TRIBUTED l NDKK PERMIT No. 500 Al THORIZED BY THE ACT OF OCTOBER 6 , 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILA DELPHI A, PA., BY ORDER OF THE PUESIDENT. A. S. BURLESON, POSTMASTER GEN. LA LIBERA PAROLA 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Stori* Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO 11. - Numero 32 La vendetta degli insoddisfatti L'organo del Cav. Carmine Baldi contro i rappresentanti del nostro Governo Sull' "Opinione" del 7 agosto abbiamo letto un lungo articolo pieno di menzogne e di basse in sinuazioni a carico di nostri rap presentanti in America, che ap parisce siccome lo sfogo di una rabbia lungamente repressa. Il Cav. Uff. C. C. A. Baldi, che senza dubbio lo ha inspirato, a veva negli ultimi anni accumula to nel petto una forte dose di bile contro i nostri rappresen tanti diplomatici e consolari, che gli avevano finalmente chiuso le porte sul muso ed oggi, nella speranza che costoro siano cadu ti in disgrazia del Governo Cen trale, si vendica a modo suo, cer cando di svalutarne l'opera illu minata e patriottica. Prima però di entrare nella confutazione dell'articolo in pa rola, noi vogliamo mettere in guardia il lettore, rivelandogli i motivi veri che mossero il Cav. Uff. C. C. A. Baldi ad iniziare questa campagna. Gli italiani di Filadelfia s'erano accorti senza dubbio che questa tipica figura coloniale in materia di patriotti smo, aveva subito una profonda metamorfosi. Dapprincipio ci aveva fatto as sistere, con l'animo straziato per l'immeritata profanazione, ad li mi commemorazione di Battisti; più tardi, dopo la caduta di Gori zia, s'era fìtto in capo di fare ad ogni costo, la celebrazione della vittoria, mentre dopo Gorizia a vemmo Caporetto, e tante altre cose per le quali ad un osserva tore superficiale poteva sembra re che il Cav. Uff. C. C. A. Baldi fosse un sincero patriota. In realtà egli non era che quel lo che è sempre stato: un mer cante di patriottismo. Non più soddisfatto della croce, nè della promozione a Cavaliere Ufficia- 1 le, Carmine Baldi aspirava, ed aspira a diventare Commendato re. Ma poiché la commenda tar dava a venire, per l'avversione dei nostri diplomatici di qui, che ; rimasero sordi anche dopo le sollecitazioni dall' Italia, il cavaliere, deluso e cruc ciato, aveva rinunciato al le commemorazioni ed alle profanazioni e aveva mandato a carte quarantotto il suo dilettan tismo patriottico, da cui più j nulla poteva spremere. Prima però di rinunciare al suo sogno, aveva tentato anche in Roma i mezzi di realizzarlo. Ed un autorevole redattore del "Messaggero" si recò dal Mini stro degli Esteri a sollecitare per il Cav. Baldi la sospirata commenda, ma rimase di stucco quando gli si fece notare che e gli raccomandava un signor ta le le parole sono testuali "che era stato dipinto più nero; del carbone." Il redattore in parola che non doveva conoscere di C. C. A. Bal di la vita ed i miracoli e la cui buona fede era stata sorpresa ed ingannata, scrisse a Filadelfia all'interessato, riferendogli l'esi to della sua missione e lagnan dosi di averlo esposto ad una tri ste figura. Ma il Cavaliere seppe allora che l'ostacolo alla sua ambizione partiva dall'America eda quel giorno ebbe inizio il suo odio profondo per i nostri rappresen tanti che oggi si esplica in una campagna di denigrazioni. Ciò era necessario premette re; esaminiamo adesso il ridicolo parto ispirato dal Cav. C. C. A. Baldi. In esso si parla di stampa di qua dall'Oceano che comincia un'altra volta a levar la voce, ma noi facciamo osservare che, fino ad oggi, soltanto il "Progresso" e 1' "Opinione" hanno iniziato i loro attacchi, e questi due gior nali non rappresentano tutta la stampa italiana d'America; e dell' " Opinione " specialmente non può dirsi che incominci u n'altra volta, perchè non ha mai osato levar la voce contro chic chessia ed è stato sempre un or gano eminentemente cortigiano. Oggi questo