PKR 111 N °' ° OO At rHQRiy.I.D in THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPHIA, PA., BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. BI'RLESON, POSTMASTER GEN. LIEiHIyA. PAIOLA . —■ -- I forti caratteri sono gli Dei {Supremi della Stori& Nazionale. A GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street INNO 11. - Numero 31 ILA TEMPESTA IMMINENTE BCausa i calori estivi la Corife lenza di Parigi procede nei suoi lavori con piedi di piombo. Ora ch< i protagonisti dell'indegna ìedia si son ritirati onusti di preda e di vergogna, son ri isti, a contender;# le briciole, ■rappresentanti delle piccole na zioni, e tra questi, vittima del l'ingratitudine e della perfidia degli alleati, anche l'ltalia che, <ptre ad essere un grande paese, ha della guerra mondiale sop portato il peso più duro e alia littoria ha dato il maggior con tributo. E Oggi, dopo un lungo periodo di -manovre oscure e palesi, dopo u na sequela di intrighi inconfes sabili, quasi non si parla più di Fiume e della quistione adriati ca, l'una e l'altra vitalissime per l'ltalia. E La quale, alla stessa guisa del l'Austria, della Bulgaria e della Burchia che, dome, attendono ancora la pace sospirata, vivej tuttavia nell'ansia più angoscio sa e non sa dire se dal gigante-! Sco conflitto uscì trionfatrice o debellata e se la battaglia delle Tre Venezie, i suoi cinquecento mila morti, i suoi miliardi profu mi furono un sogno evanescente o una palpitante realtà. P Di Fiume e della Dalmazia più non si parla, ma questo silenzio i ha per noi un'eloquenza tragica. Ipsso vuol significare che l'ltalia, dopo avere da sola spezzato la potenza austriaca e resa possibi le, sul fronte occidentale, la vit toria degli alleati, col conseguen te crollo della Germania, deve ri nunciare ai suoi sacri diritti, la [sciando incompiuta l'impresa di {redenzione. \ E questi nostri timori non so- i :no generati da un nero pessimi- Ismo, ma si basano su molti sin [tomi allarmanti. Ultimamente, in pubblica Ca lmerà, il Presidente del Consi glio On. Nitti, espose, con rude franchezza cosa assolutamen ite nuova nei metodi e negli ari mali governativi —le terribili ! condizioni economiche in cui si dibatte l'ltalia, la quale si può — è alla piena mercè degli alleati per il rifornimento dei viveri, delle materie prime, dei combustibili e di tante altre cose necessarie alla vita. Questo quadro fosco e minac cioso delle condizioni interne della povera Italia, la quale si è all'estremo squallore per aver voluto cavallerescamente a iutare, fino alla salvezza, il de bole contro le aggressioni del forte e del prepotente, ci dice a ; chiare note che noi dobbiamo subire le prepotenze dei nostri ; alleati ed abbandonare certe vel leità di riscatto, per le quali en-j trammo in guerra nella prima vera del 1915 e demmo fondo a tutta la nostra ricchezza nazio- : naie. Fiume è italiana, italianissi ma e coloro che ce la contestano ; sono alla pari di noi convinti del-11 l'italianità della gemma del; Quarnero ; ma non entra nella politica dell'lnghilterra e dell'A-| merica, e neppure in quella della i Francia, che venga aggiudicata « all'ltalia. L'lnghilterra e l'Ame rica vogliono impadronirsi del < commercio dell' Adriatico; la ; Francia, sempre gelosa di noi, : vuol conficcarci nel costato, co me una lama pungente, un nuo-J] vo regno popolato dai nostri se colari nemici, e perciò Fiume, in barba al famoso principio