LA LIBERA PAROLA Th* Frcr Word) PUBLISHEO tVERY SATUROAY bjr A. Gli SKPPI DI SILVESTRO FDJTOR-IN-CHIFF • > f> < .iry>. r:rrr St. Phila.. Po. Brìi Phoiw. \V atout T4-T1 Anno I. - Cuti»' t. • No. 7 SUBSCRI PTI O IM Oc*- yoit. in »iv*tKc . » S -.00 Si* moath* „ . 1-25 Sic jU CJf . . • » 0.03 ADVERTISING «ATES par month Diif U>- id:. r• AtßuKmcttH .. .. « -.tt) Kc*4m{ -.t*M«tpcr ime oi I3cmi „ #.15 AH payment» must bc matto to L\ tJBKKA r\RQi.\ motti di spirito chiacchiere e freddure giornalismo e giornalisti Pasqua'e Farir.a. professore r.e' c.. dell'aite. a cwtinaaaiwe a . • - -ìiO Raniero. taccia tosta ti |brn#> della g:\. più siVv.u» e più . iìipudente, ti >Bo scarso «n fì#n» do >l«ihw prtsuaria, pubblicava, ir. -.tìs ra. t t.vo a tre co* • v .tr - > repuKèlii'Ài'^ i ì c nr riL per qfaptto che realmente rapare f tsu è R* del 24 magato. che fU eleUwct tuleUijcea tì hs.wm a?ser,ata itaa vittoria stìW'ipo cr **a e i' : liisa p alleali da e .M aie*»* & .*raak- il Pwyros* cs>t" ~-,x ssif" jl *'. x è stato rapre cos- -f ?aio ->r « - -► Stato e : «raa- «la "ai attaaitamte appoggiati, Sr - >~- a Gosy -aro-re Sca-ie--an a Gwyraaiorv e Woo«i -per gv»v-r rxatore enarro ri ce-..:r% si-.vt avesadk* dito ùtnß ocr. a - V*" ?: e a-ve jutre tei cane&e portava- IL % a Secretar " Stata - Pau. " W. MOCSCSL e&ianis&lM bocciati giornale disfattista C. -A— Bifcfà-- eoe tteSie - .-. r c a NV. li . >o~ Mi - >: e ■ *T!r. Settaar. v * io a éeìtaii dei la kwv m .:*-.e ed a.' ra. KaffaeSe. «sues" tti .i nj|iia i ptL« pangeate.. sì reea dal k • *:sls£XWiMae giocata'!* disfa*- t.>:a a éiaßEswàare iefie sßàeganaau - -ta la risfN»es-ta si ebòer se voi e t-igSsjerese dollui a! iweer» eoc.ie - ;jra IX • e e m sifpw # ®»«r vnv.e aaf!s «otit® fi#E**atiseflVw vari ssao- "e - A "a aefaa^ra .locale dere se Se j . di s®g*:-t&£. ...a a. seasa V'-s.- fa-aka#e HMMR ©tu poneva rOTseure ec evtne - : »«à« « <èè«rrv **fc «SB-tu *a»t >£* a *J*t i* iUJ. Offl » a*"* «MMa «& riarsi IÈ ne*:- «fc nhìt. &* f* »à «*» * r«- ss »ap®*v- mhwtiiSi^sx^ ■ '! ' . r -:' >:' "* ■• "a "J -wiasaa. wpMMlmMlh l*s- r*i w*- Mw >k«ì» »«t*ì Su* l'art» ì «*E sdT* fa»tea*. •Ì'lìkìlììì.'' ®«!- ito»» jsttj a a.~r* MKfwlaiìHr, ■ jjeassa Li?flppA. w* a» ewitC'." 1 -'■ axùi Sm >:■ f*- ' st&Etnsk c g*tgT> f;k iH aatfCiT^ «•' nfiiii inr iHnfcsfia* n à*iw eae;*3-ST*!iiea.or al &ssv cà*t aiAflarv - p«?r -rv-T.iri-:. g sjr.o . : . v.ati ia un peno, per quanto han riferito nostri attivi, mstanoab '. aviatori, e rosso*» b»»n dirsi completi, per.-riè me ticoloHMrte carati fin nei più mi rati dettagli; il tempo con potrebbe più propino, poiché '.a pr. -a --.''. e ec. ag' «geo! i-re::.- «t. else. cer av>dstà di danaro, bf rat :aao '."onore e la aacureaaa della patria Cvisi fecero JS Riusa; cosi fecen incise in Ital a prima deiiVffeosjvu ne \"Htofere dei 1917. E eoe quieatl perftfce ct.sero fuori ct~htt—entp ti Rrassia e ptepararoec a "Ita'..a : sistro e l'osta di Caporerto. Difatti questo, di castro ,T—.ne. eòe c. r.toè te .n un attimo, i frutti di treets mesi di emtssaì e di saer.nci. castità p«-: nostri aer- d. una vittoria politi ra. -.oa usa vittoria msatare. CSjpg. essi ri testano gì stessi per i-i' —eaai. -.