JLA lABERA PAROLA
(The Free Word)
PUBLISHED EVERY SATURDAY
by
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO
EDITOR-IN-CHIEF
906 Carpenti*r St. PhiiaP&-
Bell Phonc. Walnut 74-72
Anno 1.-28 Settembre, I*lß - No. 24
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LA LIBERA PAROLA
COMUNICATO
24 Settembre 1018.
Egregio Sig. Direttore
della "Libera Parola"
Mi rivolgo a lei perchè so che
quando si tratta del bene pub
blico, il suo giornale è intransi
gente e non tollera nessun bava
glio, che gli si volesse mettere
alle labbra con una manata di
spiccioli, sotto forma e col titolo
colorato di rèclame.
In Filadelfia da parecchio tem
po agenti di una così detta Ocean
Safe Heating Co., vendeva azio
ni ai nostri coloni in nome di
detta Compagnia con residenza a
Chicago, per l'invenzione Nanni
di una cassa forte galleggiante.
Ora si è annunziato sui giornali
che domenica 29 corrente a11'1.30
avrà luogo l'esperimento ai Pier
di Allegheny Ave. e s'invitano gli
azionisti ed il pubblico ad inter
venire.
Giacché il pubblico beve gros
so, io credo che per tutelare gli
interessi di quelli che s'inducono
a comprare azioni, sarebbe ne
cessario che persone tecniche ita
liane ed americane assistano a
detti esperimenti per valutare la
verità e la portata dell'invenzio
ne e nello stesso tempo la sua
praticità. Lei, Signor Direttore,
come Grande Venerabile dei Figli
d'ltalia, insieme ad altre persone
dell'Ordine di una certa cultura
non dovrebbero mancare di in
tervenire a detto esperimento.
E quando anche la cassa forte ,
riuscisse a galleggiare, credo si
dovrebbero far pratiche per sa
pere se già sulle navi non vi è
un congegno simile già adottato
da lungo tempo per salvare va
lori in caso di naufragio. In caso
negativo si dovrebbe indagare se
la cassa forte potrebbe essere a
dottata sulle navi.
A me pare che se tale inven
zione fosse vera e fosse pratica
i Governi delle nazioni alleate e
specialmente gli Stati Uniti l'a
vrebbero adottata da gran tem
po, specialmente ora per salvare
i valori contro gli attacchi dei
sottomarini.
Ora se i Governi ignorano que
sta invenzione o non vi danno im
portanza, mentre dovrebbero
prenderla in considerazione, spe
cie al presente che tante navi so
no affondate dagli I nni; come
potranno dopo la guerra prender
la in considerazione?
Questo fatto depone male con
tro la praticità dell'invenzione,
se è vera; e se non è vera sareb
be un'impostura madornale per
carpire danari ai nostri coloni.
Signor Direttore, io sono un o
peraio e non posso esprimere be
ne il mio pensiero, ma il prover
bio dice: A buon intenditore po
che parole.
L'Ordine Figli d'ltalia non per
niente esiste. Quest'Ordine deve
tutelare, salvaguardare gl'inte
ressi dei poveri operai siano o no
membri dell'Ordine.
Io tengo fiducia nell'Ordine e
non nei giornali. 1 giornali met
tono rèclame d'ogni specie e
quando la rèclame si paga il re
sto non è affar loro.
Gradisca i miei ringraziamenti
e saluti e mi creda
Suo dev.mo
Andrea Figlianoio
Fratello dell'Ol d. F. d'ltalia
Anche noi, circa quattro setti
mane or sono, pubblicammo, gra
tis et amore, un comunicato an
nunziale il prossimo esperimen
to.
E' pur vero ciò che afferma il
signor Figlianoto e siamo per
fettamente d'accordo con lui
quando dice che se l'invenzione
fosse di una certa utilità il Go
verno americano o quelli alleati
non si sarebbero fatta sfuggivo
tale opportunità. Vi sono state
molte invenzioni autentiche che
nell'attuazione pratica non hanno
attecchito, per una qualsiasi ra
gione, ed allora i soldi pagati per
azioni non si sono mai più realiz
zati. Prima perciò di sborsare
denaro per cose ipotetiche biso
gnerà pensarci due volte.
(n. d. r.)
Sartoria Sebastiani
1315 Federai St. ;
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Comunicazioni della Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
INIZIAZIONE 1)1
NUOVE LOGGE.
