La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, March 08, 1919, Image 1
Published and rfistributed under permit No. SUU autbonzed by the act or October 6, 1917, on iile at the Fwsi Office uf Ph Uadfel pilla, "a., by orde, of the Prcsidcnt, A. S. Bu rleson, Postmastcr Ger> LA LIBERA PARALA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street rnm- -- -- ANNO 11. - Numero 9 AD INIZIATIVA DELL'ORDINE DEI FIGLI D'ITALIA, GL'ITALIANI DI FILADELFIA 81 RIUNISCONO IN UN GRANDE COMIZIO ALL' "ALHAiDRA THEATRE" Domenica scorsa, com'era sta- 1 10 precedentemente annunziato, ebbe luogo il grande Comizio in detto per fare atto di omaggio al presidente Wilson, testé tor nato dall'Europa, e per invitarlo 4 sostenere la causa dell'ltalia al Congresso della Pace. ■ Diciamolo subito: il Comizio non poteva avere esito migliore. Riuscì serio, ordinato, dignitoso. 11 teatro era gremito: le sedie tutte occupate, gran parte degli intervenuti furono costretti a ri manere in piedi, altri dovettero andar via per mancanza di spa zio. Sul palcoscenico avevano pre 6<> posto : il presidente, nella per sona dell'avvocato Giovanni M. Di Silvestro, Assistente Venera bile Supremo dell'O. F. d'l.; G. Falanga e S. Petrillo, Grande il primo e Assistente Grande Ve nerabile il secondo dell'Ordine Indipendente dei Figli d'ltalia; il Cav. Francesco Roma, presiden te del Comitato italiano del Li berty Loan; il maestro Ettore Mart ini, presidente, Emilio F. Grosso, segretario e Domenico De Gregoriis, vice segretario del Comitato Regionale di Filadelfia dell'ltalia Irredenta"; il signor Roberto Lombardi, presidente del Circolo Italiano e della Banca dei Figli d'ltalia; il giudice Bon niwel ; Il Rev. Tommaso Della Cioppa ; Avv. E. V. Alessandroni ; e i signori Costantino Costanti ni pei l'Evening Ledger, Antonio Rende, Domenico Cianci, Corra dino Travaglini, Raffaele Bac cellieri, Aristodemo Palladino, Joseph lacolucci e Francesco Bi netti. L'iniziativa era stata pre sa dall'Ordine dei Figli d'ltalia al quale si erano uniti gì' Indi pendenti", l'ltalia Irredenta", il Comitato italiano del "Liberty ] Loan", il Circolo Italiano, la log gia No. 1404 dell'Ordine degli Owls e le Società "Unione e Fra tellanza", "Provincia di Beneven to" e "Caccamo". Sebbene invi tata, la Federazione delle Società italiane, presieduta dal Cav. Uff. C. C. A. Baldi, non si fece viva alla riunione preparatoria e nè al Comizio, come non rispose alla lettera d'invito. Come ebbe origine il Comizio Dato che alla vigilia del ritor no del presidente Wilson dall'Eu ropa nessuna Istituzione colo niale si era mossa, il Grande Ve nerabile dell'Ordine dei Figli d'l talia signor Giuseppe Di Silve stro, sebbene ammalato, pensò che qualche cosa si sarebbe do vuto dire, circa i nostri diritti, al presidente Wilson che, rientrato in America, si accingeva a ripar- ; tire per l'Europa onde riprende re il suo posto al Congresso della Pace. Il Signor Costantino Costanti ni,Redattore della rubrica italia na dell'"Evening Ledger, si era recato a domandare notizie della salute del signor Giuseppe Di Silvestro, quando questi, accolto lo con la solita cortesia, gli mo strò il desiderio di fare iniziare, dall'Ordine, un movimento in proposito. L"'Evening Ledger" del 211 febbi . u. s. accoglieva infatti, l'i dea dell'iniziativa e pubblicava la j segnante intervista avuta col ca po | dell'Ordine: "leri sera ci siamo recati dal Signor Giuseppe Di Silvestro, il Grande Venerabile dello Stato di Pennsylvania per l'Ordine Figli d'ijtalia, per avere notizie della sua salute. Egli, che tanta ener- i già ha speso per l'incremento del grande e patriottico Ordine, il quale soltanto in Philadelphia e dintorni conta oltre 18.000 af filiati. per quanto il suo stato ri chieda calma, tranquillità d'ani mo e riposo, purtuttavia segue con interesse tutti i movimenti ' e ferialmente i fatti che si svol gono alla Conferenza della Pace. IDI Di Silvestro non ci nascose la ilua viva contentezza per il ri fiuto opposto dall'ltalia alla pro posta di arbitrato tentata dai jugo slavi e venendo a parlare dell'opera del presidente Wilson cosìjsi