-a se dovessero re : medesi ni rasatati dovremmo eoo : -cere o eie gii italiani avessero per i -io 3 m»i' e eie rilal.a restata usa —.anidra di traditori. hi ia «desi. «fi»- ?r tatk*, e «psessa volta Se sirene te-*..: t.\~< taaterass-: a lori. Ma la laiità taètacn fosse ritiene the sà pm F..i .._• .-.••a _aa vv.ta ripe-.ire >tro -dovuto ad m niocneataaea pai s.a v'.' ettrva e a propaga.?* di -, re raraiaoce iat Italia oggi è ptù :-:«lsj :à?f asai- Però, rr.eetre sei per mio cà : Caporett..''. gli stri de i .-j- .TMta tedesca erano diretti eoetr. a Fraae-a e li caà —.:_ t: raiwr deser.ttx. àie aenti ìupertì.' . xL «-i Jfciiis* dv. «»S. . ••.■•liait. *■. fosse- i fieeStóar di MS» «rei: *•: L*:'a-a«e nei. t ; ità dita! a. ogy. : sswi'ào pcà e <. ..esca : vr ;à -•* dbè k. P"ave e mgùi -> iat tack». e fraactefi r asc-: a &sw» a.tKr. Sa lederej raMèa si maùsc* tatta. contro f'An e *' . p .i . 'e- .... ' - ; ila 112 i c-a aoe sì pwateapa « aoo s. : ' :■ -sa sr." . « : ... . irara : Ter -*'-.:-j.-e ì r.-Wfr : v-i --lagf : ie saswffli be'àgeranti. aocan i'.'can».a.<«e pmsc a. tutte al àoco dessi !•: specjalsseare . Italia. Caboti ed ÌMÉn«£B«ac grwsoi a» : fi - ' I ... r IT-i --i>: ar sei at>i«er «eia .-J. • : :~Ì ■ x ••• -- - j poidfaè mia ai e ttsao-- . uè ss a ss: «fS»aa!S sé yw: à* Se v»xt i*« ia gre dal neru per deprcsu» un i nini» 1 i.r rr.j r.te!rr?rasa ìalia ciwsiconij 112 iai.'a sgeruiTa. tetht meits-ogae per - t ; ri-' K- .a . - :.i ra esi feepora Hwiiiinl iìi messe ia u ".T ir-ri., rima ni* e ; MB . SS»» 31*331 foceatl èli liWMIITiIt . vartòera le SaKUfctatf ?>»'• •• per esàtre a itrwaaarw. siiti :•:** -M-al..' -. ur-- ' ~ "■■■■■ '■ Sap9«ano aasrie . io«*r. . succib» Nerica *«rn -o;. tedia m jnen «CSewasa: cte d P» jidena» Wàws ka pncfanaM» Htaiaa [%• fesca salata."* e ir&e. sesia rcr renia del terio anniversario della no stra entrata ir. guerra. l'On. Baker, l'autorevole Ministro della Guerra a ir.ericano, nel suo magistrale discorso a! Metropolitan di New York, nella celebratone de! 24 maggio, ha dichia rato. quasi in forma ufficiale, che non è lontano il giorno in cui fanteria, mi tragliatrici e artiglierie americane conibatteranno spalla a spalla coi no stri soldati sul fronte italiano. Ed allorquando nouxie siffatte sa PALESTRA DEL PUBBLICO Risposta al Rev. Padre DI CHRISTIAN ST. Il Rev. Padre delle otto .strade e Christian, da abile mano lestro nelle polemiche sa virar dì bordo, e vi sfugge nel punto es senziale come un'anguilla vi sfugge di mano. Con la stessa dialettica e lo stesso stile di quel gran Santo di cui portar; > i! no me. gii Agostiniani quando pole mizzano si accendono di santo sdegno e sferrano calci a destra e a sinistra come puledri indomi ti. Non hanno peiduto mente dell'acredine di quel Santo contro gii eretici del suo tempo e niente della sua dialettica che fa a cr-jci con la logica. Ora dicevamo che da abile nvanolestro il Padre delle otto strade ne .a risposta r.«i un articolo dell'Osservatore vira di bordo. La quistione principale di que st'ultimo volgeva circa la novità del'.:» festa di Santa Hit;' in det ta Chiesa e circa la concorrenza che sì fa non tanto alia chiesa di Broad St.. mai a quella di Padre Monsignore Isoleri delia panoe chia limitrofa. Il Padre di Christian St. s'in dugi.. invece a far osserva:-* la nessuna dift e reo» delle due sante Rite. Ora di questo non sca rno competenti; anzi ammettia mo che ni è una sola .