La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, June 01, 1918, Image 3

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    CRONACA DI FILADELFIA
I giovani di 21 anno debbono
registrarsi
■rutti quei giovani, americani e stra
nieri. nati fra il 6 giugno 1896 e il 5
gjugno 1897, eccettuato gli ufficiali e
sudati volontari nell'Esercito regola
ri Americano, di terra e di mare, nel
la Guardia nazionale, nella milizia na
vale ein altri corpi già al servizio fe
derali;, il 5 corrente debbono registrar
si nei rispettivi "boards" locali.
Coloro che in quei giorno si trove
ranno assenti dalla propria sede, si re
chili ad assolvere il proprio dovere
nei più vicino Ufficio di registrazione,
riempiano l'applicazione, si facciano
diri- il certificato di registrazione e
10 spediscano subito all'ufficio nella
giurisdizione essi risiedono.
B Quelli che non si registreranno sono
jjhtfsibiti di punizione ad un anno di
carcere ed alla perdita di certi diritti,
oltre che saranno subito indotti a fare
11 [soldato.
U> DONO Al SOLDATI DI CAMP
I CRANE PARTENTI PER IL
FRONTE ITALIANO
■Venerdì della scorsa settimana, in
Kasione del terzo anniversario del
l'entrata dell'ltalia in guerra la
■relligraph Company con sede
in Philadelphia, al No. 1227 German
tov n Ave., volle regalare una splen
dida macchina fonografica del valore
di $500.00, ai soldati dell'United Sta
tes Army, Ambulance Service a
Camp Crane, AUentown, Pa., i quali in
maggioranza sono italiani.
■Riportiamo quanto l'Evening I.ed
gei pubblicava a questo proposito:
■La consegna fu fatta dal .-.ignoi
Girelli, presidente della compa
gn i ed inventore della nuova mac
chi a, la quale può suonare qualsiasi
Eco fonografico e riproduce il suono
far sentire le vibrazioni dell'a
go e senza alcuna tromba interna <>' l
est' ina. Il signor Cirelli era accompa
gnato dal signor Antonino Arcuri, vi
ce » residente della Compagnia, dal
Brinaci sta Guido Giacopetti e da C.
Co: tantini.
■» macchina fu presa in consegna
dai Maggiore Charles 1.. Weber, il
qùjiìe era circondato dai t apitani
Da' !•'. Wherritt e Francis P. Todd,
dstì Luogotenenti James Boyd, Picherd
Hi Fitzgerald, Gurney C. Sector e
Ho ci' Nittoli. Il Maggiore Weber eb
be jarole di vivo elogio all'indirizzo
del signor Cirelli ed espresse il suo vi
vo ipprezzamento per il gentile pen
ile) o verso' i soldati del suo batta
glione, la maggior parte dei quali so
no italiani. Anche il Capitano Wher
ritt fu felicissimo nel suo dire, quan
do 'ece rilevare i sinceri sentimenti di
pat iottismo degli italiani. Mentre ciò
avveniva i* soldati del battaglione e
t"an ) schierati sull'attenti.
li Signor Cirelli ed il Signor Arcu
fì rivolsero parole affettuose ali indi
*i*7o dei soldati che fra qualche gior
no partiranno per il fronte italiano, eù
espressero la convinzione che essi sa
pranno compiere con onore ed entusia-
JVao il sacro dovere che loro incombe
all'ombra della bandiera «lelle stelle e
dell« striscie.
: Per ultimò la parola il farma
cista Guido Giacopetti il quale dopo
ave : - rivolto in inglese poche ma sen
tite parole all'indirizzo degli ufficiali
dei battaglione, pronunziò un patriot
tico discorso in italiano rivolto ai sol
dat , che lo ascoltarono attentamente
e pe salutarono la fine con applausi
Érap't'osi.
Ufi bel dono del Sig. Frank Cirelli
dato a nome della Compagnia che poi
ta 1 suo nome ed alla quale è riser
vato il più grande sviluppo, è stato
mfclto apprezzato e tanto gli ufficiali,
quinto i soldati, non si stancavano di
arri lirare la splendida macchina. 11
taoi elio della macchina è stato ideato
da: Cirelli stessso e nella parte supe
riore reca la macchina fonografica
proiiriamente detta, e sotto un com
pleto scrittoio con relativi scomparti
menti e cassetti, ed in basso l'armadio
pe i dischi.
tpl Signor Frank Cirelli ed il signor
Antonino Arcuri furono vivamente
po» plimentati da quanti si trovavano
ile : accampamento e che poterono
ir». lirare la macchina fonografica.
