PUBLISHER AND DISTRIBUTED UNDER PERMIT No. 500 AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER 6 , 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPIIIA, PA., BY ORDER OF THE PRESI DENT, A. S. BURLE9ON, POSTMASTEK (iEN LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO 11. - Numero 37 Il pazzo sublime | Gabriele D'Annunzio, il poeta, ed eroe immortale, alla testa di poche migliaia di arditi e di ar tiglieri, tutti veterani della gi ìgantesca guerra vittoriosa, ha Ipreso possesso della città di ; Fiume, tra il delirio della popo lazione che lo ha acclamato suo [liberatore. Questa, nella schematica sem plicità della cronaca, la formida bile notizia che ha traversato il mondo colla fantastica celerità dell'elettrico e che è destinata a passare alla storia più remota! siccome una sublime follìa. Molti asseriscono che l'ultima audacia dannunziana sarà causa di gravi conseguenze per l'ltalia i I e la metterà, di fronte agli allea [ ti, in serii imbarazzi ; altri assi- j i curano invece che il memorando i ardire avrà un lietissimo epilogo [ e servirà a fogliare finalmente [ quel malaugurato nodo gordiano j | che gli alleati, con perfidia sotti [ le erano riusciti ad aggroviglia- j E re, per tutelare i loschi interessi : di una banda di affaristi dissan guatori che hanno lanciato i lo- ! ro tentacoli fin nelle aule della conferenza di Pax-igi. Ma, o liete o funeste le conse guenze per l'ltalia, sono sempre j da preferirsi mille volte allo sta *to di abbiezione edi tensione Icui ci hanno condannato, da die- Bci mesi a questa parte, i diplo- Jmatici delle potenze alleate ed lassociate; stato di tensione che avrebbe fiaccato i nervi e la pa zienza di un popolo schiavo ed imbelle. iPerciò'il gesto sublime di Ga briele D'Annunzio, di questo Giulio Cesare dei tempi moderni che alla potenza del genio accop pia" anche le virtù militari degli ! eroi, se ha provocato o provoche- ì rà le rimostranze di un Governo pusillanime pronto a declinare, di fronte agli alleati, qualsiasi responsabilità, servirà ad accre- j scere a dismisura, l'amore, la ve- 1 nerazione ed il culto di tutto il popolo italiano pei- quest'uomo meraviglioso che, da cinque an- 1 ni, con tenacia di spartano anti co e con fede di apostolo, ha pro digato tutto sè stesso alla gran- ! dezza d'ltalia, -v Possono bene strepitare colo ro che, nella loro cecità e nella | loro incoscienza, credono ancora, | fc coi tempi che corrono, di poter t dividersi impunemente, i paesi | della terra; il poèta-aviatore a veva il diritto sacrosanto di fare quello che ha fatto. Costui è indubbiamente la più grandiosa figura della guerra j mondiale e di fronte a lui le fi gure dei generali che ci si fanno apparire quali trionfatori e che si vorrebbero ad ogni costo di vinizzare, appaiono come tanti pigmei. La storia soltanto può de ! cretare l'immortalità, non il giu dizio dei contemporanei, cui qua si sempre fan velo le umano passioni e la storia passerà sul j più alto piedistallo della gloria Gabriele D'Annunzio, non tanto; |per le sue opere geniali, quanto j per il suo valore di guerriero e r specialmente per la sua impresa J più ardita: l'occupazione di Fiu-: me. ; L'eroe di questa leggendaria! Espedizione, che oscura tutte le altre antiche e moderne, che o scura persino quelle attribuite a ì miti e semidei, ha sventato le ft trame ed ha rotto gli indugi, ! perchè, dopo dieci mesi, egli a ? veva perduto la fede nella giu -1 stizia degli uomini. E che nes ' suna fede debba nutrirsi nella sincerità dei nostri alleati ce lo dice il nuovo VETO di Wilson ; all'ultimo compromesso per Fiu me, compromesso che aveva già avuto la sanzione di Lloyd Geor ge e di Clemenceau. La bestiale ostinatezza di Wil son, resa più cieca dalla critica posizione in cui si dibatte ora il presidente degli Stati Uniti, non si vince con la invocazione del di ritto e della giustizia. Egli vede soltanto il suo odio istintivo per noi e i suoi senili amori pei croa