-anta di tal nome. Ma questo non distrugge il fatto che gli Agostiniani delle otto strade pur vendendo mette della stessa marca, non Tacciano concorrenza ai frati germani di Broad St. Anzi appunto perciò vi è concorrenza. Da quando a que sta parte la Chiesa di Christian St. ha introdotto la festa ecla tante di Santa Rita? Da tre o quattro anni; proprio dopo che .- - . .. . Broad S".. E vero, vi; frTìfltf r .a Chiedi ... concorrenza delle di verse parrocchie non è proibita. Lo stesso è per ur.a grande casa commerciale. Che i venditori alla minuta si facchino* concernenza noi» impoita alla casa E* vero che il monopalio fa -empie nulle alle masse dei cor stimatori, e da questo lato i Padri de! v otto strade a Christian so no degni di lode per aver rotto il monopolio della Chiesa di Broad St. Ma con tutto questo beneficio dei fedeli che possono avere i fa vori delia santa a più buon mer cato. 'la concorrenza vi è. Questo in quanto alla concor renza delle due chiese riguardo a".o> stesso articivo. Riguarda al l'altra concorrenza che i padri A gostimani fanno ai Padre Isole ri. essa è certa ed indiscutibile, per ; fatto dei.a processione che è ur.a imitartene servt'.e e; tue'..a fatta da questo ultimo da più di 35 anni. Questa processione era una specialità dì Padre Isoleri. Ora gu Agostiniani non solo r.e ran no introdotto una simile. ira . hanno fatta prima, per cogìier- N r: r sappi arre se Santa Ri ta si cele ra dal a Chiesa Catto lica propr.o nel mese di maggio, * ■tMfTVti ... .Io „•* I "ò L Z*. >c® •!- : prir.ui i: di Sazt:a Mai :a de i Pazzi è più che ssifn ciente a dimostrarne la concor renza. Che /oro e La carta moneta en ti imtano Tosser-vaiore che sj eoe parole virulenti con tro la pietà popot»r*. secondo in ferma il Padre delie otto e C~ -- L'osservatore sì sdegna deli< % scialacquo ir.sn.so cne s. fa moneta e di oro per il culto di ur.a santa c, -cartere. mentre in Italia vi è bisogno di tatto, e le donne hanno case t gioielli per la causa ii ledenzivre che si corn ati e ' a .ent* eia irritarsi. E" vero che Toro serve ad ador ,«Jk 2? ««.V. \ >«. t SCCOG " 3o dke il Padre, tra a qua! y ornare qw-1 simuacrv d. ereta : di mentre in patria ri è bi* »i!» di denaro per coniprare il pane ai sigi: dei soldati, cfce com i-attor x alle vedove ed agi' or f&Eii ai q&em !ni«oct2» si pre£to,.gTttLl ÒH \ straniere ' Non farebbero cosa saggia ì Padri Ag-.vtir.usAi se mandassero qne ."oro in Italia? RÈguanfc» alla carta moneta, è vere che si dovve'i • e rvnd; e ecc ito so»o a. fedesi cfce a sborsato ma e è w i kxiata moke .la ìjaeEa testa arreca di vùje ce&soèe. questo se®a.