espresse: "Non bisogna dimenticare che il presidente Wilson è stato il primo a tracciare le condizioni in base alle quali dovrà avvenire la paci e nel conflitto ha fatto sì che gli Stati Uniti portassero un ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER grande contributo materiale, mo rale ed economico. "Gl'italiani d'America non do vrebbero dimenticare ciò, ed al suo ritorno dovrebbero fargli u na grande dimostrazione di sim patia e di affetto. Se Egli sbar casse a Philadelphia o vi passas se trattenendovi si, io son sicuro che i Figli d'ltalia e gii italiani in generale al primo cenno accor rerebbero ad incontrarlo. Non trovandoci noi di Philadelphia in condizioni di far ciò, mi è sorta l'idea che almeno un grande co mizio debba esser tenuto, dal quale non soltanto parta il salu to ed il ringraziamento al presi dente per l'opera compiuta in Europa, ma la nostra voce che gli ricordi che all'ltalia per ragioni storiche, geografiche ed et nologiche, deve essere resti tuita tutta l'ltalia Irredenta, non come conquista territoriale, ma perchè quelle terre sono ita liane e necessarie alla completa ristorazione dell'unità nazionale. "Domani stesso istruirò il Grande Segretario Archivista perchè inviti ad una seduta tutti i Venerabili e Grandi Deputati delle logge di Philadelphia allo scopo di stabilire le modalità per 1111 grande comizio in una prossi ma recente data." Il signor Di Silvestro termi nava dicendo: "Non perchè l'ini ziativa parte dall'Ordine Figli d'ltalia le altre istituzioni colo niali dovrebbero assentarsi ; io credo, invece, che specialmente l'Ordine Indipendente Figli d'lta lia, il Comitato italiano per il Li berty Loan, la Federazione delle Snciptà Italiane, il Comitato Re gionale Italia Irredenta ed 111 ge- ' nere tutte le associazioni italiane di Philadelphia dovrebbero inter venire. Se non vi sarà tempo pei tenere sedute preparatorie, vuol ; dire che il programma sarà reso pubblico a mezzo della stampa e tutti dovrebbero intervenire e la manifestazione sarebbe fatta in nome della Colonia Italiana di Philadelphia." Una riunione preparatoria Ogni qual volta si è trattato di movimenti coloniali, il nostro direttore non si è mai allontana to da essi e se la iniziativa è partita da lui non ha mai omes so di invitare tutta la colonia, e per essa le maggiori istituzioni. Cosicché anche questa volta egli si è mantenuto coerente a questo programma. Mentre, per mancanza di tem po, si andavano facendo tutti i preparativi per il Comizio, dal l'affitto della sala all'assunzione di una banda musicale, senza, nessun onere da parte delle Isti- j tuzioni che avrebbero dovuto j prendervi parte, si teneva una riunione alla sala dei Figli d'lta lia, nella quale, oltre alle logge dell'Ordine regolare, erano state invitate tutte le istituzioni di cui abbiamo parlato più sopra e cir ca altre quaranta società. Un invino speciale Per le logge dell'Ordine e pel le Società individuali fu dirama ta una circolare unica, invitante i alla seduta dei 25 febbraio. In essa, fra l'altro, era ricorda to che "in questo momento, in ; cui nemici palesi ed occulti ten tano con arti subdole impedire! il riconoscimento delle giuste a spirazioni d'ltalia, è dovere degli italiani d'America di dimostrare la loro solidarietà con gli ideali dei fratelli d'oltre Oceano, in viando un saluto ed esprimendo la loro simpatia al Presidente Wilson, in occasione del suo ri torno, prevenendolo contro qual siasi torto potesse esser fatto all'ltalia circa le sue aspirazioni nazionali." Questo invito fu anche pub blicato sulla stampa. Ogni buon italiano, anche senz'altra solleci zione, si sarebbe dovuto sentire orgoglioso di accorrere ad una riunione nella quale si dovevano prendere importanti decisioni in favore della causa d'ltalia, ma il Grande Venerabile dell'Ordine fece qualche cosa di più. Inviò li na lettera speciale d'invito agli "Indipendenti", al Comitato ita liano del "Liberty Loan", al Co mitato dell'"ltalia Irredenta", al la "Federazione delle Società I taliane" e al "Circolo Italiano." WITH THE LARGEST CIRCULATION avainti seiivicon l_a fiaccola in