PUBLISHED AMI DISTRIBUTED UNDER PERMIT No. 500 AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPHIA, PA., BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. BURLESON, POSTMASTER GEN LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO 11. - Numero 19 Il mistero circonda II ritorno del Delegati Italiani a Parili Orlando e Sonnino, dopo il vol gare e brutale insulto di Wilson, abbandonarono il loro posto alla conferenza della pace, e se ne tor narono in Italia, a domandare al Parlamento ed al popolo la loro opinione sulla via da seguire nel vergognoso atteggiamento della diplomazia degli Alleati. Popolo e parlamento accolsero i nostri delegati col più delirante entusiasmo e, messe a tacere le divisioni di parti, avendo di mi ra soltanto che la salute pubbli ca, deve essere la legge supre ma di uno Stato, giurarono, co me nn solo uomo, che le sacre a spirazioni dell'ltalia dovevano es sere rispettate da tutti, specie da coloro che ci debbono la loro sal vezza. Soltanto a queste condizioni i Rappresentanti dell'ltalia dove vano tornare al loro posto, nel Congresso di Parigi ; diversamen te gli Alleati avrebbero firmato una pace separata con la Germa nia e l'ltalia, libera di ogni vin colo, avrebbe proceduto, in segui, to a decreto di annessione, alla occupazione militare del territo-i rio spettantele. Questo lo spirito della solenne ! manifestazione del Parlamento s nella storica seduta in cui, all'u nanimità, fu votata la mozione di Luigi Luzzatti. Il ritorno improvviso pertanto dei nostri esimi Delegali Orlando e Sonnino a Parigi, seguiti a breve distanza dagli altri colleghi della Delegazione, proprio alla vigilia della presentazione del Trattato di Pace ai rappresen tanti della Germania, ha riempi to il mondo di sorpresa c di me raviglia ed ha schiuso la via a mille ipotesi strane e contraddit torie. 112 I nemici d'ltalia, i fautori del la Jugo-Slavia, gli agenti prezzo lati da Società e Compagnie che si nascondono all'ombra di vec chi apostoli da burla, asseriscono che l'ltalia è tornata tra le brac cia degli Alleati, per timore del l'isolamento da cui era minaccia ta; altri dicono che è stata pre murosamente invitata dai "tre grandi", che le hanno solenne mente assicurato una soluzione favorevole della questione di Fiume. Altri infine ritengono che Wilson rimane fermo come tor re nella sua decisione di dar Fiu me alla Jugo-Slavia mentre la Francia e l'lnghilterra, che fir marono il Trattato di Londra, ti morose dei giudizi del mondo e della Storia, e sgomente della magnifica prova e del fiero atteg giamento del popolo italiano, so no entrate in un periodo di resi piscenza e vogliono rimaner fe deli agli impegni assunti in una delle epoche più critiche per l'Eu ropa. Nel momento in cui scriviamo queste righe, nessuna risoluzione è stata presa sulla questione A driatica che appassiona tutto il mondo e minaccia di mandare a monte la Lega delle Nazioni, in tempestivamente riesumata dal Presidente Wilson. Nel mistero che circonda il ritor no di Orlando e Sonnino a Parigi, anche noi vogliamo atteggiarci a profeti e diciamo subito che non crediamo al ravvedimento di Wil son nella quistione di Fiume. E gli è troppo ripieno di sè stesso; perchè possa far pubblica am- j menda dell'errore commesso e sembra quindi verosimile la ver sione di certa stampa americana che ce lo mostra saldo come torre e rinchiuso sul guscio del pro prio egoismo. A Versailles infatti, nella sto rica cerimonia della consegna del Trattato di Pace ai Delegati te deschi, mentre tutti apparivano profondamente commossi, men tre appariva commosso persino il generale Foch che sui campi cruenti aveva mirato a ciglia a sciutte le stragi di migliaia e mi- : gliaia di giovani, ed è quindi rot- , to agli spettacoli più raccapric EXTRA! RISPARMIATE MONETA! Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battesimo, Vesti per giovanotte, Vestati per ragazzi. Camicie, Camioette, Sottane, Cappelli ed altro. ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA ! INI RUGINO "Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa„ under the Act of March 3, 1879". ~ danti, esso solo, il Presidente de -11 gli Stati Uniti, rimase impassi t i bile in mezzo alla generale ecci . ; tazione. 