LA LIBERA PAROLA
(The Free Word)
PUBLISHED EVERY SATURDAY
by
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO
F.DITOR-IN-CHIEF
906 Carpenter St. Phila., Pa.
Bell Phone, Walnut 74-72
Anno I. - 26 Ottobre. 1918 - No. 2H
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LA ÜBERA PAROLA
tifieati di lavoro: si chiede sol
tanto attività, energia, capacità,
e ciò noti su dichiarazione; ma
su prova di fatti. Di qui tutte le
carriere aperte a tutti, MacKin
ley era di origine e recente
Irlandese; Lincoln era un dro
ghiere; Grant un conciatore di
pelli: capacità e valore personale,
e anche la Presidenza delia Unio
ne è là che aspetta quale premio
del valore maggiore.
L'Americano è dunque aspro e
tenace : 1 lavoro, agli affari. Ca
duto si rialza; non si scoraggia
riprende la lotta con più lena di
prima; cambia di piofessione, di
mestiere se occorre. Era profes
sore diventa avvocato, oppine o
peraio; era 1111 operaio e diventa
1111 business man, un boss della
politica, un affarista qualsiasi:
nessuno gli domanda se ha stu
diato o se conosce l'uso degli u
tensili che dovrà adoperare: rie
sca; questo è quello che conta.
Carnegie, il padre dell'attuale
miliardario, e che iniziò la fortu
na della famiglia, era un ferro
viere. Riuscire: questo conta; il
resto è inerzia di cui l'America
no non si occupa.
Ed alla riuscita il paese con
le sue enormi ricchezze natura
li si presta meravigliosamen
te. Sfruttare con energia, con vi
gore queste ricchezze è il segre
to degli americani.
Risparmiare tempo, e lavorare
febbrilmente; innovando sempre,
cercando sempre il modo di pro
durre con maggiore rapidità, di
correggere sempre l'errore 0 la
debolezza dell'utensile o della
macchina; sia pure fracassando
la, non credere e pensare agli o
stacoli se non che al momento di
doverli oltrepassare 0 abbattere,
essere sempre pronti a fare più
nuovo, più rapido, più grande:
ecco gli americani.
I tedeschi misero in circolazio
ne la parola kolossal e l'applica
rono alle loro opere: il vero
kolossal però, il kolossal di fatto
lo avevano già tradotto in prati
ca, e da tempo, gli americani.
Ma bisogna scendere un po' ai
dettaglio dell'ieri per comprende
re l'oggi.
Una delle forze che hanno faci
litato all'America il suo sforzo
è stata, indubbiamente, la orga
nizzazione industriale che gii
Stati Uniti si erano data in tem
po di pace. La divisione del lav o
ro, non esisto soltanto nelle fab
briche, o nelle varie frazioni di
un lavoro da compiere, ma bensì
nelle città stesse: la specializza
zione ha preceduto la produzione
in serie (standardisation) che
non è neppur questa una crea
zione delle necessità di guerra.
Le città degli Stati Uniti si e
rano dunque specializzate; senza
un accordo, senza un piano pre
stabilito, così, secondo le possibi
lità delle industrie. Questa spe
cializzazione ha permesso al Go
verno americano di concenti-are
rapidamente gli sforzi per le va
rie produzioni in modo da otte
nere il massimo rendimento coi
minimo dispendio. Il Governo a
mei icano ha trovato che quando
voleva creare 0 trasformare in
industrie di guerra le industrie
di pace e procedere ad uno sfor
zo immane, egli aveva già sotto
mano non solo gli elementi primi
per la attuazione della sua volon
tà, ma anche già pronti e abitua
ti ad un crescendo febbrile gli
strumenti, il macchinario. I cer
velli degli uomini, e le produzioni
delle città.
