Pubhshed and thstrtbuted under pernut No. 500 authorizedby the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Phlladelphia, Fa., by order ot the President, A. S. Bu rlcson, Post master Gen. LA LIBERA BARALA I 1 forti caratteri sono gli Dei fsupremi della Stori& Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street AJs T NO 11. - Numero 7 «■■ili ini) Comitato Regionale di Philadelphia Sotto gli auspici di questo Co nitato Regionale è stato pubbli iato un opuscolo in lingua ingle é nel quale si analizzano breve ìente, a con efficacia, le ragio i per le quali l'lstria e la Dalma ta devono esser ritornate all'lta j abdico "ritornate" perchè su aesta parola noi dobbiamo insi- Jpre poiché, come ben disse un flkstre giornalista americano, fftaly is not crying for annexat on, but siinply asking l'or resto- ÒSt'on." •- L'opuscolo del quale ci occupia .no consta di 32 pagine e si inti toli! : "Italy and the Jugo-Slave Éfpstria and Dalmatia"; fu scrit to Ida un uomo che conosce bene «italiani e slavi e tedeschi, da un lOhio che di tutta la sua vita ha 'atto una missione di pace e di giustizia: egli, il Rev. Dott. T. SMalan, non italiano, professa je? la nostra patria e per la no ìSrì storia tutta quella venera tone che solo le cose grandi pos sono ispirate, e possiede in grado sommo quella fede nei destini di Italia che troppo spesso manca a ìoi italiani. Dopo una breve prefazione nel a luale il chiaro Autore spiega e Bigioni che lo indussero a seri ore l'opuscolo e come ne fosse rtjß|[iesto da un gran numero di |li#edenti" che avevano a cuore j I eausa del loro paese e Io vo- Ivano per sempre libero e sicu lo dall'insidia nemica, l'Autore, | jicevo, analizza la situazione geo grafica della Dalmazia, nella qua i le Alpi Dinariche separano net finente due mondi, l'uno latino! ) italiano,e l'altro slavo; tutti ij iumi che nascono dalle Alpi Di lariche scorrono verso il Mar Ne •q e verso l'Egeo, ad eccezione di >ocni e brevissimi che si versano ìell'Adriatico, poiché la catena li ni mtagne corre quasi parai le- j a alla costa dalmata e molto vi tina ad essa. Le ragioni storiche che milita lo in favore della Dalmazia ita- j iana risalgono a duecento anni irima di Cristo, quando Roma e i quali si strozzavano il pen •ififo e la razza italiani non giun geste fino al mondo civile e non os; e disapprovato persino a Vie ina, in Parlamento! 1 metodi del prussianismo sono ut Dra in attività malgrado che a i uerra sia finita e l'agitazione irt Sciale mantenuta per conto Jegli Jugo-Slavi non è che un co- Wfci'io della propaganda tede xst che astutamente cerca di ■Ktare le difficoltà del proble |g»-; Ma non bisogna dimenticare che i- i croati furono nemici acerrimi - dei serbi, contro i quali combat terono come combatterono con tro gli italiani. Torna comodo ad - essi far vedere che le cose sono - cambiate e che essi sono pronti rad aprire la breccia alla civiltà, - j a quella civiltà latina che hanno ì ; sempre avversato; ma il croato , resta sempre croato e nulla può - cambiare la sua natura di barba - ro e di nomade che, cacciato dalle invasioni turche, cercò rifugio e - ospitalità nelle terre bagnate - dall'Adriatico e ingentilite dal Ì sangue latino. Qui l'Autore si chiede; "Se i ; porti dell'Adriatico che hanno i popolazione e carattere italiani, t saranno dati agli Jugo-Slavi, col i pretesto che essi sono necessairi . come sbocchi marittimi, perchè ijnon ammettere che i porti olan • desi e belgi sono egualmente ■ "necessarii" alla Germania? Il paragone ci sembra calzante, il L'Autore termina il suo lavo ro affermando efie l'ltalia ha bi j sogno, per la sua pace e per la pace del mondo, di avere il con fine naturale che le spetta nel l'Adriatico, cioè le Alpi Dinariche e a modo di conclusione cita l'o pinione di parecchi illustri rap presentanti delle contrade dal | mate venuti in America, quali il Col. Pizzarello, il Dott. Furlan | che affermano essere quelle ter | re italiane e tali voler rimanere per volontà dei loro stessi abi tanti. Il libretto termina con una : appendice nella quale si mette in ' guardia l'opinione pubblica ame- \ j ricana contro le manovre degli [ Jugo-Slavi che chiedono aiuti per ' jle "loro" terre desolate dalla fa- ; me, come se là non ci fossero gli italiani che, senza distinzione di ' credo, di razza, di età e di sesso, j soccorrono e sfamano quelle po- 1 polazioni le quali, per molti e ' chiari segni, dimostrano di ap- ' prezzare il paterno e generoso 1 ! aiuto dell'ltalia, Il Rev. Dott. T. D. Malan ha . compiuto opera degna dei mag gior encomio e il Comitato Re gionale dell'ltalia Irredenta desi dera manifestargli pubblicamen- I te la sua gratitudine. Gratitudi- ' ne alla quale l'Autore ha diritto -nella sua qualità di straniero che generosamente si è schierato dal ! la parte nostra dopo maturo ed esauriente esame dei fatti e delle circostanze che sono annesse al problema Adriatico. < j L'opuscolo del Dr. T. D. Malan, 1 | il quale ha voluto modestamente i j nascondersi sotto le iniziali T. D. . M., viene inviato alla stampa ed < alle personalità più in vista di Fi- i } ladelfia e dello Stato di Pennsyl- < j vania. Tutti coloro che hanno a- : mici americani intelligenti do- ( | vrebbero procurarsene una copia 1 ie diffonderlo. Esso viene spedito ( gratuitamente dal Comitato Re- i gionale dell'ltalia Irredenta, 312 I Penn Square Bldg., Philadelphia. EMILIO F. GROSSO i Segretario Generale ] ji i Il lavoro e la casa ai combattenti che ritornano ; "Smobilitazione e lavoro: (pie- ' , sti sono i termini del problema * davanti al quale si è trovato ogni ' paese alla fine delle grandi guer- ' re. < Roma ai tempi di Cesare, la ' • Francia ai tempi di Napoleone, 1 l'America dopo la guerra di se- ' cessione hanno dovuto provvede- 1 re un impiego ai soldati che ve- ' nivano congedati dal servizio mi- 1 litare. < L'America per quanto sia * j sopraggiunta ultima a partecipa- 1 re al conflitto mondiale è sta- 1 ta prima a preoccuparsi dei feno- ' meni sociali ed economici che si 1 vanno già manifestando in que- ' sto periodo di passaggio dalla guerra alla pace. < Il Ministro dell'lnterno, Hon. '• Franklin K. Lane, ha già presen- 1 tato un vasto progetto pei- prov- < vedere lavoro agricolo ad una < grande parte dei combattenti che 1 ritornano. La terra —afferma l'Hon. Franklin K. Lane darà ai sol- 1 dati di ritorno dalla guerra il maggiore e il principale impiego. < L'esperienza delle guerre passate j 1 dimostra che i nostri soldati, in j conseguenza delle nuove abitudi ni contratte vivendo accampatili PHILADELPHIA, PA., 22 FEBBRAIO, 1919 all'aperto, si rivolgeranno di pre lerenza alle occupazioni che si I svolgono all'aria libera. Non è di scarso ammaestramento l'esame storico della questione. Alla fine della guerra di secessione erano così vaste le terre demaniali, da offrire 1111 largo campo d'azione ai soldati congedati. La parte che i veterani di quella guerra ebbero nello sviluppo agricolo dei terri tori del West integra, con una pagina nobilissima, l'epopea ame ricana dell'indipendenza. Fino dal secondo anno di guerra Lincoln aveva prolungato la legge sulle concessioni agricole la Honie stead Law che assicurava ai soldati reduci dai campi di bat taglia vasti terreni da coltivare. Anche oggi se non nella mi sura di allora-—rimangono gran di estensioni di terre incolte che verranno messe a disposizione dei soldati. La nuova colonizzazione dovrà contrastare efficacemente due moderne tendenze: l'affitto agri colo e l'urbanismo. Contro l'esperienza universale che dimostra più felice il popolo e più solide le condizioni politi che là dove l'agricoltura possie de la casa e i campi, le statisti che americane informano che le affittanze agricole sono aumenta te del 62 per cento nel ventennio tra il 1890 e il 1910. Quanto al fenomeno dell'urbanismo, è evi dente che dal principio della guerra è decisamente aumentato il flusso della popolazione verso le città, in ragione delle occasio ni d'impiego industriale. Il Ministro Lane si augura di I veder allontanati questi (lue pe ricoli del nuovo piano di svilup po agricolo. Si penserà all'irrigazione delle terre aride, al dissodamento delle terre disboscate. I lavori neces sari all'infuori di quanto con siste nel progettare dovranno esser eseguiti dal soldato, che costruirà canali d'irrigazione, in nalzerà le dighe, si costruirà la sua casa sotto una conveniente direzione. 