La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, June 08, 1918, Image 1
Published and distributed under permit No. 30# authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Pa., by order of the President. A. S. Burleson, Postmaster Gen, ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION LA ÜBERA I'AIiOLA 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO I. - Numero 8 16111811 L'America è entrata in guerra a fianco degli Alleati, avendo di mira un solo scopo eminentemen te altruistico, quello di schiaccia re, a vantaggio delle altre nazio ni, la minaccia e la prepotenza teutonica. Programma oltre ogni dire difficile e gigantesco, che richie de una lunga preparazione e sforzi poderosi. Ma prima degli apprestamenti occorre che tutte le nazioni dell'lntesa e segnata mente l'America, purghino il lo ro territorio dalla nefasta pre senza di oriundi tedeschi. Qui vi sono parecchi milioni di suddi ti del Kaiser, naturalizzati citta dini, alla cui lealtà ciecamente crede questa repubblica genero sa, tanto vero che, anche oggi, dopo la dichiarazione di guerra dell'America alla Germania, nei principali Uffici, nei principali stabilimenti, ove si fabbrica ma teriale di guerra, nelle principa li fattorie ove si preparano indu menti pei soldati, oVe si imma gazzinano provvigioni per l'Euro pa, ovunque si lavora sotto la di rezione di managers tedeschi, con prevalenza di mano d opera tedesca ed austriaca, perchè i A merica, nella sua sconfinata leal tà, crede benanco alla sincerità di questa razza, oriunda dalle sponde del Reno, e qui naturaliz zatasi. E' un errore, è una pericolosa illusione. Tra i tedeschi d Ameri ca ed anche tra quelli che hanno la loro carta di cittadinanza, ve ne sono molti attaccati a questa patria di adozione, ma ve ne so no pure molti che, all'amore per questa terra preferiscono l'amo re per la patria d'origine. Nel dubbio quindi, di fronte al la insormontabile difficoltà di <«eeverare il cittadino leale dal cittadino fellone, il governo ame ricano farebbe opera molto sag gia e prudente a mettere gli uo mini di origine tedesca in dispar te per tutto il periodo della guer ra. Se prendesse questa misura e nergica e necessaria, forse non vedremmo ripetersi più, con al larmante frequenza, le soste im provvise nelle fabbriche di anni, di munizioni, di trasporti, di in dumenti ; soste dovute apparen temente a mancanza di materiali ma in realtà volute dai dirigenti, tedeschi od austriaci, i quali, per amore che alimentano di nasco sto verso le loro patrie, fan sì che i lavori procedano con la maggior lentezza possibile e non con quella celerità febbrile im posta dalla necessità urgente e dalla tragicità dell'ora. E quando queste soste si veri ficano cosa veramente inaudi ta per un paese alleato si li cenziano temporaneamente i po chi operai italiani che vi sono en trati per assoluto bisogno e si mantengono quelli di origine te desca od austriaca,quelli cioè, che furono sudditi di paesi nemici e che forse ancora oggi a quei pae si si mantengono fedeli. Non è da saggi affidarsi alla sincerità dei tedeschi d'America. Noi sappiamo che la Germania si veniva preparando da cinquanta anni a questa guerra di sopraf fazione e non vi è quindi da me ravigliarsi se gli immigrati ab biano insegnato ai loro figliuoli, divenuti cittadini per impadro nirsi della cosa pubblica, che nes suna causa è più santa di quella di servire la grande patria tede sca ed aiutarla a conseguire i "suoi sogni di egemonia. Bisognerebbe rimuovere la causa del pericolo o bisognerà rassegnarsi ad abbandonare l'i dea del trionfo. La Francia, per non avere sba razzato a tempo il suo territorio dalle spie tedesche e da altra gente pericolosa alla sua sicurez za, ha dovuto registrare gli scan dali di 8010 Pascià, di Caillaux, etc L'ltalia, la povera Italia, oltre ai mille tradimenti, molti plicatisi in una spaventevole fio ritura, quali quello di Cavallini, Buonaccossa, Parodi, etc. etc.