New York, il gigantesco centro
degli affari, la città de! business,
dove l'oro corre a fiotti; dove si
trattano per telefono affari di
milioni ; Cicago la città delle
grandi fabbriche di generi ali
mentari, delle carni in conserva
e congelate, dei legumi e delle
frutta in barattolo ; Filadelfia la
città delle locomotive, dove la so
la fabbrica Baldvvin ne produce
16,000 all'anno; Boston, la città
dei tessitori e dei cuoiai ; Detroit
la produttrice inesauribile di au
tomobili, e dove Ford applica il
sistema della produzione in serie
che pemiette di buttare sul mer
cato e ora sul campo di bat
taglia migliaia, e diecine di
migliaia di macchine al mese;
Pittsburg la città dei minatori;
San Francisco la città degli agri
coltori, e così via per tutte le cit
tà americane; in ognuna di esse
una specialità caratterizza il tipo
e la produzione principale, e vi si
dirigono e vi si agglomerano tut
ti gli abili a quella particolare
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produzione. Work your machine
to death: Fate lavorare tino alla
morte la vostra macchina: que
sta la divisa dell'Americano. Fa
cilitare il compito dell'uomo, rad
doppiare, triplicare la produzione
facendo, se occorre, muorile lo
strumento. Si capisce che dati
questi concetti, con un simile po
polo, ch'è servito da una organiz
zazione simile, raggiungere le ci
fre iperboliche che sulla produ
zione ha ottenuto il Governo A
mericano non doveva essere che
un semplice fatto di volontà. Ed
è stato.
Noi ci siamo meravigliati della
costi uzione a serie delle automo
bili. dei piroscafi, degli aeropla
ni ; ma bisogna pensare che fino
da venti anni la standardisation,
era in uso in America. 1/Ameri
cano, salvo che quando è in al
bergo o lavora, non vive nei grat
tacielo, vive nelle piccole case,
cattayes a veranda, circondati di
prati, e abbelliti di fiori; ma il
cattaye, già da più di venti an
ni si costruisce a serie, e si monta
lungi dal luogo ove è stato crea
to, e anche, tutto insieme lo si
può trasportare altrove. Certo lo
LA GRANDEZZA OEUA VITTORIA
Sono passati tre mes: e qual
che giorno, e la disfatta tedesca,
continua con un crescendo rossi
niano. I! IX luglio quando essi
credevano che Parigi sarebbe
stato il loro premio, incomincia
rono con una generale fermata,
e le disfatte accavallandosi l'una
dopo l'altra, come le onde mari
ne, non hanno fino a questo mo
mento, conosciuto che cosa si
gnifichi pausa. 11 meglio che i
generali del kaiser possano spe
rare, è di ritirare le loro legioni
battute, onde tutelare, se è pos
sibile, la frontiera tedesca, pri
ma che i rigori dell'inverno ne in
terrompano le operazioni ; ed an
che ammesso, che ciò possa ese
guirsi, vi sono molte probabilità,
che l'inseguimento instancabile
ed incessante degli alleati, non
porti ad una nuova Waterloo, ad
una nuova Sedan.
Mai prima d'ora vi era stata
una sì completa trasformazione
militare, e mai s'era visto tanto
ammasso di forze impegnate con
tinuamente per un periodo così
lungo di tempo; per una lunghez
za di circa 200 miglia, non me
no cu nove armate stanno abbat
tendo le fondamenta dell'auto
crazia.
Che tutto i! territorio francese,
ed una .buona parte del Beigio,
saranno completamente liberati
dagli invasori è cosa certa; resta
solo a vedersi, se una rivoluzione
in Germania, causata dalla di
sfatta, metterà fine alla guerra
in questo autunno, o se la decisio
ne dovrà rimandarsi ad un'altra
campagna, quando gli alleati tra
verseranno la frontiera tedesca.
La magnificenza delle vittorie
di già riportate è rilevata dal
fatto, che la Germania stessa si
è dichiarata vinta e domanda
l'armistizio, che viene chiesto dal
belligerante, le cui armate si tro
vano ancora a combattere in ter
ritorio nemico.
Ciò non ha precedenti nella
storia delle guerre, e dimostra, a
chiare note, la vergognosa vi
gliaccheria di una nazione, che
vincitrice si mostrò crudele, per
ditrice, piange ed implora.
Per ben tre volte il kaiser die
de appuntamento ai suoi generali
in un certo caffè di Parigi, invi
tandoli a pranzo; per ben tre vol
te dovette rimanere digiuno per
indisposizione dei cuochi Joffre,
Petain, Foch.
In quelle epoche tristi per tut
ti nessuno implorò, nessuno men
dicò la pace, né armistizio di
sorta, si trincerarono, più che
colle anni, con l'amor di patria,
e dissero: "Di qua non si passa."
I tedeschi vigliacchi, persegui
tati dai rimorsi di tutte le atro
cità commesse, fuggono, senza
fermarsi, piangono ed implorano,
non tralasciando di devastare,
bruciare, ammazzare, stuprare,
chi inerme e più debole di loro,
non può assolutamente difender
si.
