CRONACA DI FILADELFIA I giovani di 21 anno debbono registrarsi ■rutti quei giovani, americani e stra nieri. nati fra il 6 giugno 1896 e il 5 gjugno 1897, eccettuato gli ufficiali e sudati volontari nell'Esercito regola ri Americano, di terra e di mare, nel la Guardia nazionale, nella milizia na vale ein altri corpi già al servizio fe derali;, il 5 corrente debbono registrar si nei rispettivi "boards" locali. Coloro che in quei giorno si trove ranno assenti dalla propria sede, si re chili ad assolvere il proprio dovere nei più vicino Ufficio di registrazione, riempiano l'applicazione, si facciano diri- il certificato di registrazione e 10 spediscano subito all'ufficio nella giurisdizione essi risiedono. B Quelli che non si registreranno sono jjhtfsibiti di punizione ad un anno di carcere ed alla perdita di certi diritti, oltre che saranno subito indotti a fare 11 [soldato. U> DONO Al SOLDATI DI CAMP I CRANE PARTENTI PER IL FRONTE ITALIANO ■Venerdì della scorsa settimana, in Kasione del terzo anniversario del l'entrata dell'ltalia in guerra la ■relligraph Company con sede in Philadelphia, al No. 1227 German tov n Ave., volle regalare una splen dida macchina fonografica del valore di $500.00, ai soldati dell'United Sta tes Army, Ambulance Service a Camp Crane, AUentown, Pa., i quali in maggioranza sono italiani. ■Riportiamo quanto l'Evening I.ed gei pubblicava a questo proposito: ■La consegna fu fatta dal .-.ignoi Girelli, presidente della compa gn i ed inventore della nuova mac chi a, la quale può suonare qualsiasi Eco fonografico e riproduce il suono far sentire le vibrazioni dell'a go e senza alcuna tromba interna <>' l est' ina. Il signor Cirelli era accompa gnato dal signor Antonino Arcuri, vi ce » residente della Compagnia, dal Brinaci sta Guido Giacopetti e da C. Co: tantini. ■» macchina fu presa in consegna dai Maggiore Charles 1.. Weber, il qùjiìe era circondato dai t apitani Da' !•'. Wherritt e Francis P. Todd, dstì Luogotenenti James Boyd, Picherd Hi Fitzgerald, Gurney C. Sector e Ho ci' Nittoli. Il Maggiore Weber eb be jarole di vivo elogio all'indirizzo del signor Cirelli ed espresse il suo vi vo ipprezzamento per il gentile pen ile) o verso' i soldati del suo batta glione, la maggior parte dei quali so no italiani. Anche il Capitano Wher ritt fu felicissimo nel suo dire, quan do 'ece rilevare i sinceri sentimenti di pat iottismo degli italiani. Mentre ciò avveniva i* soldati del battaglione e t"an ) schierati sull'attenti. li Signor Cirelli ed il Signor Arcu fì rivolsero parole affettuose ali indi *i*7o dei soldati che fra qualche gior no partiranno per il fronte italiano, eù espressero la convinzione che essi sa pranno compiere con onore ed entusia- JVao il sacro dovere che loro incombe all'ombra della bandiera «lelle stelle e dell« striscie. : Per ultimò la parola il farma cista Guido Giacopetti il quale dopo ave : - rivolto in inglese poche ma sen tite parole all'indirizzo degli ufficiali dei battaglione, pronunziò un patriot tico discorso in italiano rivolto ai sol dat , che lo ascoltarono attentamente e pe salutarono la fine con applausi Érap't'osi. Ufi bel dono del Sig. Frank Cirelli dato a nome della Compagnia che poi ta 1 suo nome ed alla quale è riser vato il più grande sviluppo, è stato mfclto apprezzato e tanto gli ufficiali, quinto i soldati, non si stancavano di arri lirare la splendida macchina. 