La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, August 24, 1918, Image 1

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    Published and distribute d under permit No. 500 authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Ph Uadelphia, Pa., by order ot the President. A. S. Bu rleson, Postmaster Gen.
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
United States Army Ambulance
Service With (he Italian Army
July 24, 1918. '
My dear Mr. Di Silvestro:
Your letter of June 3rd, 1918,
reaches me in Italy and this (
explains my delay in answering.
In regard to the request for a
commission for Pvt. G. T. Maio- <
riello 1 would say in the first
place that very few, if any, com- j
missions will probably be issued
on this side of the water and se
condly, constant, continued and
efficient service will procure
same, and that in the war zone
here such matters necessarily
take a secondary place, there
being so far as I know at present
no vacancies for commissions. I
shall of course bear your request
in mind for future reference in
case an opportunity arises ana
shall lie very glad to use my good
offices so far as it is consistent
with military duties.
You wiil be pluased to know
that we have been enthusiastic
ally received by the Italians and
that we have been enthusiastic
far literally over a bed of flo
wers. The most cordial relations
exist between us and Italians of
all classes and ranks and their
hospitality has been such that it
has been difficult at times to
accomplish our military duties.
The flag the Sons of Italy pre
sented to us has been displayed
here formally and 1 had the plea
sure of telling the Minister of
War in Rome about it and all the
other ranking Italian Military
Officials. Philadelphia in conse
quence has loomed very large
on the Italian map and in the
Italian mind. There have been
many pictures,moving and still,
taken of this flag at the head of
our troops and when conditions
permit I hope to send one to your
Siociety that your Society may
have it for record. Yours is the
first Italian flag from America to
lie displayed here and I have
made it a point to give the honor
to Philadelphia Society.
Please, remember me to my
friends in your Society for whom
I have the warmest regards »nd
tell them that the mahy Italians
from Philadelphia with us are
i doing good service and givin"
i you all at home a good record
■ and making a good record with
. your fellow countrymen over
here. Truly yours,
-i C. P.FRANKLIN, Lieut, 'o'orel, A.A. S. LA LIBERA PAROLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpentcr Street r
ANNO I. - Numero 19
niiiMHiiiuin
L'On. Bevione, Commissario
del nostro Governo presso gii
Stati Uniti, ha inviato in questi
giorni una circolare alla stampa
italo-americana, quotidiana e set
timanale, per informarla, infor
mandone contemporaneamente
anche le masse emigrate, che e
gli è alla direzione del servizio di
propaganda italiana in America.
In verità, quando giunse dalla
patria l'autorevole deputato na
zionalista, eia investito di un
mandato molto diverso, quello di
Capo della Missione militare per
l'areonatica; ma oggi tutti noi
di America, senza distin
zione, dobbiamo rallegrarci per il
novello incarico dato all'un. Be
ivione. E dobbiamo anzitutto ral-
Begrarci per la l'elice scelta poiché
fil nuovo Commissario è uno dei
|più brillanti giornalisti d'ltalia;
uno dei più autorevoli rappresen-
Itanti del nostro Parlamento na
izionale; uno dei più ardenti ed
entusiasti assertori dell'attuale
conflitto mondiale che dovrà in
frangere i ceppi che tenevano av
vinta alla Germania la patria no
stra, dandole i suoi naturali con
fini, assegnatile dalla natura e
dalla storia.
E dobbiamo in secondo luogo
rallegrarci per la saggezza del
provvedimento. 11 nostro Gover
no si è svegliato dal suo letargo
un po' tardi, al 4.0 anno di guer
ra cioè, ma si è pure svegliato,
e noi siamo sicuri che si è ancora
in tempo per riparare ai danno
[sissimi inconvenienti provocati
[dalla nostra apatia e dalla nostra
|trascuratezza.Ce ne danno ai tirla
mento la energia, la solerzia e
l'alta intelligenza dell'On. Bevio
ne.
m Fino ad oggi, c dopo quattro
Bini di lotta titanica svolta
si in un fronte irto delle
più terribili difficoltà, gli
alleati e in special modo
l'America, hanno quasi totalmen
te ignorato le imprese condotte a
compimento dal nostro Esercito
ed il vigoroso contributo da esso
portato alla causa comune. L'A
merica per di più ignora, nella
gran maggioranza del suo popolo,
i fini altissimi pei quali la patria
inostra è scesa nel conflitto, a
manco dei campioni della libertà,
fed ignora altresì tutto quanto ri
guarda la nobile e cavalleresca
Qtalia moderna, ostinandosi cie
camente e caparbiamente a vo
lerla giudicare a traverso lo ster
minato esercito dei suoi figli ra
minghi.
