LA LIBERA PAROLA 112 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO I. - Numero 3 RUIT HORA! True translation filed with the postmaster at Philadelphia, Pa., Aprii 26th, 1918, as re quired by the act of October 6th, 1917. Siamo all'ultimo giorno della chiusura del terzo prestito della Libertà e questa sera quanti non avranno risposto all'appello del la patria o saranno de- tedeschi, o dovranno portar seco, per tut ta la vita, un rimorso freddo, te nace, inesorabile. Noi italiani, a preferenza di tutti gli altri, dovremmo sentire imperioso il dovere di sottoscri vere a questo prestito, pei* ragio ni molteplici, ed è perciò che al>- biamo messo in circolazione que sto giornale, fin da ieri, perchè i ritardatari si fossero ricordati in tempo per riparare alla loro man canza. Innanzitutto è innegabile che, in questa terra ospitale noi ab biamo rinvenuto quel benessere che, in patria, non ci fu dato go dere; in secondo luogo dobbiamo tener presente che l'America, scendendo in lizza, generosamen te a fianco degli Alleati, combat te per gli stessi ideali per cui, sulle rive del Piave, pugnano i nostri fratelli, prodigando, alla causa delle democrazie tutte le sue immense risorse di uomini e di ricchezze. Noi non dobbiamo soltanto am mirare il gesto nobile e cavalle resco di questa grande nazione, alla quale ripugna la prepotenza e l'avidità di dominio di un mili tarismo nefasto, e si accinge ad abbatterlo, aprendo rumorosa mente le porte del tempio di Gia no, mentre potrebbesi rimanere in disparte, resa sicura dalla bar riera abbastanza ampia e profon da dell'Oceano frapposto. No, non dobbiamo sólamente amhii rarla questa Nazione che rinun cia spontaneamente alla sua pa ce, al suo benessere, ai suoi agi, alle sue ricchezze; ma dobbiamo anche aiutarla, e con tutte le no stre forze, nell'ardua intrapresa. Italiani parliamo ad italiani. Quando si iniziò la campagna di questo terzo prestito nazionale, la nostra, colonia, che è ragguar devole per numero e accoglie nel suo seno molte e molte persone facoltose, fu tassata per due mi lioni e cinquecentomila dollari. La somma non è esorbitante per una massa di centosessanta mila persone che lavorano e pro sperano; non è esorbitante la ci fra, sebbene nel momento in cui scriviamo non sappiamo con pre cisione se la cifra è stata rag giunta. Se non l'avessimo rag giunta, costituirebbe, a nostro credere, un marchio incancellabi le.. Nè vale il dire che i tempi sono tristi e difficili; che la vita co sta molto e simili pretesti. Se il prezzo della vita è aumen tato, è aumentata di pari passo anche la mercede a qualsivoglia lavoratore, e perciò il disagio non lo ha risentito nessuno, o per dir meglio ancora non si fa sentire. Se ogni fàmiglia italiana aves- j se sottoscritto un bond di cin quanta dollari, se nessuno si fos se rifiutato di adempiere questo sacrosanto dovere, il nostro Co mitato di Propaganda avrebbe già potuto rapportare al Comita to Centrale che la cifra che da esso si richiedeva era stata rag giunta e sorpassata. Ma i nostri connazionali che si infiammano ai bei discorsi, e bat tono le mani, non sanno poi ri nunziare al loro consueto tratte nimento settimanale, per il qua le spendono volentieri un dollaro o più, e non sanno concepire perchè mai questo dollaro do vrebbero toglierlo ad una o due ore di svago e consacrarlo ai bi sogni della patria. Eppure dovrebbero tener pre sente ed arrossirne, che i soldati che combattono in questa gigan tesca lotta per la civiltà, sono da quasi quattro anni nelle trincee, e mentre han dovuto rinunziare a tutti i frivoli passatempi ed an che a molte cose di prima ne^es WlSlllllillilOl