La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, May 18, 1918, Image 1

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    LI BER& I?jA/^LLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale. <
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
"Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office
at Philadelphia, Pa., under the Aet of March 3,1879".
ANNO I. - Numero 5
UN EPISODIO DI LEGGENDARIO VALORE
. t.'n Comunicato ufficiale del
l'alto Comando italiano descrive
va, giorni or sono, con pociie
semplicissime parole, un'impresa
audace e temeraria che sarebbe
meritevole di un poema.
Trecento soldati nostri, trecen
to tigli d'ltalia, trincerati, fin
dall'epoca del disastro di Capo
retto su di una ben munita vetta
nelle vicinanze di Cimolai, han
resistito per sette mesi e vanno
resistendo, tenaci ed im
perterriti, ai continui furibondi
attacchi di due divisioni nemi
che, che pure usando tutti i più
potenti mezzi di offesa, non sono
riusciti a distruggere nè a ridur
re alla re ; a quel manipolo di in
vita eroi.
E' un'epica gesta che ancora
continua, poiché i nostri militi
sono sempre li, insidiati notte e
giorno da un nemico livido di
rabbia, e avido di strage, eppure
appare già consacrata alla leg
genda !
I trecento italiani che, isolati
dal mondo e senza nessuna spe
ranza di liberazione immediata,
combattono accanitamente fino
alla morte anzi che arrendersi a
discrezione, uguagliano, se non
oscurano, la gloria di quel santo
stuolo che arrestò al passo delle
Termopoli le orde di Serse; oscu
rano indubbiamente le gesta dei
trecento Fabi che, sulle rive del
l'Aniene, da soli, tennero per lun
go tempo in iscacco un'agguerri
ta oste nemica.
E se oggi, sul culmine di Antè
lo, potesse nuovamente scoper
chiarsi la tomba di Leonida e po
tesse balzarne fuori, armata di
tutto punto, l'ombra dell'invitto
guerriero, per imprendere, nella
notte di plenilunio, una rapida
corsa a traverso i campi della
gloria, e vedere se mai nel mon
do fioriscano allori che sfrondino
gli allori dei suoi trecento com
pagni, io credo che essa ombra,
compresa di ammirazione e di
nobile invidia, si arresterebbe
volentieri a riposare su quella
storica vetta presso Cimolai, ove
un pugno di eroi sembra abbia
aggiogato al proprio carro il De
stino e la Morte.
Esulta, o madre Italia, anche
in mezzo al dolore, poiché non è
spenta, nei petti dei tuoi figli,
l'antica virtù. Mille episodi di que
sta gigantesca guerra ti esortano
a bene sperare pei' la tua gran
dezza e per il crescente fulgore
della tua stella e, tra i mille epi
sodi, siccome sole tra gli astri,
risplende l'alta, magnanima, me
ravigliosa impresa di Cimolai.
Ah ! se pochi tuoi figli, felloni
e deg ; ;npri, non avessero prepa
rato l'onta di Caporetto, oggi for
ge tutti gli italiani sarebbero re
denti e le belle contrade non sa
rebbero un'altra volta profanate
. da tallone straniero.
\
♦ * *
Ma un'alba ridente dovrà final
mente spuntare, dopo una notte
oscura e tempestosa. Poiché il
soldato italiano non è nuovo a
questi fuldigi epi sodi di valore e
di gloria.
J ;'ogni qualvolta essa passi, o
vun.iue passi la veloce serrata
onda dei bersaglieri, che simbo
leggiano l'ltalia risorta, dalle Al
pi ì&l l'estrema punta della Sici
lia, un caldo sentimento di su
perbo orgoglio empie il cuore e
strappa l'applauso.
B| Nati coll'ltalia, i bersaglieri
han segnato in ogni tappa della
storia del nostro riscatto un'or
ma di gloria fulgidissima; nati
co|l'ltalia hanno segnato, col lo
ro Isangue e col lóro eroismo le
dat" più memorabili della storia
contemporanea.
Al ponte di Goito, agli inizi del
la ìprima guerra d'indipendenza,
essi varcano di un balzo, a tra
verso alla mitraglia, l'avanzo
crollante del parapetto, e men
tre l'invitto loro duce Alessandro
I«aniarmora, cade la gola squar
ciata da proiettile austriaco, si
affermano sull'altra sponda e de
cida ino della vittoria.
jSgfAlla Cernaia, durante la cani
pagna di Crimea, suscitano l'ani-
EX
__
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mirazione entusiastica degli al
leati, alleati di ieri, alleati di og
gi nella stessa lotta e pugnant
per le medesime idealità e primi
sulla torre di Malagoff, inalbera
no il vessillo tricolore. A Pale
stro, nel 1859, gareggiano in va
lore cogli Zuavi francesi; a S
Martino conquistano per assalto
la vetta del colle, chiave della pò
sizione.
