Published and distrfbnted under peroni No. Ml)aothorized b, the act of October 6, 1917. on file at the Posi Office of l'hit,delphia Pa„ b, order ol the President, A. S. Burlesca. Postmaster Gen. LA LIBERA l'M 'QLA I forti caratteri sono gli Dei ( Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO I. - Numero 26 Gli artefici del disastro di Caporetto, nonostante" il loro I millantato patriottismo, sono sempre Austriaci lini nei le esse i gai toL.— e sopratutto non giochia mo sempre sull'equivoco, o signo ri preti dell'"Austriaca Gente", e non sfruttiamo l'ignoranza e la superstizione della folla. ■ /oi siete stati contrari que st'anno alla celebrazione del XX Settembre e tali vi mostraste | anche in passato, non perchè ad t ("'essa si sia dato un significato an- Igtireligioso, ma perchè ricorda la >' consacrazione di Roma a capita le d'ltalia. ! I preti han sempre combattu ff' to contro l'unità della nostra pa gßtria; han sempre tentato d'impe li dire il compimento del vaticinio Sf dei profeti e degli ardenti voti di te tutto il popolo italiano. La storia è storia e le sue pa gine sono immortali e non si can celiano. In mezzo alle discordie, alle fa zioni, alle lotte civili essi, i preti, | avrebbero potuto meglio destreg | giarsi ed imporre la loro nefasta I influenza. Ecco perchè in passato si oppo ■ sero all'unificazione ed oggi cer cano di soffocare l'ondata del po polare entusiasmo per questa fe sta che segnò la penultima tap pa verso quella unità sacra che i nostri padri auspicarono, ma che i cleri tentarono sempre di scon giurare. Disconoscere il XX Settembre significa disconoscere l'unità d'l talia e chi vorrebbe l'ltalia senza , Roma, non ha diritto di parlare t : di patriottismo e se ne parla I commette una profanazione. S. E. l'Ambasciatore d'ltalia a ' Washington, congratulandosi con la Legione Romana che ne aveva presa l'iniziativa, così tele ! grafava il 20 settembre in New York al presidente Conun. Dr. Antonio Stella: "Il XX Settembre è ricorrenza sacra all'Unità d'ltalia. Alla ce lebrazione che se ne fa costì, sot to gli auspici della Legione Ro mana, e che riuscirà solenne, per entusiastico consenso di ciascu no, io mi associo con cuore d'lta liano." Vittorio Emanuele 111, il Re d'ltalia, in occasione del XX Set tembre così rispondeva al Sinda co di Roma: "Il messaggio di Roma, sem pre caro al mio cuore, assume nell'ora che volge, un significato solenne. "Compionsi oggi 48 anni dalla data, che all'ltalia redenta die de, più che una capitale, una cit tà, la cui gloria fu e sarà guida ai suoi destini. "Svolgesi intanto un'altra epo pea, che col trionfo del mondo pacificato, dovrà assicurare alla patria il compimento dell' Unità Nazionale. "Quel giorno, pel quale miglia ia di eroi in questa guerra ver sano il loro giovane sangue, l'l talia attende con fede incrollabi le, fortemente sperando, forte mente soffrendo, esempio di ro mana virtù." Ve li figurate voi, Sua Maestà il Re d'ltalia e S. E. l'Ambascia tore italiano a Washington, com piere la loro opera antipatriotti ca insieme a tutti quelli che han no festeggiata la data del XX Settembre ! ? Fortunatamente, anche tra i i cattolici, rimane soltanto una I minoranza trascurabile che vor rebbe ancora un papa-re. Noi , parliamo dei cattolici italia ni, non degli irlandesi che credo no ad un papa gemente tra i cep pi e conservano come sacra reli quia il fuscello di paglia tolto al giaciglio del prigioniero. Essi accusano noi e quanti fu rono ardenti fautori della cele brazione del XX Settembre, di aver compiuto opera antipatriot tica, perchè festeggiando una da ta antireligiosa, abbiamo offeso i sentimenti dei cattolici e semi nato il germe della discordia. Menzogna ! Allorquando il 24 maggio sbor so i preti, facendo sfoggio, per opportunismo, di una fede pa triottica che non hanno mai sen tita, presero l'iniziativa di com memorare il terzo