Published and distributed under permit No. 500 authorized by the act of October 6, 1817, on file at the Post Office of Philadelphia, Pa., by order ot the President, A. S. Bu rleson. Postmaster Gen, ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER "Entered as second-class matter April IS, ISIB, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March .'5, 187S". WITH THE LARGEST CIRCULATION LA LIBERA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street K\NNO I. - Numero 1 7 llfl MISSIONI SUI UNI IN AMERICA ■ I Chiamata dal Governo di \\ a shington, trovasi da più di una settimana sui suolo d'America u na Commissione di sei tra i più brillanti giornalisti italiani, ft Essi sono: Antonio Agresti della "Tribuna"; Avv. Paolo • Cappa dell' "Avvenire d'ltalia"; Aldo Cassuto del "Secolo"; Ora zio Pedrazzi del "Nuovo Giorna le" ; Avv. Franco Raineri del "Giornale d'ltalia"; Dr. Pietro Solari, del "Tempo"; Leonardo Bitetti dell' "Idea Nazionale". HP' Contemporaneamente all'airi vo di questa rappresentanza di illustri pubblicisti italiani, un nu mero presso a poco uguale di cul tori del giornalismo d'America f-'f doveva prendere il mare e credia mo che a quest'ora sia già cosa fatta, per recarsi in Italia, per un giro di osservazioni a traverso le più grandi città della penisola. Ma questa doppia visita di ita k* liani in America e di americani in 111 Italia, non si riduce soltanto ad «uno scambio di cortesie, sebbene ha uno scopo grandioso, nobile, H interessantissimo. Prima dell'inizio dell'attuale I|| conflitto in Italia poco o nulla si Sconosceva dell'America, e in que . sto paese, meno poche e rare ec cezioni che o non si curavano o non erano capaci di distruggere lil preconcetto dannosissimo, ri- Italia era conosciuta e giudicata a •traverso le schiere interminabili •ce cenciose dei nostri emigranti, JHche specialmente molti anni or ® sono, davano un'idea molto pove ra e meschina del loro paese di origine. | Oggi la nostra patria ha molto progredito nella stima e nella considerazione di questo popolo, ma, sebbene alleata, sebbene combattente nelle stesse lile e per gli stessi ideali, non è ancora ap prezzata, al di qua dell'Oceano, al suo giusto valore. Questa scarsa, o per dir me |)"| glio, questa errata conoscenza I dell'ltalia, da parte degli Stati Uniti, va dovuta alla propaganda tedesca che specie in quel periodo che corse tra l'intervento italiano e la dichiarazione di guerra di Wilson, esplicò un'azione diaboli ca ed intensissima ai nostri dan- Subito dopo che l'ltalia ruppe la sua neutralità, la maggior par te dei giornali d'America, alcuni in buona fede, i più sobillati da agenti tedeschi che erano disse minati per gli Stati Uniti a centi naia di migliaia, intrapresero li na campagna di denigrazione ■ contro la patria nostra. I L'ltalia era lina nazione fedi fraga; aveva rotto la vecchia al leanza, per stendere la mano ra pace su fiorenti province che non le appartenevano, per appagare i suoi sogni ambiziosi, profittando della situazione critica e difficile in cui versava l'Austria, impe gnata, nel suo fronte orientale, contro la Russia. E l'opinione | pubblica d'America e persino i I governanti rimasero per lungo I tempo sotto questa sinistra im pressione, tanto vero che, anche dopo aver dichiarato guerra alla Germania, gli Stati Uniti conti nuarono a mantenersi in relazio ni amichevoli con l'impero degli Absburgo. Ed all'ltalia si guar dava sempre con sospettosa dif fidenza e gli aiuti di cui essa ab bisognava o le venivano negati o | le si concedevano in misura ina | deguata. Fu questo trattamento 1 ingiusto ed immeritato che più di una volta arrestò il nostro eserci to sulla via della vittoria e che diede agio ai disfattisti di Russia ■ e d'ltalia di portare a compimen to la loro opera deleteria. Benvenuta adunque in Ameri ca la Commissione dei giornalisti italiani. Il compito ad essi affida to è vasto e nobilissimo; forse più vasto e più nobile