11 governo dice ai soldati efie ritornano : —Se desiderate di. darvi all'agricoltura, eccovi una quantità di vasti terreni che il Governo ha preparati e fra i quali potete scegliere. "GÌJÌDlìfficì^ per l'acquisto della cittadinanza Americana CAPITOLO IV. Se l'aspirante ha prima avuto dimora anche in altro Stato, al lora deve portare seco due testi moni da quello Stato, oltre ai te stimoni nello Stato in cui fa la di chiarazione, oppure deve riempi re un modulo con varie domande che gli sarà al caso fornito dallo stesso Cancelliere, o Clerk of the Court. Ciò si deve fare per avere testimonianza quanto alla resi denza ed alla condotta dell'aspi rante nello Stato in cui prima a bitava. Ad ogni modo, occorre sempre ricordare che nessuno straniero può venir ammesso alla cittadi nanza americana se non ha vis suto continuamente per cinque anni negli Stati Uniti di cui almeno un anno nello Stato in ! cui intende ottenere la cittadi nanza e debbono inoltre esse- [ re passati non meno di due anni e non più di sette dalla data del la prima carta. Esi badi che spesso la Corte ha rifiutato la se conda carta per essersi l'aspiran te assentato dagli Stati Uniti an che per pochi mesi nel corso dei detti cinque anni. Inoltre non si dimentichi che i testimoni deb bono avere conosciuto personal mente l'aspirante durante tutti quei cinque anni e non semplice mente venire informati da lui quanto alla sua residenza ed alla sua condotta. Insomma, occorre fare le cose per bene, regolar mente ed in tutta buona fede, senza intenzione di "volerla fare" alla Corte; ciò potrebbe costare assai caro! Se l'aspirante alla cittadinanza è arrivato l'ultima volta o la sola volta negli Stati Uniti prima del 29 giugno 1906, allora deve usare per la domanda il mo dulo N. 2214 per la Seconda Car- j ta, portando insieme i due testi- ( moni e pagando poi al Cancellie-i re $4 (quattro dollari). Non si deve pagare più nessuna altra tassa poi, quando arriva e viene consegnato il certificato di citta-\ dinanza. | Se invece l'aspirante è arriva- : to dopo il 29 giugno 1906, allora occorre usare il modulo N. 2226,1 - che contiene la domanda di un i certificato di arrivo Request i for certificate of arrivai che è 1 inclusa nella domanda di natura ■ lizzazione ed il tutto viene poi jn -1 viato a Washington. La legge ri chiede questo certificato di arri -1 vo per tutti coloro che qui giun sero dopo il 29 giugno 1906. Quando l'aspirante poi viene av visato che tale certificato è arri vato, allora si presenterà alla Corte con i suoi testimoni. ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA COMUNICAZIONI della Grande Loggia di Penna. PER L'ORFANOTROFIO E RICOVERO. Anche in questa settimana so no giunte nuove adesioni e con tribuzioni per l'Orfanotrofio del lo Stato. Come abbiamo fatto per lo pas sato, diamo conto delle ultime; contribuzioni venute: Da Giustino Corbi, venerabile della loggia Niccolò Machiavelli N. 664 di Avondale: "Rimetto un secondo check di sll per l'Orfanotrofio. Spero di poter mandare di più dopo la prossima seduta." Da Attilio Antonucci, segreta rio di finanza della loggia La Pa ce N. 491 di Pittsburgh : "Nella presente accludo un check di $195, somma già racol ta fino a questa data per i bi glietti Orfanotrofio e Ricovero. TI rimanente vi sarà spedito tra breve, appena introitato." Da Guglielmo Crivella, venera bile della loggia Nuova Camillo Benso di Cavour N. 874 