Dal mai**» "ài luglio 18, gli al
leati mantengono la grande of
fensiva lanciata dai tedeschi. Il
18 luglio il maresciallo ne
piglia l'iniziativa, che sj svolge
in una serie di continuali vitto
rie, fino a ricacciare gli .Unni
sulla linea di Hindenburg.
La terza fase si svolge nello
sfondare, questa famosa linea,
che mèno famosa del gei erale,
tutto era pronto perchè questo
sforzo avesse il suo esito vitto
rioso : tutto esisteva nel paese ed
era pronto a rispondere all'appel
lo, quando l'appello della necessi
tà si fosse fatto sentire. C'erano
i dollari, i miliardi di dollari, gua
dagnati durante lunghi anni di
lavoro febbrile; c'erano le mac
chine pronte a work to death, ci
erano gli uomini abituati ad uno
sforzo costante di superare sem
pre l'ostàcolo e anche sè stessi:
c'erano le materie prime e le
braccia; c'era tutto dunque e il
miracolo non sta nella organizza
zione, per la quale il Governo ha
scelto i migliori uomini del pae
se, non sta nella produzione e
norme per la quale tutto era
pronto; il miracolo non è di ca
rattere materiale ma bensì idea
le: ed è la volontà: questa volon
tà americana che non ha interes
si diretti nella guerra, che non e
ra direttamente attaccata, che
avrebbe potuto continuare a ri
manere in pace, e si è mossa per
la difesa della giustizia e della li
bertà, unicamente per motivi
ideali: questo sì che è il miraco
lo; e grande.
A. AGRESTI."
di cui porta il nome, doveva
resistere a qualunque attacco, e
che viceversa, fu completamente
rotta dagli alleati, non solo agli
estremi ; ma fu completamente
annientata al centro.
Ed eccoci quindi alla quarta
fase, in cui i tedeschi tenuti sot
to una continua pressione, si ri
tirano facendo sforzi onde evade
re ed eludere gl'intenti del ma- ;
resciallo Foch, che cerca d'ingag
giare il nemico in una battaglia |
decisiva.
Riuscirà il maresciallo Foch?
Ricordiamoci le parole da egli
dette al principio della offensi
va: le onde sono state rotte, esse
cozzano ora contro scogli? Sa
ranno respinte indietro, aspet
tate.
Ad ogni modo una prova irre-1
futabile del genio militare del
condottiero delle truppe alleate,
si ha nell'avere egli preveduto e
preannunziato fin dal principio,
la trasformazione che si sarebbe
verificata, nonostante avesse già
compreso, che sarebbero dovute
passare diverse settimane di
combattimento e di disfatte, il
trionfo degli eserciti alleati mo
strando di saperli ben coman
dare.
A questo punto incominciano
le disgrazie degli Unni ; il fianco
destro dei tedeschi fra Soisson e
Chateau Thierry viene ad esse
re circondato ed esposto, e la ri
tirata dal fiume Marne incomin
cia. Instancabilmente sparisce
nell'animo di tutti l'idea del disa
stro, perchè non era facile per i
tedeschi di riorganizzarsi con li
na certa prontezza.
Ma chi avrebbe osato di pro
lungare quella famosa notte in
cui si svolse il combattimento
nulla Manie per ben sette setti
mane consecutive? chi avrebbe
inflitto agli l'nni una perdita di
110.000 prigionieri e 2000 can
noni? chi avrebbe predétto che
tutta l'intera linea di battaglia
dalle Fiandre a Verdun sarebbe
stata scossa? che sarebbero spin
ti sempre e costantemente in
dietro lungo una linea di più di
cento miglia, e che perfino la li
nea di quel gran macellaio dì
Hindenburg, sarebbe stata pene
trata in un punto vitalissimo?
I)a oggi in poi negli annali
della guerra sarà trovato un pun
to, dove è dimostrato come qua
lunque situazione, può subire un
cambiamento immediato, repen
tino, che nessuno mai potrebbe
aspettarsi.
Quali sono state le cause che
hanno dato un risultato così stu
pefacente nella loro rapidità im
mensa? La spiegazione non si de
ve trovare nella preponderanza
delle forze degli alleati, perchè le
armi nemiche sono presso a poco
di ugual numero; nè debbasi at
tribuire ai soccorsi dell'America,
nonostante che i soldati america
ni abbiano combattuto da vete
rani ed abbiano dato un grande
incoraggiamento morale ai sol
dati dell'intesa. Le vittorie sono
dovute all'unità di comando, e
manato da un uomo di intelletto
e di vaglia. In una parola sono
state le vittorie dell'ingegno sul
la materia, della confidenza suila
t'orza.