11 taoi elio della macchina è stato ideato da: Cirelli stessso e nella parte supe riore reca la macchina fonografica proiiriamente detta, e sotto un com pleto scrittoio con relativi scomparti menti e cassetti, ed in basso l'armadio pe i dischi. tpl Signor Frank Cirelli ed il signor Antonino Arcuri furono vivamente po» plimentati da quanti si trovavano ile : accampamento e che poterono ir». lirare la macchina fonografica. ■ INCENDIARIO ARRESTATO ■Louis Negri è stato arrestato e trat te' to per un'altra udienza «lai ma- , gì strato Renshow, perchè sospettato lifavere appiccato fuoco alla casa 'li ili:: moglie Maria Negri. No. 1414 Montrose St., dalla quale è separato. ■3 .e fiamme si sono sviluppate rapi de ente e Joseph Ficci, pensionante, ne è stato travolto, salvandosi poi col Bi-ltare da una finestra del terzo pia no, il cui atto gli è costato io sloga jii- to del piede destro. I Montrose St., ha reso la sua te iti lonianza davanti al poliziotto V ght dichiarando di avere visto isr i s Negri aprire la casa con la chia ve d entrarvi. ■Cistui fu trovato in una vicina bir re? a. Alla vista dell'Agente di pubbli co icurezza tentò di fuggire e fu ar restato alle 13 strade in Washington Av-. Egli negò l'accusa, ma fra le e J vi trovategli addosso vi era quel li; con la quale aveva aperta l'abita la Dne di sua moglie. ■ All'udienza Negtfi è stato accusato È avere più volte minacciata sua mo perchè questa si era rifiutata di 10 ivivere con lui. I Negri si sono uni- I; 'n matrimonio otto anni fa ed han r> tre figli: Lena, di sette anni; An ' na di 5 e Rosa di diciotto mesi. B La signora Negri ha aggravata la 11 Azione di suo marito quando ha fiotto che circa un mese fa egli si re lò a casa, e dopo di essersi allontanato Bla trovò una polvere misteriosa nel a zuccheriera che credette essere ve eno ed ha accusato il Negri di averve a posta. DIVORZIATI 112 E' stato concessso decreto di divor ilo alla signora Lorenza Guzzi dal ■wrn ito Nunzio Guzzi. SOTTO GARANZIA DI S4OO Il signor Frank De Stfano ed il suo bartender sono stati trattenuti sotto garanzia di dollari 400, dalla Stazione Centrale di Polizia alla City Hall, ac cusati di avere condotta la birreria a Passyunk Ave. e Moore" St. in modo .-corretto e perciò è stata negata la conferma della licenza. RUBAVA UN NOSTRO CONNAZIO NALE Accusato di aver rubato 20 dollari ad un nostro connazionale di Bristol, Pa., certo Pasquale Giuliano, il nero Ernest Grant è stato arrestato e trat tenuto senza beneficio di cauzione dal magistrato Imber della Corte nella seconda Strada in Christian. Il Giuliano dichiarò di essere stato avvicinato da tre neri nelle vicinanze delle 13 strade e Kater e di essere sta to derubato della somma suddetta. Gli altri due neri se la diedero alle gam be. SOLDATI ITALIANI FERITI IN FRANCIA Durante la scorsa settimana si sono avuti in Francia i seguenti nostri con nazionali feriti e perduti in azione: Vito Maselli di Ruth, N. Y., ferito leggermente; Mario Abbruzzi di Ber nardsville, N. J., Thomas Battolino di Los Angelo, Cai., e Ernesto Di Cioccio di Hartford, Conn., feriti gravemente; e Frank J. Aliano di Bristol, Conn., perduto in azione. PERDUTO NELL'AI FONDAMEN TO DEL MOLDAVIA Il 2 3Maggio da un sottomarino ne mico fu affondato il vapore inglese Moldavia che faceva il servizio del tra sporto di soldati. Fra i 53 soldati morti vi è il nostro connazionale Giuseppe Graci, di I.ica ta, Sicilia. SOSPETTATA DI OMICIDIO E' stata arrestata la signora G. Di Pera, residente a So. Beulah, vicino Dickinson, accusata di avere assalito e bastonata la propria nuora e sospe tata di avere ucciso Frank Di Pera. Il Magistrato Baker, della Corto al la seconda strada in Christian, l'ha tratenuta senza beneficio della cauzio ne, lino ad un'altra udienza che sarà tenuta nella stessa Corte. Circa un anno fa Frank Di Pera fu troyato morto sul pavimento della sua abitazione, a Iìandolph e \\ ashington Ave., ferito da un colpo d'arma da fuoco alla testa. Sebbene non gli fosse stata trovata nessun'arma al lato, la sua morte fu attribuita a suicidio. Però, in un cas setto dell'armadio, nella sua abita zione, fu trovato un revolver con un solo colpo sparato. La signora Di Pera