— che minano l'integrità della pa- L EXTRA! <* RISPARMIATE MONETA! Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET . PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farsi «u misura. Abiti di battoeimo, Vesti per giovanotte, Vestiti per ragazzi. Camicie, Camicette, Sottane, Cappelli ed altro. tria, piange ancora sul disastro e sull'onta di Caporetto che ha por tato le orde barbare a profanare il suolo della patria. Gli «sempi, i duri esempi delle Nazioni dell'lntesa già provate dall'esperienza, dovrebbero ba stare ad aprire gli occhi ai Go vernanti d'America e a persua derli che bisogna diffidare dei te deschi, anche quando appaiono sotto le \esti di sudditi fedeli. La Libera Parola LA MORTE dell'ex Vice-Presidente degli Stati Uniti Charles W. Fairbanks, ex Senatore per lo Stato «fi Indiana ed ex vice pre sidente degli Stati Uniti, è morto la sera del 4 corrente, affetto da nefrite intestinale. Aveva 66 anni, essendo nato I*ll Maggio 1852. La vita dell'ex vice presidente è sta ta in pericolo da parecchi giorni. Nella campagna del 2.0 Liberty Loan, mentre egli era in viaggio di propaganda, stanco dell'arduo lavoro, cadde malato e da allora non si è più rimesso. Assistettero il moribondo tutti i componenti la sua famiglia ad ecce zione di un suo figlio, il maggiore Ri chard Fairbanks che trovasi attual mente in Francia.. 10 sili A GÌ eirli L'United States Attorney, On. Francis Fisher Kane, da noi notifica to che, mercè la suo valida raccoman dazione e quella dell'illustre giudice Joseph Buffington, avevamo ottenuti -11 doppio permesso dal Dipartimenti' Postale di Washington, ci scrive ne seguenti termini, augurandoci succes so nella nostra impresa giornalistica "May 18, 1918. Mr. A. Joseph Di Silvestro, 906 C'arpenter Street, Philadelphia,. Dear Sir: I have your letter of the 16th, and im glad to know that you have re •eived the necessary permission froni he Postmaster to publish "La Libera Parola" without submitting the Kn ?lish translations. I beg to thank you "or your kind remarks, and to wish i - ou success with your publication. Yours very truly, Francis Fisher Kane United States Attorney" • * * II Dr. A. Parker Hutchinson, ammi ratore entusiasta del nostro direttore, ;d appassionato cultore della nostra lingua, il 15 dello scorso maggio, ri mettendoci il costo di abbonamento :osì ci scriveva: G|enolden, Tenn., May 15, 1918. Mr. A. Giuseppe Di Silvestro, 906 C'arpenter Street, Philadelpkia. Dear Sir: Kver since the receipt of the first lumber of "La Libera Parola" I have aeen wanting to write to you to con gratulate you upor. the establishment }f this pcriodical and to send you my :heck for one year's subscription. I take pleasure in doing so, arni ndeed the pleasure would bc none the !ess if the amount were a great deal more. Your many friends in Philadelphia • l should say in Pennsylvania, and 1 think in the whole country would bc more correct - must have felt the need af hearing from you so directly foi some time past and I ani confident that "La Libera Parola" will be more successful than you could even hopc that it might be when you began te pian for it. I note that you are attempting te ?et permission for the publication of irticles administrati ve details which are administrati- Sovernment. Anyone knowing you in timately would certainly make you the final arbiter of material to be pu blished in the Italian language, and I hope that such arrangements may bc possible as will facilitate your work. I hope I shall have the pleasure of seeing you very soon, and with besl wishes, believe me Very sincerely and respectfully yours A. Parker Hitchens SheTlTfraiin™ DIRETTORE E PROPRIETÀ RIO DI QUESTO GIORNALE E' IL SIGNOR GIUSEPPE DI SILVESTRO, PERCIÒ' EGLI SOLO E' RESPONSABILE DE L'ANDAMENTO DI ESSO. AVANTI SEMPRE, CO (NI L_A FIACCOLA ItVJ PUGNO 'CI "Entered as second-dass matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 1579 La Grande