LA LIBERA PAROLA
(The Free Word)
PUBLISHED EVERY SATURDAY
by
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO
EDITOR-IN-CHIEF
©O6 Carpenter St. Phila., Pa.
Bell Phone. Watout 74-72
Anno 2.-3 Mikkìo, 1919 - No. 17
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LA LÌBERA PAROLA
cortesie eò
auòaci imprese
perduto
o Flora, passionale amica, ricordi
tu il tèma che riscaldò il nostro di
scorsetto presso la finestra del Club
dove una sera ci siamo tanto annoiati?
Ci annoiavamo intensamente e tu,
mia intellettuale amica, esclamasti
(una serena, pura voluttà folgorò nei
tuoi occhi): oh quiete! o tepore del
mio lettuccio!....
Ricordi l'apoteosi del letto che tes
semmo insieme e, pregustando il te
pido silenzio delle nostre stanzuccie,
ridemmo tanto, di quel discorso futi
le e sapiente insieme che scacciò la
noia mentre la festa finiva? Ricordi?
Quel rifugio sicuro dove ritrovavo la
pace ed il sollievo dopo la lotta quoti- (
diana ora, o amica, non è che un so
gno!
Perduto, perduto, perduto! Ora, ve
di, è il mio tormento e lo fuggo come
si fugge da un pericolo. Una volta in- ;
seguivo le chimere più fulgide che la
mia fantasia si dilettava di sbriglia- ;
re nell'arena sconfinata dei castelli in ,
aria, e la mia mente dava forfca e for- (
ma di realtà a tutto ciò che pensavo ,
d'un lieto futuro, e nella intensa au
tosuggestione dello spirito io vivevo
in quei minuti di dormiveglia la vita '
ideale di un futuro raggiunto, aboli- '
vo ogni vana spoglia di sogno, e mi
trasportavo, beato, a jivere eventi mi- '
nimi, ma chiari e veri.. .
Quale è il dèmone che ha rubato al
la mia giovanile imaginativa il sollie
vo del segno sereno? Eppure è là, su
quel bianco guanciale, che io m'ine- .
briavo segnando; è là che ritrovavo la |
felicità che la vita non m'ha mai con
cessa....
Ora non più speranze verdissime, '
non più rosei eventi io ritrovo eull'u
sato guanciale.... O perchè mai. o a -
mica? Perchè sul tepido lettuccio mio,
10 non vedo che un denso flotto di nu
vole tristi, foriere di tempeste orri
bili; perchè mi tormenta l'anima que- |
sta strana ossessione che incalza ed ]
agita il mio spirito travagliato, pur
troppo, dalla realtà della mia vita?
Perchè mi nega i sogni il mio letto?
Perchè ?
» » *
dal mio album
quando il labbro bacia, l'ironia del
la natura è sconfinata, Leopardi di
mentica, e la Sfinge angosciosa ripo
sa.
* • *
inno all'ombrello
piove, piove sempre; in tutto il -
giorno non un saluto di sole. E tu sei
li, nell'ombra del tuo cantuccio, tra
due bastoni vecchi e spuntati, goccio
lante ancora di pioggia.
Povero vecchio mio! Così molle sem
bri ancor nuovo, come quando nei
giorni piovosi non coprivi me solo e
tremavi nella sua esile manina delica
ta. Quanti scoppi di riso si perdevano
nel fondo scuro della tua cupola!
Quante parole d'amore, quanti lievi
rumori di baci! Rammenti?
E le lunghe passeggiate nel giardi
no? Ella rideva, rideva così bene a
sentirti borbottare sotto i goccioloni
che cadevano dagli alberi! Noi due
monelli, davvero, non avevamo mise
ricordia di te.
Eri bello e giovane come noi: ora
tu pure, come me, sei invecchiato!
Anch'io, vedi, ho nell'anima dei bu
chi, anche su di essa è caduto il ve
lo della nebbia e la pioggia sinistra.
Povero vecchio mio!
Ora qualche monello, qualche signo
ra ride malignamente vedendoti aper
to sul mio capo. Ed io voglio sottrar- '
ti ai loro cattivi sorrisi, voglio lasciar
ti nella penombra del tuo lettuccio e
tenerti sempre vicino. E nelle piene
malinconie dei giorni piovosi, quando
la memoria di lei aleggerà in me, for
se ti riaprirò. Passeggeremo, 6oli con
le nostre memorie, nel giardino. Tu
mi dirai tante cose!