I>a "Vita Nuova" No. 883 di
Marianna. Pa. Il Grande Ve
nerabile arrivava in Charleroi da
Pittsburgh il dopo pranzo di sa
bato 14 corrente ricevuto da
tonino Balsano, Venerabile della
Loggia locale "Salvatore Barzi
lai" e da Fracesco Riva della
stessa Ix>ggia. Quindi da Charle
roi partiva in carro elettrico, ac
compagnato dallo stesso Balsa
no, per Bentleyville, e di qui in
diverse automobili, con i soci del
la Nuova Duca degli Abruzzi, che
doveva funzionare da madrina
alla nascente Loggia.
La cerimonia di iniziazione si
svolse nella Horn's Hall. La di
resse il Grande Venerabile, assi
stito da Antonino Balsano in
qualità di Araldo. Furono istal
lati i seguenti Ufficiali:
Venerabile, Angelo Aromata
rio; Ass. Venerabile, Giovanni
Pansini ; Ex Venerabile, Giampa
olo Aromatario; Oratore, Salva
tore Lardieri; Segr. Archivista,
Filiberto Vizani ; Segr. di Finan
za, Eusanio Orsatti; Tesoriere,
Raffaele Di Giovanni; Curatori,
Nazareno Petesse, Lorenzo Alto
bello, Antonino Di Rocco, Enrico
Beverino, \ ineenzo Zeli ; Cerimo
nieri, Amabile D'Angelo, Domo
nico Di Rocco; Sentinella inter
a, Giuseppe De Ambrogi; Senti
nella esterna, Carmine Rosài.
Finita la cerimonia, mentre
venivano serviti dei rinfreschi,
parlarono il Venerabile delia neo
Loggia Angelo Aromatario, il
Venerabile della Barzilai di Char
leroi, ed infine il Grande Venera
bile, che pronunziò un lungo di
scorso sulle finalità dell'Ordine.
Quindi, sull'automobile di Fe
lice Brundli ed accompagnato da
A. Balsano e da altri, il Grande
Venerabile ripartì per trovarsi
in tempo a prendere l'ultimo car
ro di Charleroi per Pittsburgh,
dovendo la mattina seguente re
carsi a New Kensington per ini
ziarvi un'altra Loggia. Durante ii
tragitto si fermò pochi minuti
per salutare i fratelli della Nuo
va Duca degli Abruzzi rimasti in
Bentleyville, che erano riuniti nel
i Circolo sociale.
lui "Nuova Giovane Italia" N.
881 di New Kensington, Pa.
■ Col treno delle 9 ant. di domenica
15, il Grande Venerabile e i com
ponenti della Loggia "24 mag
gio", che doveva essere madrina
, nella cerimonia, partirono per
New Kensington. Alla stazione di
arrivo fu fatta una calorosa di
mostrazione al Grande Venera
bile.
Aspettavano circa 500 persone,
tra cui, oltre i soci della inizian
da loggia. erano i componenti
della Società locale Umbria e del
la Italian American Associ;.tion
' di Tarentum, con le bandiere. La
banda diretta dal maestro Giu
-1 seppe Gulino intuonò inni pa
triottici e subito si formò un cor
teo che percorse le principali vie
della città recandosi all'lmperiai
Theatre, che in pochi minuti fu
gremito di connazionali.
Ivi, presentato con belle parole
dal Dr. Francesco Pessolano, un
egregio professionista laureatosi
recentemente nell'Università di
Pennsylvania, parlò il Sindaco
On. McGeary. Con parola calda di
affetto salutò il Glande Venera
bile e gli disse che egli in quel
giorno era padrone della città;
disse anche delle buone qualità
degli italiani ivi residenti. Spiegò
gli scopi delle organizzazioni co
me la nostra, e raccomandò a
quelli che si sarebbero nello
stesso giorno associati all'Ordi
ne di essere attivi e disciplinati ;
parlò del quarto Liberty Loan
che è per aprirsi, augurandosi
che anche questa volta gli italia
ni non smentiranno se stessi nel
l'appoggiarlo entusiasticamente,
come hanno fatto coi precedenti.
Concluse inneggiando alla prossi
ma vittoria finale delle armi al
leate.