del l'autodecisione, deve servire di : sbocco alla Jugo-Slavia! Ma un altro sintomo, ancora più eloquente ci avverte che le trattative inerenti alla quistione adriatica stanno per naufragare completamente. La voce cioè del richiamo del nostro Ambasciato re che, secondo un giornale ro mano, 'sarebbe divenuto "sgra dito" a Wilson e fu durante la permanenza di costui a Parigi, la causa prima dell'atteggiamen to ostile del Presidente verso le , nostre aspirazioni. E' vero che alla notizia perve- : nutaci da Roma sono seguite di verse smentite, ma nell'aria ri mane sempre qualche cosa che non si comprende e noi abbiamo come l'impressione che "in alto loco" si voglia trovare un capro espiatorio per lo scacco diploma- ; tico subito. In una parola un nuovo caso Battirelli. Una volta, molti anni or sono, in Roma vi fu una violenta di mostrazione contro l'Austria, e la folla degli studenti prese per sino d'assalto la sede di palazzo Venezia. ITALIAN WIÌEKLY NEWS PAPER • | L'allora Ministro dell'lnterno ìjun po' per nascondere l'inettitu i dine dei suoi dipendenti, un poco i anche per calmare i bollori del i governo dell' Aquila bicipite. - ! spazzò via il povero delegato . Battirelli che, tra i responsabili ■ dei disordini, era forse il meno • colpevole. i Ora Macchi Di Cellere, nel Pa . sticcio di Parigi entra come nei . disordini di Roma sopracennati, entrava il Delegato Battirelli. i Non solo egli non è responsabile della nostra debacle, ma ha for se contribuito, se non a scongiu rarla, certo a renderla meno ca tastrofica e, col suo tatto e con la sua signorilità, è riuscito a mantenere con Wilson rapporti di cordialità, anche quando le re ' lazioni tra il Presidente ed i no stri Plenipotenziari erano estre mamente tese. Ma due quotidiani di nostra ! lingua, il "Progresso Italo-Ame- 1 |ricano" di New York e "L'Opi | nione" di Philadelphia, che nu j trono vecchi rancori contro i ; j rappresentanti in America del ' patrio governo, perchè da tem ! Po, per la vigilanza di costoro, ' non sono più possibili imprese 1 j rocambolesche, hanno raccolto a : volo la notizia lanciata dal gioì- i j naie romano e come se il nostro i Ambasciatore fosse effettiva- i i mente caduto in disgrazia si ac- < jcaniscono contro di lui con attac- i chi sleali ed ingiusti, mentre fi- 1 no a ieri gli avevano ipocrita- ; mente strisciato dintorno. ì Ma dalla loro prosa bavosa ed J avvelenata traspaiono l'odio e la < bile lungamente repressi ed il i pubblico vede negli sfoghi dei < 'due giornali la vendetta contro s I l'opera solerte ed energica del- < | l'illustre diplomatico che, colla s cooperazione dei consoli d;-. Itti i dipendenti, ha saputo sventare e i porre finalmente un argine alle intraprendenze poco commende- I voli dei due cavalieri ufficiali. E I fra i connazionali tutti di Ame- ( rica l'Ambasciatore gode meri- < tata stima. Questa condotta del Progresso i e dell'Opinione è deplorevolissi- 1 ma e getta nuove manate di fan- c go sulla loro storia coloniale. t Maramaldo si accanì contro Francesco Ferruccio e lo trafis- ì se quando lo vide a terra quasi 1 esanime per cento ferite, ma pri- 1 ma non avrebbe osato guardar- 1 10 negli occhi. II nostro Amba- c j sciatore però non è caduto e non t cadrà, perchè le accuse che gli ì vengono lanciate sono prive di c fondamento. ; Ond'è che contro i due organi ; che vigliaccamente lo attaccano, ( sorgono tutti gii altri 'giornali \ I d'America che, negli sfoghi del '"Progresso" e della sua degna 1 consorella filadelfiana vedono 1 non l'amore per la verità e la i ! giustizia, ma l'istinto del serpen- ì ite che dall'agguato balza e si c avventa contro il leone per sof- t |focarlo colle sue spire ed attossi- - [cario coll'alito. Noi ci schieriamo decisamente j dalla parte dei giornali, quotidia- - •ni e settimanali, che assumono le i oneste difese del Conte Macchi di Cellere. Ma protestiamo con tro il metodo indecoroso che un quotidiano di New York e preci-, samente il "Giornale Italiano" li sa nella polemica; metodo che fa salire le vampe del rossore e del l'indignazione sul volto a qua lunque italiano. Innanzitutto, da osservatori spassionati, rileviamo che que sto giornale accusa d'incoerenza gli accusatori del nostro diplo matico; ma esso si mostra più incoerente. Infatti: oggi soltan to il "Giornale Italiano" assume ( l'atteggiamento di rigido censo- 1 re e biasima la campagna anti- 1 jwilsoniana dei giornali d'ltalia; s ma fine a ieri esso stesso ha con- i dotto una crociata feroce contro i 11 Presidente che a Parigi ha o- < stinatamente avversato le aspi- > razioni d'ltalia ed è stato il prin- I cipale artefice del fiasco della no- i ! stra diplomazia. E questa non ci sembra una bella prova di coerenza. À Ma vi ha dippiù. 1 ! Nel numero del 30 luglio vi è, < al posto d'onore, un articolo che i j deve essere stato scritto da un ] Grosso-Campana in miniatura, \ | nel quale articolo si accusa il Go verno Italiano di aver lasciato correre le plqtealità d'annunzia- ; ne. Nello stesso numero poi, a • pagina 4, è riportato integrai-1 ( mente e non èla prima volta j * uno dei meravigliosi discorsi ( :che il poeta-aviatore ha pronun-i j ziato, dalla cima del Campido- ì i glio, al popolo di Roma plauden- < 'te. I WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CON L-A FIACCOLA IIN PUGNO -"CI "Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Aet of March 3, 1879". Se quei discorsi sono delle pla- I lealità ed il Giornale Italiano sen te tanto orrore per la campagna anti-wilsoniana, con quale crite rio procede poi alla pubblicazio ne di quelle platealità che il Go verno non ha saputo o non ha voluto soffocare in bocca a Ga-1 briele D'Annunzio? Crede forse il "Giornale Ita- ' liano" che quelle platealità, pub blicate in America, possono gio vare alla nostra causa? Se il Giornale Italiano volesse ricor Ordine F"igli d'ltalia in America COMUNICAZIONI DELLA GRANDE LOGGIA DELLO STATO DI PENNLYLVANIA INIZIAZIONE 1)1 NUOVE LOGGE. Loggia "Avanti Savoia" N. <>.-,8. La loggia Avanti Savoia N. 958 di Altoona fu iniziata il 27 luglio dal Grande segretario archivista Alfredo Perfilia. Rice vuto dai rappresentanti della lieo loggia eda quelli della America " di Greensburg, la loggia madrina, egli scese alla stazione di Altoona la mattina alle 11.15. Verso l'una pom., nella resi residenza del socio della inizian da loggia signor Antonio Marti no, che lui un magnifico studio fotografico, *d a spese di taluni soci della loggia stessa, fu dato un pranzo al Grande segretario archivista ed agli altri invitati. Oltre a parecchi aspiranti della nuova loggia e all'organizzatore di essa Giuseppe Giovinazzo, i scritto in una loggia dello Stato di New York, sedettero a men sa il venerabile della loggia A merictt Angolo F noi L l'ex vene rabile della stessa loggia Giu seppe De Carluccio, Antonio Ro