■ INCENDIARIO ARRESTATO
■Louis Negri è stato arrestato e trat
te' to per un'altra udienza «lai ma- ,
gì strato Renshow, perchè sospettato
lifavere appiccato fuoco alla casa 'li
ili:: moglie Maria Negri. No. 1414
Montrose St., dalla quale è separato.
■3 .e fiamme si sono sviluppate rapi
de ente e Joseph Ficci, pensionante,
ne è stato travolto, salvandosi poi col
Bi-ltare da una finestra del terzo pia
no, il cui atto gli è costato io sloga
jii- to del piede destro. I<a signora
■egri e i tre figli di lei si sono sai
rat fuggendo dal secondo piano, con
Pa ito di un vicino, certo Alessandro
blesa il quale, accorso immediata- ;
meiUe. trasportò in luogo sicuro i tre
Kb l'ini. ' I
■Il fuoco ha arrecato circa 500 dolla
ri i' danni.
■ll signor Alfredo Gregori, del No.
J4 > Montrose St., ha reso la sua te
iti lonianza davanti al poliziotto
V ght dichiarando di avere visto
isr i s Negri aprire la casa con la chia
ve d entrarvi.
■Cistui fu trovato in una vicina bir
re? a. Alla vista dell'Agente di pubbli
co icurezza tentò di fuggire e fu ar
restato alle 13 strade in Washington
Av-. Egli negò l'accusa, ma fra le
e J vi trovategli addosso vi era quel
li; con la quale aveva aperta l'abita
la Dne di sua moglie.
■ All'udienza Negtfi è stato accusato
È avere più volte minacciata sua mo
perchè questa si era rifiutata di
10 ivivere con lui. I Negri si sono uni-
I; 'n matrimonio otto anni fa ed han
r> tre figli: Lena, di sette anni; An
' na di 5 e Rosa di diciotto mesi.
B La signora Negri ha aggravata la
11 Azione di suo marito quando ha
fiotto che circa un mese fa egli si re
lò a casa, e dopo di essersi allontanato
Bla trovò una polvere misteriosa nel
a zuccheriera che credette essere ve
eno ed ha accusato il Negri di averve
a posta.
DIVORZIATI
112 E' stato concessso decreto di divor
ilo alla signora Lorenza Guzzi dal
■wrn ito Nunzio Guzzi.
SOTTO GARANZIA DI S4OO
Il signor Frank De Stfano ed il suo
bartender sono stati trattenuti sotto
garanzia di dollari 400, dalla Stazione
Centrale di Polizia alla City Hall, ac
cusati di avere condotta la birreria a
Passyunk Ave. e Moore" St. in modo
.-corretto e perciò è stata negata la
conferma della licenza.
RUBAVA UN NOSTRO CONNAZIO
NALE
Accusato di aver rubato 20 dollari
ad un nostro connazionale di Bristol,
Pa., certo Pasquale Giuliano, il nero
Ernest Grant è stato arrestato e trat
tenuto senza beneficio di cauzione dal
magistrato Imber della Corte nella
seconda Strada in Christian.
Il Giuliano dichiarò di essere stato
avvicinato da tre neri nelle vicinanze
delle 13 strade e Kater e di essere sta
to derubato della somma suddetta. Gli
altri due neri se la diedero alle gam
be.
SOLDATI ITALIANI FERITI
IN FRANCIA
Durante la scorsa settimana si sono
avuti in Francia i seguenti nostri con
nazionali feriti e perduti in azione:
Vito Maselli di Ruth, N. Y., ferito
leggermente; Mario Abbruzzi di Ber
nardsville, N. J., Thomas Battolino di
Los Angelo, Cai., e Ernesto Di Cioccio
di Hartford, Conn., feriti gravemente;
e Frank J. Aliano di Bristol, Conn.,
perduto in azione.
PERDUTO NELL'AI FONDAMEN
TO DEL MOLDAVIA
Il 2 3Maggio da un sottomarino ne
mico fu affondato il vapore inglese
Moldavia che faceva il servizio del tra
sporto di soldati.
Fra i 53 soldati morti vi è il nostro
connazionale Giuseppe Graci, di I.ica
ta, Sicilia.
SOSPETTATA DI OMICIDIO
E' stata arrestata la signora G. Di
Pera, residente a So. Beulah, vicino
Dickinson, accusata di avere assalito
e bastonata la propria nuora e sospe
tata di avere ucciso Frank Di Pera.
