Pl ' nUt N<> ' ,<l(l auth «rized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia Fa., by order ot the President, A. S. Bu rleson, Postmaster Gen. LA PARBIJA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Càrpenter Street ' ANNO I. - Numero 36 U» VERITÀ' INNANZITUTTO Tutte le volte che noi asseria mo, con linguaggio rude, crude verità e ciò non ci accade ra ramente i puritani e gli ipo criti se ne scandalizzano e ci gri dano la croce addosso. Pieni di sussiego, montano in cattedra e ci ammoniscono che certe cose dovrebbero tacersi, anche se ve re, o se si vogliono dire, bisogna saperle esporre con arte. In altri termini, bisogna con dire il vero in molli versi per trarre il mondo in inganno, alla stessa guisa che al fanciullo ma lato si porgono aspersi di soave liquore gli orli del vaso conte nenti amari succhi. E' l'eterna politica del piede di casa quella che i puritani e gli ipocriti ci raccomandano; quella politica seguita per lungo tempo, per troppo lungo tempo dagli uo mini di Stato italiani e di cui forse anche oggi la patria nostra paga le non liete conseguenze. Bisogna ripudiarla una buona volta questa politica imbelle che ci ha lasciato ai polsi ed ai piedi lividi solchi e bisogna far ben agli altri che l'ora Ideila tutela è tramontata per I sempre. I L'ltalia aspira —ene ha pieno ■diritto ad assidersi, rispettata le temuta, nel consorzio delle più ■grandi Nazioni del mondo, 112 Gli stranieri ci accusano soveni i#e che vogliamo parlar molto Spesso della nostra patria di Ori «ine. F Se gli altri ne tacciono per par- Rito preso, se giungono persino a ■rimpicciolirne ed offuscarne, con ■manifesta malafede, le imprese |più belle e più magnanime, men tire gonfiano, oltre i limiti, le im f prese degli altri, è logico, è uma no, è onesto che noi ne parlassi mo e nessuno può pertanto accu sarci di chauvinismo. Tutti, tutti sono più chauvini stes di noi, piccoli e grandi, persi no i jugoslavi sbucati fuori all'ul tima ora, usciti da una servitù obbrobriosa e rientrati nel diritto civile per merito delle nostre armi, i quali vorrebbero oggi as sidersi sugli allori bagnati dal sangue di due milioni di italiani. E se tutti, in questo periodo storico gl'avido di eventi, son tra scinati dal delirio di grandezza, perchè accusare oggi l'ltalia di mire imperialistiche, mentre ieri la carezzavano, la adulavano, le facevano offerte che andavano oltre i limiti delle sue sante e le gittime aspirazioni? Il nemico non batte più minac cioso alle porte, ma giace pro strato nella polvere ; cessato per tanto il pericolo, cominciano di nuovo a far capolino la furibonda gelosia e la livida invidia. Ma questa volta l'ltalia non si adatterà a sopportare la sua par te di Cenerentola; forte dei suoi diritti e del contributo risolutivo che ha dato alla guerra, leverà alta la voce e tutti dovranno sen tirla, poiché dietro le spalle dei nostri Rappresentanti a Versail les, ad appoggiarne le giuste pretese, stanno un popolo di qua ranta milioni di italiani, rotti a tutti i sacrifici, ed un esercito di quattro milioni di soldati, prova ti al fuoco di cento battaglie e di cento vittorie. E poi. . . infinite quistioni, tutte importantissime e gravi, stanno sul tappeto, che attendono di esser risolte nell'imminente Congresso della Pace. Perchè |dunque le tenere sollecitudini dei nostri alleati son tutte rivolte ad |un unico puntò, le loro menti son reutte assillate da un solo pensie ro: quello di dare assetto alle [sponde orientali dell'Adriatico? Perchè si teme l'imperialismo dell'ltalia che non carezza sogni di grandezza, tanto vero che ha étcso la mano a quei popoli che gli Asburgo, per secolare eredità feudale, tenevano in dominio fe nice, i quali oggi tentano di ad ìdentargliela; mentre non ci si preoccupa affatto dell'imperiali smo della Francia che, entrata in iguerra per la riconquista dei con [fini del '7O, oggi non più se ne jaccontenta ed aspira ai vecchi confini