berti, Antonio I'iundo Grande Deputato della loggia Leopardi <li Uniontown, Ferdinando Dori Grande Deputato della loggia Nuova Cavour di Mt. Pleasant, Antonio Cimino venerabile del la loggia Risorgimento Italiano di Osceola Mills e Nicola Cimino segr. di finanza di detta loggia. La iniziazione dei soci della nuova loggia ebbe luogo nella sa la della Cristoforo Colombo, 1327 Ninth Ave., e ad essi dette le istruzioni ritualistiche il Gran de segretario archivista, col con corso della loggia madrina Ame rica N. 735 di Greensburg, che oltre ai suoi ufficiali al completo aveva mandato per presenziare alla cerimonia un'altra ventina di soci, ciò che dimostra il lode vole interessamento di essa. In seguito, col concorso del l'Araldo nella persona del fratel lo Giuseppe De Carluccio, furono istallati i seguenti ufficiali della nuova loggia: venerabile, Vin cenzo Spiridigliozzi assisten te venerabile, Bartolomeo Sdoia ex venerabile, Pio Cocearelli oratore, Felice Longo se gretario archivista, Felice Volpe segretario di finanza, Giusep pe Gimaboi tesoriere, Anto nio Ventura curatori: Vin cenzo Mastrocola, Luigi Figlio renzo, Grimualdo Ferrara, Enri co Ventura, Carmelo Cannamuc cio cerimonieri : Libero Brac ciale, Giuseppe Rosica senti nella interna, Francesco Abruz zese sentinella esterna, Rosa rio Sciotto. Dopo la istallazione, pronun ziarono discorsi il venerabile del la lieo loggia Vincenzo Spiridi gliozzi, il Grande segretario ar chivista Alfredo Perfilia, l'orga nizzatore della loggia -Giuseppe Giovinazzo, il venerabile della loggia madrina Angelo Finoli e i fratelli Ferdinando Dori, Giu seppe De Carluccio, Antonio Ca valiere, Antonio Roberti, Anto nio Plundo; il fratello Bonfigli, della loggia Risorgimento di 0- sceola Mills, dedicò alla nuova loggia degli applauditissimi stor nelli in dialetto calabrese. Là sera il Grande segretario archivista fu ospite del fratello Antonio Cimino, venerabile della loggia Risorgimento Italiano, di Osceola Mills, il quale la matti na successiva volle gentilmente riaccompagnarlo in automobile fino alla stazione di Tyrone. Fiume Italiana N. 957 La loggia Fiume Italiana N. 957 di Meadville fu iniziata an che domenica 27 luglio dal fra tello Egidio Agresti, in qualità di Grande deputato speciale. La cittadinanza di Meadville, |in cui vivono circa 2000 nostri connazionali, vissuta finora in u i na certa indifferenza, domenica PHILADELPHIA, PA., 9 AGOSTO, 1919 ' dare che la nobile campagna di D'Annunzio ebbe il suo inizio quando già il tradimento degli alleati era consumato ai nostri ! danni; se volesse, tener presente che il poeta ha lanciato il primo grido d'allarme quando già ap i pariva manifesto, nei plenipo tenziarii della pace, il proposito di defraudare l'ltalia dei frutti della sua grandiosa vittoria a to tale vantaggio dei nostri nemici, I dovrebbe lealmente riconoscere ! che la fiera reazione di D'Annun 27 sembrava risvegliata. Molti edifici erano imbandierati. Quando le rappresentanze del • le logge II Risveglio, Vittorio E ! manuele, Ausonia di Erie, Sal vatore Spinuzza di North East 1 e Trento e Trieste Liberate di | Greenville giunsero alla stazio- i 1 ne, furono ricevute dai soci della 1 nascente loggia con fragorosi ' applausi e con grida di: "Viva 1 l'Ordine Figli d'ltalia!". 1 Preceduti dalla Banda Mimici- ! pale, dopo un breve giro per il villaggio, gli aspiranti soci e i rappresentanti delle altre logge si recarono alla Germania Hall, ' ove ebbe luogo la iniziazione. 