Fiera di Beneficenza a Baltimore, Md. SURSUM CORDA Un'altra grandiosa manifestazione dell'Ordine; un'altra impresa filantro pica condotta a termine con ottimi auspici!.... Ormai non si contano più le benemerenze di questa Grande Fa miglia sempre infiammata di nobile zelo e sempre pronta a lenire le sven ture della patria. Per queste prove quotidiane, la Fa C iv. Uff. GAETANO POCCARDI Regio Cintole d'ltalia in Philadelphia. miglia dell'Ordine ha oggimai acqui stato un alto valore morale, dovuto al numero, alla disciplina, al program ma e le masse a stuoli compatti en trano ad ingrossarne le file, persuase che il giorno non è lontano in cui tut ti gli italiani d'America saranno rac colti sotto un vessillo unico; quel ves sillo che porta come emblema il Icone d'oro in campo bianco. Venga presto il giorno augurale ed auspicato dell'immensa fusione. Ma entrando di proposito a scrive re la cronaca della Grande Fiera di Beneficenza tenutasi in Baltimore, di remo che la preparazione e l'iniziati va della stessa van dovute alle Logge locali riunite, col concorso e l'ausilio dell'intera Colonia e delle Società di Mutuo Soccorso ed ebbe luogo per tre sere consecutive, 27, 28 e 29 maggio, nella vasta sala del Fourth Regiinent Armory a totale beneficio della Cro ce Rossa e dei Profughi di guerra ita liani. 11. RICEVIMENTO La prima serata era stata dedicata al ricevimento in onore delle Autorità civili cittadine; la seconda al ricevi mento delle Autorità diplomatiche ita liane; la terza finalmente per il ricevi mento alle Autorità militari italiane ed americane. Patroni del bazaar: S. E. il Conte Macchi di Cellere, R. Ambasciatore d'ltalia; Cav. Uff. Gaetano Poccardi, R. Console Italiano in Phila.; Avv. Stefano Miele, Venerabile Supremo dell'Ordine figli d'ltalia; Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile per lo Stato di Pennsylvania; Giovanni Schiaffino, R. Agente Consolare di Baltimore ed il Cav. Pietro Minetti, della Croce Rossa Italiana. La sera del 27, intervennero al ba zaar il Sindaco di Baltimore e i con soli Gilbert Fraser, inglese e M. Leonce Radillon, francese, festeggia tissimi ed accolti con tutti gli onori dovuti al loro grado e all'aureola che li circondava, di rappresentanti di nazioni alleate. Il 28 visitarono la Fiera le Autori tà diplomatiche italiane. E mentre da Philadelphia, verso le 6 pom., col tre no della Pennsylvania giungevano il Console Poccardi ed il nostro Giuseppe Di Silvestro, quasi contemporanea mente arrivavano da Washington in automobile, il Conte F. Miniscalchi, Consigliere d'Ambasciata, in rappre sentanza di S. E. l'Ambasciatore e l'lng. F. Quattrone, vice alto Commis sario. Entrambe le comitive degli o spiti furono signorilmente ricevute da Placido Milio, Presidente del Co mitato e dal tesoriere Sig. Vincenzo Flacconio, i quali sono preparatori in stancabili della magnifica festa dei carità e dagli altri membri Signori Giovanni Schiaffino, Regio Agente consolare; De Marco, G. B. Por ta, A. Belli, Rosario Marino, Rosario Di Giorgio, Cav. Pietro Minetti, dele gato dela Croce Rossa Italiana nello Stato del Maryland, M. Busoni, V. Ambrosio, V. G. Di Marco, C. Ciotti, C. Busone, Giobbe, P. F. Pipitone, A. Ciotti, L. Barberi, A. Belli, G. A. Vin centi In una dozzina di automobili, gli o spiti ed il Comitato in corpo, fecero un giro attraverso la città e nei parchi adiacenti, godendosi il bel panorama di Baltimore. PHILADELPHIA, PA., 8 GIUGNO, 1918 IL BANCHETTO Alle 8 poni., accolti col suono della fatidica marcia reale italiana, i visita tori fecero il loro ingresso nella Ar- i mory, ricevuti da Mr. Fullar Shryok, capitano in ritiro del 4.0 Reggimento ' di Fanteria del Maryland. Avanti però di entrare nella grande Sala, agli o- : spiti venne servita, in una sala sotto stante, addobbata per l'occasione, u- > J2HHI r-i#) - *§>. *.