PUBLISHED AND DISTRIBUTED ITNOFR pcouit », . AOTH ORIZED BYTHE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPHIA, PA„ BY ORDER OF THE PRESI DENT, A. S. BUKLESON. POSTM*».EK GEÌL LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO 11. - Numero 41 La Colonia Italiana continua ad intrattenere l'equipaggio della "Conte di Cavour" 8 Ottobre Allo "Ship and tent Club" [ Mercoledì della scorsa settimana i H bravi marinai della Conte di Cavour ■jsi recarono a fare una visita allo H"Ship and Tcnt Club" sito alla 23.a H strada e Christian st. f I>a direzione del Club aveva prepa- H rato lo evolgimento di uno scelto pro ■ gramma musicale di circostanza che ■ riscosse gli applausi generali. [ 11 tenente Biello della Nave da ■ guerra "Minnesota", parlò in Italiano ■ dando il benvenuto agli ospiti italia- H ni. Dopo di lui parlò il sottotenente ■ Boyle. Miss Boyle cantò una romanza H e uno dei marinai americani cantò ||| l'lnno di S. Giusto. Miss Knaple e E Miss Bennett ballarono in costume, ■R con grande piacere degli spettatori. 9 Verso le 10.30 cominciarono le danze B che si protrassero fino alle 12. I Furono serviti rinfreschi e sigaret ■ te, offerte, queste ultime, dal Jewish K Welfare Board. Prima di chiudere il trattenimento SS si gridò tre volte: "Viva l'ltalia!" I H membri del Club cantarono quindi ■ l'lnno di Garibaldi e "My Country'tis m of tee." 9 Ottobre Il pranzo all'Hotel Bellevue Stratford Il banchetto in onore dell'Ammira gli glio Conz e degli ufficiali della "Con- H te di Cavour" che ebbe luogo giove- ! B dì sera 9 ottobre, al Bellevue Strat ■ ford Hotel, è riuscito, come doveva ■ riuscire, una splendida manifestazio- ' B ne di italianità. La quantità e la posizione sociale B dei partecipanti costituiscono già di ! per sè un successo, perchè ognuno sa quanto sia difficile fra noi italiani l'ottenere la partecipazione di perso nalità americane alle nostre manife- B stazioni che, volere n no. rivestono I r sempre un carattere eminentemente I nazionale, anzi nazionalista al cui j ! programma mal si adattano certi per ! sonaggi ufficiali di questo paese. Basteranno alcuni nomi per dare I un'idea dell'importanza dell'avveni- I mento di giovedì sera. Citiamo, dun- I que, fra i presenti: S. E. l'Ammira | glio Ugo Conz, l'Ambasciatore Conte I Macchi di Cellere, colla contessa, il I Governatore Sproul, il R. Console Cav. Uff. Gaetano Poccardi con la sua gentile signora, il giudice McMi- I chael, il giudice Martin, il Console • francese Fontaneau, il vice Ammira glio llughes della Marina Americana, .'•> l'On. J. Hampton Moore, l'on. John £ Wanamaker, il giudice Buffington, ■ l'attacchè navale alla H. Ambasciata ■' Lovatelli, Mr. e Mrs. Stotesbury, la ■ Signora Benjamin Miller, il District I Attorncy Rotan, il Colonnello Frank | lin, Mons. Isoleri, il giudice Bonni f well, l'avv. Ruffu, il Sindaco Harry j , Bacharach di Atlantic City, il Sinda co di Chester, McDowell ed altri pa-. ; recchi. Al banchetto presero parte un 400 persone circa, comprese molte elegan-1 ti signore. Il servizio fu davvero i nappuntabile ed il menu squisito. Fun geva da "toast-master" l'Avv. Gio vanni Di Silvestro il quale, con ac-1 ! conce parole, presentò i diversi ora tori, non senza far rilevare ai presen-, ti l'importanza ed il significato della : manifestazione. Dopodiché prese a $ parlare, in italiano, il Conte Macchi Di Cellere, Ambasciatore d'ltalia a j Washington, che ebbe parole di lodel per il Comitato organizzatore dei fe-1 stfggiamenti alla "Conte di Cavour" j ed espressioni di viva gratitudine per j questo paese nel quale vivono tanti | italiani, per l'aiuto generosamente ti. concesso durante la guerra. < Il discorso pronunziato dall'Ammi- i raglio Ugo Conz, in lingua inglese, ; fu un modello di finezza diplomatica; i detto con squisita pronunzia, con : chiarezza di concetti e con assoluta ìt padronanza dell'uditorio, suscitò in' fi tutti una grande impressione. Sua fcf Eccellenza disse di essere venuto qui j su una grande nave da guerra come |X, messaggero di pace; per ringraziare B l'America di quanto essa aveva fatto H P er l'ltalia durante la maggior crisi £ dei popoli che la storia abbia mai co li, nosciuto. Ricordò le