è stata arresta ta in seguito ad una questione avuta con la nuora, alla quale avrebbe detto che sarebbe stata uccisa come lo fu Frank Di Pera. Alla Corte la Di Pera si è rifiutata .li fare qualunque dichiarazione. FERITA PER ISISAG LIO La signora Elisabetta Scantolini, di anni 28, è stata colpita da arma da fuoco e forse fatalmente ferita da suo cognato John Scantolini, nella loro a bitazione al No. 4918 Lancaster ave. La ferita è stata ricoverata nell'o spedale Omeopatico per donne e ver sa in critiche condizioni, con una pal la di revolver alla spalla sinistra. Gli agenti di polizia hanno dichia rato che il fatto è avvenuto in un mo do misterioso. La Scantolini ha detto che suo co gnato l'ha colpita per isbaglio, men tre era corso in di lei aiuto per salvar la da un attentato del pensionante John Velleo che, nascosto sotto il letto, aspettava che la Scantolini si ritiras se in camera. Intanto sia John Scantolini che Vel leo si sono resi irreperibili. La solita storia di avere dei pensio nanti in casa! Il marito della Scantolini lavora di notte e nel momento che il tragico avvenimento si svolgeva egli era al posto del lavoro. A casa si trovavano i due fratelli del marito John e Joseph ed il pensionante Velleo. La polizia ha ragione di dubitare la veridicità della Scantolini, ma la sua dichiarazione è corroborata da quella di Joseph Scantolini, fratello del di lei marito. LATTE PURO E GENUINO I fratelli Settanni, i quali gestisco no, con competenza ed onestà, l'Apulia Creamery Company, alle tredici strade e Dickinson, da qualche tempo sono entrati a far parte delle Quacker Ci ty Dairies considerate nel mercato le prime per la vendita di latte puro e genuino. Si deve infatti alla purezza di que sto latte se i fratelli Settanni sono riu sciti a fabbricare i migliori latticini, ricercati in Philadelphia e fuori. II servizio delle Quacker City Dai ries è a domicilio, e gli italiani di qui. se hanno a cuore la salute dei loro bambini, non debbono fare altro che servirsi del latte dei fratelli Settanni. GENIALE TRATTENIMENTO l'i si comunica: Martedì sera, l'Associazione delle si gnorine dell'Emmanuello, 1024 Chri stian St., composta di circa quaranta socie, offri un geniaìe trattenimento a venti marinai della Navy Yard. Alle ore otto, la elegante e comoda Sala, con molto gusto adorna, era già affollata di elette e gentili signorine, che spiccavano per la loro bellezza ed eleganza. I marinari inviati dal Rev. Dickis, Cappellano Episcopale Capo, della Navy Yard, furono accolti con grande entusiasmo e poco dopo comin ciarono le danze, che si protrassero fi no alle undici col massimo brio e colla massima cordialità. Resero gli onori di casa il Rev. T. E. della Cioppa, il quale rivolse ai pre senti delle acconce parole, alle quali fu molto applaudito, la sua gentile signo ra e la leggiadra Signorina Elly i quali, per la loro ben nota affabilità e gentilezza non mancarono di prodiga re cure ed attenzioni a tutti gli inter venuti. Furono suonati e cantati degli inni patriottici, sia americani che italiani e tutti gli artisti e cantanti, riscossero meritati e ripetuti applausi. Non mancarono dolci e gelati, che i furono distribuiti a profusione. i La bella serata passò allegramente ■ col massimo ordine e compostezza, I specialmente da parte dei marinai che .