Presentato anche dal Dr. Pes
solano, parlò poscia il Grande Ve
nerabile, il quale dopo aver rin
graziato in inglese il Sindaco, per
circa un'ora e mezza si intratten
ne sugli scopi dell'Ordine e sulla
necessità da parte delle Società :
di Mutuo Soccorso di entrarvi.
Parlò anche della guerra e dei i
doveri degli italiani verso la pa
tria di origine e verso quella di I
adozione. i
Chiusosi il Comizio, si passò a'- <
LA LIBERA PAROLA
»♦ »
la Columbus Hall, dove fu servi
to un lunch a tutti gli intervenu
ti.
Nella stessa sala, alle ore 3
poni., si procedette alla iniziazio
ne della "Nuova Giovane Italia"
N. 881. Funzionò da madrina, co
me abbiamo già accennato, la
Loggia "24 Maggio" di Pitts
burg. La cerimonia fu diretta dai
Grande Venerabile, assistito dal
Grande Assistente Venerabile
Dr. Abbate. Intervenne tinche il
Grande Curatore dello Stato An
tonio Certo, ed erano rappresen
tate le seguenti Logge: "Nuova
Trento e Trieste" di Canonsburg,
"America" di Greensburg, "Cit
tadini Italo Americani di Alle
gheny County" di Pittsburgh,
"Nuova Luigi Cadorna" di But
ler, la "Pittsburgh," la "Pace"
di Pittsburgh, la "Enrico Du
nant" di Wilmerding, La "Terza
Italia" di Pittsburgh, la "Coope
rativa tra Calzolai" di Pitts
burgh, la "Francesco Fiorentino"
di Connellsville ed altre.
Furono istallati i seguenti Uf
ficiali: Venerabile, Paolino Fra
gale; Ass. Venerabile, Giuseppe
Spedile; Ex Venerabile, Angelo
Pulice; Oratore, Giuseppe Bava
dio; Segretario Archivista, Or
lando Pessolano ; Segr. di finanza,
Pasquale Tallarico; Tesoriere,
Antonio Gatto ; Curatori : Anto
nio Rocco, Giovanni Manganelli,
Felice Pessolano, Giuseppe Fara
ci ; Cerimonieri : Angelo Paler
mo, Giuseppe Pessolano ; Senti
nella interna, Giuseppe Rossi ;
Sentinella esterna, Liborio La
Scola.
Ai discorsi, parlarono il Vene
rabile della neo Loggia Paolino
Fragale, il Grande Ass. Venera
bile Dr. Abbate, il Grande Cura
tore Antonio Certo, Nicola Caru
so, Tito Trotta, A. Sturchio, Gio
vanni Meliti, Bancale ed in ulti
mo il Grande Venerabile.
Negli intermezzi suonò egre
. giamente la banda Gulino.
Alla sera il Grande Venerabile,
gli altri Grandi Ufficiali e alcuni
fratelli furono ospiti del neo Ve
nerabile Paolino Fragale, che fu
i l'instancabile organizzatore della
; "Giovane Italia".
La "Amilcare Cipriani" N. 879
. di Monongahela, Pa. La nuo
va Loggia "Amilcare Cipriani"
l t fu iniziata dal Grande Segretario
| Archivista Alfredo Perfilia il 22
■ corrente. Partendo da Philadel
iphia la sera di sabato 21 egli ar
• rivo la mattina della domenica a
i Pittsburgh, prendendo qui il tre
no per Monongahela, ove arrivò
verso le ore undici. Alla stazione
erano a riceverlo i principali or
ganizzatoli della neo Loggia, tra
! cui Nicola Miale e il Ilev. Morel
i Più tardi arrivarono gli Uffi
. 'ciali e molti soci della Loggia
, "Salvatore Barzilai" di Charleroi.
i con a capo il Venerabile Antoni
. no Balsano. Questa Loggia è
. sfata come il centro di attrazione
. per lo sviluppo dell'Ordine in
. quelle località, e mercè la sua o-
I pera sono state organizzate una
! dozzina di Logge, tra cui questa
ultima di Monongahela, di cui
. naturalmente era la madrina.
! La cerimonia di iniziazione eb
i be luogo verso le quattro pome
ridiane nella Markel Hall. Vi as
, sistevano le rappresentanze delle
seguenti Logge: la "Giuseppe
Garibaldi" di California, la "Vi
ta Nuova" di Marianna, la "Nuo
va Alessandro Volta" di Donora,
la "Cristoforo Colombo" di Belle
Vernon.