benemerenze de .» gli americani in Italia, il lavoro del- 1 : gPIa Croce Rossa, i soccorsi inviati a delle popolazioni sofferenti, 1 Wdei bambini estenuati dalla fame. Ag- 1 R* giunse che gli Americani, partendo 1 dall'ltalia avevano lasciato nei cuori E italiani un grande spazio vuoto che [ questi ultimi si erano sforzati e tut- : B torà si sforzavano invano di riempi- I re e disse di sperare che gli ameri- 1 I cani torneranno presto in Italia, non ; I per far opera di guerra e di stermi- I nio ma per compiere la loro missio- ( t ne di civiltà edi progresso. Il discorso del Governatore di Penn -1 sylvania. William C. Sproul. fu, dal B punto di vista politico, il più impor- i I tante. Dopo aver detto che gli italia- i I ni sono numerosissimi in Pennsylva- I nio e non accentrati nelle grandi cit ■ tà, ma sparsi un po' dappertutto e re- I canti ovunque la loro operosità pro- F verbiale, rilevò che gli italiani forma no degli ottimi cittadini di questa i grande repubblica e il fatto stesso dell'amore che essi portano alla loro patria di origine, è la prova miglio re che essi sono un ottimo elemento, poiché chi non ama la propria patria, tanto meno è capace di amare la pa tria degli altri. Venendo a parlare ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, COINJ L_A FIACCOLA I INI PUGNO "Kntered as scrond-cUuss matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Àct of March 3, 1879". ideila guerra e del contributo che ad 5 essa aveva dato l'ltalia, affermò, con molta chiarezza e precisione di lin guaggio, che se l'ltalia non fosse en . trata nella lotta dalla parte de Ila bun -1 na causa l'America non avrebbe potu r to prender parte alla guerra in tem > po utile per salvare gli alleati ed a -1 vrebbe dovuto sostenere tutto il peso delle forze germaniche da sola. Alla fine del bellissimo discorso del ' Governatore Sproul l'orchestra intuo na la marcia reale e l'inno americano. I presenti ripetono per tre volte il 1 grido: "Sproul" in omaggio al neo ' governatore. Segue poscia il R. Console Genera le Cav. Uff. G. Poccardi, che parla 1 in italiano; elogia la colonia della qua ' le vanta le nobili tradizioni di pa triottismo e di carità, fa un caldo ap • pello alla concordia ed all'unione ed ■ invita i convenuti a bere alla salute del nostro benamato Sovrano. Il di scorso del R. Console, elegante ed ef ficacissimo, riscuote generali applausi. 1 L'orchestra suona la marcia reale. A questo punto l'avv. Giovanni Di 1 Silvestro dice che dovrebbe parlare il Sindaco di Filadelfia, ma siccome e gli è assente, presenta agli interve ; nuti il futuro Sindaco nella persona dell'on. J. Hampton Moore che é sa lutato da unanimi applausi; egli par ; la con grande spirito e dice che, dopo che è cessata la guerra all'estero è necessario che cessi anche in patria. | Ha belle parole per l'ltalia e per gli italiani e invoca dal governo d'ltalia | l'invio di altri ambasciatori come | Macchi Di Cellere c «li altri amha ! sciatori di pace in uniforme come jConz; è necessario che i due popoli vengano sempre in contatto più stret to acciocché essi possano apprezzarsi al loro giusto valore. L'Avv. Giovanni Di Silvestro parla della Coppa d'onore che il Circolo I taliano vuole presentare alla R. Na ve ed accenna alle benemerenze ilei Presidente di quel Circolo, signor Ro berto Lombardi. I.'Avv. Kugene V. j Alessandruni, "Assistant District At torney" della Contea di Philadelphia, pronunzia, in inglese, un discorso che è tutto un inno alla virtù della razza j latina alla quale questo parse ò le gato da imperiture tradizioni di au dacie e di glorie; nomina Colombo, Vespucci, Verrazzano, purissime glo i rie italiane che brillarono di viva lu ce sulla terra d'America. Il discorso dell'Avv. Alessandroni, detto con sen timento insolito per la lingua ingle se, suscitò profonda commozione c vivissimi applausi. L'Ammiraglio Conz, a questo pun to, vuole dire poche parole in Italia no per ringraziare i connazionali pre senti ai quali assicura che tutto ciò che la Marina «l'ltalia ha fatto non fu altro che il dovere, lo stretto do vere il quale, per un marinaio è pre mio più che sufficiente a sè stesso. "Noi fummo paghi aggiunge l'am miraglio di potere, col