LA LIBERA PAROLA
(The Free Word)
PUBL.ISHED EVERY SATURDAY
by
A. GIUSEPPI-: ni SILVESTRO
EDITOR-IN-CHIKF
90f> Carpcnter St. Phila., Pa.
Bell Phonc. Walnul 74-72
Anno 1.-16 Novembre, 1918 - No. 31
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I.A IIBEH .I PAROLA
liflfllliiplitti
teniQììo olluscoreloplorid l'llio
(Continuazione della l.a p;.g.)
spetto de'la colonia che da tanto
tempo ne ha alto giustizi,i. Un
antitaliano che si assume l'odio
so incarico di riabilitare un te
desco.
Molti si scandalizzano di que
st'ibrida alleanza tra un prete ed
un massone, ma noi non ce ne
maravigliamo neppure. I preti
non hanno forse mille volte invi
tato i barbari a scendere in Ita
lia a saccheggiarla e non si sono,
all'occasione, rivolti anche agli
inferir li ?
Non furono i preti neri che,
che insieme coi preti rossi, invi
tarono i Turchi a passare attra
verso la breccia di Caporetto e
ad issare la mezzaluna sulla cat
tedrale di Udine?
Ma oggi costoro, non soddi
sfatti di ingannare gli allocchi
dai confessionali e dal pulpito, si
accingono a mistificare anche le
moltitudini della strada, indos
sando un? veste che mal si adat
ta alle ioro spalle: quella del pa
triottismo.
Ma il Reverendo Terlizzi è pa
triota ad intermittenze: Il 24
maggio, con sventolìo di tricolo
ri, celebra l'anniversario dell'en
trata in guerra dell'ltalia; il 20
Settembre ostacola con tutte le
sue forze c con tutti i mezzi a
sua disposizione, la celebrazione
più bella della nostra patria e
lancia l'anatema contro coloro
che vi partecipano. Oggi ridiven
ta patriota ed intuona il Tedeum
per le nostre vittorie.
Si può dunque sapere quando
è sincero quest'uomo; quando
benedice l'ltalia o quando la man
da a farsi benedire? La storia e
l'esperienza ci dimostrano che la
gran maggioranza dei preti sono
antitaliani. Per la storia, abbia
mo già detto che più volte essi
han chiamato i barbari in Italia
per devastarla ; per l'esperienza
aggiungiamo che in patria fino a
pochi anni addietro, era inter
detto al nostro tricolore l'ingres
so in quasi tutte le chiese catto
liche, e nei seminai ii si insegna
va che la restituzione di Roma
all'ltalia costituiva un'usurpa
zione ! >
Adesso non sappiamo; ma è
mai possibile che il diavolo sia
diventato di punto in bianco cer
tosino ?
Molti preti, anche nella guer
ra attuale, han conservato il lo
ro antico atteggiamento aperta
mente ostile e son rimasti in ca
rattere. Altri hanno indossato la
veste del patriota, sia pure ad in
termittenze, e non si son peritati
di gridare persino: Viva l'ltalia!..
Anzi, si è notato che l'entusia
smo pretesco cresceva a mano a
mano che si rischiarava l'oriz
zonte per gli alleati e la guerra
volgeva al suo termine.
Quale nuova frode e quale in
ganno nuovo essi vanno ordendo
ai danni della patria nostra?
Il "Trattato di Londra" esiste
e nessuno ha il potere di revocar
lo. In virtù di esso le vecchie
volpi del Vaticano rimangono e
scluse dalla conferenza per la
pace.
La Federazione e gli indipendenti
Dopo gli astri maggiori, i mi
nori satelliti. AI seguito del Cav.
C. C. A. Baldi e del Rev. Terliz
zi era naturale che venissero la
Federazione e gli Indipendenti,
che costituiscono il seguito più
degno della ibrida coalizione.
Della Federazione stimiamo
inutile occuparci ; si tratta di
qualche dozzina di persone che
Baldi mobilizza a suo piacimento
e delle quali Dante direbbe:
che visser senza infamia
e senza lodo.
Occupiamoci invece un tanti
no degli "Indipendenti", del cui
sfacelo, per ignavia di pochi, si.
hanno sintomi ogni giorno.
Alla vigilia del XX Settembre,
allorquando più che mai era vi
vo l'eco delle proteste contro il
criminoso tentativo di C. C. A.