*< , ì&'És&i: Jm ì ? J 1 <f v jÉjpp' '•* ~,l' _ i GIUSEPPE DI SILVESTRO Direttore de La Libera Parola e Gran de Venerabile dell'O. F. d'l. per lo Stato di Pennsylvania na splendida cena, proparata all'ita liana, perchè così volle la Signori Gaetana Milio, veneranda madre de Presidente del Comitato. Sicché adunque, cucina italiana, ser vita, sotto la direzione di una gentil donna italiana, da gentili connazional nostre, vestite alla pacchiana e soci< della Loggia Regina Elena, le quali ri spondono ai nomi di Giuseppina Mi gliore, Lucia Talucci, Emilia Carezza Adelaide Milio, Vittoria Della Noce < Giuseppina D'Amico. In quella geniale e simpatica riunio ne si brindò al Re d'ltalia, al Presi dente Wilson e a tutte le nazioni allea te.- A 1 capitano Shryock, che inviò un alato saluto all'ltalia ed al suo Re, ri spose in inglese il Conte Miniscalchi f il nostro Giuseppe Di Silvestro. Seguirono il Presidente del Comita to ed altri commensali, e poscia tutti salirono nella Grande Sala, ove lamie ra si veniva svolgendo con grande ani mazione. I NA VISITA ALLA FIERA La folla accolse con entusiasmo gli illustri visitatori, mentre la musica di .servizio suonava inni patriottici. Dopo un breve giro, la comitiva sostò nel centro dell'ampio locale e il pubblico si affollò loro attorno. Unica preoccupazione di tutti era di raccogliere danaro e perciò, molto opportunamente si evitarono i discor si, in ispecie poi i discorsi lunghi. Pronunziò brevi parole il Signor Mi lio, Presidente del Comitato, per pre sentare il Conte Miniscalchi che por ,tò il saluto ed il plauso di S. E. l'Am basciatore e del Governo d'ltalia. Po scia il Signor Giuseppe Di Silvestro, fatto segno ad una simpatica dimo strazione, presentò con la sua verve abituale, il R. Console di Philadel phia, Cav. Gaetano Poccardi. L'egregio funzionario si compiacque cogli italiani di Baltimore e in ispe cial modo coi "Figli d'ltalia" che an che nel Maryland sono all'altezza di quelli di tutti gli altri Stati e lascia no una vdKta impronta delle loro ope ire, ad ogni occasione, dando prove continue di sviscerato affetto verso la patria d'origine e questa di adozione. Le poche sentite parole del Console Poccardi furono vivamente applaudite. L'ULTIMO GIORNO La sera del 29 intervennero il Ge nerale Pasquale Tozzi, capo della Mis sione militare italiana negli Stati U niti, col suo seguito di 16 ufficiali, i _ PLACIDO MILIO Presidente del ('limitalo liuzaar ed il Generale Henry M. Warefielo, aiutante generale dello Stato del Ma ryland, con due capitani. I due generali e gli ufliciali che li seguivano furono accolti al suono de gli inni italiano ed americano. II generale Tozzi, com'egli stesso dice in una lettera inviata al presi dente del Comitato, si commosse a tanta solidarietà nazionale ed alla simpatia mostrata a suo riguardo. Nel suo discorso magnificò la solenne ce rimonia e conchiuse dicendo che la sa la. adorna di fiori e dei colori nazio nali, le era sembrata un lembo d'ltali». Durante le tre serate nella gran Sala ove si procedevi! alla vendita per incanto, furono svolti programmi mu sicali molto attraenti. L'lstituto "Peabody" eotto la dire zione accorta e sapiente del Cav. Mi netti, eseguì squarci di musica classi ca. La fiera intanto che dovevi durare solamente tre sere, durò invece per tutta la settimana che si è chiusa col ! .o Giugno. TIRANDO LE SOMME Insomma, la grande recente mani festazione patriottica e filantropica, svoltasi in Baltimore, Md., ha avuto un successo lusinghiero, eclatante. Quarto ha fruttato la fiera? Fino a questo momento non sappiamo con precisione, ma se teniamo pre6ente che, nella seconda serata, solo dallo vendita dei fiori si ricavò la cospicua somma di circa dollari ottocento, dob biamo concludere che il successo fi nanziario è stato superiore a qualun que previsione. Quanto al successo morale non si parla; esco fu quale doveva essere; un altro grande, strepitoso trionfo dei "Figli d'ltalia", di questa potente e gloriosa famiglia che si va ogni gior no affermando, contro la quale