• * *
la filagrana
vi sono due cose a cui bisogna as
suefarsi, se non si vuole trovare la vi- :
ta insopportabile: le ingiurie del tem- :
po e l'ingiustizia degli uomini.
* * *
arte della bellezza
il riso, hanno detto i savii, aggiun- i
ge un filo d'oro alla trama della vita,
e voi amate di sorridere spesso e, na
turalmente, niun sorriso è più affa
scinante di quello che erra sulle vo
stre belle labbra, e che è stato tante
volte paragonato alla rosa fragrante
o al corallo sanguigno. Così, per una
signora, le labbra costituiscono una
delle preoccupazioni piacevoli della
sua toeletta. Naturalmente, non fac
cio alle mie leggitrici il torto di sup
porre che esse abbiano la pessima abi
tudine di tingere con sostanze nocive
le labbra: prima perchè ciò è di pessi
mo genere; poi perchè fa male alla lo
ro preziosa salute. Ma qualcuna
nessuna mia assidua, naturalmente
suole, al momento d'entrare in un sa
lotto, mordersi con i bianchi dentini le
labbra. Ebbene, ciò non giova a nulla:
11 subito rossore sparisce presto, non
solo, ma la sottil membrana si scre
pola ed allora bisogna ricorrere a
mille cure per risanarla. O r'ndi, let
trici mie, lasciate che le vr • labbr-,
abbiano il loro colore naturale: non '
«
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temete, troverò sempre modo di para
gonarle al corallo non è forse più
delicato il corallo dalle tinte leggere?
K, sopratutto, se ridete bone, non ne
abusate; ciò determina delle rughe
sottili agli angoli delle labbra, le qua
li rughe, con l'andar del tempo, fini
rebbero per deturpare l'ovale purissi
mo del vostro volto.
♦ * ♦
pa stelli e medaglioni
ella è l'ideale.
Quando ella passa una nube di so
gni si leva. Ella è bionda e sottile: ha
. nel puro sguardo e nel purissimo sor
riso un'infinita dolcezza, una bontà
infinita. Fossiede doti altissime d'in
telletto ed ha, nell'anima sognatrice,
tesori di sentimento.
Dov'ella va par che un'aureola d'al
ta idealità la circondi tutta.
Ella è infatti la perfezione: ella
bionda e sottile.
Non cosi al poeta Laura apparve,
; ispiratrice dell'alata strofe immor
tale ?
« * *
rimorso
lnvan ne la tua lettera affettuosa
perdóno hai chiesto a me l'ultima
(volta!
Quel foglio ho calpestato , e la
(pietosa,
mite protesta tua io non ho accolta!
Vile ch'io fui!.... Se l'anima sdegnosa
piegata almen si fosse, e 6e distolta
la speranza da te, bella e amorosa,
10 non avessi, o povera sepolta. ...
come dolce la vita t'avrei resa!
Or parmi udire la tua voce ancóra
chiedere a me pietà del tuo soffrire....
Ma invan! Tu giaci pallida e distesa
nel freddo marmo che l'aprile infiora
e a te d'accanto anch'io vorrei morire!
Conte AZZURRO
Ordine Figli d'ltalia in America
Grande Loggia
(Continuazione della prima pagina)
gno le logge eleggeranno quindi anche
un Grande Delegato e un Supplente, e
comunicheranno prontamente nomi ed
indirizzi a questo ufficio. Si avverte
che !c logge non debbono più eleggere
11 Supremo Delegato, perchè la scelta
dei Supremi Delegati, nel numero di
uno per ogni mille soci iscritti, deve
essere fatta in Grande Convenzione.
LA PROSSIMA SEDUTA
DEL GRANDE CONCILIO.
La prossima seduta del Grande
Concilio, a proposta del Grande Cu
ratore fratello Salvatore Loiacono, è
stata fissata a Williamsport per la
prima domenica di Giugno, ed in essa
sarà discusso il progetto di Leggi
della Grande Loggia da presentarsi
alla Grande Convenzione.
