La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, August 09, 1919, Image 1

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    PKR 111 N °' ° OO At rHQRiy.I.D in THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPHIA, PA., BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. BI'RLESON, POSTMASTER GEN.
LIEiHIyA. PAIOLA
. —■ --
I forti caratteri sono gli Dei
{Supremi della Stori& Nazionale.
A GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
INNO 11. - Numero 31
ILA TEMPESTA IMMINENTE
BCausa i calori estivi la Corife
lenza di Parigi procede nei suoi
lavori con piedi di piombo. Ora
ch< i protagonisti dell'indegna
ìedia si son ritirati onusti
di preda e di vergogna, son ri
isti, a contender;# le briciole,
■rappresentanti delle piccole na
zioni, e tra questi, vittima del
l'ingratitudine e della perfidia
degli alleati, anche l'ltalia che,
<ptre ad essere un grande paese,
ha della guerra mondiale sop
portato il peso più duro e alia
littoria ha dato il maggior con
tributo.
E Oggi, dopo un lungo periodo di
-manovre oscure e palesi, dopo u
na sequela di intrighi inconfes
sabili, quasi non si parla più di
Fiume e della quistione adriati
ca, l'una e l'altra vitalissime per
l'ltalia.
E La quale, alla stessa guisa del
l'Austria, della Bulgaria e della
Burchia che, dome, attendono
ancora la pace sospirata, vivej
tuttavia nell'ansia più angoscio
sa e non sa dire se dal gigante-!
Sco conflitto uscì trionfatrice o
debellata e se la battaglia delle
Tre Venezie, i suoi cinquecento
mila morti, i suoi miliardi profu
mi furono un sogno evanescente
o una palpitante realtà.
P Di Fiume e della Dalmazia più
non si parla, ma questo silenzio i
ha per noi un'eloquenza tragica.
Ipsso vuol significare che l'ltalia,
dopo avere da sola spezzato la
potenza austriaca e resa possibi
le, sul fronte occidentale, la vit
toria degli alleati, col conseguen
te crollo della Germania, deve ri
nunciare ai suoi sacri diritti, la
[sciando incompiuta l'impresa di
{redenzione.
\ E questi nostri timori non so- i
:no generati da un nero pessimi-
Ismo, ma si basano su molti sin
[tomi allarmanti.
Ultimamente, in pubblica Ca
lmerà, il Presidente del Consi
glio On. Nitti, espose, con rude
franchezza cosa assolutamen
ite nuova nei metodi e negli ari
mali governativi —le terribili
! condizioni economiche in cui si
dibatte l'ltalia, la quale si può
— è alla piena mercè
degli alleati per il rifornimento
dei viveri, delle materie prime,
dei combustibili e di tante altre
cose necessarie alla vita.
Questo quadro fosco e minac
cioso delle condizioni interne
della povera Italia, la quale si è
all'estremo squallore per
aver voluto cavallerescamente a
iutare, fino alla salvezza, il de
bole contro le aggressioni del
forte e del prepotente, ci dice a
; chiare note che noi dobbiamo
subire le prepotenze dei nostri ;
alleati ed abbandonare certe vel
leità di riscatto, per le quali en-j
trammo in guerra nella prima
vera del 1915 e demmo fondo a
tutta la nostra ricchezza nazio- :
naie.
Fiume è italiana, italianissi
ma e coloro che ce la contestano ;
sono alla pari di noi convinti del-11
l'italianità della gemma del;
Quarnero ; ma non entra nella
politica dell'lnghilterra e dell'A-|
merica, e neppure in quella della i
Francia, che venga aggiudicata «
all'ltalia. L'lnghilterra e l'Ame
rica vogliono impadronirsi del <
commercio dell' Adriatico; la ;
Francia, sempre gelosa di noi, :
vuol conficcarci nel costato, co
me una lama pungente, un nuo-J]
vo regno popolato dai nostri se
colari nemici, e perciò Fiume, in
barba al famoso principio del
l'autodecisione, deve servire di :
sbocco alla Jugo-Slavia!