di quello che condussero a termine felice mente i "Messaggeri di Roma", qui giunti nel giugno del 1917 ; e perciò si può con tutta sicurezza affermare che la missione odier na supera per importanza quella L dello scorso anno. I I giornalisti italiani sono venu j ti in America per illustrare i fini ri, di guerra dell'ltalia, che sono de » ; gni di un popolo altamente civi le, ed in armonia colle nobili tra l dizioni del nostro paese: Reinte o grazione del Belgio e della Ser bia; liberazione delle genti op t | l F ess . e : a J e il programma che ' w Italia si è proposta di assolvere, A in collaborazione coi suoi valorosi alleati. Dopo il disastro di Caporetto, molta acqua è passata sotto i ponti e l'opinione pubblica ameri cana, nei rapporti dell'ltalia, ha subito delle profonde modificazio ni. I giornalisti nostri vengono per completare l'opera di giusti zia, aprendo gli occhi a quanti ancora si ostinano a non vedere l'evidenza; e ad osservare davvi cino i grandiosi e febbrili appre stamenti bellici di questa genero sa e cavalleresca repubblica. Dal canto loro i giornalisti a mericani che solcano in questi giorni l'Oceano, alla volta del bel paese, si recano colà a sincerarsi degli sforzi e delle imprese con dotte a termine dall'ltalia in que st'immane conflitto mondiale, della sua partecipazione prepon derante alla lotta titanica; a co noscere i bisogni della popolazio ne civile e dell'esercito combat tente. Tornando poscia ciascuna del le due missioni nei rispettivi pae si, rimane a ciascuno di essi il compito di illuminare la pubbli ca opinione, sul vero stato delle cose, per incoraggiare i popoli alla resistenza, fino alla conclu sione di una pace equa e duratu ra. Non v'ha dubbio che da questo scambio di cortesie, saranno per balzar fuori avvenimenti gravidi di risaltati fecondi. LA ÜBERA PAROLA MB 60RKI morto o prigioniero dei Bolshewiki? Le condizioni interne della Russia sono così caotiche e deplo revoli che è quasi impossibile sa pere all'estero gli eventi che ma turano entro i confini dell'infeli cissimo paese. E ciò non soltanto in rapporto agli avvenimenti po litici, ma anche per quanto ri guarda notizie di carattere pri vato. Uni telegramma della scorsa settimana, riportato da tutti i giornali che ne pubblicarono per sino il ritratto, annunziava la morte di Massimo Gorki, colpito dal colera in Pietroburgo; più tardi, a cinque o sei giorni di di stanza, un altro telegramma che è una tacita smentita del primo, annunzia che Massimo Gorki è stato tratto in arresto per ordi ne del Governo dei Bolshewiki. Noi vogliamo sinceramente au gurarci che il fato abbia voluto risparmiare all'infelice Russia quest'altra sventura, perchè la morte di un uomo grande, in un momento difficile per il proprio paese, non è soltanto un lutto na zionale, ma una pubblica calami tà. Massimo Gorki è lo scrittore più popolare della Russia; le sue opere vibranti di passione e di verità terribile e cruda, hanno per prefazione la vita triste, strana, piena di sofferenze del l'autore che volle, pur nel suo nome di battaglia, significare l'a marezza della vita vissuta, chia* mandosi, non come fu battezza to, Alessio Peskoff, sibbene Mas simo Gorki, che vuol dire mas simo amaro. Quale esistenza dolorosa fu mai quella di questo forte scrit tore; quale triste odissea di dolo ri, di miserie, di strazi, formano il poema della sua vita randagia! Calzolaio, sguattero, giardiniere, fornaio, tuttp egli fece; fabbricò scarpe, ma andò a piedi nudi ver so la gloria; lavò piatti che servi rono a sfarzose imbandigioni, cui egli si trovò come Lazzaro alla mensa del ricco Epulone; coltivò fiori, cui dette per colore il suo sangue, per rugiada il suo pian to, e fabbricò il pane che non eb be mai, povero pellegrino della fame, vagabondo di paese in paese, trascinando il peso della sua triste esistenza. La sua opera rivela tutta la tragedia interiore di una vita che non vai la pena di essere vis suta; essa ha