ti, e perciò se si vuole finalmente f uscirà da un caos pericoloso, do vuto quasi esclusivamente all'in-j coscienza di quest'uomo, l'unica via è quella di dar mano libera a Gabriele D'Annunzio. Il quale non vuole assoluta mente permettere che sia svalu tata l'importanza della nostra vittoria, che sia diminuito il va lore inestimabile del nostro con tributo alla guerra, che l'ltalia venga defraudata nei suoi dirit ti e nelle sue legittime aspira zioni. Ha visto egli i nostri cinque centomila morti, i novecentomi ITALIAN WIXKLY NEWSPAPER "Entered as second-cUuss matter Aprii 19,1918, at the post office at l'hiladeiphia. Pa., under the Act of March 3,1879". la mutilati, nel cui novero anche esso si ritrova; i novantuno, mi liardi, profusi nell'immenso cro giuolo della guerra e che rappre sentavano quasi tutta la nostra i ricchezza nazionale. Nessuno più di lui sa che fu l'ltalia, col sacri ficio del suo popolo e col sangue dei suoi figli, a salvare la barac ca francese ela causa degli al leati dall'estrema rovina e non sa adattarsi oggi anima genero sa ad assistere passivamente alle mille pruove di tradimento e di perfidia perpetrate ai danni della nazione liberatrice. Chi oserà biasimare Gabriele D'Annunzio? Uscendo dal suo volontario e silio, egli fu il primo, il 5 mag gio 1915, a bandire dallo scoglio di Quarto, la crociata contro i Tedeschi che avevano invaso il Belgio e la Francia, con l'infiam . mata eloquenza, si trascinò die tro tutto il popolo, il quale co- Istrinse si governo a rompere !a neutralità e a gettare, nella bi lancia degli alleati, la spada del la Nazione. Raggiunto il suo scopo, si ar ruolò volontario sebbene più che cinquantenne e combattè dal pri ! nio giorno della guerra fino al coronamento della vittoria, con slancio giovanile e con eroico va [ lore. Fu come gli antichi romani, grande nella prospera e nell'av | versa fortuna e, dopo Caporetto, la fede che aveva mantenuta in j tatta negli alti destini della pa j tria e nel finale trionfo, egli sep pe trasfondere nelle giovani re clute e nei veterani del Carso e ! della Bainsizza che, sulle rive del Piave, gridarono in faccia al ne mico: Di qui non si passa. 1 Instancabile sempre, combattè ! per terra, tra le file dei fanti ; nell'aria, sui mare e sotto l'ac ; qua, esempio più unico che raro di disciplina e di valore. Spiezza | tore delle imprese più dubbie, ' ideò e condusse a termine, con ardimento e con saggezza, il me raviglioso raid su Vienna che 1 riempì di stupore il mondo e di terrore i nemici. E quest'uomo cui primi i Fran cesi avrebbero dovuto innalzare ! un monumento più duraturo del ! bronzo, ha dovuto assistere, fre mebondo, a mille prove di una ingratitudine da parte di quella Francia che la patria sua, spe cialmente per opera di lui, aveva | risollevata dalla polvere e che, nell'ebbrezza del trionfo, osten jta l'oblìo dei benefici e il disprez zo pei benefattori! | Di fronte a tanta ignominiosa 'peifidia straniera, di fronte alla viltà nella quale giacciono i no stri governanti, Gabriele D'An nunzio non ha saputo più frena re la sua generosa impazienza, messa a dura prova per dieci !mesi ed ha fatto ciò che avreb be dovuto fare da lungo tempo il Governo Italiano: ha occupato la città di Fiume, ingiustamente 'contesaci ed ha proclamato la sua annessione all'ltalia, scio gliendo in tal guisa il voto più , ardente dei quarantamila frate]- jli nostri che popolano la gemma del Quarnero. Era logico, era umano, era fa | tale che Colui che, sullo scoglie di Quarto, aveva bandito al po polo la Santa Crociata, dovesse, con la nuovissima gesta, emula | re l'impresa leggendaria dei Mil le che, muovendo dal medesimo scoglio, santuario della patria, salparono verso gli alti destini dell'ltalia moderna. LA LIBERA PAROLA Il "CITTADINO" SOSPENDE LE SUE PUBBLICAZIONE Così II Cittadino di New York annunzia la sospensione delle sue pubblicazioni : "Dopo cinque settimane dal giorno in cui annunciavamo il ri tiro del