Nel '7O, a Porta Pia, è il oì.c
battaglione bersaglieri che pene
tra primo entro le mura delle
Città Eterna, quasi a segnare
simbolicamente il compiinentc
dell'unità della patria, con Roi.is
capitale poiché la grande op. :-ii
di unione dai bersaglieri app ite
era stata iniziata.
E poi in Africa! A Dogali, a
Saati, nelle giornate dell'enti! Ma
stica fede di Coatit e Senafe, nel
le giornate oscure dell'abbatti
mento profondo dopo Adua; ed
in Cina, con Garioni e in Libia,
col Maggiotto e col Fara, giorna
te indimenticabili di eroismo e
di spartano valore!
"Finché rimarrò con un sol
bersagliere" telegrafava il colon
nello Maggiotto, mentre il nemi
co attaccava i suoi milleottocen
to militi di Ilorns, "terremo la
posizione."
Ed ora ecco la vera guerra, la
grande guerra, la guerra sognata
da tutti quelli che avevano san
gue e core italiano. Ecco la guer
ra sognata dal soldato come as
sunzione di nuova gloria, di rin
novata fede; ecco la guerra so
gnata dall'adolescente come nuo
va purificazione, dopo tante ri
nuncie, dopo tante vergogne.
Il 24 Maggio 1915, data memo
randa nella storia dei secoli come
i 1.753 avanti Cristo, i bersaglieri
varcarono primi il confine alla
testata della valle del Natisone,
occupando Caporetto e con impe
to tutto latino, attaccarono il
Mirili. Cadde il colonnello De
Rossi, prode tra i prodi ed il suo
corpo straziato nella spina dor
sale orrendamente soffriva. Egli
ben sapeva che l'impresa iniziata
era ardua, lunga, formidabile,
jna per incoraggiare coll'e empio
"i suoi figliuoli" impennacchiar;
della bianca aigrette del comando
il suo piumato cappello e, simile
a Cesare morente che raccoglie
nel pugno il lembo della toga, si
avvolgeva nella classica mantelli
na nera.
Sul San Michele raggiunsero la
vetta aspramente contesa due
battaglioni bersaglieri ciclisti
Dopo quattordici ore di Ino o e
rano rimasti vivi 8 ufficiali con
un tenente colonnello e centocin
quanta soldati. Due brigate ne
miche avevano circondato quel
manipolo di eroi e le munizioni
erano esaurite. 11 condottiero, in
piedi, invulnerabile come un Id
dio in mezzo alla mitraglia, fa un
segno; le baionette si piegano;
una massa compatta, irresistibi
le, si slancia a testa bassa contro
le schiere dei nemici. I quali, sba
lorditi, affascinati da tale impe
to di valore aprono il passo sen
za sparare un sol colpo.
In Carina, a Montefalcone, nel
Trentino e sull'lsonzo, sulla fron
te Giulia e sul Carso, dovunque
e sempre, pronti a tutte le prove,
a tutti gli eroismi, i bersa
glieri d'ltalia, han sempre man
tenuto la promessa di valore che
nel loro nome A contiene.
E più tardi, nei giorni doloro
si ed oscuri della ritirata, la
quinta Brigata Bersaglieri ricon
quista per cinque volte, con
trattaccando, posizioni formida
bili; si immola per proteggere il
difficile ripiegamento della Se
conda Armata; cede finalmente
all'impeto travolgente di due di
visioni avversarie, dopo averne
annientata una tei za. n-a - solo
dopo aver assolta interamente la
propria missione.
Per creste e per vqlli, attaccan
do e ritirandosi, inafferrabili,
presenti ovunque come l'onnipo
tenza di dio, i ciclisti molestane
tormentano, straziano le masse
nemiche che, per le valli dilagane
al piano. E poi nel piano, sui fian
chi ed allp spalle, insidiosi, au-
AVA INI TI SEMPRE, CON L.A FIACCOLA IN RUC3NO
duci, tenibili, stormeggi&nti co
me falchi addosso alla preda,
contendono palmo a palmo il ter
reno sacro della patria. E sul
Piave attaccano il nemico e lo ri
cacciano sempre instancabili,
sempre in azione, tre volte citati
nel bollettino dal Comando Su-
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
Comunicazioni della Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
PER I PROFUGHI DEL VENETO
E PER LA CROCE ROSSA
ITALIANA
Dal Regio Console Cav. Poccardi so
no pervenute al Grande Venerabile
Giuseppe Di Silvestro le seguenti let
tere, con cui si accusa ricevute di
somme rimesse quale concorso dei Fi
gli d'ltalia per associazione alla Croce
Rossa Italiana e a benefìcio «lei profu
ghi del Veneto:
Phila., Pa., 7 Maggio 1918.