-. -netterk oat hwfif» deffiateetan». LA LIBERA PAROLA ranno pervenuto in Italia, la pernicio sa propaganda tedesca rivo.ta contro l'America fallirà miseramente ed il crollo della propaganda preludierà al crollo tonale ed immancabie dei nuovi colpi nemici. E* dovere quindi imprescindibile di ogni italiano d'America scrivere alia propria famiglia ed ai propri amici in Italia, per informarli del vero sta to delle cose. LA LIBERA PAROLA Prima di tutto è costume inve terato di tutti gli ordini di getta re con qualche istituzione sociale la faiina negli occhi dei fedeli, per spingerli a dare. Quell'istituzione sociale di be neficenza. scuola, orfanotrofio, o spedale che s'.a. è come il richia mo o zimbello che i cacciatoi-i mettono sulla frasca per attira re gii altri uccelli. In secondo luogo è un fatto assodato che tutte le istituzioni di questo ge nere ricevono un lenzuolo per da re un sacchetto, voglio dire in troitano migliaia per dare delle diecine. Ora l'osservatore non si •vuol rendere conto, secondo suggeri sce il Padre di Christian ne', nu mero 4 della sua risposta, quanta moneta ci bisogna e ie spese che importa il mantenimento di una scuoia che serba ai tìgli desìi e migrati italiani la loro fede catto lica. l'amore della patria ed il culto della nostra lingua. Non si vuole di questo conto: tutta la moneta che si spendesse per tale scopo sarebbe bene spe sa. Ma la si spende veramente per tale scopo? Vediamo un po' per esempio, quale è l'amore della Patria che nelle scuole cattoliche s'insegna ai fanciulli. Fino a tre anni fa nelle scuole cattoliche di tutto il mondo s'insegnava che Roma è stata tolta a Papa a cui si deve restituire e non deve essere la Capitale d'ltalia Che il Governo italiano, il Re che ne è l'espres sione. è un detentore dev'eterna città. E questo è sufficiei te pei dimostrare che nelle scuole cat toliche non s'insegna aimen per gii italiani, l'amore della patria. Quale specie di educazione pa triottica s'insegna nelle -cuole cattoliche, si può desumere da." fatto pubblicato sulle coicnn.» d: ■lue-- .o stesso periodico d » un Lettore Assiduo. Che cosa fa rilevale i; Lettore Assi dio? Che mentre in Eu ropa u è l'inferno accesa, men tre si \ersa .. -angue a torrer: . r»* Ari 11 »» milioni 50SO m.j ; campi di battaglia, qui in Ameri ca. gli alunni delle scuoie cattoli che. dei Club cattolici, dei circoli cattolici, maschi e femmine, fan no balli, danze, serate sociali, cosi dette, eoo tutte le marache!- e che si possono immaginare. E questi fatti sono illustrati coi resoconti pubblicati da que gl: stessi g.orinastri sul quoti diano l'Opinione. In meno di un mese, nientemeno, dai primo al Maggio, già hanno dato sei serate di danze. baili e ricevimen "Dai loro frutti voi li potete conoscere dice il Vangelo. E questi frutti che danno i giovani dei Circoli Cattolici di Sante • M.rior.ne aero-; i- I la loro educazione patriottica. re ligiosa e più ancora della loro e ducazione erotica che ricevono nelle scuole dei padri di Chri \ stilili St. L'Osservatore. • • * COMUNICATO ECMtiÌP -K.Nt.R DIRETTORE DELLA ÜBERA PAROLA L«e sarv. * ""acßte- iv ■ssse a*! gì-oraa * Lo* ffMfé. fra» m* k Ms <- V-*« -Vj'.-sx :e avst» r r.&à< - ?trx i «òèe asetara cu x - jl va*àa*àa d 7et- jrwssKm.*»» L 'Swst L 'i. . 1 . TisaStt ine li icwfrra «te. pp*su ;r . a» gnsùdki*».. Bi «swa2*s% ci«b sk«»S- S» sassi* * pramli ssctt». «è «aite* # jwr. «99* jri « ~a... 9&i A 54 .■ ÌÌ. i&ittAaiistiria»# eeeae saa ®iii Win» pta ■setsjj'.r* cà* ■.'.!*!' -.1 ■? —i?. ?»■*>? PJC Ti* éiìl* ir« 3s?3*SE*fSidlS,"J3T®i tipiJl 1 .1 . ■ •;:. t ,* Htttsà ■& ia ran «È "àeri ìtJttaaà. inquilini ti -'urr swaL Vm gnatd •àdeum ò» «in » ssa mingi"f nr.