Il Magistrato Baker, della Corto al
la seconda strada in Christian, l'ha
tratenuta senza beneficio della cauzio
ne, lino ad un'altra udienza che sarà
tenuta nella stessa Corte.
Circa un anno fa Frank Di Pera fu
troyato morto sul pavimento della sua
abitazione, a Iìandolph e \\ ashington
Ave., ferito da un colpo d'arma da
fuoco alla testa.
Sebbene non gli fosse stata trovata
nessun'arma al lato, la sua morte fu
attribuita a suicidio. Però, in un cas
setto dell'armadio, nella sua abita
zione, fu trovato un revolver con un
solo colpo sparato.
La signora Di Pera è stata arresta
ta in seguito ad una questione avuta
con la nuora, alla quale avrebbe detto
che sarebbe stata uccisa come lo fu
Frank Di Pera.
Alla Corte la Di Pera si è rifiutata
.li fare qualunque dichiarazione.
FERITA PER ISISAG LIO
La signora Elisabetta Scantolini, di
anni 28, è stata colpita da arma da
fuoco e forse fatalmente ferita da suo
cognato John Scantolini, nella loro a
bitazione al No. 4918 Lancaster ave.
La ferita è stata ricoverata nell'o
spedale Omeopatico per donne e ver
sa in critiche condizioni, con una pal
la di revolver alla spalla sinistra.
Gli agenti di polizia hanno dichia
rato che il fatto è avvenuto in un mo
do misterioso.
La Scantolini ha detto che suo co
gnato l'ha colpita per isbaglio, men
tre era corso in di lei aiuto per salvar
la da un attentato del pensionante
John Velleo che, nascosto sotto il letto,
aspettava che la Scantolini si ritiras
se in camera.
Intanto sia John Scantolini che Vel
leo si sono resi irreperibili.
La solita storia di avere dei pensio
nanti in casa!
Il marito della Scantolini lavora di
notte e nel momento che il tragico
avvenimento si svolgeva egli era al
posto del lavoro. A casa si trovavano
i due fratelli del marito John e Joseph
ed il pensionante Velleo.
La polizia ha ragione di dubitare la
veridicità della Scantolini, ma la sua
dichiarazione è corroborata da quella
di Joseph Scantolini, fratello del di
lei marito.
LATTE PURO E GENUINO
I fratelli Settanni, i quali gestisco
no, con competenza ed onestà, l'Apulia
Creamery Company, alle tredici strade
e Dickinson, da qualche tempo sono
entrati a far parte delle Quacker Ci
ty Dairies considerate nel mercato
le prime per la vendita di latte puro
e genuino.
Si deve infatti alla purezza di que
sto latte se i fratelli Settanni sono riu
sciti a fabbricare i migliori latticini,
ricercati in Philadelphia e fuori.
II servizio delle Quacker City Dai
ries è a domicilio, e gli italiani di qui.
se hanno a cuore la salute dei loro
bambini, non debbono fare altro che
servirsi del latte dei fratelli Settanni.
GENIALE TRATTENIMENTO
l'i si comunica:
Martedì sera, l'Associazione delle si
gnorine dell'Emmanuello, 1024 Chri
stian St., composta di circa quaranta
socie, offri un geniaìe trattenimento
a venti marinai della Navy Yard.
Alle ore otto, la elegante e comoda
Sala, con molto gusto adorna, era già
affollata di elette e gentili signorine,
che spiccavano per la loro bellezza ed
eleganza. I marinari inviati dal Rev.
Dickis, Cappellano Episcopale Capo,
della Navy Yard, furono accolti con
grande entusiasmo e poco dopo comin
ciarono le danze, che si protrassero fi
no alle undici col massimo brio e colla
massima cordialità.
Resero gli onori di casa il Rev. T.
E. della Cioppa, il quale rivolse ai pre
senti delle acconce parole, alle quali fu
molto applaudito, la sua gentile signo
ra e la leggiadra Signorina Elly i
quali, per la loro ben nota affabilità e
gentilezza non mancarono di prodiga
re cure ed attenzioni a tutti gli inter
venuti.
Furono suonati e cantati degli inni
patriottici, sia americani che italiani e
tutti gli artisti e cantanti, riscossero
meritati e ripetuti applausi.
Non mancarono dolci e gelati, che
i furono distribuiti a profusione.
i La bella serata passò allegramente ■
col massimo ordine e compostezza,
I specialmente da parte dei marinai che
.-i comportarono da veri gentiluomini, :
lasciando di loro, a tutti i presenti, un
grato ed imperituro ricordo.