anniversario dell'entrata in guerra della no stra patria, noi, presi ingenua mente al laccio delle loro insidie, ITAUAN WEEKLY NEWS PAPER AVANTI SEMPRE, COIVI L.A FIACCOLA I INI PUGNO "Kntered as .sceond-elass matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pu., under the Act of March 3,1879". non esitammo a metterci al loro fianco. Oggi sono essi a fomenta ■ re la discordia, perchè, deponen do la maschera, vogliono rimpic ciolire il significato di una ricor renza fatidica, di un avvenimen to grandioso. Ma, allietiamoci la guerra volge al suo termine o siamo pol lo meno al principio della fine. E la vittoria dei campioni della civiltà contro i fautori biechi e sinistri della barbarie e dell'o scurantismo, è assicurata. Auguriamoci che dalle rovine di questo duello tremendo sorga una generazione nuova, libera di superstizioni e di pastoie, la qua le affretti il trionfo di nuove i dee che riconducono molti dei preti al mestiere donde uscirono. li minili di pulito d i' 'iliaco fiele " Il surriportato articolo, in rispo sta a Mettiamo le cose a posto de I'"Austriaca Gente" del 2 ( .) set tembre u. s., doveva vedere la lu ce la settimana scorsa, ma, inav vedutamente, rimase sul marmo. Lo pubblichiamo oggi senza nul la aggiungervi o togliervi, anche perchè calza a meraviglia contro la pappolata dei disfattisti alla Faidutti, di coloro che avevano gettata in un baratro la povera | Italia nostra. CANAGLIE NERE. "Se un uomo vilipende le me morie della patria; insidia, dal confessionale, la domestica pace; •scomunica le cause sacre dell'in dipendenza italiana, e. si scaglia contro coloro che diTjueste cau se si fanno propalatori; e poi, camuffato di patriottismo, si fa credere italiano, mentre non i che un austriaco della peggiore specie, non gli credere. Eg.i è un millantatore di patriottismo ed una canaglia." E canaglie si sono riveli ti tut ti quei preti, di New York, Phi ladelphia, Pittsburg, Gonne, vil le che han tentato di ostacolare la festa del XX Settembre, col tro la cui celebrazione, 'molto prima che avvenisse e prima die scoppiasse il giusto risentimeli:' popolare contro i profanatoli, era sceso dal pergamo l'anatema rabbioso e sulle colonne dei gior nali austriaci era apparsa una prosa interminabile, caina, inve reconda. IL VERO LINGUAGGIO DA TRIVIO. Ciò premesso, apprestiamoci a digerire le sei colonne di invetti ve che il bollente pretonzolo me ridionale, tutto pervaso di arden te spirito patriottico, ha sciori nato suH'"Austriaca Gente" della settimana scorsa e cerchiamo di rastrellare tutte le gemme pre ziose che vi sono disseminate. Il millantatore de 1'" Austriaca gente" nel mentre schizza rab bia e furore da tutti i pori della sua pelle, vuole d'astra parte far mostra di non ilare alcun 1 ilievo ai nostri rimproveri, perchè ven gono da un giornale che non me rita nessuna importanza e nessu na attenzione. La ostentata indifferenza dei tumido prete noi credi,imo deb ba suscitare la generale ilarità, | poiché questo disprezzo per il nostro settimanale viene da le colonne di un ' sudicio foglietto settario che raggiunge a stento le duecento copie di tiratura e si stampa con mezzi preadamitici. Ma sorvoliamo su questa mise ria d'intelligenza. Il Reverendo si scandalizza del nostro linguaggio da trivio ; eg i chiama linguaggio da trivio una prosa che è l'emanazione di una immensa, strabocchevole mag gioranza e che • suona solenne, sdegnosa protesta contro il con tegno inqualificabile di una set ta di rinnegati che han tentato deturpare la data più gloriosa della nostra storia nazionale; quella che segna la consacrazio ne di Roma a capitale d'ltalia. Ma poi, è lecito ai preti che sono i maestri inarrivabili nellrts stilistica volgare, rimproverare ad altri il linguaggio da trivio? WITH THE LARGEST CIRCULATION PHILADELPHIA, PA., 12 OTTOBRE, 1918 Non passa una settimana che sulle colonne deH'"Austriaca