La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, May 04, 1918, Image 1

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    LA LIBERA PAROLA
112 forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO I. - Numero 3
RUIT HORA!
True translation filed with the
postmaster at Philadelphia,
Pa., Aprii 26th, 1918, as re
quired by the act of October
6th, 1917.
Siamo all'ultimo giorno della
chiusura del terzo prestito della
Libertà e questa sera quanti non
avranno risposto all'appello del
la patria o saranno de- tedeschi,
o dovranno portar seco, per tut
ta la vita, un rimorso freddo, te
nace, inesorabile.
Noi italiani, a preferenza di
tutti gli altri, dovremmo sentire
imperioso il dovere di sottoscri
vere a questo prestito, pei* ragio
ni molteplici, ed è perciò che al>-
biamo messo in circolazione que
sto giornale, fin da ieri, perchè i
ritardatari si fossero ricordati in
tempo per riparare alla loro man
canza.
Innanzitutto è innegabile che,
in questa terra ospitale noi ab
biamo rinvenuto quel benessere
che, in patria, non ci fu dato go
dere; in secondo luogo dobbiamo
tener presente che l'America,
scendendo in lizza, generosamen
te a fianco degli Alleati, combat
te per gli stessi ideali per cui,
sulle rive del Piave, pugnano i
nostri fratelli, prodigando, alla
causa delle democrazie tutte le
sue immense risorse di uomini e
di ricchezze.
Noi non dobbiamo soltanto am
mirare il gesto nobile e cavalle
resco di questa grande nazione,
alla quale ripugna la prepotenza
e l'avidità di dominio di un mili
tarismo nefasto, e si accinge ad
abbatterlo, aprendo rumorosa
mente le porte del tempio di Gia
no, mentre potrebbesi rimanere
in disparte, resa sicura dalla bar
riera abbastanza ampia e profon
da dell'Oceano frapposto. No,
non dobbiamo sólamente amhii
rarla questa Nazione che rinun
cia spontaneamente alla sua pa
ce, al suo benessere, ai suoi agi,
alle sue ricchezze; ma dobbiamo
anche aiutarla, e con tutte le no
stre forze, nell'ardua intrapresa.
Italiani parliamo ad italiani.
Quando si iniziò la campagna di
questo terzo prestito nazionale,
la nostra, colonia, che è ragguar
devole per numero e accoglie nel
suo seno molte e molte persone
facoltose, fu tassata per due mi
lioni e cinquecentomila dollari.
La somma non è esorbitante
per una massa di centosessanta
mila persone che lavorano e pro
sperano; non è esorbitante la ci
fra, sebbene nel momento in cui
scriviamo non sappiamo con pre
cisione se la cifra è stata rag
giunta. Se non l'avessimo rag
giunta, costituirebbe, a nostro
credere, un marchio incancellabi
le..
Nè vale il dire che i tempi sono
tristi e difficili; che la vita co
sta molto e simili pretesti.
Se il prezzo della vita è aumen
tato, è aumentata di pari passo
anche la mercede a qualsivoglia
lavoratore, e perciò il disagio non
lo ha risentito nessuno, o per dir
meglio ancora non si fa sentire.
Se ogni fàmiglia italiana aves- j
se sottoscritto un bond di cin
quanta dollari, se nessuno si fos
se rifiutato di adempiere questo
sacrosanto dovere, il nostro Co
mitato di Propaganda avrebbe
già potuto rapportare al Comita
to Centrale che la cifra che da
esso si richiedeva era stata rag
giunta e sorpassata.
Ma i nostri connazionali che si
infiammano ai bei discorsi, e bat
tono le mani, non sanno poi ri
nunziare al loro consueto tratte
nimento settimanale, per il qua
le spendono volentieri un dollaro
o più, e non sanno concepire
perchè mai questo dollaro do
vrebbero toglierlo ad una o due
ore di svago e consacrarlo ai bi
sogni della patria.
Eppure dovrebbero tener pre
sente ed arrossirne, che i soldati
che combattono in questa gigan
tesca lotta per la civiltà, sono da
quasi quattro anni nelle trincee,
e mentre han dovuto rinunziare
a tutti i frivoli passatempi ed an
che a molte cose di prima ne^es
WlSlllllillilOl Isoli»
EMETTERÀ' LA TERZA SERIE DI AZIONI
Mercoledì,\l s Maggio, 1918- 7.30 p. m.
