La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, September 14, 1918, Image 5

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    CRONACA DI FILADELFIA
COMMEMORAZIONE
DEL XX SETTEMBRE
Sotto gli auspici delle logge
dell'Ordine dei Figli d'ltalia di
Filadelfia, alle ore 7 di sera di
venerdì prossimo, all'lndepen
dence Square, 5 strade in Chest
nut, sarà solennemente comme
morata la data del XX Settem
bre che ci ricorda la più bella pa
gina storica dell'Unità d'ltalia.
Dato il momento critico che
attraversiamo, e l'avversione del
solito mestatore coloniale, la
celebrazione di quest'anno assu
me una importanza massima.
A questo proposito la sera di
martedì scorso fu tenuta una se
conda riunione di Venerabili e
Grandi Deputati delle Logge di
Philadelphia. In essa fu stabilito
che in omaggio al grande interes
se spiegato dalla Legione Roma
na in questa occasione, nel racco
mandare a tutte le colonie ita
liane degli Stati Uniti di festeg
giale questa data, l'Avv. Giovan
ni Di Silvestro, presidente della
detta Legione per la Città di Fi
ladelfia, venisse nominato Presi
dente della commemorazione, ciò
che fu fatto per acclamazione. I
Un'ora prima della celebrazio
ne la Banda Cesare Battisti, di
retta dal Prof. Rossi farà un
giro per la colonia per richiama
re l'attenzione dei connazionali.
Alle 7 precise, però, tutti gli ita
liani che non sono acciecati da
banali pregiudizii, debbono tro
varsi alla "Independencc Squa
re". Oratori in inglese ed in ita
liano, i cui nomi saranno annun
ziati in apposite circolari, parle
ranno sul significato della festa.
Si raccomanda a tutti gl'ltalia
ni di esporre, a fianco di quella a
mericana, la nostra bandiera du
rante tutta la giornata del XX
Settembre.
Nella seduta di martedì sera fu
anche stabilito che ì venerabili
dovranno diramare inviti a tutti
i soci delle logge da essi presie
dute perchè non manchino di
trovarsi alle 5 strade in Chest
nut all'ora stabilita.
Per il ricevimento ai soldati
che verranno dall'ltalia per la
propaganda del 4.0 Liberty Loan
e per la celebrazione del Colum
bus Day, se ne parlerà in altra
riunione. Prima di sciogliersi la
seduta fu nominato un comitato
propaganda per l'Orfanotrofio e
Ricovero dell'Ordine in Pennsyl
vania.
Una Commemorazione del XX
Settembre avrà luogo Domenica
prossima, 15 Settembre, alle ore
8 p. ni., nella Chiesa Evangelica
Italiana, sita all'angolo della lO.a
strada e Kimball St.
Parlerà il pastore della Chiesa,
Rev. A. Stasio ed il coro della me
desima eseguirà Musica patriot
tica.
Un cordiale invito d'interveni
re è esteso a tutti gl'italiani del
la nostra Colonia.
LE PERDITE ITALO- AMERI
CANE DI PENNSYLVANIA
IN FRANCIA
Durante le due ultime settima
ne si sono avuti i seguenti no
stri connazionali di Pennsylva
nia morti, feriti e perduti in azio
ne:
Morti in azione: Luigi Cic
cone, 1107 Christian St.; Danie
le Ciccone, 442 Wharton St. ; Mi
chele Bulga, 216 Tasker St.; e
George Coschi, 5532 Spragua St.,
di Philadelphia, Pa.; Alfredo Bi
signani, di Jessup, Pa. ; Salvato
re Sciarrone, di Elie; Michele
Medico, di Dunmore, Luigi Gelso,
di Oakmount; Giuseppe Anna, di
Scranton ; Fiore Francesco, di
Glassport, e Alessandro Copato,
di Bridgeport.
Moito per ferite riportate:
Angelo Inverso, 926 Catharine
St., Phila.
Feriti gravemente: Giulio
Merola, 1815 So. Hicks St., Phi-ji
ladelphia; Michele Soia, di Read- i
ing Camillo Lobruno, di Jeannet
ta; Lorenzo Nicastro, di Sharon;
Michele Antonio, Freeport; Gio- <
vanni Dura e Luigi Verdi, di
Pittsburgh.