gen te" di qui ; su "l'Austriaco d'A merica"' di New York e su altri foglietti che a questi rassomi gliano, non si leggano colonne di prosa infarcita della più indecen te e scialba scurrilità. EQUIVOCAZIONI ALFONSINE. Ilan voluto anche, con cornea improntitudine, insinuare che noi agli insulti abbiamo aggiunto la bestemmia contro il vecchio Dio; anzi, di quest'accusa han l'atto il loro cavallo di battaglia. Ebbene, anche questa volta si mostrano uguali a loro stessi ; an che questa vota vogliono gioca re sull'equivoco; anche questa volta tentano speculare a travei - so l'ignoranza e la superstizione delle folle, molto facilmente im pressionabili. Noi rispettiamo la V o, H>' •••/> dei cattolici per la divinità, ve nerazione che scaturisce da una fede calda e sincera, ma ' i pos siamo tollerare che i preti sfrut tino la fede altrui in maniera i gnominiosa. Sono essi, i preti, che spesso colla loro intolleranza concorrono a rimpicciolire la figura del Dio del Cristianesimo e quasi ad af fibbiargli passioni terrene. E co sì, a la sera del XX Settembre, essi gli cantarono un te deum in ringraziamento di aver turbato una festa cara ad un'immensa moltitudine di creature fatte a sua imagine e somiglianza. Qua si Egli fosse stato alla vedetta, col fucile spianato, per far cosa grata al prigioniero del Vatica no e ai due Kaiser famigerati, che, come gii antichi pagani, lo invocano, per propiziarselo, in tutte le loro imprese criminale sche. , Ad un certo punto lo scrit tore de "l'Austrica gente" (egli che rifugge dal linguaggio tri viale ci chiama scribacchini), si ente invaso da scrupoli e non sa se deve prendere sul serio le stereotipate frasi dell' isterismo anticlercaile. Eccola per esempio una frase veramente stereotipata! ma poi raccoglie il coraggio a due mani e si decide a rispondere a patrioti i cui nomi saranno cer tamente famosi nella storia dei patrioti italiani per virtù militari e civi'Li. Se anche questa è un'insinua zione, sappiate, o pretonzolo rin ghiosetto, che i nostri nomi in temerati, in Italia ed in America, per virtù militari, civili, sociali e patriottiche non possono e nop vogliono essere insozzati da voi, millantatori di patriottismo e maestri d'insidie. Ma questa divagazione non en tra nella odierna polemica e ser ve soltanto di monito ad un pet- : tegolo che s'atteggia a moralista. I MILLANTATORI DEL PATRIOTTISMO HANNO DIVERSI DEL Noi però che avevamo sentito sempre parlare di un Dio di mi-; sericordia, rimaniamo sorprei oggi alla minaccia del furibondo ministro che ci rappresenta un d o armato di una verga di ferro p: r stritolare i suoi nemici. t Ha se veramente Egli brandi sce una verga o clava, come I Ercole, se ne servire innanzitutto per stritolare i suoi indegni ministri. Meglio, signori preti, molto meg'io a lasciarlo da parte il, VECHIO DIO che non è respon sabile delle vostre intolleranze. 1 Ma se vogliamo parlarne, non siete forse voi a foggiarvi diver si dei a seconda delle vostre im prese e di quelle dei due Kaisers ; ai quali vi siete alleati? Non sie te stati voi, coi vostri Te deum a dire alle vostre pecorelle che fu Dio a non permettere la celebra zione del XX Settembre? Non sono i vostri alleati a millantare che Dio è dalla loro parte e favo risce i loro sogni di conquista? E mai possibile che possa esi stere un Dio così cattivo da vo lere la sconfitta di quei popoli che furono provocati e prodito riamente aggrediti? Da permet tere le invasioni, i saccheggi, gli stupri, le fucilazioni, le mutila zioni. gli incendi delle Chiese nel Belgio ed a'trove? Ed in mezzo -«-tante iatture commesso nel no me di Dio, che cosa ha fatto il : vostro papa-re? Ha scomunicato trii eserciti teutoni, che hanno millantato l'aiuto di Dio, così co me voi avete lanciato l'anatema ai e pacifiche colonie che si pre paravano a festeggiare il XX set ; tembre? Smettete di equivocare alme no