vana mente si accaniscono, protetti dall'om bra, certi figuri sinistri che dal con tinuo incremento di essa, si vedono sbarrata la via alle loro gesta crimino se. Ma non possiamo chiudere queste note di cronaca, 6cnza esternare il no stro elogio incondizionato al Comita to di uomini e donne che lavorò con amore alla preparazione del bazaar e per esso al suo solerte Presidente Sig. Placido Milio. Vada ad essi, a questi benemeriti, la riconoscenza di tanti infelici che dalla loro opera ritrarranno vantaggi e sol lievo: noi, per nostro conto, li csor- tiamo a perseverare e diciamo ad essi: Avanti sempre con l'Ordine e per l'Or dine dei l'it;li d'ltalia, di questa schie ra nobile e grande che dà al vento un labaro nelle cui pieghe sono scritti, a forti caratteri, i sacri diritti degli Ita liani d'America. PROGRAM MA-RICORDO IVr i tipi di Fosnot and Williams Co., è stato stampato un programma ricordo dedicato: Italy and United States in the World War", dal titolo: Historical Souvenir issue by the Uni ted Lodges, Order Sons of Italy in A merica. Oltre ai nomi dei patroni e patro nesse, dei membri dei diversi Comita ti, all'ordine come il bazaar si sarebbe svolto, è frammezzato da diverse foto grafie molto ben riuscite, di S. M. il Re d'ltalia, del Presidente Wilson, del Ministro V. Emanuele Orlando, di S. E. l'Ambasciatore Conte Macchi di Celere, del Generalissimo Armando Diaz, Comandante Supremo del nostro Esercito; del R. Console Cav. Uff. Gaetano Poccardi; del nostro Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile del l'Ordine Figli d'ltalia in Penna.; dei Signori riacido Milio, Vincenzo Flac [•omio e. Domenico Musacchio, rispet tivamente presidente, tesorière e Se gretario del Comitato. Contiene anche la nota della dichia razione di guerra dell'ltalia all'Au stria, comunicata a mezzo dell'Amba sciatore d'Avarna; la dichiarazione Bell'America alla Germania; il discor so del Conte Macchi di Cellere "Italy in the World War" pronunziato nel 'Astor Hotel di New York; lo storico iliscorso del Presidente Wilson, pro nunziato il 2 Aprile 1917, davanti al Congresso di questi Stati; "Long Live Italy" di Gilbert IL Grosvenor; "Pre ghiamo" di Ada Negri ed un sonetto in italiano ed in inglese di Helosse Durant Rose, che ha il seguente titolo suggestivo: ITALY. LETTERE IH RINGRAZIAMENTO Ecco le lettere che il Generale Tozzi ed il Regio Console d'ltalia a Philadelphia, Cav. Uff. Gaetano Poc :ardi, hanno inviato al Presidente del Comitato: "Washington, D. C., 30 Maggio 1918. Preg.mo Comitato "Pro Italian Bazaar" United Lodges Order Sons of Italy 840 E. Pratt St., Baltimore, Mr. Sono ancora commosso della bella e festosa accoglienza fatta ieri a me e u miei Ufficiali a Baltimore. Non tro vo parole bastevoli per dimostrare a codesto On. Comitato tutta la mia gratitudine e alla nostra ottima Colo nia tutta la mia riconoscenza. L'ltalia nostra non può mancare ai destini ai quali la Storia l'ha destina ta, quando nel petto dei suoi tìgli vi vificano così alti sentimenti di solida rietà nazionale e tanta devozione per la Fatria lontana. Col maggiore ossequio a Loro tutti del Comitato e col saluto ai connazio nali mi credano. Firmato (Generale Tozzi)" *♦ * « "Phila., Pa., 29 Maggiou9lß. Signor Placido Milio, * Presidente del Comitato Bazaar Baltimore, Md. Pregiatissimo Signore, Mi è grato esternare a Lei ed al Co mitato organizzatore il mio vivo com- Fa quel che devi, &vveng& che può' Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi piacimento por il successo deT Razaar che si tiene ora in codesta città, cotto gli auspici delle Logge riunite del l'Ordine dei Figli d'ltalia, riuscita ad un tempo degna fetta di italianità e di carità. A Lei, alle gentili Signore, a tutti, I miei personali ringraziamenti per la cortese accoglienza fattami. Accolga, Pregiatissimo Signore, i sensi della mia distinta stima. Il Regio Console (firmato) POCCARDI". LE GESTA dei moderni pirati Le minacce