Per il bene comune, di fronte
al mortale pericolo che incombe
sul capo di tutti, sarebbe neces- !
sario che i ciechi finalmente a
prissero gli occhi.
Questo dall'On. Bevione si at
tende e si spera ; ma occorre che,
inel difficile e delicato lavoro, lo
sostenga il concorso incondizio
nato di tutti, delle nostre Auto
rità diplomatiche, della nostra
stampa, della stampa americana
che bisogna guadagnare tutta
antera alla nostra causa, delle no
stre Istituzioni.
! Mr. Sayre, il genero del Pres.
RVilson, che è giornalista di va
glia, recatosi al fronte nostro,
restò ammirato per le imprese
[veramente ciclopiche e di leggen
da degnissime che si offrirono al
può sguardo attonito, e che po
rrebbero essere invidiate se
condo egli racconta dall'eser
cito più agguerrito del mondo.
Il sublime spettacolo frutto
di quattro anni di silenziosi sa
crifici costituì una vera sor
presa per il giornalista america
no, il quale, all'ufficiale italiano
[che l'accompagnava, domandò
come mai l'ltalia aveva lasciato
che il mondo ignorasse le gesta
|da essa compiute. E l'ufficiale
tìi rimando: "La mia patria è sce
nsa in campo per combattere e non
[per far delle chiacchiere."
Nobile risposta, degna in tut
to degli antichi guerrieri e che
rivela la indomita fierezza dei no
stri soldati, ma non attenua
gli errori dei nostri governanti.
L'ignoranza delle cose d'ltalia,
l'ignoranza circa l'entità dell'au
silio da essa prestato alla causa
'degli Alleati, ausilio che più di
lina volta ha scongiurato il disa
stro, ha prodotto danni incalco
labili. Fino a poco tempo addietro
I nostri diritti non erano ricono
sciuti neppure dai nostri Alleati,
jfed anche oggi mentre in Francia
'"America invia soldati a milioni,
;] fronte italiano ne manda solo
•laiche reggimento; e persino
m aviatori americani che ven-
II ro addestrati nei campi d'lta
lia, compiuto il periodo di istru
zione, vennero chiamati in Fran
ca.
Questa non è che una delle
conseguenze dolorose della man
cata propaganda da parte no
stra.
Ma non basta; oggi balza fuori
un altro fatto estremamente gra
ve, per il quale occorrono senz'al
tro rimedi immediati ed energici.
11 "Progresso" di New York
parla di numerose lettere che gli
pervengono da nostri connazio
nali che si trovano in diversi
campi di istruzione, lettere che
concordano nel denunciare mal
trattamenti cui sono fatti segno
tutti quelli di nazionalità italia
na, da parte specialmente di uffi
ciali e sottufficiali istruttori, i
juali, nei loro insulti triviali ed
nfami, non si peritano di coin
volgere anche la nobile patria di
jrigine dei nostri coscritti.
Che la grave notizia abbia
fondamento,lo si deduce da molte
voci di protesta che si levano
contemporaneamente da tanti
punti diversi, come un coro, ed è
molto difficile poterle mettere
in dubbio.
Potrebbe credersi piuttosto
che questi masnadieri che insid
iano, con madornale incoscienza,
la più nobile delle Nazioni del
mondo, siano di provenienza te
desca ; il che non è del resto im
possibile, perchè l'America, mal
grado mille e mille prove di fel
onia e di tradimento, si ostina
i riporre -tutta intera la sua fi
lucia nei tedeschi naturalizzati,
3 può quindi aver spinta la pro
pria cecità fino ad affidare ai
:edeschi l'istruzione bellica dei
proprii soldati.
Ma... se fossero americani ? So
fossero americani, mostrerebbe
•o di avere un'anima di fango ed
un'ignoranza spregevole, ed a
richiamarli all'osservanza del do
vere e delle regole più elemen
tari di civiltà e diseducazione, do
vrebbe provvedere l'Oli. Bevione,
coll'ausilio della nostra R. Amba
sciata, della Stampa, delle nostre
Istituzioni e, primo fra tutti, col
concorso del Governo America
io.