per un istante, o emeriti fu namhulisti e ragionate con noi. Non confondete, per secondi fi- A COLOMBO Ròver c'est le bonhour, attendre c'est la vie (VICTOR HUGO, "Feuilles d'automne."). Sognasti, divinando, come un vate, radioso, un mondo ignoto, e in cor provasti l'estasi beate di un gaudio in ciel sol noto Sognasti le tribù danzanti al sole in ridde paurose, come al chiaror lunare il Druido suole sotto le querce ombrose. Nudi, vellosi protendenti le mani coperte di monili, i corpi contorcendo in ritmi strani guerreschi e insiem puerili. Danzanti sempre, ululavan conio un inno sotto i lecci, ted intrccciavan serti alle tue chiome con fiori boscherecci. E tu ti armasti de! fatato remo solcando l'onda lene e non temesti Circe e Polifemo, Lestrigoni e Sirene! ... .Ma i ceppi non sognasti e le catene oltre le care sponde, e strazi di Prometeo e atroci ]:ene d'ingrate folle immonde"... E ad altri mari, e a più sicuro lido di izzasti il tuo desìo, e l'ansie tue posasti sopra il lido pater- o cordi Dio! Più grande nell'oblìo: all'ombra mite di povera dimora, con le tue luci stanche ed affralite miravi già l'aurora L'aurora di un dì che non ha sera non attendesti invano: segnar potesti il fato a tutta un'era del divenire umano! Ed or di gloria già sovrano echeggia il formidabil rombo. Su d'ambo i mondi il sole già grandeggia nome tuo, Colombo ! Providence, R. 1. Prof. V. E. CINQUEGRANA ni, la religione ed i cattolici, con il clero. Migliaia e migliaia di fe deli che la religione cattolica sen tono e sinceramente praticano, si. allontanano dalie chiese pei cat tivi esempi che ricevono dai mi nistri del Culto e non nerchè si . ia affievolita la loro ledo. E così anche la marcia fuhebre suonata la sera del XX Settem bre non era rivolta, al vecchio Dio, e voi lo sapete; non era in dirizzata neppure ai cattolici, poiché di cattolici appunto era ! l'ormata la massa del corteo che : seguiva la musica; ma era indi rizzata unicamente al millantato- I re di patriottismo che la dome nica prima, dal pe gaino, aveva imposto i fedeli di non pren dere parte alla celebrazione del XX Settembre, che egli definì li na pagliacciata. MENTITORI SFACCIATI. Ed a proposito, chi di noi ha mài detto che voi preti dell'"Au striaca gente" avete insultato I l' Ordine Fig'i d'ltalia? Noi scrivemmo, mentitori sfac ciati. che non sapete leggere neanche lo stampato, che voi a vevate avversata un'iniziativa dell'Ordine, definendola una pa gliacciata, mentre che fu uno "scagnozzo" del West Philadel phia ad insultare l'intera fami glia dell'Ordine, definendola una accolita di anarchici. Ed alla stes sa guisa si espresse anche un al tro prete di Coimellsville, Figlio d'ltalia indegnissimo, che l'anno scorso, incosciente e funambu lista, a Pittsburg, commemorò il XX Settembre! Ed invece di trascinare ii col laboratore "Richel" di questo giornale, sostenitore di una festa sacra alla nostra Italia, davanti alle Supreme Autorità del.'Ordi ne Figli d'ltalia, dovrebbero es servi trascinati gli austriaci del la vostra risma. Abbiamo anche detto, ed ora 1 lo ripetiamo, che il XX Settem bre è festa nazionale, perchè es sa suggella l'unità d'ltalia con Roma capitale. Ma a questo pro posito, il millantatore di patriot tismo, lancia una scommessa di cento dollari. Ce lo avevano det to parecchie persone serie che egli altro non è che uno imbaraz zino napoletano. Noi stentevamo a crederlo, ma ou'u'i ne siamo perfettamente convinti. Con si mili uscite smargiasse egli crede! di impressionare i lettoli, men tre invece non fa che offenderli, poiché li reputa della ua stessa levatura. Come bene osservava il "Ma stro Paolo" della settimana scor sa in una nota apposta ad un ai ticolo di A. Carbone, Melzi, nel suo vocabolario universale, be-' stia matricolata, dice: - "XX Set tembre (1870), Festa naziona.e proclamata dalie Camere H. (11- 17 l'entrata dell'esercito it. in