-tcimati a£ pnMùw t&ì sani jfetìaeK. éanrpAisie imwtwt* ì ".if j« p» i-tamt 4c- motti riàtr* i ìrj&Siavii sttìh* Ofxmims fck. par «waijwiw ffßtwwi» aSs» rjMRE ■ per ridere detti dal Cavaliere in quel » ìa faaiosa commemorazione Ui Cesare 1 Battisti alla Carioia Hall. Al t, r: line I de!U> spettacolo I spettaco'.o. sì; per i che era sempre lui che faceva ie pi roette) con la sua grande faccia to ; sta si permise di dire queste testua j .. parcie: Sijtnori. la cerimonia è Unita benO. ade»E andiamo alle nostre casi . e mangeremo con maxEior I V\ KLLA. Il Console Italiano che era pr- all'udire queste bestialità si coprì i! viso inorridito e si voltò dalla parte si nistra disgustato eia tanta fer.o enaie ignoranra ed impudenia. Non vi .-entbra. signor Cavaliere, che-collaborando per l'Opinione nella rubrica "Motti per ridere" potrerte farvi un nome e forse il vostro com pare Giovanni Giolitti. di infv. ee me moria. per il tramite di Menegazzo. il disfattista, vi potrebbe inviare quel ' la commenda che voi tanto desidera • te? Arrivederci al prossimo numero. NINO NEGLIOVI. Nel campo del lavoro I I TRAM VIERI OTTENGONO 2 SOL DI ALLORA DI AUMENTO La Philadelphia Rapid Transi: Company ha concesso ai tramvieri in" •se ppero 2 soldi l'ora di aur-.ento con ' la promessa che se essa sarà auto rizzata ad esigere dai passeggieri ià rata di sei. invece di 5 soldi, aumen terà altri 3 soldi l'ora. La paga che i tranvieri ricevono L attualmente èdi 33 soldi l'ora est, .-a a , 40 soldi per coloro che lavorano con la Compagnia da 5 anni. li IH Moli Camden N. J. MOVA LOGGIA FEMMINILE 2* Magfio. (N. Ri\ano>. Le ite ,i-_- •.« . te Ordine FigU d'ltalia si moltrp-ica- I no giornalmente. Diretta dal Grande Venerabile ài fa scorsa aveva Inogo la c< - di ■ iniriaiione della ne© Loggia feni ;.ai • > Acuita Garibaldi. Se. »2>X Il "sento de'l'organizzali ose della i Garibaldi va alla signori ra Teresa ■ Totarelia Sa t>aa?e. sebbene rata qml. . bìea laeriwtaneote, in omaggio a', a valore Dw- \e-s. e Nicola D'A.essar.- Canriae Fidate a. Ver., de ì ' Re «iaa «fltaiia di Car Braro de: Mastro F*c> e X • >*a Ri- Susquehanna, ?a. -> Maggi*. (E* Lisi). Coc grasce tolemmtà ne Fig ? dIU I ciberto Ia a qsa> à è unita :ur«i la ccloc:a italiana. La strada priac e d. S*ÌS-; '-*han " / . cnèpo d*«ch:o a«kk»blHita osse italiane air.ericaßte. L E --Lgr --.ir..:c.-r CMbr■.Seras.i c *%>- c.tta»-i:n: e»d esi?: c. sw©«: se.r.- brkti pit graed. c p.à m *sl d. pn:ra saesstre rrarviavarw R di L"E&C> Sam e tieOa propria terra tati a.** Alla parata la po£l- LÌ ftaia e a caralW; bornia rcasàca«e ia Erte- Hotse Co™ pony ; CoesEàca & d-:-rr.e della Ctow 1 a L'Uberto I «d ; as altro d'itaci e ànt CVpo Mi parata ri fa m «a :ie alfana apena i fa Qtffsàèemte ti I>r. Cee d' c ."tà. . - X*. 1» ,1 D - .TX. X. Y. G Sartoria Sebastiani 1315 Federai St. PHILADELPHLV PA. Thomas S. Russo AVVOCATO ITALIANO LTYICK) CENTRALE òGetzk iSth SnwT SRANCH «N. f- Cor. tsmé Qbtxst: jt Dr. I. CORTESE 1025 Chrisria n Streme t "fflADeiroiA. p\. Dr SETTEMBRE MlMMißElli sn Sj. Si. P'. I. p, mm 0 I—^ ; D. C. OUAKER CITY DAIRIES AND APULIA CREAMERY Co. 13th and Dickinson Sts. Philadelphia, P a . 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