giornale, o per dir meglio, il Cav. C. C. A. Baldi, che ne è l'assoluto proprietario ; oggi che la partita è vinta e la Germania, giace prostrata al suolo, scioglie un tardivo inno alla santa guerra contro l'Au stria. Ma durante l'intero periodo di quattro anni, quando le vicen ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CON L.A FIACCOLA ||\j PUGNO "Entercd as second-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879". de liete e le tristi si alternavano e l'esito del conflitto era dubbio, essa, l'Opinione, ha compiuta o pera disfattista, ospitando, nel le sue colonne, articoli deprimen ti dovuti alla penna di un servi tore di Giolitti e difendendo dit te tedesche contro gli interessi di operai italiani. Il Cav. C. C. A. Baldi poi, dal canto suo, ai redattori del gior nale, che sono suoi stipendiati, aveva inibito di scrivere contro la Germania, ed agli italiani che si accingevano a ripartire, per rispondere all'appello della Pa tria 1 , consigliava di rimanere in America dove avrebbero potuto far fortuna, speculando a tra verso le sventure dell'Europa. Queste vergogne l'Opinione finge di aver dimenticate e si scaglia contro i Consoli "che mettevano alla porta i giovani che avevano tutta la buona intenzione di an dare a servire la patria." I predi stigiatori fanno giuochi di bus salotti e invertono i termini ! Finge pure che la mancanza di carbone che si lamentava in Italia, fosse ignorata in Ameri ca. L' "Opinione" è sempre in ma lafede e giustamente il "Mastro Paolo" le affibbia il titolo di vi gliacca. Di questa penuria, cioè della mancanza del carbone e del ferro che affliggeva la nostra patria fin dagli inizi della guerra si è sempre parlato, specialmen te dal nostro Ambasciatore. Si sapeva pure che l'America ci in viava il carbone per il tramite dell'lnghilterra, ma non tutta la quantità destinata all'ltalia arri vava a destinazione. Quando venne la Missione Ita liana, tutti i suoi membri, nelle interviste, nei ricevimenti, nei banchetti, non si stancarono di ripetere lino alla sazietà che l'l talia aveva bisogno specialmen te di carbone e di ferro. E l'on. Nitti, l'attuale Presidente del Consiglio, che era uno dei mem bri, ad alcuni connazionali fila- Jelfiani, recatisi a visitarlo a Wa shington nei 'primi di 'giugno 1917, raccomandò vivamente di agitare l'opinione pubblica ame ricana sulla quistione della man canza di carbone in Italia. L' "Opinione" non ignora que ste cose che, a suo tempo, venne ro trasmesse ai giornali ameri cani a mezzo dell' Associated Press, e sa anche che Francia ed Inghilterra avevano interesse che l'ltalia non avesse il carbone nella quantità necessaria, come aveva interesse ad arrestarla sulla via della vittoria se Diaz non avesse saputo rompere gli intrighi e sventare le ignobili trame. Ma pur tuttavia doveva finge re di credere che in America i bisogni dell'ltalia non fossero co nosciuti, per dare la colpa di questa ignoranza ai nostri diplo matici, che ai nostri occhi hanno ( un solo torto: quello di essersi sbarazzati dei faccenideri. Ma agli occhi dell' "Opinione" accecati dalla rabbia, ne hanno uno molto più gl'ave, quello di aver rifiutato certe offerte.. Quali offerte? Quelle dell'ele mosina che si voleva gittare alla povera Italia, gemente pel le privazioni dei suoi figli, come ad una cagna randagia? L'ltalia fu sempre chiamata dal tracotante straniero l'eterna accattona e se i nostri rappre sentanti rifiutarono un'offerta umiliante e che ne menomava in certo qual modo la dignità, han no ben meritato della patria. L'l talia non mendicava; essa chie deva carbone e ferro e un più e quo ed onesto trattamento nel l'acquisto dei generi di guerra; voleva prestiti e voleva anche che fosse mitigata l'asprezza del cambio. Questo voleva l'ltalia e non la carità degradante. Ma strano l'articolista dell'"0- pinione" pel quale le ristrettezze d'ltalia e la conseguente venuta in America di Schanzer e di