Isoli» EMETTERÀ' LA TERZA SERIE DI AZIONI Mercoledì,\l s Maggio, 1918- 7.30 p. m. I al 30. piano del Fabbri|hto della Banca Figli d'ltalia N. E. Cor. 7th and Christian Streets ! Il profitto avutosi nello scorso anno supera il 14 Ojo Incorporata per un milione di dollari sita, espongono ogni giorno la lo ro vita ai più gravi pericoli. Nes suno di loro che saluta il sole che nasce, sa se potrà, alla sera, salu tare il sole del tramonto. Dovrebbero pensare anche i nostri connazionali che rimango no indifferenti ed apati di fronte allo spettacolo sublime di un grande paese in armi che si pre para febbribilmente a combatte re per una nobile causa ; dovreb bero pensare che il duello ingag giato è terribile ; che si combatte per la vita e per la morte e che, dall'esito di questo immane duel lo, dipende l'avvenire del mondo. E l'esito non potrà non essere a noi favorevole, se tutti indi stintamente i cittadini,-in questa ora suprema, sapranno compiere il loro dovere. Il dovere dell'ora eia di sotto scrivere al terzo prestito della li bertà. Ma se per compiere il nostro dovere non sono sproni sufficien ti per noi i bisogni della patria, il pericolo nel quale essa versa, la santità della causa per cui essa combatte, i caldi e fervidi appelli che risuonano continuamente ai nostri orecchi, tragghiamo alme no forza ed ardore dall'esempio dei nostri stessi nemici. Pochi giorni sono ci dicevano i giornali che la Germania aveva coperto e sorpassato l'ottavo pre stito nazionale ; che il Governo a veva richiesto al popolo tre mi liardi di dollari ed il popolo ne aveva elargiti tre miliardi e cin quecento milioni. In questa solidarietà, in questo entusiasmo, in questa comunan za di intenti sta il segreto dei continui successi militari della Germania. Oggi, dopo quattro anni di guerra, dopo quattro anni di stràzi, dopo aver perdalo mi lioni e milioni de' suoi figli, il po polo tedesco continua a combat tere con novello vigore e con rin novata fede. E l'America, immensamente più grande della Germania, pei estensione e per numero di abi tanti, immensamen.te più ricca, non esausta da quattro anni di guerra, non durerà fatica a co prire tutti i prestiti che in avve nire potranno essere emes i. Sarebbe una vergogna se avve nisse il contrario e noi sareir.n indegni, nella conflagrazione at tuale, di conseguire la vittoria. 1 ' sarebbe enorme il fatto che 1: Germania non si stanca e non arresta, essa che calpesta e pro fana il territorio degli alleati, e combatte per avidità di conqui sta e per uccidere la libertà dei popoli, e dovremmo stancarci noi che pugniamo per ricacciare lo straniero dal sacro suolo della pa tria; che lottiamo per la nostra difesa e per la difesa della liber tà minacciata? La Libera Parola. ORDINE FIGLI D'ITALIA COMUNICAZIONI della Grande Loggia UNA LETTERA DEL GENERALE PERSHING Dal comandante in capo dell'E sercito Americano, Generale Per shing, è pervenuta al nostro Giade Venerabile la seguente lettera, con la quale, mentre si ringraziano i Figli d'ltalia della Pennsylvania per l'offerta di una bandiera al primo contingente di truppe americane sbarcato in Francia, si esprime il più lusin ghiero apprezzamento per l'ope ra della nostra Istituzione: "American Expeditionary Forces "Oflice of the Command-in-chief "France, March 31, 1918. Mr. A. Joseph Di Silvestro, "Grand Master Order Sons of Italy, Philadelphia, Penna. AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA I fSI PUGNO Da sinistra a destra: CAV. UFF GAETANO POCCARDI. Regio Console d'ltalia in Philadelphia- Generale EMILIO GUGLIELMO'ITI ;A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, direttore