Il caleidoscopio di tutti gli av
venimenti ai quali abbiano assi
stito, si è seguito logicamente ed
LA LIBERA PAROLA
inevitabilmente a partire dall'in
gegnosissimo fatto d'armi del sa
liente della Marne in poi. Il ge
nerale Foch impiegando con in
gegno un numero di forze rela
tivamente piccolo in confronto a
ciucilo impiegato dai tedeschi,
cioè una decima parte, con
studiata precisione, arriva a pe
netrare il nei-vo centrale dell'or
ganizzazione nemica, arresta la
massa, momentaneamente la pa
ralizza e quindi la volge in fuga.
Se qui si fosse fermato il ge
nerale Foch, avrebbe dato tem
po agli Unni di riorganizzarsi ;
egli, non ancor finita quest'of
fensiva, attacca il fronte di A
miens, e quindi sotto Montdi
dier, segue poscia l'attacco a
Nord ed in ognuna di tali offen
sive, forza il nemico a cedere
terreno, frustrando tutti i suoi
sforzi per riorganizzarsi.
Lo spettacolo di questa vitto
ria è interessante ed affascinan
te, e dal lato della scienza milita
re non vi è uno uguale per bril
lantezza e per potenza.
L'arroganza militare tedesca,
non previde e non poteva preve
dere una simile disfatta, ragio
ne per cui il nemico non fece dei
preparativi per una possibile ri
tirata. Questi preparativi richie
dono un'organizzazione compli
catissima. Aggiungasi a ciò che
essi non ebbero il coraggio di di
re al popolo, che molto probabil
mente, od anche lontanamente
potevano ritirarsi, perchè aveva
no di già promesso che questa
era l'ultima offensiva, dopo di
che la guerra sarebbe finita; non
tennero quindi conto alcuno delle
riserve degli alleati che erano
sparse qua e là, pronte ad ogni
evenienza, e sperarono che sem
pre avrebbero avuto, in caso di
un contrattacco, il tempo di orga
nizzare una ritirata, su qualche
linea, dove potere svernare.
Tutto ciò è stato completamen
te sfatato dall'incessante offen
siva francese, ed oggi i tedeschi
si trovano nella necessità di do
versi ritirare e ritirare, onde e
vitare i disagi invernali.
Ed a parte i successi stupefa-
I centi dei generali Haig, Hum
bert, Mangin, ciò che maggior
| mente stupisce è la differenza fra
; la strategia francese e quella te
desca. Ludendorff in tutte le of
| fensive si scagliava con delle
masse enormi quasi irresistibili.
Esse richiedevano un piano ela
borato, vaste accumulazioni di
materiali ecc. ecc. per cui occor
reva tempo e non poco; infatti
dopo il famoso attacco eseguito
su Amiens, dovettero passare
dieci giorni, prima che le trup
pe di Ludendorff attaccassero
nelle Fiandre, e dopo questo pas
sarono sei settimane, prima che
i si aprisse l'offensiva per la cam
pagna che doveva condurre gli
Unni sulla Marne; dove dovette
ro aspettare altre sei settimane,
prima che venisse il 15 di luglio,
quando incominciarono l'offensi
va della pace, che terminò colla
completa disfatta degli Unni.
Il generale Foch invece il (> a
gosto si assicurò il saliente della
Marne; 48 ore dopo gli inglesi
attaccarono fra l'Ancre- e l'Òise.
Questa battaglia non era ancora
finita quando i francesi attacca
rono al disotto di Aisne. Tre gior
ni dopo gli inglesi sbaragliano
ancora una volta i tedeschi fra la
Scarpe e l'Ancre, ed il 26 agosto
succede la battaglia che sbaragliò
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la linea di Hindenburg, portan
dosi alla distanza di circa sei mi
glia da Douai e Cambiai.
Il risultato di tutte queste of
fensive ed attacchi è che i tede
schi hanno perduta l'iniziativa
delle loro azioni, anzi hanno per
duta la completa libertà, senza
potere rimettersi in equilibrio. E
senza esservi stata una vera bat
taglia di grande importanza, è
stato il generale Foch clic ha det
tato i termini della ritirata e non
Ludendorff.
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