Ma un altro sintomo, ancora
più eloquente ci avverte che le
trattative inerenti alla quistione
adriatica stanno per naufragare
completamente. La voce cioè del
richiamo del nostro Ambasciato
re che, secondo un giornale ro
mano, 'sarebbe divenuto "sgra
dito" a Wilson e fu durante la
permanenza di costui a Parigi,
la causa prima dell'atteggiamen
to ostile del Presidente verso le ,
nostre aspirazioni.
E' vero che alla notizia perve- :
nutaci da Roma sono seguite di
verse smentite, ma nell'aria ri
mane sempre qualche cosa che
non si comprende e noi abbiamo
come l'impressione che "in alto
loco" si voglia trovare un capro
espiatorio per lo scacco diploma- ;
tico subito.
In una parola un nuovo caso
Battirelli.
Una volta, molti anni or sono,
in Roma vi fu una violenta di
mostrazione contro l'Austria, e
la folla degli studenti prese per
sino d'assalto la sede di palazzo
Venezia.
ITALIAN WIÌEKLY NEWS PAPER
• | L'allora Ministro dell'lnterno
ìjun po' per nascondere l'inettitu
i dine dei suoi dipendenti, un poco
i anche per calmare i bollori del
i governo dell' Aquila bicipite.
- ! spazzò via il povero delegato
. Battirelli che, tra i responsabili
■ dei disordini, era forse il meno
• colpevole.
i Ora Macchi Di Cellere, nel Pa
. sticcio di Parigi entra come nei
. disordini di Roma sopracennati,
entrava il Delegato Battirelli.
i Non solo egli non è responsabile
della nostra debacle, ma ha for
se contribuito, se non a scongiu
rarla, certo a renderla meno ca
tastrofica e, col suo tatto e con
la sua signorilità, è riuscito a
mantenere con Wilson rapporti
di cordialità, anche quando le re
' lazioni tra il Presidente ed i no
stri Plenipotenziari erano estre
mamente tese.
Ma due quotidiani di nostra
! lingua, il "Progresso Italo-Ame- 1
|ricano" di New York e "L'Opi
| nione" di Philadelphia, che nu
j trono vecchi rancori contro i ;
j rappresentanti in America del '
patrio governo, perchè da tem
! Po, per la vigilanza di costoro, '
non sono più possibili imprese 1
j rocambolesche, hanno raccolto a :
volo la notizia lanciata dal gioì- i
j naie romano e come se il nostro
i Ambasciatore fosse effettiva- i
i mente caduto in disgrazia si ac- <
jcaniscono contro di lui con attac- i
chi sleali ed ingiusti, mentre fi- 1
no a ieri gli avevano ipocrita- ;
mente strisciato dintorno. ì
Ma dalla loro prosa bavosa ed J
avvelenata traspaiono l'odio e la <
bile lungamente repressi ed il i
pubblico vede negli sfoghi dei <
'due giornali la vendetta contro s
I l'opera solerte ed energica del- <
| l'illustre diplomatico che, colla s
cooperazione dei consoli d;-. Itti i
dipendenti, ha saputo sventare e i
porre finalmente un argine alle
intraprendenze poco commende- I
voli dei due cavalieri ufficiali. E I
fra i connazionali tutti di Ame- (
rica l'Ambasciatore gode meri- <
tata stima.
Questa condotta del Progresso i
e dell'Opinione è deplorevolissi- 1
ma e getta nuove manate di fan- c
go sulla loro storia coloniale. t
Maramaldo si accanì contro
Francesco Ferruccio e lo trafis- ì
se quando lo vide a terra quasi 1
esanime per cento ferite, ma pri- 1
ma non avrebbe osato guardar- 1
10 negli occhi. II nostro Amba- c
j sciatore però non è caduto e non t
cadrà, perchè le accuse che gli ì
vengono lanciate sono prive di c
fondamento. ;
Ond'è che contro i due organi ;
che vigliaccamente lo attaccano, (
sorgono tutti gii altri 'giornali \
I d'America che, negli sfoghi del
'"Progresso" e della sua degna 1
consorella filadelfiana vedono 1
non l'amore per la verità e la i
! giustizia, ma l'istinto del serpen- ì
ite che dall'agguato balza e si c
avventa contro il leone per sof- t
|focarlo colle sue spire ed attossi- -
[cario coll'alito.