Il quale, nel reprimere energi
camente il deplorevolissimo scon
cio, dovrebbe tener presente che
i giovani italiani costituiscono
lui il nucleo dell'esercito e che i
soldati americani che sono giun
ti in Italia, vennero accolti entu
siasticamente da quel popolo ca
valleresco ed ospitale, ed hanno
marciato in trionfo, sotto una
pioggia di fiori, su di un tappeto
smaltato di mille vivacissime tin
te.
Ma noi, a questi sciagurati,
chiunque essi siano, a qualunque
nazionalità essi appartengano,
tacciamo una storia ed una glo
ria due volte millenarie e mettia
mo sotto il loro grugno bestiale
la visione della nuovissima gesta
iHi Gabriele D'Annunzio e dei
suoi valorosi compagni.
E' quella una gesta di animo
sità, di temerario ardire, di gen
tilezza e di valore che molti po
poli arrivano appena ad ammira
re e che molti altri non sanno
neppure concepire.
LA LTRERA PAROLA
♦ ♦ *
Pei mi ni pelo Citelli
Anche al Grande Venerabile
per lo State di Pennsylvania, del
l'Ordine dei Figli d'ltalia, diret
tore di questo giornale, sono
giunte due lettere di protesta di
Cosmo Di Giovannangelo, socio
della loggia Guglielmo Marconi
No. 165, soldato nel 5.0 Reggi
mento Fanteria, accampato in
Startansburg, S. C. : una di es
se è data il 9 e l'altra il 10 cor
rente.
In entrambe il Di Giovannan
gelo .dice di trovarsi ricoverato
nell'infermeria del Reggimento
con dolori al fianco ed alla schie
na, cosi forti da non permettergli
di potere alzare la testa. Egli in
tanto si lagna di non avere l'as
sistenza sanitaria che è scarsissi
ma, specialmente, egli aggiunge,
per gli italiani. Da mangiare,
continua il Di Giovannangelo, ne
ho del pessimo quando non ho
appetito; con un caldo torridissi
mo l'acqua da bere si vede solo
quando non si ha sete, mentre
per niancanza di essa la mattina
non posso lavarmi la faccia; di
medici credo ve ne siano pochis
simi.
Il Di Giovannangelo conchiu-
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA I INI PUGNO
"Enlercd as sccond-class matter Aprii 19, 19*8, at the post office at Philadelphia, Pa.. under the Act of March 1879".
do dicendo che colà vi sono molti
Figli d'ltalia.
Al Venerabile Supremo rivol
giamo un appello perchè si inizii
un serio movimento non dai sin
goli Stati, ma dall'Ordine intero
perchè i soldati italiani, che entu
siasticamente hanno risposto al
l'appello della loro Patria di ado
zione, siano trattati alla stregua
dei così detti "soldati americani".
Ma il movimento, deve farsi
dall'Ordine e per l'Ordine e non
appoggiando questo o quel gior
nale.
R. Consolato d'ltalia
Phila., Pa., 20 Agosto 1918.
Con preghiera di pubblicazione
nella edizione di Sabato p. v.
"11 Regio Consolato rende noto
che presso la Regia Ambasciata
è stato istituito un "Ufficio spe
ciale del R. Commissariato dell'E
migrazione" il quale ha per com
pito di rendere asistenza ai con
nazionali in tutto quello che con
cerne il servizio dei benefici che,
tanto in vita quanto in morte del
militare italiano arruolato nello
Esercito degli Stati Uniti, siano
di spettanza delle relative fami
glie, ed al quale potranno per
tanto rivolgersi le famiglie stes
se per quanto riguarda i sussidi,
premi di assicurazione e simili
che potessero loro spettare."
* * *
"A beneficio dei Profughi delle
Provincie invase sono pervenute
al R. Consolato le seguenti obla
zioni :
A mezzo del R. Agente Conso
lale in Baltimore $4500, rappre
sentanti il ricavato netto di un
Bazaar tenutosi lo scorso Maggio
in quella città sotto gli auspici
delle Loggie riunite dell'Ordine
dei Figli d'ltalia a beneficio dei
profughi.
Dalla Loggia Carlo Altobelli
No. 719 dell'Ordine dei Figli d'l
talia $80.25.
