LA ÜBERA PAROLA (The Free Word) PUBLISHED EVERV SATURDAV by A. OIUSEPPK I>l SILVESTRO EDITOR-IN-CHIKK OOt> Corpenter St. Phila., Pa. m Bell Pilone, Walnut 74-72 Anno 2. - 15 Marzo. 1919 - No. 10 SUBSCRI PTI O INI One year, in advance . . J 2.00 Six months „ „ 1.25 Single copy 0.03 ADVERTISING F?ATES per Insertion Display adi. per inch,singlecolumn $0.75 Politicai notices '' " " 1.00 Amuscments 44 44 41 0. 75 par month Display adi. per inch, single column $2.00 Politicai notices 44 " " 3.00 Amusements 44 44 4 4 2.00 Reading matter per line of 13 eras 0.15 Translation and set up type paid separately Ali payments must be made to LA LIBERA PAROLA cortesie eò auòaci imprese preludio si può? sono il Conte AZZURRO. E qui. Signore Sig-norine, permette temi un elegante inchino, una grazio sa reverenza. Presentazione? Oh, non c'è bisogne: voi tutte mi conoscete. Son l'autore delta crcnachctta riserva ta a voi, scavi lettrici. Sono il vostro amico fedele che si limerà il cervello fino alle penultime cellule per solle vare il vostro cuoricino abbattuto o la fantasia ammorbidita. Venite, ve nite con me negli spazi siderali del sentimento: "le donne, i cavalitr, l'ar mi, gli amori, le cortesie e le audaci imprese io canto" anche se d'intorno al Conte AZZURRO soffiasse la gio condità carnevalesca, o la tristezza de le Ceneri, o rtgnasse la luminosità del giorno o il tempo piovoso, pieno di uggia e di nebbia. Sarò sempre con voi. a buttar giù frasi, a preparare gli stelloncini per le vostre anime lie te e per le vostre fantasie ricamanti eterni arabeschi leggiadri. Come cominceremo: con un sogno all'antica ? No, esso è degno solo delle biblioteche e dei relativi topi. Parlia mo, invece, d'altro: d'un soggetto di vino, umano, di qualche cosa uunque che ci scuota il cuore più che stimo lar la niente, che c'interessi, che ci commuova. Ma di che? Della Pace forse do po l'uragano di sangue scatenatosi pel mondo? Ohibò, lasciamola a Parigi ed al suo consesso anche perchè, se dovessimo trattarne, finiremmo col. .. dichiararci guerra. Del Kaiser? Neppure: perchè rom pere quel silenzio enorme, agghiac riaiile the circonda il castello di Ame rongen in Olanda e par che pesi suiie spalle di Guglielmone quale terribile maledizione di tutti i secoli passati e di tutti i secoli futuri ? No, libriamoci invece nel regno del- 112 le chimere, degli arcangeli, delle ama- | driadi, delle pastorali, dei serafini: perdiamoci nell'infinito azzurro del sentimento, nella dolcezza profonda della fantasia, nella morbidezza dei sogni, nell'abisso idilliaco dell'amore. Vieni, fanciulla, vieni col Conte AZZURRO nelle eteree ed eterne re gioni dei palpiti, delle speranze, della vita ideale, degli attimi fuggenti. Vieni! Sempre uniti "quod non a scendam ?" «* » \ povero Carnevale ! due o tre maschere, lercie e scodinzo lanti nella mota delle vie, seguite da una piccola banda di monelli, sghi- . gnazzanti e tremanti pel freddo, mi hanno richiamato alla mente il Carne vale. Povero Carnevale! Anche tu diven ti una memoria, invano galvanizzata. Sei diventato vecchio, povero Carne vale, e niun belletto, niun trucco vale a nascondere le rughe della tua pel liccia secca e lucida di tamburo. Passasti, povero Carnevale, senza che alcuno se ne avvedesse. Di masche re, punto; di balli di famiglia, di se rate allegre, punto; delle solite cene fra amici, punto; niuno scuote la pol vere