Appendice de "La Libera Parola" LA GIEGA DI SORRENTO I. Lo studente di medicina. In quel labirinto d'infiniti viot toli, ronchi e stradelle non più larghe d'un distender di brac cia, dai cento barbari nomi, ve stigia funeste di gente straniera, attraversando le quali si ha sem pre una certa sospensione di ani mo come quando si visita un car cere o un ospedale; in quell'am masso di luride e nere case am mucchiate le une sulle altre, e co sì poco rallegrate dalla luce del sole; in quei quartieri dove l'oc chio e il pensiero della opulenza penetran di rado, e che pur rac colgono nelle umide loro pareti o neste famiglie di operai, in quella rete insomma di popolati chias suoli antichi di cui compongonsi i quartieri del Mercato, del Pen dino e del Mandracchio, e che con un solo e generico nome so glionsi chiamare la Vecchia Na poli, è un vicoletto, o meglio un bugigattolo, uno di quei mille che destano una specie di paura in petto dello stesso napoletano che per la prima volta va a visitarli. Questo vicoletto storto, malau gurato e fetido porta il nome di Vico Chiavetta al Pendino: in darno, o lettore, ti sforzeresti di trovarlo in quell'almanacco ibe ro-gallo-latino di vice-regale me moria, a meno che per qualche caso in esso t'imbatta. Da un'ora è passata la mezza notte del 10 novembre 1840. Soffia con violenza il vento di terra ne' vecchi archi di quelle fabbriche medioevali, urlando co me demone arrabbiato sull'ad dormentata città, e squassando le imposte secolari delle finestre. Il silenzio di quella'strada do mina assoluto e solenne negli in tervalli che il vento mette nelle sue grida. Ospedale Italiano Fabiani Decima Strada e Christian Street = Philadelphia, Pa. m fr •- * • m ? 1 Ijffl ;< 4 -r ORDINE, DI SERVIZIO - DIPARTIMENTI dicie e I MedicoChirnrgico • Malattie Naso, Gola, Orecchi - Malattie di Ute=| SifsfS!riu . r» e Malattie occhi = Malattie Genitourinarie = Dentistico e Ma= I J ' .'«TI? Bocca e sifilitiche=Ostetrico=Farmacentico FARMACIA FABIANI) la coerenza ai* 11 becchino C. Ufficio e Farmacia aperti notte e giorno ifilifllSlTE E FOTOGRAFIE COI RAGGI X l'Ordine luci ! ; elettriche per malattie nervose del sangue, della pelle, genito-orinarie ecc. abbia sottoscrii tanto per Uomini olio per Donne i ''come " ~ r * FABIANI esce per far visite in casa degli ammalati molti hanno Slatti i giorni dall' 1 alle 4 poni.j scrizione di la sua Ditta, sia stai tramite dell'Ordine ~———— ——————^— veste una importai* l^^ Ca No, niente di tutti° ne 24,6 s P r,n « ESTABLISHED i 892 Fabbrica di Sigari Italiani «ente sarebbe CANMZZARO & Co. Cannine Baldi, lo a> xr , r , to mille volte, non è \ 438 Broume Street - New ì ork perciò è contro di t u< ~,,, jW , ■ „ ijy fa è con irli Ordini non I MARIO D' URSO cieta; non e con n u*.,, . ~-fcO'AOVr, \ che pratica in bassa , ] AGENTE GENERALE con l'evangelo, la cu-.,\ P er l'Easfern Pennsylvania quenta a Manayunk, *: JPf v * « \ massoneria della ' . 809 Christian Street rio * . % ,K$ ' \ PHILADELPHIA, PA. Ci smentisca, se *3> g di, quando noi dir, ™ * ~.v£W »*'«»* " \ Bell Phone.Walnut 4UO non è neanche c-on^ •> , r Me piacereh I " Come sordi' I Gran premio e medaglia d'oro jj I Esposizione Internazionale cJ l Roma D'annà a t M " " ll===== y OOWCKX>-OOOOOC>OOOOOOOCH>OOOOOOOOOOOOOOOOOOO<>O J 0 S Bell Phone, Dickinson 2415 '£ I "Argentieri é? Ruggieri oooocMaooooooooooocKtooo<>cß3<}ocHX>ooooo FRANCESCO IVI ASTRI ANI ROMANZO E' l'ora in cui la famiglia de gl'infelici e de' sofferenti trova nel sonno il balsamo delle sue piaghe. Ma che cosa fa quell'uomo vi cino a quella tavola, su cui brucia il mozzicone d'una candela di se go ? Che cosa c'è, su quella tavo la? Cielo! una testa! una te sta umana! 