dello Stato Maggiore e della stampa tedesca, di prossimi at tacchi di sottomarini e di aeroplani contro le più importanti città dell'A merica, se questa non avesse desisti to dai preparativi a favore degli al leati, sembrano che incomincino ad effettuarsi. Giorni fa i giornali segnalarono la presenza di sottomarini tedeschi, nelle acque americane e a piccola di stanza dalla costa, e purtroppo questi novelli Naulilus non si limitarono -ol tanto a fare atto di presenza, ma die dero una prova terribile della loro vandalica attività, affondando e di struggendo parecchi piccoli vapori in nocui ed innocue imbarcazioni. L'audacia e la tracotanza tedesca non hanno più limiti, forse la rabbia < la lontana visione della sconfitta im mancabile, li spinge agli atti più folli ed insensati e sembra ritrovino un'a cre voluttà, nel moltiplicare quotidia namente il numero dei loro nemici. L'invio di qualche sottomarino, nel le acque americane costituisce infatti un grave errore. A prescindere dal fatto che il danno che questi pochi corsari potranno arrecare non è ade guato al pericolo cui vanno incontro, queste stolte audacie irritano il popo lo americano e serviranno ad accen dere in esso quell'entusiasmo e quella forza di volontà di vincere che, fino ad oggi pare non sia stato inteso a sufficienza, poiché in fin dei conti il teatro della guerra arde a quattromi la miglia di distanza. Ma quando questo popolo si vedo minacciato alle porte della sua casa, allora ben altro sarà il suo atteggia mento di fronte all'attuale conflitto. Di guisa che possiamo dire che la pre senza di sottomarini tedeschi nelle ac que d'America costituisce per questa grande Repubblica la più efficace pro paganda per la guerra. Certo non saranno molti i sottoma rini che potranno giungere fin qui, e ludendo la vigilanza di quattro flotte alleate e perciò essi non potranno mai costituire una seria minaccia. Il disegno tedesco è quello di impe dire il trasporto delle truppe america ne in Francia, o almeno di diminuire l'intensità, ma questo disegno rimtfr rà un pio desiderio. La ' sorveglianza, dopo le ingloriose gesta di domenica scorsa, sarà rad doppiata; la caccia agli audaci sarà indubbiamente accanita e forse essi dovranno rimanere a lungo inerti nel fondo delle acque. Domenica scorsa han potuto sbiz zarrirsi indisturbati contro innocui velieri, a quaranta miglia da Barne gat, N. J., e colpendoli a bombe ed a cannonate, han potuto affondarne di versi. Ma non sarà tanto facile, per i moderni pirati, continuare nelle loro ribalderie, ora che non potranno più giovarsi della sorpresa. Auguriamoci che alle insidiose mac chine teutoniche che sanno infierì»# solo contro legni disarmati e contro innocui passeggieri, mentre sfuggono rintanandosi, alle navi da guerra, sia presto degna tomba l'Oceano. R. Consolato d'ltalia Con preghiera di pubblicazione: "Il giorno 28 Maggio, il Gran de Venerabile dell'Ordine dei Fi gli d'ltalia inviava al Regio Con sole la somma di $200.85, quale importo di oblazioni a beneficio dei profughi del Veneto delle Logge qui appresso indicate: Avanzo delle somme rac colte sotto gli auspici del le Loggie di Uniontown, Pa., Giuseppe Mazzini N. 231 e Giacomo Leopardi No. 76(5 tra gli italiani di quella Colonia e ricavato profitto netto della recita . data al l'enn Theatre il 28 Aprile scorso $54.25 $155.85 Loggia La Bandiera d'ltalia, No. 773 $ 45.00 Totale $200.85 Il giorno stesso, 28 Maggio, veniva anche fatta pervenire al Cav. Uff. Gaetano Poccardi, la somma di $40.00 dall'Ordine dei Figli d'ltalia per associazione perpetua alla Croce Rossa Italia na della Loggia La Bandiera d'l talia No. 773. Il Regio Console, nel segnare ricevuta delle predette somme di $200.85 e $40.00, rinnovava al l'Ordine dei Figli d'ltalia le sue più vive espressioni di ringrazia mento e di lode per l'encomiabile prova di patriottismo e di soli darietà nazionale da esso data in quest'ora grave per la patria."