dalle chitarre sospese malinconi-1 camente alla parete, e le canzoni d'a more tacciono. Ci è parso di muover ci nei viali d'un camposanto, fra le croci macerantesi sulle fosse umide, e dapertutto era cruccio, fastidio e preoccupazione della propria salute. Povero Carnevale! Sei sceso nella fossa non lacrimata. I doviziosi ed i censiti si son dedicati a nuove forme di svago e di godimenti, e la plebe che un dì ti menava per le vie trion fante negli schiamazzi e nelle sbor nie, ha avuto altro pel capo. Muovi, vecchio rimbambito! Più che com- ' piangere te, i tuoi cenci, la tua mise ria, il popolo oggi ha appena tempo di compianger* sè stesso! Dov'è la piena, la rumorosa allegria carnascialesca del buon tempo antico? Ove il dolce diffondersi delle canzoni e degli accordi, le cene succolenti, le ▼eglie gioconda, i baccanali? Quante cose finite in così breve vol ger di anni ! Dov'è, Carnevale, il tuo .mpero chiassone inaugurato nei mille balli eleganti, nelle mille cene luculliane, nei mille brindisi inebrianti, nel vor tice dell'allegria collettiva? Ah! è vero. Le maschere sono or mai inutili. No, non son questi i gior ni nei quali la maschera trionfa. Son questi i giorni, anzi, nei quali è de spota la diuturna maschera dell'ipo crisia. Davvero il mondo invecchia e si fa triste, tanto triste che vien meno pu re la meschina manifestazione di giu bilo fittizio. Ripetiamo l'elogio funebre ed into niamo il De Profundis al Carnevale. Ed è venuta la quaresima con i suoi digiuni, le sue privazioni che c'indur ranno al pentimento. Anzi cospargiamo da ora il capo di cenere e. .. tiriamo via! * » * riflessione... parabolica le donne nella loro infanzia rasso migliano all'acqua; fanciulle dai 12 ai 15 anni alla limonata; giovani dai 18 ai 25 anni allo champagne; dai 25 ai ; ocHXKx^ooaQCKxx>aooocHX»oaaooocwoaoooeracHC«sewH»x»ooc^ | gfcf PRIMA BANCA NAZIONALE A PITTSBURGH j I pPll§ (First National Bank at Pittsburgh, Pa.) | CAPITALE E SOPRAVANZO $5 MILIONI 0 Ispezionata dal Governo 1 e Telegrafici al miglior cambio della giornata. - Servizio diretto col Ministero per depositi alle Casse 112 K£2i"?isggsS! a* Risparmio Postali del Regno d'ltalia. - Accetta depositi ad interessi e rimborsa qualunque somma senza bisogno di | preavviso. - Accurato e sollecito servizio gratuito per recapito di corrispondenza a chiunque ne faccia richiesta in- o IL viandoci l'indirizzo. - La Banca fornisce qualunque informazione venisse richiesta, rispondendo immediatamente. | «SiÉP First National Bank at Pittsburgh, Ra. I FIFTH AVENUE AND WOOD STREET 1 ,OOOOVOOC<^'CK^~«}OOOOC>Oi>OOOOOOQOOOOOOOOOOOOOO0OOOO0OOOOOOOOOOOOOOO0OO0CW8QOOOOOCNCrt*OO0OOO00G000OOOOOOOOOQOOOOOOOOOOOOOOOOOOCK>OOOOOOCH>OOOOCHOOO00OOOOOQ00CN3NOWO0DOOi38pg* 40 anni, a un rosolio molto diluito. Una donna dai 40 ai 50 anni è ugua le all'a-sprino. Dopo i 50 la più parte delle donne divengono aceto. Indi di ventano acido fenico. * ♦ * /■ la prima neve! è caduta qui, presso il mio . castel lo di Puumanock. E' scesa lenta, sa lutata dal pallido raggio del sole in vernale; parW dapprima una pioggia di fiorellini candidi. L'ho ammirata su la campagna in finita. Una spera di sole biondj, fra stagliata e tenera, irraggiava sullo spiazzo, quando i primi fiocchetti, le prime campanule argentee comincia rono a vagare nello spazio. Man ma no la discesa si fece più rapida: il so le dava ai fiocchi dei