La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, August 17, 1918, Image 4
Appendice de "La Libera Parola" FRANCESCO IVI ASTRI AMI LA CIECA DI SORRENTO ROMANZO " La sua ricchezza aumentava sempre più. Un giorno pensò di restituire, in una somma equivalente, il te soro che suo padre aveva ruba to. e questo pensiero gli venne non già per scrupolo di coscien za. ma affinchè il sonno della morte fosse men duro all'autore dei suoi giorni, ed anche perchè in fondo all'anima sua sentiva una certa vergogna di essere pari a un Tommaso Basileo. Fat to questo proposito, decise di mandarlo ad effetto con ogni precauzione per non dare alcun sospetto di sè; per far ciò, gli era necessario recarsi a Napoli e domandare allo stesso Basileo il nome della vittima loro, ovvero della famiglia erede. Inoltre, non gli sarebbe stato discaio di far ritomo ricco di fama e di denaro là dove conobbe scuri e miseri giorni. Da qualche mese aveva co nosciuto il conte Roberto Fran ami, napoletano, che si trovava a Londra per diporto, e quando costui, ad istanza del marchese Rionero, suo strettissimo amico, gli ebbe proposto il viaggio di Napoli, accettò subito, non tanto per aderire alle premure del con te, quanto per effettuare il suo divisamente di restituzione. Gaetano aveva in mente di co stringere Basileo a fare egli me desimo quella restituzione, e co sì sottrarsi ad ogni ricérca e ad ogni sospetto. Egli giungeva in Napoli quat tro anni dopo che n'era partito, e prendeva alloggio all'albergo delle Crocelle. Nonostante la po ca urbanità de' suoi modi, non potè sottrarsi alle istanze del conte Franami, e insieme si re carono a Sorrento. Il resto è noto ai lettori. ■—■■ ini■ i MIMMI i ih 'un» ■Mini il HMiimmii iiiiiw Pili i un Ospedale Italiano Fabiani Decima Strada e Christian Street - Philadelphia, Pa. iii jgg ORDINE DI SERVIZIO - DIPARTIMENTI Medico-Chirurgico » Malattie Naso, Gola, Orecchi = Malattie di Ute= ro • Malattie occhi = Malattie Genito-Urinarie » Dentistico e Ma= lattie Bocca e sifilitiche -- Ostetrico-Farmaceatico rimai ramo Ufficio e Farmacia aperti notte e giorno VISITE E FOTOGRAFIE COI RAGGI X Care elettriche per malattie nervose dei sangue, della pelle, genito-antiarte ecc. tanto per Uomini che per Donne Il Dr. FABIANI esce per far visite io casa degli ammalati tutti i giorni dall' 1 alle 4 poni, Telephone 241 6 Spring ESTABLISHED 1892 Premiata Fabbrica di Sigari Italiani P. CANNIZZARO & Co. 438 Broorne Street - Nezv York MARIO D' URSO • AGENTE GENERALE Érifit t» |.. P«r l'Eastern Pennsylvania 809 Christian Street \ ■'%. ! PHILADELPHIA, PA. 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Egli si senti soffocare; e però, tuffato il volto nell'acqua per at tingervi refrigerio, mosse pian piano dalla sua camera, attraver so parecchie stanze e corridoi, e si trovò sull'alto della gradina ta di marmo che metteva nel giardino. A quell'ora l'aria era pura e balsamica, la vegetazione, in par te coperto ancora dalle ombre della notte, le quali però dile guavano a poco a poco prendendo il colore del fumo. Dalle aiuole di fiori si effonde va mille profumi, che s'innalza vano esi spandevano come la nube invisibile sulla (]uale la dea d'amore si alzò rugiadosa dalla spuma del mare. Queta e serena mattina! Qualche foglia di aca cia si staccava dal ramo paterno ; qualche uccelletto ebbro d'amore inseguiva la sua compagna; qualche pioppo agitava le sue fronde nervose, eternamente in moto. Gaetano rimase pochi minuti >ul pianerottolo della gradinata. Invece di esser conquiso dal l'incantevole risveglio d'un bel giorno di autunno in quella re gina de! golfo di Napoli, nella ridentissima Sorrento, l'anima di Gaetano si pasceva della immagi ne di Beatrice, di cui gli era ri masta una specie di allucinazio ne, come quando si fìssa il sole per pochi secondi, e rimane nella pupilla una confusione di luce e di colori, che si comunica a tutti gli oggetti su cui si porta poi lo sguardo. Così Gaetano vedeva la cara immagine di Beatrice do vunque i suoi occhi si voltavano. Quella fanciulla infelice, priva dell'organo più bello della donna, era vieppiù seducente agli occhi di Gaetano, poiché quella fisono mia molto espressiva e malinco nica aveva un singolare caratte re di