Feriti leggermente: A. Far
rotti, Pietro Venia, Giovanni >
Buogi, Carlo Di Martino, Enrico i
Monzo e Nicola Trafficante
di Philadelphia Pa. ; Geor
ge Butale e Antonio Carac
ciolo, di Scranton ; Giovanni Bar
gadi, di Cliff Mine; Antonio Bai- ]
duga, di Kulphumon; Carmine
Lettieri e Carlo Pastore di Corao
polis; Alberto Nicola, Giuseppe 1
Galio, Vincenzo Grego e Frank :
Rossi di Pittsburgh ; Luigi Sfrat- :
tone, di Chester; Antonio Gio- 1
vanni, di Mocanaqua; P. Santo, '
di Rochester e Angelo Di Luzio '
di Eddystone.
Perduti in azione; Raffae- 1
le Agosto, Antonio Olivo, Vincen-, :
zo Spototo, 520 W. Pike; Salva-i
tore Fiolso, 625 Kimball St., e
Michele Viola 4017 Poplar St., di
Phila. ; Leonardo Palazzo, West
Apollo.
"WITHOUT RHYME OR
"REASON"
è la produzione che la prossima
settimana si darà al Pecple'sj
Theatre.
Vi parteciperanno artisti di
valore, come Al. K. Hall, Bobby
Barry, Geo. E. Snyder, Jane May,
, Florence Rother, MacStanly ed
. altri.
BANCHETTO IN ONORE
DEL Or, GIUSEPPE ARMAO
1 Un altro giovane connazionale
addottoravasi quest'anno in-me
dicina e chirurgia, Giuseppe Ar
mao, figlio di umili ed onesti ope
rai, venuti in America molti an
ni fa da quell'isola generosa che
vide la gloria dei vespri. Il neo
dottore è giovanissimo; si dice
che sia il più giovane dei profes
sionisti della colonia italiana ed è
giunto alla meta agognata attra
verso mille difficoltà e mille sa
crifici.
_
Dr. GIUSEPPE ARMAO
E perciò i suoi ammiratori, i
suoi conterranei, i suoi amici vol
lero lunedì sera onorarlo con un
banchetto che ebbe luogo aila
New Garrick Hall e che riu -ci im
ponentissimo per il numero degli
intervenuti, per l'ordine che vi
regnò sovrano sino all'ultimo i
stante, pei- la simpatia onde ven
ne circondato l'anfitrione ed il pa
dre di lui che appariva felicissi
mo e superbo.
11 merito dell'iniziativa però va
dato alla Società di M. S. l'lndi
pendente Amerigo Vespucci, la
quale ebbe per lunghi anni, nel
suo seno, il giovane Dottore in
qualità di tesoriere e di segreta
rio, intelligente ed attivo.
Furono invitati speciali Epifa
nio Armao, padre del festeggia
to, Bartn Cook Hirst, M. D.,
Randle C. Rosenberger, Md. ;
l'Avv. Eugenio V. Alessandroni e
ii Professor Francesco Cubicciot
ti, rispettivamente oratori ulti-j
ciali, in inglese ed in italiano.
Della stampa erano stati invi
tati l'Opinione, la Libera Parola,
la Voce della Colonia, il Mastro
Paolo e l'Evening Ledger.
Il Comitato era così composto :
Filippo Sinatra, Presidente; An
tonio Breglia, Vice Presidente;
Salvatore Serraino, Segretario;
Benedetto Oro, tesoriere; Anto
nino Viglione, Maestro di Ceri
monie.
Il banchetto fu servito dai fra
telli Di Lullo; ci sembra quindi
superflua ogni lode, poiché essi
hanno affermato già da tempo la
loro fama nell'arte culinaria.
La sala era stata addobbata con ;
gusto artistico da Aristodemo
Palladino e la Point Breeze Band
diretta dal Maestro Adelizi, con
scelti pezzi di musica, deliziava i
convitati.-
Alle 8.30 precise, con insolita 1
puntualità, i trecento convitati
sedevano attorno alle tavole bel
lamente imbandite.