Noi ci schieriamo decisamente j
dalla parte dei giornali, quotidia- -
•ni e settimanali, che assumono le i
oneste difese del Conte Macchi
di Cellere. Ma protestiamo con
tro il metodo indecoroso che un
quotidiano di New York e preci-,
samente il "Giornale Italiano" li
sa nella polemica; metodo che fa
salire le vampe del rossore e del
l'indignazione sul volto a qua
lunque italiano.
Innanzitutto, da osservatori
spassionati, rileviamo che que
sto giornale accusa d'incoerenza
gli accusatori del nostro diplo
matico; ma esso si mostra più
incoerente. Infatti: oggi soltan
to il "Giornale Italiano" assume (
l'atteggiamento di rigido censo- 1
re e biasima la campagna anti- 1
jwilsoniana dei giornali d'ltalia; s
ma fine a ieri esso stesso ha con- i
dotto una crociata feroce contro i
11 Presidente che a Parigi ha o- <
stinatamente avversato le aspi- >
razioni d'ltalia ed è stato il prin- I
cipale artefice del fiasco della no- i
! stra diplomazia.
E questa non ci sembra una
bella prova di coerenza. À
Ma vi ha dippiù. 1
! Nel numero del 30 luglio vi è, <
al posto d'onore, un articolo che i
j deve essere stato scritto da un ]
Grosso-Campana in miniatura, \
| nel quale articolo si accusa il Go
verno Italiano di aver lasciato
correre le plqtealità d'annunzia- ;
ne. Nello stesso numero poi, a •
pagina 4, è riportato integrai-1 (
mente e non èla prima volta j *
uno dei meravigliosi discorsi (
:che il poeta-aviatore ha pronun-i
j ziato, dalla cima del Campido- ì i
glio, al popolo di Roma plauden- <
'te. I
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CON L-A FIACCOLA IIN PUGNO -"CI
"Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Aet of March 3, 1879".
Se quei discorsi sono delle pla-
I lealità ed il Giornale Italiano sen
te tanto orrore per la campagna
anti-wilsoniana, con quale crite
rio procede poi alla pubblicazio
ne di quelle platealità che il Go
verno non ha saputo o non ha
voluto soffocare in bocca a Ga-1
briele D'Annunzio?
Crede forse il "Giornale Ita- '
liano" che quelle platealità, pub
blicate in America, possono gio
vare alla nostra causa? Se il
Giornale Italiano volesse ricor
Ordine F"igli d'ltalia in America
COMUNICAZIONI DELLA GRANDE LOGGIA
DELLO STATO DI PENNLYLVANIA
INIZIAZIONE 1)1
NUOVE LOGGE.
Loggia "Avanti Savoia" N.
<>.-,8. La loggia Avanti Savoia
N. 958 di Altoona fu iniziata il
27 luglio dal Grande segretario
archivista Alfredo Perfilia. Rice
vuto dai rappresentanti della
lieo loggia eda quelli della
America " di Greensburg, la
loggia madrina, egli scese alla
stazione di Altoona la mattina
alle 11.15.
Verso l'una pom., nella resi
residenza del socio della inizian
da loggia signor Antonio Marti
no, che lui un magnifico studio
fotografico, *d a spese di taluni
soci della loggia stessa, fu dato
un pranzo al Grande segretario
archivista ed agli altri invitati.
Oltre a parecchi aspiranti della
nuova loggia e all'organizzatore
di essa Giuseppe Giovinazzo, i
scritto in una loggia dello Stato
di New York, sedettero a men
sa il venerabile della loggia A
merictt Angolo F noi L l'ex vene
rabile della stessa loggia Giu
seppe De Carluccio, Antonio Ro
berti, Antonio I'iundo Grande
Deputato della loggia Leopardi
<li Uniontown, Ferdinando Dori
Grande Deputato della loggia
Nuova Cavour di Mt. Pleasant,
Antonio Cimino venerabile del
la loggia Risorgimento Italiano
di Osceola Mills e Nicola Cimino
segr. di finanza di detta loggia.