Baldi e dei preti, congiurati in
sieme ai danni della patriottica
festa nazionale, il ff. Grande Se
gretario Archivista di quell'Or
dine, che scriveva a nome del
Grande Venerabile Pietro Mes
sina, inviò una lettera di entu
siastica adesione ai Signor Gio-
-H3OOCHX>aO<«K3OO<»O«»OCHX>OO<X>OOOOOCKX>OOCHX>OOOO<HSOOCWXK>CK>OOaOODOO»OaOaOOOOCK>OOCKXK>CH>»^
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vanni Di Silvestro. Presidente
del Comizio, nella quale diceva
enfaticamente che la Grande
Loggia, riunita in assemblea
; straordinaria, deliberava di par
tecipare alla festa affermando di
non essere asservita ad alcuno
ecc. ecc.
Evidentemente questa affer
mazione suonava protesta solen
ne contro chi aveva tentato im
pedire la celebrazione del XX
Settembre, ed anzi si parlava in
quei giorni di destituzione del
Supreifio deputato, il cava
liere di Filadelfia. Oggi, invece,
a distanza di due mesi, con im
perdonabile incoerenza, l'Ordine
degli Indipendenti aderisce ad li
na festa che hanno indetta i ne
mici d'ltalia, proprio coloro che,
con tutte le forze, ostacolarono
quella celebrazione fatidica nella
(piale essi, che, non sono asser
viti a nessuno, sarebbero stati in
prima fila.
Vero è che in un mese molti
eventi maturano e si dice che,
con questa nuova dedizione, l'As
sistente Grande Venerabile ab
bia voluto compensare il Cavalie
re della garenzia prestatagli, al
lorquando fu fatto arrestare dal
signor Trevisani.
Evviva la dignità e la coeren
za!!..
A questa gente dunque la Co
lonia italiana di Filadelfia, in
quest'ora di insuperabile fierez
za, dovrebbe affidare il manda
to di guidarla nella manifesta
zione del suo sublime entusia
smo?
Ciò non può avvenire, non de
ve avvenire, non avverrà e gli
audaci barattieri de! patriotti
smo ebbero domenica la meritata
lezione; noi assistemmo ad una
volgare profanazione.
Padre Terlizzi prendete nota
Ci è stato riferito che all' "In
dependence Hall" Padre Terlizzi,
forse per giustificare l'assenza
della colonia vera, abbia detto
che egli aveva invitato tutti gli
italiani, gli Ordini compresi, ma
che a rispondere all'appello era
stato solamente quello degli Indi
pendenti indicando il Grande Ve
nerabile signor Pietro Messina.
Padre Terlizzi, gli italiani co
scienti non possono seguire i mil
lantatori di patriottismo, i se
guaci dei Faidutti, gli sbarazzini
che del nome d'ltalia si servono
per ingannare la buona fede del
pubblico.
Neanche tra loro vanno d'accordo
Padre Terlizzi, il "rigattiere"
di patriottismo a buon mercato,
si è impennato!
Il Cav. Uff. C. C. A. Baldi ha
la manìa di voler essere sempre
a capo delle cose: la coda non la
digerisce. Purché egli possa an
dare in testa di colonna, non gli
importa un fico secco se a seguir
o siano tanti briganti della mac
chia.
Nella pulcinellata di domenica
corsa, Padre Terlizzi prese il po
sto di generale in capo e C. C. A.
Baldi fu relegato in seconda o
terza linea. Ma 1' "Opinione", or
ganò del cavaliere di Filadelfia,
nel dare ii resoconto pubblicò che
costui era stato "chairman" del
la parata e della commemorazio
ne all'lndependence Square. Evi
dentemente l'Opinione aveva
giuocato un brutto tiro a Padre
Terlizzi, che per la patria si fa
rebbe cavare tutti i denti, ed al
lora, detto zi prete, manda
un soliloquio a quel gior
nale e gli fa sapere come qual
mente il preparatore, il generale,
il chairman dei pulcinelli era di
marca domestica; ed anche il
maresciallo era stato l'atto in
bottega, nonché la caricatura del
Kaiser plasmata a somiglian
za di tutti i traditori d'ltalia.
Perchè tanta gelosia, Padre
Terlizzi? E' forse la carica di
"chairman" una qualche cosa su
periore alla patria la cui vittoria
avete voluto profanare?
Del resto, la vostra smentita,
Padre Terlizzi. non è completa.