11 sangue è anco ra rappreso sulla parte svelta dal tronco ed un coltello è nel le mani di colui! Non vi spaventate. Quell'uomo non è un assassino: egli è sem plicemente uno studente di medi cina. Il pallido chiarore di una can dela illumina il suo volto bruno, magro, infossato e brutto. Egli ha i capelli rossi, ispidi e ricciu ti. Il labbro superiore sporge in fuori, carnoso, e tocca quasi la punta d'un naso grosso, aquilino; sembra che i peli irsuti dei baffi non trovino dove stare tra quelle due prominenze: si contorcono in varie guise, e, quasi a forma d'i strice, si compongono. I suoi oc chi, non poco inclinati allo strabi smo, sono ciò nonostante pieni di vivacità ed estremamente mobili sotto una fronte larga e spiana ta, in mezzo alla quale una ruga profonda apre un gran solco, co me ferita, ovvero come la traccia d'una maledizione di cui Iddio l'abbia fulminata. Nel complesso delle sembianze di costui, si leg ge a prima vista l'odio ch'ei deve concepire per ogni bellezza, e quell'irascibilità di carattere na turale, nei deformi; ma studian do lì veglio i suoi lineamenti, si ri mane colpiti dall'espressione di profonda sagacia di cui sono im prontati, e da quella solenne mae stà propria al volto di quegli uo mini che fanno della scienza la consueta loro occupazione. La meschina candela serve più a gettine ombre sinistre nella camef-a, che a rischiararla ; pochi libri In quarto sono ammucchiati in ur angolo di muro; alquanti sono!aperti sulla tavola, ed indi cano che da poco il piovane h? cessato di attingervi il pasto in tellettuale. Le pareti della stanza, lottan ti fra il bianco ed il nero, danno piuttosto l'aspetto d'una prigio ne, tanto più che il suolo è freddo e umido, senza mattoni. La miseria, senza dubbio, con tutto il suo seguito di privazioni, di stenti e di sofferenze, regna in quella casa: tanto squallore, tan ta povertà, quelle ricordanze del la morte, la notte tetra e oscura, le voci lamentevoli che il vento fa passare attraverso le imposte, tutto pare che metta in bocca al padrone di quella casa le bibliche parole: "Da ogni parte l'anima mia è presa di tristezza fino alla morte: rimanete qui e vegliate con me". Ed infatti, pel girare che quel giovane fa talora le sue pupille quasi spaventate intorno alla camera, sembra che invochi qual che compagno rimasto a vegliare con lui. Quest'uomo, dall'apparenza di matura età, ha soltanto di pochi anni varcato il quinto lustro; si chiama Gaetano, ed è calabrese. Sono circa due ore che egli non si è mosso da quella tavola, con gli occhi fissi in quel livido capo. Ma che fa? Perchè si è alzato a 1111 tratto di soprassalto ed ha gettato un logoro cencio su quel la testa dando uno sguardo ver so 1111 canto della camera? Ah';' una donna, una vecchia riposa sopra 1111 misero giaciglio gettato a terra, ed involta in li no straccio di pessima lana. Nel sonno essa ha chiamato Gaeta no; e questi, credutala desta, si è subito rivolto verso lei non sen za un moto di spavento, poiché ha le sue ragioni di nasconderle quel pezzo anatomico. Quella donna era la madre di suo padre. La donna dormiva tuttavia, e Gaetano, il quale camminando sulla punta dei piedi le si era av vicinato per osservare se ella N'unì. 1. i IFerro-China! I TITO MANLIO ! t 1 s M v :: s T |m3| r E E i GENNARO TITO MANLIO'S ì PHARMACY |N. E. Cor. Bth & Carpenter Sts., Phila., Pa.. |BOTTIGLIA GRANCE . $ 1,25 ; J " PICCOLA . "0.75? i..».. 