sacrificio I della vita nostra, con quella dei no stri poveri morti, assicurare alle no stre coste sull'Adriatico il sonno tran quillo, mentre noi eravamo sui ma re." E aggiunge, rivolto agli italiani: j "Voi ricordatevi sempre di essere i j taliani e amate questa terra che vi ospita come noi l'amiamo laggiù, in Italia!" j Uil uragano di applausi saluta le belle, ispirate parole dell'Ammiraglio Conz che si è dimostrato parlatore efficacissimo, che sa raggiungere at j traverso un linguaggio semplice, spo glio di rettorica e di pistolotti, le più intime latebre del cuore. La signora Benjamin Miller, mis sionaria di carità nota a tutti a Fila delfia, per l'amore sviscerato per il ! nostro Paese, parlò, in inglese, susci tando grande commozione col raccon to di ciò che aveva visto in Italia, dopo la guerra; aggiunse anche po che parole in italiano di saluto e rin graziamento ai presenti. Monsignor Isoleri, non ostante l'e tà avanzata, parlò con molto calore patriottico, deplorando anche certi a ! mici del nostro Paese che avrebbero dovuto tenere, a nostro riguardo, ; ben altra condotta. Il suo dire fu sa lutato da vivissimi applausi. Dopo poche parole dell'Avv. Gio vanni Di Silvestro che chiese l'auto rizzazione di mandare un telegramma a S. M. il Re, il Rev. T. E. Della Ciop pa lesse una ispirata poesia di circo i stanza chiudendo così il piacevolissi mo trattenimento. L'impressione riportata da tutti fu che il banchetto di giovedì sera riu scì una solenne manifestazione pa triottica, ed è da augurarsi che di tali manifestazioni se ne possano te- ' nere spesso, a maggior gloria del no me italiano e a tutto beneficio degli emigrati destinati a raccogliere i frutti di una unione più intima col l'elemento americano. Gli Avellinesi onorano un loro cittadino Fra tutte le manifestazioni delle quali sono stati fatti segno gli uffi ciali, sott'ufficiali e marinai dell'equi paggio della corazzata Conte di Ca vour, segnaliamo al pubblico dei no stri lettori quella degli Avellinesi qui residenti per la spontaneità, con la quale venne preparata ; la sincerità con cui venne offerta e per la cordia lità fraterna che rfgnò sovrana la se ra di giovedì della settimana scorsa nel Posillipo's Restaurant, 760 S. 9th street Gli avellinesi di Filadelfia si eon fatti sempre onore, sia nella vita la ' boriosa che menano che nelle opere PHILADELPHIA, PA., 18 OTTOBRE 1919 patriottiche da essi compiute. Basti «lire che sono «piasi tutti soci dell'Or dine dei Figli d'ltalia. Gli avellinesi avevano saputo che a bordo della corazzata Cavour, in qua lità di capo cannoniere, trovavasi un loro concittadino, compagno anche di scuola di alcuni dei festeggianti, il sott'ufficiale Carmine Manfra. Tale notizia fu ragione di gioia e senza perdere tempo, ad iniziativa del si gnor Vincenzo Giardullo, si costitui- CARMIXK MANFHA Capo Cannoniere rono in comitato e stabilirono di ono rare il capo cannoniere con un ban chetto intimo. Questo, come abbiamo detto, ebbe luogo la sera di giovedì della setti mana scorsa al I'osillipo's Restaurant. Il servizio fu inappuntabile. La corte sia del signor Dispigno; la correttez za «lei suo personale di servizio; le ec cellenti vivande servite; le note melo diose della banda del signor Adolizzi contribuirono a rendere più lieto il simposio. Col Manfra « rano stati invitati al tri quattro sott'ufficiali i quali, oltre che rolleghi ed intimi del festeggiato, sono estimatori «lelle sue qualità di ■ ildato i- di cittadino. Kssi sono: i sutto ufficiali G. De Paolis, F. Vacca, (» Pulpo e Arnolfo Castellani. Altri invitati erano il nostro direttore; il si gnor P. lacovini, per il Progresso Italo-Americano, che fu assente per ragioni «li lutto in famiglia; A. Cai vitti, cassiere della Piave Bank; G. De Carlo, fotografo e G. Cannavale, gio ielliere. Proveniente «lai banchetto che si dava all'Hotel Bellevue Stratford al l'Ammiraglio Conz, il nostro diretto re entrò in sala accolto al suono del l'inno reale e «la grida entusiastiche di evviva al suo nome. La serie dei discorsi fu aperta dal signor Michele Leone, segretario ar chivista della loggia Italia N. 77 del l'Or. F. d'l., che fungeva da maestro di cerimonie. Parlarono, applauditi, tutti