1 Non c'è quindi da meravigliar , ! si, non c'è da sorprendersi se [ quest'uomo si ostina a rimanere t indifferente al grido di dolore | degli abitanti di Fiume, stanchi , del secolare, obbrobrioso servag gio e sprezza l'urlo formidabile : di belva ferita di tutto il popolo d'ltalia. Il contegno di quest'uomo che sfida da solo una Grande Nazio : ne, anelante alla conquista dei suoi sacri diritti, divenuti anco ra più sacri per la vittoria e pei sacrifici sostenuti, non può chia marsi fermezza, perchè egli non può contare neppure sull'appog gio dei suoi concittadini. 1 quali, nella grande maggio ranza, condannano severamente la nefasta opera di questo auto crate che, nella sua rovina irre parabile, trascina anche e per sempre il partito che lo condusse ai fastigi del potere. L'ostinata opposizione di Wil son quindi non può essere che j l'indice di un'enorme incoscienza. Scartata dunque l'ipotesi che Wilson abbia mutata la sua linea di condotta, potrebbe il ritorno di Oliando a Parigi spiegarsi nel | senso che l'ltalia, volendo mante ner fede ai suoi impegni fino al l'ultimo istante, non ha creduto assentarsi dalla seduta plenaria di Versailles. Dopo di che, se le sue aspira zioni non saranno riconosciute, essa provvederà da sola ai pro pri interessi, a dispetto degli Al ! leati fedifraghi. Ma l'ltalia non poteva manca re all'epilogo del grande dramma, | mentre vi partecipavano numero si popoli, quasi tutti i popoli del la terra. Non poteva mancare l'l talia che fu presente su tutti i campi di battaglia; che sanguinò su le pianure Venete e nella Champagne e in Macedonia; che arrossò le acque dell'lsonzo, del Piave, della Marna, del Vardar ed il Mare Atlantico ed il Medi terraneo. L'ltalia sola non poteva esse re assente da Versailles. Essa che pianse le sue lagrime e quel le degli altri; essa che fremette per la violazione del Belgio e per 1 quella della Francia oppressa ; che accorse con un solo gri \ do dovunque ; essa che vide bru ciare le sue città, colare a picco le sue navi e cadere esangui le Jsue generazioni; essa che versò tutto il suo sangue e tutto il da naro che possedeva, non poteva essere assente da Versailles. Ed all'ultimo momento è tor nata al suo posto, spontaneamen te, liberamente, da nessuno ri ; chiamata. Oppure vi è ritornata, chiama ' tavi dai rappresentanti della Francia e dell'lnghilterra, i qua li, all'ultimo momento, han senti to rossore della nuova infamia che la vecchia diplomazia Euro pea, complice Wilson, si accinge va a commettere. Ed in questo caso non è da scartarsi la versione di dare Fiu me all'ltalia, dopo un periodo di quattro anni, durante i quali la gemma del Quarnero dovrebbe rimanere sotto H controllo della famosa Lega delle Nazioni. Questo compromesso nuli'altro j sarebbe che una sanatoria, di cui dovrebbe rimaner soddisfatto , tutto il popolo italiano. Servireb be a salvare dall'estremo naufra gio il decalogo wilsoniano che, in questi ultimi cinque mesi, è pas -1 sato a traverso le più strane e ridicole peripezie. Dopo tutto l'ltalia non è un Maramaldo e l'uomo morto che essa dovrebbe ammazzare non è dello stampo nè della levatura di Francesco Ferruccio. E' un uomo invece che, senza merito, avreb be potuto passare alla sto jria, ed ora, se pure il suo nome , sarà tramandato ai posteri, lo 'sarà come quello di Erostrato PHILADELPHIA, PA., 17 MAGGIO, 1919 che appiccò il fuoco al tempio di ! Delo. Noi dobbiamo rimanere vigili in attesa degli eventi : e gli even ti saranno, non vi ha dubbio, fa- ! vorevoli atla nostra causa. I loschi maneggi di affaristi ingiesi ed americani che hanno affidato la tutela dei loro interes si a Wilson, a questo esponente della politica obliqua, non pre varranno, e noi, a dispetto di tut to e di tutti, finiremo col trion fare nel contrastato agone, su tutte le bassezze e su tutte le in- 1 sidie. Allora l'ltalia si avvierà verso : suoi grandi destini e noi potre mo ripetere col poeta dell'antica Roma : 0 Giove Padre, fa che il soie di domani non illumini, nel suo corso, nessuna cosa che sia più grande dell'ltalia. LA LIBERA