Se quel giornale ha pubblicato,
come sempre, delle falsità, ha
pure detto qualche cosa che a
vrebbe dovuto farvi piacere, per
esempio il discorso pronunziato
dal Regio Console a Spruce e
Broad Sts. e Vorreste, per cor
tesia, ripeterci le parole pronun
ziate dal Cav. Poccardi?
NOI.
PANETTERIA ITALIANA
NICOLA MARINELLI
1020 So. Bth.St Phila., Pa.
LA ÜBERA PAROLA
Ili I# «IO Bici Sfllfil
I lettori avranno notato nel
numero della "Libera Parola" del
!) novembre una traduzione fat
ta da un articolo di fondo del
"North America" dal Signor
Francesco Siracusa per il nostro
giornale e riprodotta da altri set
timanali locali.
Ciò è stato fatto per dare agli
italiani che trovansi lontani dai
grandi centri, dove è quasi diffì
cile il potersi procurare simili
pubblicazioni, od anche perchè i
gnari della lingua inglese, possa
no formarsi un'idea di quello che
il popolo di questa grande repub
blica pensi della nostra Italia; e
nello stesso tempo, comparare la
differenza a nostro favore dei
tempi passati e di quelli di oggi.
Noi continueremo a fare tale
selezione, la quale continuerà a
maggiormente avvicinare i due
popoli che per lo stesso ideale
hanno combattuto la guerra
mondiale; che fra i tanti benefi
cii che essa apporterà, ha di già
apportato lina trasformazione ra
dicale negli americani, per tutto
ciò che riguarda l'ltalia.
Spigolando dai giornali di New-
York, troviamo nella "Tribune":
"Se l'ltalia avesse avuto i mez
zi che domandava circa un anno
fa, la guerra si sarebbe abbrevia
ta di 12 mesi almeno. L'America
fu cieca e sorda, credeva che l'l
talia fosse ancora la terra della
musica."
II "Sun" vuole che l'America
accetti se non le lezioni che ven
gono dall'ltalia, almeno i pareri
ed i consigli.
Il "Ledger" del 30 Ottobre in
un articolo intitolato: "La cac
ciata dall'ltalia del nemico in
piena rotta"; dice: "L'offensiva
degli Italiani ha sorpassato qua
lunque aspettativa, sia per le dif
ficoltà che doveva superare; sia
perchè doveva pigliare il nemico
di sorpresa, fatto difficilissimo,
perchè doveva traversare il Pia
ve.
"I due problemi furono vinti
con grandissima maestria, il Pia
ve non è più un ostacolo per gl'i
taliani, non è più la zona d,i sal
vezza per gli austriaci."
Il "Ledger" del 4 novembre,
inneggia all'ltalia con un articolo
intitolato: "Viva l'ltalia." In es
so si dice: "Il sigillo della vitto
ria italiana è indelebile e porterà
delle grandi conseguenze. All'lta
lia spetta l'onore di aver vinta la
guerra e la caduta dell'Austria-
Ungheria, rappresenta la vicina
caduta della Germania. In que
sta operazione, noi possiamo ve
liere che ancora in Italia vi è l'a
nima delle gl'andi operazioni di
guerra degli antichi romani, dei
Gracchi, di Marco Aurelio. Le
stesse vittorie di Giulio Cesala
non furono così decisive come
quella riportata dall'esercito di
Diaz. L'ltalia è stata sempre coe
rente ai suoi antichi principii,
anche nei tempi tristi di Capo
retto, ron tralasciò di concepire
la rivendicazione delle terre irre
dente. non poteva abbandonare
il mondo vecchio, quando era sta
ta la scopritrice del mondo nuovo.
Rinascimento significa l'ltalia nel
periodo più florido della lettera
tura. Rinascimento rinato signi
fica da oggi in poi l'ltalia nella
cronaca delle armi.
"In tutte le pagine della storia
non si troverà mai qualche cosa
che possa uguagliare la magnifi
cenza della titanica rifatta che
durante l'ultimo anno di conflit
to si è sviluppata nelle pianure
del Veneto.
"Gli Unni più forti ancora del
le orde di Attila, che fu sconfit
to a Chalons, credettero che colla
loro sleale propaganda avessero
completamente demoralizzato lo
spirito inestinguibile di quella
terra, che insegnò leggi a tutta
l'Europa continentale. Cadorna
fu discreditato, Venezia fu sul
l'orlo di essere presa, però la
fiamma di Mazzini e di Garibaldi,
bruciava nei cuori di ogni italia
no e sul Piave tennero duro.