Il festeggiato, al suo apparire, 1
venne salutato da frenetici ap
plausi, ed oggetto di viva simpa
tia da parte di tutti era il vec
chio Armao, il fortunato padre
del giovane egregio che ì com
mensali debitamente onoravano.
Alle frutta il Presidente Sina
tra diede la stura ai discorsi e
disse poche parole, facendo rile
vare la splendida riuscita della
festa, riuscita dovuta in massima
parte alle calde amicizie che van
ta il festeggiato, specie nella clas
se operaia. Gli augurava una lu
minosa cai riera e gli presentava,
a nome del Comitato, uno splen
dido niazzo di rose, col gentile in- i
carico di offrirlo alla caia geni
trice, che, a causa di una indispo
sizione, aveva dovuto privarsi
di Uà gioia di esser testimone del
meritato trionfo del fìllio.
Presentò quindi, con Ringhiere
ed acconce parole, il Maestro di
cerimonie Antonino Viglione, il
quale, efficace sempre, [<i in quel- '
l'occasione efficacissimo, ed il suo
dire, impeccabile nella forma e
nella dizione, breve e scultorio,
fu coronato da meritadssimi ap
plausi.
Sorse poscia, presentato dal
Maestro di cerimonie, l'oratore
ufficiale in inglese, il popolarissi
mo Avvocato Alessandroni, che
si fece applaudire quando disse '
che la soverchia frequenza dei
banchetti in Colonia sembrano u
na stonatura, ma quelli che ono- 1
rano giovani modesti e valorosi,
come il Dr. Annao, sono sempre
i benvenuti.
L'oratore Ufficiale in italiano,
Prof. Cubicciotti, fu assente, ma
lo sostituì magnificamente l'ope
raio Giuseppe Sindoni, che sebbe
ne colto alla sprovvista, parlò
molto bene.
Giuseppe Di Silvestro, accolto
da fragorosi applausi, con i quali
fu anche salutato al suo apparire
in sala, a dispetto di un imbro
glione e miserabile pescatore che
non aveva pagato neanche il bi
glietto d'ammissione, fa un lun
go discorso. Elogia infine la So
cietà Indipendente Amerigo Ve
spucci per quest'altra bella ini
ziativa presa per festeggiare il
Dottor Àrmao, al quale fa i più
caldi elogi, raccomandandogli di
mantenersi in carattere e di
guardarsi dai falsi amici. Mentre
lo saluta come amico e professio
nista, si augura di salutarlo fra
breve fratello dell'Ordine Figli
d'ltalia, prendendo esempio da
suo padre che è uno dei più vec
chi e fervidi soldati della Gran
de Famiglia.
Insistentemente richiesto dagli
intervenuti, parla l'Aw. Giovan
ni Di Silvestro, il quale è felicissi
mo e fa notare la differenza
delle nostre colonie da 20 anni fa
ad oggi. Dice che il Dottor Ar
mao non deve dormire sugli allo
ri già raccolti, se ciò facesse non
avrebbe fatto nulla. Egli deve an
cora studiare, perchè il campo
della scienza è vasto e si augura
di vedeelo uno dei migliori pro
fessionisti in Philadelphia.
Giuseppe Mercurio, a nome del
Sodalizio, nella sua qualità di
Presidente, presenta al festeg
giato diversi oggetti medici e
ferri chirurgici che dice se non
rappresentano un valore, rappre
sentano l'attestazione della stima
e dell'affetto di tutti i socn che lo
hanno avuto per diverso tempo
tesoriere e Segr. di Finanza.
Parla anche Nicolò Dragotto,
Venerabile della Loggia Napoleo
ne Colaianni N. 141 dell'Ordine
Figli d'ltalia, e porge al Dr. Ar
mao il saluto e gli auguri dei ca
ronesi, suoi compaesani.
In ultimo il Maestro di Cerimo
nie presenta il festeggiato, il qua
le ringrazia con queste parole:
"Amici, col cuore commosso
«alla gioia, non trovo parole adat
te per esternarvi i miei sensi di
gratitudine per gli onori che que
sta sera m'avete resi.