'Gentilissimo Sig. Di Silvestro,
"Con riferimento alla mia lettera
del 27 aprile u. s., mi pregio infor
marla che Sua Eccellenza il Regio
Ambasciatore in Washington, al quale
feci a suo tempo pervenire la somma
ili $31.50 da lei inviatami quale im
porto di recenti oblazioni dell'Ordine
lei Figli d'ltalia, mi incarica ili rin
graziare vivamente in suo nome le
Logge oblatrici per la patriottica e ge
nerosa offerta.
"Colgo l'occasione per rinnovarle,
gentilissimo signor Di Silvestro, gli
atti della mia distinta stima,
"Il Regio Console: Poccardi".
Phila., Pa., 8 Maggio 1918.
'Gentilissimo Sig. Di Silvestro,
"Con riferimento alla mia nota in
lata del primo corrente, mi è grato in
formare la S. V. che Sua Eccellenza il
-onte Macchi di Cellere, nel segnarmi
ricevuta della somma di $739,12, mi
ricarica di far pervenire l'espressione
lei suo plauso sincero e del suu più
alto compiacimento all'Ordine dei Fi
jli il Italia, che con tanta generosità e
•oi slancio patriottico contribuisce al
soccorso d 'lle vittime della invasione
lemica.
"Colgo l'occasione per inviarle,
Sig. Di Silvestro, i sensi
lella mia distinta considerazione.
"Il Regio Console: Poccardi".
I'hila., Pa., 10 Maggio 1918.
'Ge itilissinio Sig. Di Silvestro,
'.o il pregio di segnar ricevuta del
a somma ili $40.00, inviatami con sua
iota dell'B corrente, quale importo di
(ilota per associazione perpetua alla
Uroce Rossa Italiana della Loggia
'ottjrcssa Maria Montessori N. 720,
3. F. D'l.
"La so.nma anzidetta di $40.00 sarà
la me a suo tempo trasmessa, insieme
ilio altre pervenutemi, al Comitato
lela Croce Rossa Italiana in Roma,
• li farò noto il desiderio della predet
a I oggia di associarsi perpetuamen
e alla benemerita Istituzione.
"Le sai ' grato intanto se vorrà far
lervenire alla benemerita Loggia Dot
,o ressa Maria Montessori N. 720, re
gressione del mio plauso sincero e del
nio vivo compiacimento per la nobi
c prova di patriottismo e di solidarie
tà nazionale dimostrata.
"Con i sensi della mia più distinta
■onsiderazione,
"11 Regio Console: Poccardi".
I'hila., Pa., 10 Maggio 1918.
'Gentilissimo Sig. Di Silvestro,
"Mi pregio segnar ricevuta della
omnia di $25.00 inviatami con sua no
,a dell'B corrente, rappresentante una
iblazione a favore dei profughi del
/eneto del Sig. Giovanni Di Sih'estro,
» mezzo della Loggia Francesco Cri
ipi N. 652, O. F. D'l.
"Trasmetto in pari data alla Regia
imbasciata in Washington la- predet
ta somma di $25.00. Prego intanto la
3. V. di voler far giungere al Sig. Gio
/anni Di Silvestro i miei vivi ringra
ziamenti ed i sensi del mio compiaci
nento per l'atto patriottico ed urna
litario compiuto.
"Gradisca, gentilissimo Sig. Di Sil
vestro, gli atti della mia più distinta
:onjjiderazione.
"Il Regio Consoie: G Poccardi"
* * *
LA NOSTRA SOTTOSCRIZIONE.
Nella decorsa settimana sono per
venute al Grande Concilio le seguenti
ifferte per associazione alla Croce
Rossa Italiana e a beneficio dei pro
fughi del Veneto:
Somma precedente $33505.79
Loggia Tiberio Evoli N.
299. Ass. Croce Rossa ita
liana 40.00
Loggia Tiberio Evoli N.
299. Per i profughi 10.00
Loggia La Vittoria N. 731.
Per i profughi 17.25
Totale al 13 Maggio 1918 $33573.04
INAUGURAZIONE DI
BANDIERE
Domenica scorsa, ricorrendo il 58.0
anniversario dei Mille, la Loggia
Sbarco di Marsala N. 637 di Chester,
la solennizzi, la data col battesimo
lelle sue bariteli! e.
Alle ore 3 poni., al Roma Restau
rant, la suddetta Loggia ha dato un
ranchetto in onore dei padrini e ma
t \
PHILADELPHIA, PA., 18 MAGGIO, 1918
Frammenti di una storia glo
riosa che un giorno ci sarà nota;
prazzi di luce purissima che
debbono farci orgogliosi del sol
dato italiano; pagine sparse
una storia immoi tale, che è quel
la della nostra Resurrezione! ..