-i comportarono da veri gentiluomini, : lasciando di loro, a tutti i presenti, un grato ed imperituro ricordo. LA BA-N DA RODI A AL WOODSIDE PARK La Rodia's Band, diretta dal mae stro signor Giuseppe Rodia, fin dal 4 dello scorso mese di maggio, ha inco minciato a prestar servizio al Wood side Park, il popolare ritrovo estivo che offre un'infinità di attrattive al pubblico che lo frequenta. La banda del signor Uodia ha suo nato in quel Park anche la stagione scorsa e data la popolarità acquista- i tasi, dal pubblico e dall'amministrazio ne di esso, questa ha sentito il biso gno di riaverla ancora quest'anno. I connazionali amanti di musica fa rebbero bene a frequentare questo ri trovo,-non fosse altro che per incorag giare il giovane Rodia. Cortesie di colleglli Sentiamo il dovere di ringraziare quei giornali i quali, con parole molto lusinghiere per noi e per ia nostra modesta opera giornalistica, hanno vo luto annunziare l'uscita de "La Libe ra Parola". # * * La Stella d'ltalia, di Greensburg, ; del 27 aprile, di cui è direttore il Prof. Crescenzo Pitocchi, ex Grande Vene rabile dell'Ordine Figli d'ltalia per lo 1 Stato di New York, così scriveva di noi e del nostro giornale: "Dopo un riposo relativamente lun go, il" collega Giuseppe Di Silvestro, favorevolmente conosciuto nel foro giornalistico, riprende la penna e tor na alla ribalta VMCCO di fede e di entu siasmo. "Il primo numero del suo giornale "La Libera Parola", si presenta tipo graficamente bene, ed è ricco di ru briche che 6i fanno leggere attenta mente. "Il programma è chiaro ed esplicito, pienamente rispondente al carattere del Di Silvestro sempre in lotta colle sanguisughe e coi vampiri coloniali. "Al nuovo giornale auguri di vita lunga e prospera, ed al suo direttore l'espressione sinceru della nostra anti ca ed inalterata amicizia". » * ♦ II Mastro Paolo del 28 Aprile, di Giuseppe Bruno, con quella verve iro nica che lo distingue ha detto di noi quanto segue: "In data 20 Aprile andante abbiamo ricevuto il primo numero del nuovo settimanale La Libera Parola, diretto dal signor Giuseppe Di Silvestro, il quale, abituato alla lotta del giornali smo e a corto di un giornale di sua completa responsabilità, si sentiva di avere un "fardello" di meno e di non poter soddisfare il suo pensiero sen za dargli sviluppo e diffusione per mezzo di un giornale. "Ora crediamo che il nostro Giu seppe Di Silvestro e già contento, e, per maggiormente vederlo più lieto dell'avvenimento, gli auguriamo una quotidiana Libera Parola, perchè parli con maggior lena ed efficacia ad in teresse della classe lavoratrice, che sente il bisogno di esser difesa nelle continue manomissioni del suo diritto che vengono perpetrate dai vampiri e dagli spoliatori. "Il nuovo settimanale ha un forma to quanto mai elegante ed artistico; è ricco di materia e anche e sopra tutto di avvisi e sia dal lato tecni co che dal lato redazionale, ci pare che sia unicamente da lodarsi e da ammi rarsi. Auguri di lunga vita e di.... quat- 1 trini a bizzeffe. * + * L'Aurora, settimanale di Pittsgurgh, di cui è direttore-proprietario l'egre gio Aw. A. Cianflone, così scriveva de La Libera Parola nel numero del 4 corrente: "Giuseppe Di Silvestro rientra nel l'agone giornalistico con un settima naie: "La Libera Parola", bandendo un programma di lotta contro i me statori, turlupinatori e sfruttatori co loniali. "Il compito assuntosi Giuseppe Di Silvestro non se lo nasconde è arduo, pieno com'è di spine il cui acu leo è tenuto ognora pungente da una classe stretta interessatamente a tri bù e minante la vita coloniale, mentre l'indifferentismo dei buoni non vale a medicarne le piaghe sanguinanti e tanto meno ad ottunderlo, rendendolo inoffensivo. "Ad ogni modo 1' "Aurora", che da cinque anni combatte la medesima battaglia che la "Libera Parola" si propone di combattere, accoglie a braccia aperte la nascita della conso rella, pronta a spianarle se ne sia capace la via, a combattere al suo fianco le giuste battaglie, a provare insieme la mestizia che inducè una immeritata delusione ola gioia che sorge dal voluto e conquistato trionfo del bene". » * » "La Voce del Popolo", pure setti manale di Cleveland, Ohio, con lusin ghiere parole per il nostro direttore ■ che chiama "giornalista colto e po lemizzatore accorto," il 4 corrente di ceva del nostro giornale quanto se gue: "Abbiamo ricevifto il primo ed il se condo numero de La Libera Parola, un nuovo settimanale di Philadelphia. Ne è direttore il Collega A. Giuseppe Di Silvestro, notissimo come giornali sta colto e polemizzatore accorto. 