del 1814; nè dell'imperia ilismo dell'lnghilterra che non «vuole neppure discutere la ri nuncia alla sua supremazia nava le e l'una e l'altra aspirano al feossesso delle colonie tedesche? I Noi volemmo la neutralità ita liana, allo scoppio della guerra per impedire agli Unni \% loro marcia su Parigi; volem iw l'intervento dell'ltalia, ne 1 Jpmento in cui le sorti dellr ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER guerra erano a favore degli im peli centrali. Sacrifici enormi di sangue e di averi ha profuso la patria nostra per questa guerra redentrice; nessuno può quindi rimproverarci se, in cambio, do mandiamo le nostre terre: quelle terre che son nostre per diritti imperscrittibili stabiliti dall'et nografia e dalla storia. Nè ehauvinistes adunque nò imperialisti, checché ne blaterino nemici, avversari ed alleati, di cui nessuno sa perdonare all'lta l.'a di esser la privilegiata dalla N atura, per bellezze di suolo e per incanto di cielo, e di esser ri masta sempre, malgrado lunghi secoli di servaggio, la inclita Maestra delle genti, faro lumino so di civiltà e di progresso. Se mai, lo chauvinisme si ri scontra, ad ogni pi" sospinto, ol tre i confini d'ltalia, dovunque, spinto ad un grado esagerato o ridicolo. La grande conflagrazione è fi nita; sulla tremenda tragedia è calata finalmente la tela del de stino. ed oggi, dopo quattro anni di fittissime tenebre, una luce ancora incerta risplende, simile funerea teda che rischiari l'immensa gramaglia !.... Orbene qui in America e come in America altrove ecce zione fatta di pochi solitari inascoltate Cassandre si grida e si strombazza che, a schiaccia re il formidabile blocco teutonico, furono Inghilterra, Francia ed America e si tace dell'ltalia rho è stato il fattore decisivo dell'im mane conflitto. Dappertutto si ammirano, a caratteri sesquipedali, iscrizioni rome la seguente : ! salvator' delia Civita e dell'Europa ; e sot to campeggiano i ritratti di Focli, di Haig, di Pershing; ma non la maschia figura, che porta l'impronta del genio, dello stra tega inpareggiabile, profondo ne gli intendimenti e fulmineo negli impeti, che risponde al nome im mortale di Armando Diaz. Dinanzi a Foch, ad Haig, ;• Pershing, noi italiani ci inchinia mo ammirati e reverenti; vor remino che anche, gli stranieri, dinanzi al nostro Generalissimo, piegassero il cano. Ma poiché ciò essi non fanno, noi italiani, malgrado la nostra singolare modestia nazionale, per cui non abbiamo la squisita arte di creare grandi uomini, noi vo gliamo gridare alto che Diaz è la più fulgida figura della guerra, l'unico che ha saputo infrangere le ali della Vittoria e gittarla ai suoi piedi. Dopo il crollo dell'Austria, sol tanto allora i Tedeschi si son vi sti costretti ad arrendersi, perchè temevano la minaccia dell'eserci to italiano vittorioso, avanzali tesi a traverso la Baviera eia Slesia. Le cronache contemporanee posson sbizzarrirsi a loro piaci mento, fino a divenir false e bu giarde, ma la storia saprà rimet tere le cose al loro debito posto, assegnando all'ltalia quel posto di onore che le spetta e di cui o» 1 - gi. nemici ed alleati, anche gli alleati, che non san sottrarsi al l'invidia, vorrebbero defrau darla. LA LIBERA PAROI.A Natale Sono trascorsi più di dicianno ve secoli dal grande ed umile avvenimento e la tradizione si mantiene ancora viva e, come al l'alba del Cristianesimo, tutta pervasa di mistica poesia. La festa che spande la giocon dità tra le domestiche mura e proietta i raggi delle sue divine bellezze tanto nella magione del ricco quanto nel tugurio del po vero, allorché questo e quella no:» siano preventivamente visitati dalla sventura, si approssima e quest'anno, oltre al significato simbolico essa segnerà la cessa zione di uno stato di cose che mi nacciava di distruggere il mondo dalle sue fondamenta. Questa festa, che è attesa con impazienza vivissima da tutti, bambini, adulti e vecchi; per la quale hanno