di questo gior nali e Grande Venerabile dell'Ordine Figli d'ltalia per Io Stato di Pennsylvania. Questa l'olografia fu presi dall'Artista Giuseppe Hrocato, nel suo elegante studio al No. 1172 ì~i. bio.ul St., domenica i Aprile, in occasione dell andata in Chester per la consegna di un'ambu lanza di guerra da parte di quella colonia, auspice la loggia "Dante Alighieri" ;d Generale GU GLIELMOTTI per l'esercito Italiano. iklelity of the Son; of Italy in America. "Veiy sincerely yours, "John J. Pershing". PER I PROFUGHI DEL VENETO E PER LA CROCE ROSSA Dal Regio Consolo Cav. Gaeta !no Poetai di sono pervenute al | Grande Venerabile Giuseppe Di .'vive irò le eguenti lettere, con ; le quali si accusa ricevuta di som me in precedenza rimesse (juale concorso dei Figli d'ltalia di que sto Stato per associazione alla Croce Rossa Italiana ed a benefi cio dei profughi del Veneto: "Phila., Pa., 23 Aprile 1918. "Distintissimo Sig. Di Silvestro, "Con riferimento alla mia let tera del 10 corrente, mi pregio informarla che Sua Eccellenza il Regio Ambasciatore in Washing ton, nel segnarmi ricevuta della somma di $428.00 da lei inviata mi quale importo di nuove obla zioni dell'Ordine dei Figli d'ltalia a favore dei profughi del Vene to, mi incarica di far pervenire a tutti i componenti delle Logge o blatrici ed alle persone che con tribuirono all'opera di soccorso i sensi del suo vivissimo compiaci mento e dei suoi sentiti ringra ziamenti. "Mi è grato intanto cogliere l'occasione per inviarle, gentilis simo Sig. Di Silvestro, gli atti della mia distinta stima, "Il Regio Consile G. POCCARDI." ♦ * * "Phila., Pa. 27 Aprile 1918. "Gentilissimo Sig. Di Silvestro, "110 il pregio di segnar ricevu ta del check per la somma di $31.50 inviatomi dalla S. V.-con nota del 24 corrente, quale im porto di oblazioni a beneficio dei profughi del Veneto delle Logge dell'Ordine dei Figli d'ltalia se gnate nella lettera stessa. "Trasmetto in pari data tale somma a Sua Eccellenza il Regio Ambasciatore in Washington. Prego intanto la S. V. di voler far giungere a tutti i membri delle Logge ed ai gentili contri buto» l'espressione dei miei rin graziamenti e del mio plauso sin cero per l'offerta generosa e pa triottica. "Gradisca, gentilissimo Sig. PHILADELPHIA, PA , 4 MAGGIO, 1918 Di Silvestro, gli al della n ia di stinta considerazione. "Il Regio Console "GjpOCCARDI". Phila., Pa., 27 Atonie 1918. "Pregiatissimo Sia Di Silvestro, "Mi pregio segferc ricevuta alla S. V*. del che®: per la som ma di §40.00, fatatili pervenire con sua nota del 224 (ii l'itt buigh i miei vivi ringraziamenti ed i sensi del mio compiacimento per il patriotti smo dimostrato. "Con i .sensi della mia più di stinta considerazione, "Il Regio Console "G. POCCARDI" LA NOSTRA SOTTOSCRIZIONE Diamo l'elenco delle offerte pervenute la settimana scorsa per contribuzioni a beneficio dei profughi del Veneto: Dalla Società SS. Cro cefisso di Belmonte Mezzagno in Phila., ... $ 25.00 Loggia XX Settembre N. 265, utile netto di un ballo a beneficio dei profughi 25.00 Rimanenza introito Fie ra di beneficenza, co me dal Bollettino del 23 Marzo 1018 dollari 1006.13 - Pagato a Mario D'Urso il 19 marzo per sigari e si garette come da bill $14.48. Alla Model Printing House, let tere seduta del 20 febbraio, invito Vene rabili c Grandi Depu tati per sentile rendi conto Fiera $1.75 - Bande per passeggiate a beneficio profughi, stampe, posta ed altre spese come da bills, dal 21 novembre 1917 al 26 gennaio 1918 dolla ri 275.78 - Compenso a Paolo Di Peso per la voro extra, collettazio ne somme profughi, Croce Rossa e fiera di Beneficenza $25.00. - Totale $317.01 - Resta un introito netto al 29 aprile 1018 di dollari 689.12. 