PAROLA. ioi del Mite Binili ai Banchetto datosi ai Coionneiio Pizzareilo al Restaurant Leoncavaiio E' per me un piacere ed un onore, in questa occasione, unire la mia voce a sostegno della giustizia delle aspi razioni d'ltalia per i territori a lei strappati e per i confini datile dalla natura. Sfortunatamente gli italiani in America, per la loro modestia e per ' il loro orgoglio, sono rimasti silenzio si, mentie altri che hanno fatto poco o nulla sono ora davanti agli occhi del pubblico per privare i valorosi soldati d'ltalia della loro giusta ricompensa. Il popolo americano non è soltanto gcnereso, ma anche giusto, e se i fat ti fossero stati loro presentati come avrebbero dovuto esserlo, non vi è dub bio che il pesante mandato dell'Ame rica ai suoi Commissari della Pace, 1 sarebbe: "giustizia domanda che l'u- ' nità d'ltalia sia completa." Le difficoltà del presente momento i .sono nella assoluta mancanza di cono scenza delle maravigliose gesta d'lta lia e della grandiosità dei suoi sacri fici. I leali e fieri figli d'ltalia sono . meschinamente apprezzati in questa terra. Ma quando il popolo d'America 1 sarà a conoscenza dei grandi sacrifici fatti dal popolo italiano, dell'eroico i coraggio delle sue armate, dell'impa- I vido valore del suo Re e della vitale ; posizione d'ltalia nel conflitto, l'Ame- , rica si collocherà dal vostro lato ed insisterà che all'ltalia siano concessi tutti i diritti ed i territori che la giu stizia della sua causa richiede. Quando l'America esitava, quando il 1 conflitto delle richieste di diplomati ci e uomini di stato gettavano la con fusione nell'opinione pubblica circa le , cause della guerra; in un'ora quando , ogni nazione cercava di gettare il pe- | so della spaventosa responsabilità su | l'altra; quando l'America rimaneva non solo irresoluta, ma incerta e dif- ' fidente per più di due anni; in que- ' sta stessa ora così chiara era la co- i sciepza dell'ltalia che, quando fu ri- ; chiesta dalle sue alleate di assalire | la Francia, senza un momento diesi- , tazione essa rispondeva loro che quel- , la non era una guerra di difesa, ma , una guerra di aggressione e che l'lta lia non si sarebbe mai fatta complice 1 di tale ingiustizia. Questa dichiara- 1 zione salvò la Francia e Salvando la ; Francia rese possibile il trionfo finale ] della civiltà. Se l'ltalia, legata alla Triplice Al leanza, avesse varcato le Alpi verso . la Francia, l'intiero edificio della ci- 1 viltà europea sarebbe crollato prima che l'lnghilterra avesse avuto il tem- < po di sbarcare un reggimento sul con- 1 Unente. i Si lamenta che l'ltalia abbia esita to ad entrare in guerra. Che sanno i critici delle sue condizioni? Sanno es si che ancora non si era riavuta dalla 1 sua sfortunata guerra africana; che le 1 sue munizioni e vettovaglie erano e- 1 sauste e che essa era senza aiuto di i qualsiasi sorta da parte dei governi , alleati, e che nello stesso tempo era ( soggetta alle più irresistibili tenta zioni da parte del Governo tedesco ? ; Pensano costoro che essa rifiutò le ' più seducenti offerte fino a che venne i il giorno in cui anch'essa sentì di poter 1 colpire in nome della giustizia? E ( quando venne il suo giorno il 24 maggio 1915 così perfetti furono i • dettagli dei piani del grande generale ' Cadorna che, prima del cader della ' notte del 24, Cormons, Caporetto, i Cervignano, Terzo e Grado cadevano alle armate italiane e le forze nemi- : : che erano respinte da Tolmino al ma- 1 re. Il mondo nulla sa degli ostacoli qua si insuperabili sotto i quali gli eroici alpini ed i loro fratelli d'arme dovet tero lottare per questa grande causa. La storia non registra un successo brillante della presa di Monte Nero, dove questi eroici uomini, arrampican dosi come capre, aggrappandosi ad ogni crepaccio con le punta delle dita, scivolando sulle rocce, senza un pun- ' to d'appoggio, non alla luce del gior no ma nel cuore della notte, per ol tre settemila piedi, tutto spazzarono prima dell'alba. La cattura del Trincerone, da San Michele a Monfalcone, con i suoi in superabili reticolati e l'inondazione dell'lsonzo, gareggia con qualsiasi impresa di guerra che la