LA BA-N DA RODI A AL WOODSIDE
PARK
La Rodia's Band, diretta dal mae
stro signor Giuseppe Rodia, fin dal 4
dello scorso mese di maggio, ha inco
minciato a prestar servizio al Wood
side Park, il popolare ritrovo estivo
che offre un'infinità di attrattive al
pubblico che lo frequenta.
La banda del signor Uodia ha suo
nato in quel Park anche la stagione
scorsa e data la popolarità acquista- i
tasi, dal pubblico e dall'amministrazio
ne di esso, questa ha sentito il biso
gno di riaverla ancora quest'anno.
I connazionali amanti di musica fa
rebbero bene a frequentare questo ri
trovo,-non fosse altro che per incorag
giare il giovane Rodia.
Cortesie di colleglli
Sentiamo il dovere di ringraziare
quei giornali i quali, con parole molto
lusinghiere per noi e per ia nostra
modesta opera giornalistica, hanno vo
luto annunziare l'uscita de "La Libe
ra Parola".
# * *
La Stella d'ltalia, di Greensburg, ;
del 27 aprile, di cui è direttore il Prof.
Crescenzo Pitocchi, ex Grande Vene
rabile dell'Ordine Figli d'ltalia per lo 1
Stato di New York, così scriveva di
noi e del nostro giornale:
"Dopo un riposo relativamente lun
go, il" collega Giuseppe Di Silvestro,
favorevolmente conosciuto nel foro
giornalistico, riprende la penna e tor
na alla ribalta VMCCO di fede e di entu
siasmo.
"Il primo numero del suo giornale
"La Libera Parola", si presenta tipo
graficamente bene, ed è ricco di ru
briche che 6i fanno leggere attenta
mente.
"Il programma è chiaro ed esplicito,
pienamente rispondente al carattere
del Di Silvestro sempre in lotta colle
sanguisughe e coi vampiri coloniali.
"Al nuovo giornale auguri di vita
lunga e prospera, ed al suo direttore
l'espressione sinceru della nostra anti
ca ed inalterata amicizia".
» * ♦
II Mastro Paolo del 28 Aprile, di
Giuseppe Bruno, con quella verve iro
nica che lo distingue ha detto di noi
quanto segue:
"In data 20 Aprile andante abbiamo
ricevuto il primo numero del nuovo
settimanale La Libera Parola, diretto
dal signor Giuseppe Di Silvestro, il
quale, abituato alla lotta del giornali
smo e a corto di un giornale di sua
completa responsabilità, si sentiva di
avere un "fardello" di meno e di non
poter soddisfare il suo pensiero sen
za dargli sviluppo e diffusione per
mezzo di un giornale.
"Ora crediamo che il nostro Giu
seppe Di Silvestro e già contento, e,
per maggiormente vederlo più lieto
dell'avvenimento, gli auguriamo una
quotidiana Libera Parola, perchè parli
con maggior lena ed efficacia ad in
teresse della classe lavoratrice, che
sente il bisogno di esser difesa nelle
continue manomissioni del suo diritto
che vengono perpetrate dai vampiri e
dagli spoliatori.
"Il nuovo settimanale ha un forma
to quanto mai elegante ed artistico; è
ricco di materia e anche e sopra
tutto di avvisi e sia dal lato tecni
co che dal lato redazionale, ci pare che
sia unicamente da lodarsi e da ammi
rarsi.
Auguri di lunga vita e di.... quat- 1
trini a bizzeffe.
* + *
L'Aurora, settimanale di Pittsgurgh,
di cui è direttore-proprietario l'egre
gio Aw. A. Cianflone, così scriveva
de La Libera Parola nel numero del 4
corrente:
"Giuseppe Di Silvestro rientra nel
l'agone giornalistico con un settima
naie: "La Libera Parola", bandendo
un programma di lotta contro i me
statori, turlupinatori e sfruttatori co
loniali.
"Il compito assuntosi Giuseppe
Di Silvestro non se lo nasconde è
arduo, pieno com'è di spine il cui acu
leo è tenuto ognora pungente da una
classe stretta interessatamente a tri
bù e minante la vita coloniale, mentre
l'indifferentismo dei buoni non vale a
medicarne le piaghe sanguinanti e
tanto meno ad ottunderlo, rendendolo
inoffensivo.