A favore delle opere di assi
stenza civile durante la guerra:
Dal Signor Giovanni Di Silve
stro $25.00.
Dalla Signora Reulah R. Am
rani (col tramite del Signor Gio
vanni Di Silvestro) $10.00."
Concorso per una borsa
di Studio
La Commissione Borse di Stu
dio dell'Ordine Figli d'ltalia, allo
scopo di suscitare tra i giovani
italiani di nascita o di origine l'e
mulazione allo studio della nostra
lingua, ha indetto un concorso
per esami tra i giovani d'ambo i
sessi, soci o figli di soci dell'Or
dine, inscritti nelle "High
Schools" o 'nei "Colleges" dello
Stato di Pennsylvania, con le se
guenti condizioni e norme:
1. Gli esami consisteran
no in un componimento, da scri
versi in lingua italiana, su tema
riguardante l'ltalia o l'America.
2. AI giovane che, a giu
dizio della Commissione, svolge
rà meglio il tema verrà assegnato
un premio d'incoraggiamento,
consistente in $250,00 in contan
ti ed il suo nome verrà pubblica
to, ad onore, sul Bollettino Uffi
ciale dell'Ordine F. d'l. e sui gior
nali.
3. Data degli esami è do
menica 15 settembre prossimo
venturo, ore 9 ant. Per comodità
ed economia sono state stabilite
due sedi di esami : Philadelphia e
Pittsburgh, a scelta dei concor
renti : a Philadelphia al N. E.
Cor. 7th & Christian Sts. a
Pittsburgh al McGeagh Bldg.,
607 Webster Ave.
4. Le domande debbono
essere dirette al "Grande Conci
lio di Pennsylvania dell'Ordine
Figli d'ltalia, N. E. Cor. 7th &
Christian Sts., Philadelphin,
Pa.", non più tardi del 10 del
prossimo settembre. Ciascuna di
esse deve contenere la dichiara
zione della sede in cui il concor
rente preferisce sottoporsi all'e
same Philadelphia o Pitts
burgh e deve inoltre essere
corredata dei seguenti documen
ti:
' a) - Certificato di nascita,
o affidavit legalizzato da un No
taio;
b) - Bolletta di pagamen
to o certificato dimostrante che
il concorrente od il padre sia so
cio dell'Ordine F. d'l.
c) - Certificato d'inscrizio
ne in uno dei corsi di "High
School" o di "College" dello Stato
di Pennsylvania.
Philadelphia e Pittsburgh, 19
Agosto 1918.
Per la Commissione :
Avv. A. Cianflone, Pres.
Aw. T. S. Russo, Segr.
PHILADELPHIA, PA., 24 AGOSTO, 1918
li idi che possi
In questi giorni, davanti ai
giurati di West Chester, Pa., ha
avuto termine una causa eclatan
te, che aveva appassionato per
lungo tempo il pubblico di Phiia
delphia. Questo processo ha as
sunto un'importanza enorme,
tanto che i giornali se ne sono
ampiamente occupati in diffusi
resoconti e si è prolungato per
parecchie udienze. Ma finalmen
te ha avuto quell'epilogo che
molti avevano preveduto e che
pur s'imponeva per rispetto alla
giustizia ed alla molale: le com
parse del fosco dramma, i ciechi
strumenti cioè, sono stati con
dannati.
I fatti, che han dato origine al
processo chiusosi testé con la
condanna dei rei, quasi tutti po
liziotti, compreso un tenente, so
no quelli che si verificarono l'an
no scorso, in occasione delle pri
marie, nel 5.0 quartiere di Phila
delphia,dove un agente della Pub
blica forza perdette la vita, reo
soltanto di aver voluto compiere
il suo dovere. lina ghenga di pre
potenti criminali, assoldata da
gente che si nasconde ancora tra
le tenebre, ma che speriamo ver
rà trascinata al più presto al red
de rationeni, impedì o tentò im
pedire con la violenza ai liberi cit
tadini il incero esercizio del voto.
L'opinione pubblica rimase in
dignatissima di fronte all'abuso
inqualificabile, e i protettori na
scosti, temendo il verdetto dei
giurati di Philadelphia, ottenne
ro, con intrighi e con maneggi,
di far trasportare la causa da
questa città ad altra sede, per
legittima suspicione.