una significazione simbolica, il cui lampo precursore è foriero di rinnovamento civile. E nel 1905, all'epoca delle som mosse della Russia, l'opera del Gorki sembrava trasformarsi nella realtà vittoriosa di una pa- AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IN PUGNO lingenesi finale, cui non mancò, alia testa delle folle, l'artista che. i nell'opera redentrice, aveva tra- j sfuso l'anima sua ed il pensiero ribelle, in un sicuro vaticinio. Per questo il Governo russo di quell'epoca, soffocata nel sangue l'agitazione, lo aveva cacciato in carcere e forse, raggiante di glo ria, egli avrebbe salito il patibo lo, se tutto il mondo civile non a vesse levato la voce contro l'in famia che la Russia si accingeva a commettere. Liberato pertanto di malavo glia, prese la via dell'esilio, ed an dò forse a ritrovare i vagabondi eternati nei suoi libri di arte. Tale la vita e l'opera di Massi mo Gorki, e noi rinnoviamo l'au gurio che la notizia della sua morte venga definitivamente smentita, e che questo grande che ha sognato, per tutta la vita, una patria prospera e libera, pos sa sopravvivere alla resurrezione ed alla riabilitazione della Russia Asterischi di Guerra l'inteso È i orili oppressi 1 sognatori di paci sollecite e di ibridi accomodamenti bronto lano quando sentono affermare che i popoli alleati sono decisi a non abbandonare una sola delle Nazioni libere del mondo al di spotismo di Berlino. Ma ciò non monta. Sono noti gli impegni del l'lntesa verso la Polonia, che ha da essere uno stato unito e indi pendente con libero accesso al mare; e verso gli czeco-slovacchi e jugo-slavi, per i quali il Segre tario di Stato Lansing dimostra va la profonda simpatia dell'A merica per le loro aspirazioni nazionali alla libertà. Ed è buona politica realistica questa, la quale illumina di nuo va luce l'ideale altruistico che contradistingue il programma dei popoli che combattono contro il blocco dei rapinatori e dei so praffattori ; dei popoli liberi che hanno detto e intendono provare coi fatti che essi sono gli indomi ti difensori della giustizia e del la libertà. Mentre Berlino e Vienna han no ringoiato la promessa della e quivoca indipendenza fatta nel novembre 1916 alla Polonia rus sa e non rioscono a mettersi d'ac cordo sulla spartizione e sull'as soggettamento di quella sventu rata nazione, l'lntesa, pur nell'o ra gi - ave che passa, non dimenti ca la miglior promessa antica e rinnova il patto di liberazione completa: della Polonia russa co me della tedesca e dell'austriaca. 1 polacchi, che s'erano finora illusi sulle intenzioni di Pietro grado o di Berlino o di Vienna, sanno adesso che. la loro indipen denza è legata strettamente ed unicamente alla vittoria dell'ln tesa. E dunque, vorranno essi combattere ancora ai loro danni contro le falangi liberatrici de! settore franco-inglese e italiano? Boemi e j ugo-slavi hanno com preso che il compimento dei loro voti nazionalistici non potrà es sere che una conseguenza dello sfasciamento dell'Austria - Un gheria. E a questo sfasciamento lavorano con fervore, con corag gio, con fede. Se ci fossimo inte si al principio della guerra, l'Au stria avrebbe avuto, indubbia mente, un Caporetto a rovescio. Oggi è un po' tardi. E Vienna, messa sull'avviso, corre ai ripa ri, fiduciosa nel "pugno di ferro" di Berlino, che le costerà la schia vitù perenne. Ma la volontà dei popoli non si cancella con le forche e con le mitragliatrici. E se boemi e jugo slavi non si lasceranno illudere dalle vane riforme amministrati ve, dalle lusinghe autonomisti che, dalle truffe politiche che si vanno almanaccando a Vienna £ a Budapest, la resistenza au striaca non potrà durare a lun go, e il miracolo della "Saldezza granitica" vantata finora noi: potrà perpetuarsi all'infinito. Quando boemi e jugo-slavi a vranno dimostrato coi fatti che il desiderio d'indipendenza non ( il sogno di "Quei pochi fuorusci ti" che i vari Czernin e i relativ Seydler diffamano