bagliori, e dopo poco la campagna fu avvolta in un ampio abbracciamento di bufera. Il cielo penlette presto tutta la lumino sità, impossessato dal grigio immen so, cupo, stagnante. Il nembo divenne furioso: la spera, del sole sparì e diede posto alla neb bia densa ed accecante. Così la desola zione dell'inverno parve essere nel pie no suo dominio. Parve, giacché di nuovo il sole squarciò la cortina delle nubi e bril lò più aureo di prima sulla campagna candida. Febbraio ingannatore! « * * un pensiero la durata dell'amore è sempre più breve di quanto gli amanti suppongo no. E' la candela che poi presto fini sce di bruciare quanto più ha la fiam- ' ma ardente. E' l'uragano che più pre sto si dissipa quanto più fu violento.... * * * fiore invernale: la gardenia il candido e vellutato fiore, o belle ed intellettuali signore, questa garde nia che appena toccata si macchia e si arrugginisce, che ingiallisce ed ap passisce in poche ore, questa gardenia che è sempre così attraente nel suo immacolato candore a l'occhiello di un vestito nero, questa gardenia è il fio re de la modernità, il fiore de la raf finatezza. Non pef voi, creature semplici, la gardenia dal profumo fine, forie, che turba e conquide. Non per voi, cuori umili, la gardenia ch'è un superbo fiore; non per voi, anime fedeli, la gardenia ch'è il fiore dei sentimenti bizzarri e complicati! La gardenia è per le fantasie un poco morbose che sognano gli amori, strani e le impressioni squisite; è per le anime curiose e tristi ed avide di visioni; è per i cuori da le pieghe misteriose, dove si nascondono i fa tali segreti che le labbra non diranno mai! Questo fiore della raffinatezza l'a mano tutte le fini intelligenze, tutti i temperamenti delicati e sensibili, tut ti gli uomini che hanno molto vissuto,' tutte le donne che hanno troppo so gnato. » » » pastello un tremolìo nella voce che ricorda il trillo de l'usignolo. Capelli nerissi mi, lisciati su una fronte pensosa, pal lida. Veste sempre di nero, quasi a vesse un gran lutto nel cuore. Il suo sguardo alle volte è acuto co me una lama, altre volte moli» come una nota di liuto. Ha un sorriso lu minoso e soavissimo di grazia, e quel la squisita delicatezza di modi che strappa il madrigale. Ha un nome ìpagnuolo: si chiama 1 Ines. i » ♦ # melodia poche parole, ma soavemente poeti che e sentimentali. I versi sono tra dotti dal recente fascicolo "Nouvelle : Revue" e son musicati da Massenet,' tutto un profumo di melodia: O tu che passi, solitario, o tu che passi. Sai che vi aono sulla terra j dei cuori feriti? Niente commuove la tua anima rigida, o tu che passi! i O tu che ridi, noncurante, o tu ! che ridi. Un solo bacio basterebbe al j mio labbro tremante: un solo bacio.! Senza amore la vita scorre lenta, o tu che ridi! O tu che non ami, triste follìa, o tu che non ami. I tuoi giorni si sono; chiusi come un fior» pallido. Compren- ; di il mio cuore, penetra nella mia vi ta, o tu eh* noe ami! * * « filigrana è di Catullo: "I giuramenti delle donne sono incisi sul soffio de lo xef firo e su la superficie delle onde." * * * per chi sogna I versi sono d'uno sconosciuto e non hanno titolo: "Io ti voglio così: pallida e ardita finché dal bacio de la morte scampi; ti voglio in volto la pietà scolpita, e ne' tuoi occhi il folgorìo de' lampi. Io ti voglio così: bella e fiorita, con ne' capelli il mite aulir de' campi, con l'alma altera