Il Gr. Segr. Arch.
Alfredo Perfilia
Il Gr. Ven.
Giuseppe Di Silvestro
CRONACA DELLE LOGGE.
La sera di venerdì 23 aprile, la log
gia Dante Alighieri N. 486 di Chester,
I'a. procedette alla iniziazione di una
quarantina di nuovi soci. La cerimonia
si tenne nella sala dei Figli d'ltalia,
alla terza strada e Kerlin. Vi erano
rappresentanze dell'altra loggia loca
le Sbarco di Marsala N. 637 e della
loggia I Vespri N. 703 di Marcus
Hook.
Alla iniziazione dei nuovi soci fun
zionò da Araldo il fratello Frank E.
De Furia della Sbarco di Marsala.
Terminata la cerimonia parlò il ve
nerabile della Dante Alighieri, fratel
lo Emilio Baiocco, e quindi lungamen
te il Grande Venerabile Giuseppe Di
1 Silvestro, il quale incitò in special mo
do i fratelli tutti a compiere il loro
dovere per l'Orfanotrofio. Parlarono
i anche il medico sociale Albert L. Us
set, il presidente del F. U. M. farma
cista Nicola Albanese, i fratelli Pa
lazzolo e Frank De Furia della
Sbarco di Marsala, ed altri .
* » *
Con molto concorso e con rilevante
successo finanziario, lunedì 21 aprile
! ebbe luogo il ballo della loggia Gu
glielmo Marconi N. 165 di Philadel
phia, alla Quartett Hall, posta tra
Germantonwn e Lehigh Ave.
Benché non ancora Derfettamente
guarito, il Grande Venerabile volle
presenziare il ballo della loggia Mar
coni, accompagnato dal Grande Segre
tario di finanza Paolo Di Peso, e vi
rimase fino verso le undici pomeridia
ne.
• « •
j Domenica 27 aprile la loggia Ferdi
nando De Cinque N. 686 festeggiò il
secondo anniversario della sua fonda
zione.
Alla cerimonia erano presenti i rap
presentanti di numerose logge di Fi
' ladelfia, ai quali parlò molto applau
dito il fratello Domenico Porreca, ora
tore della loggia Salinardi N. 166.
In riconoscenza dell'opera spesa per
l'incremento della De Cinque, fu offer
to al venerabile Domenico Cianci un
ciondolo con l'emblema dell'Ordine.
Fu deliberato mandarsi due tele
grammi in Italia: uno a Ferdinando
De Cinque e l'altro al Ministro Son
nino, dichiarando la solidarietà degli
intervenuti con le aspirazioni d'lta
lia.
PER L'APPELLO DI WILSON.
La loggia Sbarco di Marsala N. 637
di Chester ci comunica un ordine del
giorno di protesta contro l'opera di
Wilson, votato ad unanimità nella se
duta straordinaria di domenica 27 a
prile, e che siamo spiacenti non poter
pubblicare per mancanza di spazio.
La suddetta loggia ci comunica al
tresì che essa si è fatta promotricc di
' un Comizio coloniale a tale scopo.
CRONACA DI FILADELFIA
I primi passi legali contro il
proibizionismo
L'illustre Elihu Root, ex Ministro
degli Stati Uniti, avvocato della "U..
S. Brewers Association" ha presenta- 1
to, il 24 corrente, ricorso al giudice
| federale A. N. Hand perchè dichiari
illegale la legge sul proibizionismo
durante il tempo delle guerra, promul-
I gata, egli ha detto, sotto "false prete
se" come "ogni uomo e ogni donna
sanno."
II provvedimento si aspettava!
"Questa misura legale", ha asserito
; l'illustre avvocato, "non fu presa per
aiutare la procedura della guerra, ma
per affrettare i! proibizionismo prima
; che i tre quarti degli Stati lo ratifi-1
, cassero."
L'on. Root ha sostenuto fortemente
I la tesi delle "brewers" contro le ar
j fomentazioni del procuratore federa
le di dismettere la citazione, nella ;
! causa di prova, fatta dalla "Jacob
Hoffman Brewing Co." di fermare le j
; autorità federali dallo interferire con
la groduzione della birra con 2J di
percentuale di alcool.