storia ricor-, di. Fate in modo che il mondo sappia della magnifica democrazia dell'Eser cito italiano, dite ad esso del magni- j fico Re, già grigio, con occhi ridenti ì e con coraggio indomito, sempre pre sente ove il pericolo minaccia ed ovun que la sua presenza possa incoraggia re i soldati. ! Io che discendo da un uomo che j combattè per la libertà dell'America, un eroe della rivoluzione, che lottò con Washington, con tutte le fibre del mio essere vibranti per i fatti d'ar me e per l'eroica pazienza dei coloni americani, io dico, per rendere giusti zia all'ltalia, che la storia non potreb be dare più grande esempio di eroi smo, di quello che hanno dato le gran di Armate d'ltalia combattenti contro , forze esuberanti, senza aiuto degli Al leati fino al disastro di Caporetto 24 ottobre 1917 quando dopo gior ni di resistenza i suoi eroici soldati, •sormontando alte montagne e soste | nendosi con una razione di sette casta gne secche per uomo, caddero di fron te all'offensiva austriaca. Fino a che non era quasi troppo tardi non fu apprezzato il carattere | dell'aiuto d'ltalia, e quando munizio ni e truppe, lungamente attese, furo no mandate per aiutarla, il suo slan cio sulle Alpi e la sua gloriosa vitto ria sull'esercito austriaco, resero la caduta della Germania inevitabile. Così io non esito a dire, come meni-1 l>ro dei Figli della Rivoluzione, che il ; valoroso Regno Italiano ha diritto non solo di chiedere, ma di imporre alla ' Conferenza Mondiale della Tace quel- 1 le garanzie di territorio ed indennità che per i suoi indescrivibili sacrifici e per il suo valore giustamente gli spettano. Oì oli a sili (DICEVA RASTIGNAC) * * * L'articolo che pubblichiamo più so pra in inglese dimostra chiaramente, se ve ne fosse ancora bisogno, che I Woodrow Wilson, presidente degli 1 Stati Uniti del Nord, banditore, a pa- | role, della democratizzazione del mon- | do, autore, di seconda {nano, di 14 punti, ha partecipato alla confe renza della pace per tutelare gl'inte ressi di capitalisti che hanno acquista to possedimenti in molti punti della consta Dalmata, e quelli della Cunard 1 Line. Mr. Wilson può impiparsi del l'ltalia e delle sue aspirazioni; dei suoi ; sacrifici e del suo eroismo, quando , sono in hallo interessi rimunerativi. A dire la scottante verità è stato ' uno dei suoi migliori amici e sincero interprete del suo pensiero, verità che ' dovrebbe fare arrossire qualunque ' "rigattiere", specialmente poi chi vo- < : leva passare alla storia, con i l i pun- j ti avariati, per il salvatore del mon- ' do. E dovrebbe altresì fare arrossire, se non l'avessero incallita, la faccia i tosta di certi corrispondenti ed edito i ri, come Corey del "Public Ledger" e Steed del "London Times." li. d. r. ! UNA DIiRRAH DI PEPPINO GIUDI Sebbene in ritardo, pubblichia mo la dichiarazione fatta dal ge- j I nerale Peppino Garibaldi in oc- 1 casione della campagna per il "Victory Liberty Loan." Detta dichiarazione è stata, ! dal Governo di Washington, di- ! ramata a tutti i comitati stranie- ! ri del Liberty Loan, e dice così : "Le colonie italiane degli Stati Uniti del Nord, che, nonostante il mare che le divide, tante vite di eroi hanno dato alla causa de gli Alleati sui campi d'ltalia e di Francia, continuino il loro lavo | ro nel tenere sempre vicine ed u snite le due Nazioni, Italia ed A i merica, in modo che esse, stret- Ite insieme, possano seguire la grande via che conduce alla liber | tà. Gli americani, di nascita o di origine italiana, provino il loro I valore nell'adempiere ai doveri I verso il Governo degli Stati Uni ti, appoggiando il "Victory Li berty Loan" rafforzando così il, | legame che unisce le nostre due < Grandi Nazioni." 