Roma (1870). che segnò la caduta de. Potere Temporale dei papi. Era Melzi un anticlericale, asi- i naccio d'un pretonzolo? eia Mel-i zi un protestante? era Melzi un) Massone o non era Melzi uno sto- i rico ? Ma voi millantatori di patriot tismo, avete sempre falsificato ìa storia e non ci sorprendiamo': che anche una ricorrenza di co- i ; sì recente data tentiate, invano. : i di falsificare. La chiamino coi 1 ! qualunque nome la festa del XX Settembre, ci dicano, i seguaci di Faidutti, che cosa significhi la | riunione di tutte le città e regio ni d'ltalia con a capo Roma ca pitale ? Non è forse una delle più ! importanti, se non la più impor- 1 tante festa del Risorgimento, la n data del XX Settembre ? CANAGLIE NERE, RISPONDETE. > L'"Austriaca gente" ci accusa anche di aver deturpato il signi -1 ficato di detta festa, bre. A questo proposito, e prima di ) passare oltre, vogliamo rivolge i re ad essi alcune domande che ci i sembrano legittime : 1.0 E' vero o non è vero che - fu la Legione Romana che, pvi - ma, lam io l'appello alla Colonia? 2.0 '.E' vero non è vero che ! di detta Legione fanno parte uo mini di tutte le fedi e, se non an diamo errati, anche qualche prete? 3.0 E' vero o non è vero che nell'appello dalla sezione lan ciato vi è fatta raccomandazione (ii includere nei Comitati mini stri di tutti i culti ? 4.0 E* vero o non è vero che, anche indipendentemente dalla Legione Romana, l'Ordine, per proprio conto, aveva preso la iniziativa, non per deturpare i'l significato nè per far guèrra al prete? 5.0 E' vero o non è vero che, nell'appello dell'Ordine alla Colonia, si diceva: L'Ordine Fi gli d'ltalia e la Legione Romana, l'usi in un unico sentimento di amor patrio, chiamano per quel giorno a raccolta lutti i conna zionali. SENZA DISTINZIONI-I DI OPINIONI E DI FEDE per celebrare la festa dell'unità poli tica italiana? Dimostrateci che ci sia una so ia parola, negli appelli della Le gione e dell'Ordine, atti a detur pare il significato della festa, e noi cederemo le armi e ci dichia reremo vinti. Ed ora altre domande un tan tino più scottanti: Lo E' vero o non è vero, che il Cav. Uff. C. C. A. Baldi, spin to dai preti, tra cui primo il mil lantatore di patriottismo, vieto che si pubblicasse sull'"Opinio ne" l'invito della Legione Ro mana ? 2.0 E' vero o non è vero, che lo stesso Cav. Baldi, scrisse al Presidente Wilson la famosa lettera, per cui tanto reo tempo si volse, spintovi dai preti, fra cui primo lo sciocco ignorante, millantatore di patriottismo? 11.0 E' vero o non è vero, che a provocare i cittadini che vo evano la festa furono i preti dal pergamo e dalle colonne dei loro foglietti, dopo essersi accor ti che gli insani tentativi de! Ca valiere rinnegato s'erano ini l au ti contro il buon senso e l'acume di Wilson? Lo E' vero o non è vero, che mentre i preti dicono che la festa del XX Settembre la sfrut tano protestanti e massoni, il mil lantatore eli patriottismo poi ha fatto lega con un massone, per | tentare di farla naufragare? 5.0 E' vero o non è vero, che lo sbarazzino napoletano, per mostrare la propria gratitudine al Cavaliere che si era fatto suo paladino, mentre prima non lo digeriva, è entrato, con tutto il suo bagaglio, a far parte di una Federazione presieduta da un Massone ? In attesa di qualche risposta, ripigliamo l'esame dell'articoles sa redatta dal millantatore di patriottismo. GLI ARTEFICI DEL DISASTRO DI CAPORETTO. E g i diciamo: Ahimè, le origi ni del disastro di Caporetto non sono una fiaba, ma storia; storia non ancora scritta, ma che sarà consacrata indubbiamente alla li ne della guerra. Ed allora i tra ditori verranno a galla e tra la cattiva genìa, i preti saranno in prima fila, accanto ai socialisti ufficiali e ai giolittiani neutrali sti. Poiché, se Voci interes sate si sono levate in favore del c'.eio, voci autorevoli, in numero strabocchevolmente maggiore, hanno