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Certamente non pensieri di scienza, investigazioni anatomi che, o studi pratici, concentrano in questo momento l'attenzione del giovane calabrese; poiché, se egli volesse ripassare sul pezzo anatomico le lezioni udite la mat tina nelle sale degl'incurabili, do vrebbe sfibrale i plessi nervosi, o tagliare i viluppi muscolosi, o scoprire le latebre nascote, o ese guire, sotto il sistema nervoso, le diramazioni arteriali ed i mille vasellini ond'è avvolto in modo speciale l'organo del pensiero. No, la scienza non assorbe il pensiero di quel giovane nel mo mento in cui lo presentiamo ai nostri lettori. Perchè due grosse lacrime gli cadon fredde e pesanti dalle ci glia stanche di veglia? Perchè i suoi capelli si rizzano sulla sua pallida fronte? Perchè i suoi occhi fanno un giro convulsivo nelle loro orbite, e poscia si chiudono, quasi per sfuggire un oggetto di orrore? Orrende rimembranze si evoca no in quella mente e vi si aggrup pano come densi nuvoloni, forie ri d'imminente uragano. Un'ora trascorre in quella mu ta e selvaggia contemplazione del teschio incarnato : ma il sonno si abbatte sulle palpebre di Gaeta no, la natura accampa i suoi di ritti, e bisogna obbedirle. Egli si alza, e pone il teschio in una cassa di latta, nella quale è solito riporre i pezzi anatomici che porta seco dall'ospedale e che riporta quivi fedelmente il doma ni, per essere trasportati al cam posanto, insieme con gli altri ca daveri, o membra disgiunte che ogni sera vengono raccolte nelle sale anatomiche. La casa di Gaetano è composta di una stanza che ha in fondo un'alcova, dov'è il suo letticciuo lo. Triste, oscura, umida e mefiti ca, questa abitazione, come tutte j" " """ ' ' "'I I Frank A. Travascio ì T | <•••«..i.-o-e'-a-v-a-a-f' §•• t-t#.j. Dickinson 1291 Dickinson 2866 Hilbert 3768 W. JOSEPH M. PERR! & BRO. DIRETTORI 1)1 FUNERALI ED EMBALMERS Servizio di motto e ci i giorno AUTOMOBILI PER SPOSALIZI E BATTESIMI Offices and Funeral Parlar - N. E. 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Dopo aver parlato per poco, uno di essi tira fuori dalla l'oderà del suo cappello un acumi nato e largo coltello, la cui lama corrusca sotto i raggi di quella luce scialba, e, cacciatoselo nella manica di una cacciatora di vel luto che indossa di sotto il man tello, entarmbi si perdono nelle ombre, come due lupi nelle mac chie di selvaggia foresta. Come quelli ! esclama tri stemente Gaetano seguendo con gli occhi, finché può, i movimenti dei due uomini. Forse le stes se tenebre investivano queste contrade! Forse nella stessa cànova fu ordito il delitto ! Forse la stessa giornata di oggi, 10 novembre e forse la stessa ! morte ! Oh, maledetta nei secoli sia quella sera! Mille volte ma ledetta, quella notte! Maledet to il luogo in cui fu tramato e commesso il misfatto! Male detto, mille volte maledetto chi prestò il consiglio oil braccio a Nunzio Pisani per compiere l'o pera infame ! Queste ultime parole, pronun -1 ciate con crescente e disperata e nergia, destarono di soprassalto i la vecchia, che si pose a sedere sul letto esclamando: Dio mio, che brutto sogno ! ho fatto! Gaetano, intanto, da lei inos . servato, rasentava il muro della , stanza per recarsi a! suo letto. ! 11. 