Published and distributed under permit No. 30# authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Pa., by order of the President. A. S. Burleson, Postmaster Gen, ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION LA ÜBERA I'AIiOLA 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO I. - Numero 8 16111811 L'America è entrata in guerra a fianco degli Alleati, avendo di mira un solo scopo eminentemen te altruistico, quello di schiaccia re, a vantaggio delle altre nazio ni, la minaccia e la prepotenza teutonica. Programma oltre ogni dire difficile e gigantesco, che richie de una lunga preparazione e sforzi poderosi. Ma prima degli apprestamenti occorre che tutte le nazioni dell'lntesa e segnata mente l'America, purghino il lo ro territorio dalla nefasta pre senza di oriundi tedeschi. Qui vi sono parecchi milioni di suddi ti del Kaiser, naturalizzati citta dini, alla cui lealtà ciecamente crede questa repubblica genero sa, tanto vero che, anche oggi, dopo la dichiarazione di guerra dell'America alla Germania, nei principali Uffici, nei principali stabilimenti, ove si fabbrica ma teriale di guerra, nelle principa li fattorie ove si preparano indu menti pei soldati, oVe si imma gazzinano provvigioni per l'Euro pa, ovunque si lavora sotto la di rezione di managers tedeschi, con prevalenza di mano d opera tedesca ed austriaca, perchè i A merica, nella sua sconfinata leal tà, crede benanco alla sincerità di questa razza, oriunda dalle sponde del Reno, e qui naturaliz zatasi. E' un errore, è una pericolosa illusione. Tra i tedeschi d Ameri ca ed anche tra quelli che hanno la loro carta di cittadinanza, ve ne sono molti attaccati a questa patria di adozione, ma ve ne so no pure molti che, all'amore per questa terra preferiscono l'amo re per la patria d'origine. Nel dubbio quindi, di fronte al la insormontabile difficoltà di <«eeverare il cittadino leale dal cittadino fellone, il governo ame ricano farebbe opera molto sag gia e prudente a mettere gli uo mini di origine tedesca in dispar te per tutto il periodo della guer ra. Se prendesse questa misura e nergica e necessaria, forse non vedremmo ripetersi più, con al larmante frequenza, le soste im provvise nelle fabbriche di anni, di munizioni, di trasporti, di in dumenti ; soste dovute apparen temente a mancanza di materiali ma in realtà volute dai dirigenti, tedeschi od austriaci, i quali, per amore che alimentano di nasco sto verso le loro patrie, fan sì che i lavori procedano con la maggior lentezza possibile e non con quella celerità febbrile im posta dalla necessità urgente e dalla tragicità dell'ora. E quando queste soste si veri ficano cosa veramente inaudi ta per un paese alleato si li cenziano temporaneamente i po chi operai italiani che vi sono en trati per assoluto bisogno e si mantengono quelli di origine te desca od austriaca,quelli cioè, che furono sudditi di paesi nemici e che forse ancora oggi a quei pae si si mantengono fedeli. Non è da saggi affidarsi alla sincerità dei tedeschi d'America. Noi sappiamo che la Germania si veniva preparando da cinquanta anni a questa guerra di sopraf fazione e non vi è quindi da me ravigliarsi se gli immigrati ab biano insegnato ai loro figliuoli, divenuti cittadini per impadro nirsi della cosa pubblica, che nes suna causa è più santa di quella di servire la grande patria tede sca ed aiutarla a conseguire i "suoi sogni di egemonia. Bisognerebbe rimuovere la causa del pericolo o bisognerà rassegnarsi ad abbandonare l'i dea del trionfo. La Francia, per non avere sba razzato a tempo il suo territorio dalle spie tedesche e da altra gente pericolosa alla sua sicurez za, ha dovuto registrare gli scan dali di 8010 Pascià, di Caillaux, etc L'ltalia, la povera Italia, oltre ai mille tradimenti, molti plicatisi in una spaventevole fio ritura, quali quello di Cavallini, Buonaccossa, Parodi, etc. etc.