11 giornale si presenta bene sia per le interessanti rubriche che contiene, sia come estetica tipografica. "Il merito principale dell'uscita di questo nuovo settimanale va come La Parola stessa dice al gruppo di irrequieti, i quali, stanchi delle ver gogne cui è soggetta la Colonia ita liana di Philadelphia da parte di ele menti deleterii che inquinano la vita, hanno insistito presso il Di Silvestro perchè riprendesse la penna fustiga trice, in un giornale proprio. "II nuovo confratello, date le buo ne qualità giornalistiche del suo Di rettore, non potrà che affermarsi splendidamente e subito. Tale è il no stro augurio. "Redazione e amministrazione: 906 Carpenter St., Philadelphia, Pa." * * * "La Sigaretta" del signor Leopoldo De Benedictis di Philadelphia, con 1 gentile pensiero, annunziando l'uscita LA LIBERA PAROLA de La Libera Parola, ha voluto ricor dare la nostra opera passata in gior nalismo nel modo seguente: "La Libera Paola, questo è il nome del nuovo giornale settimanale uscito la scorsa settimana per cura del si gnor Giuseppe Di Silvestro, con uffi cio al No. 906 Carpenter St., Phila., Pa. "La Libera Parola è un giornale ben fatto e i primi numeri sono andati a ruba, per la larga schiera di amici che con ansia aspettavano la compar sa di questa nuova pubblicazione. "E' superfluo dire che il nostro Giu seppe Di Silvestro, non è un novizio nella difficile arte del giornalismo co loniale; perchè per lo passato, come ognuno, o quasi, dei nostri coloni può ricordare, ha pubblicato più di un set timanale, famoso fra i quali restò il Popolo, per lo 6pirito battagliero che . ebbe a dimostrare in varie e importan ti occasioni, tanto che per quella pub blicazione il nome del direttore di quella fu noto non solo a tutta la no stra Colonia di Philadelphia ma pu ranco ai nostri numerosissimi conna zionali che sono immigrati sul vasto suolo d'America. "Il Popolo, maestrevolmente diret to da Giuseppe Di Silvestro, ebbe la ventura di diventare* giornale quoti diano, col pigliare il nome della Voce del Popolo. "Dire della attività, operosità, de strezza ed abilità del suo direttore nel maneggiare le sorti di quel quotidia no, sarebbe semplicemente superfluo, dal momento che tutti ricordano, come cosa di ieri, le campagne intraprese dalla Voce del Popolo in favore di qualche buona causa. Possiamo sol tanto dire che il giornale piacque ad individui di concetti e partiti differen ti e visse molti anni, fino a che, cioè, il giornale fu gestito e diretto da Giu seppe Di Silvestro. "Poi, per ragioni che non e d'uopo | esporre, La Voce del Popolo fu tra sferita in New York, ove, senza la LE ALI "PER LA VITTORIA (Meste rimembranze) Io non so se i pacifisti colonia-1 li di dicci anni fa, coloro che ad ogni nostra manifestazione ci scagliavano contro, come un in sulto, la paiola patriottardi, co loro che andavano ovunque pre dicando la riduzione degli arma menti, anzi il disarmo generale e pretendevano quasi che l'ltalia si l'osse messa alla testa di questo movimento, si siano oggi ravve duti, di fronte alla brigantesca aggressione degli Imperi centra li. Napoleone Colaianni, dal l'epoca che è scoppiata la grande conflagrazione, ha più volte confessato pubblicamente che il più grande rimorso della sua vita, è quello di avere sempre osteggiato l'aumento della spesa militare, per cui l'ltalia venne colta impreparata nell'ora supre ma del cimento, ed insieme con Colaianni, si sono ravveduti in I talia, tutti gli uomini di senno e di