Mar coni giungono come un fulmine a ciel sereno. Per tutti gli italia ni sparsi nel mondo ed anche per gli stranieri questo stato di cose non c'era bisogno di apprenderlo dalla bocca di Nitti, perchè nes suno ignorava che l'ltalia, nazio ne povera e di risorse molto li mitate, non ancora riavutasi dal la guerra libica, si era trovata PHILADELPHIA, PA., 16 AGOSTO, 1919 improvvisamente travolta in un conflitto molto più terribile. —o— L' "Opinione" sempre più tra scinata dall'orgia del vituperio, crede di rimpicciolire le figure dei nostri diplomatici, ponendoli a confronto con quelli della Francia. Se questa nazione ha ottenu to un trattamento di favore non lo deve all'abilità dei suoi rap presentanti. Primo rappreseli-! te della Francia in America era Woodrow Wilson, il quale per contro si mostra molto avaro di simpatie verso la patria nostra; e ciò va desunto anche dall'epi logo della lunga rappresentazio ne che ha culminato in un accor-1 do anglo-franco-americano. Ma 1' "Opinione" non sente nulla e spinge la sua improntitu dine fino al punto di dire che si facevano basse distinzioni fra le associazioni ecc. Ah ! se non fosse stato per j l'energico intervento dell'lllustre; Console Giuseppe Gentile, alla venuta della Missione, per gli bassi intrighi del faccendiere,; proprietario dell' "Opinione", sa rebbe stata delusa dal ricevi mento la rappresentanza di di ciottomila "Figli d'ltalia" di Fi ladelfia. Questo fatto il giornale delle Otto Strade finge di averlo di menticato, come finge di aver dimenticato le innumerevo i telefonate del faccendiere al Cav. dentile, per attrarlo in se no all'Araba Fenice (Federazio ne) e mandare a monte l'inizia tiva dei barbieri della Borsa- al Principe di Udine. L' "Opinione" ni ancora dimenticato che il Cav. Sarmine Baldi rimase molto ma e ed attaccò la elezione unanime del console Gentile a tesoriere lei comitato per la borsa al prin cipe di bdine. A che dunque parlare di 6asse distinzioni fra le associazioni i taliaiie, se queste furono sempre TOÌute dall'Opinione e dai suoi dirigenti ? Ci dica piuttosto l'organo bal lano se il suo padrone si è-mai mito, nelle feste patriottiche, al a strabocchevole maggioranza lella Colonia. I nostri rappresen anti, in quella vece, han sempre jartecipato, e specialmente nel periodo della guerra, a tutte le nanifestazioni italiane ed ame •icane, ed a questo riguardo ialino un torto molto grave; di ssere intervenuti anche a riu ìioni di carattere privato, come 1 banchetto al Manufacturer Ulub, pagato dal Cavaliere e da jualche giannizzero, amante del e capovolte. L'Opinione non ricorda quan lo il Console di Philadelphia dò rette energicamente interveni -e per far cessare uno sconcio :onsigliato dal Cav. Carmine Bal li, quello di far personificare Fi aba in un teatro, da un uomo ; estito in costume di brigante alabrese.. La morale vera è che il Conte : bacchi di Cellere ed i consoli at tuili fanno maledettamente om- j >ra ai faccendieri tipo Baldi ej 3ai sotti, poiché non è più pos sibile per questo famigerato bi ìomio fare oltre mercato di pa ;riottismo. Ci consta che da tanto tempo 'Ambasciatore, che era rimasto lui per ben 5 anni, doveva an ìar via di sua spontanea volon .à, ma nell'ora del bisogno è ri- j nasto sulla breccia. Ma se doma li, o di sua iniziativa o per di sposizione superiore, dovesse al ontanarsi da Washington, ciò significherebbe forse che, iovesse venirlo a sostituire (il tenentino Perrone per jsempio, così poetico, amante ielle gite in automobile e della cucina casareccia) che potesse servire alle ambizioni insoddi sfatte dell'esimio cavaliere? Ohi 3Ò! I nostri rappresentanti ver ranno tutti con istruzioni preci se a meno che, per disgrazia de £li italiani d'America, non capi tasse qui il poco illustre figlio di Giolitti che, nella speranza di sbafare altri pranzi al Walton Hotel, portasse, a nome di papà, la sospirata commenda al fac cendiere. Ma ciò non sarà