"Da qui la redenzione di Vene
zia, il ricupero di Trento e Trie
ste l'armistizio che mise fuori
combattimento l'Austria, ecco ciò
che ha saputo fare la nostra
trionfante alleata erede dello spi
rito immortale della ancora ma
dre della civiltà, Roma."
Il "Record" in uno splendido
articolo, così si esprimeva:
"L'ltalia indomita del giogo
straniero, scrollando le spalle con
una forza titanica, segue le tra
dizioni degli antichi romani, che
non conoscevano resistenza.
"Essa ha vinto la più grande
delle guerre che storia possa re
gistrare; la lotta titanica da essa
superata, non trova paragone al
cuno. Alessandro Magno, Giulio
Cesare, Napoleone rimangono o
scurati dalla brillante e gigante
sca lotta sostenuta dagli italiani
sul Piave.
"Se non fossi americano, sarei
orgoglioso di essere italiano."
la il caie
READING, PA.
DOPPIA CELEBRAZIONE
12 Novembre.
(S. Ciofalo). Anche in que
sta laboriosa colonia, serApre au
spici le logge dell'Ordine, si è fe
steggiata l'unità nazionale, con
la ripresa di Trento e Trieste, e
la vittoria delle nazioni alleate,
con la ignominiosa caduta dell'e
sercito teutonico.
Tolto il divieto causato dall'e
pidemia dell'influenza per i pub
blici assembramenti, gli italiani
di questa città, frementi di gio
ia, la sera del 7 corrente si riu
nirono alle 5 strade e Spruce e,
formatisi in corteo, percorsero le
vie di Reading, passando per la
City Hall dove era il sindaco ad
attenderli. Le strade, per l'occa
sione, erano tutte illuminate. Il
corteo si diresse al City Park,
dove fu improvvisata una gran
de dimostrazione con discorsi in
italiano ed in inglese, inneggian
ti al nostro Esercito, alla nostra
Patria, all'eroismo dei soldati.
* * *
Alla nostra vittoria doveva in
dubbiamente seguire quella degli
alleati e se ne aspettava la notizia
ufficiale da un momento all'altro,
i Tutta Reading perciò era prepa
rata a fare i funerali al Kaiser
ed a cantargli il miserere. L'ora
sospirata infatti non si fa aspet
tare e alle 3 a. m. del giorno 11
corrente, ai primi rintocchi del
le campane, noncuranti della ri
gidità del clima, i cittadini di
Reading italiani, americani,
polacchi, ecc., donne e bambini
irrompono per le strade ed inco
minciano a tumultuare di gioia.
I'] così le parate si succedet
tero una dopo l'altra fino a tar
da ora della notte.
Gli italiani sono pronti per li
na seconda dimostrazione. Senza
frapporre il menomo ritardo,
nell'intervallo di un'ora sono
pronte per marciare le due log
ge dell'Ordine dei Figli d'ltalia
Santo Stefano di Camastra No.
29 e Massimo D'Azeglio No. 706
e le Società di M. S. Vittorio E
manuele e San Giuseppe di Bei
monte Mezzagno. Queste due ul
time istituzioni, perchè non pre
siedute e non composte di ambi
ziosi ignoranti, sebbene non fac
ciano parte dell'Ordine, frater
nizzano in ogni occasione con ì
Figli d'ltalia. Logge e Società
raccolgono tutti gl'italiani di Re
! ading e sfilano in parata.
Lo spettacolo era veramente
impressionante. Circa duemila
connazionali partecipavano alla
patriottica dimostrazione. A
Penn St. la grandissima folla di
americani che stazionava sui
marciapiedi al passaggio del cor
teo applaudiva freneticamente,
mentre le bandiere delle logge e
delle Società sventolavano in ca
po ad esso, come la bandiera
che sventola sulla torre di "San
Giusto."
Il grande maresciallo delle due
parate fu, per volere di tutti, ma
degli americani specialmente, il
signor Antonino Zaffiro, Grande
Oratore della Pennsylvania del
l'O. F. d'l., il più virtuoso citta
dino italiano di Reading, il più
sincero connazionale, che rifugge
dai compromessi e dalle equivo
cazioni, il Figlio d'ltalia geloso
custode delle sante aspirazioni
nostre.
ELLWOOD CITY Pa.