dottrina, pei quali il sentimen to dell'amor di patria non è una vana parola. E' sperabile quindi che anche ai pacifisti coloniali sia caduta fi nalmente la benda dagli occhi, ma sette o otto anni addietro, la loro propaganda era cosi attiva ed accanita, da sembrare fanati smo ed ossessione. Ricordo : all'inizio della guerra italo-turca, di quella guerra che fu il risveglio delle più sane ener gie nazionali, sopite e quasi spen te dopo il disastro di Adua, al lorché un Ente benemerito della Colonia ci invitava ad unirci in una solenne protesta contro certi giornali prezzolati che, tradendo la nobilissima missione della stampa, andavano strombazzan do di pretese atrocità dal nostro esercito commesse su fanciulli e donne arabe, e queste malvagie calunnie maggiormente infieriva-1 no, quando già erano state perpe trate, col tradimento e la vigliac cheria, le stragi di Ilenni e di | Sciarasciat, che avevan decimato I*ll Bersaglieri e 1'84.0 Fanteria, i fiori più belli ele più fulgide speranze d'ltalia, i pacifisti coloniali insinuavano che la ma nifestazione sarebbe stata inop portuna ed avrebbe urtato la su scettibilità dei neutri. Più tardi, un'onda di sincero entusiasmo aleggiò su gli italia ni in patria, e su quanti viveva no spaisi in terre straniere; es si volevano dotare l'ltalia di una flotta potente di aeronavi e per far ciò si ricorse ad una pubblica .sottoscrizione. La magnifica ini ziativa, appena sorta, si propagò per il mondo con la rapidità del l'elettrico, e dappertutto, ove ri suonava l'eco del dolce idioma materno, si accese una gara su blime che ci consolava e ci inor gogliva. Ma giunta in Filadelfia, la no bile e gagliarda iniziativa urtò contro la solita opposizione del l'esiguo stuolo dei pacifisti, e pei' un momento corse il rischio di naufragare. Ma fortunatamente il buon senso della maggioranza prevalse e la colonia, auspice l'allora sezione dell' Istituto Coloniale, potè offrire alla patria un aeroplano snello e superbo. Di fronte alla cecità incorreg gibile di pochi sognatori, io scris si allora un articolo che mi piace qui riportare, da cui appare evi dente che fui in massima parte profeta. "La protesta contro la stampa gialla di pochi mesi fa e la odier na iniziativa sono l'espressione del patriottismo più vivo e più puro per quanti sentono l'orgo glio di essere italiani. guida del suo fondatore, perdette la 1 propria fisonomia popolare che la ren deva cara al pubblico, fino al punto che i nuovi proprietari dovettero ces sarne la pubblicazione. "Ricordiamo questo po' di storia re trospettiva della vita giornalistica del Signor Giuseppe Di Silvestro, per ca varne la logica conseguenza che "La Libera Parola" troverà appoggio e simpatia in tutte le classi sociali delle nostre colonie. "Ed è perciò che noi auguriamo al suo fondatore il più lusinghiero dei successi sia dal lato materiale che da quello morale." » * » "La Luce" di Utica, N. Y., nella cui colonia italiana tante simpatie gode il nostro Direttore, come lo stes so Prof. Emidio Spina dice nel 1 suo giornale, così parlava, nel numero del 2 corrente, de La Libera Parola: [ "A Philadelphia, Pa., ha visto la lu ' ce un settimanale dal titolo "La Libe ra Parola" che si presenta sotto bel j la forma tipografica. "E' pieno d'interessanti rubriche ed ha un programma onesto, indipenden te e severo contro qualsiasi despota coloniale o abuso di sorta. "Lo dirige il conosciuto giornalista ; signor Giuseppe Di Silvestro che, a | buon diritto, gode le generali simpa tie. "I più fervidi auguri alla nuova con sorella, ed al suo distinto Direttore la rinnovazione della nostra antica e co stante stima." * * » Anche II Momento del 27 aprile ha annunziato l'uscita del nostro giornale. • ♦ » Il nostro direttore ringrazia tutti indistintamente i giornali