689.12 $ 739.12 Somma precedente $32701.67 Totale al 29 Aprile $33440,79 UNA SOLENNE CERIMONIA A EASTON. Il 25 Aprile la Ix>ggia Enrico Millo N. 128 ha celebrato al Ci ty Guard Armory il suo primo trattenimento annuale con ballo. Il Grande Venerabile Giusep pe Di Silvestro, che si era reca to colà da Philadelphia, ricevuto alla stazione da un vecchio fra tello dell'Ordine, Gaetano Pezzi no, e da altri consoci, entrò in sa la quando e .sa era già gremita di pubblico. Parteciparono al Comizio la Enrico Millo No. 128, la Alessan dro Volta No. 30, anche di Ea ;to'i, e la Società Garibaldini. Molti ed importanti furono i discorsi. Thomas 11. IL y parlò sulla Cittadinanza; li. I]. James, Jr. sulla Storia degli St.'ti Uni ti; E. ■). Fox ui Terzo Liberty l.oan; il Rev. Dr. 1. Daraio su Enrico Millo, e trovò occasione ne! suo disco;, o di tributare elogi all'Ordine, facendo rilevare lo sviluppo che esso ha preso in Pennsylvania; il Grande Vene rabile Giuseppe Di Silvestro sul Dovere degli Italiani verso l'A merica nell'ora pie ;ente. Parla rono in ultimo l'Agente Consola re di Scranton, Cav. Fortunato Tiscar, ed altri. Presiedeva il presidente della Società dei Garibaldini del quale ci sfugge di a il nome. Negli intermezzi tra un discor so e l'altro, la Ingino's Orchestra eseguì gli inni patriottici, che fu rono applauditissimi. Il Comitato era composto dei seguenti : Pietro Casella, Presi dente; Antonino Rumore, Rev. Di'. J. Dario, Giuseppe Napoli, Giovanni Ruffino, Pietro Rumo re, Giuseppe Volpe, Antonio F. Crispino, Nicolò Mentesana. Il Grande Venerabile, a festa finite, fu ospite dei fratelli Stan- : campiano, dei due Todaro, Maio rana e Grifo della Loggia Volta. COVI M E MOR AZION E D! FELICE CAVALLOTTI La Loggia Felice Cavallotti N. 527 di Philadelphia, di cui è Ve nerabile il Cav. Francesco Trava scio, ha deliberato di commemo rare il Bardo della democrazia i taliana in una domenica dell'en trante mese di maggio. Pronunzierà il discorso com memorativo il Grande Segretario Archivista Alfredo Perfilia. AVVERTENZA Il fratello fotografo Giuseppe Brocato, che eseguì il gruppo dei Grandi Delegati alla Grande Con venzione di Uniontown; invita coloro che non avessero ricevuto il suddetto gruppo a volerglielo richiedere. Il suo indirizzo è; Giuseppe B recito, 1172 So. Broad St., Phi ; lade una, Pa. LA SIMPATIA CHE CI CIRCONDA Non solo prima che "La Libe ra Parola" vedesse la luce essa era attesa ansiosamente, ma og gi che si è avuta occasione di leg gerne i primi due numeri, sebbe ne incompleti, gli amici e simpa tizzanti, non essendo rimasti de lusi nelle loro aspettative, la leg gono attentamente, ne apprezza no il programma, ne e-aitano la sua serietà, i suoi poderosi arti coli e questi loro generosi senti menti ci esprimono in mille for me, a voce, per iscritto, abbonan do i, consigliando altri a far lo stesso. Non saremmo però veri tieri se non dicessimo che vi sono anche di quelli cui questo giornale fa ombra, perchè lo te mono. Costoro però sono i pochi dalle coscienze inquiete. Fra le tante Ict te re di congra tulazioni che ci giungono noi ne andremo pubblicando qualcuna di quelle più significative che ci richiamano alla memoria le san te lotte combattute in nome del la giustizia ed a favore della clas se operaia, nell'interesse della quale subimmo mille persecuzio ni e la carcere che è una gemma preziosa jli più al nostro attivo. E i nostri vecchi amici, i nostri vecchi collaboratori che hanno lottato al nostro fianco, al suono della squilla de "La Libera Paro la" si ridestano e tornano sotto l'immacolata