signor Giuseppe Perso neni dalla Direzione del "Citta dino" e la assunzione della me desima da parte del sottoscritto, ci troviamo nella dolorosa neces ; sità di interromperne la pubbli • ! cazione. "Causa di tale sospensione u na sola: la impossibilità di con tinuare a mantenere in vita un giornale come "Il Cittadino" se 1 ad esso vengono a mancare que gli appoggi che ne possano ga rantire una esistenza indipen -1 dente ed onesta. "Se la ripubblicazione potrà avverarsi, ciò dipenderà unica . mente da possibili sane combi - nazioni. WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, COIVI I—A FIACCOLA IIN PUGNO ' r CI PHILADELPHIA, PA., 20 SETTEMBRE, 1919 "Frattanto invitiamo gli ab bonati che hanno pagato in an ticipo di mandare all'Ammini strazione (498 W. Broadway) l'ultima ricevuta di pagamento e saranno rimborsati pei 1 i mesi a loro credito. "Nello stesso tempo invitiamo coloro che sono in arretrato col l'abbonamento a regolare il lcro conto. "Ci congediamo dal pubblico con sincero dolore, ma fieri di a vere assolto con onore e coscien za il nobile compito di pubblici La Vittoria dei Partito Indipendente Sebbene sin stato ordinato che i voti si ricontino dal l'ultimo rapporto t fficiale a \ riusi giovedì mattina scorso, dall'ufficio generale ili Poli zia, l'Oli. .1. llani|iton \loor è stato nominato Sindaco con circa 20(10 voti di maggioran za sul suo competitore .lohfi M. Patterson, giudice della (lurte ili Common Pleas. Con l'on. Muore sono stati eletti in maggioranza i consiglieri co- If "Community Service" in azione Il Community Sei-vice è stato organizzato per continuare il la voro splendidamente compiuto dal War Camp Community Ser vice, e per conservare l'efficien za sociale da esso creata per aiu tare a risolvere i problemi del pe riodo della pace. Con l'esperienza e col presti gio ereditati dal War Camp Community Sei-vice e coi suoi appelli lanciati a tutte le classi, senza differenza di partiti e di credenze invitandole a svi luppare le loro comunità, il Com munity Service può svolgere un lavoro che nessun'altra organiz zazione si trova in condizione di compiere. Ecco un rapido cenno di ciò che ha fatto il Community Ser vice in Washington, D. C. : Ha organizzato Gruppi atleti ci, Circoli ginnastici, Ritrovi danzanti, Passeggiate campe stri, ed altri svaghi; Ha inaugurato una Communi ty Opera, attrazione divenuta immediatamente popolare fra migliaia di residenti della capi tale e impiegati addetti agli uf fici di guerra. Ha riunito in una potente Le ga con un grogramma di miglio ramento fisico, 13mila donne e fanciulle, che frequentano 869 classi di cultura fisica; e questo in meno di sei mesi; Organizza danze, block-part ies e trattenimenti per uomini, donne e fanciulli ; Organizza Clubs filarmonici, dove si canta, si suona, si fanno esercizi corali. Dal gennaio al giugno di quest'anno sono stati dati in Washington, con immen so successo, 626 toniate vocali; Il Quattro Luglio di quest'an no promosse nella capitale il Grande Festival della Pace. Si affermò che il corteo in costume . sti integri edi italiani a tutta prova. "Sappiano tutti, abbonati e lettori, che se "Il Cittadino" a vesse aperto le sue colonne a cer ta pubblicità equivoca, dalla : quale tanti poveri connazionali furono e continuano ad essere vittime, oggi anziché annunziar ne la sospensione potremmo be nissimo continuarne la pubblica zione con soddisfacenti risultati finanziari]. Per l'Amministrazione Giovanni Almagia." munali del partito Indipeti-' dente e dello slesso partilo r slalu nominato Robert K. Lamborlun candidale) a Sheriff su Daniel Wade con Thomas K. Meelian in dubbio per Recor der of Deeils. Quando si avranno i risul iali I fticiali dalla Corte dei Giudici Audenried e Fergu son, davanti ai quali i voli sa ranno ricontali, daremo più precise informazioni ai nostri lettori. ch'ebbe luogo durante il Festi val fu il più imponente e pitto resco che siasi mai avuto negli Stati Uniti. Un'attrazione