di Mount Pleasant: "Vi rimetto un check di ••*60.00 in acconto di biglietti deìA)rfa notrofio e Ricovero. Vi prego di mandarmi altri cento biclietti, per nuovi membri." Da D. Lisciandro, venerabile della loggia Fuori i Barbari No. 866 di Reynoldsville: "Abbiamo cominciato a dispen sare i biglietti per l'Orfanotrofio e Ricovero ed abbiamo fatto una prima riscossione di S3O, di cui qui accluso vi mando check. Da oggi in avanti spero di poterne vendere il più che posso." Da Carlo Pezzami, Segretario archivista della loggia Alba No-! va N. 462 di Lechburg: "Accluso troverete check di I $l5O, importo di biglietti venduti ai fratelli per l'Orfanotrofio e Ri covero. Con altri $l5O spediti in precedenza, il totale delia somma finora costà rimessa a tale scopo ! è di 300." Da Tancredi Peruzzi, venerabile della loggia Vittoria Alleata No. i 894 di Herminie : "Essendosi riscontrati due ! mancanti, il numero dei biglietti prò Orfanotrofio e Ricovero rice vuti è di $230.75. "Ora, la loggia Vittoria Allea ta richiede altri 800 biglietti per chè vuole ottenere il premio dello stendardo. Vi prego di mandarmi questi biglietti al più presto pos sibile." PER LE BORSE 1)1 STUDIO. Come già annunziammo in queste colonne, il fratello Avv. A. Cianflone, presidente de' 1 a Com missione Borse di studio, ebbe dalla Creatore Grand Opera Co. la concessione del 25 per cento sul prezzo dei biglietti della sta gione teatrale data da tale Com pagnia nei primi giorni di gen naio a Pittsburgh e che fossero stati venduti dal fratello Cianflo ne o da altri suoi amici. Dicem mo anche che ciò aveva fruttato al fondo Borse di studio la som ma di $125.12, che con lettera del 12 corrente l'Avv. Cianflone ha rimesso al Grande Concilio. Crediamo opportuno riprodur re poche righe della lettera del l' Av. Cianflone, in cui egli si e sprime così : "Traendo pretesto da quel po co che (col concorso di qualche confratello amico) ho fatto per mettere qualcosa in cassa per 'creare il fondo Borse di Studio, |non credo sia oziosa una esorta -1 zione da parte del Grande Conci i lio ai Colleghi commissari a cer ! care ogni opportunità atta a pro curarci i mezzi indispensabili ad , espletare il nostro mandato. "Al contrario, quale premio noi ; potremo dare per l'anno ventu :ro ? Ricorrere alla cassa della i Grande Loggia, oppure alle odio i se collette, ovvero alle esose tas t sazioni?" è Noi facciamo nostro l'invito del - fratello Avv. Cianflone ai compo - nenti la Commissione Borse di - studio, e li esortiamo a volersi - rendere diligenti per arrotonda - re la cifra del premio da elargir . si l'anno venturo. GRAMAGLIE. i La loggia Figli di Colombo No. 164 di Ambridge, in seduta del 4 corrente, mandava una lettera di condoglianze all'Ex Grande Cu ratoie Alessandro Bruno, per la perdita del suo amato fratello av venuta sul campo di battaglia nelle Alpi Carniche, là dove il se colare nemico d'ltalia venne sconfitto col ferro temperato dal sangue più puro dei giovani figli d'ltalia. La lettera è la seguente: "Ti giunga la nostra parola di affetto in questo momento di sconforto per la perdita del tuo amato fratello, là dove migliaia di giovani vite s'immolarono per la redenzione del mondo, j "Quando pago sarà il dolore. ! la tua nobile famiglia sarà orgo gliosa di aver dato una preziosa 1 esistenza per la causa della liber tà. "La loggia Figli di Colombo u nanime si associa al tuo cordo glio, rendendo al tuo nobile cuore le più sentite fraterne condo glianze. "Il Segr. Arch. "E. Giammatteo." CHI DEVE PAGARE LA ~ TASSA BELLE ENTRATE? Chiarimenti forniti dal Commis sario delle Tasse Interne "L'ltalian Bureau del Commit tee on Puglie Information" per incarico del Commissione! - of Internai Revenue ci comuni ca : "Chi è obbligato dalla legge a comunicare l'ammontare delle sue entrate al Governo degli Sta ti Uniti ? La risposta a questa domanda è data dal Commissioner of In ternai Revenue, in Washington, il quale