— che minano l'integrità della pa- L EXTRA! <* RISPARMIATE MONETA! Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET . PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farsi «u misura. Abiti di battoeimo, Vesti per giovanotte, Vestiti per ragazzi. Camicie, Camicette, Sottane, Cappelli ed altro. tria, piange ancora sul disastro e sull'onta di Caporetto che ha por tato le orde barbare a profanare il suolo della patria. Gli «sempi, i duri esempi delle Nazioni dell'lntesa già provate dall'esperienza, dovrebbero ba stare ad aprire gli occhi ai Go vernanti d'America e a persua derli che bisogna diffidare dei te deschi, anche quando appaiono sotto le \esti di sudditi fedeli. La Libera Parola LA MORTE dell'ex Vice-Presidente degli Stati Uniti Charles W. Fairbanks, ex Senatore per lo Stato «fi Indiana ed ex vice pre sidente degli Stati Uniti, è morto la sera del 4 corrente, affetto da nefrite intestinale. Aveva 66 anni, essendo nato I*ll Maggio 1852. La vita dell'ex vice presidente è sta ta in pericolo da parecchi giorni. Nella campagna del 2.0 Liberty Loan, mentre egli era in viaggio di propaganda, stanco dell'arduo lavoro, cadde malato e da allora non si è più rimesso. Assistettero il moribondo tutti i componenti la sua famiglia ad ecce zione di un suo figlio, il maggiore Ri chard Fairbanks che trovasi attual mente in Francia.. 10 sili A GÌ eirli L'United States Attorney, On. Francis Fisher Kane, da noi notifica to che, mercè la suo valida raccoman dazione e quella dell'illustre giudice Joseph Buffington, avevamo ottenuti -11 doppio permesso dal Dipartimenti' Postale di Washington, ci scrive ne seguenti termini, augurandoci succes so nella nostra impresa giornalistica "May 18, 1918. Mr. A. Joseph Di Silvestro, 906 C'arpenter Street, Philadelphia,. Dear Sir: I have your letter of the 16th, and im glad to know that you have re •eived the necessary permission froni he Postmaster to publish "La Libera Parola" without submitting the Kn ?lish translations. I beg to thank you "or your kind remarks, and to wish i - ou success with your publication. Yours very truly, Francis Fisher Kane United States Attorney" • * * II Dr. A. Parker Hutchinson, ammi ratore entusiasta del nostro direttore, ;d appassionato cultore della nostra lingua, il 15 dello scorso maggio, ri mettendoci il costo di abbonamento :osì ci scriveva: G|enolden, Tenn., May 15, 1918. Mr. A. Giuseppe Di Silvestro, 906 C'arpenter Street, Philadelpkia. Dear Sir: Kver since the receipt of the first lumber of "La Libera Parola" I have aeen wanting to write to you to con gratulate you upor. the establishment }f this pcriodical and to send you my :heck for one year's subscription. I take pleasure in doing so, arni ndeed the pleasure would bc none the !ess if the amount were a great deal more. Your many friends in Philadelphia • l should say in Pennsylvania, and 1 think in the whole country would bc more correct - must have felt the need af hearing from you so directly foi some time past and I ani confident that "La Libera Parola" will be more successful than you could even hopc that it might be when you began te pian for it. I note that you are attempting te ?et permission for the publication of irticles administrati ve details which are administrati- Sovernment. Anyone knowing you in timately would certainly make you the final arbiter of material to be pu blished in the Italian language, and I hope that such arrangements may bc possible as will facilitate your work. I hope I shall have the pleasure of seeing you very soon, and with besl wishes, believe me Very sincerely and respectfully yours A. Parker Hitchens SheTlTfraiin™ DIRETTORE E PROPRIETÀ RIO DI QUESTO GIORNALE E' IL SIGNOR GIUSEPPE DI SILVESTRO, PERCIÒ' EGLI SOLO E' RESPONSABILE DE L'ANDAMENTO DI ESSO. AVANTI SEMPRE, CO (NI L_A FIACCOLA ItVJ PUGNO 'CI "Entered as second-dass matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 