La Libera R i ola
Urine delle bandiere e dei Grandi Uf
fieiali intervenuti.
Alle frutta, il Presidente del Co
mitato, Placido De Furia, diede la
stura ai discorsi, e da lui invitati,
parlarono successivamente: il Dr. V.
C econe, che disse ispirati versi alla
bandiera italiana, il Cav. Francesco
Travascio, il Grande Segretario Ar
chivista Alfredo Perfilia, la Signora
De Furia, il Rev. Santoli, la Signora
Tedesco, il farmacista Nicola Albane
se, Emilio Baiocco, G. Lombardo, il
Grande Curatore Gioacchino Cotone,
Frank De Furia, Antonino Barbera,
Giuseppe Mei.
Alle ore 8, nella sala dei Figli d'l
talia, ebbe principio la cerimonia per
il battesimo dele bandiere, le quali, do
po un esordio d'occasione dei Presi
dente Placido De Furia, fecero il gi
ro della sala tra le più entusiastiche
acclamazioni dei numerosi intervenuti
e al suono degli inni americano e ita
liano. Padrino e madrina della ban
diera italiana erano il Sig. G. Lom
bardo e la Signorina Margherita Tra
vascio; padrino e madrina della ban
diera americana il Cav. Francesco
Travascio e la Signorina lolanda Tra
vascio.
A nome della Loggia Dante Alighie
ri N. 486 presentarono due bouquets
di (iori: Kmilio Baiocco alla bandiera
italiana ed il Rev. Santilli alla ban
diera americana, ambedue con appro
priate parole, il primo in italiano, il
secondo irijn_gle.se, .
La Signóra TedeSco,' «lella Loggia
Cornelia Madre dei Gracchi N. 717, do
po aver parlato poeticamente della
spedizione leggendaria, presentò an
che alle bandiere, a nome della suddet
ta Loggia, due cestini di fiori.
Quindi il Grande Segretario Archi
vista Alfredo Perfilia, con l'assistenza
ilei Grande Curatore Gioacchino Coto
ne, a nome del Grande Concilio dello
Stato ili Pennsylvania dell'Ordine Fi
gli «l'ltalia, dichiarò inaugurate la
bandiere della Loggia Sbarco di Mar
sala N. 637.
Dopo che il Venerabile della Loggia,
l'ortunato Palazzoli, si ebbe prese in
consegna le bandiere, parlarono: il ca
llo della polizia locale Mr. Vance, Mr.
11. J. Hinkson, Dott. L. S. Dumi ed
altri americani, i «lue padrini Cav.
Francesco TraVascio e (ì. Lombardo, e
luindi l'oratore ufficiale Fran. E. De
Furia, il quale in un elaborato discor
so rifece la storia della spedizione dei
Mille. Dopo di lui, il Kev. Tedesco, in
nglese, ricordò le origini «lella ban
diera Italiana.
Parlarono anche: il Venerabile del
a Loggia Danto Alighieri, Rev. San
iili, il Grande Curatore Gioacchino
'otone, il Grande Deputato della Log
gia Sbarco di Marsala, farmacista Ni
lola Albanese, ed in ultimo il Sig. An
tonino Barbera.
Furono distribuiti a profusione dol
i, vermouth, ice cream, sigari. Una
mona orchestra rallegrò la cerimonia,
1 la riunione si protrasse fino a tardis
sima ora, tra la migliore cordialità.
PROSSIMA INIZIAZIONE.
Organizzatore Francesco Silvagni,
>i è costituita a I'hiladelphia la Log
gia "Napoli", che ha avanzata don an
la di dispensa e attende di essere ini
siata per domenica 26 maggio.
CRONACA DELLE LOGGE
La sera di lunedì 6, alla New Lyric
Hall, ebbe luogo l'annunziata recita
lella Loggia Ferdinando De Cinque X.
ÌB6, con "Giulietta e Romeo". I pi in
*ipali interpreti furono applauditi.
La banda Cesare Battisti dall'Ordi
le dei Figli d'ltalia, diretta dal Prof.
•Vlfonso Rossi, svolse un elaborato
irogiainnia musicale, ed anche essa si
dibe meritati applausi.
JOI.LOCA MENTO \L LAVORO
Chi volesse trovare l'opportunità «ii
>ccuparsi presso la Franklin Sugar
rtefining Co., si presenti al nostro L'f
ìcio, e sarà fornito di lettera di pre
sentazione per la suddetta Ditta.