rugno *=£ l Entered as sccond-class inatter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3,1879". L'invito era esteso ai capi di es se ed anche ai componenti delle cinque istituzioni le quali furono rappresentate alla seduta del Co mitato preparatore come al Co mizio, ad eccezione della "Fede razione delle Società Italiane",, della (piale è presidente un de corato del Governo italiano, il Cav. Uff. C. C. A. Baldi. Perchè non vi sia chi dubiti della nostra sincerità sull'assenza di cotesto signore, riportiamo quanto l'"Evening Ledger" dice va nella sua edizione del 26 feb braio: "UN «RANDE COMIZIO TRA GLI ITALIANI" "Come abbiamo annunziato in un numero precedente, ieri sera j ebbe luogo un'importante riunio ne nella sala dei Figli d'ltalia, al la settima strada e Christian, al la quale presero parte, oltre i ve nerabili e grandi deputati delle | logge di Philadelphia dell'Ordine' Figli d'ltalia in America, il capo ed i rappresentanti dell'Ordine Indipendente Figli d'ltalia; il Cav. Frank Roma, presidente del Comitato Italiano per il Liberty Loan ; il maestro Ettore Martini, presidente del Comitato Regio nale "Italia Irredenta"; il signor Roberto Lombardi, presidente del Circolo Italiano, ed il signor John Queroli per la Società "U- j nione e Fratellanza." Per quanto 11 si«, Joseph Di Silvestro, Gran de Venerabile dell'Ordine Figli d'ltalia in America, con spirito di imparzialità, avesse diramato l'invito a tutte le istituzioni del la Colonia, la Federazione delle Società Italiane non era rappre sentata. "Dopo breve discussione fu stabilito che un grande comizio sarà tenuto domenica prossima, 2 marzo, alle ore 2 poni., nel Teatro Alhambra, situato alla dodicesima strada, Morris e Pas syunk avenue, al quale sono in vitati tutti gli italiani di Phila delphia. "Lo scopo del comizio è quello di rendere il dovuto omaggio al Presidente Wilson e far sì che, prima che Egli riparta alla vol ta d'Europa, per riprendere il suo posto alla Conferenza della Pace, gli giunga un messaggio della Coionia Italiana di Philadelphia per prevenirlo contro qualsiasi ingiustizia potesse essere fatta ! all'ltalia. "Dato lo scopo del Comizio si prevede un grandioso successo e siamo certi che nessun italiano di Philadelphia mancherà d'in-, tervenirvi." L'invito al Comizio In nome dell'Ordine dei Figli d'ltalia, degl'lndipendenti Figli d'ltalia, del Comitato italiano del Liberty Loan, del Circolo Italia no, del Comitato Italia Irreden ta, della loggia 1404 dell'Ordine degli Owls e delle Società Unio-1 ne e Fratellanza, Provincia di Be nevento e Caccamo, che avevano ! aderito, fu lanciato il seguente! invito agl'italiani di questa cit tà: "Connazionali, accorrete! "Alle oie 2 P. M. di domenica 2 marzo, all'Alhambra Theatre, 12 strade, Morris e Passyunk A venue si terrà un grande Comi-1 zio per rendere il dovuto omaggio al Presidente Wilson il quale, tornato lunedì scorso in America, ripartirà alla volta di Europa la sera del 5 marzo, onde riprende re il suo posto nella Conferenza della Pace. Gl'interessi italiani, i nostri diritti storici ed inalienabili, so no in pericolo, perchè un'accozza glia di uomini selvaggi, nostri se colari nemici, che hanno combat tuto contro di noi fino agli ulti mi momenti di nostra vittoria, con arti subdole, tentano oggi di impedire il riconoscimento del le giuste aspirazioni d'ltalia. "Prima che Egli riparta, in u no al nostro omaggio, noi inviere mo al Presidente Wilson il mes saggio degli Italiani d'America prevenendolo contro qualsiasi in giustizia potesse essere fatta al l'ltalia che, nelle Terre Irredente, vanta ragioni geografiche, etno grafiche, storiche e linguistiche. Gli ricorderemo altresì i sacrifi ci sostenuti dalla patria nostra e il valore delle sue armi, in virtù delle quali è stata possibile la vit- PHILADELPHIA, PA., 8 MARZO, 1919 toria finale da parte delle nazioni alleate." IL COMIZIO La banda musicale del signor Aristodemo Palladino, diretta dal maestro Adelizzi, che fece anche servizio dentro il teatro, parten do dagli ufficii dell'Ordine Figli d'ltalia, alle 7 strade e Christian, fece un giro per le