"Ad ogni modo 1' "Aurora", che da
cinque anni combatte la medesima
battaglia che la "Libera Parola" si
propone di combattere, accoglie a
braccia aperte la nascita della conso
rella, pronta a spianarle se ne sia
capace la via, a combattere al suo
fianco le giuste battaglie, a provare
insieme la mestizia che inducè una
immeritata delusione ola gioia che
sorge dal voluto e conquistato trionfo
del bene".
» * »
"La Voce del Popolo", pure setti
manale di Cleveland, Ohio, con lusin
ghiere parole per il nostro direttore ■
che chiama "giornalista colto e po
lemizzatore accorto," il 4 corrente di
ceva del nostro giornale quanto se
gue:
"Abbiamo ricevifto il primo ed il se
condo numero de La Libera Parola,
un nuovo settimanale di Philadelphia.
Ne è direttore il Collega A. Giuseppe
Di Silvestro, notissimo come giornali
sta colto e polemizzatore accorto. 11
giornale si presenta bene sia per le
interessanti rubriche che contiene, sia
come estetica tipografica.
"Il merito principale dell'uscita di
questo nuovo settimanale va come
La Parola stessa dice al gruppo di
irrequieti, i quali, stanchi delle ver
gogne cui è soggetta la Colonia ita
liana di Philadelphia da parte di ele
menti deleterii che inquinano la vita,
hanno insistito presso il Di Silvestro
perchè riprendesse la penna fustiga
trice, in un giornale proprio.
"II nuovo confratello, date le buo
ne qualità giornalistiche del suo Di
rettore, non potrà che affermarsi
splendidamente e subito. Tale è il no
stro augurio.
"Redazione e amministrazione: 906
Carpenter St., Philadelphia, Pa."
* * *
"La Sigaretta" del signor Leopoldo
De Benedictis di Philadelphia, con
1 gentile pensiero, annunziando l'uscita
LA LIBERA PAROLA
de La Libera Parola, ha voluto ricor
dare la nostra opera passata in gior
nalismo nel modo seguente:
"La Libera Paola, questo è il nome
del nuovo giornale settimanale uscito
la scorsa settimana per cura del si
gnor Giuseppe Di Silvestro, con uffi
cio al No. 906 Carpenter St., Phila.,
Pa.
"La Libera Parola è un giornale ben
fatto e i primi numeri sono andati a
ruba, per la larga schiera di amici
che con ansia aspettavano la compar
sa di questa nuova pubblicazione.
"E' superfluo dire che il nostro Giu
seppe Di Silvestro, non è un novizio
nella difficile arte del giornalismo co
loniale; perchè per lo passato, come
ognuno, o quasi, dei nostri coloni può
ricordare, ha pubblicato più di un set
timanale, famoso fra i quali restò il
Popolo, per lo 6pirito battagliero che .
ebbe a dimostrare in varie e importan
ti occasioni, tanto che per quella pub
blicazione il nome del direttore di
quella fu noto non solo a tutta la no
stra Colonia di Philadelphia ma pu
ranco ai nostri numerosissimi conna
zionali che sono immigrati sul vasto
suolo d'America.
"Il Popolo, maestrevolmente diret
to da Giuseppe Di Silvestro, ebbe la
ventura di diventare* giornale quoti
diano, col pigliare il nome della Voce
del Popolo.
"Dire della attività, operosità, de
strezza ed abilità del suo direttore nel
maneggiare le sorti di quel quotidia
no, sarebbe semplicemente superfluo,
dal momento che tutti ricordano, come
cosa di ieri, le campagne intraprese
dalla Voce del Popolo in favore di
qualche buona causa. Possiamo sol
tanto dire che il giornale piacque ad
individui di concetti e partiti differen
ti e visse molti anni, fino a che, cioè,
il giornale fu gestito e diretto da Giu
seppe Di Silvestro.
"Poi, per ragioni che non e d'uopo |
esporre, La Voce del Popolo fu tra
sferita in New York, ove, senza la
LE ALI "PER LA VITTORIA
(Meste rimembranze)
Io non so se i pacifisti colonia-1
li di dicci anni fa, coloro che ad
ogni nostra manifestazione ci
scagliavano contro, come un in
sulto, la paiola patriottardi, co
loro che andavano ovunque pre
dicando la riduzione degli arma
menti, anzi il disarmo generale e
pretendevano quasi che l'ltalia si
l'osse messa alla testa di questo
movimento, si siano oggi ravve
duti, di fronte alla brigantesca
aggressione degli Imperi centra
li.