Auguriamoci, ad onore di questa
Nazione, che la libertà individuale non
venga "uccisa" da pochi fanatici e
che l'opera dell'illustre aw. Root sia
! il principio di una campagna di rige
j nerazione morale per gl'insensati pu
ritani.
IL TRATTENIMENTO
DELL'AMERICO VESPUCCI
La sera di giovedì 24 aprile, nella
Casino Hall, al 721 Dickinson St., eb
be luogo l'annunziato trattenimento
della Corte Americo Vespucci N. 234
F. of A. Si festeggiava, con questo
trattenimento, il 19.m0 anniversario e ;
questa volta la manifestazione si svol- !
se, come è detto nel programma, "in o
nore dei nostri fratelli che hanno
servito la patria contro il secolare ne- i
mico."
La festa, ci riferisce il giovane An- j
tonio, figlio del nostro Direttore, si l
aprì al suono di inni nazionali, da una '
banda facente parte della Corte.
Presentato dal maestro di cerimonie j
signor Vito Gallo, parlò applaudito,
l'avvocato Giovanni Di Silvestro.
Dopo il discorso d'occasione, fu re- !
citato "Armando il Bastardo", lavoro
drammatico in 2 atti e la yerata, in
termezzata da canzoni, duetti e mae-1
chiette, si chiuse con la farsa: "Na
matassa mbrugliata". Presero parte
ai lavori drammatici la sig.ra Annina
Borrelli e i signori Almerico Altigie
ri, Domenico Cianci e Crispi Giovan
ni. L'orchestra, che svolse egregiamen
te un programma di musica classica, ;
era formata di Serpone, pianista;
Verna, violino; E. Velia, cello.
Il comitato era così composto:
Onesti Raffaele, Presidente PaJ
ladino Antonio, V. Presidente Ser
raino, segretario Di Giorgio Pie- j
tro, tesoriere Gallo Vito, maestro |
di cerimonie Del Colle Giovanni, ;
Palladino Aristodemo, Falcone Vin-,
cenzo, Livolsi Angelo Pascucci Be
niamino, Torre Alfonso, Masciulli
Frank, Bellino Vincenzo, Mondello A
niello, Del Giorno Carmine, Giordano
Rocco, Del Giorno Bonavoglia
Luigi, Viglione Antonino, Crispi Gio-,
vanni, Ciliberti Giuseppe, Paradiso |
Giacinto, Gatto Alfonso.
LIETE NOZZE
Sebbene con ritardo, ringraziando j
della cortesia usataci dal signor Gio
vanni Torchio, annunziamo che il 21
dello scorso aprile furono celebrate le
nozze del signor Arturo Tofani con la
signorina Fannie Mirro del No. 1313 !
S. 9th St.
La cerimonia religiosa si svolse
nella Chiesa della Madonna del Buon
Consiglio ed indi ebbero luogo un son
tuoso ricevimento ed un ballo anima
tissimo alla New Casino Hall, 719 J
Dickinson St.
La coppia dei giovani sposi, sedu- {
ta al posto di onore, era attorniata
da altre quattro coppie di compari e
comari nelle persone di Pastore An
gelo e Niglio Ida; Cadelli Vincenzo e
Mirro Giovannina; Zappasodi Frank e
Mirro Angelina; Crusco Luigi e Scan
napieco Giuseppina; oltre alla dama
d'onore, Miss. Henriette Long, ed al
la flowers coppia, formata dai bimbi
Scannapieco Alberto e Gentile Maria.
Le danze animatissime si protras
sero fino alla mezzanotte, intermezza
te da abbondanti distribuzioni di bir
ra, vini, liquori e dolci, brindandosi al
la salute ed alla felicità dei giovani
sposi.
Una scelta orchestra, diretta dal si
gnor Francesco Trombetta, allietò
per tutta la serata i numerosi conve
nuti, i quali, verso la fine della indi
menticabile festa, gustarono due bel
lissime romanze, cantate dal signor
Francesco Guida.
Seguì in ultimo una gran marcia,
diretta dal signor Raymond Thomas,
coadiuvato da Anthony De Angelis e
Dennas Bossone, la quale portò l'ulti
ma nota gaia in mezzo a quella festa
di gioia e di amore.