un culto profondo anche coloro che non le conferi scono quel significato che essa ebbe fin dalle origini, segna il co ronamento di un anno di fatiche e di sacrifici ed è come il lavacro che ritempri la stanca umanità, avviandola, nel corso del nuovo anno verso nuove lotte, nuove fa tiche, nuovi sacrifici. Questo, a nostro credere, simboleggia la prossima ricorrenza del Natale, WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, corsi la FIACCOLA I (SI PUGNO Ente reti as sccond-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March li, 1879". oltre all'apoteosi della fratellan za umana, predicata dal Vangelo di Colui che, venuto al mondo per redimerci, s'immolava alla nostra salvezza. Ma quest'anno, l'antica e nobi le festa del Cristianesimo, acqui sterà una solennità ed una ma gnificenza speciali, e sarà cele brata con rinnovata pompa e con ' rinnovata fede, poiché segna la fi ne d'un lungo periodo di stragi, di distruzioni, di lutti e riapre un'e ra di tranquillità e di pace, èra di pace che sarà permanente e non transitoria, se i popoli saranno illuminati, affidando le loro sorti ad uomini di buona volontà. Erano quattro anni che la fe sta mistica e grande pareva a vesse perduto l'antica sua pace, l'antico suo candore. Su (piasi tutta la terra si era scatenata li na tempesta terribile che spazza GRANDE LOGGIA DELLO STAIO DI PENNSYLVANIA INIZIAZIONE DI NUOVE LOGGE. T i "Nuova Piave" N, 890 di McKeesport, Pa. Un avveni mento indimenticabile ebbe luo go domenica 8 dicembre in Me ; A GIORDANO BRUNO | « ♦ ♦♦ Scrutasti nel fulgor che accese ai secoli L'umau pensiero, in mezzo alla caligine D'un evo tenebroso E, impavido, accendesti fra gli anatemi Degli spietati e flaccidi Teocrati Un faro luminoso! Tu, del clivi» la scintillante e fulgida Favilla, alimentata, là, nel Claustro Sopito fra gli amori E i canti seducenti di I'artenope, Ardimentoso, la irraggiasti ai popoli Con vividi bagliori E della vita rivelasti il palpito. Sempre intravisto dal pensiero Italico, Che freme in mille mondi : Per Te rivisse il genio di Pitagora, D'Archita, Ocel, Niceta e di Democrito Con gli atomi fecondi. E al canto alla Natura di Lucrezio; Di Pomponuzzo, di Tomeo, Telesio, Tommaso Campanella Al genio disposasti la monistica Vision dell'Universo, ch'ogni classico Pensier compie e sugella! E t'uccise Cernente in quella Bacchica Tregenda giubilare; come a Socrate Fùr di velen pietosi D'Atene i farisei Nolan D'Algerio Esulta! A Bruno ancora il Sant'Uffizio Farà l'apoteòsi Acceso è il rogo cui si affisa ogn'anima Che sente in cordi libertà l'anelito O Bruno, Antesignano D'ogni lotta e rivolta a spirti liberi; Da Te, fidenti, ognor, trarrem gli auspicii, OMartire Nolano! Prof. V. E. CINQUERANA Dicembre 1918. {eesport con la iniziazione nel ìostro Ordine della Loggia Nuo- i 'a Piave N. 890. La cerimonia riuscì solenne. Da madrina della nuova consorel a funzionò la loggia Pittsburgh 74, e i lavori della iniziazione urono eseguiti con la massima :ura ed esattezza dal Grande Curatore Antonio Certo, che si :ooperò alacremente per la orga ìizzazione della nuova loggia, co rie sempre si è mostrato solerte ? premuroso per l'espansione ed 1 progresso dell'Ordine. Dopo la bella cerimonia, parla •ono attentamente ascoltati ed ipplauditi : Nicola Caruso, Orato le della Loggia Pittsburgh N. 74 ; ! 1. Conti per la Loggia Terza Ita ia N. 174; il rappresentante del a loggia Regina Elena N. 596 di Sharpsburg; il Dr. Barlotti, Ve lerabile della loggia Dunant N. 565 di Wilmerding; G. Caruso ser la loggia Cooperativa Calzo ai N. 665; L. Manocchia per la Loggia Conte di Torino N. 850 di Braddock ; il rappresentante del a loggia Santa Maria di Monte Castello N. 756 di Rankin; il rap nresentante della loggia Nuova Giovine Italia N. 881 ,di New Kensington; il sig. A.T,. Frasco na, Direttore del giornale "La Trinacria" di Pittsburgh; D. F. Panetta, oratore della nascente loggia; A. Bancale della 24 Mag gio N. 624. Chiuse la serie dei discorsi il Grande Curatore An PHILADELPHIA, PA., 21 DICEMBRE, 1918 va gli uomini a milioni ed insie me agli uomini distruggeva an che i frutti della loro operosità secolare. 