Napoleone Colaianni, dal
l'epoca che è scoppiata la
grande conflagrazione, ha più
volte confessato pubblicamente
che il più grande rimorso della
sua vita, è quello di avere sempre
osteggiato l'aumento della spesa
militare, per cui l'ltalia venne
colta impreparata nell'ora supre
ma del cimento, ed insieme con
Colaianni, si sono ravveduti in I
talia, tutti gli uomini di senno e
di dottrina, pei quali il sentimen
to dell'amor di patria non è una
vana parola.
E' sperabile quindi che anche
ai pacifisti coloniali sia caduta fi
nalmente la benda dagli occhi,
ma sette o otto anni addietro, la
loro propaganda era cosi attiva
ed accanita, da sembrare fanati
smo ed ossessione.
Ricordo : all'inizio della guerra
italo-turca, di quella guerra che
fu il risveglio delle più sane ener
gie nazionali, sopite e quasi spen
te dopo il disastro di Adua, al
lorché un Ente benemerito della
Colonia ci invitava ad unirci in
una solenne protesta contro certi
giornali prezzolati che, tradendo
la nobilissima missione della
stampa, andavano strombazzan
do di pretese atrocità dal nostro
esercito commesse su fanciulli e
donne arabe, e queste malvagie
calunnie maggiormente infieriva-1
no, quando già erano state perpe
trate, col tradimento e la vigliac
cheria, le stragi di Ilenni e di |
Sciarasciat, che avevan decimato
I*ll Bersaglieri e 1'84.0 Fanteria,
i fiori più belli ele più fulgide
speranze d'ltalia, i pacifisti
coloniali insinuavano che la ma
nifestazione sarebbe stata inop
portuna ed avrebbe urtato la su
scettibilità dei neutri.
Più tardi, un'onda di sincero
entusiasmo aleggiò su gli italia
ni in patria, e su quanti viveva
no spaisi in terre straniere; es
si volevano dotare l'ltalia di una
flotta potente di aeronavi e per
far ciò si ricorse ad una pubblica
.sottoscrizione. La magnifica ini
ziativa, appena sorta, si propagò
per il mondo con la rapidità del
l'elettrico, e dappertutto, ove ri
suonava l'eco del dolce idioma
materno, si accese una gara su
blime che ci consolava e ci inor
gogliva.
Ma giunta in Filadelfia, la no
bile e gagliarda iniziativa urtò
contro la solita opposizione del
l'esiguo stuolo dei pacifisti, e pei'
un momento corse il rischio di
naufragare. Ma fortunatamente
il buon senso della maggioranza
prevalse e la colonia, auspice
l'allora sezione dell' Istituto
Coloniale, potè offrire alla
patria un aeroplano snello e
superbo.
Di fronte alla cecità incorreg
gibile di pochi sognatori, io scris
si allora un articolo che mi piace
qui riportare, da cui appare evi
dente che fui in massima parte
profeta.
"La protesta contro la stampa
gialla di pochi mesi fa e la odier
na iniziativa sono l'espressione
del patriottismo più vivo e più
puro per quanti sentono l'orgo
glio di essere italiani.
guida del suo fondatore, perdette la 1
propria fisonomia popolare che la ren
deva cara al pubblico, fino al punto
che i nuovi proprietari dovettero ces
sarne la pubblicazione.
"Ricordiamo questo po' di storia re
trospettiva della vita giornalistica del
Signor Giuseppe Di Silvestro, per ca
varne la logica conseguenza che "La
Libera Parola" troverà appoggio e
simpatia in tutte le classi sociali delle
nostre colonie.
"Ed è perciò che noi auguriamo al
suo fondatore il più lusinghiero dei
successi sia dal lato materiale che da
quello morale."
» * »
"La Luce" di Utica, N. Y., nella cui
colonia italiana tante simpatie gode
il nostro Direttore, come lo stes
so Prof. Emidio Spina dice nel
1 suo giornale, così parlava, nel numero
del 2 corrente, de La Libera Parola:
[ "A Philadelphia, Pa., ha visto la lu
' ce un settimanale dal titolo "La Libe
ra Parola" che si presenta sotto bel
j la forma tipografica.
"E' pieno d'interessanti rubriche ed
ha un programma onesto, indipenden
te e severo contro qualsiasi despota
coloniale o abuso di sorta.
"Lo dirige il conosciuto giornalista ;
signor Giuseppe Di Silvestro che, a |
buon diritto, gode le generali simpa
tie.