possibile e 1' "Opinione" di Baldi continue rà, vile e feroce, la sua campa gna contro i nostri futuri rap presentanti. LA LIBERA PAROLA. RUGGERO LEONCAVALLO e' morto Domenica scorsa il telegrafo annunziava la morte del più grande compositore-musicista vi vente, Ruggero Leoncavallo, av venuta il giorno precedente, 10 corrente mese. In America, specialmente fra gli italiani, la notizia è stata ap presa con grandissimo rincresci- ... ' - t- ■ ' '• ' < '"i •- A * W!k> . *■ •?" mento. Ruggero Leoncavallo era nato a Napoli il 1856. Egli ricevette la sua prima istruzione musicale nel Conservatorio della sua città nativa ed a sedici anni fece un giro ed il pubblico ebbe l'oppor tunità di apprezzare il suo talen to musicale di pianista. Studiò musica sotto i maestri Simonetti e Massenet e letteratura con Carducci. "I Pagliacci" è l'opera che più delle altre da Lui musicata ave va reso popolare in tutto il mondo Ruggero Leoncavallo. ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA Comunicazioni della Grande Loggia DELLO STATO DI, PENNSYLVANIA L'AMBASCIATORE D'ITALIA PRESENZIERA' ALI.A NOSTRA GRANDE CONVENZIONE. Il Grande Venerabile Giusep pe Di Silvestro rimetteva il gior no 8 corrente invito telegrafico a Sua Eccellenza l'Ambasciatore Conte Macchi di Cellere per in tervenire alla nostra Grande Convenzione, che sarà inaugura ta a Scranton il 21 corrente. L'invito era così concepito: "Conte Macchi di Cellere Italian Royal Ambassador 1760 R. St. - Washington, D. C. "I Figli d'ltalia costituenti le logge dello Stato di Pennsylva nia, desiderosi esternare V. E. loro devota simpatia e stima pro fonda, la pregano mio mezzo vo ler onorare di sua presenza Grand"e Convenzione dell'Ordine che si terrà a Scranton, Pa. il 21 corrente mese. Ossequi. ! "G. Di Silvestro "Grande Ven. Stato Penna." Sua Eccellenza l'Ambasciatore aderiva all'invito col seguente telegramma del successivo gior no 9: "Giuseppe Di Silvestro 1626 S. Broad St. Phila., Pa. "Sensibile suo cortese invito, accetto con piacere presenziare Grande Convenzione Ordine Fi gli d'ltalia a Scranton nella fidu cia che nessuna improvvisa ra gione di ufficio venga ad impe dirmelo. Distinti saluti. "Macchi di Cellere." L'inpegno del Conte Macchi di Cellere ad intervenire alla no stra Grande Convenzione è elo- Egli esordì con "Chatterton". Incoraggiato da Wagner, del cui ingegno era ammiratore, compo se la trilogia musicale "Crepu scuhim", "I Medici", "Savona rola" e "Cesare Borgia". Leon cavallo musicò altre opere, co me "Rolando" ordinatogli dal l'lmperatore di Germania, del quale era intimo amico; "La Je unesse del Figaro", "Maria", "La Reginetta delle Rose", "Senili tà", "La vita di una marionet ta", Malbruk", ecc. Ruggero Leoncavallo fu in A merica durante l'anno 1906 e raccolse allori in tutte le princi pali città degli Stati Uniti. Pri ma aveva visitato, dandovi dei concerti, Francia, Olanda, Ger mania ed Egitto. Con Ruggero Leoncavallo è scomparso un altro Grande, che con Mascagni, era riuscito a far apprezzare le moderne opere mu > sleali. quente e lusinghiero. Lusinghie ro, perchè l'autorevolissima a desione è riconoscimento del la posizione conquistata dall'Or dine F. d'ltalia in questa Na zione; eloquente, perchè rappre sentando egli il Governo Italiano, il suo intervento significa che il Governo stesso riconosce ed ap prezza i meriti e le benemerenze della nostra Istituzione. All'Ambasciatore d'ltalia si prepara a Scranton una entusia stica accoglienza. INIZIAZIONE DI NUOVE LOGGE. Loggia G. Rossini N. 959. A compiere la cerimonia di ini ziazione di questa Loggia fu in caricato, in qualità di Grande Deputato speciale, il fratello Giovanni Torchio, segretario del F. U. M. La mattina del 3 agosto egli fu incontrato alla stazione di Ty rone dai fratelli Antonio Cimi no venerabile della loggia Risor gimento Italiano N. 953 di Osce ola Mills, Battista Cimino e Ni cola Cromi soci della stessa log gia