I al 30. piano del Fabbri|hto della Banca Figli d'ltalia
N. E. Cor. 7th and Christian Streets
! Il profitto avutosi nello scorso anno supera il 14 Ojo
Incorporata per un milione di dollari
sita, espongono ogni giorno la lo
ro vita ai più gravi pericoli. Nes
suno di loro che saluta il sole che
nasce, sa se potrà, alla sera, salu
tare il sole del tramonto.
Dovrebbero pensare anche i
nostri connazionali che rimango
no indifferenti ed apati di fronte
allo spettacolo sublime di un
grande paese in armi che si pre
para febbribilmente a combatte
re per una nobile causa ; dovreb
bero pensare che il duello ingag
giato è terribile ; che si combatte
per la vita e per la morte e che,
dall'esito di questo immane duel
lo, dipende l'avvenire del mondo.
E l'esito non potrà non essere
a noi favorevole, se tutti indi
stintamente i cittadini,-in questa
ora suprema, sapranno compiere
il loro dovere.
Il dovere dell'ora eia di sotto
scrivere al terzo prestito della li
bertà.
Ma se per compiere il nostro
dovere non sono sproni sufficien
ti per noi i bisogni della patria,
il pericolo nel quale essa versa, la
santità della causa per cui essa
combatte, i caldi e fervidi appelli
che risuonano continuamente ai
nostri orecchi, tragghiamo alme
no forza ed ardore dall'esempio
dei nostri stessi nemici.
Pochi giorni sono ci dicevano i
giornali che la Germania aveva
coperto e sorpassato l'ottavo pre
stito nazionale ; che il Governo a
veva richiesto al popolo tre mi
liardi di dollari ed il popolo ne
aveva elargiti tre miliardi e cin
quecento milioni.
In questa solidarietà, in questo
entusiasmo, in questa comunan
za di intenti sta il segreto dei
continui successi militari della
Germania. Oggi, dopo quattro
anni di guerra, dopo quattro anni
di stràzi, dopo aver perdalo mi
lioni e milioni de' suoi figli, il po
polo tedesco continua a combat
tere con novello vigore e con rin
novata fede.
E l'America, immensamente
più grande della Germania, pei
estensione e per numero di abi
tanti, immensamen.te più ricca,
non esausta da quattro anni di
guerra, non durerà fatica a co
prire tutti i prestiti che in avve
nire potranno essere emes i.
Sarebbe una vergogna se avve
nisse il contrario e noi sareir.n
indegni, nella conflagrazione at
tuale, di conseguire la vittoria. 1 '
sarebbe enorme il fatto che 1:
Germania non si stanca e non
arresta, essa che calpesta e pro
fana il territorio degli alleati, e
combatte per avidità di conqui
sta e per uccidere la libertà dei
popoli, e dovremmo stancarci noi
che pugniamo per ricacciare lo
straniero dal sacro suolo della pa
tria; che lottiamo per la nostra
difesa e per la difesa della liber
tà minacciata?
La Libera Parola.
ORDINE FIGLI D'ITALIA
COMUNICAZIONI
della Grande Loggia
UNA LETTERA DEL
GENERALE PERSHING
Dal comandante in capo dell'E
sercito Americano, Generale Per
shing, è pervenuta al nostro
Giade Venerabile la seguente
lettera, con la quale, mentre si
ringraziano i Figli d'ltalia della
Pennsylvania per l'offerta di una
bandiera al primo contingente di
truppe americane sbarcato in
Francia, si esprime il più lusin
ghiero apprezzamento per l'ope
ra della nostra Istituzione:
"American Expeditionary Forces
"Oflice of the Command-in-chief
"France, March 31, 1918.
Mr. A. Joseph Di Silvestro,
"Grand Master Order Sons of
Italy, Philadelphia, Penna.
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA I fSI PUGNO
Da sinistra a destra: CAV. UFF GAETANO POCCARDI. Regio Console d'ltalia in Philadelphia-
Generale EMILIO GUGLIELMO'ITI ;A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, direttore di questo gior
nali e Grande Venerabile dell'Ordine Figli d'ltalia per Io Stato di Pennsylvania.
Questa l'olografia fu presi dall'Artista Giuseppe Hrocato, nel suo elegante studio al No. 1172
ì~i. bio.ul St., domenica i Aprile, in occasione dell andata in Chester per la consegna di un'ambu
lanza di guerra da parte di quella colonia, auspice la loggia "Dante Alighieri" ;d Generale GU
GLIELMOTTI per l'esercito Italiano.
iklelity of the Son; of Italy in
America.