» » ♦
Circolare ai Venerabili
e Grandi Deputati
Phila., Pa. ,10 Maggio 1918.
Egregio Amico e Fratello,
Qui appresso si dà conto sonimaria-
Tiente delle decisioni d'interesse gene
rale prese nell'ultima riunione del
'ì rande Concilio tenuta a Pittsburgh,
ionie in precedenza stabilito, il 24 e
25 marzo scorso, delle quali le più im
portanti furono già rese note a mezzo
lei Bollettino.
Si raccomanda ai Venerabili che la
presente circolare sia letta e spiega
ta ai soci, e poi allegata al processo
irerbale della seduta in cui se ne dà
:omunicazione.
Ai Grandi Deputati si raccomanda
ii voler assicurarsi che la comunica
tone della circolare sia fatta, c che
il suo contenuto non rimanga lette
x morta.
Published and distributed under permit No. 500 authorized bj the act of October 6, 1917 on lile
at the Post Office of Philadelphia, Fa., by order of the President, A. S. Burleson, Postmaster Gen.
PER I FRATELLI SOLDATI
Il Grande Concilio dell'Olitine l igi
d'ltalia in America per lo Stato delta
Pennsylvania, esaminate le rispose
date dalle Logge al "Referendum'
bandito tra di esse circa la posizione
dei fratelli soldati, ed in base a! IL
volontà espressa dalla maggioranza ci
esse Logge nelle suddette risposte per
venute all'Ufficio del Gran k Concilio
delibera.
I soci delle Logge, che sono aiutati c
andranno a prestare servizio sia nel
l'esercito italiano, sia nell esercito a
mericano, debbono essere mantenuti
nei ruoli, rimanendo esonerati dal pa
gamento dei contributi mensili, (ino al
momento del loro ritorno, in cui do
vranno ricominciare i pagamenti.
Durante il tempo del loro servizio
nelle armi, ad essi non sarà corri
sposto sussidio di malattia; però a
vranno diritto, per sè e per le loro fa
miglie, al sussidio del Fondo Unico
Mortuario. A tale scopo le Logge a »~ui
i soci soldati appartengono pagheran
no le rispettive quote mensili alla
Commissione Aministratrice; come
pure pagheranno la capita tax alla
Grande Loggia, perchè essa deve pa
garla al'a Suprema.
Questo deliberato ha effetto per
tutti quei fratelli che sono stati inizia
ti nell'Ordine fino al 24 marzo incluse,
data in cui fu preso il suddetto deli
berato, od essi debbono essere in re
gola di pagamento fino a quel giorno.
Quelli che fossero stati inizinti poste
riormente al 24 marzo non potranno
godere i suddetti benefici.
Qi'elli che furono cancellati per mo
rosità, possono essere reiscritti soltan
to al loro ritorno a norma di legge; e
gli altri che si mantennero in regola
di pagamento non hanno diritto a rim
borso delle tasse pagate.
I Venerabili sono tenuti, sotto la lo
ro personale responsabilità, a far per
venire queste notizie a ogni fratello
interessato.
ORFANOTROFIO E RICOVERO
E' nominata una Commissione com
posta del Grande Ex Venerabile Anto
nino Viglione, del Grande Segretario
Archivista Alfredo Perfilia, e del
!!rande Curatore Pasquale Santoro,
con l'incarico di compilare al più pre
sto un progetto per raccogliere i fon
ili da servire per la creazione di un
Orfanotrofio e Ricovero.
Questo progetto sarà sottoposto
per referendum all'esame ed approva
sene dei Grandi Ufficiali.
LEGGI DELLA GRANDE LOGGIA
Poiché le nuove Leggi della Supre
na Loggia andranno in vigore col 1.0
gennaio 1919, noi dobbiamo tenerci
preparati per fare quelle della nostra
«rande Loggia. Ciò posto, si è dato in
•arico al Grande Segretario Archivi
ita, Alfredo Perfilia, di presentare un
>n «getto alla prossima seduta plenaria
lei Grande Concilio.
Le Logge, Ufficiali ed i singoli fra
telli che avessero da fare delle pro
toste per le nuove leggi, sono pregati
li volerle far pervenire subito allo
itesso Grande Segretario Archivista.
i'Ell IL BOLLETTINO 1 ITICI ALE
Per colmare il deficit del Bollettino
Officiale - di cui l'apposita Commis
tione ha deciso continuarsi le pubbll
:afcioni - è necessario fare delle sot
toscrizioni ad esclusivo suo beneficio.
I Grande Concilio delibera a tale sco
io la somma di $50.00, ed invita le
.ogge a voler mandare anche e«se
lelle offerte pei assicurare al vita del
'organo ufficiale della nostra Istitu
zione. Tali offerte possono pervenire o
la prelevamenti dal fondo di cassa o
la oblazioni personali dei frateli. Es
ie saranno rimesse al Grande Segre
ario di Finanza, che le trasmetterà
ill'Amministrazione del Bollettino uf
iciale.