1 lutti, i dolori, le lagrime era no disseminati dovunque, in tut ti i paesi ,in tutte le case, nel santuario di tutte le famiglie. | Era o pareva un cataclisma. Ma oggi quel periodo terribile è chiuso ed è chiuso col trionfo della giustizia sulla prepotenza e la festività di Natale riacquista il suo simbolo. Noi volgiamo un pensiero me more e devoto a coloro che non sono più e che, nel corso degli ul timi quattro anni, hanno immo lato la loro balda esistenza al trionfo di una causa di cui si so no eretti campioni tutti i popoli civili e salutiamo, con rinnovato entusiasmo, il prossimo avvento. ] che dovrà, come per lo innanzi. tonio Certo, il quale espose a grandi linee la storia dell'Ordine, gli alti ideali patriottici ed uma nitari a cui è informato e i van taggi che procura ai suoi associa ! ti questa nostra Istituzione, che ormai abbraccia in un sol fascio poderoso e fecondo le sparsa membra della grande famiglia italiana immigrata nell'ospitale, ' amica e generosa repubblica degli Stati Uniti. Unanimi e fragorosi applausi ! salutarono il discorso del Grande Curatore Antonio Certo, tra gli augurii alla nascente Loggia di un fulgido avvenire. Gli Ufficiali della nuova loggia sono i seguenti: Vincenzo Scor zone, Venerabile; Antonino Riz zo, Ex Venerabile; Antonino Pe trullo, Assistente Venerabile; Domenico F. Panetta, Oratore; Michelangelo Messina, Segreta rio Archivista; Francesco Sorci, Segr. di Finanza; Filippo Sunse ri, Tesoriere ; Curatori : Giusep pe Binaglia, Federico Giordano, I Pietro Pecoraro, Salvatore Pe trulli, Pasquale Di Stefano; Ce rimonieri: Lorenzo Ciaramitaro, Sebastiano Costa; Sentinella in terna, Pasquale Gennaro; Senti nella esterna, Antonino Rondi, La "Maggiore F. Baracca" No. 885 di Wishaw, Pa. Ad inizia re questa loggia fu incaricato il fratello Giovanni Torchio, Segre tario del F. U. M„ il quale par tì da Philadelphia la sera di sa bato, 7 corrente, py' essere colà domenica alle ore 11 a. m. Alla stazione ferroviaria di Ty ler si unirono al fratello Torchio l Pane Salvatore ed Imperiale Gio vanni ;Venerabile il primo ed 0- proiettare i raggi della sua gra zia infinita tanto nella magione del ricco, quanto nel tugurio del povero. Ma ricordiamoci che la giocon dità tranquilla non può albergare j sotto il medesimo tetto assieme colla miseria squallida. Da noi, nella ricorrenza imminente, at tendono il dono natalizio tutte le vittime della guerra tremenda: i profughi, i prigionieri, le vedo ve. gli orfani che hanno pure il diritto di assidersi attorno alla mensa del Natale. Chiudiamo quindi ripetendo i versi di Manzoni: Sia frugai del ricco il pasto, ogni mensa abbia i suoi doni e il tesor negato al fasto di superbe imbandigioni, scorra amico all'umil tetto faccia il desco poveretto più ridente oggi apparir. l atore il secondo della loggia E. j Fieramosra, ed insieme scesero a Reynoldsville, dove stavano ad attendere la loggia Fratelli Ban diera di Soldier al completo e con bandiere, una rappresentanza delle Logge Fuori i Barbari e Trento Trieste. i Tutti uniti si avviarono alla ; volta di Wishaw alla cui entrata si trovò schierata la neo loggia con musica, diretta dal fratello Francesco A. Pallone della Fra telli Bandiera. Formatosi il corteo, si sfilò in parata per le vie del villaggio, re candosi alla sala dell'Unione dei Minatori. Essendo l'ora tarda, si pensò di rimandale la cerimonia d'inizia zione alle ore 2 pom., dando così agio ai fratelli di poter fare co lazione. Il fratello Torchio, insieme ad altri, fu ospite di Francesco A. Pallone, il quale offrì loro un succolento pranzo familiare. Alle ore 1.30 pom. precise la | sala era gremita e si diede prin cipio alla cerimonia. Funse da madrina la loggia Fratelli Ban