"Veiy sincerely yours,
"John J. Pershing".
PER I PROFUGHI DEL
VENETO E PER LA
CROCE ROSSA
Dal Regio Consolo Cav. Gaeta
!no Poetai di sono pervenute al
| Grande Venerabile Giuseppe Di
.'vive irò le eguenti lettere, con
; le quali si accusa ricevuta di som
me in precedenza rimesse (juale
concorso dei Figli d'ltalia di que
sto Stato per associazione alla
Croce Rossa Italiana ed a benefi
cio dei profughi del Veneto:
"Phila., Pa., 23 Aprile 1918.
"Distintissimo Sig. Di Silvestro,
"Con riferimento alla mia let
tera del 10 corrente, mi pregio
informarla che Sua Eccellenza il
Regio Ambasciatore in Washing
ton, nel segnarmi ricevuta della
somma di $428.00 da lei inviata
mi quale importo di nuove obla
zioni dell'Ordine dei Figli d'ltalia
a favore dei profughi del Vene
to, mi incarica di far pervenire a
tutti i componenti delle Logge o
blatrici ed alle persone che con
tribuirono all'opera di soccorso i
sensi del suo vivissimo compiaci
mento e dei suoi sentiti ringra
ziamenti.
"Mi è grato intanto cogliere
l'occasione per inviarle, gentilis
simo Sig. Di Silvestro, gli atti
della mia distinta stima,
"Il Regio Consile
G. POCCARDI."
♦ * *
"Phila., Pa. 27 Aprile 1918.
"Gentilissimo Sig. Di Silvestro,
"110 il pregio di segnar ricevu
ta del check per la somma di
$31.50 inviatomi dalla S. V.-con
nota del 24 corrente, quale im
porto di oblazioni a beneficio dei
profughi del Veneto delle Logge
dell'Ordine dei Figli d'ltalia se
gnate nella lettera stessa.
"Trasmetto in pari data tale
somma a Sua Eccellenza il Regio
Ambasciatore in Washington.
Prego intanto la S. V. di voler
far giungere a tutti i membri
delle Logge ed ai gentili contri
buto» l'espressione dei miei rin
graziamenti e del mio plauso sin
cero per l'offerta generosa e pa
triottica.
"Gradisca, gentilissimo Sig.
PHILADELPHIA, PA , 4 MAGGIO, 1918
Di Silvestro, gli al della n ia di
stinta considerazione.
"Il Regio Console
"GjpOCCARDI".
Phila., Pa., 27 Atonie 1918.
"Pregiatissimo Sia Di Silvestro,
"Mi pregio segferc ricevuta
alla S. V*. del che®: per la som
ma di §40.00, fatatili pervenire
con sua nota del 2<lcorrente, rap
presentante la qufta di associa
zione perpetua alla Croce Rossa
Italiana della Log®:. 24 Maggio 1
N. (524 di Pittsburgh, dell'Ordine
dei Figli d'ltalia. T
"Trasmetto talessomma al Co
mitato Centrale d4l!a Croce Ros
sa Italiana in Ronjjti, al quale fa
rò 'cono. cere il desiderio della
Loggia sopra citata di associarsi
perpcuiamente alla benemerita
Istituzione.
Voglia, intanto, la S. V. far
pervenire alla Loggia 24 Maggio
K. (>24 (ii l'itt buigh i miei vivi
ringraziamenti ed i sensi del mio
compiacimento per il patriotti
smo dimostrato.
"Con i .sensi della mia più di
stinta considerazione,
"Il Regio Console
"G. POCCARDI"
LA NOSTRA
SOTTOSCRIZIONE
Diamo l'elenco delle offerte
pervenute la settimana scorsa
per contribuzioni a beneficio dei
profughi del Veneto:
Dalla Società SS. Cro
cefisso di Belmonte
Mezzagno in Phila., ... $ 25.00
Loggia XX Settembre
N. 265, utile netto di
un ballo a beneficio dei
profughi 25.00
Rimanenza introito Fie
ra di beneficenza, co
me dal Bollettino del
23 Marzo 1018 dollari
1006.13 - Pagato a
Mario D'Urso il 19
marzo per sigari e si
garette come da bill
$14.48. Alla Model
Printing House, let
tere seduta del 20
febbraio, invito Vene
rabili c Grandi Depu
tati per sentile rendi
conto Fiera $1.75 -
Bande per passeggiate
a beneficio profughi,
stampe, posta ed altre
spese come da bills, dal
21 novembre 1917 al
26 gennaio 1918 dolla
ri 275.78 - Compenso a
Paolo Di Peso per la
voro extra, collettazio
ne somme profughi,
Croce Rossa e fiera di
Beneficenza $25.00. -
Totale $317.01 - Resta
un introito netto al 29
aprile 1018 di dollari
689.12. 689.12
$ 739.12
Somma precedente $32701.67
Totale al 29 Aprile $33440,79
UNA SOLENNE CERIMONIA
A EASTON.