1 II (eatro anatomico i Numerosissimo stuolo di gio ■ vani studenti è assiepato nelle ; sale basse di anatomia, nell'ospe dale degl'lncurabili. Quelle sale : sono scompartite a seconda della 1 importanza delle lezioni e dei di- j versi corsi; poiché le sale dell'a natomia descrittiva sono separa- i te da quelle dell'anatomia patolo- i gica: vi si scende attraversando fa corsia de' mercurianti, e quin di un corridoio scoperto. Queste *ale, che la provvida aministra- i zione ha rese oggi decentissi- 1 me, erano, per l'addietro, spor che, umide e puzolenti, sì che sembravano piuttosto macelli, ovvero cimiteri. I cadaveri acqui stano maggiore o minore impor tanza e pregio in proporzione del la loro freschezza, e secondo il male onde son morti ; i pezzi ma schili costano ordinariamente più dei femminei, e tra questi le giovani più delle vecchie. E incomprensibile come giovi notti dabbene e di temperamento sensibile sembrano non esser mi nimamente commossi dalla vista di quegli avanzi infelici di gente povera e onesta, cui, per le indi spensabili necessità della scienza, non è dato neanche il conforto di una lagrima dipartendosi dal mondo, e i cui cadaveri sono dan nati a esser monchi, svisati e squartati dal coltello anatomico! Oh, quante donzelle, la cui prin cipale cura in tutta la loro vita fu di nutrire nel velo del più gran pudore il mistero della propria bellezza, debbono, morendo, ave re il rammarico di sapere che il loro corpo verginale sarà esposto a sguardi pei- lo meno indifferen ti! E' l'ora consueta della lezione : le undici del mattino. Nel salone di anatomia patologica, sopra u na tavoia di marmo, giace un ca davere interamente ignudo. Una cinquantina di giovani studenti sono aggruppati qua e là sugli scanni disposti ad anfiteatro e di scorrono ad alta voce, mormo rando e canticchiando; taluni, dando prova d'insensibilità, pren dono una refezione su quelle ta vole, su cui poco prima studia vano le loro lezioni di prepara zioni anatomiche. Storielle amorose, aneddoti da collegio venivano buccinati t>a quegli schiamazzatori, che si | Bell Pisene. WaJnut 3122 j j Italian Wine Importation Co. I j N. E. Cor. 3th & Christian Sts. t ; Domestic ù Imported WIME & LIQUORS | FANCY GROCERIES Best Qs_jality, Lowest Price ì AUTO SERVICE | § Bell Phone Dickinson 1329 8 | VINO VILLANOVA IN FIASCHI | di CASTELLANA, BARI GENERI DI GROSSERIA g IMPORTATI E DOMESTICI o g 1156 So. 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Con ia gam ba sinistra accavalciata sulla de stra 1 ! col gomito appoggiato sulla ioscia, col mento appoggia to gate mano sinistra, pareva as sorto in una meditazione cupa e profonda che si poteva scambia re facilmente per idiotaggine. IJn appello vecchio e logoro, cir rrnidto da un velo di lutto, gli copri'» il capo. Tutto immerso ne'ssoi pensieri," non si era nep pure accorto che alcuni dei suoi c omponi di classe, poco discosti da Ili. ammiccando l'uno all'al tro, » andavano deridendo, con traffacendo la bruttezza dei suoi lineamenti. Intanto, l'impazienza dell'aspettare scoppiava d'un tratti in quella brigata, e le gri da eb schiamazzo erano giunti a tali che quello pareva piutto sto it conciliabolo di demoni, anzicfè un luogo di severi studi. L'on della lezione era trascor sa dam pezzo quando fu annun ziato iella sala che il professore non veniva, perchè ammalato. —il diavolo lui e la lezione! —. esclamò uno studente. fare aspettare in questo modolanta gioventù studiosa! Si vedette non sa un'acca del gala teo, il nostro professore. Tanto meglio, se non viene, —: ripigliava una terza voce esi le ed etica dal più alto degli scan ni avrò agio di andare a tro vare la mia Luisella ! Scommetto che il professo re non verrà che alla fine del me se. A rivederci, carina; di ceva un altro toccando il mento del cadavere puoi ritirarti: questa mattina non c'è spettaco lo. (( 'on(inuiv)