del Festival fu un'esecuzione corale con quattromila voci; Assiste i militari internati ne gli Ospedali ed offre ad essi trat tenimenti e musica; Ha fatto rappresentare varii lavori drammatici in un atto, pantomime, monologhi ed altro durante trattenimenti dati in Comunità. In centinaia e centinaia di cen tri compie lavoro consimile, che varia a seconda delle circostan ze che si presentano, dei bisogni delle diverse Comunità, delle fa cilitazioni che si possono ottene re. Dovunque promuove meetings durante i quali vengono esaltati gli Ideali Americani. Lo scopo del Community Ser vice non è d'imporre un pro gramma convenzionale e rigida mente stilizzato, ma di favorire le inclinazioni delle masse a cui offre svago, istruzione e il modo di cementare amicizie e di tor nare utili a loro stesse ed al Paese. FRANCESCO SIRACUSA AN CORA UCCEL DI BOSCO ; A sentire certi sanculotti di i lui più disonesti, Francesco j Siracusa, l'ex impiegato infe dele del Fondo Unico Mortua ; rio della Grande loggia di Pen nsylvania dell'Ordine Figli d'l talia. che aveva delle rivela izioni da fare, non si è presen talo neanche giovedì 18 cor rente mese alla Corte del Ma gistrato Charles Rooney, da vanti alla quale la sua secon da causa era stata rimandata per la sua assenza all'udienza del 28 dello scorso mese di A gosto. Gli avvocati dell'Ordine e quelli della Southwark Natio nal Bank domanderanno ora la confisca della cauzione di dol lari 2500,00. La "baldracca" di Pliila. sfacciatamente continua aii insinuare ed a mentire Krano passati quattordici anni, a ; veva annunziato la "baldracca" di i Philadelphia quando incomincio' a ! denigrare il nostro direttore, ed in j tutto questo tempo essa era rimasta silenziosa e passiva alle nostre lotte che, finalmente, non aveva potuto fare a meno di prendere la parola ' per difendersi, li lo fece; ma non per difendersi, perchè le nostre e le al- i Imi accuse, mai confutate, sono rac chiuse in parecchi volumi, bensì per j denigrare a base di menzogne i veri j galantuomini. Innanzi tutto osserviamo che fin dall'inizio della campagna denigra trice la "baldracca" ha mentito sa pendo di mentire, perchè non meno di altre due volte, per il passato, es sa aveva tentato di morderci, ma i sicari di allora non furono più for lunati di quelle di oggi. Falso, dun que, che la "baldracca" era rimasta silenziosa per quattordici anni. Hai voluto diro cosi per distrarre il pub ; blico intelligente che conosce le ra- 1 ifioni vere perchè gli attacchi doves sero cominciare alla vigilia della , ('.rande Convenzione dell'Ordine Fi gli d'ltalia di Pennsylvania. Un'altra osservazione desideriamo lare. I.e nostre campagne per la re Jenzionc della colonia italiana, si so no sempre svolte contro la "baldrac :a" e i Baldi i quali, dopo averla tolta con raggiri disonorevoli ai rea i proprietarii, se ne sono imposses- j iati. Quali sono dunque i nostri av rersarii, i Haldi o il sicario? Quelli he erano rimasti silenziosi per qual- j lordici anni, perchè il secondo 1011 solo non era con gli attuali ladroni e mandanti ma in quel tern |»0 vi sono delle pubblicazioni con le inali il sicario attaccava coloro che >ggi gli gettano l'offa. Spe so e volentieri leggiamo ncl a "baldracca": il nostro direttore fa ii questo ; il nostro direttore ha fal lo quest'altro. Chi è dunque il diret tore della "baldracca"? l'ino a qualche giorno prima della i impaglia denigratrice. nelle farnia ie, per le strade, a*casa del nostro direttore un certo "sciosciammocpa" imlava ripetendo che esso, non »- arli. era direttore di nome, perchè ri leveva una paga inferiore a quella lei redattori; clic perfino le lettere venivano aperte nella banca dal di rettore del battaglio; che quando se ne andava a casa la 'baldracca' era al completo, quando vi tornava la mat tina vi mancava sempre una qualche cosa. Noi, per esempio, siamo in pos sesso di una copia della "baldrac ■.l , » onsegnataci da mano amica, >'be conteneva un