1 ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA Comunicazioni della Grande Loggia DELLO STATO DI PENNSYLVANIA PER I DIRUTI DELL'ITALIA SU FIUME. Pubblicammo nello scorso nu mero i telegrammi spediti dal Grande Venerabile ai Senatori Cabot I .odge del Massachusetts e Boies Penrose della Pennsylva nia circa i diritti dell'ltalia su Fiume. Il Senatore Boies Penrose ha risposto in questi termini al Grande Venerabile Giuseppe Di Silvestro : "May 3rd, 1919. "Dear Sir:- "I have yours of aprii 30th, and carefully note your views expres sed therein. I am in friendly sim pathy with the aspirations of the italians people, and, so far as I am informed at the present time, I believe Fiume should be restored to Italy. "Yours truly "Boies Penrose." Il Senatore Cabot Lodge, il quale aveva già dichiarata con una precedente pubblicazione di essere all'unisono con le aspira zioni italiane, faceva pervenire al nostro Grande Venerabile la seguente lettera: IL COMIZIO DI CHESTER Come già fu annunziato, ad i niziativa della loggia Sbarco di Marsala N. G37, si tenne a Che ster un solenne Comizio in segno di protesta contro l'ostinatezza di Wilson ed in appoggio dei di ritti d'ltalia su Fiume. Il comizio ebbe luogo nella sa la dei Figli d'ltalia, gremita da più di 600 persone. Fu presiedu to dal venerabile della suddetta loggia, fratello Placido De Furia. Egli disse che l'Ordine Figli d'l talia pioniere degli interessi italiani in America chiamava la colonia a protestare contro l'oppositore delle aspirazioni ita liane e chiedeva l'appoggio di o gni connazionale per i nostri De legati alla Conferenza della Pa ce. Parlarono in seguito: F. E. De Furia, il farmacista N. Albanese, D. Capozzi, G. Mare ed infine il Rev. Dario Tedesco. Il Presidente del comizio do mandò se la volontà della Colo-1 nia era quella di associarsi alla protesta fatta dalla Delegazione Italiana a Parigi, ed un "sì" for midabile echeggiò nella vasta sa la. Fu approvato quindi di man dare i seguenti telegrammi: I "On. Marcora Presidente Camera Deputati, Roma. "Colonia italiana di Chester, Pa., unita solenne Comizio, asso ciasi operato Delegazione Italia na Parigi, augura completa vitto | ria sostenendo aspirazioni nazio nali con Fiume italiana." "Onorevoli Orlando, Sonnino. "Colonia Italiana di Chester, riunita solenne Comizio, plaude 0 si rende solidale operato Loro Eccellenze, augura completa vit toria e coronamento delle sante rivendicazioni con Fiume Italia na." ì "Ambasciata italiana, Washington. "Colonia Italiana di Chester, riunita solenne Comizio, associa si risoluto operato Delegazione Italiana Parigi, augura completa vittoria aspirazioni nazionali." "Grande Venerabile Ordine Figli d'ltalia, Philadelphia, Pa. "Sotto auspici Loggia Sbarco di Marsala, questa Colonia, riu nita solenne Comizio, associasi o perato Grande Concilio riguardo aspirazioni italiane, augura com pleta vittoria." Al comizio intervennero nume rosi fratelli delle logge locali Dante Alighieri e Sbarco di Mar -1 sala, nonché della loggia I Vespri di Marcus Hook, e un numero ri locali: Vittorio Emanuele, Cuore Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 i oidi di Cristo e Lega Italo-Americana. CRONACA DELLE LOGGE. La loggia Sante Furnari N. 413 di Lansdale deliberò un voto di plauso al Grande Venerabile per il telegramma da lui spedito al Senatoie Cabot Lodge in ri guardo alle rivendicazioni italia ne, e di protesta contro la posi zione assunta dal presidente Wil son. Tutti i soci si dichiararono pronti e disposti a qualunque ap pello della Patria. * » * Domenica 11, nella sala Figli d'ltalia, vi fu simpatico tratte nimento della loggia Mario Rapi sardi N. 220 di Philadelphia. Quasi tutti i fratelli erano pre senti : notata ed accolta con la più grande cordialità una larga rappresentanza della loggia G. Cesare Capaccio N. 140. Ad unanimità fu deliberato un voto di simpatia per il Grande 0- ratore dello Stato fratello Anto nino Zaffiro. Il fratello Francesco Tropea, venerabile della loggia e tesorie re del F. U. M., diede la stura ai discorsi, e parlò facendo notare i benefici morali che l'Ordine ap porta alle nostre colonie, un tem po capitanate da presuntuosi prominenti. Il fratello Giuseppe Bruno, oratore della loggia, fece l'elogio dell'Ordine che così bene si è saputo affermare tra la mas sa emigrata, e con parole roventi si scagliò contro certa stampa prezzolata, che fa disonore al no me italiano. Il venerabile della Capaccio fratello Rosato e l'ex venerabile fratello Taglianetti portarono i saluti e gli auguri deila loro loggia. Il Grande Ex Venerabile fra tello Antonino