comunica quanto segue: Ogni persona residente negli Stati Uniti, sia o non sia cittadi- 1 no, è obbligato a pagare la tassa sulle entrate (Incoine Tax) se i suoi guadagni durante il 1918 so- I no tali da esser legalmente tas |sati. , In altre parole: ogni persona, | ch'ebbe un'entrata netta di dol- 1 lari MILLE, o più, ed ogni perso na coniugata ch'ebbe una entra- , ta netta di dollari DUEMILA , (inclusa quella della moglie o del , ! marito o dei tìgli minori) deve ri- ( jspondere alla richiesta della leg- I ìge e deve presentare una dichia j razione scritta delle sue entrate, da qualsiasi fonte. La dichiarazione deve essere . stesa su moduli che vengono for- , niti dai "Collectors of Internai ! Revenue" e dai loro assistenti, (ìli indirizzi di questi Collettori vengono forniti da ogni ufficio postale e dalla banca. La persona la cui entrata non supera i dollari cinquemila deve usare il modulo 1040 A., seguen do le istruzioni che ivi si eonten , gono. Le dichiarazioni sulle entrate dell'anno 1918 devono esser pre sentate ai Collettori o ni loro as sistenti non più tardi della gior nata di sabato 15 marzo 1919. j Questo è l'ultimo giorno prescrit to dalla legge. La tassa sulle entrate deve es ser pagata contemporaneamente alla consegna della dichiarazione ai Collettori. Un check o un mo ney-order pagabili al Collettore, deve andare unito al modulo con tenente la dichiarazione. Qualsiasi Ditta sociale deve la re la sua dichiarazione spiegan do chiaramente l'entità delle en trate e delle spese durante il 1918, fornendo il nome e l'indi rizzo di ciascun socio, spiegando la sua partecipazione ai profitti ed alle perdite dell'annata. Ogni persona o Ditta commer ciale e industriale che durante il 1918 pagò salari, fitti o interessi ammontanti a dollari MILLE, a qualsiasi persona, deve fare una dichiarazione separata, inviando direttamente al Commissioner of Internai Revenue, Washington, D, C., spiegando il nome, l'indi rizzo e l'ammontare della somma I pagata a ciascun impiegato, pa drone di casa od altra persona. ' Ricordarsi che gli indirizzi dei t, Collettori si possono avere aprii • Uffici postali ed alle banche. : PERCHE' IO SONO AMIfHBISTA t Sebbene con ritardo riprodu ciamo, a puntate, sulle colonne di questo giornale, "Perchè io sono antifeminista", un magistrale ar ticolo del Dr. D. Petillo, pubbli cato su La Rivista Medica dello scorso dicembre, della quaie l'il lustre sanitario era direttore. L'articolo in parola è una disa mina serena, obiettiva e scienti fica dell'ardua questione che si a gita nel nuovo e nel vecchio mon do e che distrugge tutte le buone o cattive ragioni di cui si avvalgono le irrequiete suffra gette a sostegno della loro causa. Pur non essendo completamen te d'accordo col Dr. PetiKo, l'ar ticolo ci è piaciuto e lo abbiamo letto più di una volta; siamo si curi che anche i lettori del nostro giornale Io leggeranno con pia cere. 11. Eccezioni a parte, eccovi, corpo ed anima, il primo tipo di suffragette, la pseudo-proletaria. Età incerta. Il che significa che essa può variare dai 25 ai 60 anni. I,a suffragetta è segretaria, typewriter, bookecpir, social worker, infermiera, reporter, giornalista, ballerina, istitu trice, insegnante, poetessa, ecc. ecc. E6sa cioè trae l'esistenza dal suo la voro personale. Essa vive negli uffici. 1/atmosfera domestica della casa e della famiglia le è estranea. Mangia nei lunch-rooms. A casa non va che per dormire. Essa esordì nell'esisten za come tante altre: coll'assillo dell'in dipendenza economica, coll'ambizione di entrare nel mondo da sè, non sor retta da nessuno, non guidata da al cuna mano fraterna, per tuffarvisi sola, tutta, ebbra dei misteri della vi ta e nella perfetta consapevolezza dei prricoli di essa. Cauta sì, ma non più di quanto ò necessario per salvare-le apparenze ed appagare l'opinione pubblica. La gio vinezza è fatta di gioie e bisogna vi verla tutta, intera. Dopo mah! do po, se