IICOII,SO FRATELLI BALDI
ONTRO LOGGIA ITALIA, N. 77
Si respingono ambedue i ricorei:
Quello del Dr. Federico Baldi, per
chè egli non fu mai iniziato e perciò
lon è socio.
Quello di Carmine A. Baldi, perchè
a sua accusa è incompleta e non for
nulata seopndo le prescrizioni delle
eggi generali.
'EH I N REPARTO 111
VMBI'LANZE AMERICANE IN
*A UTENZA PER L'ITALIA
Ad Allentown si stji formando un
■orpo d'Ambulanza degli Stati Uniti
•he deve partire per l'ltalia. Il Co
onnello comandante quel corpo ha
atto sapere per lettera al Grande Ve
ìcrabile clic il regalo di una bandie
ra italiana sarebbe stato molto gradi
;o.
Il Grande Concilio ha deliberato di
ar confezionare tale bandiera, rimet
endosi al Grande Venerabile per la
ipesa e per la consegna di essa.
•ER LO STATO DELL'ORDINE
N READING.
Dopo esauriente discussione circa lo
stato dell'Ordine in Reading, e tenuti
presenti i deliberati analoghi della
■Suprema e Grande Convenzione, il
brande Concilio ha deliberato che la
Società Spartaco, che agisce in detta
~ittà, debba considerarsi come nemi
•a dell'Ordine Figli d'ltalia.
Come conseguenza di tale delibera
tone, quei nostri connazionali che ap
partenessero alla Società Spartaco,
non potranno essere più ammessi co
me soci delle nostre legge. Quei nostri
fratelli che si trovano nella Società
Spartaco dovranno serbarsi neutrali, e
saranno espulsi se tentassero di porta
re dei Figli d'ltalia in quella Società.
I Figli d'ltalia che. d'ora in poi entras
sero nella Spartaco, saranno cancellati
dai ruoli.
COMUMCAZIONI D'UFFICIO
Vertenza Alfonso Papa. ln segui
to a reclamo il Grande Venerabile ap
prese che nella Loggia Carlo I'isaca
ne, N. 213 di l'hiladelphia, mentre e
rano stati cancellati dei soci caduti
nella morosità, non era stata presa u
guale misura per altri, che si trovava
no nelle identiche condizioni. Di ciò il
Grande Venerabile fece rimostranza
per lettera al Segretario di finanza
della suddetta Loggia fratello France
sco Kodia. Nella stessa lettera gli si
comunicava anche che il fratello Al
fonso Papa, Grande Tesoriere, iscrit
to in quella I.tggia, era .stato multato
dal Grande Concilio per assenze conti
nuate alle sue sedute; che egli avreb
be dovuto pagare la multa al Grande
Segretario di finanza dieci giorni do
po la comunicazione fattagli; e non
avendo a ciò adempiuto, la Loggia
Carlo l'inaiane non doveva accettare
mensili dal fratello Alfonso Papa se
prima egli non pagava al Segretario
di finanza della Loggia la suddetta
multa.
A questa comunicazione il Segreta
rio di finanza rispondeva informando
il Grande Venerabile che il fratello
Alfonso Papa si trovava arretrato con
la Loggia di cinque mensili compreso
quello di Aprile, e che se non era sta
to cancellato la colpa non era sua,
perchè egli, ift seduta del 24 marzo,
tliede la nota dei morosi al Venerabile,
iiia essa non fu letta. II Segretario di
Finanza concludeva domandando che
'osa doveva fare per il fratello Alfon
so Papa. Fu risposto che non si pote
rà lasciar passare la evidente parziali
tà usata dal Venerabile col far can
cellare per morosità dei semplici soci
; col far rimanere qualche altro che
rivestiva delle cariche e che avrebbe
lovuto dare il buon esempio ai fratel
i, senza mai tralasciare di adempiere
il primo fondamentale dovere imposto
(alle leggi, quello del regolare paga
nento dei contributi.
E poiché il Segretario di finanza
ìggiungeva nella sua lettera che, non
'ssendo stata letta in Loggia la lista
lei morosi, egli non aveva mandato a
fli stessi l'avviso di morosità, a lui fu
scritto che questo fatto non poteva e
ntare la cancellazione di Alfonso Pa
ia, e ciò per le categoriche disposi
;ioni dell'Art. 531, in cui è detto: "La
legligenza degli ufficiali amministra
bili in merito a mancata denuncia di
norosità e la mancanza assoluta di
ettera di avviso da parte del Segreta
-10 di Finanza, o la viziosa colletta
ione di contributi da parte dello stes
;o Segretario, non sana la condizione
lei fratello, il quale va sempre consi
lerato arretrato, moroso e cancella
o dai ruoli, se il suo debito verso la
.oggia, a norma di queste Leggi, de
ermina l'arretramento, la morosità o
a cancellazione dai ruoli".