Dopo la iniziazione dei fratelli
fatta dalla Loggia madrina "Sal
vatore Barilai", il Grande Se
gretario Archivista procedè alla
istallazione degli Ufficiali assisti
to dal fratello Francesco Mugna
ni in qualità di Araldo. Gli uffi
ciali istallati furono i seguenti:
Venerabile, Nicola Miale; As
sistente Venerabile, Pietro Roc
co; Ex Venerabile, Andrea Va
lente; Oratore, Salvatore Morel
lo; Segr. Archivista, Vincenzo
Bartolotta; Segr. di finanza, Giu
seppe Albero ; Tesoriere, Salvato
re De Santis; Curatori: Antonio
Barone, Angelo Lazzari, Leonar
do Spalla, Santo Cancillo, Gio
j vanni Ripaldi ; Cerimonieri : Giu
seppe Inserra, Salvatore Greco;
.Sentinella interna, Francesco
Porco; Sentinella esterna, Seve
rino Patriarca.
Dopo la iniziazione si aprirono
le porte al pubblico. Intervenne
anche il Si 'aco di Monongaihela, :
m r3i
Giunta comunale. Presentato dal
Venerabile della neo Loggia, egli
ebbe parole di plauso per la no
stra organizzazione, alle quali ri
spose ringraziando l'Oratore e
letto Rev. Morello. Quando gli il
lustri visitatol i lasciarono la sa
la, tutti gli intervenuti si alzaro
no in piedi ad applaudirli entu
siasticamente.
In seguito parlarono: il Vene
rabile della Loggia madrina An
> tonino Balsano; Giuseppe Leone
che disse con molta efficacia del
• l'importanza e dei progressi del
la nostra Istituzione; Semprevi
t vo, Venerabile della "Giuseppe
Garibaldi"; Tonelli, Venerabile
j della "Nuova Alessandro Volta";
I Morello, Oratore della neo Log
, già. che s'intrattenne suLtrino-
I riiio "Libertà, Uguaglianza e Fra
tellanza" e concluse inneggiando
alla fatidica ricorrenza del XX
l Settembre.
In ultimo parlò il Grande Se
' gretario Archivista ricordando la
vita di Amilcare Cipriani, le sue
ultime parole, che furono di au
gurio per la vittoria degli Alleati
e incitando i soci della neo Log
gia a voler tutti compiere con en
tusiasmo il proprio dovere per il
conseguimento di essa.
Agli intervenuti fu offerto un
vermouth. Quindi si passò al Re
staurant Rema, ove era stato
preparato un banchetto in onore
del Grande Ufficiale venuto per
la cerimonia di iniziazione. Ma il
Grande Segr. Archivista potè ri
manervi solo pochi minuti, do
vendo prendere il treno che do
veva ricondurlo a Pittsburgh e
' poi a Philadelphia, ove doveva
! trovarsi assolutamente il lunedì
mattina per accudire all'usato la
! VOTO. Egli quindi si accomiatò
. subito dai nuovi fratelli, espri
. imendo l'augurio che ia nuova
■ loggia segua l'esempio e l'attivi
[ tà di quella di Charleroi, organiz
zando presto altre consorelle.
IL GRANDE VENERABILE
1 A PITTSBURGH
Il 15 corrente il Grande Vene
rabile Giuseppe Di Silvestro fu a
Pittsburgh, ove spese la intera
giornata per esaminare e decide
re talune vertenze di fratelli e di
Logge della Città e dei dintorni.
Alla sera si recò a visitare la
Loggia "Pittsburgh" N. 74, che
• teneva la sua seduta ordinaria, e
che in occasione della venuta del
j Grande Venerabile aveva fatto
pervenire ai soci un invito specia
-1 le.
La sala era gremita non solo
di soci della "Pittsburgh", ma an
; che di fratelli visitatori delle log
ge locali e di quelle limitrofe.
) Il Venerabile Avv. Fortunato
■ con lusinghiere parole presentò
" all'assemblea il Grande Venerabi
" le, il quale funzionò da Araldo
1 nell'ammissione di un buon nu
mero di soci.