Veramente mi sento quasi 11-
niliato di fronte a questo impo
ìente simposio, mi senio umilia
;o, dicevo, nel vedere qui raduna
te centinaia di persone, rappre
sentanti tutta la scala sociale del
a nostra Colonia, per rendere o
naggio ad un giovane il quale
ìon fece altro che parte del suo
lovere. Tutti questi onori, o Si
gnori, non spettano a me, ma di
agione ai miei carissimi genito
'ì i quali furono lo sprone e la
■ausa del mio successo.
Essi mai si avvilirono di fron
o ai sacrificii immensi che ebbe
'o a sostenere per mantenermi a
rli studi, furono i loro affettuo
si e saggi consigli e la loro abne
gazione al sacrificio che mi inco
aggiarono a far sempre meglio,
Signori tutti, membri della be
ìemerita Società Indipendente
Amerigo Vespucci, che foste pro
notori di questo banchetto ; com
xnienti del comitato che con so- <
erzia e con zelo lavoraste per la
splendida riuscita della festa, io l
ri ringrazio tutti per l'alto ono
e che m'avete procurato questa
sera. Questa data sarà memora- j
>ile per me, e mi sarà anche di
iprone ad essere il custode gelo- :
io della nobile missione a me as
segnata. Per rendermi più degno i
lella vostra stima e della vostra
unicizia, cercherò di far sempre
neglio e di mai deviare dal retto
sentiero ed il mio motto sarà:
'Onestà e Dovere".
Signori, prima di dividerci,
nandiamo un saluto ed un inchi
-10 riverente a questo grande po
)olo della bandiera stellata ed al
suo immortale Presidente Wood
ow Wilson, fervido propugnato
e del Diritto delle genti ed apo
stolo della Libertà, e questo stes
so saluto ed inchino echeggi al di
à dell'Oceano, ai nostri valorosi |
:ombattenti che con vera abne
gazione stanno spargendo il loro
jrezioso sangue per la libertà dei
Dopoli : augurando loro che la vit
oi'ia finale voglia presto corona
•e i loro socrifizii".
SILVIO PELLICO
Questo dramma storico, cono
sciuto anche sotto il nome de "1
Martiri della Forca Austriaca"
sarà dato la sera del 7 Ottobre al
a New Garrick Hall, 507 So. Bth
St., sotto gli auspici della Log
gia Italia, No. 77 dell'Ordine Fi
jfli d'ltalia.
Vi prenderanno parte le signo
re Clara Avella e Anilina Gullot
:i ed i signori Giuseppe Monaco,
Domenico Cianci, Almerico Alti
fieri ed altri.
In ultimo vi sarà una brillan
;issima farsa. I biglietti sono
rendibili dal Signor Francesco
Silvagni, Venerabile della Loggia
Italia, al No. 911£ Christian St.
ESTRAZIONE DI RIFFA
Domenica 1.0 Ottobre, in casa
lei Prof. Alfonso Rossi, 1228 So.
LBth St., alla presenza di molti
ntervenuti, ebbe luogo l'estra
iione di una riffa di un orologio
3d anello d'oro. Il primo oggetto,
:on la cartella No. 1716 venne as
segnato a! signor Vittorio Ciar
lante, 507 Clymer St., ed il secon-
Jo, cartella No. 911, al signor Ar
mando Manzi, 1223 So. Juniper
Street.
Il Prof. Rossi, che a causa del
non ritorno in tempo dei libretti,
ha dovuto posporre di un mese
l'estrazione, ringrazia sentita
mente tutti gli amici che in que
sta occasione l'hanno favorito.
CASINO THEATRE
Durante la settimana prossi
ma al Gasino Theatre sarà data
l'opera comica "Girls De Looks"
con i principali attori Hqly e Lee.
LA LIBERA PAROLA
COMUNICATO
Phila., 4 Sett. 1918.