inmggianti al festeggiato, i si gnori: Consiglio Palma, Alfredo Spa gnuolo, Francesco Silvagni, Vincenzo Giardulli, i quattro sott'ufficiali invi tati, e il nostro direttore al <|uale era stato riserbato il gradito incarico di consegnare al festeggiato un anello,- con diamanti, dono degli avellinesi di Filadelfia- Quando il nostro direttore finì di parlare una salve d'applausi sa lutò la chiusa del suo discorso ed al cuni, compresi il presidente del Comi tato signor Nicola Matarazzo e il fe steggiato, commossi, vollero baciarlo. A tutti rispose il festeggiato dicendo si lieto di essere in mezzo ai suoi con- ' cittadini e promettendo di continuare ad pdempiere ai suoi doveri di solda to, pronto anche a qualsiasi sacrificio, i per il bene della patria. Il signor Alessandro Sabatini non essendosi potuto trovar presente, per chè fuori di città, diede incarico al suo giovane figlio Giovanni di rappre sentarlo e di leggere per lui un suo saluto scritto, pieno di nobili concetti che ci dispiace non poter riprodurre causa la mancanza dello spazio. ♦ * ♦ Dopo del banchetto tutti i commen sali, formatisi in corteo, con la banda in testa, si recarono a sorbire una tazza di caffè dal signor N. Mataraz zo e poscia ad accompagnare i sotto ufficiali fino al "pier" dove s'erge, su perba, la nostra Nave. Sebbene tardi le ore 2 A. M. di venerdì il suo no delle marce nazionali svegliò i ma rinai componenti l'equipaggio ai qua li fu improvvisata una entusiastica dimostrazione. 11 comitato banchetto era composto così: Nicola Matarazzo, presidente Vincenzo Giardulli, segretario Mi chele Leone, maestro di cerimonie Gennaro Ascolese, tesoriere. Avevano aderito i signori: Palma Emilio, Palma J. Consiglio, Santa niello Carlo, Pirone Ciro, Matarazzo Luigi, Matarazzo Vincenzo. Mataraz zo Modestino, Sabatino Alessandro, landoli Vincenzo, Sabatino Pompilio, Modugno Paolo, Spagnuolo Alfredo, Tomasetta Francesco, Sagliocca Al fonso, Sagliocca Sabino, Pettisani Francesco, Petrozzelli Domenico, Cuc ciniello Vincenzo, Marra Giuseppe, Mazza Modeetino, Mazza Orazio, San taniello Amedeo, Silvagni Francesco, Agostino Della Pia, Raffaele Di Gio vanni, Antonio Pescatore, Palmerino Quici, Giardulli Giuseppe. 10 Ottobre La gita a Chester, Pa. Venerdì nel pomeriggio l'Ammira glio Conz con dieci ufficiali, e il Go mitato Esecutivo di Filadelfia, il Co mitato «li Chester, Pa., si recò in que st'ultima città per una breve visita. Su eleganti automobili fornite dal Comitato di Chester, i visitatori si re carono là, passando p« r Angora, Nor wood e Eddystone. L'accoglienza che la comitiva ebbe nella cittadina di Chester fu davvero bella e spontanea manifestazione di sentimenti di ami cizia. All'entrata in paese gli automo bili vennero scortati al Municipio do ve S. E. l'Ammiraglio e gli ufficiali, vennero prima ricevuti dal Sindaco nel suo gabinetto particolare e quin-, «li condotti nel salone delle adunanze dove il Sindaco McDowell diede il benvenuto agli ospiti assicurandoli \ che la città si sentiva onorata della visita degli illustri personaggi. Rispo- : se l'Ammiraglio con belle parole di circostanza dicendo che il nome di Chester era popolare anche in Italia perchè lo si era visto tante volte sulle ! cassette di munizioni e di provviste che vi giungevano durante la guer ra; aggiunse di esser lieto di pagare il suo tributo di riconoscenza a Che ster. Terminato il ricevimento in Muni cipio si andò al pubblico giardino do ve centinaia di persone attendevano l'arrivo dei visitatori; da un palco nel centro parlarono il Sindaco e l'Ammiraglio; la banda suonò la Marcia Reale e poi lo "Star Spanglcd Banner", accompagnato col canto dal la folla. Risaliti in automobile si an dò a visitare il Pennsylvania Milita ry College dove si presenziò alle eser citazioni degli allievi che furono poi passati in rivista dall'Ammiraglio. Più tardi si andò a casa del Gover natore «lella Pennsylvania, On. Wil liam C. Sproul, che accolse i visitato-' ri con grandissima deferenza e, in-' sieme alla signora, alla figlia ed al fi glio, fece, con squisita cordialità, gli onori «li casa. Si rimase in casa Sproul circa un'ora, dopo «ii che ni procedet te per la Washington House