Si scelse Wtst Chester, forse
nella speranza che i giudici e 1
cittadini giu.di di un piccolo
cen. ro potevano esser più facil
mente abbindolati. Ma ben tosto
e cioè fin dalle prime udienze, i
delinquenti ;i accorsero di esser
caduti dalla padella alla brage ;
se ne accorsero anche i protet
tori nascosti ed allibirono, poiché
la condanna elei burattini prelu
de alla condanna dei burattinai.
II giudice di W. Chester ha da
to prova di essere un magistrato
dotilo di un acume non comune e
inaccessibile alle lusinghe ed alle
minacce; i dodici giurati hanno
inteso tutta la loro responsabi
lità di fronte all'America'ed al
mondo ed han voluto che la giu
stizia trionfasse, passando anche
sui corpi abbattuti di potenti
personaggi. esempi riesco
no salutari. Ed i giurati di West
Chester, col loro verdetto, han
voluto dimostrare che aimeno
quella piccola città non è, come
si era creduto, tanto venale che
si venderebbe se trovasse un
compratore !
Durante lo svolgimento del
grande processo son saltati fuo
ri episodi ed avvenimenti che di
mostrano con evidenza meridia
na, che la canaglia assicurata al
la giustizia è strumento cieco ed
incosciente nelle mani di persone
altolocate che non hanno scrupoli
0 che pur di mantenere i posti
che assicurano ad essi una gros
sa prebenda, non rifuggono nep
pure di fronte al delitto.
Costoro sono i veri colpevoli ;
costoro sono quelli che costitui
scono per la società un pericolo
ed una minaccia perenni e sono
questi personaggi loschi e mi
steriosi che bisognerebbe porre
nelF impossibilità di nuocere.
Giacché la giustizia deve esser
sacra e non deve costituire come
una rete, nella quale i pesci pic
coli incappano, mentre i grandi
la sfondano e passano oltre ; deve
avere maglie formidabili, capaci
di trattenere anche coloro che
credono di delinquere impune
mente.
Nel periodo in cui il processo si
è svolto, si è visto, nell'Aula del
la Corte e nelle vie di West Che
ster, a tutte le ore, di giorno e di
notte, un poliziotto, un certo
Charles W. Alien, il quale sem
brava che non avesse un solo i-,
stante di tregua. Egli abbordava
tutte quelle persone che avevano
a fare col processo; testimoni,
giurati, avvocati, e per tutti era
largo di promesse, se essi fosse
ro stati ragionevoli. Ha tentato
con danaro di subornare testi
moni, di corrompere giurati, a
favore dei giudicabili.
E nell'adempiere questo man
dato, egli prendeva così po
che precauzioni, che i suoi tenta
tivi saltarono persino agli occhi
dei giudici i quali ne ordinarono
l'arresto, ponendolo sotto cinque
mila dollari di bail. Delitto fla
jgrante !
1 Ma di questa tragedia il pri
ino atto è terminato e su di esso
i è già calata la tela. La mano del
la giustizia è molto lunga e l'ar
tiglio molto robusto, quando vuol
fare per davvero.
Auguriamoci quindi che il velo
di mistero che ha ricoperio fino
ad oggi coloro che sono i vera
mente rei venga rimosso, che la
tela venga rialzata e che coloro
che fidano nella impunità per la
loro elevata posizione sociale,
vengano bollati col marchio del
l'in l'amia. RICHEL
LA BANDIERA DELL'ORDINE FIGLI
D'ITALIA SVENTOLA IN PATRIA
Il Colonnello C. P. Franklin
del Corpo d'Ambulanza che era
nel campo di Allentown e a cui i
Figli d'ltalia di questo Stato of
frirono una bandiera italiana,
scrive lettera al nostro Gran
de Venerabile Giuseppe Di Silve
stro.
In essa, dopo di aver informa
to il, Grande Venerabile circa una
di lui raccomandazione fatta
subordinatamente alle prescrizio
ni di legge per una prospetti
va di avanzamento dell'Avv. G.
'I. Maioriello che da semplice
soldato presta servizio nel Corpo
di Ambulanza, il Colonnello par
la delle accoglienze ricevute in
Italia e della nostra bandiera.
Egli conferma quello che già
noi sapevamo, e cioè che le acco
glienze fatte alle truppe del Cor
po di Ambulanza sono state entu
siastiche ed il loro cammino è
stato "letteralmente ricoperto di
fiori". L'ospitalità degli italiani è
stata tale da far trascurare alle
volte i doveri militari.