La iniziazione dei soci della
nuova loggia ebbe luogo nella sa
la della Cristoforo Colombo,
1327 Ninth Ave., e ad essi dette
le istruzioni ritualistiche il Gran
de segretario archivista, col con
corso della loggia madrina Ame
rica N. 735 di Greensburg, che
oltre ai suoi ufficiali al completo
aveva mandato per presenziare
alla cerimonia un'altra ventina
di soci, ciò che dimostra il lode
vole interessamento di essa.
In seguito, col concorso del
l'Araldo nella persona del fratel
lo Giuseppe De Carluccio, furono
istallati i seguenti ufficiali della
nuova loggia: venerabile, Vin
cenzo Spiridigliozzi assisten
te venerabile, Bartolomeo Sdoia
ex venerabile, Pio Cocearelli
oratore, Felice Longo se
gretario archivista, Felice Volpe
segretario di finanza, Giusep
pe Gimaboi tesoriere, Anto
nio Ventura curatori: Vin
cenzo Mastrocola, Luigi Figlio
renzo, Grimualdo Ferrara, Enri
co Ventura, Carmelo Cannamuc
cio cerimonieri : Libero Brac
ciale, Giuseppe Rosica senti
nella interna, Francesco Abruz
zese sentinella esterna, Rosa
rio Sciotto.
Dopo la istallazione, pronun
ziarono discorsi il venerabile del
la lieo loggia Vincenzo Spiridi
gliozzi, il Grande segretario ar
chivista Alfredo Perfilia, l'orga
nizzatore della loggia -Giuseppe
Giovinazzo, il venerabile della
loggia madrina Angelo Finoli e i
fratelli Ferdinando Dori, Giu
seppe De Carluccio, Antonio Ca
valiere, Antonio Roberti, Anto
nio Plundo; il fratello Bonfigli,
della loggia Risorgimento di 0-
sceola Mills, dedicò alla nuova
loggia degli applauditissimi stor
nelli in dialetto calabrese.
Là sera il Grande segretario
archivista fu ospite del fratello
Antonio Cimino, venerabile della
loggia Risorgimento Italiano, di
Osceola Mills, il quale la matti
na successiva volle gentilmente
riaccompagnarlo in automobile
fino alla stazione di Tyrone.
Fiume Italiana N. 957
La loggia Fiume Italiana N.
957 di Meadville fu iniziata an
che domenica 27 luglio dal fra
tello Egidio Agresti, in qualità
di Grande deputato speciale.
La cittadinanza di Meadville,
|in cui vivono circa 2000 nostri
connazionali, vissuta finora in u
i na certa indifferenza, domenica
PHILADELPHIA, PA., 9 AGOSTO, 1919
' dare che la nobile campagna di
D'Annunzio ebbe il suo inizio
quando già il tradimento degli
alleati era consumato ai nostri !
danni; se volesse, tener presente
che il poeta ha lanciato il primo
grido d'allarme quando già ap
i pariva manifesto, nei plenipo
tenziarii della pace, il proposito
di defraudare l'ltalia dei frutti
della sua grandiosa vittoria a to
tale vantaggio dei nostri nemici, I
dovrebbe lealmente riconoscere !
che la fiera reazione di D'Annun
27 sembrava risvegliata. Molti
edifici erano imbandierati.
Quando le rappresentanze del
• le logge II Risveglio, Vittorio E
! manuele, Ausonia di Erie, Sal
vatore Spinuzza di North East
1 e Trento e Trieste Liberate di |
Greenville giunsero alla stazio- i
1 ne, furono ricevute dai soci della
1 nascente loggia con fragorosi
' applausi e con grida di: "Viva
1 l'Ordine Figli d'ltalia!".
1 Preceduti dalla Banda Mimici- !
pale, dopo un breve giro per il
villaggio, gli aspiranti soci e i
rappresentanti delle altre logge
si recarono alla Germania Hall,
' ove ebbe luogo la iniziazione.