diera e fece da Araldo, alla ini ziazione dei nuovi fratelli, il Se gretario del F. U. M., il quale, preso il posto dovutogli, proce | dette dopo alla costituzione dell." nuova loggia e alla istallazione degli ufficiali eletti, coadiuvato dal Venerabile della E. Fieramo sca in qualità di Araldo. Gli ufficiali della nuova loggin sono: Zambotti Luigi, Venerabi le: Battaglia Salvatore, Ass. Ve nerabile: Cicrozzi Antonio, E v Venerabile; Garofalo Giovanni (Cont. a pag. 2, Col. 1.) Il GRANDE SACRIFIZIO DELL ITALIA Lio che I Italia abbia facto per vincere la guerra è oggi abba stanza conosciuto e molto chia ramente. Fin dal principio l'lta lia dichiarandosi neutrale diede agio alla Francia di concentrare un esercito di più di cinquecen to mila uomini alla Marna, che servì a fermare l'avanzata tede sca, fino alla terribile disfatta in flitta all'Austria, dove il valore degli italiani indiscutibilmente è stato riconosciuto ed affermato. Gl'italiani passarono l'lsonzo senza ;.iuto alcuno degli alleati, i quali fecero orecchio da mer cante all'appello che l'ltalia fa ceva per ottenere rinforzi, e le vittorie riportate dal Generalo Cadorna, se fossero state ricono sciute, non avrebbero portato al disastro di Caporetto. Ed ammes so anche che tale disastro fosse stata colpa dell'ltalia, lo sforzo meraviglioso nel riorganizzarsi e ricomporsi e quindi ottenere un grande trionfo, diedero all'ltalia il diritto della riparazione. Quello che non è pienamente conosciuto dal mondo intero so no gli svariati e terribili sagri fi zii ai quali l'ltalia si sobbarcò per la causa della civiltà. L'ltalia rifiutò di seguire le sue alleate Germania ed Austria nell'assalto che queste fecero con tro la libertà della Serbia che fu la scintilla che fece scoppiare questa immane guerra, l-à pro paganda tedesca per vendetta mi nimo sempre le grandi gesta ita liane, perchè il suo risentimento contro l'ltalia venne a raddop piarsi dal rifiuto di questa ad en trare in guerra dal lato degl'im peri centrali, ai quali era legata per un'alleanza difensiva e non offensiva. Per la posizione eminentemen te'strategica, l'ltalia non poteva restare neutrale eternamente, e questo si rico'ioblK! immedia ta mente, essa doveva decidersi fra le due fazioni e sciogliere. S* J t: i dò qualche tempo a decidersi, questo ritardo deve ricercarsi in diverse e svariate ragioni. Non bisogna dimenticare, che l'ltalia era impegnata col suo commer cio o per la maggior parto di es so con la Germania, la quale a veva delle l'orti ipoteche sulle in dustrie italiane, e la Germania chiuse queste ipoteche, prima che la guèrra incominciasse, do vendo essa iniziare la prepara zione finanziaria per la guerra ed infatti si calcola che essa ritirò dall'ltalia nella primavera del 1914 una somma di circa quattro miliardi di marchi, ragione per cui l'ltalia si trovò un poco a di sagio dal lato della finanza. L'l talia era sprovvista di munizio ni, di provvigioni, e non poteva ottenerne; e la meraviglia fu che essa divise cogli alleati, ciò che aveva, ed anche allora le sue ra gionevoli richieste furono messe in non cale. La commissione ita liana venuta in America nel 1917, francamente ed imperativamen te domandò delle provviste; l'l talia aveva molti uomini, essa bisognava di vettovaglie, cibo e munizioni. Venne fuori la qui stione dei trasporti, che sebbene fossero scarsi pure quei pochi e rano mal usati, e l'ltalia dovette ritornare alle proprie risorse, quando l'America ne aveva tan te che le avrebbe potuto dare, senza nocere ai propri interessi. Dopo questo l'ltalia continuò a j combattere, mantenne il nemico fuoiù del suo territorio, invase l'Austria e minacciò la Germania alle spalle. Tagliò oliveti ed albe ri fruttiferi, per procurarsi il le gno, vi furono delle epoche in cui essa non potè dar da mangiare alle truppe sufficientemente, e ci è stato rapportato che per tre giorni prima la disfatta di Capo retto i soldati furono