che, d'i-.mor nudrita, su le battaglie de la fede avvampi! Che tu tema di me, voglio, o bambina, ma vo' che imperi su di me tu ognora: ti voglio schiava e ti voglio regina. E tutta assorta in fervido desìo, de '1 mio lungo languir ne l'ultim'ora, ti voglio stretta sovra il petto mio! Conte AZZURRO NOTIZIE DALLE COLONIE READING, PA. 13 Marzo. COSAS D'AMERICA (S. C.). ln un giornale di costà, sul quale una volta si parlò di certa " aquila " rapace, giorni or sono veniva pubblicato che dal migliore ele mento di questa colonia era sta ta fatta Una non so che di mani festazione. Che chi manda ie cor rispondenze, dimentico dei suoi brogli, abbia interesse a farsi credere, in uno ai suoi compari, il migliore elemento di qui, pas si pure la bestemmia; ma che codesto giornale, senza avere pri ma investigato, possa fare delle bugiarde affermazioni, debbo di re senza altro che i suoi dirigenti non hanno nulla da invidiare a questo "migliore elemento" di Reading. La colonia italiana di Reading, quella onesta e laboriosa, fa ca po a quattro istituzioni create nell'interesse del pubblico; vi è poi una quinta associazione che esiste per gl'interessi di un paio 1 di faccendieri. Io non fo nomi perchè non intendo di umiliare chicchessia, ed anche perchè i nostri connazionali conoscono di già quali sono le "pecore zoppe" ; ma. per amordi dio, non mi si costringa a mettere le carte in tavola. Io non so quali requisiti un uo mo debba avere per farsi defini re il "migliore elemento." 10, per esempio, so di certi individui che non hanno avuto il coraggio di affrontare i morenti per poi po tere facilmente negare di avere ricevute delle somme; di alcuni altri i quali, invece di mandare a destinazione del denaro, se lo son trattenuto per i proprii bisogni; so di qualche imbroglione inve terato, giuocatore di bische, che ha guardato il sole a scacchi ; di qualche altro ancora che ha bri gato con Dio e con il diavolo e che per una "pelliccia" ha rila sciata la patente di moralità a chi, audace, aveva contaminato cose sacre adagiandovici le vitti me della sua infamia. Non credo che lo scrivente del "migliore ele mento" abbia voluto alludere a cotestoro ? Il Cav, Ufi, C.C.A. Baldi confuso, da fare pietà', rimane con la parola sulla strozza Domenica scorsa, sotto gli au- ; spici di un paio di faccendieri I che spadroneggiano in una asso ciazione, fu tenuto qui un comi zio per richiamare l'attenzione j del Presidente Wilson sulle aspi- j razioni italiane. Quarantott'ore I prima, con l'intento di fare uno] sfregio all'Ordine dei Figli d'lta- j lia, qualcuno che ha l'abitudine j di dimenticare la spedizione del ! denaro altrui a sicura destinazio- I ne e che si serve d'un biscazzie re per tenere a bada i poveri re-, clamanti, fece invitare il Cav. Uff. C. C. A. Baldi, che fino ad ! oggi non ha dato un sol soldo al l' "Italia Irredenta", un tedesco-! filo della peggiore specie. Come si vede, un insulto a que sta laboriosa colonia che ha do vuto ascoltare un croata semi analfabeta della forza di cento cavalli, ed una rivelazione per- ! chè, se vi era ancora il dubbio ! sul fatto che il Baldi è sempre j stato ed è contro l'Ordine, il suo collega in miniatura ce ne ha ! fatto avere una prova palpante. | Perchè nemico della "Grande I-i stituzione", a sfregio di Essa, lo abbiano chiamato a Reading! Per l'occasione erano venuti da Washington due ufficiali del-; l'Esercito