Il 25 Aprile la Ix>ggia Enrico
Millo N. 128 ha celebrato al Ci
ty Guard Armory il suo primo
trattenimento annuale con ballo.
Il Grande Venerabile Giusep
pe Di Silvestro, che si era reca
to colà da Philadelphia, ricevuto
alla stazione da un vecchio fra
tello dell'Ordine, Gaetano Pezzi
no, e da altri consoci, entrò in sa
la quando e .sa era già gremita di
pubblico.
Parteciparono al Comizio la
Enrico Millo No. 128, la Alessan
dro Volta No. 30, anche di Ea
;to'i, e la Società Garibaldini.
Molti ed importanti furono i
discorsi. Thomas 11. IL y parlò
sulla Cittadinanza; li. I]. James,
Jr. sulla Storia degli St.'ti Uni
ti; E. ■). Fox ui Terzo Liberty
l.oan; il Rev. Dr. 1. Daraio su
Enrico Millo, e trovò occasione
ne! suo disco;, o di tributare elogi
all'Ordine, facendo rilevare lo
sviluppo che esso ha preso in
Pennsylvania; il Grande Vene
rabile Giuseppe Di Silvestro sul
Dovere degli Italiani verso l'A
merica nell'ora pie ;ente. Parla
rono in ultimo l'Agente Consola
re di Scranton, Cav. Fortunato
Tiscar, ed altri.
Presiedeva il presidente della
Società dei Garibaldini del quale
ci sfugge di a il nome.
Negli intermezzi tra un discor
so e l'altro, la Ingino's Orchestra
eseguì gli inni patriottici, che fu
rono applauditissimi.
Il Comitato era composto dei
seguenti : Pietro Casella, Presi
dente; Antonino Rumore, Rev.
Di'. J. Dario, Giuseppe Napoli,
Giovanni Ruffino, Pietro Rumo
re, Giuseppe Volpe, Antonio F.
Crispino, Nicolò Mentesana.
Il Grande Venerabile, a festa
finite, fu ospite dei fratelli Stan- :
campiano, dei due Todaro, Maio
rana e Grifo della Loggia Volta.
COVI M E MOR AZION E
D! FELICE CAVALLOTTI
La Loggia Felice Cavallotti N.
527 di Philadelphia, di cui è Ve
nerabile il Cav. Francesco Trava
scio, ha deliberato di commemo
rare il Bardo della democrazia i
taliana in una domenica dell'en
trante mese di maggio.
Pronunzierà il discorso com
memorativo il Grande Segretario
Archivista Alfredo Perfilia.
AVVERTENZA
Il fratello fotografo Giuseppe
Brocato, che eseguì il gruppo dei
Grandi Delegati alla Grande Con
venzione di Uniontown; invita
coloro che non avessero ricevuto
il suddetto gruppo a volerglielo
richiedere.
Il suo indirizzo è; Giuseppe
B recito, 1172 So. Broad St., Phi
; lade una, Pa.
LA SIMPATIA CHE CI CIRCONDA
Non solo prima che "La Libe
ra Parola" vedesse la luce essa
era attesa ansiosamente, ma og
gi che si è avuta occasione di leg
gerne i primi due numeri, sebbe
ne incompleti, gli amici e simpa
tizzanti, non essendo rimasti de
lusi nelle loro aspettative, la leg
gono attentamente, ne apprezza
no il programma, ne e-aitano la
sua serietà, i suoi poderosi arti
coli e questi loro generosi senti
menti ci esprimono in mille for
me, a voce, per iscritto, abbonan
do i, consigliando altri a far lo
stesso. Non saremmo però veri
tieri se non dicessimo che vi
sono anche di quelli cui questo
giornale fa ombra, perchè lo te
mono. Costoro però sono i pochi
dalle coscienze inquiete.