1 Funzionò da Araldo per le i -1 struzioni ai nuovi fratelli, il ve ' nerabile della loggia 11 Risveglio ' Giovanni Mannucchi, e alla ini ' ziazione della loggia e istallazio ne degli Ufficiali iì Grande depn : tato della loggia Ausonia, Salva ' tore Cassata. Gli ufficiali istallati furono i seguenti: venew»*vi*>. Sebastia no Trucco assistente venera bile, Francesco Tantillo —Ex venerabile, Pietro Cammarata— oratore, Vincenzo Pepicelli tesoriere, Giuseppe Salvatore j Monteleone segretario di fi- j finanza, Domenico Mottillo segretario archivista, Giovanni Grimaldi —curatori: Nicola Fo rese, Giuseppe Lo Bue, Gabrie le Petrillo, Tommaso Belfiore, Antonio Napoletano cerimo nieri: Giovanni Amato, Giusep pe Giaccone sentinelle: Giù-! seppe Santanello e Francesco! Topo. Dopo la iniziazione, parlò il Grande Deputato speciale Egidio Agresti, il quale spiegò ai fra telli le finalità e gli scopi dell'Or dine, intrattenendosi più spe cialmente sull'Orfanotrofio e Ri covero, sul Fondo Unico Mor tuario e sul Bollettino Ufficiale. Altri discorsi d'occasione furono pronunziati dai Fratelli France sco Lipani, Salvatore Cassata, ! Giovanni Mannucchi, e infine parlò il neo venerabile Sebastia no Trucco. La loggia Trento e Trieste Liberate, la quale aveva funzionato da madrina, presentò in regalo alla neo consorella due ! sciabole e una bandierina italia- j na di seta. Quindi nella stessa sala venne j servito un lauto banchetto a tut jti i fratelli, circa 150. Tolte lei mense fu presa la fotografia de gli intervenuti, e poi ebbe luogo un'altra parata per le vie del vii- 1 laggio. I rappresentanti delle diverse logge ripartirono alle 7.30 pom.. salutati da molti fratelli, che li accompagnarono alla stazione. PER LA MORTE DEL FRATELLO Avv. CANUDO. II ferale annunzio della morte del fratello Avv. Raimondo Ca nudo ha rattristato profonda mente tutti quelli che lo conosce vano di persona ed anche* gli al tri molti che attraverso le colon ne del nostro Bollettino avevano imparato a stimarlo e ad apprez ! zarlo. Di questo periodico egli aveva saputo fare una bella palestra : di educazione e di elevamento! morale per la nostra massa as sociata, ed è una vera sventura per l'Ordine che la sua opera debba essere stata troncata vio | lentemente dalla morte. I fratelli della Pennsylvania . mandano alla memoria di Rai mondo Canudo la espressione del ricordo che non morrà. Appena informato del tristis- 1 simo e irreparabile evento, ili | Grande Venerabile faceva perve-1 nire alla vedova il seguente tele -1 gramma : i"Anna Canudo, 2073 Vyse Ave. 1 , New York, i "Grande Concilio Figli d'lta-, • lia di Pennsylvania, appresa a straziante notizia fine immatura zio alle mene vergognose è san ta, più che umana, e la tutela del ; decoro nazionale è il primo dove ire di ogni cittadino. Ma lo scribacchino del "Gior nale Italiano" il Grosso-Campa na in miniatura, che il decoro della patria pone allo stesso li vello del decoro proprio, vuole forse ammonire l'ltalia che, quando riceve uno schiaffo sulla faccia, deve mostrare l'altra guancia a colui che la percuote. LA LIBERA PAROLA. ; amato fratello Canudo, associasi j immenso vostro dolore. Di Silvestro." PER L'ORFANOTROFIO E RICOVERO. Ecco le ultime oblazioni riee |vute a beneficio dell'Orfanotrofio e Ricovero : Loggia Mandamento Torricel ;la Peligna N. 753 SSO Giorda !no Bruno N. 875 $135 Nuova |ltalia N. 305 $17(5 Terza Ita lia N. 171 $275 Libertà No. 200 $87.50 Fratello Ferdinan do Stucci della Vittorio Emanue le lì N. 497 $5 Fratellanza I taliana N. 310 SSO La Vitto ria N. 731 sl9 Ausonia N. 903 $244 Niccolò Machiavel li N. 661 S3B Giulio Cesare Capaccio N. 110 S2B Corona i d'ltalia N. 807 $24 Nuova ! Giovane Italia N. 881 S4OO Cittadini Italo-Americani N. 224 $224 Ricciotti Garibaldi No. ,913 SSO Alba Nuova N. 1(52 $l4O Amordi Patria N. 577 sls S. Friscia N. 655 $4(5 Fuori i Barbari N. 8(50 $64.50 Nuova Camillo Benso di Cavour N. X 74 $24 Piave N. 882 S2O Libertà e Concordia N. 769 $44 Elhvood City N. (508 |5334.80 Sante Furnari N. 413 $25 lndipendente di Benefi cenza N. 695 $l4O N. E. Cit tadini Lanceri N. 534 $25 Giovane Italia N. 547 $l5O Maggiore Francesco Baracca N. 885 $32.50 Il Risveglio No. 1451 $47 Fratelli Bandiera N. ,23(5 sllO Fratello Benedetto Calderone della loggia la Pace N. 491 $5 Conte di Torino N. 85(1 *51.25 Pittsburgh N. 7 1 S4OO Dante Alighieri N. 486 $lO Roma N. 713 S6O Gia como Leopardi N. 766 SIOO Nuova Trento e Trieste N. 758 S9O Leonardo da Vinci N. 270 $l4O San Michele di Ser ! l'astretta N. 329 sl2s 24 Mag gio N. 624 $67 Umberto I N. 750 SSO Dal Grande Curato re Antonio Certo, ricavato della! vendita biglietti teatrali pio Or fanotrofio $222.85 Dallo stes so e per lo stesso motivo, come versamento fatto dal fratello L. j Frascona $82.50 Dal Masca gni Coiai Club di Pittsburgh | $63.04. A proposito di quest'ultima | contribuzione, il segr. archivista della loggia Terza Italia N. 174, fratello D. Saracco ci scrive : "Il Circolo corale Pietro Ma scagni di questa città, nell'an» i nunziare la sua rappresentazio ne lo scorso giugno, ebbe il gen tile e nobile pensiero di offrire il 25 per cento dell'incasso a be neficio del fondo per l'Orfanotro fio e Ricovero Statale del nostro Ordine, e difatti nella nostra ul-i tima riunione il fratello P. C. Funaio di questa loggia, orga nizzatore e direttore del suddet to Circolo, consegnò al nostro l venerabile Dr. L. Alvino un che ck di $63.04, che qui accludo, da rimetterlo a codesta Grande log gia. "Si avrebbe potuto fare an-1 che di più se le logge che coope- ! rarono con la Terza Italia (ini ziatrice) avessero lavorato con più interesse. "Il Circolo Mascagni merita tutto l'incoraggiamento possibi le, e specialmente il fratello Fu naio, al quale si deve il succes so artistico e finanziario. "Vi prego di far pubblicare la presente comunicazione acciò gli altri fratelli prendano esempio j dal fratello Funaro." Il Fratello Francesco Getto, Grande Deputato della loggia * Trento e Trieste N. 483 di Ros siter, avendo visitato quella log gia due volte, ci ha scritto di vo ler devolvere la somma a lui. spettante per rimborso di spese di viaggio in $lO a beneficio del l'Orfanotrofio e Ricovero. ODORI DI SANTITÀ' Lettera aperta al Signor Lloyd George, Primo Ministro inglese "if war ìs to be abolished it must be treated not as an hono rable game vvith the prospect of persona] glory, but as a crime. That is why \ve decided that the author of this war should be tried ..." Con tali parole, Voi, signor Lloyd George, primo ministro inglese, e quale Giove tonante nell'Olimpo della Gran Breta gna, credete di passare alla sto ria come l'uomo, che abbia get tato il più terribile anatema con tro la guerra! Per me, invece, mai ipocrisia più maledetta fu pronunziata da bocca umana, ca