava. Raccomandatoci da
jn fratello rispettabile della nostri'
jrande Loggia, egli non ha sentito la
esponsabilità dei suoi atti ed ha ri
mesto disonestamente alla fiducia di ,
hi ce lo aveva raccomanduto. Egli ha
nancato e la giustizia punitiva, se sa
•à applicata imparzialmente, dovrii
LA LIBERA PAROLA
ritenerlo colpevole. Il denaro truffato
con falsificazione di checks deve esse
re ripagato dalla Banca. Ho ragione
di credere che il Presidente della Com
missione della Cassa di Previdenza
ve ne parlerà più dettagliatamente. Io"
nuli posso restare dal comunicarvi che
quell'impiegato si rese indegno in tut
to della fiducia riposta in lui, essen
do arrivato perfino a scrivere a qual
che vedova in Italia, alla quale si in
viò il beneficio mortuario, che se fos
se voluta venire in America egli, che
si diceva vedovo mentr'era ammoglia
to, ne avrebbe preso cura.
Non potrei terminare di parlare del
la Cassa di Previdenza se non tribu
tassi un doveroso ringraziamento al
presidente della Commissione, fratello
Nicola Albanese, per l'opera indefes
sa, intelligente ed energica da lui spe
sa nel suo seno e fuori di essa, nel
l'interesse collettivo, specialmente nel
caso Siracusa, con grave onere dei
suoi risparmi.
(Continua).
TotFoìiel
Influenza Grippe
Flu-Febbre Spa.
gnuola
Questi nomi indicano tutti la stes
sa malattia, quella famosa, che tante
vittime e tanti lutti ci ha apportato
10 scorso anno.
Il volgo, ignorante di cose meeliche,
parlava e parla di "influenza Spa
gnuola" con terrore e come di una
malattia perfettamente nuova. Di
nuovo, realmente, non vi è stato che
la terribile virulenza e la mortalità
spaventevole, mai avutasi per le ri
correnze- epidemiche precedenti, e clic
hanno dimostrato la insufficienza, ed,
in alcuni casi, l'assoluta impotenza a
circoscrivere, combattere e debellare il
pericoloso male. Il quale, poi, ha tro
vato largì}, campo di sviluppo, e diffu
sione rapidissima non solo nelle con
dizioni unti-igieniche generali di abi
tazioni, sporchizia, accumuli di detri
ti e materie di rifiuto di ogni specie,
densità eli popolazione, insufficiente o
irregolare alimentazione, e te. ma, so
pratutto, nella negligenza e disprezzo
di usare anche i più elementari mezzi
preventivi nelle singole famiglie o in
dividui, i quali si sono piuttosto af
fidati aMa sorte, al ciarlatano, ai con
cigli della sapiente comare o al pro
fondo sapere di qualche "Profossore",
"cipollone" o più o meno "illecito",
che ascoltate la parola della Scienza
e dell'esperienza risparmiando a sé ed
alla società tante vittime e tanti do
lori. Cosi, intere famiglie sono rima
ste distrutte, con perdite immense, in
calcolabili delta ricchezza economica e
-ociale delle N'azioni, e sono state
pressoché tutte, le quali furono visi
tate dall'immane flagello e ne risen
tono tuttora le conseguenze irreparq
bili.
Ma, verrà, non verrà questo anno
11 famoso, spaventevolmente famoso
Flu? Sarà benigno o grave? Avre
mo tante migliaia di vittime cosi, co
me l'anno scorso o saremo risparmia
ti ? Ecco che ogni persona si doman
da.
Gli stessi Igienisti e Direttori dei
"Bureau of Healths, si trovano im
pacciati o in contradizione, più o me
no, l'un l'altro, nel dare una risposta.
Per conto mio, ritengo che, se pur vi
sarà una ricorrenza dell'lnfluenza
Spagnuola o Flu, essa sarà mite, di
breve durata e non fatale, o al più,
eccezionalmente sarà fatale. E* neces
sario però non esser fatalisti, e si de
ve cercare di chiudere l'uscio di casa
prima che vi sia entrato il laelro, cioè:
prevenire con mezzi semplicemente i
gienici, dietetici e di vita regolata lo
sviluppo del male. Una gran pulizia
personaJe, un'alimentazione moderata,
un limitato uso di bevande alcooliche
(che gli acquaioli mi perelonino l'ere
sia!!). aria pura e libera nelle stanze
da dormire sopratutto, evitando il
contatto con persone che mostrassero
già di avere qualche segno della ma
lattia: vestimenta e coverture giusta
mente pesanti, moderate purgazioni,
evitando il rapido raffreddamento del
corpo o le troppo alte temperature
per .eccessivo riscaldamento delle abi
tazióni o uffici, etc. sono tutte cose
che valgono a premunirsi e a garan
tirsi dell'essere attaccati dal male.
Ma .-e alcuno si vedesse attaccato da
raffreeldore, starnutazione, lagrima
zione, bruciore agli occhi e alla gola,
mal di testa, tosse secca, dolori alle
giunture a forma reumatica, irrequie
tezza, nervosismo esagerato, a volte
disturbi gastrici, con, o senza vomito,
febbre più o meno alta, disturbi re
respiratorii etc. allora pensi subito
che potrebbe essere affetto da In
fluenza. Allora, il riposo a letto, un
purgante, sudoriferi, dieta leggera e.
preferibilmente, liquida, aria pura ed
isolamento sono le prime e più im
portanti cose a farsi ed alla portata
di tutti in attesa del medico. Il quale
dovrà sempre essere consultato, evi
tanelo i consigi; delle comari compia
centi, dei riniedii segreti di quei se
dicenti "professori" che hanno lascia
to la gravosa, sì. ma onorata zappa
per darsi al ciarlatanismo professio
nale, che dà loro, certo, molte più lar
glie riserse e guadagni, attinti dalle
tasche dei poveri ignoranti e credulo
ni. ili eiuello dell'onesto lavoro; dei ri
•
n*>rti e seppelliti; e devono seguire
solo j consigli dell'uomo delia scien
za vera, cioè "3el medico, che sa cosa
dice e che cosa fa con tutta compe-
Non si dimentichi, poi, che l'ln
nzn, spagnuola o jion, e sempre
passibile a contrarsi, perchè, in tem
pi ordinari, ricorre come eiualunque
altra malattia infettiva e solo è d'in
tlole più benigna e curabile, di quan
do assume il carattere e la forma di
grave malattia epidemica, come eiuel
la dello scorso anno.
Che sia una malattia che può riu
scire fatale, lo dimostrano le svariate \
•omplicazioni alle q'.mli può dar luogo
e principalmente alle bronchiti, pleu
riti, pulmoniti, disturbi nervosi più o
meno gravi ets. malattie, queste, che
solo un medico può constatare e cu
rare con successo.
E, per, finire, dirò che quantunque I
nessuno più discuta che l'lnfluenza e
una malattia di origine infettiva, e
perciò specifica, pure, fin'oggi, non
ancora si è riusciti ad isolare il bacil
lo specifico che la proeluce, non ostan
te che scienziati autentici e di fama
mondiale si siano affaticati e si affa
tichino intorno alla sua ricerca, attri
buendosi ciascuno di essi il merito di
averlo scoperto.
Il contatto personale, l'uso di og
getti appartenenti ad un "influenza
to", gli affollamenti; gli ambienti
chiusi, più o meno; la poca luce; l'u
midità delle case ed atmosferiche;l'ac
cumulo di sudiciume, immondizie, e
materiale di rifiuto «li qualunque ge
nere, nelle case o nelle strade; l'uso
di cibo e bevande malsane o esposte
al facile inquinamento e contagio, sb
no tutti mezzi che favoris<;ono enor
memente e principalmente il diffon
dersi del grave c pericoloso male.
Con ejueste poche, superficiali e fa
cili nozioni sull'origine della malat
tia, ognuno può essere in graejo di e
vitarla e prevenirla, risparmiando a
eè, alla famiglia ed alla società tribo
li, disgrazie e perdite preziose di vite.
Dr. NIPER.
liie l* Culi
NEW CASTLE, PA.
15 dicembre.
I Figli d'ltalia aiutano il programma
di americanizzazione
(Corrispondente). La sera del 9
corrente mese, nella sede della Y. M.
C. A., ebbe luogo un comizio per inci
tare a frequentare la "Garfield Night
Vocational School" di qui.
Erano presenti 125 soci di questa
loggia Italia Una N. 915 dell'O. F. d'l.
e i membri dei "Minute Men" del Ro
sary Club, Board of Trade e School
District. Un indicibile entusiasmo re
gnò durante la manifestazione.
Presiedeva il signor E. D'Eletto,
venerabile della loggia Italia Una, N.
915. Per primo fu chiamato a parlare
Mr. G. L. Patterson, presidente del
Board of Trade, il quale inneggiò ai
soci dell'Ordine Figli d'ltalia per il
loro patriottismo dimostrato special
mente per l'americanizzazione d/i
propri connazionali. Con enfasi spie
gò l'importanza delle scuole si rali in
coraggiandone la frequentazione. Par
larono anche i signori J. W. Kenny,
commissario de! Board of Trade; F.
L. Rentz, presidente del Rotary Club,
Raffaele Crisci, Rev. Thos. Cook. se
gretario industriale del Y. M. C. A.;
A. H. C. Boenism, dell'Eintracht Sin
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tore dell'Ordine Figli d'ltalia, per que
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