articolo dcll'avv. Strizzi in lavore del generale Ca dorna quando questi fu esonerato dal comando Supremo, che poi non -i trovo in tutta l'edizione. Noi. dunque, non possiamo prendere sul serio chi oggi si spaccia per diret tore della "baldracca", mentre per bocca sua stessa abbiamo sempre sa puto che non lo era. Noi lo ricono sciamo coinè sicario prezzolato che difende c.lii gli dà la pagnotta, come avrebbe difeso noi se, come esso stes so. udii egli, sene lagnò, una certa proposta invece che al Dr. Cubicciot ti 1 avessimo fatta a lui. Col sicario noi ci tcoveremmo sempre in condi zione d'inferiorità, specialmente per che noi combattiamo in base alla verità ed esso, non egli, servendosi della menzogna, come abbiamo pre cedentemente affermato, vi crede'co-) me cosa vera. • * * l.a campagna denigratrice contro d nostro direttore incominciò dun que alla vigilia della Grande Con- 1 venzione dell'Ordine dei Figli d'lta lia di questo Stato. Sebbene la più grande Organizzazione italiana sap pia distinguere fra i suoi amici g i suoi avversarli, rimanervi però a ca po un Giuseppe Di Silvestro è seni- ! prc un pericolo maggiore per i fac cendieri coloniali. Fra perciò neces sario che. con le menzogne le più i naudite. lo si mettesse in cattiva lu ce con i delegati e con gl'italiani in generale per creargli degli avversa rii nelle stesse file dell'Ordine e di struggerlo I,a lotta era stata ben preparata. A questo proposito ci so no state riferite tante cose alle qua li non abbiamo voluto credere pur avendo esse qualche parvenza di ve rità. Riforma, per noi. significa luce, verità e giustizia. Nell'Ordine e fuo ri di Esso non vi è stato e non vi è uomo che più di Giuseppe Di Sil vestro abbia desiderato o che desideri delle riforme, consentite specialmente coll'evolversi dei tem pi. Ci avevano fatto credere che qual cuno, solito a vendere, si diceva, il suo voto e la sua coscienza, per die ci dollari, fosse stato pagato per raggruppare attorno a se pochi scon tenti in buona fede e servirsene contro il nostro direttore. Niente di più falso. Quel qualcuno, vergognan dosi di farsi vedere alla ca mera del nostro direttore a Scran ton, lo fece chiamare per il signor Cassata di North East ed invitare a consumare una modestissima cena nel Ristorante Ancona. Quel qual cuno accettava tutti i suggerimenti del Grande Venerabile con tanto di bravo; quel qualcuno approvò i tele grammi di protesta contro la "bal dracca"; quel qualcuno fece parte di diversi comitati, collaborando così a tutte le risoluzioni prese; quel qual cuno, alla presenza del signor N. Ri vano Asti e di altri, in un ristorante promise di avocare a se il privilegic di nominare per acclamazione il no stro direttore a Grande Venerabile quel qualcuno, infine, promettende che alla Suprema Convenzione sa rebbe .statti anima c corpo con il suo Stato chiese ed ottenne dei voti da gli amici del nu»tro direttore e ri- ' sultò supremo delegato. Alcuni vor rebbero farci credere clic quel qual cuno sia stato l'autore di un comu nicato alla "baldracca" a firma "11 Gruppo Riforma, eccettuato i volta faccia". Noi non possiamo crederci. Abbiamo già detto che per noi Ri forma significa luce, verità e giusti /ia. Quel comunicato di menzogne, dalla prima all'ultima parola, non può essere opera di un riformista, perchè se lo fosse, costui avrebbe tradito il proprio partito o gruppo t al quale apparteneva o appartiene. ; * » » In ogni modo la campagna deni-. gratrice era stata ben preparata» Quasi sempre, prima di ogni («rande Convenzione, vi sono state delle lot- i te che hanno aiutato il nostro di rettore a trionfare. Peccato che, non per volontà sua, nò per quella dei Figli d'ltalia, egli dovrà seriamente pensare ai casi suoi che per la sua famiglia valgono molto, ma molto più che l'Ordine. Ripetiamo una no stra fra c abusata, e cioè che se Giu seppe Di Silvestro non ne avesse, oc correrebbe creargli degli avversari perchè le ragioni dei suo! trionfi