1 Funzionò da Araldo per le i
-1 struzioni ai nuovi fratelli, il ve
' nerabile della loggia 11 Risveglio
' Giovanni Mannucchi, e alla ini
' ziazione della loggia e istallazio
ne degli Ufficiali iì Grande depn :
tato della loggia Ausonia, Salva
' tore Cassata.
Gli ufficiali istallati furono i
seguenti: venew»*vi*>. Sebastia
no Trucco assistente venera
bile, Francesco Tantillo —Ex
venerabile, Pietro Cammarata—
oratore, Vincenzo Pepicelli
tesoriere, Giuseppe Salvatore j
Monteleone segretario di fi- j
finanza, Domenico Mottillo
segretario archivista, Giovanni
Grimaldi —curatori: Nicola Fo
rese, Giuseppe Lo Bue, Gabrie
le Petrillo, Tommaso Belfiore,
Antonio Napoletano cerimo
nieri: Giovanni Amato, Giusep
pe Giaccone sentinelle: Giù-!
seppe Santanello e Francesco!
Topo.
Dopo la iniziazione, parlò il
Grande Deputato speciale Egidio
Agresti, il quale spiegò ai fra
telli le finalità e gli scopi dell'Or
dine, intrattenendosi più spe
cialmente sull'Orfanotrofio e Ri
covero, sul Fondo Unico Mor
tuario e sul Bollettino Ufficiale.
Altri discorsi d'occasione furono
pronunziati dai Fratelli France
sco Lipani, Salvatore Cassata,
! Giovanni Mannucchi, e infine
parlò il neo venerabile Sebastia
no Trucco. La loggia Trento e
Trieste Liberate, la quale aveva
funzionato da madrina, presentò
in regalo alla neo consorella due !
sciabole e una bandierina italia- j
na di seta.
Quindi nella stessa sala venne j
servito un lauto banchetto a tut
jti i fratelli, circa 150. Tolte lei
mense fu presa la fotografia de
gli intervenuti, e poi ebbe luogo
un'altra parata per le vie del vii- 1
laggio.
I rappresentanti delle diverse
logge ripartirono alle 7.30 pom..
salutati da molti fratelli, che li
accompagnarono alla stazione.
PER LA MORTE DEL
FRATELLO Avv. CANUDO.
II ferale annunzio della morte
del fratello Avv. Raimondo Ca
nudo ha rattristato profonda
mente tutti quelli che lo conosce
vano di persona ed anche* gli al
tri molti che attraverso le colon
ne del nostro Bollettino avevano
imparato a stimarlo e ad apprez
! zarlo.
Di questo periodico egli aveva
saputo fare una bella palestra
: di educazione e di elevamento!
morale per la nostra massa as
sociata, ed è una vera sventura
per l'Ordine che la sua opera
debba essere stata troncata vio
| lentemente dalla morte.
I fratelli della Pennsylvania
. mandano alla memoria di Rai
mondo Canudo la espressione del
ricordo che non morrà.
Appena informato del tristis- 1
simo e irreparabile evento, ili
| Grande Venerabile faceva perve-1
nire alla vedova il seguente tele
-1 gramma :
i"Anna Canudo, 2073 Vyse Ave. 1
, New York,
i "Grande Concilio Figli d'lta-,
• lia di Pennsylvania, appresa
a straziante notizia fine immatura
zio alle mene vergognose è san
ta, più che umana, e la tutela del
; decoro nazionale è il primo dove
ire di ogni cittadino.
Ma lo scribacchino del "Gior
nale Italiano" il Grosso-Campa
na in miniatura, che il decoro
della patria pone allo stesso li
vello del decoro proprio, vuole
forse ammonire l'ltalia che,
quando riceve uno schiaffo sulla
faccia, deve mostrare l'altra
guancia a colui che la percuote.
LA LIBERA PAROLA.
; amato fratello Canudo, associasi
j immenso vostro dolore.
Di Silvestro."
PER L'ORFANOTROFIO
E RICOVERO.
Ecco le ultime oblazioni riee
|vute a beneficio dell'Orfanotrofio
e Ricovero :
Loggia Mandamento Torricel
;la Peligna N. 753 SSO Giorda
!no Bruno N. 875 $135 Nuova
|ltalia N. 305 $17(5 Terza Ita
lia N. 171 $275 Libertà No.