vie delia colo nia italiana, preceduta da 1111 co mitato e da un gonfalone nel qua le era scritto da un lato l'ora e il teatro nel quale il Comizio avreb be avuto luogo, e dall'altro: "Ri cordiamo al presidente Wilson i diritti dell'ltalia sulla Dalmazia e su Fiume." Alle ore 2 P. M. il teatro era già pieno. Il Comizio, di caratte re spontaneo, aveva lo scopo pre cipuo di dimostrare l'aperta, con corde simpatia dei connazionali per il presidente Wilson, simpa tia non disgiunta dalla afferma zione della piena fiducia che l'lta lia ripone in Lpi. In questa occa sione si è voluto far sapere al Primo Cittadino degli Stati Uni ti che l'anima dei connazionali al l'estero batte all'unisono con quella degli italiani tutti, sia en tro che fuori gli attuali confini politici. Lo scopo fu raggiunto, come abbiamo già detto, sia per la se rietà che per l'ordinatezza e la dignità mantenute dagli interve nuti, oltre che per i discorsi pro nunziati e per l'ordine del gior no votato clic integra in sè le a spirazlonì di tutti gif italiani. Parla L'Avv. Giovanni di Silvestro Aprì il Comizio il Rev. T. E. Della Cioppa con una semplice preghiera e poscia prese la paro la l'Avv. Giovanni M. Di Silve stro, continuamente interrotto da scroscianti applausi, che parlò prima in inglese e poi in italiano, spiegando agli intervenuti lo sco po della riunione, che era 'niello di riaffermare davanti al Presi dente i sensi di fedeltà e di devo zione degli italiani d'America al le istituzioni che reggono questo grande Paese, ma sempre solida li con le aspirazioni nazionali della patria d'origine. Il discorso del Giudice Bonniwell Sorse quindi a parlare l'On. Giudice Eugene C. Bonniwell. Esordì dicendo di credere che le lotte per la libertà, sostenute dai suoi avi di generazione in gene razione, fino a quella presente, gli dessero il diritto di parlare, con autorità e con coscienza, su di un soggetto che sembra attual mente tanto controverso: quello delle aspirazioni italiane sulle tene dall'altra sponda adriatica. Affermò non essere vero che gli americani siano ostili alle ideali tà politiche d'ltalia; "gli ameri cani non sanno ciò che ha fatto l'ltalia per il mondo e per la ci viltà e gli italiani hanno la grave colpa di non aver fatto sapere fuori d'ltalia di che gloria e di che eroismo fosse intessuta la guerra italiana. Gli italiani han no il dovere di illuminare la stampa e la pubblica opinione su di una questione che "interessa tutti quanti coi suoi complessi problemi." "Io proseguì l'oratore mi sforzo e mi sono sempre sforzato rli aiutare i miei connazionali ad acquistal e un'idea più chiara e più giusta di ciò che l'ltalia ha saputo e voluto fare. Non sarà inutile affermare che, se l'ltalia non avesse dichiarato la su.i neu tralità, la civiltà sarebbe sotto Io scettro del Kaiser." Proseguendo a parlare con bel la e calda foga, l'oratore passa in rapida rassegna i sacrifìci ine narrabili che la guerra è costata all'ltalia e dice le ragioni per le quali le sono dovute le terre a driatiche necessarie alla sua si curezza futura e alla pace del mondo, e soggiunge: "I honor those Italian states men who have refused to sub mit the question of Istria, Dal matia and Trieste to the peacf conference. Under the guise of e fraternal league of nations, th< just claims of a country musi not be bargained with. Italj saved Europe from being over run by the barbarian Hun an< her sacrifices entitle her to anj reparation that her statesmen 1 think they may require." 11 Giudice Bonniwell terminò il suo discorso, durante il quale mantenne sempre elevato il con cetto e la forma, col dire che "l'l- ; talia deve sostenere energica mente le sue ragioni al Congres so della Pace e non cedere nulla, nulla, assolutamente nulla." Una, salva di applausi coronò ii bellis simo discorso che, per l'alta cari ca che riveste il Giudice Honni-, well e per le grandi ed esplicite dichiarazioni, dei soliti sottinte-i si e delle solite riserve, costitui sce un avvenimento. Le parole di Bonniwell furono infatti cita te quasi testualmente dalla stam pa americana locale che reca lun ghe relazioni del