"I più fervidi auguri alla nuova con
sorella, ed al suo distinto Direttore la
rinnovazione della nostra antica e co
stante stima."
* * »
Anche II Momento del 27 aprile ha
annunziato l'uscita del nostro giornale.
• ♦ »
Il nostro direttore ringrazia tutti
indistintamente i giornali che così cor
tesemente hanno voluto parlare della
! nostra modesta pubblicazione e si met- .
te senz'altro al fianco di essi per com
battere le buone cause.
Noi pure sogniamo e vorrem
mo che il nostro sogno fiorisse e
spuntasse presto l'alba foriera
del sole dell'avvenire. Ma per a
desso vogliamo amare la patria,
la dolce terra dove noi siamo na
ti e dove un giorno folleggiam
mo fanciulli.
Internazionalismo, fratellanza
universale, disarmo generale!
Magnifiche parole e più gran
diosi avvenimenti allorché si av
vereranno, e quando cadranno in
frante le barriere che separano i
popoli l'uno dall'altro; quando
più non esisteranno i confini, noi
saluteremo con gioia l'alba dora
ta di questo internazionalismo e
scioglieremo un inno alla fratel
lanza universale; ma fintantoché
quegli avvenimenti ci appaiono
ancora lontani, noi daremo ali al
l'ltalia, perchè noi la vogliamo
grande, rispettata, temuta, per
terra, sui mari, nei cieli.
"Questo è il nostro sogno vici
no e pensiamo che, nella febbre
continua di poderosi armamenti,
l'ltalia non deve rimanere distan
ziata; anzi non deve neppure,
nella marcia tremenda, mante
nersi alla retroguardia. Troupi
occhi stranieri guardano cupidi
il bel paese e troppo artigli si
muoverebbero a ghermirlo di
nuovo, se nella titanica gara, si
mostrasse debole ed irresoluta.
"I velivoli del resto sono arma
di distruzione soltanto se mano
vrati da gente barbara e feroce,
ma per i popoli civili possono tra
mutarsi in efficaci e potenti mez
zi di difesa.
"Teniamo presente che la
Frància, la Germania, l'Austria,
l'lnghilterra e tutte le altre na
zioni, anche su questo campo, si
stanno armando formidabilmen
te. Non dimentichiamo che l'Au
stria, la fida nostra alleata, sogna
sempre tra i suoi domini Vene
zia, la incantevole Sirena dell'A
driatico. Se essa lanciasse al di
qua dell'lsonzo, la sua flotta di
aeronavi, dovremmo forse novel
lamente piegare il collo e il dorso
al giogo straniero, sol perchè i
socialisti d'ltalia o una parte di
essi, si pullano nella dolce illusio
ne di una fratellanza universale
di là da venire ?
"Ma se domandate a Jaures, al
leader dei socialisti francesi : che
cosa fareste voi ed i vostri com
pagni, se domani la Germania
minacciasse di nuovo i confini
della Francia, o se questa tentas
se la rivincita, per riscattare le
sue Provincie, egli vi direbbe, co
me ha detto sempre che, di fron
te allo straniero, i socialisti di
Francia sarebbero i primi ad im
pugnare il fucile.
"E Bebel tedesco e i suoi se
guaci non la pensano diversa
mente.
"I socialisti tedeschi adunque
ed i socialisti francesi, più prati
ci e più disciplinati, sono eminen
temente nazionalisti; solo i so
cialisti italiani, anime immacola
te di candidi agnelli, accarezzano
fallaci chimere e vogliono sem
brare gli anacronismi del tempo!
Siamo una volta almeno ragione*
voli e serii; se dobbiamo giunge
re al disarmo, non all'ltalia, ma
alle altre nazioni più potenti,
spetta darne l'esempio.'
"Facciamo adunque il nostro
dovere verso la patria, diamole i
SPAZIO RISERVATO I
R. N.
;. ; , r] I I I
mezzi, per farla assidere, rispet
tata, nel rango delle grandi na
zioni e nel tempo stesso mante
niamo viva nei nostri cuori la sa
cra fiamma degli ideali !
"Internazionalismo, disarmo,
fratellanza! questi sono anche gli
ideali nostri, ideali che, quando
saranno realizzati, segneranno u
na nuova èra di pace, di felicità,
di fecondo benessere; ma finché
questo giorno appare ancora qua
si perduto nel lontano orizzonte,
finché rimane circoscritto nel
campo delle utopie e dei pii desi
deri, coloro che li coltivano sono
come i viaggiatori del deserto, di
fronte al fenomeno del miraggio.