200 $87.50 Fratello Ferdinan
do Stucci della Vittorio Emanue
le lì N. 497 $5 Fratellanza I
taliana N. 310 SSO La Vitto
ria N. 731 sl9 Ausonia N.
903 $244 Niccolò Machiavel
li N. 661 S3B Giulio Cesare
Capaccio N. 110 S2B Corona
i d'ltalia N. 807 $24 Nuova
! Giovane Italia N. 881 S4OO
Cittadini Italo-Americani N. 224
$224 Ricciotti Garibaldi No.
,913 SSO Alba Nuova N. 1(52
$l4O Amordi Patria N. 577
sls S. Friscia N. 655 $4(5
Fuori i Barbari N. 8(50 $64.50
Nuova Camillo Benso di Cavour
N. X 74 $24 Piave N. 882 S2O
Libertà e Concordia N. 769
$44 Elhvood City N. (508
|5334.80 Sante Furnari N. 413
$25 lndipendente di Benefi
cenza N. 695 $l4O N. E. Cit
tadini Lanceri N. 534 $25
Giovane Italia N. 547 $l5O
Maggiore Francesco Baracca N.
885 $32.50 Il Risveglio No.
1451 $47 Fratelli Bandiera N.
,23(5 sllO Fratello Benedetto
Calderone della loggia la Pace
N. 491 $5 Conte di Torino N.
85(1 *51.25 Pittsburgh N. 7 1
S4OO Dante Alighieri N. 486
$lO Roma N. 713 S6O Gia
como Leopardi N. 766 SIOO
Nuova Trento e Trieste N.
758 S9O Leonardo da Vinci N.
270 $l4O San Michele di Ser
! l'astretta N. 329 sl2s 24 Mag
gio N. 624 $67 Umberto I N.
750 SSO Dal Grande Curato
re Antonio Certo, ricavato della!
vendita biglietti teatrali pio Or
fanotrofio $222.85 Dallo stes
so e per lo stesso motivo, come
versamento fatto dal fratello L.
j Frascona $82.50 Dal Masca
gni Coiai Club di Pittsburgh
| $63.04.
A proposito di quest'ultima
| contribuzione, il segr. archivista
della loggia Terza Italia N. 174,
fratello D. Saracco ci scrive :
"Il Circolo corale Pietro Ma
scagni di questa città, nell'an»
i nunziare la sua rappresentazio
ne lo scorso giugno, ebbe il gen
tile e nobile pensiero di offrire
il 25 per cento dell'incasso a be
neficio del fondo per l'Orfanotro
fio e Ricovero Statale del nostro
Ordine, e difatti nella nostra ul-i
tima riunione il fratello P. C.
Funaio di questa loggia, orga
nizzatore e direttore del suddet
to Circolo, consegnò al nostro l
venerabile Dr. L. Alvino un che
ck di $63.04, che qui accludo, da
rimetterlo a codesta Grande log
gia.
"Si avrebbe potuto fare an-1
che di più se le logge che coope- !
rarono con la Terza Italia (ini
ziatrice) avessero lavorato con
più interesse.
"Il Circolo Mascagni merita
tutto l'incoraggiamento possibi
le, e specialmente il fratello Fu
naio, al quale si deve il succes
so artistico e finanziario.
"Vi prego di far pubblicare la
presente comunicazione acciò gli
altri fratelli prendano esempio
j dal fratello Funaro."
Il Fratello Francesco Getto,
Grande Deputato della loggia *
Trento e Trieste N. 483 di Ros
siter, avendo visitato quella log
gia due volte, ci ha scritto di vo
ler devolvere la somma a lui.
spettante per rimborso di spese
di viaggio in $lO a beneficio del
l'Orfanotrofio e Ricovero.
ODORI DI SANTITÀ'
Lettera aperta al Signor Lloyd George,
Primo Ministro inglese
"if war ìs to be abolished it
must be treated not as an hono
rable game vvith the prospect of
persona] glory, but as a crime.
That is why \ve decided that the
author of this war should be
tried ..."