Comizio. L'arrivo del R. Console e del Grande Venerabile dell'Ordine dei Figli d'ltalia Verso le ore 3.30, prima che il giudice Bonniwell conchiudesse il suo smagliante discorso, entrano nel teatro il Regio Console Cav. ì Uff. Gaetano Poccardi ed il Grande Venerabile dell'Ordine j dei Figli d'ltalia signor Giusep pe Di Silvestro. Quest'ultimo, sempre in malferma salute, ha voluto commettere l'imprudenza di intervenire, pur di essere fra i suoi fratelli i quali, alla sua ap parizione ed a quella del rappre sentante del Governo italiano, gli fanno una calorosa ovazione di simpatia, ripetuta pochi minuti più tardi quando, invitato dal-' l'Avv. Alessandroni, che aveva assunto temporaneamente le fun zioni di chairman, disse brevi parole riaffermando i suoi senti menti di devozione all'Ordine ed agli italiani in generale. Poclie parole del R. Gonsole Sebbene il Comizio non avesse j nessun colore ufficaile il li. Con sole che, invitato ad intervenire, aveva aderito, fu, dai chairman j Avv. Di Silvestro, pregato di dirci la sua autorevole parola. Egli ebbe brevi e toccanti e spressioni di patriottismo, esi disse orgoglioso di portare ai convenuti il saluto dell'ltalia uf ficiale e non di quella ufficiale soltanto, ma di tutto il popolo di Italia unanime e irreducibile nella sua decisione di riavere le terre dove fratelli languirono per tanti anni sotto la egemonia austriaca. Ha la parola il maestro Martini 11 maestro Martini, presidente j lei Comitato dell'"ltalia Irreden-j ta" ebbe belle è sentite parole libranti di patriottismo quan- ! Io accennò ai sacrifìci dei padri italiani che perdettero i loro figli sul campo di battaglia ed affer mò che i morti stessi si ribelle rebbero se all'ltalia venisse ades co negato il compimento delle sue giuste aspirazioni, dopo tanto sacrifìcio. } arla il Grande Venerabile degli Indipendenti Nobili parole ebbe pure Giu\ seppe Falanga, Grande Venerabi e dell'Ordine Indipendente Figli l'ltalia, che si espresse con so brietà e con efficacia, afferman io la necessità dell'unione fra orli italiani, perchè i nemici non possano trarre vantaggio dalle sterili lotte interne. L'Avv. Giovanni Di Silvestro esse alcune parole dette da Roo sevelt, nelle quali si approvavano orli scopi di guerra dell'ltalia e si augurava il compimento delle sue aspirazioni nazionali. L'ultimo oratore L'Avv. Eugenio V. Alessan droni chiuse la serie dei discorsi con una bella perorazione, nella quale disse che gli italiani hanno fiducia nel Presidente Wilson, e nel senso di giustizia del popolo americano. Terminò presentando un ordine del giorno nel quale gli italo-americani di Filadelfia riaffermano la loro fedeltà alla nazione americana ed al suo Pre sidente, al quale richiedono ri spettosamente, ma con fermezza che siano sostenuti i diritti d'lta lia contro le mene di popoli nuov alla civiltà ed siila storia. L'ordine del giorno John M. Di Silvestro Chairman 1019 S. 9th St. Erano le quattro e mezzo quan do il Comizio ebbe termine, la sciando in tutti grata e memo re impressione per la nobile pa triottica manifestazione. I commenti della Stampa Quasi tutti i giornali di lingua inglese in Philadelphia hanno pubblicato resoconti lusinghieri jsul Comizio, ad eccezione dell'u nico quotidiano italiano locale di proprietà del Cav. Uff. C. C. A. Baldi, il quale ha cercato di me nomarne l'entità dicendo: "che una folla discretamente numero sa era accorsa a detto comizio." .* EXTRA! RISPARMIATE; MONETAI Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. 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GL'ITALIANI DI READING INMITANO QUELLI DI FILADELFIA Dal signor Salvatore Ciofalo Ci viene comunicato che anche in Reading, Pa. la sera di lunedì, 24 febbraio u. s., quelle due logge dell'Ordine Figli d'ltalia, Santo Stefano di Camastra N. 29 e Massimo D'Azeglio N. 706, in unione a due Società locali Vit torio Emanuele II e San Giusep pe, si sono riunite ed hanno de liberato un ordine del giorno te legrafato la stessa sera al Presi dente Wilson a Washington. Riportiamo da un giornale a mericano di quella città l'appello che quegli italiani hanno rivolto al capo di questa nazione: "Reading Societies Urge Support of Boundary Olili iris "Says Dalmatian Coast and Cities indispensable Washington, D. C. "The following societies, com "posed of loyal American citizens of Italian birth or extraction, sends to you, worthy president of this their adopted country, hearty greetings 011 your safe return from the peace conteren ce, urging that you, mindful of importanti and efficient contri bution made by Italy and Italians in American army in achieving the victory of democracy over autocracy, lend your vaìid and authoritative support to the just territovial claims of Italy. hear ing in mind that Istria, Fiume and Dalmatian coast as well as Trentino and Trieste are Italian territory and indispensable to To His Excellency The President of the United States: At a mass-meeting of Italian- American citizens held at the Alhambra Theatre, this city, un der the auspices of the Order Sons of Italy in America, Inde pendent Order Sons of Italy, Nest 1004 of the Order of Owls, Italian Liberty Loan Committee, Committee of Italia Irredenta, Italian Circle and the Union e Fratellanza, Provincia di Bene vento e Caccamo Societies, for the purpose of affirming the sympathy and unqualified trust which Italy and the Italians in general repo.se in President Woo drow Wilson, it has been unani mously voted and resolved to send hearthy greetings to our worthy President upon his safe return from the Peace Conferen ce, and to renew the pledge of confidence and loyality of the I tali an-American citizens to their beloved President, the A merican Government and its in stitutions. The Italian-American citizens of this city seize this opportuni ty to call the attention of their esteemed President to the fact that they are in perfect sympa thy with Italy and the Italians regarding their aspirations as presented to the Peace Confe rence by Italy's representatives. We, therefore, sincerely trust that the President, mindful of the enormous sacrifices and im mense suffering of Italy and the Italians during the period of the war, and of the important contri-1 bution of Italy and Italians in the American army for the achievement of the Victory of Democracy over Autocracy, will lend his valid and authoritative support to the just aspirations of Italy. We desire fur ther to call the attention of our worthy President to the fact that the territory cla imed by Italy is historically, et nhologically and linguistically unquestionably Italian and indis pensible for the future security, prosperity and national unity of the Italian race. If the world is to be really "Made safe for Democracy" the future security and welfare of Italy must be taken into serious con sideration. To ieave Italy unpro tected and exposed to imminent attack would not only be unjust! and unfair, but even dangerous i to the maitainance of that world peace of which our esteemed President is such an ardent ad vocate enthusiast. Justice and public policy demands thai the nations, which are exposed to imminent attack, and are likely to be made the target of the fury of the enemies of yersterday, be amply protected. We trust, therefore, that in the light of all the above men tioned consideration you will not fail to give this question your whole-hearted sympathy and suport. To His Excellency The President of the United States. "Lodge Antonino Di Sail Giu liano No. 425 of the Order of the Sons of Italy in America, at her regular meeting of to day, una nimously decided to greet you on your safe return from Euro pe, hoping that your influence at the Peace Conference will be exercise in favor of the italian aspirations as we are sure that in doing so you will be favoring right and justice. "Joseph Piccirilli, master 1503 Dickinson St. Phila., Pa." "The Italian societies of the city held a joint meeting at 216 Penn street, on Monday evening, and sent a message to President Wilson asking him to lend his aid to Italy in the peace confe rence decision on boundary cla ims. The telegram which was sent to Washington last night follows: "To the President of United States,