Viglione, riscuo tendo molti applausi, parlò egre giamente sull'Orfanotrofio, e por tò ai convenuti il saluto del Gran de Concilio. Durante la serata furono gen tilmente distribuiti rinfreschi, panini imbottiti e sigari ; e ver so le nove la runione si sciolse dopo bellissime parole rivolte a gli intervenuti dal fratello Di Mambro segretario archivista della loggia. Il 25 corrente mese di maggio, alle ore fi poni., la loggia Sbarco di Marsala N. 637 di Chester, fe steggerà con una commemorazio ne lo sbarco dei Mille. In tale occasione essa inaugu rerà anche lo stendardo delle ce rimonie solenni, portante il leo ne d'oro in campo bianco, emble ; ma dell'Ordine. lutiamo una onesta pubblicazione II primo anno di vita di questo gior- I naie è spirato il 20 dello scorso mese i di Aprile, ed in questo giorno anche | la data di abbonamento, alla maggior parte dei lettori, è scaduta. Abbiamo ragione di credere che questo modesto giornale di lotta ab bia soddisfatto, sia per il modo come è stato compilato che per la puntuali tà nelle sue pubblicazioni e nella di stribuzione agli interessati. Questo loro compiacimento però, che i nostri amici e simpatizzanti ci han no espresso in tante maniere, debbono dimostrarcelo in un modo più tangi bile: PAGANDO, COLORO PER I ; QUALI IL TERMINE DEL PRIMO ANNO E' GIÀ' SPIRATO, L'AM MONTARE 1)1 ABBONAMENTO ANTICIPATO, COME FECERO IN : PRINCIPIO. Il materiale e la mano d'opera, nei tempi che corrono, costano moltissi mo, e tutto si deve pagare in contan ti. Perciò facciamo calda raccomanda zione agli amici, se hanno a cuore il nostro giornale, a fatti e non ' a parole, e se desiderano che esso vi > va ed alzi la sua voce, sempre forte e robusta, perchè paghino, senza far -1 selo ricordare, il costo di abbonamen to, e ci risparinieranno così la spesa e l'odioso compito di affidare la esa zione a degli agenti. » » » A quelli poi sono pochissimi che si son goduto il giornale per un ' intero anno o in parte, senza - pagarlo e senza nemmeno sentire il - dovere di rispondere alle reiterate sol > lecitazioni; a cotesti sfruttatori dei _ lavoro altrui, ai quali il giornale non è stato imposto perchè, sia in esso co me nelle lettere loro indirizzate, è stato sempre detto che "coloro i quali l non avessero voluto ritenerlo avreb -1 bero potuto rifiutarlo"; a quei «ignori, ; dicevamo, neanche una parola di rim i provero: essi «ono sempre in caratte re nello «conoscere il proprio dover*. L'AMMINISTRAZIONE. A cable from Paris says that the I lavas agency has received word from Rome that the newspaper "L'E poca" publishes an article signed by Geo. Herron, described as the "friend of President Wilson and considered in America and Europe as being the most faithful interpreter of Wilson's thoughts". The Ilavas agency continues by saing that Herron, in sending his letter from Switzerland to "L'Epoca" ; states that because he fully un derstands the Italo-Jugo-Slav con fict. and because he has many times had "the opportunity of excercising his office as mediator between the two parties", he wishes to express his cf>n vine t ion that "a great injustice is to be made to Italy, and that the peoples of various countries are ignoring what is going on behind the scenes in the present crisis. "Herron saytf he can affirm with absolute certainty that on two oc casions he had the opportunity to bring about a friendly agreement, but failed because of the intrigues of a few international financiers diplomatically privileged, who are the real cause of the present troubles and of all the political and moral failures at the Peace Conference, and that they must bear responsibility for the ruin which menaces the world. This financial group " according to Herron —" is striving to obtain concessions for developing Fitime and certain Dalmatian ports, and to purchase the steamship lines on the Adriatic. "These plans of exploitation by the international group of financiers would impoverish the Serbians, and complete the commercial rule of Ita-1 ly by compelling her mercantile flag to disappear from the Adriatic. Moreover, the Italian political-com mercial relations with Rounvania and the