italiano: i tenenti Co-! I stantini e De Carlo i quali, nei lo ro discorsi, furono molto applau diti. Al Comizio accorsero un gran numero di connazionali, la mag- ; gior parte dei quali facenti par- ] te di queste due logge dell'Ordi ne, intervenuti per rendere o maggio ai soldati italiani e per vedere a quale specie della fami glia zoologica apparteneva colui che era stato invitato per "sfre gio. " Venuta la volta del cavaliere, egli imprese a parlare raccontan doci la solita storiella stereoti pata, che più volte avevano let ta sui giornali coloniali, dei 40 soldi che teneva quando arrivò in America ; della camicia che si la vava da sè e che, essendo l'unica portata dall'ltalia, doveva aspet . tare che si asciugasse per rive- LA LIBERA PAROLA j stirla ; della sua carriera in Ame rica iniziata colla cesta dei limo ni sotto il braccio, e di tante al tre amenità. Ma il bello venne quando il pubblico, seccato delle asinerie, incominciò ad interromperlo. Seguitemi nelle battute. Prendete una pianta, met tetela nel deserto, se ha nel cuo re di dare dei frutti, essa li da rà lo stesso soggiungeva C. C. A. Baldi. No, siete un bugiardo ed un ciuco gridò Ignazio loda to. fra gli applausi di buona par te dell'assemblea. Non si chia merebbe con tal norìie il deserto se fosse capace di alimentare piante fruttifere, come dalla vo stra crassa ignoranza non pos sono venir fuori che bestialità. lo ho dato il contributo di tre figli all'Eser' : to americano, che hanno e *tuto per la democrazia ingeva il fac cendiere di Fi iia. Falso, falso rispose An tonino Zaffiro Voi .siete un | bugiardo perchè i vostri figli so no stati nei campi di concentra mento e non al fronte. "And what about your son Vito that you kept hiding at your bank?" I connazionali di Reading continuava C. C. A. Baldi mi dovrebbero essere affezionati, perchè io salvai dalla forca un loro concittadino. Bene, benissimo inter ritpne the "check's artist". Ma le operazioni di Real Estate, cioè le ipoteche e i trasferimenti di proprietà in compenso della forca? La colonia di Reading voleva conchiudere il cavaliere delia America dovrebbe essere unita ma non potè continuare e gli rimase la pa rola sulla strozza e le braccia in alto in procinto di cadere; fu però sorretto dal faccendiere in mi niatura il quale si fece di cento colori. Biavo, bravo l'apostolo del la pace conchiuse Antonino Zaffiro Domani, domani con tinuerai a parlare. UNIONTOWN, PA. 12 Marzo UN ANGELO CHE SE NE VA. (G. Barbatisi). Venerdì 7 corrente, dalla falce inesorabile della morte che non la perdona a nessuno, veniva rapita, nella tenera età di 10 mesi, quando formava la consolazione dei pro prii genitori, un angelo di bam bina RITA D'AURIA figlia dei coniugi signori Vincen zo d'Auria, del N. 53 Morgan town St. Il dolore di tale immatura per dita è stato condiviso, oltre che dai parenti, da tutti gli amici e conoscenti dei D'Auria che, con la dipartita della piccola Rita, so no stati colpiti nel più puro de gli affetti. La Libera Paiola si associa e condivide il dolore dei signori D'Auria, n. d. r. ELLWOOD CITY PA. 11 Marzo lUCTUOSA (Steianu 112. iJvyu una lunga e penosa malattia, ribelle alla scienza medica, moriva, se renamente, lasciando nel più profondo dolore la sua desolata famiglia, il signor Raffaele Pro sperini, socio di questa loggia "Ellwood City" N. 608 dell'Ordi ne dei Figli d'ltalia. I funerali