Egregio Signor Direttore
I della "Libera Parola"
! Quantunque non ignorassi che
spetta a chi debba (ti rendersi da
un'accusa il diritto di dire l'ulti
, ma parola, non avrei risposto nè
alle lettere nè ai commenti ap
parsi nell'ultimo numero del suo
: giornale, a proposito dell'inciden
te di Paulsboro, N. J., che, non
1 so per qual palese o recondito mo
tivo, minaccia di diventare un
vero e proprio affare di Stato, se
non vi fossi spinto da ragione ben
più seria che non sia quella di
combattere, con più o meno spi
rito, una futile per quanto inuti
le logomachìa. E non avrei ri
sposto, pur essendo certo che,
quasi fossero tornati i beati tem
pi della Santa Inquisizione, si sa
rebbe fatto il processo al mio si
lenzio, come si tenta farlo alle
mie intenzioni (meglio sarebbe
dire alle mie supposte intenzio
ni) , perchè non ritengo affatto,
e con me non lo ritengono i let
tori di buon senso, che alcuno
abbia finora provato con solidi
argomenti e con più solidi docu
menti l'esistenza di una qualsiasi
propaganda, che non si è esitato
a qualificare di disfattismo, da
me esercitata a danno del bene
merito Ordine Figli d'ltalia.
Credere, infatti, che per dimo
strare l'esistenza di una tale pro
paganda, contro l'Ordine in gene
rale ed in particolare contro una
Loggia in via di formazione, ba
sti riportare, sia pure con fedeltà
di memoria, fatterelli raccontati
in conversazioni strettamente fa
miliari, con l'appoggio di lettere
incoscientemente firmate da
troppo compiacenti amici, signi
fica affermare due cose ugual
mente stupide ed inconsulte: af
fibbiare cioè alla mia supposta
intenzione di propaganda disfat
tista una vera patente di asinità,
per essermi servito una sola vol
ta ed in una sola occasione di
mezzi troppo innocui e primitivi
per potere far breccia; e suppor
re la compagine dell'Ordine tal
mente debole e vacillante da po
ter essere, se non distrutta, in
qualsiasi modo danneggiata dal
semplice racconto di un aneddoto
paesano o, magari come vuole il
signor NOI. da una Tavoletta di
Esopo. Verità intuitive di carat
tere così elementare non occorre
l'intelligenza del signor Sabati
ni per comprenderle, diamine !
Se avessi tempo da perdere, po
trei invece dimostrare che ripor
tare quella favoletta, castrando
tutto quello che da me e da altri
fu detto prima e dopo, significa
non presentare le cose nella loro j
vera luce, e che quella favoletta i
inquadrata in tutta la conversa- !
zione, servì a trascinare sul ter
reno della discussione pratica i
contendenti, i quali da un'ora si
accapigliavano sempre con i me
desimi argomenti e con le mede
sime parole ; come potrei dimo
strare che il non aver voluto par
lare a favore del "CLUB" signi
ficava aver agevolato la forma
zione della "LOGGIA", contri
buendo a gettarne le basi allor- i
chè il signor Benevento, e non I
Benvenuto, che era direttamente
interessato alla formazione del
"Club", dopo quella favoletta si,
decise a costituire la "Loggia", e
cioè a maritarlo quel figliuolo, vi- !
sto che non era possibile farlo
prete, cominciando subito a rac
cogliere in un libretto le adesio
ni dei presenti e facendosi versa
re da ciascuno la somma di tre
scudi per le spese del Charter.
Potrei inoltre dimostrare che il ;
signor Sabatini, il quale ha una!
memoria che, a seconda delle
convenienze, presenta curiosi fe
nomeni di fedeltà e di labilità, si
è guardato bene dall'ammettere
questi ultimi importantissimi
dettagli, perchè allora avrebbe j
dovuto riconoscere che la mia fa
voletta ebbe il potere di creare il
nucleo di quella "Loggia", per la
costituzione della quale vanamen
te egli, e ciò per sua spontanea
confessione, lavorava da mesi.
Ma varrebbe la pena di fare
tali dimostrazioni ? Salutiamo
piuttosto l'ombra eroica del glo
rioso Cavaliere della Mancia che |
torna a battagliare con innocui
mulini a vento, credendo di af
frontare giganti dalle erculee for
me mostruose, e passiamo oltre.