che così cor tesemente hanno voluto parlare della ! nostra modesta pubblicazione e si met- . te senz'altro al fianco di essi per com battere le buone cause. Noi pure sogniamo e vorrem mo che il nostro sogno fiorisse e spuntasse presto l'alba foriera del sole dell'avvenire. Ma per a desso vogliamo amare la patria, la dolce terra dove noi siamo na ti e dove un giorno folleggiam mo fanciulli. Internazionalismo, fratellanza universale, disarmo generale! Magnifiche parole e più gran diosi avvenimenti allorché si av vereranno, e quando cadranno in frante le barriere che separano i popoli l'uno dall'altro; quando più non esisteranno i confini, noi saluteremo con gioia l'alba dora ta di questo internazionalismo e scioglieremo un inno alla fratel lanza universale; ma fintantoché quegli avvenimenti ci appaiono ancora lontani, noi daremo ali al l'ltalia, perchè noi la vogliamo grande, rispettata, temuta, per terra, sui mari, nei cieli. "Questo è il nostro sogno vici no e pensiamo che, nella febbre continua di poderosi armamenti, l'ltalia non deve rimanere distan ziata; anzi non deve neppure, nella marcia tremenda, mante nersi alla retroguardia. Troupi occhi stranieri guardano cupidi il bel paese e troppo artigli si muoverebbero a ghermirlo di nuovo, se nella titanica gara, si mostrasse debole ed irresoluta. "I velivoli del resto sono arma di distruzione soltanto se mano vrati da gente barbara e feroce, ma per i popoli civili possono tra mutarsi in efficaci e potenti mez zi di difesa. "Teniamo presente che la Frància, la Germania, l'Austria, l'lnghilterra e tutte le altre na zioni, anche su questo campo, si stanno armando formidabilmen te. Non dimentichiamo che l'Au stria, la fida nostra alleata, sogna sempre tra i suoi domini Vene zia, la incantevole Sirena dell'A driatico. Se essa lanciasse al di qua dell'lsonzo, la sua flotta di aeronavi, dovremmo forse novel lamente piegare il collo e il dorso al giogo straniero, sol perchè i socialisti d'ltalia o una parte di essi, si pullano nella dolce illusio ne di una fratellanza universale di là da venire ? "Ma se domandate a Jaures, al leader dei socialisti francesi : che cosa fareste voi ed i vostri com pagni, se domani la Germania minacciasse di nuovo i confini della Francia, o se questa tentas se la rivincita, per riscattare le sue Provincie, egli vi direbbe, co me ha detto sempre che, di fron te allo straniero, i socialisti di Francia sarebbero i primi ad im pugnare il fucile. "E Bebel tedesco e i suoi se guaci non la pensano diversa mente. "I socialisti tedeschi adunque ed i socialisti francesi, più prati ci e più disciplinati, sono eminen temente nazionalisti; solo i so cialisti italiani, anime immacola te di candidi agnelli, accarezzano fallaci chimere e vogliono sem brare gli anacronismi del tempo! Siamo una volta almeno ragione* voli e serii; se dobbiamo giunge re al disarmo, non all'ltalia, ma alle altre nazioni più potenti, spetta darne l'esempio.' "Facciamo adunque il nostro dovere verso la patria, diamole i SPAZIO RISERVATO I R. N. ;. ; , r] I I I mezzi, per farla assidere, rispet tata, nel rango delle grandi na zioni e nel tempo stesso mante niamo viva nei nostri cuori la sa cra fiamma degli ideali ! "Internazionalismo, disarmo, fratellanza! questi sono anche gli ideali nostri, ideali che, quando saranno realizzati, segneranno u na nuova èra di pace, di felicità, di fecondo benessere; ma finché questo giorno appare ancora qua si perduto nel lontano orizzonte, finché rimane circoscritto nel campo delle utopie e dei pii desi deri, coloro che li coltivano sono come i viaggiatori del deserto, di fronte al fenomeno del miraggio. "In lontananza, tra la sabbia sterminata, agli occhi desiosi di verde ed alle labbra avide di ac qua, appare una piccola aiuola di verziua, traversata