Fra le tante Ict te re di congra
tulazioni che ci giungono noi ne
andremo pubblicando qualcuna
di quelle più significative che ci
richiamano alla memoria le san
te lotte combattute in nome del
la giustizia ed a favore della clas
se operaia, nell'interesse della
quale subimmo mille persecuzio
ni e la carcere che è una gemma
preziosa jli più al nostro attivo.
E i nostri vecchi amici, i nostri
vecchi collaboratori che hanno
lottato al nostro fianco, al suono
della squilla de "La Libera Paro
la" si ridestano e tornano sotto
l'immacolata bandiera.
Il dottor Federico Luongo, del
la cui amicizia ci sentiamo alta
mente onorati ; colui che nel Pri
mo Congresso degli italiani al
ali' Estero tenutosi in Roma
portò il contributo della sua
intelligenza ed esperienza; que
gli che fu l'ideatore del Pri
mo Congresso degli italiani im
migrati in America, svoltosi
_ nell'elegante Horticultural Hall
di questa culla della libertà ; 'l'e
nergico e dotto professionista,
dicevamo, ci ha scritto, si è con
gratulato con noi e ci ha promes
sa la sua ambita collaborazione.
Le sue paiole ci sono oggi e ci
saranno domani di gran confor
to, per superare gli ostacoli che
ci si pareranno davanti. Ecco
ciò che egli dice :
"Aprile 23, 1918
Caro Poppino,
Resurrexit?? Alleluia, al
leluia! il tuo giornale è finalmen
te risorto ...
Ti offro di buon grado la mia
coopcrazione, nella speranza che
il settimanale addivenga presto
quotidiano, per combattere anco
: ra le battaglie della verità.
110 in mente 1111 articolo che si
oleva un po: "Chi è il tìglio di
Dio, Cristo di Nazareth o Gugliel
mo di Germania?", ina il tempo
ini sfugge.
In ogni modo proverò di ac
contentarti, perchè credo sia un
articolo interessante e di attua-
I lità.
Spero di riprendere la penna,
che si è arruginita: un po' la col
pa è tua. .Meglio tardi che mai;
e ti arrivi l'augurio di un avveni
re lieto e prospero, con una serie
di antichi collaboratori, quali
siano, come me, amanti del Bel
lo e del Vero, e che possano gio
vare di buon grado alla causa del
le nostre colonie in America.
Un consiglio, permettimi: Sii
superiore alle bizze coloniali, e,
mirando in alto, in alto, negli spa
zi immensi dell'infinito, possa tu
elevarti alle altezze, a cui non ar
rivino gli occhi delle pijciolezze
umane.
Saluti
Dr. Luongo"
La parola del Di'. Luongo, tipo
di poeta edi sognatore di cose
belle, è per noi così dolce da farci
dimenticare, nel momento in cui
leggiamo i suoi scritti, le inique,
nefande azioni che si commetto
no nelle nostre colonie dagli in
degni, dai bollati dall'opinione
pubblica, che meriterebbero non
il monito, il rimprovero dolce 0
salace, dalle colonne di un gior
nale, ma dovrebbero essere roto
lati dalla rupe Tarpea.
In ogni modo, cercheremo, nei
limiti del possibile e delle circo
stanze. di mettere in pratica il
consiglio del nostro amico Dr.
Luongo.
K # t
Il Signor Frank Ceraso, consi
gliere comunale di Vandergrift
Ileight, Pa., ci scriveva che "ha
ricevuto il primo numero de "La
Libera Parola" che trova di es
sere veramente qualche cosa di
bello." "Era da quando si spense
"La Voce del Popolo", egli ag
giunge e conchiude, "che non leg
Fa quel che devi, &vveng&
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
gevo quasi più ; adesso incomin
cerò di nuovo perchè ci tengo a
leggere i vostri scritti".
* * *
L'illustre Dr. Vincenzo Buffa,
ex Venerabile Supremo dell'Ordi
ne Figli d'ltalia in America, ci
mandava la sua solidarietà con la
seguente letterina che pubbli
chiamo:
"New York, 23 Apr., 1918.
Carissimo Di Silvestro,
Ricevo adesso il primo numero
del giornale "La Libera Parola".
Le accludo che» k per il costo li
abbonamento con gli augurii vi
vis imi di un felice successo.