ai quali ad Altoona si aggiun sero il Ilegg. Cons. Conte Save rio Ranuzzi, Vincenzo Spiridi glioni venerabile della loggia Avanti Savoia N. 958, Bartolo meo Sodia e Giamboi Giuseppa della stessa loggia, e tutti insie me giunsero alla stazione ferro viaria di Johnstown alle 9.26. Ivi il fratello Ferdinando Do ri, organizzatore della neo loggu Rossini, attendeva la comitiva che prese posto in due automo bili e si diressero a Windber, se de della loggia da iniziarsi. Dinanzi al Columbus Club, d •proprietà della neo loggia, face ,va servizio una banda, svolgendc iin variato ed attraente prò 1 gramma musicale. All'una e mezza pomeridiana su d'un auto-casro, giunse d« Mount Pleasant una larga rap presentanza della loggia Nuova Camillo Benso di Cavour N. 874 la quale era stata prescelta a fungere da madrina. Nella stessa sede del Club fu offerta un'abbondante e squisi ta colazione ai fratelli venuti di fuori. Alle ore 3 si diede principio alla cerimonia di inizazione dei soci della nuova loggia, i quali furono istruiti dal fratello Gio vanni Torchio funzionante da A raldo, mentre fungeva da madri na la Nuova Camillo Benso di Cavour con gli Ufficiali al com pleto e un gran numero di fra telli. Indi, col concorso del fratello Dori, in qualità di Araldo, t'iy'o no istallati i seguenti ufficiali della nuova loggia: Venerabile, Antonio Torquato assistente venerabile, Carmi |ne Petrarca —ex venerabile, Arcangelo Severino oratore, 'Generoso Di Lucchio tesorie : re, Giuseppe Moraca segre tario archivista, Antonio Orazio farinelli curatori: Vincenzo ;Campitelli, Enrico Pietrangeli, Giuseppe De Meis cerimonie ri : Luigi Abbate, Salvatore Gor gone sentinella interna, Giu seppe Ferlaine sentinella e sterna, Francesco Recine. Dopo la istallazione degli uf ficiali pronunziarono applauditi discorsi il venerabile della nuova loggia Alberto Torquato, il ve nerabile della Nuova Caniilio Benso di Cavour Guglielmo Cri vella, il venerabile della loggia America Angelo Finoli, il vene rabile della loggia Avanti Savoia Vincenzo Spiridigliozzi, il vene rabile della loggia Risorgimento Italiano Antonio Cimino, il vene rabile della Nuova Piave Miche langelo Messina, e i fratelli An tonio Roberti, Antonio Cocco e Ferdinando Dori, il quale lesse un bellissimo ed elaborato di scorso. Chiuse la serie dei discorsi il fratello Giovanni Torchio. Egli fu ospite la notte del fratello An tonio Cimino di Osceola Mills, dopo una serotina, salutare ed emozionante passeggiata auto mobilistica. Loggia Vittorio Veneto N. 960. Il nostro Ordine si è af fermato anche nella industriosa colonia di Punxsutawney, ove commercianti, professionisti e la voratori si sono uniti sotto la emblema del leone. La loggia Vittorio Veneto N. 960 fu iniziata il 3 agosto dal Grande Curatore Antonio Certo. Fin dal suo arrivo egli fu col mato di gentilezze da parte dei neo fratelli e dai soci della log gia madrina, la Bandiera d'lta lia di Wallopsburg; e insieme ad altri gli fu offerto un pranzo 1 dall'assistente venerabile della inizianda loggia sig. G. Perm eano. Alle 2 poni., nella vasta ed ele fante Western Hall, tra un grande entusiasmo, venne ini siata la novella loggia. La loggia madrina La Bandiera d'ltalia e a rappresentata da tutta l'Am ministrazione e da una ventina :li altri fratelli. Il Grande Curatore Antonio, 2erto, col concorso della loggia madrina, impartì le istruzioni ritualistiche agli aspiranti soci, Bd in seguito installò i seguenti ufficiali : Venerabile, Antonio Crivello —assistente venerabile, Giusep pe Permeano ex venerabile, Matteo Versareo oratore, Carlo Galasso tesoriere, Vin cenzo Crivello segretario di fi nanza, Stefano Presti segre tario archivista, Vincenzo Gi gliotti curatori: Giovanni De Fazio, Raffaele Cardamone, Giu seppe Sergi, Domenico Bonacci, V. Pfemicano Cerimonieri: Domenico Sergi, Agostino Cri velli sentinella interna, R. Pellegrini sentinella esterna, Francesco Gigliotti. Alla fine della cerimonia par larono applauditissimi il venera bile della loggia La Bandiera d'l- Z EXTRA! Z RISPARMIATE MONETA ! Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battesimo. Vesti per giovanotte, Vestati per ragazzi. Camicie, Camioette, Sottane. Cappelli ed altro. Fa quel che devi, avvenga che può*. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi talia Francesco Gitto, l'oratore Tommaso Sonni, il venerabile della loggia Regio Esercito Ita liano, Antonio Vario, e della nuo va loggia l'assistente venerabile G. Permeano, l'oratore C. Galas so, il venerabile A. Crivelli, il Dr. G. Gatti e G. Sergi. Infine parlò il Grande Curatore Anto nio Certo spiegando ai nuovi fra telli le finalità e gli scopi dell'Or dine. Dopo la cerimonia, il neo con fratello V. Gigiiotti, volle offrire nella sua elegante residenza del buon vino e dei rinfreschi. CRONACA DELLE LOGGE. La loggia Concordia N. 454 di Connellsville, con lettera datata il 21 luglio u. s., ci comunica quanto segue: "leri in seduta ordinaria ad u nanimità si è deliberato un voto di plauso e un caldo ringrazia mento al nostro rispettabile Grande Venerabile Giuseppe Di Silvestro per il valido appoggio a noi dato, per la splendida riu scita ed il completo trionfo del l'Ordine nostro durante la "Far yette home coming celebration", per il quale, modestia a parte, ci sentiamo alteri di aver mosso i primi passi, non paventando di misurarci con i nostri nemici in terni ed esterni, occulti e palesi, pur di riuscire vittoriosi per la causa santi a cui siamo votati." La loggia Santa Maria di Mon te Castello N. 756 di Rankin, ci informa, con preghiera di pub blicazione, che il 21 luglio inco minciarono i lavori per le fonda menta della casa sociale. La sar la vien fatta con sottoscrizioni a prestito dei fratelli, le quali am montano finora a $6000; e le fondamenta si stanno facendo dai soci per turno senza spende re moneta. Il giorno 21 la loggia, con le bandiere alla testa, si portò sul luogo, ed i fratelli armati degli strumenti di lavoro, incomincia rono l'opera loro. Gli ufficiali per i primi. Ecco i nomi: G. Roc :o, A. Di Bernardo, G. Pepe, V. Patella, G. Cioppa, G, Paravati, SI. Puntini F. Mi ri elio, G. De Lu :ia, S. Gesualdo, A. Varone, L. \lanocchia, P. Casillo, A. Ferro, R. Spierto, E. Coletti, C. Capas ■;o, A. Cuccalo, P. Feola, G. Di Rubbo, B. Cuccalo, V. Pascarel i, L. Croce, P. Petecca, C. Pez iulo, P. Casillo, V. Cioppa, P. Di Rubbo, P. Di Simone, F. Auri lio, A. Caimano, G. Di Bernardo li Carlo, G. A. Merolillo, F. lo dino, M. Ventrone. Anche molte sorelle della log ?ia fanno a gara nel rendersi u tili, ed esse sono le signore: F. Di Bernardo, V. Di Rubbo, O. Impavido, M. Merolillo, A. Para fanti, S. Corsale, E. Cioppa. GRAMAGLIE. Lunedì dell'altra settimana, a Pittsburgh, dopo appena tre giorni di malattia, chiudeva gli icchi alla luce Francesco Giar russo, nel rigoglio della giovinez sa. Pieno l'animo delle più elet te virtù cittadine e domestiche, 1 caro giovane ha diviso la sua attività tra le opere di patriotti smo e le cure domestiche, esem pio ai consoci della loggia 24 Maggio, della quale era uno dei più ardenti ed attivi. Lascia nel dolore la sventurata compagna e quattro bambini. Alle esequie prestò servizio di >nore la loggia 24 Maggio ; e sul la tomba del caro estinto il Grande Curatore Antonio Certo lesse un commovente necrologio. Esprimiamo le nostre frater ne condoglianze alla vedova e ai parenti. BORSA DI STUDIO. E' stato eseguito il versamen to della seconda rata in $125 della Borsa di Studio in favore tlel giovinetto Roberto Grosso, Philadelphia, che vinse il concor so nell'ottobre dello scorso anno. A titolo di onore registriamo che a questa prima Borsa di stu bio deliberata dalla Grande log gia nella sua Convenzione a U niontown, ha contribuito l'Assi stente Supremo Venerabile av vocato Giovanni Di Silvestro con una elargizione personale di dol lari 50.00.