Molti e di valore sono stati i doni
offerti, che per mancanza di spazio,
non si enumerano.
Dalle colonne di questo giornale au
guriamo ai giovani sposi, nostri ca
rissimi amici, una lunga, perpetua lu
na di miele.
INTERESSANTE
Il Dr. Nicola Albanese annunzia al
pubblico che, avendo venduta la far
macia con annessa "Agenzia Meridio
L.A ÜBERA PAROLA
naie" di Navigazione, all'angolo Sud
East delle otto strade in Bainbridge,
egli da oggi in poi non riconosce nes-
I sun impegno potesse essere assunto
da altri.
Se vi sono suoi creditori fino a tut
, t'oggi si rechino da lui a Chester, Fa.,
dove conduce alle tre strade in Frank
lin una farmacia e saranno soddisfatti.
ONORIFICENZA
Ci manca lo spazio per poterne par
lare lungamente. Ciò nonostante, in
poche parole rileviamo, con nostro im
menso compiacimento, che al Cav.
Francesco Roma, dal Comitato della
Divisione di Lingue straniere, compo
sto di rappresentanti di 22 nazionali
tà, la sera del 24 aprile u. s., al Whal
ton Hotel, veniva consegnata una per
gamena attestante il lavoro encomia
bile fatto durante le diverse campagne
per il Liberty Loan. La consegna fu
fatta dal giudice della Corte Suprema
di Pennsylvania, Robert M. Von Mo
shzisker, amico personale del Cav. Ro
ma. Un'altra pergamena, per le stes
se ragioni, veniva offerta al signoi
Araam Jerrehiano, armeno. Fra gli a
mericani presenti, che parlarono in o
! maggio ai festeggiati, notammo il
giudice federale Joseph Buffington,
il signor E. T. Stotesbury, il Con
gressman George S. Graham, il colon-1
nello J. W. Gill, il prof. Albert Mil
ler e John H. Mason.
FUNERALIA
i II 29 aprile alle ore 2a. m., dopo
breve e ferale malattia, cessava di
vivere il signor Raffaele Russo alla
età ancor giovane di 51 anni, lascian
do nel più profondo dolore quattro fi
gli Angiolina, Giuseppe, Norma ed
Armando, rispettivamente di anni 17,
i 14, 11, e 7, ed il fratello Aw. Tom
j maso Russo.
I funerali ebbero luogo ieri, riu
scendo una solenne manifestazione di
affetto e di stima per i figli inconso- !
; labili, orfani anche di madre, e per,
; l'addolorato fratello.
Nella chiesa dell'Annunziata fu ce
■ lebrata una solenne funzione funebre
; presente corpore, che venne poi tu
mulato nell'Holy Cross Cemetery,
mentre gli orfani, il fratello, i paren
ti ed uno stuolo di amici versavano la
grime e fiori sulla fossa adorata.
In Italia ne piangono la dipartita
il vecchio padre ed una sorella.
Alla famiglia tutta ed all'amico av
vocato T. Russo le nostre più sentite
| condoglianze e la fraterna parola di
conforto.
SEMPRE STANCO E DEBOLE, è lo
stato lamentato da molti, specialmen
te dalle donne. Nessuna meraviglia!
! Come potrebbe essere diversamente,
quando il sangue è infetto, lento e im
;puro? La signora H. Ricconi di East 1
Williston, N. Y., era una di tali per
sone, ma trovò sollievo nel Lozogo del
Dott. Pietro. In una lettera ci dice
Dottor Pietro. In una lettera ci di
ce quanto appresso: "Il Lozogo
mi ha pienamente soddisfatta è desi
. dero continuare l'uso. Fra tutti i rime
di da me adoperati per anemia e per
debolezza generale il Lozogo è il mi
gliore. Non mancherò di raccomandar
lo in ogni occasione."
II Lozogo del Dott. Pietro non si
I vende nelle farmacie. Agenti speciali
' lo forniscono al pubblico direttamente
I dal Laboratorio dei manifatturieri,
j Dr. Peter Fahrney & Sona Co., 2501
1 Washington Blvd., Chicago, 111.
Moie lì li' ;
PITTSBURGH, PA.