nutriti con croste di pane. E' da sorprendere se l'insidia tedesca tenendo con to dello stato morale in cui si trovarono gl'italiani in quell'epo ca, abbiano fatto capire che gli alleati li avrebbero abbandonati? La sorpresa è che essi ricuperaro no immediatamente il loro corag gio, riorganizzarono le loro for ze e. mantennero la loro linea sul Z EXTRA! Z RISPARMIATE MONETAI Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per übiti da farsi su misura. Abiti di battesimo. Vesti per giovanotte, Ve.st'ti per ragazzi. Camicie, Camicette. Sottane, Cappelli ed altro. , 'j Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Unu Copi;! 3 Soldi Piave, in modo da non potere es sere rotta. Nè la popolazione civile fu me no risoluta dei soldati ; essa splendidamente sostenne il go verno e l'esercito, e nonostante i momenti critici, in cui non vi e rano denari abbastanza per com prare del pane, perchè non ne e sisteva, riunitisi attorno al trico lore, gridavano : Da qui non si passa ! La fine della guerra, per come , è linita, richiede che si abbia la massima simpatia per l'ltalia, e che le si dia tutto l'aiuto per la ricostruzione delle industrie, del l'agricoltura, ed in questo l'A merica può e deve avere la parte principale. I legami fra le due nazioni sono diversi e forti. L'l talia è forse più democratica de , gli Stati Uniti, essa ha le stesse vedute per ri futuro, gli stessi , ideali. L'unità che fu creata dal la guerra 11011 deve essere di strutta dalla pace ; i nostri sacri fizii, non hanno nulla da vedere coi sagrifizii compiuti e sostenu ti dall'ltalia. Non permettiamo che le insidie di già pronte del nemico, abbiano a causare il no stro allontanamento per coope rare in favore di una nobile al leata per i problemi che essa do vrà ancora risolvere. Evening Ledger, 30 novembre Abbiamo voluto riportare tra dotto questo articolo dell' "Eve ning Ledger" per dare ai nostri lettori un documento, da custo dirsi gelosamente. raiiiraii della Repubblica Portoghese I giornali quotidiani han ri portato a suo tempo, la notizia dell'assassinio del Dr. Isidonio Paes, Presidente della Repubbli ca portoghese, fatto segno a tre colpi di rivoltella nei pressi della stazione ferroviaria, mentre si accingeva a prendere il treno. La morte fu quasi istantanea; la salma venne trasportata nel palazzo Beloni, ove rimarrà espo sta fino al giorno dei funerali. L'indignazione del popolo, per questo efferato delitto è enorme, e generale il lutto ed il compian to. Si preparano dimostrazioni e si minacciano rappresaglie con tro il partito che si crede abbia ordito il complotto di assassina re il capo della Nazione. II Dr. Sidonio Paes era giova nissimo, poiché contava appena 46 anni. Divenne Presidente il 9 giu gno 1917, ma prima era stato ministro dei Lavori pubblici. Al lo scoppio della guerra europea era Rappresentante diplomatico del Portogallo presso il governo di Berlino. Questa circostanza fece temere che egli fosse un germanofilo, ma i fatti che segui rono fecero sfumare questi in giuriosi sospetti. Difatti, appena assunto alia presidenza, egli si adoperò perchè fosse aumentato il contributo militare della sua patria, alla causa degli Alleati. Riuscì a pacificare i cattolici e a ristabilire le relazioni col Vati cano. L'assassinio del Presidente Portoghese si crede debba attri buirsi a ragioni politiche. Il nuovo Presidente Portoghese L'ammiraglio Canto Castro è stato eletto Presidente del Porto gallo, in successione del Dr. Si donio Paes, assassinato sabato sera. i' 11 Dr. Brito Comacho, leader del gruppo unionista alla Camera dei deputati e Magalhaes Lima, leader della parte repubblicana, sono stati arrestati, perchè so spetti di complicità nell'assassi nio. Lima è stato tradotto in c:ir cere, perchè una lettera a lui di retta fu trovata addosso all'as sassino. La capitale è in lutto e tra il popolo serpeggia un'agitazione I enorme.
Significant historical Pennsylvania newspapers