La bandiera offerta al Corpo
d'Ambulanza dai Figli d'ltalia di
Pennsylvania è stata superba
mente spiegata al vento, e del pa
triottico dono il Colonnello
Franklin ha informato il Mini
stro della guerra in Roma e altre
autorità militari che egli ha av
vicinato. Molte fotografie da
servire anche per cinematografo
sono state prese della bandie
ra marciali te a capo delle truppe,
ed egli promette di mandarne
qualcuna appena si presenterà
un'occasione favorevole.
Ma sarà meglio riprodurre in
tegralmente la lettera nel suo te
sto originale:
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni della Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
VISITE DEL GRANDE VENE
RABILE E INIZIAZIONE
DELLA LOGGIA
"FUORI I BARBARI".
Verso mezzogiorno di sabato
10 corrente, il Grande Venerabile
| arrivava alla stazione della Penn
sylvania di Ridgway, ricevuto dal
'Venerabile della Loggia locale,
Luigi Gasbarri, che lo ebbe ospi
te a casa sua.
Alla sera, nella sala della sud
detta Loggia Fratelli Cairoli N.
-80, fu tenuto un comizio per
raccogliere fondi a prò della Cro
ce Rossa Americana. 11 Grande
Venerabile fu uno dei principali
; oratol ie il suo discorso entusia
smò l'uditorio. Fu raccolta una
buona somr.a.
Intervennero al Comizio e vi
parlarono il District Altorney
della Contea On. Fred McFarleii,
l'Avv. W. W. Barbar, il Presiden-,
te del locale Draft Board George
McClain, il Presidente della Ridg
way National Bank E. G. Wil
liams, e d'editore del quotidiano
locale, il Record, E. T. Thomp
son.
Chiusosi il comizio, alle due do
po la mezzanotte il Grande Vene
rabile partì alla volta di Dubois,
e da qui alle 10.30 per Reynolds
ville, accompagnato da una venti
na di soci della Roma dei Cesari
N. 188 di Dubois, mentre eia for
zatamente assente il Venerabile
Giustino Fiasca avendo riportato
la frattura d'una gamba in un
accidente di miniera.
Lungo il tragitto si unirono al
la comitiva altri fratelli della
Marsicana Villa Glori No. 230 di
S.vkesviile e delia Fratelli Ban
diera N. 230 di Soldier. A Key-!
noldsville furono ricevuti dai
componenti della neo Loggia e
accompagnati alla sala degli Odd
Fellows ove doveva aver luogo la
cerimonia.
Questa fu diretta dal Grande
Venerabile, col concorso dell'A
raldo in persona del fratello Eu
genio Guido della Loggia Roma
dei Cesari. Madrina era la Log
gia Fratelli Bandiera, alla quale
appartiene l'organizzatore della
neo Loggia fratello Paolo Orlan
di.
Furono istallati i seguenti Uf
ficiali: Venerabile, Antonio Cau
dino; Assistente Venerabile, Pao
lo Ingresci; Ex Venerabile, Giu
seppe Verdirame; Oratore, Gio
vanni Bonghi; Tesoriere, Diego
Lisciandro; Segretario di finan
za, Nicola Fabiano; Segr. Archi
vista. Vincenzo Filippelli; Cura
tori, Giovanni Di Pieno, Onofrio
Schillaci, Francesco Ferraio,'
Giuseppe Campanini, Calmelo
Vigna; Cerimonieri, Carmelo Sci
betta, Luigi Contistabile ; Senti
nella interna, Alessandro Passa
lacqua; Sentinella esterna, Rosa
rio Palumbo.
Oltre alle Logge già menziona
te era rappresentata alla cerimo
nia anche la Giuseppe Garibaldi
No. 613 di California, Pa.
Finita la cerimonia, parlarono
11 Venerabile della neo Loggia
Antonio Caudino, il Venerabile
della Fratelli Bandiera Francesco
Barletta, l'Ass. Venerabile della
Roma dei Cesari, Girolamo Cle
mente, l'organizzatore della neo
Loggia Paolo Orlandi, il Segr.