accusati i preti di disfat tismo e di tradimento. Cosicché, per lo meno, il dub bio permane, ed un dubbio che è molto difficile dissipare, poiché se non furono i preti, i socialisti ufficiali o i giolittiani a trasci nare l'ltalia al tragico fato di Caporetto, noi domandiamo al millantatore di patriottismo, su chi debba ricadere la colpa della più grande iattura d'ltalia. " EXTRA ! ~ RISPARMIATE MONETA ! ISe farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, PA. I ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battesimo. I Vesti per giovano te, Vest'ti per ragazzi. Camicie, Camicette. Sottane, I Cappelli ed altro. 1 Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Unu Copia 3 Soldi CONCLUSIONE. Ma è tempo oramai di ì acco gliere le vele. L'"Austriaca gente" ci doman da se tra quelli che militano nel le nostre file non vi siano per sone indegne del nomo italiano, indegne di vestire la onorata di visa del soldato. Noi distinguiamo: se i preti con quest'altra insinuazione in tendono parlare di seguaci del nostro giornale, fuori i nomi e noi ci sbarazzi renio ipso facto di essi come di gente indegna e meritevole del nostro disprezzo. Se invece vogliono alludere a qualche elomento dell'organizza zione che prese in l'hiladelphia 1 iniziativa della festa, non sa premmo che risponderò, perchè oramai nel seno di queste orga nizzazioni vi sono anche dei preti. Noi potremmo ricordarvi che il \ aticano teneva nascosto Morro Geriach e che esso proteggeva il canonico Faidutti; potremmo larvi i nomi di centinaia di pre ti condannati in Italia per pro paganda disfattista; potremmo dimostrarvi che i nove decimi dei preti che furono forzati an dare soldati se la svignano nei sa natori. Ma ne tacciamo a meno, e diteci piuttosto: In mezzo alia orrenda carneficina che insangui na il mondo, che merito può es servi per uno o due cappellani che guadagnano una decorazione o perdono la vita? Una palla di retta dal VECCHIO DIO che, conformemente a quanto praticò nelle notti di S. Bartolomeo, si ostina a riconoscere i suoi sol tanto dopo morti, te li conduce dritto dritto in reunum coelorum e buona notte! Ed ora, sbarazzino napoletano e millantatore di patriottismo, suonate pure festosamente e gio iosamente le vostre campane. Noi continueremo a far squillare le nostre trombe e il canoro squil lo di esse non tarderà a diventa re formidabile come quello delle trombe "di Gerico, in guisa che, quando le tenebre dell'ignoranza saranno dissipate, farà crollare miseramente al suolo tutti gli e dilici costruiti ed eretti sulla su perstizione. Se ne avete ancora bisogno, vi somministreremo quel pipe che vi promettemmo. LE IRE DEì PRETI contro un membro della missione giornalistica italiana Sono contro Agresti, autorevo le rappresentante della "Tribu na" di Roma e si riferiscono ad un'intervista da lui concessa, nella (piale ha .espresso, senza sotterfugi e senza sottintesi, ma con lodevole franchezza, il giudi zio di nove decimi del popolo d'l talia circa l'atteggiamento del capo della chiesa, in questo duel lo delle nazioni, atteggiamento decisamente favorevole agli Unni saccheggiatori e distruttori di sacri monumenti. Naturalmente queste dichiara zioni franche e coraggiose han suscitato le ire dei preti che si vedevano ancora una volta sma scherati, e quelle del sig. Cappa, un altro membro della Missione giornalistica italiana, rappresen tante di parecchi giornali cleri cali, il quale sembra seguire gli stessi metodi dei preti, se le e sposizioni di costoro son vere, di confondere il clero con i cattoli ci. Il Sig. Cappa dice che Agresti non è capo della Missione nè rap presentante, ma soltanto mem bro della stessa e quindi ciò che dice potrà esser un'opinione sua e non degli altri colleghi. Invero, dacché i nostri giorna listi sbarcarono in America si è sempre detto che il Sig. Agresti, per la sua età e per l'autorità