Con tali parole, Voi, signor
Lloyd George, primo ministro
inglese, e quale Giove tonante
nell'Olimpo della Gran Breta
gna, credete di passare alla sto
ria come l'uomo, che abbia get
tato il più terribile anatema con
tro la guerra! Per me, invece,
mai ipocrisia più maledetta fu
pronunziata da bocca umana, ca
muffata da quella di apostolo!
Per me mai inganno più veleno
so fu emanato da un popolo di
angeli, mentre è stato ed è un
popolo di farisei
Signor Lloyd George toglie
tevi la parrucca, che vi dà del
Nazzareno, e mostratevi quale
siete; e se io non vi riesco inop
portuno, permettetemi di rivol
gervi alcune domande.
Edi grazia perchè tali
parole, che sono tutte latte e
miele, non le diceste prima del
1914, allorché la Gran Bretagna
era tutta intenta a fabbricar na
vi? Se la guerra èun delitto;
se la guerra deve essere "not an
honorable game" perchè Voi,
che pure sedete da tanti anni
nella Camera dei Comuni, non vi
faceste apostolo della ide;w al
lorché la Germania eia costret
ta a far cannoni per emularvi?
Ah ! se la guerra è un disono
re, voi siete un popolo di disone
sti : se la guerra è un delitto, vi i
siete un popolo di criminali, per
chè in Inghilterra mai pensaste
ad evitar guerre. Che s'è vero voi
non avevate coscrizione, e quin
di esercito ; è pur vero che, ogni
anno, lanciavate in mare tante
navi da sorpassare tutte quelle
delle altre nazioni messe insie
me!
Sapete "PERCHE' " oggi Voi
pronunziate tali frasi eleganti ed
umane? Perchè, caduta la po
tenza tedesca, che vi faceva pall
ia, non c'è nessuna ragione per
voi per fabbricar altre navi.
Siccome umanamente vi
siete inghiottito il mondo, ed a
vete assicurato alla vostra ban-,
diera ogni mare, compreso l'A
driatico, tanto per rispondere —'
umanamente sempre all'auto
re del "freedoni of seas", avete
bisogno di una eterna era di pa- !
ce per godervi i frutti della con
quista mondiale. Così il mon
do ormai inglese non pen
sando più alla riscossa, potrà es-1
sere controllato da Voi, o da eh 1 :
per Voi ; mentre miliardi afflui
scono a Lombard Street, per far- !
vi tenere sempre carica l'amata ì
pipa!
E dite ancora Or che la
guerra è finita, ed il Dio Marte |
è sparito per sempre artefice
massimo il vostro magno !
Haigh perchè 1' Inghilterra,
che in candida veste, e con-.
dotta da Voi, si avvia alle spa
lancate porte di Giano, non co
mincia ad essere più onesta ej
men criminale coll'affondar nei
mari le sue navi coi cannoni ?
Perchè l'lnghilterra, che me
diante le espressioni vostre, vuol
sembrare "casta e pura" non co
mincia a restituire ad altri quel- '
lo che non è suo?! Non sapete;
Voi che fino a che ci sono conti j
da aggiustare, si fonderan can
noni ; e fino a che si fonderan
cannoni, ci saranno guerre?
Signor Lloyd George Voi
siete un altro Marx, sotto altre
forme, sotto altre spoglie .. Que
gli predicava il "Socialismo" per
rendere inermi i popoli latini, e
quindi aggiogarli al carro di Gu
glielmo di Hohenzollern; Voi
predicate "onestà e rettitudine"
per aggiogare al carro di Tolen
Bull non solo i popoli latini, ma
tutto il mondo! Ma non vi ac
corgete che accusate tutto il vo
stro popolo?
Ah ! come deve essere bello
per Voi sentirvi oggi padroni di
tutta la terra! Ahi! come deve
essere barbaramente sublime
per Voi, che mentre predicate
alle genti di "disarmarsi" per es
sere onesti, non permettete che
popoli, a Voi soggetti, ed anelan
ti alla libertà, siano arbitri dei
loro destini..... Guai a loro se si
permettessero di offendere l'u
manissima tutela inglese. Allora
chissà quanti cannoni tuonereb-
Fa quel che devi, &vveng&
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Sold
: beio Ma in «juel caso, sapete
- chi sarebbero i criminali, i di
sonesti? Non i vostri soldati,
. certamente ; ma quelli i quali si
■ offrirono al supremo sacrificio
' per avere una patria libera e ci
vile!