Trovandosi quindi il fratello Alfon
;o Papa nella condizione di essere
.'incollato dai ruoli per mancato pa
ramento ili cinque contributi mensili,
11 ordinava al Segretario di Finanza
lella I'igacane di non accettare più
ingnillenti da lui e di cancellarlo dai
-uoli della Loggia. In tali sensi si
scriveva anche una lettera al Venera
tile, fratello Alessandro Pema; ma
juesti, come in precedenza aveva e
ritato clic la Loggia venisse a cono
scenza della morosità di Alfonso Pa
ia, così nella seduta del 14 aprile non
uro in nessun modo che fosse csegui
o l'ordine di cancellazione.
Ciò posto, si è creduto dovesse ap
ilicarsi al caso l'Art. 532, il quale di
spone così: "Il fratello che entro il
nese dalla morosità (4.0 mese) non
laga i contributi che determinarono
a morosità, resta, ex ufficio, eancella
-0 dai ruoli della Loggia, e perde quin
li ogni diritto di fratello, per se, per
a sua famiglia e per qualunque suo
leneficiario". E in conseguenza di tale
lisposizione di legge si ordinava al
•egri tario di finanza della Loggia Pi
iacane di comunicare ad Alfonso Papa
lie egli era stato cancellato di ufficio.
1 suddetto Segretario comunicava sol
ecitamente al Grande Venerabile co
lia di una lettera da lui rimessa ad
Mfonso Papa il 17 aprile, con la quale
o informava dell'avvenuta cancella
tone; ma più tardi faceva pervenire
m'altra lettera in cui diceva: "Mi è
irrivato un money ordcr del fratello
Mfonso Papa, e il Venerabile, secondo
'Art. 534 delle leggi generali, mi or
lina di accettarlo e metterlo a regola,
■iò che io bo fatto".
A chiunque ben legga e comprenda,
ìon può sfuggire che l'invocato Art.
>34 non risponde al caso. Invero, esso
là facoltà ad una Loggia di poter dila
tionare il termine regolamentare utile
ìer uscire dalla morosità (e cioè pri
lla che sia trascorso il quarto mese di
nancato pagamento); ma questo Arti
•olo non dice che una Poggia può an
ìullare una morosità trià maturata. E
•he la morosità di Alfonso Papa fos
se già maturata si rileva dal fatto che
'gli, alla data della riunion» della
Loggia Pisacane, il 14 aprile, era de
bitore di cinque contributi mensili, e
nemmeno in quella seduta comparve
n Loggia.
C'è noi da notare che la Loggia non
la deliberato in quella riunione nessu
na dilazione; e l'ordine al Segretario
ili finanza di riceversi il danaro da
Alfonso Papa è stato di esclusiva ini
ziativa del Venerabile: tanto ,-ero che
nella successiva seduta def 5* l'assem
blea ha preso atto della cancellazione
rli ufficio di Alfonso Papa ed ha nomi
nato una commissione di tre fratelli
per restituire a costui la somma che
illegalmente e viziosamente, come dice
l'articolo 531 delle leggi generali, il
Segretario di Finanza aveva accetta
ta. Alfonso Papa si è rifiutato di ri
ceverla.
In seguito a questi fatti, il Grande
Concilio dichiara legale e corrette
la cancellazione di ufficio dell'ex fra
\ \
Fa quel che devi, &vveng'&
j che può'
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
tello Alfonso Papa dai ruoli della log
gia Curio I'isacane X. e per con
seguenza egli è decaduto dalla carica
di Lìrande fesoriere, non essendo più
fratello dell'Ordine.
Considerato poi che il Venerabile
della Loggia I'isacane, fratello Ales
sandro l'orna, e il Segretario di fi
nanza della stessa, fratello France
sco Uodia, hanno compiuto atti lesivi
agli interessi della nostra Istituzione e
si sqno rifiutati di assoggettarsi a ciò
;he è stato stabilito dalle autorità del
l'Ordine in armonia con le Itggi gene
rali, dietro formale accusa del Grande
Oratore, sono stati sospesi dalla ri
spettiva carica e deferiti al giudizio
del Grande Comitato Arbitri.