"In lontananza, tra la sabbia
sterminata, agli occhi desiosi di
verde ed alle labbra avide di ac
qua, appare una piccola aiuola di
verziua, traversata ed inondata
da rivi cristallini. Le gambe so
no ali, la via è presto percorsa, il
desiderio precipita.
"Arrivano, ma la sabbia conti
nua davanti, dintorno, nel vento,
come una meledizione, implacabi
le!
"Tale oggi la tanto decantata
fratellanza, (juale all'occhio dello
stanco viandante, appare la fan
tastica oasi".
* * *
Questo io scrissi or sono quasi
sei anni, due anni prima che
scoppiasse la attuale, immane
conflagrazione mondiale, nella
quale gli eventi e la necessità sto
rica trascinarono anche l'ltalia,
e le mie parole appaiono oggi
quasi profetiche.
Mentre i capi dei socialisti ita
liani e loro seguaci, aiutati nel
lavoro incosciente da tutti i sov
versivi, perdevano il loro tempo
nelle vuote declamazioni pacifi
ste, la Gei-mania, questa feroce
Penelope, tesseva, protetta dalle
tenebre, la sua vastissima tela,
tra le cui fila fittissime avrebbe
dovuto avvolgere tutti i popoli di
Europa.
I socialisti tedeschi, nella loro
guerra soffocatrice di libertà, si
son fatti sostenitori e complici
ilei truculento militarismo prus
siano; i socialisti italiani for
tunatamente pochi leninisti irri
ducibili, poiché la grande mag
gioranza ha fatto senno di fronte
alla tragicità degli eventi nel
la giusta e santa guerra di riven
dicazione e di difesa, continuano
imperterriti a creare difficoltà, a
lavorare per il trionfo di una pa
ce qualunque, fosse anche una
pace vittoriosa per il nemico,
purché fosse una pace immedia
ta.
E non è giovato ad essi nep
nire il fato della Russia e della
llomania, ma continuano le loro
nene anche oggi .dopo il disastro
li Caporetto, oggi che le orde dei
jarbari profanano il suolo della
patria.
Certi atteggiamenti, certo la
voro di propaganda che sei anni
>r sono erano utopie di pazzi e
sogni di poeti, oggi costituiscono
:rimini gravissimi che vanno re
nessi e severamente puniti.
La salvezza della patria è in
jericolo e tutti i cittadini, senza
listinzione di parte e di fede,
lebbono non dimenticare, neppu
re un istante, che hanno il sacro
lovere di cooperare in tutti i mo
li alla sua difesa.
Non c'è posto, in quest'ora, pei
jacifisti, quelli che potevano es
sere chiamati apostoli ieri, allor
juando ci cullavamo in fallaci
speranze, oggi sono i disfattisti,
loloro che minano la compagine
: l'efficienza dell'esercito, che !
ìaccano la resistenza del popolo,
;he diminuiscono le probabilità
li vittoria. Dato il momento che
ittraversiamo, questa gente è
jericolosa e va posta nell'impos
sibilità di nuocere.
Havvi poi un'altra categoria di
sciagurati: bruti senza anima e
senza fede, che mossi unicamen
e dall'esecrata sete dell'oro pro
fittando dei tempi anormali, eser
■itano il contrabbando ai danni
lella patria, fornendo al nemico
1 materiale per la fabbricazione
lelle armi.
Sono i Bonaccosa, i Parodi, i
Buonamico e simili lordure
raditori della patria che Dante
l .on danna ignominósamente al
ìono cerchio dell'lnferno.
Non il piombo per questi ret
ili immondi! Troppi nemici e
.roppo potenti battono con pode
rosi colpi alle porte d'ltalia ed il
liombo che abbiamo non è mai
.roppo per ricacciarli al di là del
sacro confine.
Nella nostra patria esistono
ancora le vestigia di una via Ap
pia che correva da Roma a Ca
pila, lungo la quale un tempo gli
antichi romani innalzarono pa
recchie migliaia di croci e vi cro
cifissero gli schiavi che avevano
usato congiurare contro l'alta au
torità del popolo e del Senato di
Roma. Oggi, su quella medesima
via, il Governo italiano, se vuole
per davvero provvedere alla sal
vezza dello Stato, dovrebbe, ad e
dificazione ed esempio, piantare
tante forche per appendervi, co
me i seguaci di Spartaco, tutti i
traditori ed i venduti.
A. C.
Domenico Ruggiero
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