VITTIME DELL' INFLUENZA
12 Novembre.
(Nicola Caruso). Il giorno
3 corrente, vittima del male ri
belle, una cara esistenza si spez
zava a soli 25 anni, quella del'a
gentildonna signora Sibilla Si
meone, lasciando immersi nel do
lore e nel lutto il di lei marito
Domenico Calabro, tre piccoli fi
gli e tre fratelli, fra cui il signor
Vincenzo Simeone, segretario ar
chivista della loggia Elhvood Ci
ty, No. 608 dell'Or. F. d'l.
In vita la defunta fu lo spec
chio delle spose e delle madri,
donna virtuosissima, forte e di
mente elevata. Nella loggia fem
minile Corona d'ltalia, No. 807,
della (piale era socia, spiegava in
defessamente ed attivamente la
sua opera ed ora, sia le consocie
che l'intera popolazione italiana
di questa cittadina, ne piangono
amaramente la perdita.
A mezzo delle colonne di que
sto giornale vadano ai congiunti
superstiti le più sentite e since
re condoglianze.
WASHINGTON, PA.
10 Novembre.
( Amilcare Macchiatoli ). —Non
si era ancora riavuto dal dolore
per la perdita di una sua cogna
ta, che il signor Antonio Maiella,
corrispondente ordinario di que
sto giornale, è stato nuovamente
provato dall'avversa sorte con la
morte di una sua figlia gra
ziosa bambina di 28 mesi, di no
me Elena.
Ai desolati genitori giunga li
na parola di conforto che valga
a mitigare il loro giusto cordo
glio.
Siili
Domando la parola
GENTE CHE SI
CONTRADDICE.
Questo è il titolo di un articolo
apparso nel numero 27, del 1!) ot
tobre volgente mese,, di questo
ebdomadario, firmato col pseudo
nimo di Marteto.
Io non lo conosco e non deside
ro conoscerlo quel signore, seb
bene dal contenuto dell'articolo
mi è facile intuire che l'autore di
esso è uinsettario, il cui unico
scopo è quello di attirare merli
i alla Santa bottega.
Non avrei sprecato nè tempo
nè carta, per rispondere a chi non
ha il coraggio delle proprie azio
ni, se cotesto messere non avesse
attaccato, loiolescamente, i mi
gliori dei Figli d'ltalia, che sono
entrati nell'Ordine non per emer
gervi, ma vi entrarono convinti
della bontà del suo programma e
non per farsi la rèclame a rumo
re di grancassa.
I Figli d'ltalia, quelli che han
no scritto pagine intere di gior
nali, contro i clericali e la Chiesa
ufficiale Cattolica Apostolica Ro
mana, non lo fecero a scopo set
tario, ma agirono da uo
mini liberi, che la libertà in
tendono per sè e per gli al
tri e si differenziano da tutti i
Marteto di questo mondo. Essi
discutono le idee degli avversari
senza imporre le proprie con la
violenza, con le scomuniche, la
sciando liberi i loro congiunti di
abbracciare quei principii politici
o religiosi ai quali sono versati.
Mi'. Marteto però, vorrebbe si u
sassero la frusta e gli ordigni
della Santa Inquisizione; uomini
di questa specie dovrebbero esse
re banditi dal consorzio umano.
L'autore di "Gente che si con
traddice da quanto si ri
leva dal suo scritto, è pri
vo dei più elementari prin
cipii di libertà e dimostra di
essere venuto su da qualche scuo
la reazionaria, se egli crede che
sol perchè il marito è ateo o an
ticlericale, lo debbano essere il
figlio, la moglie, la sorella, il co
gnato, ecc. ecc.
I Figli d'ltalia, quelli che scri
vono pagine intere e parlano for
te contro la Chiesa Ufficiale Cat-i
tolica, non la pensano così. Essi
vogliono la libertà per tutti, li
bertà di parola e di azione; liber
tà di coscienza e di pensiero.
Lasciate perciò signor Marte
to della Santa Inquisizione che le
nostre figlie vadano ad assistere
alla spiegazione del Vangelo da
un ministro protestante; che le
nostre signore assistano ad una
predica di un prete cattolico ; che
noi partecipiamo ad una confe
renza anticlericale e che voi ri
maniate un reazionario o un pic
cino di mente.
Libertà per tutti, caro signor
Marteto, come voi stesso vi siete
prc > la libertà di insultare il pa
triottismo morale e filosofico dei
componenti le nostre famiglie
che le loro idee vogliono rispetta
te da tutti e da voi principalmen
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