mai, verrà il marito e si riti rerà nella quiete di una vita domesti ca come che sia, nello eremitaggio tardivo di una breve maternità a vive re di ricordi senza rimpianti e senza altre illusioni. E' naturale che l'indi pendenza economica debba costare sa crifizi. La suffragette in erba sacri fica tutto. La debolezza fisica del suo organismo non può reggere al cimen to senza soffrirne. La sua fragile na tura femminile non le permette le a sprezze della lotta senza eedere al tempo le primizie delle sue grazie, della sua resistenza e della sua bel lezza. E invecchia. Le artificiosità del la cosmesi non valgono a nascondere nè le rughe del corpo nè quelle dello spirito. Il lavoro la estenua, la privazione dell'aria e del moto le scolora il viso, la rincorsa verso il piacere le sottrae il riposo, la fatale concorrenza del maschio la fa aspra, le perturbazioni fisiche e psiche delle immancabilli av- 1 venture sessuali le inaridiscono le fonti del sentimento, il senso 6i appiattisce sotto le percosse delle mille tentazioni cui la indipendenza economica e la li bertà morale espongono necessaria mente la fragile figlia di Eva. La qua le, frattanto, invecchia. A trent'anni avvizzisce. Dopo dieci anni di espe rienza, annegata in un cumulo spa ventoso di delusioni, schiacciata dalle prove della sua impotenza e delle sue debolezze, questa parvenza di donna troverà in sèr una sola cosa viva, for te, tenace, indomabile, il dispetto o l'odio contro il suo sopraffattore, il maschio che continuerà imperterrito la sua corsa verso il disastro semi nando la strada di altre vittime. Ecco qui la sconsolata tragedia u mana cui l'anima femminile possa dar luogo. La donna ha sperimentata ta fatuità della sua indipendenza econo mica, la fallacia della sua autonomia sociale, la indiscutibile debolezza del la sua natura, la indomabile suprema zia e tutti i naturali privilegi del ma schio, e nella solitudine paurosa della intima vita acuisce la sua avversione verso la prepotenza del mondo che è retta dal maschio. Si accorge final mente che il matrimonio non è cosa facile per essa. Amici ne troverebbe ancora ma un marito, via, non è la cosa più facile di questo mondo. Ed avrà provato, a sue spese, che questo mondo birbone non riconosce che una sola libertà: quella del maschio; li bertà sessuale, s'intende. E contro questa libertà sessuale essa accanisce e si fa cruda fino all'esasperazione. I.a legge, l'opinione pubblica, gli usi, la storia, tutto è a favore di questa sfrenata libertà sessuale del maschio. Per il quale è titolo di ammirazione se non di onore universale quello che per la donna è ragione di vergogna e di vilipendio! Di fronte a così stridenti disparità la donna s'aderge fiera e risoluta in un atteggiamento di difesa dei suoi.... di- * EXTRA! RISPARMIATE MONETAI Se farete i vo«tri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901 -803-805 So. Bth STREET*. PHILAOELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battesimo, I Vesti per giovanetto. Vestiti per ragazzi. Camicie, Camicette, Sottane, Cappelli ed altro. ' v Fa quel che devi, avverigli! che può' Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi ■ ritti e quando aia riuscita a riunirsi ad | altre nove consorelle prende coraggio i e grida apertamente le proprie riven dicazioni. La demi-vierge ha messo li na fascia a tracollo colla scritta vote for women! e si è riabilitata: Mrs. Pankhurst, come vedete, ha dato uno schiaffo a Maicel Prevosti • * * Rivendicazioni di diritti della don na? Quali sono, di grazia, questi di ritti che non siano anche queili negli uomini ? Indipendenza economici», p& rità di condizioni, emancipazione mo rale.... Santo Iddio, su quali e quanti strafalcioni si fonda questo benedetto fc miniamo n-< derno? Gli è che la suffragette ù vittima, come qualunque «iitra creatur-i umana, maschio o femina che sia, dall i atttsa le organizzazione sociale e, corno eie mento sociale, non può