La saluto caramente
Dev. amico
Dr. Vincenzo Buffa"
* * «
Dal Signor Giovanni Meliti,
tempra di forte ed intelligente
calabrese, da Butler, Pa., ci giun
gono graditi i suoi augurii ac
compagnati da sei abbonamenti
pagati anticipatamente con pro
messa di altri. In una sua secon
da lettera, critta dopo il "primo
numero de "La Libera Parola",
tornava a scriverci così:
"Ho ricevuto il vostro giornale
e ne sono rimasto contentissimo.
Io mi reputerò fortunato inte
ressarmi del vo<tro giornale che
io considero la palestra delle fu
ture lotte che dovremo sostenere
contro i soliti ignoranti promi
nenti. Gli amici tutti che hanno
letto il primo numero de "La Li
bera Parola" sono rimasti con
tenti ed a mezzo mio augurano
al giornale tutto quello che voi
stesso desiderate".
* * *
Il Signor Nicola Caruso di Ve
rona. parente del
che ha diretto questa Chiesa del
Buon Consiglio quando risie
deva in Philadelphia, scrive al
nostro Direttore:
"Ho ricevuto il 1.0 numero de
"La Libera Parola" e mi è piaciu
to, specie la puntata per il vendi
tore di banane e limoni, come liu
re l'altra all'Ordine Indipenden
te. Bravo! avanti sempre e con
auguri di gran successo al gior
nale."
Dal signor D. Vona di Con
nellsville, Pa, abbiamo ricevuta
questa letterina:
"Gent.mo S.'gnor Di Silve tro,
Con p acere ricevó "La Libera
Parola" e per essa vi rimetto
clreck di $2.00, costo di abbona
mento, augurandole buona fortu
na e lunga vita".
Augurii abbiamo ricevuti dal
Dr. Prof. Vincenzo Ciccone, di
Chester, Pa.. dal signor Achille"
Tonazzi di Rossiter, Pa., e da una
lunga schiera di amici.
* ♦ *
Nel momento di andare 111
macchina ci è stata ricapitata u
na lettel a del signor Giuseppe
Di Gregorio, residente a South
Chicago, 111., compaesano del no
stro Direttore, nella quale egli fa
una puntatina sarcastica al gior
nale di Maganza ed al suo pro
prietario-cavaliere.
Ecco che cosa dice il signor Di
Gregorio:
"leri mattina ricevei il vostro
giornale settimanale e l'accluso
money order è appunto per l'ab
bonamento ad esso.
"Scusatemi se fo un po' di
chiacchiere, ma voi mi conoscete
e sapete perciò che io nou posso
stare se non parlo.
"Tempo fa lessi nell'Opinione
certi periodi ripieni di alloro per
C. C. A. Baldi, Cavallaro e bec
chino, tanto che io pensai se co
desto signore non fosse parago
nabile ad Enrico Ferri, Leonida
Bissolati, De Felice Giuffrida o
a qualche scienziato contempora
neo.
"Ma in un'altra puntata dello
stesso giornale lessi che il prelo
dato cavaliere aveva fatta la 3.a
elementare ed allora mi ricredet
ti tanto più che nella noticina che
lo riguardava non era detto se il
Baldi era stato prosciolto o non.
Avanti, avanti, Signor Di Silve
stro, fateci spesso leggere qual
che cosa su Carminuccio."
ALPHA.
PERCHE' NON SI FRATNTENDT
DIRETTORE E PROPRIETA
RIO DI QUESTO GIORNALE
E' IL SIGNOR GIUSEPPE DI
SILVESTRO. PERCIÒ' EGLI
; SOLO E' RESPONSARILE DE
L'ANDAMENTO DI ESSO. ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
"Dear Sir:
"I beg to acknowledge receipt
WITH THE LARGEST CIRCULATION
"Entered as second-class matter April 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1579".
of your letter of October 24th in
which you inform me of tht*
splendid attitude of the Order of
the Sons of Italy in the State of
Pennsylvania in expressing their
devotion to the caik-.e of the Uni
ted States and to the success of
our Country's arms in Fran re.
"Would you please accept for
yourself and the other members
of your organization the assu
rance of my very high apprecia
tion and thanks for the senti
ment; which you express?
"1 take this occasion to thank
you for the handsome flag which
was presented by your Order. I
received it in due time and shall
keep it as a remembrance of the