Arch. Vincenzo Filippelli, Tom
maso Maranda della Roma dei
Cesari, Luigi White della Marsi
cana Villa Glori, il rappresentan
te della Giuseppe Garibaldi, di
cui ci sfugge il nome ed in ultimo
il Grande Venerabile.
Dopo dei discorsi si passò in
un'altra sala, dove furono servi
ti rinfreschi. a
Il Grande Venerabildiu ospite
del Sig. Luigi Ciamjjifirino, di
rettore di un imporrante pasti
ficio.
PER I PROFUGHI DEL
VENETO
Il Regio Console di Philadel
phia ha rimessa al Grande Vene
rabile Giuseppe Di Silvestro la
EXTRA! *
RISPARMIATE MONETAI
Se farete i vostri acquisii presso il nostro grande negozio
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\
Fa quel che devi, avvenga
che può'
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
seguente lotterà in cui accusa ri
cezione di somme a lui spedite a
beneficio dei profughi del Vene
to:
''Filila., Pa„ 12 Agosto 1918.
"Ho il pregio di segnar ricevu
ta a V. S. del check per la som
ma di $30,25 inviatomi con sua
nota del 1) corrente, quale oblazio
ne della Loggia Carlo Altobelli,
N. 719 dell'Ordine dei Figli d'l
talia a beneficio dei profughi del
Veneto.
"Nell'assicurarla che invio in
pari data tale somma alla Regia
Ambasciata in Washington, mi è
grato esprimere ancora una vol
ta all'Ordine dei Figli d'ltalia i
sensi del mio vivo compiacimento
per l'opera costante di soccorso
da esso prestata in favore delle o
pere di assistenza civile durante
la guerra.
"Colgo intanto l'occaione per
rinnovarle, ecc.
"Il Regio Console:
"G. POCCARDI".
IL MINISTERO DELLA
GUERRA PER L'AMBULAN
ZA DI CHESTER.
Come fu pubblicato a suo tem
po in queste colonne, ad iniziati
va della Loggia Dante Alighieri
N. 186, a cui si unirono le altre
Logge e Società locali della Co
lonia, tu offerta per sottoscrizio
ne una Ambulanza all'Esercito
italiano.
A tale riguardo il Presidente
del Comitato e nostro fratello
nell'Ordine, farmacista Nicola
Albanese, ha ricevuta la seguen
te comunicazione dal Regio Con
sole di Philadelphia :
; "Phila., Pa„ 7 Agosto 1918.
"Pregiatissimo Signore,
"Con riferimento a precedente
corrispondenza, ho il pregio di
informare la S. V. che il Ministe
ro della Guerra, Dilezione Gene
rale della Sanità Militare, al qua
le è giunto l'annunzio dell'arrivo
di un'autoambulanza, donata al
nostro Esercito dalla Colonia di
Chester, Pa., m'incarica di far
giungere al Comitato offerente
ed alla Colonia di Chester i più
sentiti ringraziamenti per la ge
nerosa offerta e di esprimere lo
ro il più vivo plauso per i senti
menti di alto patriottismo e di
devozione che codesti connazio
nali nutrono verso la Madre Pa
tria.
"NVH'assolverle tale gradito
incarico colgo l'occasione per rin
novarle, pregiatissimo signo
re, i sensi della mia distinta sti
ma.
"Il Regio Console:
"G. POCCARDI."
CRONACA DELLE LOGGE
Domenica 11 la Loggia Niccolò
Machiavelli N. 664 di Avondale è
stata visitata dal Grande Curato
re Gioacchino Cotone, il quale, in
assenza del Grande Deputato,
che trovasi malato, procedette
alla istallazione degli Ufficiali, e
quindi parlò sul progresso del
l'Ordine.
* * *
Nelle ore pomeridiane dello
stesso giorno 11 anche la Loggia
Guido-Baccelli No. 687 di West
Chester ebbe una visita del Gran
de Curatore fratello Cotone. Ed
anche in questa Loggia egli pro
cedette alla istallazione di alcuni
Ufficiali, facendo seguire la ce
rimonia da brevi parole d'occa
sione.
* * *
Domenica 18 la Loggia Vitto
rio Alfieri No. 149 di Renovo pro
cedeva alla istallazione di una
trentina di nuovi Fratelli, dimo
strando così che l'interessamento
preso per essa dal Grande Conci
lio così da affidarne le cure al
Grande Curatore Loiacono è sta
to tale da rialzarne le sorti.