vanno ricercate nei pochi cani ran dagi che gli hanno abbaiato ai tal loni delle scarpe. Contemporanea mente alle diatribe scritte, uno strac cione da noi sfamato e riabilitato moralmente, era stato lanciato nelle Contee Lackawanna e Luzerne. In cominciò ad abbordare i primi dele gati che arrivavano e ad ognuno di essi, mentre nialediva al faccendiere coloniale che. diceva, doveva subire per la pagnotta, mostrava un me moriale contro i fratelli Di Silvestro, che avrebbe voluto far stampare e circolare. Lo stesso memoriale è poi servito al sicario per spigolarvi le menzogne pubblicate. Miserabile di uno straccione! Noti hai tu un'anima, per quanto perver sa essa sia; non hai tu un cuore sebbene saturo di veleno contro i tuoi benefattori; non ricordi tu tut to un passato, che gli italiani delle colonie ti tin facciano, quando in A mcrica non vi erano che i fratelli Di Silvestro per la aistizia, per la ve rità. per la classe lavoratrice che og yi diventi anche minatore per get tare tango in faccia ai tuoi benefat tori? Non per nostra difesa, che di difesa non abbiamo bisogno, ma perchè chi non ti conosce appren da delle tue gesta, saremo costretti a pubblicare le tue lettere più im portanti e quelle del sicario che ci mandava dal carcere bagnate dalle sue lagrime quando implorava, l'in grato, il nostro aiuto. L'autenticità morale della "bal dracca", dei suoi proprietari, dei si cani, di dentro e di fuori, è tale che Giuseppe Di Silvestro non solo ha trionfato nella Grande Convenzione, (e. perchè no? anche nella Supre ma) ma oggi non ve distribuzione di posta che non gli porti una lettera un telegramma di solidarietà di log ge e di fratelli e anche di qualche società di M. Soccorso. Queste let tere. questi telegrammi portano tan to «li firma e non sono le anonime fabbricate in redazione e attribuite ad un fratello di qui e ad un altro di Pittsburgh. * * » Il nostro giornale, abbiamo dette precedentemente, è settimanale c sebbene trascinativi per i capelli non possiamo adoperarlo esclusiva mente per noi. Molte cose, perciò dobbiamo omettere, molte altre sia mo costretti a ridurle. Così per le lettere che contengono pensieri gen tili e di fede per il nostro direttore Pubblichiamo ((nello che possia mo : Williamsport, Pa. 7 Sett. 1919 Giuseppe Di Silvestro 1626 So. Broad St. Philadelphia, Pa. Loggia Ufficiali Bersaglieri riuni ta seduta ordinaria ad unanimità' de liberava congratulazioni nostro Gr Venerabile sua sesta rielezione a ca po dell'Ordine in questo Stato. Au guri! di maggiori successi. 11 Venerabile N. ROSATI ♦ ♦ * Wilmerding, Pa., 8 Sett 1919 Giuseppe Di Silvestro 1626 So. Broad St. Philadelphia, Pa. La loggia Enrico Dunant nella sua seduta ordinaria del 7 corrente udita la relazione del grande delega to alla Convenzione deliberava ad u nanimità di mandare a voi le con* gratulazioni e gli auguril per la ri conferma a Grande Venerabile per acclamazione. II Venerabile Dr. F. BARLOTTI * * * Connellsville, Pa., 8 Sett 1919 Giuseppe Di Silvestro N. E. Cor. 7th and Christian Sts. Philadelphia, Pa. Egregio fratello, La Loggia Concordia N. 454 di Connellsville, Pa., in seduta ordina ria del 7 corr. mese, nell'accogliere con gioia la vostra sesta rielezione alla carica di Grande Venerabile per questo Stato, oltre alle congratula zioni, deliberava di esprivervi i pi'< alti sentimenti di riconoscenza per il vostro lavoro instancabile a prò del la nostra grande quanto nobile Isti tuzione. 1 veri Figli d'ltalia molto vi deb bono, ma vi basti il loro affetto sin cero per incoraggiarvi nel camminc da voi saggiamente tracciato, poiché Fa quel che devi, avvenga che può". Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Sold l nuove vittorie e nuovi allori vi at tendono. Con fraterni «aiuti Per la Concordia F. BENAMATI, Segr. Dalla loggia Stato Maggiore No 357 di Weedwill, Pa.. abbiamo ri cevuto tre lettere, una dal venera bile Gioacchino Mannarino e due dal segretario archivista Pietro Bo navita. La prima dice così : 8 Settembre, 1919 Nonostante l'odio e lo scoraggia mento che semina l'ingrata stampa di Baldi contro un Ordine generoso e contro il suo capo in Pennsylvania che tanto fece con il suo lavoro di sinteressato ed indefesso per riunire tutti gli italiani sotto una sola ban diera, un solo ideale, noi siamo sem pre con voi. forti del nostro dirit to. La "Stato Maggiore", nella sedu ta di ieri protestava contro cotesto giornale l'"Gpinione" invitandolo a smetterne l'invio ai fratelli di questa Loggia. I.e altre due lettere sono cosi re -9 Settembre, 1919 Giuseppe Di Silvestro N. L. Cor. 7th and Christian Sts. Philadelphia, Pa. Degnissimo Grande Venerabile, Notifico alia S. V. che la "Stato Magiore" in seduta ordinaria rai au torizzava estendere a V. S. il più' sin cero rammarico per la malattia che ancora l'affligge, nonostante che nella Cr. Convenzione di Scranton abbia completamente assolto il suo dovere, con voto che parte dal pro fondo del nostro cuore le auguriamo perche' possa guarire e continuare il suo apostolato. 11 Settembre, 1919 Signor Direttore de "La Libera Parola Giuseppe Di Silvestro, Philadelphia, Pa. Pregola voler inserire nel suo set timanale quanto segue: La «uggia 'Stato Maggiore" N.o 357 O. F. d'l., in seduta ordinaria e con l'ananimit" di tutti i fratelli de liberava di sdegnosamente rigetta re sulla faccia dei calunniatori tut te le insinuazioni che P'Opinione" («i contro il nostro Grande Venera bile signor Giuseppe Di Silvestro. Vergogna per il giornale in parola il quale diceva che all'ultima Grande Convenzione il Grande Venerabile faceva il pecoraio ed i grandi dele gati erano delle pecore. Vergogna si, ad insultare una massa di uomi ni coscienti. Se la stampa italiana ci insulta, fanno bene gli americani ad affibbiarci i pi'/ vergognosi epiteti. POSSO ASSICURARLA, DEGNIS SIMO GRANDE VENERABILE, CHE QUESTE LOTTE AUMENTA NO. RADDOPPIANO LA SIMPA TIA PER LEI. Viva per sempre il nostro Grande Venerabile Giuseppe Di Silvestro. ♦ * ♦ Canonsburg, Pa. t 15 Sett. 1919 Giuseppe Di Silvestro, 916 Carpenter St. Philadelphia, Pa. La loggia "Nuova Trento e Trie ste * N.o 758 di Canonsburg, Pa., en comia ed apprezza risultato Grande Convenzione di Scranton e manda un voto di plauso al condottiero Giu seppe Di Silvestro e al nuovo Gran de Concilio. Per la Loggia E. ATTILIO FERARA, Segr. Arch. * ♦ ♦ Questa è una Società di M. S che telegrafa al nostro direttore in que sti termini: New Kensington, Pa., 15 Sett. 1919 Giuseppe Di Silvestro Philadelphia, Pa. Il Giuseppe Garibaldi Club di New Kensington. nella odierna seduta ordinaria, in omaggio al sentimen to di atima c di devozione verso sua alta onesta' di uomo libero, delibe rava di esprimerle a mezzo di questo telegramma le sue vive congratula zioni per la sua sesta riconferma a Grande Venerabile del potentissimo Ordine dei Figli d'ltalia per lo Stato di Pennsylvania avvenuta alla Gran de Convenzione di Scranton. * * A proposito, della sesta rielezio ne del nostro direttore a Grande Venerabile dell'Ordine in questo Stato, ecco quanto dicono "Le For che Caudine di New Haven, Conn.: G. Di Silvestro rieletto per la sesta volta Grande Venerabile del l'Ordine Figli D'ltalia della Pennsylvania Dal giornale "La Libera Parola" di Philadelphia, rileviamo che il bat tagliero pubblicista Signor G. Di Silvestro, tempra adamantina, e di una moralità inattaccabile, nell'ulti ma Grande Convenzione dell'Ordine i'igli d'ltalia della Pennsylvania, che si tenne nella città di Scranton, venne rieletto per acclamazione, per la sesta volta, alla carica di Grande Venerabile. Come rileviamo dallo stesso gior nale, i lavori di quell'alto consesso, presenziati da S. E. il Conte Macchi di Cellere. ambasciatore d'ltalia, in Washington, segnarono il trionfo detHamministrazione presieduta dal nostro carissimo e provato amico, Signor Di Silvestro, il quale, incu rante della campagna vigliacca mos sagli dai suoi eterni e sistematici