' Poscia pronunciò brevi parole,
dicendosi pienamente soddisfat
to e di tornare alla sede del Gran
-1 de Concilio con animo lieto per
' essere riuscito a conciliare taluni
malintesi tra fratelli.
. CONTRO CERTI
MISTIFICATORI
Dal fratello Ferdinando Dori
' di Greensburg riceviamo la se
i guente comunicazione:
"Vanesi e malvagi, i nemici del
i nostro Ordine cercano tutt'i mez
f zi per minarne le granitiche ba
i si e far nascere la discordia nelle
immense file dei sinceri ed appas
• sionati gregari. La lotta è sorda
■ ed occulta, degna dei pipistrelli e
■ di quanti temono la luce del sole.
"Se ci si combattesse a viso a
' perto, con lealtà e con galanto
• mismo, spunteremmo volentieri
■ una lancia, ma ai vili si ripete il
i verso di nonno Dante: "Non ti
' curar di lor, ma guarda e passa".
"Alcuni figuri, forse perchè ri
i fiutati dall'Ordine, forse per al
■ tri scopi più o meno reconditi,
• che non è il caso di vagliare nè
t di elencare, malignano contro co
- loro, che intorniati ai sani princi
- pii del nostro programma, fanno
propaganda per la creazione di !
nuove Logge o per aumentare il
numero dei soci delle Logge già
esistenti. La malignazione è fat
ta in modo scaltro ed efficace,
giacché si cerca di impressionare
il pubblico con un ritornello mol
to comodo e facile ad attecchire.
"Dicono i nostri nemici che gli
organizzatori di Logge ricevono
lauti compensi (quasi lavorasse
ro a commissione), distogliendo
così la volontà dei buoni e di
quanti volentieri darebbero la lo
ro adesione alla nostra grande
famiglia.
"Mi permetto richiamare l'at
tenzione del "Bollettino Ufficia
le" e dei dirigenti l'Ordine dei
| Figli d'ltalia in America, perchè
siano smascherati i vili e la veri-
—■
tà trionfi sopra mistificazioni di
ogni genere e specie.
"Tutti i gregari dell'Ordine,
compenetrati della bontà della
Istituzione, hanno fatto e fanno
del loro meglio perchè la colletti
vità Italiana, unita sotto la pro
tezione del Leone, simbolo del
l'Ordine, si redima dal prominen
tume coloniale e dai vampiri che
vorrebbero vederla in continue
lotte per trarne i soliti vantaggi.
"L'Ordine, ed è bene ciò si sap
pia, non ha organizzatori "uffi
ciali" a tanto per settimana od a
tanto di commissione sulla tassa
che pagano i nuovi soci. Niente
di tutto questo. La nostra propa
ganda è ispirata al grande ideale
della redenzione morale delle
masse dei lavoratori italiani, ed
il nostro lavoro trova giusto ed
adeguato compenso nella soddi
sfazione di aver operato il bene.
"Continuino pure a malignare
i nostri nemici. Le loro spampa
nate non fanno nè caldo nè fred
do, e tutti i buoni Figli d'ltalia
sapranno sorridere di compassio
ne. L'Ordine è alla luce del gior
no, ed i pipistrelli abituati alle
fitte tenebre non potranno nè sa
pranno nuocergli di un capello.
"Queste poche parole servano
di monito ai nemici e valgano di
conforto a quanti hanno contri
buito e contribuiscono a rinsalda
re la fede degli emigrati nei de
stini della Patria e dell'Ordine,
che in America ne è legittima e
genuina espressione".
Ferdinando Dori.
CONCORSO^
E' aperto un concorso per un
Assistente Segretario dell'Ufficio j
del F. U. M. di questo Stato.
A questo concorso possono par
tecipare fratelli e sorelle dell'Or
dine Figli d'ltalia in America, i
quali dimostreranno di possedere
le necessarie cognizioni, special
mente in materia di contabilità.
Ogni domanda di concorso de
ve essere corredata da titoli sco
lastici e da referenze di ben ser
vito, rilasciate dagli Enti, presso
i quali si è stati in precedenza
impiegati.
La Commissione si riserba il
diritto di sottoporre i candidati
ad un esame orale per provarne
la capacità.
L'orario d'Ufficio è di ore 8 al
giorno ed il compenso settimana
le andrà da un minimo di $15.00
ad un massimo di $20.00 a se
conda la capacità. Saranno prefe
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