28 Aprile.
FESTA DA BALLO
(M. Morrone). Questa loggia Cit
tadini Italo-Americani N. 317 dell'O.
F. d'l. ha dato il 23 corrente, un gran
I ballo, il quarto della serie, all'elegan
te "Montefiore Auditorium", col con
corso di molti Figli d'ltalia di altre
logge. Prima del ballo'la loggia, pre
ceduta da una banda musicale, ha sfi
lato in parata per le vie del quartiere
italiano partendo dalla sala sociale del
607 Webster Ave. Ad essa aveva ade
rito, partecipandovi, il valoroso capi
tano John Bostford che combattè, e
roicamente, con la 3.a armata contro
gli austriaci. Egli è un caldo ammira
tore d'ltalia.
Il ballo ha avuto principio alle ore
8.15. Alle 10 la signorina Annina Sa
teriale ha ballato speciali danze sul
palcoscenico. Alle 10.30 vi è stata la
gara per il "prize waltz" con tre pre
mi.
Il ballo, riuscitissimo, nel quale fece
servizio l'orchestra del maestro Capu
to, si è protratto fino alle ore piccole.
Il comitato era così composto: M.
Berardi, presidente; A. Castriota, vi
ce-presidente; M. Morrone, teso
riere; F. Casilli, segretario; F.
Butera, R. Teti, L. Di Francesco, F.
Panza, F. Sisca, Giovanni Cuda, M.
Di Massa, G. Pelino, G. Capozzolo, U
go V. Morrone, P. Casilli, G. Di Ste
fano, S. Calfo, G. Rossodivito, M. Di
lorio, G. Catania, C. landiorio, E. Fa
voli e T. Parmigiani.
LANSDALE, PA.
25 Aprile.
CONDANNE ESEMPLARI
(G. Fuoti). II 18 di questo mese,
nella Cortf criminale di Norristown,<
comparve Frank Marino, accusato di |
I aver rapita la minorenne signorina
Krazia Gagliano, con altri coimputa
ti, nella consumazione del delitto, nel-
I le persone di Frank Mascari e Angela
j Leotta.
! Il rapimento, i lettori di questo
1 giornale ricorderanno, avvenne il 6
gennaio u. s.
I/accusa era sostenuta dall'avvoca
to fiscale della Contea di Montgome
ry che parlò brillantemente per circa
un'ora convincendo, oltre ai giurati i
quattro quinti degli spettatori; la di
fesa era rappresentata dall'avv. Fox
il quale, nonostante la sua forbita di
fesa, non riuscì a salvare i suoi racco
mandati. Dopo una discussione durata
55 minuti nella camera delle delibera
zioni, i giurati vennero fuori pubbli
cando e rimettendo al giudice un de
liberato di colpabilità per i tre accu
sati.
Nella udienza del 19, alla quale era
stata rimandata la sentenza, la Corte
condannò Frank Marino a due anni di
carcere e 160 dollari di multa, per
ratto di minorenni, porto d'arma sen
za permesso e minaccia a mano arma
ta; Frank Mascari a 18 mesi di car
cere e 110 dollari di multa, per com
plicità nel ratto e Angela Leotta, per
aver ricettato la rapita e il rapito
re, a nove mesi di carcere e 50 dol
lari di multa.
Queste condanne sono esemplari per
quelli che vogliono imporre i loro
malvagi istinti su oneste donzelle e
per i loro complici, e noi non sentia
mo nessun dolore per essi.
VANDERGRIFT, PA.
LUCTUOSA
Riportiamo da ''La Stella d'ltalia"
di Greensburg del 26 aprile u. s.:
(B. G.). Il 17 corr. m»se, amore
i volmente assistito dalla famiglia e j
dagli amici, cessava di vivere, dopo j
lunga malattia, pazientemente soppor- :
tata, il compianto connazionale Anto- j
nio Calderone. Fu un vero lutto per la
colonia, giacché l'estinto aveva sapu- |
to emergere per le sue eccellenti qua- j
lità, da accapararsi le generali sim- |
patie. Era nato in Termini Imerese, e j
! fin dal 1899 si era stabilito in questo I
| paese esercitando controllando an- |
|zi il commercio della frutta.