> Dr. LUONGO
La morie d'un eroe
! : Qualche tempo fa al signor Gi-
I no Papola, cognato del nostro
direttore, veniva comunicata la
notizia della morte di suo fratel
lo Attilio, sergente contabile del
13.0 Reggimento Fanteria, avve
nuta il 14 aprile u. s., all'ospeda-
I le militare di Udine.
Il signor Papola è stato prova
to dalla sventura ripetutamente
e non tanto tempo fa moriva in
Aquila anche suo padre, signor
Gaetano, insegnante superiore
di quelle scuole.
Perchè le virtù eroiche del suo
fratello defunto possano essergli
di conforto, pubblichiamo due
documenti che ci sono stati recar
pi tati di questi giorni che. sebbe
ne essi non siano di recente data,
sono però sempre di attualità e
resteranno per i posteri ricordi
imperituri di chi diede la propria
vita alla patria.
Il "Giornale d'ltalia" del 9 di
cembre 1913, sotto la rubrica
"Corriere Aquilano", parlando
del ritorno dell'allora caperai
maggiore Attilio Papola, cosi si
esprimeva:
"Reduce dalla Libia. Dopo 18
mesi di permanenza in Libia, o
ve ha compiuto lodevolmente il
suo dovere, prendendo parte a
parecchi combattimenti (Zan
zur, Talcazà, Sidi Raffa, ecc.) ed
ove ha meritato due medaglie e
gli elogi dei suoi superiori, è
tornato il caporal maggiore del
(iO.o fanteria Attilio Papola, fi
gliuolo dell'lnsegnante delle no
stre scuole, signor Gaetano, ed è
stato molto festeggiato dai suoi
famigliari ed amici."
Una lettera molto lusinghiera
del VII Corpo d'Armata, scritta
e firmata il 15 dicembre 1917
dal comandante Thunn del Quar
tier Generale che è una vera a
poteosi di Attilio Papa, dice
così :
"Rapporto informativo sul ser
gente Papola Attilio
"Il sergente Papola Attilio del
13.0 Regg. Fanteria classe 1891
è stato alle mie dipendenze dal
maggio 1916 a tutt'oggi.
"Quale sott'ufficiale di conta
bilità del Reparto autonomo del
jQuartier Generale ha dimostra
to una conoscenza sì perfetta
nelle svariatissime norme ammi
nistrative che mai il centro di
mobilitazione ha dovuto muove
re la minima osservazione alla
: chiusura del giornale di contabi
lità, malgrado i complicati mo
(vimenti di personale e di qua
trupedi che sempre si verificano
presso un Quartier Generale.
"Giovane di perfetta educar
/.ione e di sana cultura ha sem
pre tenuto una condotta incen
|surabile, sia nei rapporti militar
[ri sia nei rapporti civili, ed in o
gni occasione si è sempre mo
strato meritevole della più illi
mitata fiducia coadiuvando in
sommo grado il Comandante del
Quartier Generale nella svaria
tissime occupazioni inerenti alla
di lui carica.
"Durante gli ultimi eventi di
guerra ha dato prova di intelli
gentissime iniziative.
"Lo si giudica pertanto non
solo ottimo sott'ufficiale merite
vole dell'avanzamento al grado
superiore, promozione che egli
avrebbe già conseguita senza le
limitazioni imposte dal Coman
do Supremo in fatto di avanza
mento nella categoria dei sot
i t'ufficiali addetti ai comandi di
Grandi Unità Mobilitate, ma lo
■ si giudica pure ottimo coadiu
: tore di un comandante di Quar
■ tier Generale."
Alla vecchia genetrice e pa
: renti in Italia, al fratello qui re
• sidente, agli ammiratori delle ec
i celienti doti del defunto sia di
i conforto la stima che egli aveva
- saputo accaparrarsi, nella vita
i militare, fra inferiori, uguali e
- superiori.