e disprezzanc nei loro discorsi e nelle loro ir.ter viste, ma è invece l'aspa azione della massa; in tal caso la simpa tia dell'lntesa per le loro aspira zioni nazionali si tramuterà ir impegno preciso e incancellabile I ministri di Carlo I hanno il luso fino a un certo tempo il po polo della duplice monarchia sul la "penevuleuza singolare" e su! PHILADELPHIA, PA., 10 AGOSTO, 1918 la "facile intesa" col Presidente Wilson. Ora è proprio con le pa role del governo americano che i governi dell'lntesa ribadiscono il loro programma di simpatia e di solidarietà con le aspirazioni na zionali polacche, boeme e jugo slave; un programma che si sin tetizza in una fatale necessità: Austria delenda L'offensiva pacifista In qualche giornale si deplora che in talune sfere semiofficiali si consigli un rifiuto aprioristico alla rinnovata offensiva pacifista tedesca. Ora, bisogna intendersi. Se si è parlato di rifiuto aprioristico, non si è inteso consigliare un'op posizione cieca e criminale ad un'eventuale proposta di pace giusta e ragionevole. Il rifiuto co sì detto aprioristico significa questo semplicemente: ché nes suno ritiene verosimile dopo gli esempi precedenti l'offer ta d'una pace equa da parte del la imperante cricca pangermani sta, che si ispira ai consigli di Ludendorff, del Kronprinz e di von Tirpitz. La Germania ha perduto una eccellente occasione a Brest-Litowsk e a Bucarest per dimostrarsi leale ed uma ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA Comunicazioni della Grande Loggia DELLO STATO DI PENNSYLVANIA INAUGURAZIONE DELLE BANDIERE DELLA LOGGIA SANTE FURNARI N. 413 La mal 112 ina Hi domenica 1 cor rente, verso le ore 10, arrivava a Lansdale, alla stazione della Rea ding, il Grande Venerabile CJiu seppe Di Silvestro, accompagna to dal Grande Deputato della Furnari, Giuseppe Rosato, e da altri fratelli. Ricevuto alla stazione dagli Ufficiali di amministrazione, fu accompagnato in sala, ove si te neva una seduta della Loggia ap positamente convocata per rice vere il Grande Venerabile. Questi, dopo aver parlato ai soci su vari soggetti, procedè al la istallazione degli Ufficiali di Amministrazione per la gestione 1918-1919. Tolta la seduta, il Grande Ve nerabile e Grande Deputato furo no a pranzo in casa del Venerabi le della Loggia Alessandro Villa ni. Alle 2 poni, si formò il corteo the doveva recarsi alla Music Hall per la inaugurazione delle bandiere. Il corteo era composto così: Banda cittadina diretta dal maestro Mr. Liester, un plotone di soldati della Guardia Naziona e comandato dal capitano W. llause, le bandiere della Società di M. S. locale, che era stata in vitata, i padrini delle bandiere da inaugurarsi, il Grande Venerabi le ed i Grandi Deputati, tra i qua li Pasquale Del Vecchio, oratore in lingua inglese della cerimonia, la Società di M. S., la Loggia Sante. Furnari N. 413 e le rap presentanze delle Logge Antonio Meucci, Numero 306, Sicilia, Nu mero 666, La Fraterna Numero 647 di Norristown, con a capo i rispettivi Venerabili Giovanni Durante, Giovanni Lauro e Igna zio Giuliante, la Loggia Ruggero Bonghi, N. 543 di Ambler con una larga rappresentanza di cir ca 50 soci, la Loggia Carlo de Fiori N. 779 di Edge Hill. Dalla sede sociale della Log gia Furnari, dopo un lungo per corso, il corteo arrivò alla .Musi cal Hall, una grande sala, i cui posti erano già stati occupati in gran parte da americani di am bo i sessi. Le Bandiere della Società di M. S. locale e delle Logge invitate furono disposte in semicerchio sul palcoscenico; le due bandiere da inaugurarsi nel centro, con a fianco a quella italiana la Signo rina Brigida Cacciutti ed il sig. Domenico Pitacco, ed a quella a mericana la signorina Giuseppi na Musoneci eil sig. Giovanni Fuoti, nelle loro rispettive quali tà di madrine e padrini. Sul pal coscenico presero sinché posto il Grande Venerabile che doveva dirigere la cerimonia, Pasquale Del Vecchio, il Comitato festa. Wm. D. Hubner, G. C. Smortly