Balkans, would be completely suppressed. By refusing to give up her Adriatic coasts Italy is fighting, for her existence against these in- 1 ternational financiers, while the south Oriental Europe (referring to the Balkans) is ripe for profiteering. Ac cording to the Treaty of London only a small part of Dalmatia would be long to Italy, since nine ports of me-1 dium importance would be left to Jugo-Slavia; furthermore Italy wo uld not have insisted on the Treaty of London agreements if the sinister influence backing up the Jugo-Slav Delegation at Paris had not compel led her to stand immovable on her' Treaty rights. The principle of self determination when invoked against i the Italian population becomes an : evident hypocrisy, if we consider the territorial gains of other nations represented at the Peace Conference. England will have under her domain a vast empire that stretches from India to Egypt. France will realize nearly alt her aspirations regarding the left bank of the Rhine, and also will have Syria and new colonies in Africa. Nobody feels that France is t receiving too much. The Saare Val- j ley, according to many, should be ceded to France; the Franco-Belgian j power should have been extended to : the Rhine without impractical com- j promises. "Poland will have a population of j which only one half is Polish. Czecho j Slovakia will include, and justly, a j ; German population of three millian. Jugoslavia will have a heavy per centage of peoples not Slav, and not desirous of passing under Serbian domination. As is understood only | by those who know the hidden mc ! th °d* used by the international fin j anciers, Italy alone is refused terri | tories which, if accorded to her, would have but three per cent of non-Italian population. "Why then, Herron asks, and this concerns us Americans who see that the Peace Conference never was faithful to Wilson's principles, and that not one of his fourteen points was literally applied why should Italy alone among all the na ; tions involved, be forced to respect these principles and by so doing renounce her natural and geogra phical frontiers, at the same time refusing to listen to the urgent de mand of her beloved cities not yet redeemed to her who are crying for a reunion with the Motherland? Yet j if Italy had not intervened in those j dark days of the Entente's cause. | the War would have been lost, Ger j many would have conquered Europe, and Jugo-Slavia would have been a j part of the Austro-Hungarian Mo- J narchy. T he Croats and Slovenes owe ] their independence to Italy's inter vention in the War; yet, not with j standing this fact they fought aga inst Italy with the most forecious J fury until the signing of the armi stice. , In fighting for her cause Italy .sacrificed an half million of her sons by death, and full million additional were nvutilated, while in the tre | mendous effort she expended lite rally all of her finances. In recom pense for all this, Italy is now being treated with unhelieveable ingrati tude. She is culumniated throughout the world by men who are interested in achieving lice economic ruin." Referring to the present attitude of a part of American public op inion influenced by anti-Italian pro paganda. Hermn's article concludes as follows: ; "A large part of my fellow-citi ! Zens have been induced to believe the contrary of what I am declaring, but we must look the truth face to face, and bring to light the real cause of the discord and the chaos now menacing Europe. "It is time to unmask the currents that arc even financing the Gover ment of Lenine and Trotsky, which are working to re-establish the pow er of autocracy, to make democracy perish for hundreds of years, and to place the whole world under the mighty hand of these international financiers. (Signed) "GEORGE HERRON" "May 7, 1919. ."My dear Sir:- "I have received your tele gram for which I am greatly obliged and 1 am very glad in deed to know that my statement in regard to the Italian situation has given pleasure to you. I greatly appreciate all you are good enough to say and with ma ny thanks, I am "Very truly yours, "H. C. Lodge."