abbandono e di rassegnazio ne, che la rendeva degna di ri spetto e di amore. Gaetano scese nel giardino e, dopo aver fatto alcuni giri, si tro vò presso la Flora farnesiana ili Beatrice. I utto rivelava le solite occupa zioni della cieca, ed il luogo del suo consueto passeggio, poiché le orme di un piedino segnavano sul terreno una linea diritta in dop pia direzione. II giovine calabrese si sedè so pra una panchina di marmo e si abbandonò ad accarezzale col pensiero la imagine di Beatrice. Due ore circa passarono. Gaetano fu riscosso dalla sua astrazione da un passo leggiero che udì in un viale vicino; egli voltò sbadatamente il capo da quella parte. Cielo! era Beatri ce! e sola! Questa volta Gel trude non era con lei. Gaetano si sentì balzare il cuo re con un movimento terribile; una nube gli scese sulle pupille. Oh, Dio! esclamò, e nul l'altro disse. In questa esclamazione era li na tacita rinunzia dei suoi princi pi i di scetticismo e la confessione della debolezza di un'anima sog giogata da violenta passione. Beatrice attraversò lentamen I FERRO-CHINA ! ! TITO MANLIO I S p| V T R e E : GENNARO TITO MANLIO'S | RHARMACV ; N. E. Cor. Bth & Carpenter Sts., Phila., Pa. 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MARTINO - 1019 So. 9th St. - Philadelphia, Pa. | LA LIBERA PAROLA te il viale, e dopo aver fatto un giro, stava per passare innanzi a lui; ma di botto si fermò e volse il capo verso Gaetano. Qui c'è qualcuno! Un uomo! diss'ella quasi spaventata. Gaetano non aveva forza di parlare e trepidava. Egli sapeva che il suo accento poteva rivela re il suo volto alla cieca; poiché quelle creature sventurate hanno il singoiar privilegio di giudicare le altrui sembianze dal tono della voce. E' bensì vero che il giorno innanzi egli aveva parlato alla presenza di lei, e già la fanciul la aveva potuto formarsi un'idea della sua persona; ma allora non era ancora innamorato; ora, egli tremava di aprir la bocca. Oliviero Blackman, ri spose Gaetano, il quale, non ve dendo modo di sfuggire alla in terrogazione, studiò di porre in queste due parole la maggioi dol cezza che potè. La fanciulla sorrise. Ah ! "l'uomo nero !" ella soggiunse. E' da notarsi che Blackman vuol dire appunto in inglese, "uo mo nero". Dicendo ciò Beatrice aveva fatto altresì un'allusione al carattere misantropico ed i nurbano del giovine medico. Gaetano si sentì cadere sul cuore una lama di ferro. Beatrice si sedè accanto a lui. Vi sembrerà strano, ma pur è così ; ripigliò la cieca tut ti quelli che voialtri chiaroveg genti chiamate colori, il solo di cui ho una perfettissima idea è il nero, vale a dire la privazione di tutti i colori. Iddio ha posto questo colore sulle mie pupille: nero, nero, e sempre nero! Io so no la donna nera, come voi siete l'uomo nero. Un mesto sorriso passò sulle labbra della disgraziata fanciul la. Ed io strapperò questo ma ledetto colore dalle vostre pupille. Beatrice ; ve lo giuro, lo giuro per la luce degli occhi miei. Oh, io sono tanto felice nel la mia tomba ! esclamò la gio vinetta. Il mondo per me è un ricordo lontanissimo e confuso come un sogno. La immagine di j Frank A. Travascio ! | 111 | E E l_l_ RHONES Dickinson Dickinson 2866 Filbert 37»8 W. JOSEPH M. PERRI ù BRO. DIRETTORI DI FUNERALI ED EMBALMERS Servizio cJi notte e cJ I giorno AUTOMOBILI PER SPOSALIZI E BATTESIMI Offices and Fune rat Parlor - N. E. Cor. Broad Cf ìVarton Sts. 1 179 SOUTH 1 1 th STREET PHILADELPHIA, PA. TLeoncavallo Restaurant WHERE FRANK BASTA'S CHEFCRAFT IS ALWAYS SUPREME Table d'Hote ar-id a' la Carte 256 So. 12th Street Philadelphici, Pa. .. oeccccooeoooeocoeesosoooosooooeoecososccooooooooooea IBell Phone, Walnut 8251 Restaurant 112 FRANK DISRIGNO, Rrop. THE MOST MODERN ITALIAN RESTAURANT IN THE CITY oeoccocooeccoecc^osccocccosccosccoso&scccoseccosococ | Bell Phone, Walnut 7507 Keystone Phone, Main 6480 O. 8 HO TEL TE ■ 8 JOHN TENAGLIA, Proprietario 761 So. Bth St., angolo di Fulton St., Phila., Pa. 