riuscirono imponen , ti. Precedeva il carro funebre la "Ellwood City Band", composta di tutti fratelli dell'Ordine, la quale, durante il percorso che mena al cimitero, suonò degli in ni d'occasione. Seguivano, in au tomobile, col cuore straziato dal dolore, la moglie signora Annet ta Pezzoglio, segretaria archivi sta della loggia femminile Coro na d'ltalia N. 807, i parenti e gli amici. Parteciparono al corteo le due logge locali, maschile, di cui il defunto era socio, e femminile, oltre la società di M. S. Vittorio Emanuele 111. Una infinità di co rone di fiori freschi furono depo ste sulla salma, in segno di affet to per il caro estinto, e pria che essa fosse tumulata, parlarono il signor Luigi Ferrante, presiden te della società di M. S. ; Giovan ni Biordi venerabile; Pasquale Biordi oratore; G. A. Statti, ex ivenerabile; Vincenzo Simeone, segretario archivista; e i soci I Giuseppe Rubino, A. Quintiliano, [Antonio Benvenuto della loggia ! Ellwood e il vostro corrisponden j te socio della Leonardo da Vin ici N. 270 di Washington, Pa. I Tutti i sudetti esaltarono ie no ! bili virtù dell'estinto rendendogli .così l'ultimo tributo di affetto. I Ci associamo al giusto dolore | della famiglia per la sventura che : l'ha colpita, e possa il plebiscito di simpatia di tutta quella colo nia esserle di conforto. n. d. r. VISITA SOCIALE Trovatomi qui per espletare alcuni affari, ho voluto visitare questa loggia femminile Corona d'ltalia N. 807, che era riunita ; in seduta. Fui accolto fraterna mente, sia dalla intelligente ve nerabile signora Silvia Gibellina, che dalle socie tutte le quali mo strarono di interessarsi alle po che parole da me dette sugli sco pi dell'Ordine dei Figli d'ltalia, e sulla bontà del suo programma. Questa loggia, data l'opera in telligente e costante che la vene rabile e il Grande Deputato' Gi ovanni Statti spendono per essa, è destinata sempre più a progre dire. E' l'augurio che io le rivol go anche dalle colonne di questo giornale. NEW YORK, N. Y. 12 Marzo GRADITA SORPRESA (X). La sera di sabato 1.0 del corrente mese, questa Napo leone Colaianni N. 654 dell'Ordi ne dei Figli d'ltalia, diede, alla Kendron Hall di Brooklyn, il suo primo ballo che, sotto tutti gli a spetti, riuscì una vera afferma zione della loggia. Presidente del comitato era il signor Antonio Savarese. Mentre la festa si svolgeva a vemmo la gradita sorpresa di ri vedere il signor Giovanni Bonan no, concittadino dell'uomo illu stre del quale questa istituzione porta il nome, e socio della log gia Napoleone Colaianni N. 141 di Filadelfia. Il signor Bonanno trovatasi in visita a Newark, N. J., e quan do seppe che alla sera, fra suoi compaesani, si sarebbe tenuto un ballo in Brooklyn volle recarvisi per riabbracciare tanti amici. Al ricevimento che fu dato ai rappresentanti delle Società in tervenne, il Signor Bonanno, sebbene non ne avesse l'incarico ufficiale, con belle e semplici pa role portò alla loggia festeggian te il saluto della consorella di co desta città. Il giorno seguente, domenica, egli fu ospite del signor Giusep pe Lodato di New York e nella residenza di costui al N. 309 E. 105 strade gli fu offerto un pran zo ed in suo onore, per tutta la giornata, fu tenuto un tratteni mento. BanGa Italiana Sotto il controllo dello Stato FRANK DE FURIA, Prop. 427 W 3rd St. - Chester. 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