IL L. D. Ruth, Ira B. Harr de Comitato del Liberty; Loan, S. T Alleva, un giovane èonnazionak di Norristown ed altri. Nelle pri me file dell'orchestri sedevano 1 na, degna della fiducia degli one sti. Ciò che si scrive e si dice in Germania; ciò che nei riguardi d'ltalia si pensa e si scrive in Au stria, non lascia alcuna speranza sull'adesione degli Imperi* Cen trali al programma minimo pa cifista dell'lntesa. E dunque, a che illudere il popolo sulla possi bilità di una "sollecita pace" che non sia tradimento e vergogna? La Germania ha mutato pare re ? l'Austria è impaurita del mo vimento irredentista degli czechi t e jugo-slavi? Sono alle viste pro poste che permetteranno all'lnte sa di mantenere gli impegni leal mente e spontaneamente assunti contro i popoli oppressi, che at tendono l'ora della liberazione? E sia lodata la conversione di iGuglielmone e dei suoi vassalli, se di un sol giorno potrà essere alleviato il conflitto, se una sola goccia di sangue potrà essere ri sparmiata. Ma la pace non deve essere una pace come si sia. Perchè se è sa cre il sangue dei vivi, è più sa cro il sangiu dei morti. 1 quali chiedono dalle arrossate terre t'u i v'state dalla guerra immane, che la giustizia e il diritto, pei 1 cui diedero la vita, non siano traditi dalla viltà dei vivi. API. j seguenti rappresentanti della Cyoce Rossa Americana, sezione
  • di Reynoldsvil le, Pa. Madrina alla cerimonia di iniziazione sarà la "Fratelli Ban diera" N. 236 di Soldier, Pa. La cerimonia sarà diretta dal Grande Venerabile. Ha ottenuta la dispensa ia Loggia "Nuova Alessandro Vol ta" N 0.869 di Donora, Pa., di cui la iniziazione avverrà prossima mente. CRONACA DELLE LOGGE 11 28 luglio ebbe luogo la istal lazione degli Ufficiali nella Log gia Alleanza e Vittoria N. 7- r >l di Kane, Pa. Assisteva il Grande Deputato Giovanni De Panfìlis di Ridgway, a proposta del quale fu mandato un saluto al Grande Ve nerabile e al Grande Concilio. Oltre al Grande Deputato, par larono il Venerabile Francesco Nicolazzo e l'Oratore Michele Chiaramonte, il quale ricordò le belle parole pronunziate dal Gr. Segretario Archivista Alfredo Perfìlia in occasione della inizia zione della Loggia. Dopo vi fu un banchetto tra soci, che si svolse tra la migliore cordialità. La Loggia Cittadini Italo A mericani No. 1517 di Pittsburgh diede il 18 luglio un vermouth d'onore all' uscente Venerabile Giuseppe Cuda. Il Prof. Giovanni Gatto pre sentò al festeggiato un ingrandi mento fotografico e il Dr. Fran cesco Ballotti 1111 bouquet di fio ri. Vi furono molti discorsi di oc casione, e la festa si chiuse con un saluto all'esercito italiano, ai fratelli che già si trovano al fron te e all'esercito italiano. R. Consolato d'ltalia Phila., 2 Agosto 1918 E' stata chiamata la leva ma rittima sui nati del 1899. I giovani interessati dovranno «.presentarsi subito presso questo R. Consolato o presso la R. Agen zia Consolare più vicina, per sot toporsi a visita ed essere rimpa triati se riconosciuti abili. Il Regio Concole POCCARDf Giuseppe Garibaldi promosso Generale Da un telegramma pervenuto da Roma al Dipartimento di Sta to in Washington, si è appresa la notizia che Menotti Garibaldi, fi glio dell'eroe dei due mondi, co lonnello comandante di una bri gata italiana in Francia, è stato recentemente promosso Briga diere Generale per essersi distin to al fronte. Ai nostri Amici Abbiamo incominciato a man dare copie di saggio de LA LI BERA PAROLA a tutti coloro che consideriamo nostri amici e, perciò, dei possibili abbonati. Con l'invio del giornale però noi non abbiamo creduto o cre , diamo di imporre l'abbonamento ad esso. Quelli cui piacendo que sta nostra pubblicazione inten dono rimanere abbonati, trat tengano LA LIBERA PAROLA e ne paghino il costo; quegli altri che per una qualsiasi ragione non ) vogliono o non possono rimanere abbonati ci usino la cortesia di respingercela e toglieremo sen - /'altro i loro nomi dalle liste.