Grande Comitato arbitri Nell'u
dienza del i. marzo il Grande Comi
tato Arbitri emise le seguenti senten
te, che sono divenute esecutive:
Processo in prima istanza contro
Giorgio Mare. Vittorio lìongmi, Gio
vanni Intontì, Cannine D'Errico. Di
hiarato non luogo a procedere contro
jiorgio Mare e Giovanni Intontì per
hè attualmente cancellati dai ruoli
lell'Ordine. Condannati Vittorio lion
fini a tre mesi di sospensione e Car
nine D'Krrico a due mesi di sospensio
ne.
Processo in prima istanza contro
ìiuseppe Nini - Condannato a due me
si di sospensione.
Processo in appello contro Domeni
co Contestabile - Confermata la ten
enza di espulsione del Comitato Ar
)itri della I.oggia Terza Italia, N. 174
li Pittsburgh.
Processo in appello contro Michele
totella - Confermata la sentenza di
spulsione del Comitato Arbitri della
-oggia Kmmanuele De Deo N. C 74, di
'hiladelphia, Pa.
Processo in appello contro Eugenio
fluido - Confermata la sentenza di as
soluzione del Comitato Arbitri della.
I.oggia Roma de' Cesari N. 188 di
Jubois.
Processo in appello contro Leonardo
)el Principe - Tolta la sospensione e
a multa e condannato alle spese.
■>A PROSSIMA RIUNIONE DEL
JU AN DE CONCILIO
La prossima riunione plenaria der
Ira mie Concilio è stata fissata a
Coatesville, Ta., per l'ultima domenica
li Giugno.
Ufrodo Perfilia, Gr. Segr. Arch.
G. Di Silvestro, Gr. Venerabile
iliiii
a FILADELFIA
.A MEDAGLIA " FRANKLIN "
a Guglielmo Marconi
Alle 4 P. M. precise di mercoledì
corso, il presidente dell'lstituto
•'ranklin, alla settima strada fra
Jhestnut e Market, con il rituale col
io di martello dichiarò aperta la ses
ione e richiamò l'attenzione dei soci
he vi erano intervenuti per* assistere
il la consegna di due medaglie, con re
ativi diplomi, una al Senatore Gu
aiolino Marconi e l'altra al Dr. Tho
nas Conviti Mendenhall, medico di
iavenna, Ohio.
Per il senatore Marconi, fisicamente
mpossibilitato ad essere presente,
icrchè attualmente in Italia, era in
ervenuto, in nome anche del Governo
l'ltalia, 8, E. il Conte Macchi di Cel
are, Regio Ambasciatore d'ltalia a
Vashington. Oltre a S. E. erano an
he prosenti il Cav. Uff. Gaetano Poc
ardi, Regio Console di I'hiladel
ihia, ed il vice Console Cav. Di Vin
enzo. Intervenuti per la stampa il no
tro direttore e Costantino Costantini
icr IPEvening I.edger.
La medaglia "Franklin" fu fondata il
914 e si conferisce a coloro che si di
tinguono nella tecnologia delle scien
;e tisiche e nella loro applicazione.
Il conferimento della medaglia
'Franklin" al Sen. Marconi è dovu
o al brillante successo da Lui ottonu
o nell'applicazione delle onde elettri
he magnetiche per la trasmissione dei
nessaggi, senza servirsi dell'ausilio
lei conduttore metallico.
I.a conesgna della medaglia "Frank
in" al Senatore Marconi, fu fatta, fra
*li applausi entusiastici dei presenti, a
E. l'Ambasciatore, il quale ringra
:iò con un applaudito discorso clie
lon possiamo pubblicare per l'estrema
ortesia di un nostro amico.
In ogni modo riportiamo la chiusa
lei suo disborso che finiva presso a
loco così:
"Nell'accettarla nel suo nome, io vi
•ingrazio. Possa, l'amicizia che unisce
juesta Grande Repubblica e l'ltalia,
sere duratura come il metallo nel
lualo il nome del nostro inventore è
ndelebilmente inciso. Possa la gloria
ielle nostre due Nazioni amiche bril
lare perennemente, ed il genio dei no
stri uomini essere consacrato intera
mente, d'ora in avanti, ai lavori pacifi
ci che solamente possono dare all'uma
nità quell'alto grado di civilizzazione,
"he è stato l'ideale di tutte le passate
generazioni e che dovrà divenire la
lenità di quella presente".
S. E. l'Ambasciatore arrivò a Phi
lailelphia a mezzogiorno e fu ospite
(li questo Regio Console.
■
KerensKy verrà' negli Stati Uniti?
In un telegramma da Stockholm è
detto che l'ex Ministro di Russia, A
lessandro Kereasky, il 10 corrente tro
vavasi in Norway e si preparava a
partire per gli Stati Uniti.
La notizia pare sia stata divulgata
dal giornalista Vladimir Bourtzeff. un
anti Bolshevick. ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION