La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, May 04, 1918, Image 2
LA LIBERA PAROLA (The Free Word) P'JBLISHED EVERY SATURDAY by a. gì rs Km: di Silvestro EDITOR-I X-CHIEF 906 Carpottter St. Phila., Pa. Beli Phone. Walnut 74-72 Anno 1 - viario 4 I 'lh - \o.J SUBSCRI F»T I O M Onc year, in advance . . $ 2.00 Si* months f9 . . 1.25 Single copy , 0.03 ADVERTISING RATES Display adt. per inch,single column $ 2.00 Politicai notice* ~ „ . „ 3.00 Amusements , 112 tr . rf 2.00 Reading matterper line of I3ems ~ 0.15 Ali payments must bc made lo LA LÌBERA PAROLA motti di spirito chiacchiere e freddure giornalismo e giornalisti Pa quale Farina, professore nel campo artistico, alla tarda e t«"' in cui imperioso si sente il bi sogno del riposo, nonostante le spine di cui è irta la vita giorna listica, ha voluto impugnare le forbici e dai i mani e piedi a tosar riviste, di scienza ed arte, americane e trasferire, ì ritagli ammuffiti, da queste ai suo gior nale. Sebbene in America tutti si diventa giornalisti, purtuttavia, di un Pasquale Farina, che per la sua ai te ; i eleva dal livello del co lono ordinario, io avrei pennato che prima di incamminarsi per una via dela quale, nonostante lo sue pretese battaglie giornalisti che nel South Air,erica, era pro fano, avrebbe dovuto esaminare se ste so per assicurarsi se aveva la coscienza, il carattere e la se rietà, qualità queste indispensa bili, per assurgere alle vette del quarto potere. Egli non aveva ne suna ragio ne di accollarci il grave pondo delle responsabilità giornalisti che. Non ragioni economiche, perchè il giornale, se onestamen te fatto, dà miseria invece di pro fitti; non ragioni morali, perchè la pubblicazione di empiici noti zie di cronaca e avvi i economici non riformano le nostre colonie e r.on le fanno deviale dall'andaz zo più o meno riprovevole per i! quale sono incamminate; non ra gioni scientifiche o d'arte, per chè i nostri coloni, che non sonc profani della lingua di queste paese, notizie di questo genere potranno apprenderle, di prima mano, dalle riviste e giornali a mericani. Ed allora? Sapremo dai prossimi numeri de "La Libera Parola", perchè volle entrare, non invitato, ne! giornalismo colonia'e; come as solse il suo compito ; con quali e spedienti ora vorrebbe pagare il deficit del suo giornale, che ap partiene anche all'ex Notaio Mi chele Strizzi. domande e risposte nell'ex Betz Building s'incon trarono due eminenti nostri colo ni: C. C. A. Baldi, cavaliere.cor ufficio nelle scuderie al No. 101Ì S. Bth Street, ed il signor Giusep pe lacolucci. Cavaliere. Non vi ricordate signore, di avere un debito cor me? lacolucci. Un debito cor voi, e quale ? Cavaliere. Siete labile d memoria, voi ! Quando, per que famoso album da mandarsi ad un'esposizione in Italia, voi, pei difendere me, vi accapigliaste con i Di Silve <tro, non fui io che non avendo avuto mai il coraggic di agire per conto mio. vi incitai a fare arrestare il Signor Gio vanni, vi presentai a quell'avvo cato, ora giudice, e vi pagai le spese? lacoltlcci. Al vostro posto io non avrei ricordato questa pagi na nera dei vostri sistemi, per chè, facendolo, dimostrate che vorreste distruggere quei poveri giovani, servendovi di altri, .«ol perchè es i non hanno detto mai una bugia sul vostro conto. I! de naro lo spendeste per soddisfare un vostro capriccio o desiderio di vendetta ed io non sono tenuto a ripagarvelo. incredibile sed veruni da qualche tempo il noto au striaco va spruzzando veleno contro il professore senza titolo, sol perchè costui pare non abbia mantenuta la promessa fattagli quando lo incitava ad attaccare Giuseppe Di Silvestro. Non voglio sentirlo più, va dicendo il noto austrìaco, e se mi sarà dato di ripubblicare un gior nale, per rimorso di coscienza, fa rò in esso l'apologia di Di Silve stro. Il professore senza titolo dal canto suo, per vendicarsi del suo coilega che altra volta era com piacente ad accontentano nella sua libidine di distruzione altrui, sposso e volentieri esclama: Ma io non so come il mio colle ga tiri avanti h vita. Si vede che i vecchi avvisanti, per paura del la sua malefica lingua, gli pagano ancora il costo della reclame sen za che questa venga pubblicata. disillusi perciò" delatori La Banca Figli d'ltalia, nono ; stante la lotta fattale anche da qualcuno che fu fra gl'iniziatori, si è affermata e va avanti a gon fie vele. Vi sono sempre delle male lin gue però, le quali vanno ricercate fra coloro che, per una ragione o un'altra, non ebbero fatto un prestito. Restino perciò avvertiti i nostri lettori: quando da qual cuno sentono dir male della Banca dei Figli d'ltalia, doman dino subito : avete mai fatto ad j essa richiesta di prestiti ? ♦ * » le proteste della serva Dice che un Deputato previdente, Per lasciare più carne pei soldati, Vuol che i borghesi siano regolati A non mangiarne esageratamente. Anzi, per far le cose legalmente, Come sogliono fare i Deputati, Alla carne verrebbero assignati Tre dì la settimana solamente. 10, che son p;>triota per natura, Dico che per il bene del paese, S'ha tutto a sopportar senza paura; Ma,coi prezzi che corrono, un borghese Sarebbe lieto se, per gian ventura, I.a potesse mangiar tre volte al ( mese. LETIZIA SERVISENE SANCIO PANZA APPUNTI E SPUIf I SOLDATI IN PARATA Sabato scorso, 27 aprile, ha a vuto luogo una parata veramen te spettacolosa che aveva lo sco po precipuo di incoraggiare la po polazione a sottoscrivere al Ter zo Liberty Loan. Alla grandiosa cerimonia che ha suscitato ovunque, per dove passava, il più delirante entusia smo, parteciparono parecchie migliaia di baldi soldati del gio vanissimo esercito di l'ncle Sani, che costituisce il nucleo sul qua le poggiano le supreme speranze degli Alleati nella vittoria finale. E' oramai fuori dubbio che, dopo la defezione della Russia e il sacrificio della Romania, il bloc co dell'lntesa si sarebbe trovato in una critica condizione che a vrebbe portato seco una disfat ta completa, ed un completo sfa celo, e l'America non avesse get tato sulla bilancia della confla grazione, il peso della sua spada. E questo peso sarà formidabile e segnerà il crollo del sogno te de co! Poiché l'America, realiz zando il pericolo supremo che in combe alla civiltà, sta intensifi cando i suoi febbrili preparativi, perchè vuole, in quest'anno, lan ciare al fronte un milione e cin quecentomila tra jl fiore dei suoi figli, bene allenati e bene equi paggiati, e questo numero enor me vuole triplicarlo nell'anno venturo, sì da costituire la spada di Drenilo, che si abbatte sulla fatale bilancia, gridando all'Un no ostinato e feroce: Guai ai Vin ti. Sabato abbiamo ammirato, sfi lante attraverso le vie di Filadel fia, una numerosa rappresentan za di que >ta enorme forza anco ra vergine, chiamata dai fati al compimento di una missione su blime. Sono tutti giovani fieri, ro busti e dritti, dallo sguardo vivo, che hanno scolpito in volto e sul la fronte l'entusiasmo e l'ardore Marciano in bell'ordine, pari a più disciplinato esercito europeo la loro vista ha risollevato il no stro morale un po' scosso, e ci ha restituito la speranza e la fede nella vittoria finale. Gli alleati, nell'attesa di queste ausilio poderoso, dovranno pen sare soltanto ad opporre alla fu ria nemica una salda resistenza Il generalissimo Foch dovrà pas sare alla storia col titolo gloriose di temporeggiatore. I FINI DI GUERRA DEL- L'ITALIA I giornali locali ci annunziane che alcuni pubblicisti si reche ranno prossimamente nelle Sale ove tengono le loro sedute le So cietà di Mutuo Soccorso, per il lu tiare i fini alti e nobili clic spinsero l'ltalia, nel maggio de: 1915, a rompere gli indugi e a scendere in lizza a fianco degli al leati, per il trionfo della giustizia e del diritto. L'ltalia nostra entrò in guerra non per appagare ambiziose mire imperialistiche, ma per compiere finalmente l'alta impresa di re denzione; per strappare all'odio so giogo straniero centinaia di migliaia di suoi figli che, alla cau sa del riscatto, immolarono centi naia e centinaia di martiri glorio si. E non è vero che profittò di un momento critico per l'Austria, per strapparle camorristicamen te con la forza due tra le sue mi gliori province. Il diritto storico su Trento e Trieste e' inconte stabile, e la patria nostra scese in campo in uno dei momenti più critici della causa degli Alleati. Che se per davvero l'ltalia a vesse vagheggiato sogni di con quista, poteva accettare senz'al tro le vistose offerte che le veni vano dai vecchi alleati, e queste offerte avrebbe forse potuto rea lizzare con minori sacrifici. Ma in tal modo avrebbe rinnegato lo sue tradizioni, avrebbe lacerato tutte le pagine gloriose del suo Risorgimento, e fu perciò che non stette in dubbio un solo i >tante sulla via che doveva bat tere. Ma queste cose son noie a tutti gli italiani e quei pochissimi che fìngono di ignorarle non merita no di es ;ere illuminati. Essi so no i traditori, i venduti, i vigliac ! chi ; sono coloro che turbano le coscienze, fan vacillare la fede, spezzano l'energia. Sono essi che, vedendo in poche ore precipitare l'eroica fatica di due anni e mez zo di guerra vittoriosa, in quella tiagica fine di Ottobre il cui ri cordo ci martella ancora sulle tempia come il delirio dei febbri citanti. si fregarono cautamente e mani e -clamando: Finalmente è vicina la pace! Per questi sciagurati non oc corre nessuna propaganda. Una propaganda attiva ed intensa che illustri i fini nobilissimi dell'en trata in guerra dell'ltalia, va fatta esclusivamente in mezzo al l'elemento americano. I DISFATTISTI Il "Mastro Paolo" di due o tre settimane fa in un bell'articolo di ì fondo staffilava a sangue un rin L'ALCOOLISMO ovvero L' UOMO E L' ALCOOL Per richiesta della Loggia Gugliel mo Marconi, No. Ifis, dell'Ordine Figli d'ltalia in America, nella cui assem blea fu letta, pubblichiamo una con ferenza detta dal chiarissimo Dottor G. Sparano, Sl'LL' UOMO e L' AL COOL. Per ristrettezza di spazio siamo co .stretti a pubblicarla a puntate. Origine deg'i alcoolici. Loro azione fisiologica. Effetti patologici sui principali or gani del corpo umano. Effetti sul morale dell'individuo. Const giienzc dell'abuso dell'alcool in relazione con la famiglia e la società. Birrerie. Considerazioni conclusive. Sentenze: Il primo bicchiere è per me, il secondo è per gli amici, il terzo è per l'allegria, il quarto è per i miei nemi ci. Sir VV. Tempie. Vi è un demonio in ogni acino d'uva. Koran. ll vino ha annegato più persone di quel eho non ha fatto il mare. l'ublius Syrius. Una sensitiva eccitabile natura ca ratterizza ogni Vita animale. L'uomo , dividendo questa costituzionale forma zione, offre universalmente suscetti bilità a qualche specie di stimolante. Quantunque controllata dalla ragio ne, coscienza, educazione, leggo o re ligione, tale suscettibilità non ò mai sradicata o distrutta, ed è manifesta mente intesa, nei dovuti limiti, a ser vire a scopo utile nelle funzioni della vita. L'uomo può essere stimolato at traverso le sue facoltà fisiche, intel lettuali o morali. Questa suscettibilità è una neces | sità nella costituzione di un essere in- ! telligente, acciocché egli po.-isa agire intensamente ed effettivamente nel conseguimento dei grandi fini della vi i ta. Senza di essa egli sarebbe incapace | di azioni decise e rapide; con essa egli | è investito del primo elemento della I forza. Quando perù uno stimolo qual- ! j siasi supera i limiti della efficienza o ! è prolungato oltre il necessario, invece di esercitare un effetto benefico, avrà ! un effetto deleterio. | Popoli di ogni clima ed età, selvag gi o civili, non hanno mancato di tro vare mezzi per coltivare la naturale tendenza agli stimolanti. Gl'indiani dell'lndoitan masticano certe specie di noci indigene chiamate betel, quelli delle Ande le foglie di coca, che producono un delirio narcoti co, sotto l'influenza del quale essi im maginano di accomunarsi con gli spi riti dei loro trapassati; alcune tribù selvaggie ricavano un liquido che dà ebbrezza somigliante a quella dell'al cool, da alcuni funghi velenosi; i Tur chi, avendo avuto divieto dal Corano ! di bere vino, si sono, da lungo tempo, addetti all'uso dell'Ashish, che rica vano dalla canape indiana. Vi sono gli arsenicofogi, che mangiano l'arsenico per le proprietà che ha questo veleno di impartire in breve tempo vigoria e bellezza al corpo, e vi sono 1 teriakci 0 mangiatori d'oppio. Gli stimolanti più usati dai popoli civili del mondo sono: il tabacco, il caffè, il the, il cacao, eotto forma di cioccolatte, e l'alcool. E' appunto dell'alcool amministrato .«otto forma di vino, whiskey, birra, absinte, gin, cordiali ecc., di cui mi oc cuperò questa mattina, per mettervi sott'occhi, per quanto mi consente il li mitato spazio di una conferenza, la sua origine, la sua azione fisiologica, 1 suoi effetti patologici o morbosi sul fisico e sul morale dell'uomo, colle loro conseguenze in relazione alla famiglia ed alla società. La forma più antica e comune di bevanda alcoolica è il vino. La storia sacra dice che Noè fu il primo ad ot tenere il vino dalla fermentazione del mosto, di cui ne bevve fino ad übria carsi e perduto il senso del pudore si addormentò nudo sotto un albero. I naturalisti sono divergenti sulla sua origine, ma è generalmente con- ; ceduto, che sia indigeno di quella zona , di territorio chiamato la culla del ge- ; nere umano e che è limitata dal mar Caspio al nord, dal Golfo Persiano e : dall'Oceano Indiano ul sud, dalle mon- ■ LA LIBERA PAROLA negato italiano che, sulle colonne di un giornale americano, pare siasi as unto e non da oggi. l'eso so compito di denigrare l'ltalia. Questo sciancato di anima e di coipo, questo mostro dalla faccia dell'uranio e dall'inces >o del can guro, malgrado i ripetuti attac chi cui venne fatto segno, mal grado il disprezzo che lo circon da dei suoi connazionali, non la scia mai sfuggirsi l'occasione di vomitare volgari diffamazioni al l'indirizzo del suo paese. Buon per lui che l'ltalia non è la Francia o l'lnghilterra; se no, anche in questo paese non gli sa rebbe mancato il destino che si merita: dieci anni di lavori for zati in una cava di pietre. Ma perchè questo botolo rin ghioso si accanisce tanto contro il paese che lo vide nascere? Perchè una volta è lui che lo afferma inviò un suo libro pieno di scempiaggini, ad un Mi nistro della Pubblica Istruzione, e questi non gli rispose neppure. Noi non sappiamo il nome di questo Ministro, ma evi dentemente doveva trattarsi di un uomo che aveva del sale nella zucca. Richel. tagne dell'lmalaia all'est e della Siria all'Ovest. Omero, uno dei più antichi scrittori greci, ritiene che originariamente il vi no era coltivato in Siria e di là fu in trodotto in Tessaglia dal re Enos, da cui è derivato il nome di vino, giac ché Enos in greco significa appunto vino. Da quei luoghi s'è esteso ad ogni angolo del globo, che è adatto alla col tivazione della vite. Una leggenda tedesca attribuisce a Gambrinus, favoloso re di Brabante, la fermentazione della birra, e quello è dai fabbricanti di essa onorato come loro patrono. Fero Diodoro di Sicilia, scrivente 630 anni avanti Cristo, dice che Osiris, re di Egitto, 1960 anni avanti Cristo in trodusse una bevanda fermentata i prodotta dall'orzo, come sostituto del vino e che fu chiamato Zitos. Anchiloro, 700 anni avanti Cristo, Eschilo e Sofocle, parlano di un vino d'orzo, mostrando che la birra non era sconosciuta ai Greci. Senofonte anche fa menzione di una bevanda fermen tata fatta coll'orzo ed usata dagli Ar meni. La scoperta della distillazione del l'alcool è stata popolarmente attribui ta ad Arnoldo da Villanova, medico del 13.0 secolo, quantunque pare che sia assodato, che la conoscenza della pre parazione dell'alcool sia venuta all'Eu ropa occidentale dagli Arabi. Il primo nome che fu imposto al l'alcool fu quello di aqua vitae, cioè acqua della vita, perchè si credette che i suoi effetti stimolanti prolungasse ro la vita. Per varie centinaia di anni gli spi riti distillati furono usati esclusiva mente come medicinali. Al principio del 1600 furono comin ciati ad essere usati su più vasta sca- ! la. (Continua). i* EXTRA! ,* RISPARMIATE MONETAI Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET . PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per übiti da l'arsi su misura. Abiti di battesimo V'osti per giovanetto, Vestiti perragaxzi. Camicie, Camicette. Sottane, Cappelli ed altro. ~ --- —— : WTT 11 li IT "IT ~M" I II t : ? Bell Phone, 21 36 R. Keystane Phone, Main 9053 D. 112 FIRST ITALIANI BANK T Controllata dalla Legge dello Stato CAPITALE VERSATO LIRE 100.000.00 ! ANI ONI<) I>l PAOLO, Oirettorc-l'ropriutario I | 713 So. 3rei St. Camdcn, INI. j, t IBell Phone, Tiotfa 3480 Keystone Phone, Park 1631 ? PAONE BROTHERS WHOLESALE GROCERIES 2064-66 W.lndiana Avenue Steamship Agent -- Money Orders i J UNITED STATES FOOD Administration License No. G. 41548 | FRATELLI BACCELLIERI 112 924-926 Si. Il Ih STREET - PHILADELPHIA, PA. 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Colainni dal nostro direttore: Phila., 26 aprile, 1918. Illustre Professore, Voi ben sapete quanto noi sia mo ammiratori entusiasti della vostra persona e dell'opra ga gliarda e feconda che andate e splicando da tanti anni, con lena instancabile, e nella Camera e nel Paese e dalla Cattedra; opera fe conda, intensificatasi specialmen te in questi ultimi anni, per il trionfo degli alti ideali della pa tria. Ci sembra quindi inutile riaf feimarvi oggi la nostra illimitata devozione; ad ogni modo abbia mo creduto nostro precipuo do vere far qualche cosa a vantag gio della vostra Rivista Popolale che è in patria una fra le più vivi de fiaccole di libertà, uno dei più saldi palladi contro i nemici in terni ed esterni. 10 e il Dr. Ignazio Cortese ab biamo raccolto, tra diversi amici, lire cinquecentocinquanta tra smessevi il giorno 10 Aprile, da questa Banca Figli d'ltalia e che vi saranno pagate a mezzo della Banca Commerciale Italiana. La somma non è vistosa e noi avremmo dovuto e avremmo vo luto fare molto di più; ma i tem j pi sono difficili e le finanze dei connazionali attualmente poco floride. Essi infatti hanno già ri sposto generosamente a tutti gli appelli : a quello della Croce Ros sa, a quello dei profughi del Friu li; a quello dei diversi prestiti i taliani ed americani. Credetemi intanto, Illustre Professore, con profonda stima Dev.mo Giuseppe Ili Silvestro Per le corrispondenze 11 nostro giornale apre le sue colonne alle corrispondenze, ai resoconti cioè o alle critiche dì avvenimenti che si svolgono nelle colonie italiane fuori di quella di Filadelfia. A questo proposito però voglia mo l'accomandare ai corrispon denti due fatti essenziali: 1. Che le corrispondenze trat tino di affari importanti e siano obbiettive e veritiere. 2. Perchè esse ci arrivino non più tardi del martedì mattina. MODEL PRINTING HOUSE | A. GIUSEPPE Ti SILVESTRO, Bircitsre-Proprietario t i 906 Caipenter Street - Philadelphia, Pa. 5 i In questa Tipografìa, messa su con larghezza di vedute, si stani- § pa con nitidezza e precisione artistica dal biglietto da visita al modulo À j più complicato; dall'opuseoletto al giornale di grande formato. Vi si i .) eseguiscono lavori tipografici nelle loro forme più' svariate. À j Si la massima accuratezza nella disposizione e più'specialmente 112 £ nella correzione dei lavori. À Q II Signor (ilt'SEl'i'E in SILVESTRO, il <|utile attente personalmente i A alla direzione del suo Stabilimento Tipografico, si raccomanda a tutti i 112 -noi unici che avessero bisogno di lavori di stampa, ed alle società' in à Q generale, di voler patrocinare la sua Tipografia che e' condotta con cri- a ieri moderni. 112 0 Chiunque desidera lavori di stampa con à ' correttezza, precisione e puntualità' A si rivolga alla \ MODEL PRINTING HOUSE ' 4. GIUSEPPE DI SILVESTRO. 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