dove doveva aver luogo il banchetto. Vi in tervennero il Sindaco McDowell, due giudici della Contea del Delaware, il Comitato «li Chester e quello «li Phi ladelphia e oltre 300 persone. Parlò per primo il farmacista Ni cola Albanese che ringraziò gli ospiti e dis. e delle benemerenze «lella città di Chester nelle opere patriottiche e di carità. Prese poscia la parola il Rev. Santilli che nella sua qualità di toast-master, presentò l'Ammiraglio il «juale parlò in inglese ed in italia no, riscuotenilo caldi applausi, spe cialmente «pianilo accennò alle cause di Caporctto che sostenne esser state quasi completamente di natura mili tare, affermando che una disfatta del genere, contro forze immensamente superiori, non poteva lasciare alcuna macchia sull'onore «lei nostro eserci to che, dopo aver arginata la invasio ne nemica col baluardo dei petti dei soldati, prese la sua rivincita com pleta a Vittorio Veneto. Dopo un bre ve discorso dell'Avv. Giovanni Di Sil vestro, l'Ammiraglio, insieme coll'a iutanté di Bandiera ed altri del Co mitato, fece ritorno alla Nave. niella colonia di Wilmington, Del. Nello stesso giorno che l'ammira glio Ugo Conz insieme al suo Stato Maggiore si recava a Chester, una quarantina di marinai e una diecina j «li ufficiali, andavano a Wilmington, Del. dove ebbero simpaticissime acco glienze per parte di quella popolazio ne. Gli italiani specialmente dimostra- j rono il loro entusiasmo e gli ameri- j cani fecero a gara per manifesta- i re la loro ammirazione per i loro o spiti. Al banchetto che ebbe luogo alla sera intervenne «|uanto di più eletto conta Wilmington, con alla testa il Governatore dello Stato di Delaware. Il banchetto ai marinai Kbbe luogo venerdì della scorsa set timana alla Moose Hall e riuscì una bellissima manifestazione di camera tism-j ed una prova dei sentimenti di vivissima simpatia e di inalterabile affetto che uniscono la Colonia di Fi ladelfia, alla nostra gloriosa Marina. Al banchetto intervennero 200 ma rinai ed altrettanti borghesi; ogni borghese aveva accanto un marinaio e le tavole facevano un bellissimo ef fetto. Ad esso intervenne il Regio Con sole Cav. Uff. Poccardi, il Presidente del Comitato festeggiamenti, l'avv. Eugene V. Alessanrlroni, Nazareno Monticelli, Cav. Frank A. Travascio, Mr. Welsh, ed altri. Durante lo svolgimento del ban chetto regnò la massima allegria; al le frutta parlarono il Rev. T. I). Del la Cioppa, che portò il saluto di Phi la. ai marinai d'ltalia, il R. Console Poccardi, brillante come sempre, l'avv. J, Marinelli che fu applauditìssimo per il bellissimo discorso in lingua inglese; a lui seguì il signor Luigi Co rona. con un magnifico discorso in lingua italiana che gli valse una calda ovazione. Parlarono da ultimo l'Avv. Giovan ni Di Silvestro, l'Avv. Eugene V. A-1 lessandroni e il Chuirman del War Camp Community Service, Mr. H. Welsh. li , A nome dei marinai, ringraziami '.disse belle parole il tenente di vascel iIo Cuturi rievocando i gloriosi mori del Carso. La bellissima serata che si prò , trasse lino alla mezzanotte, lasciò i tutti gli intervenuti un gratitissim i ricordo. 11 Ottobre I nostri marinai in parata Nel pomeriggio dell'l I corrent. mese, indetta dalla cittadinanza «1 Pbilailelphia. ebbe luogo una para ta per festeggiare il giubileo dell: pace. Ad essa presero parte 500 marina della "Conte «li Cavour" i «inali «111 i rante tutto il percorso, per il lor< portamento si distinsero da tut ; te le truppe partecipanti e provocaro I no entusiastici applausi da tutta 1: popolazione. | La parata fu passata in rivista da sindaco e da altre autorità cittadine dai membri del comitato italiano, frs ì quali erano l'ammiraglio italiano c« j una diecina «li Ufficiali della Cavour I nostri marinai erano stati asse gnati alla seconda delle divisioni chi parteciparono alla parata. I venerabili delle logge di Filadelfia dell'O. F. d'l. sulla "Conte di Cavour" La mattina di mercoledì 8 correnti il Grande Concilio, recandosi a visi lare l'Ammiraglio Conz a borilo dellt nave Conte di Cavour, chiese all'Ani miraglio stesso di voler concedere a; venerabili delle settanta logge di Phi ladelphia l'opportunità ili poti rgl portare il loro saluto; ed