Entusiasta di ogni buona iniziativa ;
ed amante del progresso coloniale, non <
solo fu iargo di appoggio e di consigli j
a tutti, ma volle e seppe essere uno
dei più attivi soci della loggia Vitto
rio Emanuele 111 dell'Ordine Figli d'l
talia, istituzione che egli considerava
! ed apprezzava come sentinella avan
zata del nostro buon nome in Ameri
ca.
La sua perdita, quindi, è compian- !
ta da quanti lo conoscevano e ne am-1
miravano le preclari e non comuni
virtù.
Gli sopravvivono la moglie e dieci |
j figli, al cui dolore ci associamo, ed ai j
I quali diamo, la nostra parola di con- 1
1 i forto e di sollievo.
] I funerali, in forma imponentissi
ina, furono celebrati nel pomeriggio
di domenica scorsa.
Moltissimi i tributi floreali, largo
l'intervento dei parenti e degli amici.
La loggia Vittoria Emanuele 111 vi
1 j partecipò in corpo, ed il suo venerabi
le, signor Frank Ceraso, pronunziò un
bellissimo elogio funebre che strappò
le lacrime a molti presenti.
Alla desolata famiglia Calderone le
nostre sentite e sincere condoglianze.
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toria, che chiuderà la serie, voi veniste meno ai vostri doveri assolti,
con indicibile entusiasmo, nei quattro prestiti precedenti, anche nel
quarto, nel cui periodo il morbo dell'influenza infieriva e faceva cade
re vittime migliaia di cittadini; noi abbiamo deciso di rivolgervi la
nostra parola, dalle colonne di questo giornale, per ricordarvi alcune
cose che riteniamo necessario tenere bene e sempre in mente.
Le Nazioni Alleate hanno vinto la più grande vittoria dei secoli in
una guerra barbara, micidiale, che sembrava dovesse essere di ster
minio, provocata dagli esecrati Unni, avidi del monopolio universale.
Per vincerla, oltre alla perdita di milioni di preziose viti umane
cadute sul campo dell'onore, le cui famiglie sono rimaste prive di baci
dei loro cari e destituite di ogni aiuto economico o vivono ma mutilate
perciò inabili al lavoro si sono sopportati immensi sacrifizi ed uno
spesato superiore ad ogni previsione. Fra Esse l'America ne ha risen
tito molto di più perchè ha dovuto anche anticipare denaro alle con
sorelle combattenti per lo stesso principio di democrazia e di giustizia.
I debiti degli Stati Uniti sono debiti dei suoi cittadini e da questi
dovranno essere pagati in una maniera o nell'altra: con una nuova
tassazione o coll'acquisto di cartelle (bonds) del prestito della vitto
ria. Nel primo caso, cioè con una nuova tassa, il denaro sborsato non
tornerebbe più; nel secondo, invece, acquistando BONDS, oltre al rim
borso a chi fa dei prestiti, l'interessato riceverà un interesse supe
riore a quello che pagano le stesse banche, oltre all'esenzione di cer
te tasse.
II prestito della vittoria porta con sè un interesse del H%, Il
e la durata, a differenza di quelli precedenti, varia da uno a quattro
anni. La garanzia, è superfluo dirlo, è la più solida che si possa mai
richiedere: la ricchezza degli Stati Uniti è tutta ipotecata in favore
degli acquirenti.
Gli italiani, che nei prestiti precedenti si sono sempre distinti,
riscuotendo il plauso dal popolo e dalle autorità americani, debbono
conservare il "record" ed essere registrati, a caratteri indelebili, nel
la storia della guerra che si andrà a scrivere, specialmente nello Sta
to di Pennsylvania. Gli italiani debbono dimostrare che non sono se
condi ai cittadini di altre nazionalità e come essi hanno dato alla ter
ra che ci ospita le loro energie, la loro operosità e laboriosità e intel
ligenza, sono stati altresì fra i primi a dare il loro modesto risparmio. 1
Italiani!
E' questo e speriamolo l'ultimo sacrifìcio che noi vi chie
diamo di compiere per la guerra che si è combattuta; e ve lo chiedia
mo in nome nostro, in nome d'ltalia, dell'America, della umanità.
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