muffata da quella di apostolo! Per me mai inganno più veleno so fu emanato da un popolo di angeli, mentre è stato ed è un popolo di farisei Signor Lloyd George toglie tevi la parrucca, che vi dà del Nazzareno, e mostratevi quale siete; e se io non vi riesco inop portuno, permettetemi di rivol gervi alcune domande. Edi grazia perchè tali parole, che sono tutte latte e miele, non le diceste prima del 1914, allorché la Gran Bretagna era tutta intenta a fabbricar na vi? Se la guerra èun delitto; se la guerra deve essere "not an honorable game" perchè Voi, che pure sedete da tanti anni nella Camera dei Comuni, non vi faceste apostolo della ide;w al lorché la Germania eia costret ta a far cannoni per emularvi? Ah ! se la guerra è un disono re, voi siete un popolo di disone sti : se la guerra è un delitto, vi i siete un popolo di criminali, per chè in Inghilterra mai pensaste ad evitar guerre. Che s'è vero voi non avevate coscrizione, e quin di esercito ; è pur vero che, ogni anno, lanciavate in mare tante navi da sorpassare tutte quelle delle altre nazioni messe insie me! Sapete "PERCHE' " oggi Voi pronunziate tali frasi eleganti ed umane? Perchè, caduta la po tenza tedesca, che vi faceva pall ia, non c'è nessuna ragione per voi per fabbricar altre navi. Siccome umanamente vi siete inghiottito il mondo, ed a vete assicurato alla vostra ban-, diera ogni mare, compreso l'A driatico, tanto per rispondere —' umanamente sempre all'auto re del "freedoni of seas", avete bisogno di una eterna era di pa- ! ce per godervi i frutti della con quista mondiale. Così il mon do ormai inglese non pen sando più alla riscossa, potrà es-1 sere controllato da Voi, o da eh 1 : per Voi ; mentre miliardi afflui scono a Lombard Street, per far- ! vi tenere sempre carica l'amata ì pipa! E dite ancora Or che la guerra è finita, ed il Dio Marte | è sparito per sempre artefice massimo il vostro magno ! Haigh perchè 1' Inghilterra, che in candida veste, e con-. dotta da Voi, si avvia alle spa lancate porte di Giano, non co mincia ad essere più onesta ej men criminale coll'affondar nei mari le sue navi coi cannoni ? Perchè l'lnghilterra, che me diante le espressioni vostre, vuol sembrare "casta e pura" non co mincia a restituire ad altri quel- ' lo che non è suo?! Non sapete; Voi che fino a che ci sono conti j da aggiustare, si fonderan can noni ; e fino a che si fonderan cannoni, ci saranno guerre? Signor Lloyd George Voi siete un altro Marx, sotto altre forme, sotto altre spoglie .. Que gli predicava il "Socialismo" per rendere inermi i popoli latini, e quindi aggiogarli al carro di Gu glielmo di Hohenzollern; Voi predicate "onestà e rettitudine" per aggiogare al carro di Tolen Bull non solo i popoli latini, ma tutto il mondo! Ma non vi ac corgete che accusate tutto il vo stro popolo? Ah ! come deve essere bello per Voi sentirvi oggi padroni di tutta la terra! Ahi! come deve essere barbaramente sublime per Voi, che mentre predicate alle genti di "disarmarsi" per es sere onesti, non permettete che popoli, a Voi soggetti, ed anelan ti alla libertà, siano arbitri dei loro destini..... Guai a loro se si permettessero di offendere l'u manissima tutela inglese. Allora chissà quanti cannoni tuonereb- Fa quel che devi, &vveng& che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Sold : beio Ma in «juel caso, sapete - chi sarebbero i criminali, i di sonesti? Non i vostri soldati, . certamente ; ma quelli i quali si ■ offrirono al supremo sacrificio ' per avere una patria libera e ci vile! > Dr. LUONGO La morie d'un eroe ! : Qualche tempo fa al signor Gi- I no Papola, cognato del nostro direttore, veniva comunicata la notizia della morte di suo fratel lo Attilio, sergente contabile del 13.0 Reggimento Fanteria, avve nuta il 14 aprile u. s., all'ospeda- I le militare di Udine. Il signor Papola è stato prova to dalla sventura ripetutamente e non tanto tempo fa moriva in Aquila anche suo padre, signor Gaetano, insegnante superiore di quelle scuole. Perchè le virtù eroiche del suo fratello defunto possano essergli di conforto, pubblichiamo due documenti che ci sono stati recar pi tati di questi giorni che. sebbe ne essi non siano di recente data, sono però sempre di attualità e resteranno per i posteri ricordi imperituri di chi diede la propria vita alla patria. Il "Giornale d'ltalia" del 9 di cembre 1913, sotto la rubrica "Corriere Aquilano", parlando del ritorno dell'allora caperai maggiore Attilio Papola, cosi si esprimeva: "Reduce dalla Libia. Dopo 18 mesi di permanenza in Libia, o ve ha compiuto lodevolmente il suo dovere, prendendo parte a parecchi combattimenti (Zan zur, Talcazà, Sidi Raffa, ecc.) ed ove ha meritato due medaglie e gli elogi dei suoi superiori, è tornato il caporal maggiore del (iO.o fanteria Attilio Papola, fi gliuolo dell'lnsegnante delle no stre scuole, signor Gaetano, ed è stato molto festeggiato dai suoi famigliari ed amici." Una lettera molto lusinghiera del VII Corpo d'Armata, scritta e firmata il 15 dicembre 1917 dal comandante Thunn del Quar tier Generale che è una vera a poteosi di Attilio Papa, dice così : "Rapporto informativo sul ser gente Papola Attilio "Il sergente Papola Attilio del 13.0 Regg. Fanteria classe 1891 è stato alle mie dipendenze dal maggio 1916 a tutt'oggi. "Quale sott'ufficiale di conta bilità del Reparto autonomo del jQuartier Generale ha dimostra to una conoscenza sì perfetta nelle svariatissime norme ammi nistrative che mai il centro di mobilitazione ha dovuto muove re la minima osservazione alla : chiusura del giornale di contabi lità, malgrado i complicati mo (vimenti di personale e di qua trupedi che sempre si verificano presso un Quartier Generale. "Giovane di perfetta educar /.ione e di sana cultura ha sem pre tenuto una condotta incen |surabile, sia nei rapporti militar [ri sia nei rapporti civili, ed in o gni occasione si è sempre mo strato meritevole della più illi mitata fiducia coadiuvando in sommo grado il Comandante del Quartier Generale nella svaria tissime occupazioni inerenti alla di lui carica. "Durante gli ultimi eventi di guerra ha dato prova di intelli gentissime iniziative. "Lo si giudica pertanto non solo ottimo sott'ufficiale merite vole dell'avanzamento al grado superiore, promozione che egli avrebbe già conseguita senza le limitazioni imposte dal Coman do Supremo in fatto di avanza mento nella categoria dei sot i t'ufficiali addetti ai comandi di Grandi Unità Mobilitate, ma lo ■ si giudica pure ottimo coadiu : tore di un comandante di Quar ■ tier Generale." Alla vecchia genetrice e pa : renti in Italia, al fratello qui re • sidente, agli ammiratori delle ec i celienti doti del defunto sia di i conforto la stima che egli aveva - saputo accaparrarsi, nella vita i militare, fra inferiori, uguali e - superiori.
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