egli accolsi gentilmente la preghiera del Grandi Concilio, fissando la visita dei rappre sentanti delle logge per la sera «li sa bato 11 alle ore nove pomeridiane. All'ora stabilita i venerabili ed al j tri ufficiali delle logge, guidati da ! Grande Venerabile e dagli altri Gran di Ufficiali, con in testa le fiamman ti bandiere della loggia Cesare Batti jsti, partiti in ordine perfetto dalli jSala dei Figli d'ltalia, salivano t bordo e si schieravano sutto il ponte «li poppa. V " All'Ammiraglio Conz, che vVnnc subito, accolto dai fratelli dell'Ordini «on frenetici applausi, portò il saluti Idei rappresentanti «lelle logge il Gran !de Venerabile Giuseppe Di Silvestro dicendogli che i Figli d'ltalia delle Pennsylvania avevano appreso con or goglio la sua iniziazione nell'Ordine «luale fratello benemerito, e conclu «lendo col presentargli a nome di es si un anello con le insegne dell'Ordi ne, <• coi colori, in pietre preziose dell'ltalia e dell'America. L'Ammiraglio Conz, nel ringrazia re del magnifico dono, dichiarò di es sere superbo di far parte dell'Ordine le cui benemerenze si prefigge, tor nando in Italia, ili far conoscere al patrio governo. Nel suo discorse i' Ammiraglio accennò anche alla guerra e alle sue conseguenze, con | eludendo che noi dobbiamo coltivare l'amicizia dell'America per essere aiu tati a poter più sollecitamente rico struire le nostre fortune come Na zione. Quindi i venerabili sfilarono davan ti all'Ammiraglio, il quale strinse ail ognuno affabilmente la mano, mentre essi «lavano le loro generalità, e poi risalivano sul ponte. ! Nella impossibilità di ricevere pri vatamente tutti, l'Ammiraglio pregi, il Grande Venerabile, i Grandi Uffi ciali e gli ultimi fratelli rimasti eli | passare nel suo salotto, ove offri lo ro una coppa di champagne. Si brin dò alla salute elell'Ammiraglio ed al l'avvenire d'ltalia. : Nell'accommiatarci dall'Ammiraglie ; Conz, egli volle confermarci il sue gradimento per il dono fattogli, e la sua promessa che non dimenticherà mai la nostra Istituzione. 12 Ottobre II gran concerto di domenica scorsa La sera di domenica scorsa, alla \ T ix«)ii Grand Opera House, Broad & Montgomery Ave., ebbe luogo la se rata «li gala in onore dell'Ammira iglin Conz e degli Ufficiali della Con te di Cavour. Essa consisteva del concerto mil itale dato da una orchestra, diretta dal valente maestro Ettore Marti ni e dalla Banda della Cavour; e da un concerto vocale al quale presero parte la -oprano signorina Janct S Weinstein e i signori Cesare Nesi, tenore; Antonino O. Scarduzio, bari tono; Antonio Ferrara, violinista, e Bernardo Cortese, pianista. La Opera House era letteralmente gremita di pubblico che tributò ap plausi senza fine all'orchestra, alla banda ed ai cantanti. 13 Ottobre La festa a bordo della Cavour Lunedì scorso, 13 corr., a bordo del la Conte di Cavour ebbe luogo uni festa da ballo offerta dall'Ammiragli* e dai suoi ufficiali alla città di Fila «telfia. L'invito era per le nove e alle novi cominciò il trattenimento; intervenne ro parecchie centinaia di persone, fri Ile quali moltissi americani, ufficiai della marina americana e borghesi ei , una larghissima rappresentanza del la Colonia. , I Per la circostanza si era coperto - con tende e bandiere tutto lo spazio i della Nave compreso fra le due ulti me torri e l'estrema poppa; lo spazio, • sebbene molto ampio, era quasi insuf i ficiente per i ballerini e gli spettato i ri; la musica era collocata sopra del le torri; tutto era sfarzosamente illu minato a luce « lettrica. Facevano ma ' gnificamente gli onori di casa gli uf ficiali della Nave. Ricco ed affollato il buffi t servito nel <iuadrato degli ufficiali. L'Ammi raglio era sul ponte e si intrattenne affabilmente con tutti, destando le maggiori simpatie fra le persone che avevano modo di avvicinarlo. L'allegra festa si protrasse fino alle ore piccole del mattino, lasciando gli invitati stanchi, ma non sazii. Ci duole che la tirannia dello spa zio ci impedisca di dare i nomi degli intervenuti. Un banchetto ai sotto ufficiali Navi d'ltalia, prole ferrea de la grande madre liberatrice, .... alla Vittoria sacre e alla Gloria, voi che per tutte le sponde recate il divin nome d'ltalia e il suo diritto eterno e la sua nova forza, raggiando come fari, pronte al conflitto supremo, alla gran prova, belle tremende sempre dai cuori alla futura pr«>va cinte «li voti, o Navi a cui le tempre la nostra fede indura contro i perigli ignoti, •■late oggi benedette un'altra volta ancora alla pace e alla guerra. D'ANNUNZIO. Questi versi poetici di Gabriele 1) Annunzio portava, nella prima pa ! B'na interna, il menù del banchetto offerto ai sotto ufficiali della Conte di l avour, la sera «lei li corrente mc se, al Ristorante Leoncavallo, al 256 I2tli St. *"* Ad CSSII erano stati invitati: Dr. W Krusen, Prof, di Gineco logia, 'l'empie l niversity; Dr. B. C. Ilirst, Prof, «li Ostetrica, Università di Pennsylvania; I). I'.. lì. Glca sun, Prof, di Otorinolaringoiatra, Po liclinico; Dr J. Minehardt, Prof, «li Botanica e l armacognosia, Tempie University; Dr. C. Franklin, Ten. t'donneilo; Dr. T. N. Bruimiiel, Prof. Istologia Dentale, l'itila. Uii:- ta 1 College; 11. G. WeitU, lis.j,; Dr. J. A. Biello, Lt. Collimami-! U S.N. |ed i rappresentanti «li tut'a la slam ila ua. alia ii' questa rin.i. Il menù, ricco ili squisiti piatti, fu servito inappuntabilmente, mentre un'orchestra svolgeva un attraente programma musicale. I slitto ufficiali, in onore dei <|uali il banchetto veniva «lato, sono i se guenti : l'.ttore Salerno, Maresciallo di 2.a ; Giuseppe Di l'aulis. Capo Elettrici sta «li l.a classe; Carmine Manfra, j Capo Cannoniere Armaiolo; Fernan do Vacca Capo Torpediniere S. ; Pcn i sa Attilio, Capitano del Genio Nava le; Terzo Lorenzo, 2.0 Capo Canno niere Armaiolo; Klinino Carlo, 2.0 I Capo Meccanico; l'arilo Arturo, 2.0 Capo Meccanico; Scirocco Nicola, Nocchiere l.a Classe; Carulo Edoar do, 2.0 Capo Armaiolo; Natalini Nunzio, Capo Meccanico l.a Classe; Kallo Pietruccio, Capo Meccanico l.a | Classe; Domenico Crocco, 2.0 Capo j Cannoniere; l'elagoti Ezio, 2.0 Capo Timoniere ; Rossi Ettore, 2.0 Capo Cannoniere Armaiolo; Riccardi Cosi imi, 2.0 Capo Cannoniere; Nottolesi Ciro, 2.0 Capo Cannoniere; Frassa nito Floriano, 2.0 Capo Cannoniere; Fedele Salvatore, Marchio Virginio, I Capi meccanici; Giovanni Addis. Se gretario Ammiraglio; Graniti Fran cesco, Lo Aiutante; Zicaro Giobatta, Capo Torpediniere Silurista; Espo sito Michele, Brigida Giuseppe, Nocchieri di Prima Classe; Mi chele Favia, Capo Cannoniere «li Seconda Classe: Morca Alfredo, Ca po Timoniere; Borromeo Carlo, As sistente Genio Navale; Gherardelli Salvatore, Capo Meccanico; Trieoll Antonio, Sott'ufficiale Cannoniere; Anderbegani Alfredo, Sott'ufficiale Cannoniere; Cossu Gavino, Sott'uffi ciale Cannoniere; D'Amato Salvato re. Capo Cannoniere di 2.a Classe; Rota Luigi, Capo Cannoniere, di 2.a classe; Rini Francesco. 2,0 Capo Can noniere; Verdino Silvio, 2.0 Capo Meccanico; Emanuele F'erraris. 2.0 Capo Meccanico; Luigi I.eporati. Ca po Elettricista; Arnaus Antonio, Ca po Meccanico ili 2.a Classe; Abate Felice, Capo Meccanico; Remo Cec chi, 2.0 Capo Elettricista; Aiello Fi lippo. Farmacista ; Saloi Roberto, Ca po Furiere 2.a Classe; Ropelli Ferdi nando, Capo Cannoniere A. di 2.a Classe: Ruggiero Antonio. Capo Mec canico; Castellani Arnolfo, 2.0 Capo i Cannoniere ; Ciro Matolese, 2.0 Capo i Cannoniere. ì La mancanza assoluta di spazio ci I impedisce di riportare i nomi degli I altri intervenuti; diciamo però che j furono quasi tutti i profes-ionisti di questa colonia italiana. I Fungeva «la maestro di cerimonie il Dr. Nicola Capitolo. Parlarono il Regio Console Cav. Uff. Gaetatio Poc | cardi, il Dr. C. Franklin, il Dr. Fran cesco Cubicciotti, oratore ufficiale in , lingua italiana e l'avv. Joseph P, ■ Bartilucci, oratore ufficiale in lingua ; inglese. II sott" ufficiale Giovanni Addis, 'a nome dei suoi colleghi, ringraziò i professionisti dell'onore loro confe- Fa quel che devi, avvenga! che può". I Abbonamento Annuo $ 2.00 Unii Copia 3 Sole! 1 1 rito e delle belle parole dette «lai di versi oratori. Nessun insulto al giudice Patterson I. essere -tato invitato e bene ac ■ olto il giudice l'atterson al banchet to datosi al Bellevuc Stratford, in o iiDire dell'Ammiraglio Conz e degli Uf iiciali della corazzata t onte di Ca • our, non significava the doveva as -olutamente -ledere nella tavo • - ; precedentemente disposti dal Regio i onsolc Generale Cav. Uff. Gaetano l'occardi, uè doveva fare ombra l'o missione del suo illustre nome dal menù dal quale, per opera di nessun qualcuno tanti altri nomi erano sta li omessi. .Sappia intanto il più grande cri minale di l'iladelfia, due volte deco i ato dal governo italiano, che in quel baili hetto vi erano noi) tino ma due degli oppiti di una "certa antica isti tuzione'. entrativi per combattere un grande ladro, una volta protetto -otto l'ombra di questo Consolato ita liano; erano pero a- enti gli imbro- 1 glioni. i prevaricatori. 1 frodatori dei poveri connazionali; quelli che da padre a figlio mantengono alta la ca morra che rimonta all'epoca del bri gadiere del paese natio. K pure questi galantuomini dalle unghia taglienti, sono a piedi liberi! lina triade sospetta Secondo attendibili informazioni sembra che ci sia a Filadelfia, una triade poco rispettabile che lavora di sottomano e all'oscuro e che non si perita anche di intromettersi in affa ri che non la riguardano nè punto nè poco, al solo scopo di rompere le sca tole a coloro che hanno la disgrazia di non godere le simpatie del "padro ne". Si dice, per esempio, che un mem bro della Triade in questione, prega to, abbia fatto del suo meglio per impedire che si sapessero notizie pre cise circa la R. Nave Conte di Cavour, prima del può arrivo a Filadelfia; an zi, sempre stando ai si dice, la Nave era nel fiume e, a bella posta, si pro palò la voce che non sarebbe potuta arrivare che il giorno seguente. E tut to ciò per dar agio a qualcuno di an dare a bordo prima d'ogni altro a ten dere le sue solite reti alle quali or mai non restano presi che i merlotti di nido! Se dovessimo dire schiettamente la nostra opinione ci pare che certi fun zionarli che rappresentano enti im portanti sulla nostra piazza, dovreb ; bero star lontani da messeri poco pu ; liti, che navigano nel torbido e ricor rono spesso, per il salvataggio, al ca ! poccia, sia che si tratti di sbarazzarsi | di merce pericolosa, facendola pausare agli occhi del pubblico per tutt'altra 1 cosa, sia che si cerchi un modesto quanto sicuro asilo alle veneri desti nate ad allietare l'arrivo dei navigan- I ti in porto ed a consolarli dello tra versie incontrate in navigazione. | Certe associazioni di individui sono | strane, a meno che non siano giusti ficate da una comunità di interessi e di scopi poco confessatali; e, se que sto fosse il caso, ce ne dorrebbe sin -1 ceramente, ma ci vedremmo costretti a scoprire gli altarini e a mettere in luce ciò che si vuole tenere nascosto come un raro frutto di maggio. Sottoscrizione Pro D'Amncizio e suoi volontari Onde venire in aiuto della balda ed eroica schiera «lei volontari i quali, impavidi, sfidando le ire del noetro Governo e di quelli alleati, seguono il loro conduttore Gabriele D'Annunzio, apriamo una pubblica sottoscrizione. 11 denaro, man mano che verrà rac colto, sura trasmesso a mezzo della Banca dei Figli d'ltalia. DIAMO INTANTO LA TERZA ; USTA : Loggia Corona d'ltalia No. 807 di Kllwood City, Pa.. $lO 00; Maria A. l.auria $1.00; Achille Tonazzi $5.00; dalla Loggia Napoleone Colaianni No. 14 1 O F. d'l: Nicolò Dragotto $1.00; Agostino Di Bella 1.00; Filip po Anello 1.00; Domenico Pappano I .00 ; Michele Campana I .00 ; Anto nio Zampardino 1.00; Giovanni Gioacchino I.OC Pietro Oteri 1.00; Benedetto C'alcavecchia 0.50; Pietro Milia 0.50; Filippo Aldarosi 0,50; Angelo Pisani 0.50. Totale $26.00. Somma precedente $227.86. Totale generale $253.86. A NOSTRO DISCARICO 16 Ottobre Abbiamo ricevuto da "Libera Pa rola" dollari ottantadue e cent. 47 per seconda sottoscrizione a favore di Gabriele D'Annunzio e Fiume Ita liana. Sons of Italy State Bank per Louis Corona, Cassiere. BODANZ ù ZAFFIRO AGENZIA DI NAVIGAZIONE VAGLIA POSTALI E TELEGRAFICI il imjgior cambiti del giorno Depositi a rimborsi presso te Regie Casse Postali di Risparmio Italiane grosserTA ITALIANA 31 2 So. 7»h St. Reiding, Pa. THOMAS S. RUSSO AVVOCATO ITALIANO UFFICIO CttllAtt 139 So. Isth St. «UKCH: N. E. Cor. 7th Christian SW. Residenza: 1319 So. !sth St.
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