1579 La Grande Fiera di Beneficenza a Baltimore, Md. SURSUM CORDA Un'altra grandiosa manifestazione dell'Ordine; un'altra impresa filantro pica condotta a termine con ottimi auspici!.... Ormai non si contano più le benemerenze di questa Grande Fa miglia sempre infiammata di nobile zelo e sempre pronta a lenire le sven ture della patria. Per queste prove quotidiane, la Fa C iv. Uff. GAETANO POCCARDI Regio Cintole d'ltalia in Philadelphia. miglia dell'Ordine ha oggimai acqui stato un alto valore morale, dovuto al numero, alla disciplina, al program ma e le masse a stuoli compatti en trano ad ingrossarne le file, persuase che il giorno non è lontano in cui tut ti gli italiani d'America saranno rac colti sotto un vessillo unico; quel ves sillo che porta come emblema il Icone d'oro in campo bianco. Venga presto il giorno augurale ed auspicato dell'immensa fusione. Ma entrando di proposito a scrive re la cronaca della Grande Fiera di Beneficenza tenutasi in Baltimore, di remo che la preparazione e l'iniziati va della stessa van dovute alle Logge locali riunite, col concorso e l'ausilio dell'intera Colonia e delle Società di Mutuo Soccorso ed ebbe luogo per tre sere consecutive, 27, 28 e 29 maggio, nella vasta sala del Fourth Regiinent Armory a totale beneficio della Cro ce Rossa e dei Profughi di guerra ita liani. 11. RICEVIMENTO La prima serata era stata dedicata al ricevimento in onore delle Autorità civili cittadine; la seconda al ricevi mento delle Autorità diplomatiche ita liane; la terza finalmente per il ricevi mento alle Autorità militari italiane ed americane. Patroni del bazaar: S. E. il Conte Macchi di Cellere, R. Ambasciatore d'ltalia; Cav. Uff. Gaetano Poccardi, R. Console Italiano in Phila.; Avv. Stefano Miele, Venerabile Supremo dell'Ordine figli d'ltalia; Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile per lo Stato di Pennsylvania; Giovanni Schiaffino, R. Agente Consolare di Baltimore ed il Cav. Pietro Minetti, della Croce Rossa Italiana. La sera del 27, intervennero al ba zaar il Sindaco di Baltimore e i con soli Gilbert Fraser, inglese e M. Leonce Radillon, francese, festeggia tissimi ed accolti con tutti gli onori dovuti al loro grado e all'aureola che li circondava, di rappresentanti di nazioni alleate. Il 28 visitarono la Fiera le Autori tà diplomatiche italiane. E mentre da Philadelphia, verso le 6 pom., col tre no della Pennsylvania giungevano il Console Poccardi ed il nostro Giuseppe Di Silvestro, quasi contemporanea mente arrivavano da Washington in automobile, il Conte F. Miniscalchi, Consigliere d'Ambasciata, in rappre sentanza di S. E. l'Ambasciatore e l'lng. F. Quattrone, vice alto Commis sario. Entrambe le comitive degli o spiti furono signorilmente ricevute da Placido Milio, Presidente del Co mitato e dal tesoriere Sig. Vincenzo Flacconio, i quali sono preparatori in stancabili della magnifica festa dei carità e dagli altri membri Signori Giovanni Schiaffino, Regio Agente consolare; De Marco, G. B. Por ta, A. Belli, Rosario Marino, Rosario Di Giorgio, Cav. Pietro Minetti, dele gato dela Croce Rossa Italiana nello Stato del Maryland, M. Busoni, V. Ambrosio, V. G. Di Marco, C. Ciotti, C. Busone, Giobbe, P. F. Pipitone, A. Ciotti, L. Barberi, A. Belli, G. A. Vin centi In una dozzina di automobili, gli o spiti ed il Comitato in corpo, fecero un giro attraverso la città e nei parchi adiacenti, godendosi il bel panorama di Baltimore. PHILADELPHIA, PA., 8 GIUGNO, 1918 IL BANCHETTO Alle 8 poni., accolti col suono della fatidica marcia reale italiana, i visita tori fecero il loro ingresso nella Ar- i mory, ricevuti da Mr. Fullar Shryok, capitano in ritiro del 4.0 Reggimento ' di Fanteria del Maryland. Avanti però di entrare nella grande Sala, agli o- : spiti venne servita, in una sala sotto stante, addobbata per l'occasione, u- > J2HHI r-i#) - *§>. *.*< , ì&'És&i: Jm ì ? J 1