ed inondata da rivi cristallini. Le gambe so no ali, la via è presto percorsa, il desiderio precipita. "Arrivano, ma la sabbia conti nua davanti, dintorno, nel vento, come una meledizione, implacabi le! "Tale oggi la tanto decantata fratellanza, (juale all'occhio dello stanco viandante, appare la fan tastica oasi". * * * Questo io scrissi or sono quasi sei anni, due anni prima che scoppiasse la attuale, immane conflagrazione mondiale, nella quale gli eventi e la necessità sto rica trascinarono anche l'ltalia, e le mie parole appaiono oggi quasi profetiche. Mentre i capi dei socialisti ita liani e loro seguaci, aiutati nel lavoro incosciente da tutti i sov versivi, perdevano il loro tempo nelle vuote declamazioni pacifi ste, la Gei-mania, questa feroce Penelope, tesseva, protetta dalle tenebre, la sua vastissima tela, tra le cui fila fittissime avrebbe dovuto avvolgere tutti i popoli di Europa. I socialisti tedeschi, nella loro guerra soffocatrice di libertà, si son fatti sostenitori e complici ilei truculento militarismo prus siano; i socialisti italiani for tunatamente pochi leninisti irri ducibili, poiché la grande mag gioranza ha fatto senno di fronte alla tragicità degli eventi nel la giusta e santa guerra di riven dicazione e di difesa, continuano imperterriti a creare difficoltà, a lavorare per il trionfo di una pa ce qualunque, fosse anche una pace vittoriosa per il nemico, purché fosse una pace immedia ta. E non è giovato ad essi nep nire il fato della Russia e della llomania, ma continuano le loro nene anche oggi .dopo il disastro li Caporetto, oggi che le orde dei jarbari profanano il suolo della patria. Certi atteggiamenti, certo la voro di propaganda che sei anni >r sono erano utopie di pazzi e sogni di poeti, oggi costituiscono :rimini gravissimi che vanno re nessi e severamente puniti. La salvezza della patria è in jericolo e tutti i cittadini, senza listinzione di parte e di fede, lebbono non dimenticare, neppu re un istante, che hanno il sacro lovere di cooperare in tutti i mo li alla sua difesa. Non c'è posto, in quest'ora, pei jacifisti, quelli che potevano es sere chiamati apostoli ieri, allor juando ci cullavamo in fallaci speranze, oggi sono i disfattisti, loloro che minano la compagine : l'efficienza dell'esercito, che ! ìaccano la resistenza del popolo, ;he diminuiscono le probabilità li vittoria. Dato il momento che ittraversiamo, questa gente è jericolosa e va posta nell'impos sibilità di nuocere. Havvi poi un'altra categoria di sciagurati: bruti senza anima e senza fede, che mossi unicamen e dall'esecrata sete dell'oro pro fittando dei tempi anormali, eser ■itano il contrabbando ai danni lella patria, fornendo al nemico 1 materiale per la fabbricazione lelle armi. Sono i Bonaccosa, i Parodi, i Buonamico e simili lordure raditori della patria che Dante l .on danna ignominósamente al ìono cerchio dell'lnferno. Non il piombo per questi ret ili immondi! Troppi nemici e .roppo potenti battono con pode rosi colpi alle porte d'ltalia ed il liombo che abbiamo non è mai .roppo per ricacciarli al di là del sacro confine. Nella nostra patria esistono ancora le vestigia di una via Ap pia che correva da Roma a Ca pila, lungo la quale un tempo gli antichi romani innalzarono pa recchie migliaia di croci e vi cro cifissero gli schiavi che avevano usato congiurare contro l'alta au torità del popolo e del Senato di Roma. Oggi, su quella medesima via, il Governo italiano, se vuole per davvero provvedere alla sal vezza dello Stato, dovrebbe, ad e dificazione ed esempio, piantare tante forche per appendervi, co me i seguaci di Spartaco, tutti i traditori ed i venduti. A. C. Domenico Ruggiero OROLOGIAIO - GIOIELLIERE / Oth & Market Streets MARCUS HOOK. PA. 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