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Ella sorrise nel pronunziare la parola ciecamente. Nello sguardo di Gaetano brillò una luce vivis sima di gioia. Vostro padre ha fatto bene nel consentire a questo matrimo nio ; egli non ha voluto ostacola- ! re l'amor vostro pel cavaliere. L'amor mio! ella inter ruppe. Ma io non l'amo, signo re. Come ! E' vero ciò che dite? Voi non l'amate? No! Oh, signore, immensa è la distanza che mi separa dal l'uomo che mi destinano per ma rito ! Quale distanza? L'universo, o signore, l'u niverso che egli può abbracciare con la sua vista e che io Oh. se io amassi un uomo! No. Dio non mi metterà a questa orrenda prova; sarei troppo infelice! Sa rei gelosa dell'aria, sarei gelosa del cielo che egli potrebbe guar dare ad ogni momento, del mare, degli alberi, dei colli, dei fiori Sarei gelosa di tutte le donne Oh, Dio! Dio mio! se mi danni al la sciagura di amare un uomo, deh, fa' che quest'uomo sia cie co come me ! Sì. Beatrice, esclamò Gaetano nel delirio della passio ne od io ti renderò la vista, o sarò cieco come te! Che cosa dite, signore ? Nulla, nulla, ripigliò Gae tano che si avvide di essersi la sciato trascinare dall'ardore de' propri sentimenti. llO detto che non dispero della vostra guarigione. Voi, signore, non disperate della mia guarigione? Non dite ciò a mio padre, ve ne pre go! Sarebbe ingannarlo troppo crudelmente. Egli aspetta que sta mattina, lo sapete, una vo stra risposta decisiva sulla pro babilità di guarigione che pre senta la mia cecità. Voi non lo illuderete, non è vero, signore? Non gli direte certamente quello che avete detto a me. E perchè, Beatrice ? Perchè io ne dispero, ne di spero profondamente. Ciò che dirò a vostro padre, Beatrice, lo saprete tra un'ora. Oh, voi non potrete mai immagi narvi quello che io gli dirò! Ma per adesso, parliamo di voi, Bea trice, parliamo del vostro matri monio. Del mio matrimonio ! Oh, signore, questo è appunto un soggetto al quale non vorrei mai pensale, poiché non so qual ri brezzo mi mette nelle ossa Quando penso che i miei figli po trebbero esser ciechi al pari di me E poi, io, creatura così de bole, così imperfetta, gettata fuori delle consuete condizioni della vita, in balìa di un uomo Che voi amerete, se pur non 10 amate già ! interruppe Gae tano pallido e commosso. - Ch'io non amerò mai, signo re, '•h'u non potrò mai amare. Perchè tal convincimento? Perchè? Ebbene, io ve lo dirò; ma chiedo al vostro onore che quanto vi dirò non lo ripe tiate a mio padre. Ve lo giuro, Beatrice. Par late con franchezza. Una sera, riprese la cieca io mi trovai sola col mio fi danzato in questo medesimo luo go .. Era una sera limpida e az- : zurra ; vedete che anch'io adopro 11 linguaggio di voialtri chiaro veggenti. Amedeo sedeva sulla medesima panchina su cui noi siamo seduti, e mi parlava del \ Bell Phone, Walnut 3122 ! : Italian Witie Irnportation Co. Il l N. E. Cor. 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Egli prese la mia mano tra le sue. Un'altra fanciul la l'avrebbe subito ritirata; ma io non lo feci, anzi, gli strinsi la sua con ambo le mie mani. Un colpo di coltello vibrato al cuore non avrebbe dato a Gae tano lo stesso spasimo che gli da vano queste parole; ma egil con tenne il grido di dolore che sta va per uscirgli dal petto, e ascol tò attentamente. - E sapete, signore, conti- 1 nuò la cieca perchè gli strinsi I le mani?— Perchè dalla forma della mano e dalla voce noi giu dichiamo del cuore d'una perso na, come voialtri giudicate dalla fisonomia E quelle mani si tro varono in perfetta armonia con quella voce per rivelarmi nel ca valier Amedeo un uomo di non nobili sentimenti. Dite piuttosto un codardo, Beatrice; il giudizio che riporta ste di lui fu troppo indulgente. * Che ! Lo conoscete forse ? Sì, Beatrice, Io conosco da molto tempo. Voi dunque siete stato altra volta in Napoli ? Sì, vi ho dimorato moltissi mi anni. E come conoscete il cavalier Amedeo? Egli si ricorda di voi? No, egli non mi riconosce, ma in un baleno posso richiamai-, gli alla mente un'avventura che ■ 10 porrà subito in grado di ricor darsi della mia persona. Sono lie to di sapere i vostri sentimenti verso lui, Beatrice ; voi non pote te immaginarvi quanto solenne c questo momento per tutti e due. 11 volto della cieca diventò piìd bianco. ■ Non v'intendo, signore Tra un'ora mi intenderete, 112 Geltrude venne ad interrompe-1 re questo dialogo: Gaetano salu tò l'amica di Beatrice, e salì in casa. Erano appena le otto. (Continua) i