bandiera. Il dottor Federico Luongo, del la cui amicizia ci sentiamo alta mente onorati ; colui che nel Pri mo Congresso degli italiani al ali' Estero tenutosi in Roma portò il contributo della sua intelligenza ed esperienza; que gli che fu l'ideatore del Pri mo Congresso degli italiani im migrati in America, svoltosi _ nell'elegante Horticultural Hall di questa culla della libertà ; 'l'e nergico e dotto professionista, dicevamo, ci ha scritto, si è con gratulato con noi e ci ha promes sa la sua ambita collaborazione. Le sue paiole ci sono oggi e ci saranno domani di gran confor to, per superare gli ostacoli che ci si pareranno davanti. Ecco ciò che egli dice : "Aprile 23, 1918 Caro Poppino, Resurrexit?? Alleluia, al leluia! il tuo giornale è finalmen te risorto ... Ti offro di buon grado la mia coopcrazione, nella speranza che il settimanale addivenga presto quotidiano, per combattere anco : ra le battaglie della verità. 110 in mente 1111 articolo che si oleva un po: "Chi è il tìglio di Dio, Cristo di Nazareth o Gugliel mo di Germania?", ina il tempo ini sfugge. In ogni modo proverò di ac contentarti, perchè credo sia un articolo interessante e di attua- I lità. Spero di riprendere la penna, che si è arruginita: un po' la col pa è tua. .Meglio tardi che mai; e ti arrivi l'augurio di un avveni re lieto e prospero, con una serie di antichi collaboratori, quali siano, come me, amanti del Bel lo e del Vero, e che possano gio vare di buon grado alla causa del le nostre colonie in America. Un consiglio, permettimi: Sii superiore alle bizze coloniali, e, mirando in alto, in alto, negli spa zi immensi dell'infinito, possa tu elevarti alle altezze, a cui non ar rivino gli occhi delle pijciolezze umane. Saluti Dr. Luongo" La parola del Di'. Luongo, tipo di poeta edi sognatore di cose belle, è per noi così dolce da farci dimenticare, nel momento in cui leggiamo i suoi scritti, le inique, nefande azioni che si commetto no nelle nostre colonie dagli in degni, dai bollati dall'opinione pubblica, che meriterebbero non il monito, il rimprovero dolce 0 salace, dalle colonne di un gior nale, ma dovrebbero essere roto lati dalla rupe Tarpea. In ogni modo, cercheremo, nei limiti del possibile e delle circo stanze. di mettere in pratica il consiglio del nostro amico Dr. Luongo. K # t Il Signor Frank Ceraso, consi gliere comunale di Vandergrift Ileight, Pa., ci scriveva che "ha ricevuto il primo numero de "La Libera Parola" che trova di es sere veramente qualche cosa di bello." "Era da quando si spense "La Voce del Popolo", egli ag giunge e conchiude, "che non leg Fa quel che devi, &vveng& che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi gevo quasi più ; adesso incomin cerò di nuovo perchè ci tengo a leggere i vostri scritti". * * * L'illustre Dr. Vincenzo Buffa, ex Venerabile Supremo dell'Ordi ne Figli d'ltalia in America, ci mandava la sua solidarietà con la seguente letterina che pubbli chiamo: "New York, 23 Apr., 1918. Carissimo Di Silvestro, Ricevo adesso il primo numero del giornale "La Libera Parola". Le accludo che» k per il costo li abbonamento con gli augurii vi vis imi di un felice successo. La saluto caramente Dev. amico Dr. Vincenzo Buffa" * * « Dal Signor Giovanni Meliti, tempra di forte ed intelligente calabrese, da Butler, Pa., ci giun gono graditi i suoi augurii ac compagnati da sei abbonamenti pagati anticipatamente con pro messa di altri. In una sua secon da lettera, critta dopo il "primo numero de "La Libera Parola", tornava a scriverci così: "Ho ricevuto il vostro giornale e ne sono rimasto contentissimo. Io mi reputerò fortunato inte ressarmi del vo