sfuggirò ni • al le conseguente economiche, nè a quel le morali, nò, magari, a quelle sessua li che l'ordinamento sociale in cui vi viamo determinano su tutta la col lettività umana. E allora? Che vale allora scalmanarsi pel voto alla don na e farne il principio e la fine del credo femminista? Avete letto? Le donne inglesi cominciano a diventare perplesse sull'uso del voto? A chi dar lo? E che ne sappiamo noi di politica? pare che dicano. E in questi gior ni circola la notizia sui giornali che il suffragio alle donne austriache an drebbe a tutto benefizio del deposto imperatore e mirerebbe alla sua rein coronazione! Ma andiamo con ordine. Chi affer ma che le donne hanno gli stessi di ritti dei maschi afferma cosa pazze sca che non ha riscontro nella verità dei fatti. Il diritto non ha valore eti co se non come applicazione pratica. La concessione di un diritto qualsiasi va sempre fatta subconditione. ..Chi riconoscerà mai il diritto al criminale di godere la libertà individuale nella stessa maniera che ad un uomo di ri conosciuta probità? Il diritto cioè è subordinato alle speciali condizioni dell'individuo. In fondo il diritto non è che il riconoscimento scientifico e morale di un dato bisogno necessario alla libera estrinsecazione dell'indivi duo in armonia con quella degli altri. Ed esso va accordato a condizione che l'individuo sappia e possa esercir lo. Il bambino ha diritto a muoversi perchè ha il bisogno di muoversi, sa muoversi e, perchè, muovendosi, non nuoce a chicchessia. L'uomo ha dirit to a mangiare perchè il mangiare è un bisogno indispensabile alla esisten za sua ed a quella degli altri. Potete voi concedere ad un bambino, che ancora non si regge in piedi, il diritto di andare in bicicletta o gui dare una automobile? o il diritto di lavorare IO ore delle 24 ad un ragaz zo di 12 anni che non possiede ancora la capacità fisiologica di lavorare ? E dareste voi ad una donna in gestazio ne il diritto di lavorar di piccone a 2000 piedi nel fondo di una miniera? o le dareste il diritto durante il perio do dell'allattamento, di star curva sul tavolo da lavoro da mane a sera la sciando il bambino affidato in mani estranee ed inesperte ? Ecco: La donna ha struttura ana tomica, ha funzioni fisiologiche, ha bi sogni fisici e quindi ha diritti diffe renti da quelli del maschio. Questa che sembrerebbe una volgare e trita affermazione antifeminista è, dopo tutto, la ragione fondamentale scien tifica perchè il feminismo debba esse re considerato la più ridicola aberra zione del mondo moderno. Ed in no me di questa ragione scientifica il fe minismo va combattuto ad oltranza co me una delle più pericolose minaccie del progresso morale delle masse. Tenteremo di darne la prova. Nelle forme primitive degli esseri viventi (ameba, protozoi, fiori) non e siste l'individuo maschile separata mente dall'individuo femminile. La fa coltà procreatrice è in un organismo solo che è perciò dal punto di vista sessuale, considerato ermafrodita. Dall'ameba che costituisce il primo tentativo di essere organizzato, su su fino all'uomo che sta all'apice della scala zoologica, l'organo della ripro duzione si va grado a grado differen ziando in maschile e femminile fino al punto da staccarsi l'uno dall'altro in due organismi diversi e separati: il maschio e la femmina. Questa diffe renziazione e questa separazione che diventano sempre più profonde e de cise come si sale nei processi dell'e voluzione, assumono nell'uomo carat teri spiccati e specifici da dare ai due individui umani, maschio e femmina . un aspetto esteriore assolutamente i diverso. Difatti un cieco può dalla vo ce, dal l'argomenta re, dal tatto, dall'ol fato giurare di trovarsi in presen ■ za di una donna! Approfondendo la in- L dagine e lasciando da parte l'esterio rità, l'anatomia e la fisiologia prova i no che l'organismo femminile è pro i fondamente differente da quello ma ■ scolino dal che si deduce che la donna