Mi son deciso a scrivere questa
lettera a Lei, sig. Direttore, sol
tanto perchè intendo protestare
con tutte le mie forze, in mio no- j
me e dei miei compagni di lavo
ro, contro quella frase del suo
commento che dichiara tutti i
" componenti la stessa famiglia
giornalistica, padroni e servi, a
cerrimi avversari, etc "
Essere redattori od operai di
un giornale non significa esser
servo più di qualsiasi altro mor
tale che, non potendo Vivere di ;
rendite, nelle molteplici attività '
dell'ingranaggio sociale, cerca
spendere le sue forze per affron
tare e superale, con onesto gua
dagno, le mille esigenze della vi
ta, E chi rivolge quell'accusa ba
nale con l'intento di offendere,
specie se viva anche negli am
bienti giornalistici, mostra di a
gire per preconcetto, per malafe
de o per ignoranza.
Ebbi già a compagno di lavoro
un carissimo amico che copre at
tualmente, e che anche allora co
priva, se non erro, una carica im
portantissima nell'Ordine. Po
rrebbe chiunque, per ciò solo,
chiamarlo ex-servo di quel pa
drone? Ho ora altri compagni
nell'assiduo lavoro diuturno, al
; cuni dei quali fanno parte del
l'Ordine. Rivolger loro quell'ac
cusa, non significa forse mettere
in non cale i principii di Fratel
lanza che l'Ordine propugna?
Come individuo, poi, respingo
completamente l'altra allusione
del suo commento dove afferma
che pure avendo " fatto parte
dell'Ordine nel Connecticut, pei'
ragioni di opportunità, debbo og
gi seguire, etc...." Ho fatto pai
te dell'Ordine, anzi ho fondato,
col farmacista Domenico Mas
tica e col Signor Giuseppe Cu
belli, la prima Loggia dell'Ordine
in Bridgeport, Conn.; ed esserne
ora fuori, per mia volontà, non
significa aver rinnegato 1 miei
principii per seguire un'opportu
nità che non esiste. A conferma
di ciò potrei dirle che, appunto
per coerenza, ho rifiutato di far
parte di altri Ordini, nonostante
i ripetuti inviti ricevuti al ri
guardo. E, sempre in base alla
detta coerenza, posso ancora una
volta affermare pubblicamente,
come affermai innanzi alla Mis
sione dei Giornalisti Italiani, che
ritengo degno di encomio e di
rispetto "l'Ordine Figli d'ltalia, il
quale degnamente si è assunto il
compito gravoso, ma generoso, di
raccogliere in una sola famiglia
tutti gli Italiani sparsi nelle A
meriche".
E veniamo alla conclusione.
Continui l'Ordine Figli d'ltalia
per la via luminosa che gli si a
pre d'innanzi e combatta le sue
feconde battaglie all'ombra del
vessillo che ha con tanto ardi
mento impugnato, senza fermar
si a piccole ed inutili scaramucce
che ne offendono la serietà ; giac
ché, se è nato, come è nato, con
organismo robusto e vitale, non
ha bisogno di apparire puntiglio
so come una donnetta di strada,
per raggiungere la sua meta.
Così facendo raccoglierà l'ap
poggio e l'entusiasmo di quanti
Italiani, me compreso, miri no al
la forza dell'unione, concentrata
appunto nell'Ordine, per l'affer
mazione dei loro diritti in terra
straniera. Ed in ciò credo aver
consenzienti così Lei, egregio si
gnor Direttore, che i lettori del
suo Giornale.
Che se poi altri vorrà ancora
gonfiare questo piccolo episodio
all'altezza di un avvenimento, ed
Ella avrà spazio e tempo dispo
nibili da accogliere e commenta
re tali gonfiature, faccia pure il
suo comodo.
Per conto mio, e lo dico sul se
rio, intendo chiusa la vertenza,
in modo definitivo.
Con stima, mi creda,
Dev.mo,
M. STRIZZI.
Nella prossima settimana pub
blicheremo poche parole di com
mento a questa filastrocca che
non distrugge di una jota l'ac
cusa formulata contro l'avv.
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